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Dolomites. Cuore di rovi
515 d.C. Il regnum Italiae è sotto il controllo del goto Teodorico e solo Vaèl, la terra dei salvanes, ancora resiste all'invasore. Quando la spietata Amala riesce a guidare l'esercito gotico oltre le sue porte e a sottomettere la popolazione, il giovane Dola viene incolpato dell'accaduto.Di aspetto umano, ma cresciuto a Vaèl, lui è disposto a tutto pur di dimostrare di essere ancora degno del Nesso, il sacro legame che unisce le anime dei salvanes. Anche a imbarcarsi in un'impresa suicida.La sua occasione arriva grazie a Ilde, l'altezzosa, fragile figlia del Re, che per egoismo ha perso l'unica arma in grado di proteggere il regno e ora deve ritrovarla per diventare la regina di cui i salvanes hanno bisogno. Amala è però sulle loro tracce, e minaccia di sventare il loro piano. Riusciranno i due a lasciarsi alle spalle l'inimicizia che da sempre li separa, per amore della loro patria?Tra alleanze e tradimenti, prende vita un'avventura che intreccia la storia alle antiche leggende delle Dolomiti. -
Imago mortis
Milano, 2013. Augusto Ghites è un medium con un incredibile potere: entra in contatto con gli spiriti dei defunti solo sniffando o fumando le loro ceneri, come se si trattasse di una droga qualsiasi. Questa terribile dote, a metà fra la maledizione e la tossicodipendenza, fa di lui un uomo solitario, malinconico, ostaggio del proprio vizio segreto, e circondato solo da gente morta. Quando un'anziana ex prostituta gli chiede di aiutarla a scoprire l'assassino che nel 1953 uccise diverse sue colleghe, inizia per Ghites la discesa in un girone infernale di cimiteri, ex case chiuse, battone ottuagenarie, circhi malfamati, periferie invase da scorie chimiche e balordi di ogni risma, sullo sfondo di una Milano pre-Expo schizofrenica, spietata, preda degli istinti più bassi e del motto segreto che regola la vita dei suoi cittadini: homo sine pecunia est imago mortis, l'uomo senza denaro è l'immagine della morte. -
Storia della critica d'arte. Annuario della S.I.S.C.A. 2018
La S.I.S.C.A. (Società Italiana di Storia della Critica d'Arte) è stata costituita nel 2005. È un'associazione senza scopo di lucro formata da studiosi di storia dell'arte e di storia della critica d'arte, che persegue la finalità primaria di promuovere la ricerca scientifica. In particolare si è specialmente interessati alla problematica e al dibattito metodologico sulla critica e la storia dell'arte, nei suoi multiformi aspetti di analisi delle fonti, delle varie tipologie della letteratura artistica e degli orientamenti della critica dal medioevo al dibattito contemporaneo; allo studio delle tecniche artistiche e delle arti applicate, nonché dei problemi riguardanti la tutela, la conservazione e il restauro; all'indagine sulla storia del collezionismo, del museo e della ricezione delle opere d'arte e degli artisti; infine all'aggiornamento sugli orientamenti della didattica e della formazione nel settore della scuola, e dell'università relativamente ai beni artistici e culturali. -
Laboratorio. Attualità delle ricerche sulla storia dell’arte a Pavia e in Certosa
Il volume riunisce i contributi presentati all’Università di Pavia, il 30 giugno 2017, in occasione della giornata di studio dallo stesso titolo. Fin dall’inizio, l’iniziativa è stata pensata per realizzare due progetti, entrambi istituzionali: da un lato, rendere pubblici i risultati di studi inediti che facessero il punto su alcuni problemi di storia dell’arte pavese e individuassero nuove linee di indagine, aderendo così alla tradizione che lega parte delle attività accademiche al territorio dell’istituzione; dall’altro, dar voce ad alcune giovani leve della sezione di Storia dell’arte del Dipartimento di Studi Umanistici, che hanno dedicato a temi pavesi le loro ricerche elaborate nell’ambito delle cattedre di Arte medievale e di Arte moderna. Gli atti riuniscono così studenti freschi di laurea triennale, magistrale o di dottorato, qualche studioso dell’Università di Pavia approdato alla conservazione del patrimonio e alcuni colleghi accaniti indagatori di cose pavesi. -
Quaestio de Aqua et Terra-Question of the Water and the Land. Catalogo della mostra (Angera, 1 aprile-7 aprile 2019). Ediz. bilingue
Catalogo della mostra allestita presso la Rocca di Angera (VA), Ala Scaligera, primavera 2019. Marina Abramovic, Gino De Dominicis, William Kentridge, Anselm Kiefer, Joseph Kosuth, Hendrik Krawen, Domenico Antonio Mancini, Marzia Migliora, Wael Shawky, Haim Steinbach, Gian Maria Tosatti, Gilberto Zorio. -
Una mostra, un trasloco. Destini della sala del Grechetto di Palazzo Sormani a Milano
Il libro è una riflessione critica su una vicenda che investe la storia del patrimonio artistico della città di Milano. Si affronta il destino di uno dei più straordinari cicli pittorici a soggetto naturalistico nella storia dell’arte europea del Seicento, di fondo una sorta di incredibile diorama botanico-zoologico destinato a illustrare specie animali e vegetali provenienti da tutto il mondo, a lungo ritenuto opera del grande pittore genovese Giovanni Benedetto Castiglione, detto il Grechetto (1609-1664). Nella prospettiva di trovare fondi per un restauro e al contempo per valutarne il trasloco definitivo in altro edificio, il Comune di Milano ha promosso ora una mostra, aperta tra marzo e luglio 2019 (Il meraviglioso mondo della natura), trasferendo a Palazzo Reale le oltre venti tele che tappezzano senza soluzione di continuità la sala in cui sono collocate fin dai primissimi anni del Novecento: la cosiddetta sala del Grechetto in Palazzo Sormani, l’edificio tardo-barocco sede dal 1956 della Biblioteca Civica. Il libro restituisce la posizione dell’autore su questa vicenda museografica delicata, a lui molto cara, intervenendo nel dibattito quanto mai attuale e scottante. -
Alberto Salvati. Frammenti. Ediz. illustrata
Conosciuto da tempo come architetto e designer, negli ultimi vent'anni Alberto Salvati si è fatto notare anche come artista. Non stupiscono, tra le definizioni che gli sono state affibbiate, quelle di ""antropologo poetico"""" nel mondo dell'infanzia, """"archeologo di un linguaggio perduto"""" e, perfino, """"patafisico"""". Definizioni che trovano ragione in un temperamento analitico e curioso ma pure ironico e vulcanico. All'impegno indefesso nella professione, Salvati ha infatti affiancato una propria personale ricerca artistica, condotta saltuariamente a partire dagli anni cinquanta del Novecento e in maniera continuativa dalla fine degli anni novanta, ossia da quando ha deciso di intraprendere un'originale esplorazione del mondo del disegno infantile, che lo ha condotto dapprima alla serie dei Frottages, poi alla serie dei Frammenti. Le definizioni sopra citate si riferiscono alla sua riappropriazione dei disegni dei bambini per manipolarli e trasformarli in opere nuove, i Frottages, come a quella vena di humour e non-sense che ha segnato certe sue invenzioni di oggetti, mobili e complementi d'arredo, sempre ispirate al disegno infantile nel trasgredire le le regole del design tradizionale."" -
Lucio Fontana. Omaggio a Leonardo-A tribute to Leonardo. Ediz. illustrata
Il volume è il catalogo della mostra di Milano (Museo del Novecento, Sala Fontana, 15 giugno-12 settembre 2019). Nell’ampio e articolato programma di iniziative culturali legate al ""Palinsesto Leonardo 500"""", dedicato alla celebrazione dei cinquecento anni della morte di Leonardo da Vinci, anche il Museo del Novecento propone un suggestivo approfondimento del genio toscano attraverso la lettura delle opere di un altro grande maestro dell’arte italiana, Lucio Fontana. La mostra suggerisce come anche l’artista che ha saputo aggiornare e innovare l’arte italiana – e non solo – del secolo scorso, abbia sentito la necessità di confrontarsi con i maestri del passato. Per realizzare alcune ceramiche e disegni Lucio Fontana studia infatti le composizioni, le figure, le pose dei cavalli e dei cavalieri di Leonardo, affascinato dalla naturalezza dei soggetti e, soprattutto, dalla sapiente resa del movimento e della dinamicità."" -
Tintoretto. Il ritratto di Scipione Clusone
Il volume raccoglie accurati approfondimenti sul ritratto di Tintoretto della Galleria Nazionale della Liguria e sulla collezione di dipinti veneti conservati in Palazzo Spinola a Genova. Testi di Emanuele Castoldi, Matteo Moretti, Gianluca Zanelli e Beatrice Zulian. -
Cornelis de Wael, Alessandro Magnasco, Maestro di Resina. Due acquisizioni e un restauro per la Galleria Nazionale della Liguria
In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio si è ritenuto significativo presentare al pubblico, negli spazi della Galleria Nazionale della Liguria – realtà nata nel 1958 per volontà dei marchesi Franco e Paolo Spinola per accogliere le acquisizioni dello Stato –, due opere che, grazie all’attenzione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, hanno arricchito di recente le raccolte del museo nazionale ligure. Si tratta del dipinto raffigurante il misericordioso gesto del ""Dare da mangiare agli affamati"""" di Cornelis de Wael e del """"Martirio di sant’Erasmo"""" di Alessandro Magnasco, entrambi provenienti da un’importante collezione privata genovese."" -
Metascritture. Luciano Caruso e Napoli 1963-1976
Filosofo di formazione, Luciano Caruso (Foglianise 1944 - Firenze 2002) rappresenta sin dagli anni Sessanta una figura di riferimento per sperimentazioni sui rapporti tra immagine e parola. Nella sua produzione artistica assume un ruolo di primo piano la scrittura, della quale accentua gli elementi visuali e materici. Alla ricerca estetica si intreccia in modo inseparabile, nel suo intero percorso, l’attività di saggista, critico, studioso e organizzatore di manifestazioni culturali d’avanguardia. Il volume si compone di dodici analisi di opere o di singoli lavori realizzati a Napoli da Caruso tra il 1963 e il 1976, anno segnato dal suo trasferimento a Firenze. Le opere selezionate consentono di ripercorrere alcune tra le principali tappe dell’itinerario napoletano dell’autore. -
30 giorni a Hong Kong. Frammenti di una protesta
A un anno dalla rivolta, il libro getta una luce inedita sul complesso rapporto tra Hong Kong e la madrepatria cinese.""30 giorni a Hong Kong . Frammenti di una protesta"""" è un racconto in presa diretta delle contestazioni di massa che hanno infiammato l'ex colonia britannica a partire dall'estate del 2019. L'autrice, che ha vissuto a Hong Kong come giornalista durante la """"Rivoluzione degli ombrelli"""" del 2014, ritorna nella metropoli cinese mentre la popolazione freme per ottenere maggiore libertà e democrazia. Scritto durante i giorni dei violenti scontri tra cittadini e polizia, il libro dà voce ai sogni e alle paure dei residenti attraverso gli incontri con volti noti e meno noti. Personaggi come l'attivista Joshua Wong, il politico ribelle """"Long Hair"""", il missionario di strada Franco Mella, ma anche gli anonimi manifestanti incrociati per le vie di Hong Kong animano il libro mentre il futuro della città è in bilico."" -
Il manierismo a Crema. Un ciclo di affreschi di Aurelio Buso restituito alla città. Ediz. illustrata
La mostra ""Il Manierismo a Crema. Un ciclo di affreschi di Aurelio Buso restituito alla città"""", realizzata dal Museo Civico di Crema e del Cremasco nelle sale della pinacoteca della stessa istituzione, presenta al pubblico un ciclo di ventisette dipinti murali, rara testimonianza superstite dell’opera del cremasco Aurelio Buso de Capradossi (Crema, 1505 circa-post 1582). Gli affreschi, databili tra il 1560 e il 1580 circa, raffigurano scene mitologiche. In origine decoravano il piano nobile di palazzo Alfieri, edificio ancora esistente in via Mazzini 16 a Crema. Nel 2018 il Comune di Crema ha potuto acquisire dalla stessa collezione altri ventidue dipinti in modo da riunire il ciclo. Le opere, molto ammalorate per lo strappo non perfettamente riuscito e per le condizioni di conservazione, sono state sottoposte a un primo intervento di restauro che ne ha garantito la conservazione e migliorato la leggibilità. Il frutto di questo lavoro viene ora condiviso con la cittadinanza attraverso questa mostra realizzata in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Cremona, Lodi e Mantova e il Complesso Museale Palazzo Ducale di Mantova."" -
Storia della critica d'arte. Annuario della S.I.S.C.A. 2019
Periodico annuale della Società Italiana di Storia della Critica d'Arte, anno 2019. -
Il convento di San Domenico a Cremona. Opere d'arte e inquisitori nella Lombardia spagnola
Non è mai facile raccontare la storia di un edificio che non esiste più, specialmente quando si ha a che fare con oggetti tangibili quali sono i manufatti artistici (di ogni tipo) per il quale erano stati commissionati, fortunatamente scampati (in gran parte) alla distruzione ma completamente decontestualizzati – e a volte manomessi – nella loro collocazione attuale. L’abbattimento e la conseguente dispersione del patrimonio del grandioso complesso di San Domenico a Cremona – già ubicato nel cuore urbano, nello spazio occupato ora da piazzale Roma – risultano essere, al giorno d’oggi, una delle pagine più buie della storia della città (a pochi anni dalla proclamazione del Regno d’Italia e alla vigilia della presa di Roma), pervasa all’epoca da un forte sentimento anticlericale, alimentato dalla stampa locale e dal dibattito politico. A nulla valsero i tentativi di diversi personaggi illuminati per salvare il complesso, o almeno parti di esso, con l’obiettivo di dare loro nuova vita come sede di archivi o istituti scolastici. -
Time is not counted from Daylight but from Midnight. Note sui recenti lavori di Marco del Prà-Anmerkungen zu den Jüngsten Werken von Marco del Prà. Ediz. multilingue
Il lavoro di Marco del Prà è di matrice espressionista, non parte da un progetto iniziale definito, ma piuttosto cresce su se stesso, durante le varie fasi di lavoro. È una ricerca di matrice processuale, di grande forza espressiva in cui non ha senso cercare di leggere, di interpretare quanto ci troviamo di fronte. Dalla matrice indicale, propria della fotografia, del Prà giunge a un lavoro iconico, che potrebbe rimandare a certa action painting, alle opere in bianco e nero di Emilio Vedova, pittore amato, dalla cui forte gestualità Marco è affascinato sin da ragazzo. Titolo del lavoro e quindi del volume è ""Time is not Counted from Daylight but from Midnight"""", il tempo non viene calcolato dalla luce del giorno, ma da mezzanotte. Sono parole di una canzone del cantautore americano reggae Vaughn Benjamin, parole ascoltate ossessivamente per centinaia di volte, giorno dopo giorno, che sono entrate a fare parte della sua ricerca poetica. Si parla di luce e di tempo, concetti alla base della fotografia."" -
Rossella Rapetti. Colore. Catalogo della mostra (Segrate, 5 dicembre 2019-9 gennaio 2020). Ediz. illustrata
Pubblicato in occasione della personale tenutasi a Segrate tra dicembre 2019 e gennaio 2020, il libro offre uno sguardo nel lavoro di Rossella Rapetti degli ultimi vent'anni, con una particolare attenzione agli acquerelli, nei quali forse meglio si manifesta l'intima esperienza del colore che è cifra primaria dell'artista. In dialogo con questi stanno i recentissimi gessetti su carta, in cui si esplora la qualità e fluidità delle velature secondo modalità infrequenti. Quindi i feltri, originale espressione scultorea nel piccolo formato, dove il colore emerge nella sua potenziale tridimensionalità in forme organiche, con estroflessioni e inglobamenti, e si svelano le inedite capacità di compenetrazione permesse dalle fibre della lana. Un colore intenso, quello di Rossella Rapetti, che esiste in natura ma che nel suo operare assume una potenza talvolta deflagrante, un'apertura che nella sua aniconicità e nella sua libertà abilmente controllata desta in chi osserva un senso primo di stupore, quindi di mistero, richiamando un mondo di forme che trascende ciascuno di noi, eppure è ciascuno di noi. -
Mogano ebano oro! Interni d’arte a Genova nell’Ottocento da Peters al Liberty
Negli spazi del Teatro del Falcone, da sabato 29 febbraio a domenica 5 luglio 2020, Palazzo Reale presenta una grande mostra dedicata alla produzione di mobili a Genova nell’Ottocento e, insieme, alle arti applicate, al gusto per l’arredo di interni e – più in generale – alla società del periodo. L’Ottocento in Liguria è ancora oggi un campo di ricerca che, rispetto ad altri, riserva nuove scoperte e, di conseguenza, continue gratificazioni, pur restando sicuramente meno rappresentato nelle maggiori esposizioni d’arte che la città ha voluto dedicare alle tappe salienti del suo passato. Interesse e qualità attestati proprio da questa mostra che, per la prima volta, riunisce la produzione della migliore ebanisteria a Genova e sul territorio ligure dall’inizio del dominio sabaudo al primo Novecento. Una mostra non convenzionale, dunque, che peraltro sfiora appena, attraverso il cospicuo lavoro di ricerca che la precede, la punta di un iceberg. La mole di materiali e di documentazione emersa è infatti tanto vasta da far intendere si tratti solo di un avvio che, c’è da auspicare, indurrà a riconsiderare temi e questioni ribaltando la prospettiva dalla quale si sono finora osservati. -
Fantastic utopias. Catalogo della mostra (Angera, 18 maggio-27 settembre 2020). Ediz. italiana e inglese
Per il terzo anno la Rocca di Angera sulle sponde del lago Maggiore apre all'arte contemporanea, ospitando nell'Ala Scaligera la mostra ""Fantastic Utopias"""", in collaborazione con Galleria Continua. Questo nuovo progetto artistico segna il proseguimento di un percorso iniziato nel 2018 con la prima apertura al pubblico della sezione più antica del castello, restaurata per creare un luogo di ispirazione e di incontro tra arte del passato e del futuro. Le opere di quindici artisti contemporanei italiani e internazionali ci conducono oggi attraverso un percorso fantastico e ci inducono a una riflessione sulla capacità poetica dell'arte di rappresentare la realtà e sulla relazione dell'artista con il mondo. In questo anno particolare, funestato da un'epidemia terribile e imprevedibile nelle sue conseguenze, le utopie fantastiche raffigurate nelle opere degli artisti in mostra assumono un significato quasi taumaturgico, aiutandoci a immaginare mondi diversi e aprendo le nostre menti a un futuro di speranza. Artisti: Jonathas De Andrade, Berlinde De Bruyckere, Carlos Garaicoa, Antony Gormley, Shilpa Gupta, Ilya & Emilia Kabakov, Zhanna Kadyrova, Sabrina Mezzaqui, Michelangelo Pistoletto, Ornaghi & Prestinari, Kiki Smith, Hiroshi Sugimoto, Pascale Marthine Tayou, Ai Weiwei, Chen Zhen."" -
Il libro di Belvedere. Ediz. a colori
"Il libro di Belvedere"""" di Antonio Rubino, originariamente pubblicato nel 1947, è un piccolo capolavoro dimenticato, architettato dal grande illustratore e scrittore per bambini a partire da una personale rielaborazione di un'antica rima popolare genovese, Volta la carta; poesia molto nota, non solo in Liguria, per le numerose traduzioni e riscritture in lingua italiana, tra le quali spicca quella del cantautore genovese Fabrizio De André, Volta la carta, del 1978. Sanremasco doc e profondo conoscitore della cultura letteraria ligustica, Rubino ha il merito di traghettare i versi di questa nota rima popolare in un delizioso albo illustrato di grande formato, trasformando il materiale orale originario in un testo verbo-visuale dove le parole dialogano con le figure generando qualcosa di nuovo e di innovativo, che pure rimane intimamente legato al contesto di una tradizione letteraria che affonda le proprie radici in un passato remoto. Età di lettura: da 7 anni."