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Tragedia e filosofia. Una storia parallela
Ultima opera che Ágnes Heller concluse prima della sua scomparsa, questo libro ricostruisce la storia culturale dell’Occidente negli intrecci fra produzione drammaturgica e riflessione filosofica. Sin dalla loro nascita, tragedia e filosofia sono unite da un’“affinità elettiva”: la tragedia rappresenta le tensioni che caratterizzano un dato presente storico e ne introduce la sua comprensione filosofica. A sua volta la filosofia, pensando il proprio tempo (Hegel), pone nuovi concetti e scenari che faranno da materiale per successive rappresentazioni drammaturgiche, in una mutua influenza che imprime movimento all’intero sviluppo storico. Antigone, Amleto, Fedra, la Nora di Ibsen, il Galileo di Brecht condividono il palcoscenico di questo libro con l’etica aristotelica, la teoria secentesca delle passioni, l’utopia marxiana, l’esistenzialismo, la decostruzione. Solo attraverso questa profonda e originale ricomposizione è possibile porre la domanda sul futuro di filosofia e tragedia – e tentare di rispondere. -
Noi siamo il nostro cervello. Come pensiamo, soffriamo e amiamo
Tra i più importanti neurologi contemporanei, Dick Swaab raccoglie in questo libro il lavoro di una vita, tracciando un quadro articolato del funzionamento del cervello, dalla fase prenatale fino agli ultimi istanti della vita. Swaab espone i temi più classici – come i processi della memoria, i disturbi neuropsichiatrici, le malattie degenerative – ma anche questioni di grande attualità, come l’identità di genere e la transessualità. Lo studioso apre così la sua riflessione alle questioni di natura morale e religiosa, offrendo un contributo autorevole, e a tratti provocatorio, alla conoscenza di noi stessi, dei nostri sentimenti e delle nostre relazioni sociali. -
Le bombe di Roma. Udo Lemke, una storia mai chiarita
Il 12 dicembre 1969 non esplose solo la bomba che provocò la strage di piazza Fontana. Lo stesso giorno, altre tre bombe esplosero, nel centro di Roma e solo per circostanze fortuite non ci furono altre vittime. Nicoletta Orlandi Posti ricostruisce - basandosi sulle carte dei procedimenti giudiziari - l'inchiesta sulle bombe di Roma di quel tragico giorno. La vicenda si dipana lungo intrecci imprevedibili, quasi fosse il prodotto della fantasia dell'autore di un romanzo, mentre invece sono vicende reali della storia italiana. -
Paradosso Europa
A sessant’anni dalla firma dei Trattati di Roma, l’Unione Europea vive la più profonda crisi della sua storia: nazionalismi, populismi, divisioni politiche ed economiche minacciano di distruggere il sogno di un’Europa unita e pacificata. Rivolgendo uno sguardo particolare alla difficile situazione politica del suo paese, l’Ungheria, assediata dal razzismo e dalla questione rom, Ágnes Heller mette in discussione i cosiddetti “valori comuni europei”, si interroga sul ruolo dei singoli cittadini e solleva una domanda scottante: l’Europa è qualcosa di più di un museo? Da questo libro emergono i grandi paradossi che caratterizzano tanto il continente europeo quanto l’intera cultura occidentale: universalismo umanista e fanatismo nazionalista, tolleranza e xenofobia, totalitarismo e libertà. Conflitti che si fanno più drammatici nella crisi dei rifugiati e che mettono in serio pericolo l’intera costruzione di una comunità europea. Ma Heller, con tenace fermezza, suggerisce che non bisogna rinunciare a realizzare il sogno di una Europa umana: questa utopia dipende da noi. -
Perché non ci sono state grandi artiste?
erché non ci sono state grandi artiste? Linda Nochlin ribalta il senso di questa capziosa domanda per denunciare con lucidità e ironia un secolare dispositivo di discriminazione. Attraverso un approccio decostruzionista, l'autrice mette in discussione il concetto stesso di ""grandezza"""" artistica, di cui svela presupposti e meccanismi ideologici. Non solo la Nochlin scava oltre le mistificazioni della cultura patriarcale, ma corregge anche i limiti della prospettiva femminista e dimostra quali e quanti condizionamenti abbiano storicamente precluso alle donne la possibilità di eccellere nel campo dell'arte, ovvero di raggiungere risultati artistici paragonabili a quelli degli uomini. Persino in tempi più evoluti, nei casi di successo, le donne mostrano spesso un'ambivalenza irrisolta, lacerate tra aspirazioni e aspettative sociali, autostima e adesione a una distorta nozione di femminilità. Pubblicato originariamente nel 1971, """"Perché non ci sono state grandi artiste"""" è oggi riconosciuto come testo fondante, un'indispensabile lezione metodologica di storia dell'arte."" -
Il valore del caso. La mia vita
Le deportazioni naziste dell'infanzia e la complicità degli ungheresi, le fucilazioni degli ebrei lungo il Danubio, la morte dell'amatissimo padre ad Auschwitz, gli amici dell'Isola Margherita. Un'infanzia che decide, “per caso”, il destino di una grande filosofa. Al cuore del suo percorso esistenziale e intellettuale, l'incontro con György Lukacs e la nascita della Scuola di Budapest, con il suo vivace corredo di amicizie e intrighi amorosi. La vocazione filosofica e il marcato spirito d'indipendenza di Ágnes Heller si accompagnano a un radicale impegno politico che la catapulta negli snodi cruciali del Ventesimo secolo: la Rivoluzione del 1956, il Sessantotto, la caduta del Muro nel 1989, il passaggio alla democrazia liberale, fino all'attuale tirannia di Orbán in Ungheria. Heller racconta l'emigrazione in Australia nel 1977, cui seguono i febbrili anni newyorkesi, dal 1986 al 2007, caratterizzati da una vita culturale in fermento: teatri, concerti, viaggi, incontri con intellettuali di tutto il mondo. In questo caleidoscopio di esperienze sfilano i più grandi nomi del pensiero novecentesco, da Foucault a Derrida, da Adorno a Löwenthal, da Jonas a Habermas, da Taubes a Bauman. Una vita intensa, movimentata, trascorsa in una costante e coraggiosa ricerca della libertà. -
Autobiografia
La prima donna a insegnare nella prestigiosa università della Sorbona. La prima donna a vincere un Nobel. La prima (fra uomini e donne) a ottenerne due, di Nobel. La vita di Marie Curie, memorabile scopritrice della radioattività, sembra una lunga sequenza di primati che hanno sconvolto la storia della scienza e dell’umanità. Questa autobiografia fu scritta nel 1923 su richiesta degli americani che la ospitarono. Grata dell’accoglienza ricevuta, Madame Curie comincia a raccontare la straordinaria parabola della sua esistenza, umana e scientifica: dalla storia della sua famiglia di origini ebraiche nella Polonia russa al suo arrivo a Parigi, dal matrimonio con Pierre Curie agli anni di ricerca in laboratorio, dalla vittoria dei due premi Nobel alle vicende della Prima Guerra Mondiale, si dipana la storia di una grande scienziata che portò avanti la propria ricerca per amore del bene comune e dell’umanità. -
La guerra dei mondi
Questa edizione della Guerra dei mondi è arricchita dalle illustrazioni di Alvim Corrêa (1876-1910), il disegnatore brasiliano che impresse nell’immaginario collettivo l’archetipo visivo degli extraterrestri, decretando un canone che sarebbe stato variamente reinterpretato nella letteratura fantascientifica del Ventesimo secolo. Ad eccezione di queste e poche altre tavole, gran parte delle sue opere andò perduta nell’Oceano Atlantico durante il viaggio che doveva riportarle in Brasile su una nave civile, affondata da uno dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Commentando il clamoroso successo internazionale della Guerra dei mondi, H.G. Wells affermò: «Ha fatto più Alvim Corrêa col suo pennello che io con la mia penna». Le illustrazioni qui riprodotte restituiscono le tavole e i disegni della prima pubblicazione belga del 1906, immagini dalla straordinaria forza espressiva e d’inestimabile valore nella storia delle arti grafiche, che testimoniano oggi il lascito di un genio dimenticato. -
Rimbaud la canaglia
Biografia filosofica e spietata resa dei conti esistenziale, questo libro racconta una rivolta assoluta: contro la morale, contro la logica della scienza e delle religioni, contro l’ordine cosmico e contro la morte. Arthur Rimbaud – il veggente e il poeta maledetto, il vagabondo e il mercante d’armi, l’anarchico e il convertito – è il campo di battaglia di forze inconciliabili, diviso tra il rifiuto della vita e la tentazione di annullarsi in essa. È la canaglia che paga con l’abiezione il proprio lucido e insaziabile desiderio. Il pensiero di Benjamin Fondane, poeta e allievo di Šestov, è tutt’uno con la densità e l’urgenza espressiva della sua scrittura. In accesa polemica con le interpretazioni surrealiste e cattoliche, lo scrittore accosta l’esperienza di Rimbaud a quella di Nietzsche, di Kierkegaard e, più ancora, di Dostoevskij e Pascal. Questo ritratto, umano e metafisico insieme, non è più arbitrario di quello tracciato da altri esegeti e biografi, ma ci consegna un Rimbaud assolutamente contemporaneo, non addomesticabile e irriducibile a ogni sistema. -
Il leader
Chi è il leader? Quali sono le prerogative e i compiti del capo politico? Quali sono le qualità che deve avere e quali i limiti da evitare? La democrazia ha bisogno di leader? In questo libro, attraverso uno dei suoi più importanti scritti sul tema, Max Weber riflette sulla questione della leadership. Un'occasione per ripensare un argomento divenuto centrale nel dibattito pubblico alla luce del pensiero di un grande teorico della politica. Rileggere Weber consente di ritornare alle fonti del problema della legittimazione e all'origine della figura concettuale del leader carismatico, categoria che oggi conosce una grande fortuna, spesso assumendo però un significato distorto rispetto a come la concepiva lo studioso tedesco. Da Weber può giungere a noi uno spunto alla riflessione anche sulla politica odierna, sulle sue possibilità e sulle sue patologie. Introduzione di Francesco Marchianò. -
La felicità al potere. Nuova ediz.
Da guerrigliero Tupamaro a Presidente della Repubblica dell'Uruguay, passando per quattordici anni di carcere sotto la dittatura: la parabola esistenziale di José ""Pepe"""" Mujica è diventata per il mondo intero un'immagine di speranza e felicità. """"El Pepe"""" è l'esempio vivente di come si possa pensare al bene comune senza avere brame di potere e di ricchezza, vivendo, anzi, come qualsiasi cittadino della propria nazione. Il libro ospita un'intervista esclusiva rilasciata a Montevideo a Cristina Guarnieri, una biografia autorizzata di Mujica scritta da Massimo Sgroi, nonché i discorsi più importanti e famosi del Presidente, tra cui quello sulla felicità da cui nasce questo titolo. Aggiornato con i contributi di Roberto Saviano e Milena Gabanelli."" -
Il futuro della civiltà europea
A dieci anni dal termine del secondo conflitto mondiale, quando le polveri si erano finalmente sedimentate formando uno spesso strato sotto al quale un'intera civiltà cercava di ritrovare trame e orizzonti, gli intellettuali furono chiamati a suggerire cosa di quella civiltà, di quell'Europa minacciata da forze d'ordine economico e politico, era destinato a prosperare, e cosa a perire. Nella discussione intervenne anche Albert Camus, all'incontro organizzato il 28 aprile del 1955 dall'Union Culturelle Gréco-Française ad Atene, dal titolo""Il futuro della civiltà europea"""". Lo sforzo per l'unità — dirà Camus da socialista libertario qual era — è un passaggio obbligato: un'unione fondata sulla misura e sul rispetto delle diversità sarà l'unica speranza per l'Europa."" -
Il pagliaccio e la filosofia
Nel 1953, a pochi mesi dall'uscita nelle sale di ""Luci della ribalta"""" e dalla controversa espulsione di Chaplin dagli USA, Maria Zambrano pubblica i due scritti raccolti in questo volume: """"Charlot o dell'istrionismo"""" e """"Il pagliaccio e la filosofia"""", due brevi omaggi all'arte del clown che danno luogo a una meditazione filosofica profonda sul riso e sulla potenza metaforica del gesto comico. Figura della terra, della povertà e dell'umiliazione, il pagliaccio è a un tempo presenza sottile, capace di sublimare la gravità e l'inerzia della condizione umana attraverso la leggerezza, la gratuità e l'apparente inconsistenza del gesto. Nella piroetta di Charlot o nell'istantanea del pagliaccio che, inseguendo un nulla inafferrabile, fa apparire come per magia la possibilità delle cose, la pensatrice esiliata riconosce un'immagine della libertà del pensiero e la cifra della vocazione poetica della propria filosofia."" -
Il caso Dreyfus. Cronaca di un'ingiustizia
Parigi, 15 ottobre 1894. Il capitano dell'esercito francese Alfred Dreyfus, di origine ebraica, viene arrestato con l'accusa di aver consegnato documenti riservati a un ufficiale prussiano. È l'inizio di uno dei più celebri e drammatici casi giudiziari della storia europea, terreno di scontro tra le forze nazionaliste e antisemite da un lato e quelle progressiste dall'altro. Condannato per alto tradimento, Dreyfus subirà il carcere e rischierà la pena capitale, mentre attorno a lui la Francia si spacca tra ""dreyfusards"""" e """"antidreyfusards"""" e la prima grande battaglia per i diritti civili viene combattuta. Sarà Mathieu Dreyfus, fermamente convinto che il fratello sia vittima di un errore giudiziario, a dare una svolta alla vicenda, recuperando il dossier segreto che smascherava il vero colpevole. In queste memorie, la battaglia ideologica si mescola al racconto di una lunga e difficile indagine, mentre l'affetto fraterno si carica, giorno dopo giorno, di sincera indignazione verso l'ingiustizia. In appendice, pubblichiamo il testo del """"J'accuse"""" di Émile Zola, l'editoriale che costò allo scrittore l'esilio per evitare il carcere e che rimane uno dei primi e più puri esempi dell'impegno civile degli intellettuali."" -
Per un nuovo Rinascimento
"Nel mondo globale il futuro non è più affidato a fondamenti e certezze, ma a un sentimento di instabilità analogo a quello che l’umanità europea aveva vissuto a cavallo tra XV e XVI secolo, nella fase di passaggio rappresentata dall’Umanesimo e dal Rinascimento. Da quello straordinario laboratorio di sperimentazioni, segnato da un intreccio fecondo di arte e scienza, invenzione tecnica e mondi della vita, macrocosmo e microcosmo, fa irruzione – da Leonardo a Machiavelli – un’immagine della natura umana sradicata da ogni essenza e affidata alla dimensione del possibile e del contingente. Uno scenario splendido e drammatico che, proiettandosi oltre i paradigmi scientifici e politici della modernità, si presenta oggi ai nostri occhi come un preludio del nostro presente: fin dentro le sfide del digitale e della biorobotica."""" (Giacomo Marramao)" -
Nati per raccontare. Dalla narrazione creativa alla biblioterapia
Raccontare una storia è un bisogno primario, un’esigenza naturale ma non scontata, una pratica quotidiana che spesso tendiamo a trascurare. È, dunque, necessario riappropriarsi della capacità di narrare, e lo si può fare grazie a un metodo innovativo, largamente sperimentato e di facile apprendimento. È quello proposto da Dario Amadei ed Elena Sbaraglia, che nella loro decennale carriera, ispirandosi alla biblioterapia anglosassone, hanno codificato i principi della narrazione creativa da un punto di vista pedagogico, neurofisiologico ed esperienziale. Quest’opera è un punto di partenza per comprendere che il libro non è solo un oggetto, ma un prisma capace di riflettere pensieri ed emozioni, e che la lettura e la scrittura non sono sterili fatiche, ma attività in intimo contatto con il nostro io più sommerso. -
Manuale di evasione fiscale. Conoscerla per contrastarla
L'evasione fiscale e un tema di profonda contrapposizione politica, in cui la passione polemica rischia di mettere in secondo piano l'analisi puntuale del problema e ogni tentativo di soluzione. Spiegare l'evasione riducendola solo a un comportamento disonesto dei contribuenti è, infatti, dannoso per tutti (uffici tributari, aziende, professionisti) e allontana dalla questione centrale: la sperequazione tra chi ha redditi facilmente determinabili e chi più sfuggenti, fiscalmente ""meno visibili"""". La diversa determinabilità delle basi imponibili è il punto di partenza di questo """"Manuale di evasione fiscale"""" che, dopo aver analizzato le prospettive con cui il fenomeno viene trattato nel dibattito pubblico, ipotizza possibili rimedi."" -
Città di paure, città di speranze
Nelle città moderne - sempre più centro di contaminazione tra razze e culture - si decideranno le sorti dell'umanità: è qui che il bisogno di sicurezza si confronta con le limitazioni della libertà, è qui che la mixofilia lotta contro la mixofobia, il terrore con le speranze, la paura dell'altro con l'accettazione e la comprensione. Trasformare la convivenza tra culture diverse da minaccia in risorsa, suggerisce Bauman, è compito della politica, delle istituzioni, di chi pianifica le città e di chi le costruisce. Ma, soprattutto, è compito di chi le abita. -
Maschile/femminile. Una nuova coscienza per l’incontro delle differenze
Come ripensare la questione del genere nell’emergenza di un nuovo paradigma di civiltà che si profila nell’epoca contemporanea? Dopo la profonda crisi delle istituzioni del patriarcato del secolo scorso, come concepire oggi il maschile e il femminile? Uno dei più grandi teologi del mondo si confronta con il tema della sessualità a tutto tondo: dalla sua base biologica, genetica e genitale, a quella ontologica, sino alla costruzione stoico-sociale dei due sessi. Una riflessione intensa e approfondita sulla differenza sessuale e sulle sfide del nuovo millennio. -
Giulio Regeni. Ricatto di Stato
Sono trascorsi quattro anni dal ritrovamento del corpo di Giulio Regeni, il giovane italiano dottorando a Cambridge, sulla desert road verso le piramidi vicino al Cairo. Nonostante le promesse, arrivate dopo le prime e troppo numerose piste false, le autorità egiziane non hanno aiutato gli inquirenti italiani nelle indagini, ponendo anzi continui ostacoli e resistenze. Per questo la Procura di Roma ha deciso di procedere da sola contro gli ufficiali locali accusati dell'omicidio e del relativo depistaggio. Il rischio è un processo solo virtuale senza nessuno dietro le sbarre. L'inchiesta di questo libro, oltre a ricostruire lo scenario del terribile eccidio, mette in luce l'acuta pervasività della lobby egiziana.