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Caro e Cora. Ediz. a colori
La serie della Scuola all’aria aperta, che narra le peripezie didattiche vissute dai fratelli Caro e Cora, figli di un elegante signore folgorato dall’idea di mandarli in un scuola che renda meno amara la fine delle vacanze – la specialissima scuola diretta dal maestro Zaccaria Manicalarga, ispirata al culto dell’esperienza diretta – era uscita in forma di “tavole a quadretti” sul “Corriere dei piccoli” tra il novembre del 1919 e il febbraio del 1920. Nel volume – Caro e Cora – pubblicato alcuni anni più tardi, Rubino riprende alcune delle vicende presentate nelle quattordici storie originali e le ridisegna, adattandone e riscrivendone i testi. Il susseguirsi delle situazioni didattiche ideate dal bizzarro maestro sono una ghiotta occasione per Rubino, che può qui far dialogare il suo amore per il paesaggio naturale – tanto intensamente frequentato da bambino e poi sempre venerato e celebrato – con la naturale vocazione didattica che proprio in quegli anni si era concretizzata nel progetto editoriale della Scuola dei giocattoli: un intreccio di elementi e tensioni che trova in Caro e Cora un mirabile punto di equilibrio nel segno dell’umorismo. Età di lettura: da 6 anni, -
Tidna Danna e il pitone. Ediz. a colori
Divertente, fresco, ancora elegantissimo, Tidna Danna e il pitone pare avere superato indenne la prova del tempo, nonostante l'ambientazione dal sapore vagamente coloniale, tanto è pieno di grazia poetica demodé e godibilissime invenzioni visive. Pubblicato nel 1928, dall'editore Cartoccino di Monza, il volume propone una rivisitazione in forma albo illustrato di storie originariamente uscite in forma di fumetto - o meglio, di ""tavole a quadretti"""" - sul """"Corriere dei piccoli"""" tra il 1920 e il 1921. Vi si narrano in una successione di tavole accompagnate da ottonari gli svaghi e le gesta buffe di tre amici: due vispi ragazzini - il principe moro Tidna Danna e l'esploratore italiano Cuc - e un Pitone, che condivide tutto con loro ed è sempre pronto a mettere a disposizione le sue straordinarie capacità; è anzi proprio nelle ingegnose metamorfosi del pitone che il racconto pare serbare intatta tutta la sua freschezza e capacità di stupire, gareggiando - quanto a colpi d'ala dell'immaginazione - coi contemporanei primi cortometraggi di Disney e anticipando di quarant'anni le plastiche deformazioni dei Barbapapà. Età di lettura: da 4 anni."" -
Ettore il riccio viaggiatore. Un'avventura a Torino
Questo volumetto racconta la quarta tappa del lungo viaggio che il riccio Ettore sta compiendo per andare a visitare i capoluoghi d'Italia. In questo libro è raccontato il suo arrivo a Torino, città in cui visita - in compagnia del fratello Leo - i più importanti siti artistici e museali, e dove non smette di farsi domande. Dopo Roma, Milano e Venezia, l'avventuroso riccio approda nella città piemontese e ancora una volta il suo sguardo si entusiasma davanti al patrimonio artistico, da lì l'importanza di capirlo e imparare a custodirlo. La collana ""Ettore il riccio viaggiatore"""" si pone come obiettivo la valorizzazione del patrimonio artistico nazionale attraverso brevi guide scritte in chiave narrativa. Età di lettura: da 6 anni."" -
La notte stellata. Ediz. a colori
La notte stellata è una storia che insegna a non avere paura della notte e del buio, spettro per ciascun bambino, ma anche per gli adulti. Il libro invita all'osservazione del cielo alla ricerca di forme e costellazioni per riconoscere l'infinita bellezza degli astri che noi tutti fatichiamo a osservare. Fa scoprire l'amicizia, un sentimento indissolubile, possibile anche se si appartiene a mondi diversi. Una stella cadente, un pizzico di magia e un desiderio realizzato, in una notte stellata. Età di lettura: da 6 anni. -
La lupa blu
"La lupa blu"""" è la storia dei tre tessitori di talenti (Clarix, Thomas e Annette), della loro capacità di riconoscere il proprio potere per affrontare la grande battaglia contro il servo dell'oscurità Iago, e infine la vittoria per riportare Stella alla sua originaria luminosità nel cielo. Questo romanzo per bambini dai 9 ai 12 anni mette in luce la capacità di riconoscere il proprio talento, già presente fin da piccoli, ma oscurato dal conformismo familiare. Non basta però riconoscere il talento in noi, bisogna poi coltivarlo, giocare con lui, per poterlo esprimere al massimo della sua potenza. Questo libro è un insegnamento all'accettazione della diversità altrui considerandola una ricchezza infinita con cui connettersi per poter, insieme, migliorare il mondo in cui viviamo. Età di lettura: da 9 anni." -
La raccolta di Pica
La gazza Pica è molto curiosa e non c'è viaggio che intraprende senza riportare al nido un oggetto che ha attirato la sua attenzione. Un giorno però si accorge che il suo nido è troppo pieno e rischia di crollare: quale soluzione può adottare? Grazie ai consigli dell'amica Cincia, e all'aiuto degli amici del bosco Pica dà vita a un'originale collezione museale! Età di lettura: da 7 anni. -
Napoli, Genova e Milano. Scambi artistici e culturali tra città legate alla Spagna (1610-1640)
Il volume raccoglie le riflessioni di circa 20 studiosi in margine ai temi della mostra L'ultimo Caravaggio. Eredi e nuovi maestri. Napoli, Genova e Milano a confronto (1610-1640), vista nelle sale delle Gallerie d'Italia a Milano (29 novembre 2017 - 8 aprile 2018) e prova a restituire i rapporti culturali e artistici tra tre grandi città italiane legate alla Spagna, particolarmente attraverso le scelte collezionistiche dei due fratelli Doria, Giovan Carlo e Marcantonio, genovesi con interessi economici, affettivi e artistici distinti: in un caso a Milano, nell'altro a Napoli. Si assiste così, in anni di rivolgimento del gusto, a una sfida tra la rivoluzione tutta devota al naturale di Caravaggio e dei suoi seguaci napoletani, e la nuova colorata e festosa stagione barocca che matura piuttosto a Genova, in un asse privilegiato con Milano, la Toscana e le Fiandre. Caravaggio da una parte, Procaccini e Strozzi dall'altra, in una partita radicalmente alternativa dal punto di vista delle scelte linguistiche. -
Una collezione di acquerelli per sopravvivere. Giuseppe Orlando, industriale, ufficiale di marina e internato militare italiano. Ediz. a colori
Giuseppe Orlando, ufficiale di Marina, nipote del fondatore dei Cantieri navali Orlando di Livorno, si trova in Egeo da quattro anni quando, il 19 settembre 1943, viene arrestato dai tedeschi nel Castello di Rodi insieme al suo comandante, ammiraglio Inigo Campioni. Inizia così il suo lungo peregrinare sui carri bestiame fra i lager della Polonia e della Germania, destino condiviso con altri 600.000 Internati Militari Italiani. A Czestochowa, poi a Norimberga e a Gross Hesepe, colleziona oltre 200 acquerelli e disegni realizzati da altri ufficiali italiani, artisti di professione e semplici appassionati. Questa collezione, rinvenuta solo pochi anni fa a Bellagio, unita alla corrispondenza con i familiari costituisce un vero e proprio diario illustrato che, nel 75° anniversario della Liberazione, aggiunge un contributo inedito allo studio della memorialistica degli IMI. -
Be water. Iconografia di una protesta
"Be Water"""" è una celebre frase usata da Bruce Lee per spiegare la base della sua tecnica marziale. """"Be Water"""" oggi è il nome della tattica usata dai manifestanti di Hong Kong quando scendono in strada per protestare. Dal 9 giugno 2019 milioni di persone hanno occupato le strade dell'ex colonia britannica per chiedere il ritiro di una legge di estradizione che avrebbe messo in pericolo l'autonomia della città. Fin dall'inizio la propaganda aveva etichettato i manifestanti come un gruppo di studenti universitari viziati che parlano inglese. Come era possibile che le vie della città fossero riempite solo da studenti? Quello era ciò che volevo raccontare. La diversità. Ho iniziato, nell'agosto 2019, a ritrarre i manifestanti durante le proteste in strada isolandoli, mettendoli davanti a uno sfondo bianco. In questo modo ho pensato di poter evidenziare meglio le diversità all'interno di questo movimento senza leader." -
Édouard Manet e gli Impressionisti e altri scritti su Manet di Antonin Proust
Il grande poeta Stéphane Mallarmé celebra in questo testo uno dei maggiori pittori della storia dell'arte: Edouard Manet. Scritto con uno stile chiaro e dettagliato, il testo mette in luce il rapporto di Manet con gli impressionisti, di condivisione ma distaccato nella sua ricerca pittorica. -
Albe Steiner. Ricerche. Ediz. a spirale
Un’idea progettuale, un quaderno di Albe Steiner, che porta l’intestazione ""Ricerche"""", sul quale alla fine degli anni Trenta, uno degli """"intellettuali della grafica italiana"""" inizia a incollare immagini tratte da riviste e libri italiani e d’oltreoceano, in tempi di informazioni inesistenti o censurate. Il quaderno, con ritagli di architetture, mostre, studi sul movimento, macchine, oggetti tecnologici, fenomeni fisici, sculture, dipinti, film astratti, tipografia, arredi. Non una semplice raccolta iconografica ma uno strumento di ricerca che gli consente di costruire una nuova grammatica visiva. È il contributo italiano più organico all’allora nascente visual design, con il quale Steiner indaga la """"funzionalizzazione comunicativa"""" di tutti gli """"ismi"""" in una prospettiva di fondazione della disciplina della grafica finalmente autonoma."" -
Gli Impressionisti nel 1886 e altri suoi scritti sull'Impressionismo
Il volume raccoglie, in traduzione, una serie di saggi del giornalista e critico Félix Fénéon dedicati all'Impressionismo e al Neo-Impressionismo: ""Alla mostra di Édouard Manet"""" (1884); """"Gli Impressionisti nel 1886"""" (1886); """"L'Impressionismo"""" (1887); """"Il Neo-Impressionismo"""" (1888); """"Il Neo-Impressionismo alla IV Esposizione degli Artisti Indipendenti"""" (1888); """"Souvenir di Manet"""" (1920)."" -
È arte questa? Post-impressionismo, futurismo, cubismo
Questo pamphlet è stato pubblicato a ridosso della celebre esposizione dell'allora arte moderna sperimentale a New York, la Armory Show del 1913. Un volume che pone la domanda già nel titolo: È questa arte? La risposta viene articolata dall'autore in modo storico partendo dai neoimpresionisti e giungendo a Marcel Duchamp. Un volume che si pone, oltre ad altre considerazioni, come una primissima fonte dell'introduzione americana del Futurismo italiano. -
L'Eneide figurata di Palazzo Besta a Teglio
Il volume analizza, nella molteplicità degli aspetti, le Storie dell'Eneide realizzate nel cortile della residenza, specchio della cultura umanistica che animava la corte di Azzo II e di Agnese Besta, committenti dell'impresa pittorica. Nessuno degli ambienti interni eguaglia l'intensità espressiva di questo spazio, fulcro delle ristrutturazioni rinascimentali e baricentro dell'intero palazzo. Il cortile affrescato di palazzo Besta a Teglio è come una quinta teatrale dipinta, che sembra delineare lo spazio di una rappresentazione scenica, un luogo in cui gli artisti hanno espresso all'aperto le loro storie, le fantasie e le invenzioni, alla stregua di una gigantesca quadreria in continua esposizione. -
Girolamo Figino. Una pala restaurata e un pittore riscoperto del Cinquecento milanese
Dopo essere stato uno dei più originali protagonisti della cultura figurativa milanese di metà Cinquecento, Girolamo Figino (1519 circa-1569) è uscito dai radar della storia dell'arte per oltre quattrocento anni. Solo sul finire del secolo scorso il fortunato ritrovamento di una firma ha consentito di recuperare la sua parabola di pittore colto e raffinato, in grado di coniugare il magistero leonardesco, al quale l'aveva iniziato il maestro Francesco Melzi, con i modelli di Raffaello. Realizzato in occasione del restauro di una delle sue opere più significative, la pala raffigurante la ""Sacra famiglia con un santo vescovo"""" della chiesa di San Marco a Milano (1569), il volume consente di ripercorrere l'intera vicenda dell'artista, celebrato dalle fonti coeve per il suo talento poliedrico. Oltre che pittore, Figino fu infatti miniatore, anatomista, scrittore e musico, meritandosi dall'amico Giovan Paolo Lomazzo il soprannome, affettuosamente ironico, di """"Fatuttonulla""""."" -
La Chiesa lombarda. Ricerche sulla storia ecclesiastica dell'Italia padana (secoli XIV-XV)
Dodici saggi di Giorgio Chittolini sono raccolti per la prima volta in questo volume dopo essere apparsi in diverse sedi tra il 1973 e il 2017. Sono raccordati da un'unica tematica: la messa a fuoco dei punti di incontro e scontro fra le istituzioni ecclesiastiche, la società civile e quella politica in area padana sullo scorcio del tardo Medioevo e nella prima Età moderna. Questi contributi rappresentano per la storiografia italiana un modo atipico, e per questo estremamente attuale, di fare storia ecclesiastica. Funge da ""fil rouge"""" in tutto il volume la riflessione dell'autore, secondo il quale è pressoché impossibile immaginare una storia dei ceti dominanti della società italiana che non mostri agganci stretti con le estese proprietà della Chiesa, con le cancellerie e i tribunali dei vescovi, con le aule della curia romana. L'autore si sofferma ampiamente su contesti e situazioni eterogenee mettendo in luce il largo ricorso che gli uomini che vivono nel mondo fanno delle risorse ecclesiastiche e, in particolare, della ricchezza della Chiesa e dell'influenza delle sue istituzioni."" -
Palazzo Averoldi. Arte e storia di una nobile dimora bresciana
Ci sono delle bellezze celate nei giardini e nei palazzi di Brescia, che destano meraviglia nel momento il cui, finalmente, lo sguardo può soffermarsi sul loro splendore nascosto e sui frammenti di passato restituiti alla nostra memoria. Questo stupore è particolarmente vero nel caso di palazzo Averoldi, contiguo agli uffici della Fondazione Casa di Dio e che da sempre suscita emozione in tutte le persone che hanno la possibilità di visitarlo, sia per accedere alla prestigiosa sede della Rotary House o ai vari uffici, sia per visitare le sale con gli affreschi di Romanino e di Lattanzio Gambara. In questo volume si vuole dar conto delle più recenti scoperte d'archivio che hanno finalmente permesso di delineare le fasi edificatorie della ""fabbrica"""" degli Averoldi in Santa Croce e la commissione dei diversi interventi decorativi. Con un approccio fortemente multidisciplinare, è stato possibile comprendere i diversi momenti di vita del palazzo, dal progetto degli architetti Isabello nel Cinquecento al rinnovamento settecentesco e oltre, fino ai danni bellici subiti durante il Secondo conflitto mondiale."" -
Riso nero
Razzista, sessista? Non sono mancate accuse a questo che fu di Anderson il libro di più largo successo, e non si può dire che, in qualche misura, non fosse venato dei pregiudizi che segnavano l’America di primo Novecento. Forse che, all’inizio degli anni Duemila, li abbiamo tutti superati? Non è alla luce di quelli, in ogni caso, che va giudicata una storia che è soprattutto una storia di ricerca, di ricerca della verità del proprio essere oltre le abitudini e le convenzioni, e proprio oltre i pregiudizi. Bruce, il protagonista, è un uomo bianco che conduce una vita che sente sempre più vuota, falsa anzitutto nel rapporto che lo lega alla moglie; e che lascia tutto per ritrovare un senso appunto più vero al proprio fare. Una scelta e una fuga forse troppo facili, ma che proprio delle complicazioni intellettuali di un certo ambiente hanno bisogno di liberarsi e che proprio della schiettezza di gente più semplice – i neri, l’operaio Sponge – faranno tesoro. -
Prima che il gallo canti
"Prima che il gallo canti"""", libro pubblicato da Cesare Pavese nel 1948 e che allude con il suo titolo alla necessità di un risveglio che l’autore riteneva necessario per sé prima che per il nostro paese, è nei due testi che lo compongono opera emblematica fra le altre sue, e pur nelle irrisolutezze che la caratterizzano. """"Il carcere"""" rimanda all’esperienza di confino dell’autore, risolvendola quasi completamente nel segno di una solitudine che è di fatto esistenziale, cercata ancor più che subita, in cui sono i fantasmi interiori, e il bisogno del sesso in primo luogo, a muovere le azioni e a costruire il paesaggio. Più ricco e articolato """"La casa in collina"""", dove un professore di scuola – quale Pavese fu anche – prende atto delle difficoltà della guerra nella Torino occupata dai nazisti, ed è costretto a interrogarsi sul proprio isolamento e sulla propria accidia. Un’antica storia d’amore, che si rivela inaspettatamente e che sembra poter rivivere, si fa essa stessa simbolica, nei suoi risvolti, di una situazione tanto gelosamente difesa quanto frutto dell’incapacità di mettersi davvero in gioco." -
The spank. Ediz. italiana
Sonny e Vargas, dentista uno, farmacista l'altro, lavorano nella stessa strada di Londra. Un'amicizia scandita da pinte di birra nel loro pub d'elezione, The Spank (2020), che dà il titolo alla pièce. Un piccolo incidente crea una crepa che cambierà le loro vite. Ultimissima inedita opera di Hanif Kureishi, autore di ""Il Budda delle periferie"""" e """"Nell'intimità"""", che verrà messa in scena al Teatro Stabile di Torino dall'8 dicembre 2020.""