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Europa anno zero. Il ritorno dei nazionalismi
In questi anni dieci del terzo millennio stiamo assistendo a un sostanziale ritorno dei nazionalismi in Europa. Movimenti di una destra radicalmente identitaria, populista e con tendenze xenofobe sono entrati nel Parlamento europeo e nel 2015 i risultati elettorali in ben otto paesi dell'Unione hanno decretato l'avanzata incessante delle destre. Sono destre anomale, nuove, destre che non vogliono essere definite tali. Per lo più ""sovraniste"""", non fasciste, per quanto in alcuni casi presentino frange estreme e pericolose. Per raccontare questo fenomeno nelle sue varie declinazioni, Eva Giovannini ha intrapreso un viaggio attraverso sei paesi europei: dalla Francia di Marine Le Pen, che cavalca la riscoperta dell'orgoglio nazionale, al Regno Unito di Nigel Farage, leader dell'Ukip; dalla marcia dei """"nuovi patrioti"""" di Pegida, in Germania, all'estrema destra ungherese; dalla Grecia di Alba Dorata e dell'alleanza tra Syriza e gli indipendentisti cattolici di Anel, fino all'Italia della Lega Nord di Salvini, che riparte dalla Sicilia per rifondarsi e dichiara guerra alle élite europee e all'immigrazione."" -
Exponential organizations. Il futuro del business mondiale
In passato ci volevano vent'anni per creare un business da un miliardo di dollari. Groupon l'ha fatto in diciotto mesi. Quella che abbiamo davanti è una nuova tipologia di aziende: le ""organizzazioni esponenziali"""", che polverizzano i tempi di crescita mediante le tecnologie, riducendo i costi in modo esponenziale. Se nel business la performance è la chiave principale di valutazione, negli ultimi cinque anni queste realtà emergenti hanno sconvolto i parametri abituali: operano online con accesso a banda larga, immensi capitali in crowdfunding, il cloud computing, la stampa 3D, i sensori, la biologia sintetica, e sfruttano complessi algoritmi elaborati attraverso l'Intelligenza artificiale e i Big Data. Non acquistano asset, ma fanno leva sulle idee e le iniziative delle community che le sostengono. Sono innovatori e cambiano le regole, al proprio interno come all'esterno, rivoluzionando interi mercati. Integrando il contributo dei partecipanti e dei membri della comunità della Singularity University, Salirti Ismail, Yuri van Geest e Michael Malone hanno studiato questo fenomeno e individuato dieci caratteristiche delle organizzazioni esponenziali. Prefazione e postfazione di Peter H. Diamandis. Presentazione di Fabio Troiani."" -
Altri canti di Marte. Udire in voce mista al dolce suono
Questo libro era nato come continuazione de ""La virtù dell'elefante"""", che di nuovo ha fatto conoscere Paolo Isotta storico della musica e lo ha rivelato protagonista della letteratura italiana. Isotta avrebbe dovuto fare qualche correzione, parlare di qualche amico vecchio e nuovo, di qualche altro libro letto, di qualche film visto, di musica ascoltata. Però quando ha incominciato a scrivere non immaginava che quest'opera possedesse una volontà propria e, nel breve giro della stesura (da gennaio a luglio del 2015), la affermasse progressivamente. Così """"Altri canti di Marte"""" è la serie di aggiunte e correzioni promessa; ma contiene anche le più profonde riflessioni dell'autore sulla musica: scritte adesso ed ex novo. Vi sono le pagine sui prediletti Alessandro Scarlatti, Haydn, Mozart, Beethoven, Schubert, Cajkovskij, Verdi; e una """"lettura"""" del """"Parsifal"""" di Wagner che apporta nuova luce sul capolavoro. Ma l'indagine di Isotta si è rivolta particolarmente al Novecento musicale: i capitoli più densi sono quelli su George Enescu, Karol Szymanowski, Franco Alfano, Ottorino Respighi e Gino Marinuzzi, che fin qui nessuno aveva considerato addirittura come fra i sommi compositori del Novecento."" -
La Marfisa bizzarra
"La Marfisa bizzarra"""" impegna Carlo Gozzi per l'intera vita, ne riassume le ambizioni letterarie, la visione del mondo, la collocazione appartata e, non ultima, la straordinaria immaginazione. Composta in larga parte sulla soglia degli anni sessanta - gli stessi in cui comincia la prodigiosa avventura delle Fiabe teatrali -, pubblicata dieci anni dopo, riscritta praticamente fino alla morte, nel tentativo di pubblicarne una nuova edizione rivista sulla soglia del nuovo secolo, """"La Marfisa bizzarra"""" si ripropone ai lettori di oggi a partire dall'autografo ritrovato, con l'offerta di un testo rivisto e riconsiderato nella sua lunga storia compositiva. Carlo Magno e i suoi paladini, l'eroina libera e isterica, l'antica Parigi, conoscono una vita postuma, cenciosa e derelitta nella Venezia settecentesca del """"Liston"""", dei teatri, della moda, delle botteghe da caffè, dei baracconi di fiera, e dei nuovi """"libretti"""" filosofici, in una ricreazione anacronistica e impossibile, che trova un possibile paragone solo nell'universo capriccioso e melanconico di Giandomenico Tiepolo. Introduzione di Piermario Vescovo." -
Storia del teatro giapponese. Dalle origini all'Ottocento
Un viaggio attraverso la storia magnifica e complessa del teatro giapponese, dalla grandezza della tradizione alle soglie della modernità. Prendendo le mosse dalle origini rituali, religiose, folkloriche e colte, il libro giunge ai generi principali della tradizione (no, kyogen, bunraku e kabuki) fino alle soglie della modernità, soffermandosi su qualità, tendenze, eventi e spettacoli, gruppi e individui, artisti, scrittori, uomini di teatro. -
Concorrenza, mercato e crescita in Italia: il lungo periodo
Che cosa insegna la storia a proposito del nesso fra concorrenza e crescita? Quale è stato il ruolo della concorrenza nel definire i caratteri dell'economia italiana? Quali sono le implicazioni per la situazione attuale? La ricerca promossa dalla Banca d'Italia mira a misurare il deficit concorrenziale dell'Italia, individuarne le radici storiche, metterne in luce le conseguenze. Dopo aver dato una prospettiva sull'esperienza storica europea, lo studio si focalizza sul nostro paese, anche in una prospettiva culturale di lungo periodo. L'evoluzione della concorrenza, le politiche che l'hanno promossa e ostacolata, sono analizzate a livello aggregato e a livello dei vari settori, con alcuni casi di studio. -
Schermi multipli e plurime visioni. La grande Madre. L'Italia
Frutto di un'attenta ricerca di storia culturale, condotta su fonti d'archivio in parte inedite, il volume - realizzato grazie anche al contributo della Fondazione Cesare e Doris Zipelli - analizza l'importante ruolo svolto dal cinema e dalla televisione nel costruire e diffondere, attraverso film e sceneggiati di argomento storico, nel più ampio processo di Nation-building e State-formation otto-novecentesco, varie interpretazioni dei concetti di Madre-Patria e di identità nazionale. Filtrando la storia risorgimentale attraverso le suggestioni di alcuni dei maggiori romanzieri e poeti del canone letterario italiano, ma anche tedesco come nel caso di Schiller, si individuano alcuni sistemi simbolici e allegorici originali, funzionali sia all'elaborazione di una ""estetica della politica"""" finalizzata alla nazionalizzazione delle masse nell'ottica crispina della """"rivoluzione cinta dal diadema"""", sia alla decostruzione critica del percorso storico da cui era scaturita l'unificazione nazionale."" -
Storia del teatro. Dal dramma sacro dell'antico Egitto al nuovo teatro del Duemila
La ""Storia del teatro"""" di Brockett è il più aggiornato profilo dell'attività teatrale dall'antichità preclassica ai giorni nostri, e si è imposta come lo strumento di lavoro fondamentale per gli studiosi e gli operatori del teatro in Europa e negli Stati Uniti. Seguendo i più recenti risultati raggiunti dalla storiografia, unisce al rigore e alla precisione dell'informazione una straordinaria chiarezza e semplicità di linguaggio, e ripercorre la storia del fenomeno teatrale attraverso le epoche e nei differenti paesi dell'Occidente e dell'Oriente, considerando i suoi vari aspetti: dal testo alla recitazione, dalla vita degli autori e delle compagnie alla disposizione dello spazio e della scenografia, dall'organizzazione economica allo sviluppo della trattatistica, dalle regolamentazioni pubbliche all'uso dei trucchi scenici e degli effetti speciali. Questa nuova edizione italiana segue le vicende del teatro dai drammi sacri dell'antico Egitto fino ai nostri giorni, ed è stata appositamente curata per rispondere alle particolari esigenze degli studiosi e degli operatori teatrali del nostro paese."" -
Il veleno di Auschwitz. Il volto e la voce: testimonianze in TV 1963-1986. Con DVD
Da settembre del 1963 a dicembre del 1986 (a pochi mesi dalla morte) Primo Levi, sollecitato da giornalisti e uomini di cultura, ripropone in tv la sua esperienza di uomo e di deportato, di scrittore e di chimico, misurandosi non solo con la dolorosa memoria di Auschwitz, ma anche con i problemi della società contemporanea, della scrittura e della morale. Ne emerge una figura di ""testimone integrale"""", capace di trasmettere agli altri conoscenze e valori, ma, soprattutto, la necessità di affrontare le vicende della storia e della vita quotidiana con slancio. La precisione delle risposte, la pacatezza delle riflessioni, la fermezza nel riconoscere nell'uomo e nella democrazia riferimenti irrinunciabili, la denuncia dei """"vizi di forma"""" della società in cui viviamo, fanno di questi filmati, da tempo sepolti nelle teche Rai, uno strumento per lo studio della sua opera di scrittore e testimone del mondo di oggi."" -
Soap opera
Una donna. L'immagine. Il potere. -
Bellezza divina. Tra Van Gogh, Chagall e Fontana. Catalogo della mostra (Firenze, 24 settembre 2015-24 gennaio 2016). Ediz. illustrata
"Della seconda parte dell'Ottocento fino a metà Novecento non si ha la generale consapevolezza di una produzione di arte sacra, che è stata invece straordinariamente vivace, rispecchiando contraddizioni e fermenti di un secolo dinamico e tragico. La mostra 'Bellezza divina tra Van Gogh, Chagall e Fontana' offre di questo periodo una panoramica ampia, incentrata su una visione internazionale, fornendo un'occasione straordinaria per confrontare opere celeberrime della modernità con quelle di maestri oggi meno noti. La presenza di artisti come Munch, di formazione protestante, e Chagall, di religione ebraica, consente di affrontare la 'Bellezza divina' attraverso i grandi temi che da sempre animano la religiosità, non solo del mondo cattolico, mentre espressioni artistiche che hanno creato scandalo, come la Madonna di Munch o la Crocifissione di Guttuso, sono affiancate ad altre poste nel solco tradizionale, come l'Angelus di Millet, capace di incarnare nell'immaginario collettivo l'idea stessa di preghiera. Papa Francesco sarà a Firenze nel corso del Convegno Ecclesiale, che si terrà a Firenze nel novembre 2015. Per celebrare questo evento storico si è fortemente voluto in mostra il Crocifisso bianco dell'Art Institute di Chicago, opera di Chagall amata dal Pontefice. Un dipinto del 1938 in cui la storia si attualizza: i rabbini fuggono dalla sinagoga in fiamme mentre i profughi abbandonano la loro patria..."""" (Lorenzo Bini Smaghi, Presidente della Fondazione Palazzo Strozzi)" -
Storia del teatro giapponese. Dall'Ottocento al Duemila
Dai generi di spettacolo della tradizione (gagaku, no, kyogen, teatro dei burattini bunraku, kabuki) all'introduzione del dramma di ispirazione occidentale, l'epoca moderna in Giappone ha visto un continuo avvicendarsi di riforme, trasformazioni, rinnovamenti, sperimentazioni. Il fiorire del ""teatro nuovo"""", sorto dal confronto con l'Europa, ha come protagonisti uomini di teatro (Mokuami, Tsubouchi Shoyo, Osanai Kaoru) e scrittori come Mishima, ma anche danzatori e artisti, che animano un universo della scena ricchissimo e in continuo movimento."" -
Le metamorfosi. Nord Est: un territorio come laboratorio
Il Nord Est è uno fra i territori più analizzati e scandagliati dell'Italia. In realtà, più nel passato che in questi ultimi anni. Nonostante le sue performance non siano più così peculiari come un tempo, chi cerca segnali di dinamicità e vuole cogliere se si stia muovendo qualcosa nel nostro Paese, volge lo sguardo a quest'area. Perché resta un territorio in movimento, effervescente. Come se fosse un anticipatore di fenomeni: un laboratorio dove si sperimentano percorsi e soluzioni nuove. Tuttavia, per considerare adeguatamente i processi in atto nella società e nell'economia dell'area dobbiamo lasciare alle spalle l'immagine del Nord Est (del passato) che non c'è più. E non dobbiamo neppure rimanere attaccati a un'etichetta, il Nord Est, appunto, perché quella categoria - promossa da Giorgio Lago rappresentava fenomeni diversi da oggi. Perché è il fenomeno stesso ad aver subìto trasformazioni profonde. Non possiamo, quindi, continuare a leggere quanto sta accadendo oggi con le lenti di ieri. Se inforchiamo nuovi occhiali, in grado di mettere a fuoco meglio i processi che lo attraversano, allora saremmo in grado di coglierne le metamorfosi. C'è un nuovo Nord Est da raccontare: quello che abbiamo conosciuto sta velocemente lasciando il passo a un altro Nord Est. Comunque lo si osservi, continua a presentare alcune peculiarità rispetto ad altri territori. Proprio per il suo carattere ""laboratoriale"""" vale la pena continuare a seguirlo, analizzarlo e narrarlo."" -
Mia madre un secolo
9 maggio 1903. Comincia un'esistenza lunga un secolo, materia di un inconsueto racconto. Sfondo quasi costante una città, Firenze, carica di storie e di memorie. La Firenze dell'inizio del Novecento si apre alla fantasia di una donna che lì vivrà per tutto il secolo, bambina e giovinetta, sposa e madre, coltivando fra l'altro, con pudore, la vocazione letteraria. Dovrà rinunciarvi, sotto la forza spietata delle cose, di un intreccio di eventi che, attorno a lei, sono anche il Fascismo, la Resistenza e il dopoguerra fiorito di illusioni condivise con i suoi cari. Un racconto in versi capace di risuscitare un'intera epoca, un intero secolo. La poesia di Ramat è lo strumento perfetto per restituirne gli aspetti storici e culturali ma anche le tradizioni, le paure, i difficili approcci alla vita. Senz'ombra di retorica, d'altronde in chiave con lo stile che da sempre caratterizza l'opera del poeta fiorentino, tutto ciò si conferma e si rimodula adesso nella nuova edizione, nelle dodici liriche e dodici prose che vi si aggiungono, in cui torna la figura della madre, ora evocata con l'amara gravità del rimpianto, ora colta come di sorpresa nella delicatezza di un aneddoto remoto. -
Ungaretti, poeta
Un profilo critico indispensabile per leggere un «faro» del Novecento.«Poeta di tre continenti, Ungaretti ha una voce universale che ravviva la ""coscienza dei classici""""» - Carlo Ossola«Sono un frutto/ d'innumerevoli contrasti d'innesti». Così si definisce Giuseppe Ungaretti nella poesia """"Italia"""", manifesto del """"Porto Sepolto"""", 1916. Tale l'origine, e pari il destino: nato ad Alessandria d'Egitto nel 1888 da genitori lucchesi emigrati al momento delle opere di scavo del canale di Suez; studente a Parigi, alla Sorbona e al Collège de France, nel crogiolo delle avanguardie e della lezione di Henri Bergson; soldato e poeta sul fronte del Carso (1915-1918), e poi in Francia e nuovamente in Italia, indi in Brasile (1936-1942), e infine per sempre a Roma. In questo libro Carlo Ossola presenta ai lettori del XXI secolo l'opera poetica di un autore che è stato un classico del Novecento europeo e la consegna alle nuove generazioni. Il volume abbraccia l'intero arco della creazione letteraria di Ungaretti, ricostruendo la lezione dei classici - soprattutto Petrarca, Racine, Shakespeare -, ripercorrendo l'attività di traduttore e i rapporti con i contemporanei, da Saint-John Perse a Henri Michaux, da Murilo Mendes a Francis Ponge. Di Ungaretti richiama infine il «ruolo essenziale che svolge nella poesia del Novecento italiano, quello di aver fatto - come pochi altri artisti del xx secolo - della propria poesia crogiolo e specchio delle tradizioni europee, e dell'Europa una sola patria di arti e civiltà»."" -
Non si può tornare indietro. Cronache brillanti dall'Italia che cambia
I trenta-quarantenni sembrano aver finalmente preso il potere in Italia. Non sono stati cooptati né omaggiati di ""quote generazionali"""". Se lo sono conquistato da soli. Il problema adesso è: che cosa farsene. La rivista """"Il"""", con gli interventi raccolti in questo libro dal direttore Christian Rocca, ha provato a dare una risposta senza demagogia né spirito pedagogico. Senza prendersi troppo sul serio, spesso parlando d'altro, con l'idea che la migliore fotografia della società non sia l'analisi sociologica né il """"pastone politico"""", ma il racconto brillante dei consumi, delle tendenze e delle passioni culturali contemporanee. Le diverse voci che danno vita a questo volume hanno molto da dire: si misurano con temi quali gli intellettuali del XXI secolo, il modo di vivere le diverse età dell'esistenza, la dimensione delle """"città visibili"""", la narrazione politica, la famiglia moderna, il giornalismo. Così, ad esempio, Lorenzo Jovanotti compone un sonetto rap che invita ad abbracciare """"la crescita gustosa"""", senza lasciarsi irretire dalla retorica della decrescita felice; Giuliano da Empoli e Andrea Romano tracciano il percorso per """"uscire dal ventennio perduto"""" e voltare pagina; Annalena Benini racconta la """"dissoluzione dell'età adulta""""; Arianna Giorgia Bonazzi e Arnaldo Greco la realtà di un matrimonio di oggi; Andrea Minuz il diffuso tic di attribuire qualsiasi colpa al liberismo; Alberto Mingardi l'""""ideologia del chilometro zero""""..."" -
Nein. Un manifesto. Ediz. italiana e inglese
Irriverente e divertente indagine filosofica sul nostro quotidiano, ""Nein. Un manifesto"""" nasce dal fenomeno Twitter @NeinQuarterly, che ha raggiunto in pochi anni un seguito eccezionale in tutto il mondo. Giocando con modelli come Nietzsche, Kraus, Benjamin e Adorno, Eric Jarosinski - che si definisce un """"intellettuale fallito"""" convertitosi in """"aforista su internet"""" - inventa una filosofia in pillole per un mondo condannato alla distrazione e alla tirannia del sì. Per Luca Mastrantonio - che ne ha curato l'edizione italiana - """"i no di Nein. non sono semplici no, e neppure dei sì mascherati: sono l'utopia della negazione, realizzata nel luogo della comunicazione breve. Perché per dire no al mondo bisogna dire no a se stessi e anche a chi ti vende facili soluzioni. Ci vuole un esercizio costante, di dissenso dotato di senso. In 140 comodi caratteri""""."" -
Pecoranera. Un ragazzo che ha scelto di vivere nella natura
Ha solo vent'anni Devis, quando in lui scocca la scintilla: vivere altrimenti è possibile. All'inizio è solo un sentimento, un'aspirazione, che a poco a poco si trasforma in concreto progetto di vita. Inizia cosi la sua avventura: da un piccolo orto senza aver mai visto prima una pianta di pomodoro, coltivando patate e cereali per ritrovare un contatto più immediato con la natura e realizzare una prima, rudimentale forma di autosufficienza alimentare, accompagnata da uno stile di vita semplice ed ecosostenibile. Passa un po' di tempo e a chi prevede che presto si stancherà di tutto ciò risponde con un atto irrevocabile: a 23 anni si licenzia dall'impiego come tecnico informatico e si trasferisce in una casetta di legno per dedicarsi a tempo pieno a quella che battezza ""vita frugale"""". Sono gli anni della crociata solitaria, caratterizzati da avventure e disavventure di ogni tipo, da episodi epici e tragicomici. Sono gli anni in cui nasce e matura un rapporto simbiotico con la natura e i suoi elementi. E proprio quando le forze sembrano esaurirsi e l'entusiasmo delle prime stagioni vacilla, in Devis matura la convinzione che non potrà proseguire oltre senza condividere con altri il suo cammino."" -
Scaletta. Vent'anni di arte e buona cucina a Milano
Il ristorante ""Scaletta"""" di Milano è stato un luogo storico: crocevia di artisti, intellettuali e bon-vivant ha segnato un'epoca importante per la cucina italiana. Il ricordo di un'atmosfera e delle persona che contribuivano a crearla, rivive oggi nella pagine di questo piccolo, libro. Una ricca selezione di disegni, stampe, grafiche, fotografie lasciate in ricordo ai proprietari dagli avventori (da Arnaldo Pomodoro a Mimmo Paladino, da Keith Haring a Andrew Lloyd Webber, da Giuseppe Ungaretti a Ottavio Missoni) assieme a una piccola raccolta di ricette e ad alcuni testi di amici/autori (Gianni Mura, Ornella Vanoni, Attilio Locci, Giovanna Villa, Laura Panno, Bruno Cavallone) ricostruisce un pezzo di Milano e d'Italia."" -
Una modesta proposta per evitare che i figli degli Irlandesi indigenti siano di peso ai genitori o al Paese, facendone un beneficio per tutti
"Una modesta proposta"""" (1729), la più celebre satira in lingua inglese, fu composta da Jonathan Swift a sessantadue anni ma con il medesimo spirito provocatorio e politicamente scorretto dei suoi scritti giovanili. Questa volta a scuotere la """"furibonda indignazione"""" dello scrittore satirico più scomodo del '700 sono le intollerabili condizioni di miseria in cui versa l'Irlanda a causa dello sfruttamento colonialista dei governanti inglesi. Con il linguaggio impassibile dei teorici dell'utilitarismo, l'anonimo autore del pamphlet propone la soluzione economicamente più vantaggiosa per capitalizzare la prolificità degli irlandesi: mettere in vendita i loro figli più grassi che, cucinati in vario modo, forniranno squisite pietanze ai ricchi. Si combatteranno così anche sovrappopolazione e disoccupazione, mentre i più poveri risparmieranno, contribuendo altresì al benessere economico dell'intera nazione. I connazionali capirono perfettamente che il brutale sarcasmo non era diretto contro i derelitti e i mendicanti che riempivano le strade di Dublino, ma contro i politici inglesi e la loro spietata logica del profitto, e acclamarono Swift come patriota. Accomunato alla grande tradizione dissacratoria di Rabelais e Voltaire, questo classico della letteratura satirica imbastisce una parodia sconcertante e paradossale sull'iniquità delle discriminazioni sociali e sull'asservimento dell'etica al sistema economico."