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Suono e arte. La musica tra letteratura e arti visive
Il libro raccoglie una serie di saggi su varie tematiche inerenti il linguaggio musicale e le sue molteplici relazioni con le arti visive e plastiche.rnrnLa narrativa, l’architettura, il teatro, affrontando anche alcune questioni fondamentali della riflessione estetica viste nella prospettiva specificamente musicale tra cui le categorie del Brutto e del Bello, del silenzio e del vuoto, del tempo e dello spazio. Tematiche eterogenee, dunque, che trovano tuttavia qui un’affascinante coesione in una reciproca permeabilità finalizzata ad aprire nuove prospettive di studio, a suggerire inediti percorsi di indagine, soprattutto a stimolare un approccio totalmente nuovo e originale all’ascolto, alla materia sonora, al linguaggio musicale. -
«Il falso originale». Un originale falso o l'ultima commedia di Goldoni?
Scovata in un mercatino dell'usato, malconcia, una stampa del 1796 fa riemergere una commedia singolare: si intravede il titolo, non il nome dell'autore, e la trama risulta ispirata a una vicenda scabrosa dell'Europa dei lumi. Si tratta del celebre affaire Spallanzani, in cui invidie brucianti e livorose ripicche tra scienziati di chiara fama diedero luogo a uno ""spettacolo"""", comico e inquietante al tempo stesso, che metteva a nudo le inconfessabili miserie della Repubblica delle Lettere. Non una commedia qualsiasi, forse non un autore qualsiasi: il carattere dei personaggi, alcune situazioni, l'abilità con cui è svolta la vicenda, la fisionomia stessa dell'edizione fanno pensare a Goldoni..."" -
Quando nacque l'Italia dei trasporti
Trent'anni fa, nel 1986, l'Italia approvò il suo primo Piano generale dei trasporti. Per la prima volta nella storia del Paese il sistema della mobilità veniva progettato come un complesso unitario, integrato, funzionale, collegato all'Europa, anziché come la sommatoria di una serie di modalità e di soggetti separati, in concorrenza tra di loro. Il Piano - il Piggittì, come si arrivò familiarmente a chiamarlo - forniva al tempo stesso gli indirizzi progettuali e gli strumenti normativi per metterli in atto. Non tutto quel che prevedeva fu realizzato. Le resistenze - settoriali, locali, corporative - furono molteplici e agguerrite, ma nel tempo gran parte-di quel disegno fu attuato. Soprattutto, il segno di quanto incise è in quella visione integrata dell'intero sistema dei trasporti che fu alla base dell'intuizione iniziale e dalla quale discendono ormai tutte le azioni successive nel settore. Questo libro - attraverso la documentazione di testimonianze dei protagonisti, resoconti parlamentari, articoli di quotidiani, testi successivi - ricostruisce il clima di quei giorni, dagli entusiasmi iniziali alle prime resistenze, dal fervore degli studiosi alle polemiche tra accademici, dal consenso parlamentare alla disgregazione del quadro politico, in un disegno complessivo nel quale spesso la cronaca incrocia la storia, raccontando però entrambe la nascita e l'affermazione di una cultura. -
Quando cultura e politica salvarono Venezia. Giacomo Boni e il destino di Venezia tra Otto e Novecento
La fama di Giacomo Boni (1859-1925) è legata soprattutto alle sue indagini archeologiche sul Palatino e al Foro Romano. Prima però di trasferirsi a Roma, Boni acquisì profonde competenze tecniche sull'edilizia veneziana, specie quella più antica, che gli consentirono di esprimere giudizi precisi e documentati sui lavori di restauro condotti a Venezia nella seconda metà dell'Ottocento su monumenti quali la Basilica di San Marco e il Fondaco dei Turchi. Legato alla sensibilità e alla cultura della conservazione di cui John Ruskin fu uno dei massimi esponenti, Boni intervenne attivamente nel vivace dibattito che tra Otto e Novecento oppose quanti volevano operare rivoluzionarie trasformazioni al tessuto urbanistico veneziano - compresa la costruzione di ponti per congiungere la città storica alla terraferma per renderla il più possibile «una città come le altre» - a quanti, come Pompeo Molmenti e Camillo Boito, volevano invece conservarne la specificità urbanistica e il carattere di insularità. -
Bombe d'acqua. Alluvioni d'Italia dall'Unità al terzo millennio
Il libro delinea la storia idraulica, civile e politica della ""questione idrogeologica"""" italiana, dall'unità ai nostri giorni. Il problema, sempre più pressante e talvolta drammatico, è stato quasi sempre affrontato anteponendo l'urgente all'importante, senza cognizione del passato e visione del futuro. Liberato dalle catene cronologiche, il racconto del libro riunisce tempi e luoghi diversi nell'ambito di paradigmi tematici, disegnando una narrazione avvincente dove le genti, la politica, gli scienziati e i tecnici sono assieme protagonisti e vittime, salvatori e salvati, illusionisti e dannati. Le diverse sfaccettature del problema sono filtrate attraverso una lente scientifica razionale e unitaria, esponendo anche la prospettiva con cui si potrebbe affrontare la questione."" -
Le meraviglie della natura. Introduzione all'alchimia
Dalla sua prima uscita nel 1975 e a dodici anni dall’ultima ristampa nel 2005, rivede la luce il libro forse più amato dai lettori dell’opera zolliana, intatto nella freschezza che sgorga dall’immersione dell’autore nelle meraviglie del mondo della vita. rnrn«Scienza tradizionale degli imponderabili» definì Elémire Zolla l’alchimia, esplorandola come un dizionario della qualità delle cose impressa nei poteri dei quattro elementi, nella simbologia dei numeri e negli archetipi riconosciuti nella loro natura primigenia di ritmi. Quando nella riedizione di Le meraviglie della natura (1991) Zolla aggiunse il capitolo Pensieri alchemici fra 1975 e 1990, la materia trattata s’incurvò come un arcobaleno a lambire le soglie del terzo millennio. Negli esperimenti sulla fusione fredda di Fleischmann e Pons, che nei primi anni novanta del secolo scorso la comunità scientifica internazionale aveva accolto per lo più con dileggio e alterigia, Zolla scorgeva ‘stranezze’ caratteristiche di certi processi alchemici, ad esempio che la fusione avviene a volte sì a volte no e quasi sempre in primavera. Una ragione in più per tuffarsi nei segreti della natura con la disposizione a «guardarsi d’attorno con esultanza». Infatti solo «a questo patto - si legge nel primo capitolo - sollevando una gleba odorosa, spiccando un frutto, contemplando le iridescenze di gioielli o di cascate, lo splendore d’un incarnato umano o d’una liscia pelliccia o d’una sfolgorante colata di metalli, forse si saprà sentire la presenza animatrice che ha plasmato e va plasmando queste materie». All’introduzione del 2005 Grazia Marchianò premette una postilla che inquadra i temi al cuore di Le meraviglie della natura negli inquietanti scenari cognitivi di un futuro alle porte. -
America. Un romanzo gotico. Cartoline da un impero in crisi
Come sarà l’America di domani? Quanto conterà sullo scenario internazionale? Sarà ancora un laboratorio sperimentale, anticipatrice di mode e culture da esportare? rnrnNegli Stati Uniti Riccardo Ruggeri ha lavorato e vissuto a lungo, costruendo una carriera che lo ha condotto ai vertici di importanti aziende. Oggi, da analista politico indipendente, sceglie di raccontarli seguendo alcuni «sensori» che sono diventati nel tempo la bussola con cui osservarne i cambiamenti: il mondo del business, la politica e gli aspetti culturali legati al territorio e alla società. Nascono così queste «cartoline», scorci raccolti nel corso degli anni, che compongono un ritratto variegato della realtà americana: dagli effetti di ciò che l’autore definisce Ceo capitalism, alla descrizione dell’America profonda e ai cupi scenari di American Gothic, da quello che considera il «luogo mito del paese mito», New York, fino alla crisi delle élite. Il libro è un invito a percorrere le strade d’America e a svelarne i segreti perché, scrive l’autore, «cercare di capire l’America significa tentare di comprendere anche cosa ne sarà dell’Europa e dell’Italia». -
Fergola. Lo splendore di un Regno. Ediz. a colori
Un grande lavoro di ricerca su opere e documenti ha consentito di realizzare la prima mostra dedicata a Salvatore Fergola (Napoli, 1796-1874), un grande protagonista dimenticato della pittura a Napoli negli anni della Restaurazione borbonica, dopo la dominazione francese. Fergola, ultimo pittore di corte, fu l'interprete principale dello slancio progressista e dello splendore di questo periodo; testimoni della sua grande versatilità sono i dipinti che raffigurano le cronache della vita di corte e degli eventi pubblici, ma anche le vedute, le marine, le scene di naufragio, i temi biblici, fino alle litografie e alla sua attività di editore di popolari giornali illustrati. -
L' orologio di Monaco. Con DVD video
La voce dell’autore – tanto nel libro, quanto nel film diretto da Mauro Caputo – guida lettori e spettatori tra pagine importanti della storia del Novecento, ma anche tra ricordi e riflessioni sulla sua travagliata esistenza e su quella della sua famiglia.rnrnCinque parenti ricevono ciascuno lo stesso tipo di orologio da tavolo, regalo di una vecchia zia. L’orologio è di poco prezzo, ma non senza pretese: quattro piccoli globi dorati girano in continuazione, segnando il passaggio del tempo. Nel corso degli anni i parenti, da veri ebrei piccolo-borghesi dell’Europa centrale, si sparpagliano in giro per il mondo, finché un giorno uno di loro, l’autore di questo libro, si mette alla ricerca dei congiunti, alcuni dei quali sono per lui dei perfetti sconosciuti. A poco a poco, scopre il mosaico della propria vita e di quella dei suoi familiari: storie di persecuzioni, amarezze e dolcezze, fedi incrollabili, inganni, aspirazioni. Ognuno dei racconti che compongono questa raccolta getta la propria luce sulla storia di un diverso antenato. -
Lutero l'eretico. La Riforma protestante vista da Roma
1517: Lutero, con le sue 95 tesi, dà l'avvio alla Riforma protestante. Questo libro racconta gli eventi che hanno segnato la scissione della Chiesa e presenta gli eventi dal punto di vista di entrambe le parti coinvolte. Un affresco nuovo e sorprendente della lotta tra mentalità e interessi che ha cambiato il mondo.rnrn«Un panorama opprimente di atteggiamenti sbagliati da entrambi i lati... Presentato in modo convincente.» - Heinz SchillingrnrnrnLutero nutriva un odio feroce per il «papa, questo porco del diavolo». I teologi romani, dal canto loro, non capivano cos’altro volesse quel monaco rozzo e immensamente vanitoso se non distruggere il Papato. E i devoti principi tedeschi avevano le loro buone ragionirnper sostenere il facondo predicatore d’odio. Così, fin da subito, indipendentemente dalle dispute teologiche che già allora pochi comprendevano, si tracciò la strada verso lo scisma nella Chiesa. Volker Reinhardt, utilizzando documenti vaticani finora trascurati, mostra come le radicirndello scisma non affondino nelle questioni religiose. L’autore ricostruisce per la prima volta i grandi incontri tra Lutero e il Papato, idealizzati e mitizzati dai protestanti, dal punto di vista romano, e rivela il motivo per cui spesso i papi non presero sul serio le grida che arrivavano dalla lontana Germania. -
Silenzio elettorale
L'esordio nel poliziesco di uno dei più apprezzati giornalisti investigativi dei Balcanirnrn«Scrivo di tutto quello che conosco meglio, per cui tutti i miei libri, sia quelli già scritti sia quelli che intendo scrivere, sono ambientati a Osijek e in Slavonia. Ma la mia Osijek, in un certo senso, si è rimpicciolita. Si sta degradando, insieme all'intera Slavonia.» - Drago Hedlrnrn«Silenzio elettorale è un libro molto croato, nel quale si riconoscono perfettamente la mentalità locale e i meccanismi sociali e culturali, che sono descritti attraverso un'indagine convincente, con dettagli credibili e personaggi molto vicini alla realtà.» - Jutarnji ListrnrnLe elezioni sono un terreno scivoloso; come nel calcio, si gioca fino all'ultimo minuto. E quando si tratta di politica, tutto è possibile.rnrnrnAll’alba di un bel giorno di primavera, Igor Kožul percorre la riva della Drava in bicicletta, contemplando l’acqua color dell’argento che scorre lenta e pigra ai piedi della città di Osijek, ancora addormentata. Il silenzio e la natura che lo circondano smorzano l’angoscia dei ricordi di guerra che sembrano non volerlo lasciare, ma quando il suo sguardo cade sul corpo senza vita di una ragazzina, abbandonato lungo la riva, l’incanto si spezza brutalmente, facendolo riprecipitare nei suoi incubi. Le indagini sulla morte sospetta della ragazza dall’identità sconosciuta sono affidate all’ispettore Vladimir Kovač che, al contrario dei suoi colleghi, non è affatto convinto che si tratti di un suicidio. Con una vita privata piuttosto ingarbugliata e un divorzio imminente, Kovač, non è dell’umore migliore per dedicarsi con lucidità a un caso che tutti danno per risolto e già archiviato, ma l’incontro con Stribor Kralj, giovane giornalista dall’innata passione per la giustizia, gli apre nuove prospettive, convincendolo a fidarsi del suo istinto. Nonostante le pressioni dall’alto vadano per entrambi in tutt’altra direzione, nei giorni incandescenti che precedono le elezioni, Kovač e Kralj individuano una pista che porta direttamente agli ambienti più in vista della società cittadina, in particolare alla cerchia del candidato che tutti i sondaggi danno per favorito. In una caccia al colpevole che alla ricerca della verità mescola la critica sociale, puntando il dito su un sistema politico irrimediabilmente corrotto, il giornalista e il poliziotto, insieme, potrebbero riaprire una campagna elettorale il cui finale sembrava già scritto. -
Il controsgobbo
Si respira, in questo romanzo di Alessandro Canale dalla trama virtuosisticamente ingegnosa, l’aria allegra e morale, cinica e pietosa, della migliore commedia all’italiana. E ci si innamora di una folla di personaggi.rnrn«Ma se i trasteverini fossero andati dal suo amico con tenaglie e sparachiodi, quanto avrebbe resistito quel poveretto prima di dire che l'autore di tutto era stato Duilio Sciobbica, con annessi indirizzo, numero di telefono e codice fiscale?»rnrnDuilio Sciobbica detto Mortaretto («perché se pijo fòco faccio i bòtti» spiega lui), attrezzista saltuario a Cinecittà, gestore con la moglie ex prostituta della trattoria Ventre de Vacca, ladro dalle mani d’oro a cui nessuna serratura resiste, è un uomo assennato e prudente. Eppure, dodici anni fa ha realizzato un leggendario controsgobbo, anticipando – peraltro senza saperlo – una grossa rapina già programmata da altri; e se si è salvato dalle vendette è solo perché è finito cinque anni in galera per tutt’altri motivi. Mai più vorrebbe riprovarci, ma di fronte al rischio che la sua nuova rispettabile vita di oste, marito e padre vada in fumo, ci riprova. Finendo per imbattersi in un Male molto più orribile di qualsiasi furto, e ritrovandosi imprevedibilmente – ma con gusto – nei panni del giustiziere. Si respira, in questo romanzo di Alessandro Canale dalla trama virtuosisticamente ingegnosa, l’aria allegra e morale, cinica e pietosa, della migliore commedia all’italiana. E ci si innamora di una folla di personaggi. -
Mi chiamo Sara, vuol dire principessa
Con un ritmo trascinante e una voce potentissima, Violetta Bellocchio ci regala una protagonista senza precedenti nella narrativa italiana, per un romanzo che accompagna il lettore in un lungo viaggio alla scoperta della verità su se stesso.rnrn«Violetta Bellocchio racconta la vita degli altri e ti aiuta a capire cosa vuoi fare con la tua.» - Tiziano Ferrornrn«Avevo sedici anni, ero più profonda dell'acqua del mare, più forte di qualsiasi dubbio: io ero le mie gambe magre, la mia pelle bianca, la mia bocca dipinta di rosa, il sangue rosso nelle mie vene, l'abito d'oro che stava facendo di me una star, una donna, un'immagine. Io ero fatta di luce.»rnrnSara arriva a Milano nell’autunno del 1983. È sola. È bella. Ha quindici anni. Vuole essere presa sotto la protezione di Antonio, un deejay bravo a lanciare attori e musicisti di nessun talento. Viene scelta, proprio lei, per dare corpo all’ultima idea di lui: “la rosa di vetro”, una principessa bianca che canta musica elettronica. Così Sara diventa Roxana, una stella del videoclip, con la voce di un’altra al posto della sua. E poi diventa la donna di Antonio, il segreto più prezioso di un uomo adulto. Lui la chiama bimba, animale, anima gemella. Lei impara a muoversi in un mondo fatto di residence, discoteche, studi televisivi e massacranti tournée estive, dove il denaro viene accumulato e bruciato con la stessa facilità, e il trucco è sempre “guardare più lontano”. Ma nel frattempo sta crescendo un’altra Sara, una ragazzina curiosa e selvatica, che non vuole dipendere da nessuno. Un’artista. E quando le due metà di Sara entrano in conflitto, solo la più forte è destinata a sopravvivere. -
Il paradiso riconquistato. Trame d'oro e colore nella pittura di Michele Giambono. Ediz. a colori
Il ritorno alle Gallerie dell'Accademia del cosiddetto Paradiso di Michele Giambono, dopo il recente impegnativo restauro, viene festeggiato con la temporanea riunione di dodici dipinti e una scultura. La mostra e il catalogo, come recita il titolo, dedicano particolare attenzione agli aspetti materici che caratterizzano l'operatività delle botteghe artistiche del tempo e dove Michele, ancora una volta, offre un contributo originale. -
La zaratina. La tragedia dell'esodo dalmata
Dopo l’8 settembre 1943 su Zara italiana, in Dalmazia, fino ad allora quasi risparmiata dalla guerra, si scatena l’inferno. Erano ventimila a Zara. Quattromila sono moprtio sotto le bombe. Gli altri sono sparsi per il mondornDecine di pesanti bombardamenti angloamericani radono praticamente al suolo la perla veneziana, occupata dai tedeschi, mentre la popolazione civile, prevalentemente di lingua e cultura italiana, fugge dove può: chi nella madrepatria, chi nelle campagne, vivendo di stenti ai margini di una città fantasma. Quando i partigiani di Tito entrano a Zara nell’autunno del 1944, contro la superstite popolazione italiana divampa la pulizia etnica con fucilazioni, uccisioni orrende, violenze, soprusi. Una famiglia italiana cerca di resistere come può, e ci riesce, aggrappata alla vita, ma alla fine è costretta a dividersi per sempre e ad abbandonare tutto: la terra natale, i beni, soprattutto le speranze giovanili infrante dalla guerra. Tutto è cambiato, compresi i sentimenti: il futuro non sarà come era stato sognato. Di là dal mare Zara è ormai diventata Zadar. -
L' ombra della madre. Tre donne sole
Una storia intensa e dolorosa, quella raccontata da Marina Corradi, che anticipa le vicende di molte altre famiglie di oggi, travagliate o spezzate. Ma che testimonia come, dentro a una dura battaglia con la malattia e la solitudine, si possa ritornare a sperare.rnrnUna famiglia borghese nella Milano anni Sessanta, una bella coppia, due bambine, attorno l’Italia lieta del boom economico. Sembra che non manchi niente, e che tutto debba andare bene, ma lentamente le ombre si addensano in casa Brot, si approfondiscono, come crepe che si allargano in vecchi muri. L’amore silenziosamente si svuota, si alzano le voci nei primi litigi, si allargano i silenzi. Le due figlie però crescono in apparenza perfette, come la loro madre, di cui tutti ammirano l’eleganza e la bellezza, e che entrambe adorano.rnLa tempesta inizia in un giorno come gli altri, da un particolare da niente: il leggero zoppicare della sorella maggiore, colto dalla madre, affacciata alla finestra. La tempesta sulla famiglia Brot è feroce, e si consuma in pochi mesi. Poi si allontana, lasciandosi dietro le sue rovine di solitudine e alienazione. La casa nel cuore di Milano è come un’isola nell’oceano: nessuno attorno pare accorgersi di nulla. Una storia intensa e dolorosa, quella raccontata da Marina Corradi, che anticipa le vicende di molte altre famiglie di oggi, travagliate o spezzate. Ma che testimonia come, dentro a una dura battaglia con la malattia e la solitudine, si possa ritornare a sperare. -
Lo scultore della seta. Roberto Capucci, il sublime della moda. Ediz. illustrata
A Roberto Capucci, tra i grandi padri della moda italiana, alla sua arte e al suo genio artigiano è dedicato il nuovo titolo della collana «Mestieri d'arte». La sua storia è ben nota agli studiosi, esperti e appassionati di moda e costume. Nato a Roma nel 1930, il maestro debutta ufficialmente a Firenze in occasione delle prime sfilate di moda organizzate da Giovanni Battista Giorgini e inaugurate da un evento ospitato il 12 febbraio 1951 nella villa di famiglia nel cuore della città. Inizia così l'ascesa del mito Capucci: le sue non sono solo creazioni di alta moda, abiti in tessuti preziosi per le star di Hollywood e le rappresentanti dell'aristocrazia romana e del jet set internazionale, ma vere sculture, straordinarie architetture in tessuto. Già negli anni Ottanta è antesignano della contemporaneità: i suoi abiti destano ammirazione e fanno scalpore, sfilano sulle passerelle di tutto il mondo e sono presenti nei musei e nelle istituzioni d'arte più importanti, dalla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma alla Schauspielhaus di Berlino, da Palazzo Strozzi a Firenze al Kunsthistorisches Museum di Vienna, fino alla Biennale d'Arte di Venezia. Un percorso unico: dall'arte all'altissima artigianalità, in oltre settant'anni di attività ininterrotta l'intera carriera del maestro è emblema di un savoir-faire di assoluta eccezione. Ancor oggi la sua creatività si esprime vivissima e densa di suggestioni visionarie soprattutto nei disegni, di cui il volume presenta una selezione di grande fascino e bellezza. Grazie alla ricostruzione esaustiva e appassionata di Gian Luca Bauzano, firma del «Corriere della Sera», giornalista, studioso e curatore di moda, costume e musica, da sempre molto vicino a Roberto Capucci, grande amico e conoscitore della sua vita e della sua opera, il volume ci restituisce il ritratto di un grandissimo artista-artigiano: un vero ""tesoro vivente"""", secondo la poetica definizione che in Giappone si usa dare ai più grandi maestri. L'autore ci offre un racconto intessuto di ricordi personali, che si dipana anche attraverso le immagini dei più celebri abiti di Capucci e dei suoi disegni, tratti dall'incredibile corpus di opere autografe. Un libro che vuol essere in primis un tributo a un'eccellenza che è vanto per il nostro Paese, ma anche «una sorta di poetico manuale per giovani creativi», come osserva Franco Cologni: perché Roberto Capucci, raffinato interprete dell'alta maestria italiana, «ha saputo scrivere parole che oggi i giovani dovrebbero imparare a memoria: arte, mestiere, talento, competenza, lavoro, visione, coraggio, bellezza»."" -
Per il verso giusto. Piccola anatomia della canzone
Con la prefazione di Francesco Bianconi.rnPerché tutte le canzoni sono in realtà canzoni d'amore? Come può l'ascolto di un brano di pochi minuti trasformarsi in un'esperienza estetica il cui piacere spesso non siamo in grado di definire? Come si esercita la creatività nel dar vita a melodie sempre nuove, pur avendo a disposizione solo 7 note? Da dove parte e come lavora un songwriter? Quali sono i ferri del mestiere e come cambiano a seconda dei generi? Simone Lenzi ci guida alla scoperta dei segreti della canzone, che non è fatta semplicemente di belle parole per una bella musica. -
Il mondo magico. Ediz. illustrata
Gli artisti selezionati per rappresentare l'Italia alla Biennale di Venezia del 2017 sono tre: Giorgio Andreotta Calò, Roberto Cuoghi e Adelita Husni-Bey. Si tratta di artisti relativamente giovani, della stessa generazione della curatrice, presenti sulla scena artistica internazionale dagli anni duemila. Le loro opere parlano linguaggi globali ma intimamente legati alla cultura del nostro paese, senza trascurarne l'attuale aspetto cosmopolita. Giorgio Andreotta Calò si occupa di dialoghi fra spazio e gesto artistico, Roberto Cuoghi porta avanti una ricerca intorno alla memoria e al tempo, Adelita Husni-Bey coinvolge il pubblico in pratiche artistiche legate alla storia e al sociale. -
Jheronimus Bosch e Venezia. Catalogo della mostra (18 febbraio-4 giugno 2017). Ediz. a colori
Punto focale di questo catalogo sono le tre opere pittoriche dell'artista, tuttora conservate a Venezia (Palazzo Grimani, Palazzo Ducale) e il loro rapporto con il mondo del collezionismo privato veneziano, cui appartenne Domenico Grimani, di fatto il primo collezionista di Bosch, figura che questo libro ricostruisce puntualmente. Queste tavole sono state oggetto di un intervento di conservazione e restauro recente, che non solo ha restituito leggibilità alle opere stesse, ma che ha portato alla luce una serie di nuovi indizi fondamentali per riguardare e ripensare le molte questioni rimaste in sospeso sulle origini, il significato, ma anche sull'impatto di queste opere sull'arte italiana.