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Giacomo Puccini. Ricordi e aneddoti
Per molto tempo Giacomo Puccini è stato considerato come un artista di secondo livello nello scenario musicale del secolo scorso; ora le cose sono cambiate e lo stesso viene indicato come un compositore importante nel panorama musicale della fine del secolo XIX e gli inizi di quello successivo; anzi, possiamo dire che egli abbia contribuito alla rivoluzione musicale di quel periodo. Un riconoscimento notevole, quindi, acquisito sia sul piano internazionale, dove Puccini è rimasto sempre sulla cresta dell’onda, sia in ambito nazionale, dove spesso è stato sottovalutato per la mancanza di una seria indagine critica riguardante la sua produzione artistica. Questo saggio ricostruisce alcuni aspetti della vita personale di Giacomo Puccini portando il lettore nei luoghi cari al maestro tra aneddoti e curiosità spesso sconosciute. -
Lucca 1818. Storia di un abbellimento urbano
Il 27 dicembre 1818 Maria Luisa di Borbone, regina d’Etruria e duchessa di Lucca, firmava il primo Ordine Reale nel quale era nominato Pietro Paoli di Lucca il Direttore di tutti i lavori di abbellimento alla pubblica passeggiata della Muraglia ed altri simil natura. Era il primo importante provvedimento attuato per la città di Lucca e finalizzato ad istituire la Direzione dei Pubblici Abbellimenti che interessava sia il centro storico che le sue mura. Dieci anni più tardi, nell'aprile del 1828, il figlio Carlo Lodovico aboliva la Direzione nata nel 1818 a favore della istituzione della Regia Deputazione degli Edili che aveva funzioni di vigilanza e di direzione generale dei lavori eseguiti sulle principali fabbriche e sul passeggio delle mura. A distanza di duecento anni (1818-2018) da questo primo importante conferimento istituzionale finalizzato all'abbellimento della città il volume ha inteso analizzare la documentazione conservata presso l’Archivio Storico Comunale della città di Lucca al fine di renderla disponibile a quanti si occupano della conservazione e della valorizzazione del patrimonio urbano. -
Otello nel laboratorio di Stanislavskij. Introduzione al metodo delle «azioni fisiche»
L’avvento del «Metodo» teorizzato ed applicato Stanislavskij, padre della regia e maestro russo, nel mondo dello spettacolo contemporaneo, nel teatro e nel cinema, ha portato una radicale l’evoluzione culturale che si estende ben oltre i confini della recitazione in senso stretto. Il «metodo» è un fenomeno assolutamente recente, risalente all’inizio del Novecento, quando Kostantin S. Stanislavskij comincia a pensare al teatro come una forma precipua di mimesi della realtà: sulle assi del palcoscenico l’attore deve interpretare la parte inseguendo la verità. Una verità così personale da essere definita sincera: una vera e propria rivoluzione culturale. Sin dall’antichità, la messinscena nella via pratica era curata direttamente da poeti e drammaturghi ma, a partire dalle intuizioni di Stanislavskij, l’idea di teatro e di pièce, di concerto ai grandi mutamenti del Novecento, sono rimesse in discussione: il metodo prima, e il sistema delle «azioni fisiche» poi, hanno segnato la cortina d'incominciamento dell’opera d’arte teatrale odierna. -
L'XI zona patrioti «Pippo». Le relazioni dei comandi
Scritta tra gli anni quaranta e cinquanta recuperando documenti, rapporti e appunti, la Relazione sull’attività svolta dalle unità di patrioti operanti alle dipendenze del Comando XI Zona, raccoglie nomi, luoghi, date ed eventi. Manrico Ducceschi, nome di battaglia “Pippo”, è stato un comandante autonomo, ovvero non permise l’ingresso e ingerenze politiche da parte di commissari o funzionari di partito nella vita della formazione. La lotta di Liberazione era un fatto militare che doveva articolarsi su specifiche regole di spostamento, alloggiamento, ingaggio e combattimento. Gli ideali era quelli puri della lotta di Liberazione. Gli obiettivi per costruire un mondo migliore, dopo averlo liberato dalla tirannia del nazismo e del fascismo, nel quale eguaglianza, libertà e fraternità dovevano rappresentare le colonne portanti della nuova nazione. L’impegno di Pippo e dei suoi patrioti (volle con fermezza distinguerli dai partigiani) era dunque ideale non partitico e per questo una volta raggiunti dagli Alleati sono proprio questi a rifornire l’unità e porla in combattimento sulla Linea Gotica a partire dall’ottobre del 1944. -
Essere donna oggi 2018. Antologia del premio letterario
In antologia dell'edizione 2018 del ""Premio essere donna oggi"""" i racconti e le poesie di Laura Calderini, Anna Sciortino, Floreana Nativo, Primetta Suffredini, Merilia Ciconte, Luisa Lippi, Deborah Magnani, Marco Bonini, Giuliana Ricci, Rita Gatta, Anna Martinenghi, Chiara Donati. Con la tesina di Vanessa Simonini."" -
Omicidi sulla via del Volto Santo
Il cadavere di una donna viene rinvenuto nel lago di Vagli, proprio sotto l’altare della chiesa del paese sommerso. Si tratta di Amalia, la moglie scomparsa di Ernesto e il commissario Altieri non può non coinvolgere nelle indagini Marzio Tullio Genovesi. Tra la Lunigiana, la Garfagnana e Lucca, lungo il percorso affrontato da secoli dai pellegrini in viaggio verso il Volto Santo di Lucca, si apre una indagine difficile e complessa. Un santone, la Setta degli assassini, vecchie storie di gelosia e donne scomparse misteriosamente, l’elicriso e il potere allucinogeno di un chinotto avvelenato a Barga, sono l’insieme di indizi che portano le indagini tra i piccoli paesi di Cascio, Reusa, Corfino, Pontecosi e Gramolazzo. L’indagine scorre veloce fino ad un finale inaspettato. “State attenti, perchè sono intorno a noi, e ci guardano!” -
Vittoria amara
La prima guerra mondiale vissuta attraverso gli occhi di una contadina, Martina, che nonostante la lontananza del marito Marco emigrato in America, riesce con il piccolo figlio Giacomo a resistere alla paura, la solitudine, la fame e alle aggressioni di un mondo devastato dal dolore. Dal 24 maggio 1915 il piccolo paese contadino di Castello rimane come sospeso in un silenzio ovattato di paura e rabbia. Uno ad uno i figli partono per la guerra e terribile è il giungere del postino o l’avanzata dei Carabinieri. Tutti portatori di cattive notizie. C’è chi va in guerra eroicamente, chi cerca di fuggire, chi ne torna mutilato nel corpo e nello spirito. In mezzo la fame in una terra che ha bisogno di braccia forti e non di vecchi e bambini abbandonati e le lettere del marito non possono dare sollievo al tormento di Martina. Lei che si carica sulle spalle tutto il peso della famiglia e della piccola comunità, vivendo minacciata ogni istante da Rinaldo, il possidente che forte della sua ricchezza la ricatta. La storia attraversa anche le trincee della grande guerra raccontando l’intimo dolore dei fanti e l’umana miseria degli esseri umani. -
Onore e sacrificio. Lucca, le donne, la Guerra del '15-'18. La vita giorno per giorno
Quando la guerra sembrava non finire più, quando l’assenza degli uomini di casa era ormai solo un doloroso ricordo e la difficoltà di trovare qualcosa da mettere sulla tavola diventava una sfida quotidiana e quando ormai le donne si erano più o meno adeguate allo stravolgimento dei ruoli sociali e familiari imposti dai tempi, lo Stato richiese loro ancora sacrificio, resistenza, comprensione. A Lucca come in tutto il Paese nacquero il Comitato Femminile Pro Patria, il Comitato di Azione Civile Lucchese, il Fascio Femminile e le donne si fecero crocerossine o allestirono laboratori per cucire uniformi o confezionare scaldarancio da consegnare ai soldati al fronte. Ma la divisione fu netta tra la nobiltà e l’alta borghesia che, elevata in una posizione dominante, organizzava raccolte e riunioni, mentre dall’altra parte le operaie e le contadine lottavano contro i rincari del prezzo del pane e con la penuria di prodotti alimentari. Anche nelle città lontano dal fronte si combattevano guerre, ma non per conquistare le patrie terre irredenti, bensì diritti. -
Mi ritorni in mente. Lucchese tra storia e leggenda
«Non lasciatevi ingannare dalle apparenze - scrive Alberto Cerruti nella sua prefazione - questo non è un libro che racconta le storie di 65 protagonisti, più o meno famosi, che hanno partecipato alla vita della Lucchese, anzi della “Pantera”, dall’inizio del ’900 fin quasi ai giorni nostri. Questo è un atto d’amore per tutti, con un perfetto mix di nostalgia e gratitudine e un implicito ringraziamento a chi ha vinto, o a chi ha fatto di tutto per vincere, in campo e fuori». Storie di sport intrecciate a storie di vita. Storie di bandiere e di comprimari, di personaggi che hanno lasciato il segno e di meteore transitate senza lasciare tracce. Storie di calciatori, allenatori, preparatori, dirigenti uniti da un minimo comun denominatore: la Lucchese. Sessantacinque racconti che attraversano un secolo, ricchi di umanità e zeppi di aneddoti. Pagine scelte non tanto e non solo sulla base di presenze e di gol fatti o subiti, di rigori decisivi, di trionfi memorabili, ma per l’umanità, la genuinità, la leggerezza che trasuda dalle gesta dei protagonisti. Eroi della domenica senza tempo ed età che hanno accompagnato le nostre vite. -
L'ora di Barga. Antologia del Premio di poesia «Giovanni Pascoli» 2018
La VI antologia del premio letterario “Giovanni Pascoli - L’ora di Barga” raccoglie le opere delle poetesse e dei poeti finalisti dell’edizione 2018. Il Premio è dedicato a Pascoli e nasce nella sua terra di adozione, tra Castelvecchio e Barga, tra le sue poesie e la gente che non ha mai smesso di amarlo. Giovanni Pascoli è tra i poeti italiani più studiati e apprezzati anche per il suo forte legame con un mondo rurale, che tanto gli ha dato, divenendo parte integrante e fonte d’ispirazione della sua poesia. -
Il pranzo della domenica
I racconti brevi narrano di aspetti tragici della vita umana e portano il lettore a sperimentare in prima persona le angosce dei personaggi, nell’intento di comprendere i meccanismi patologici dell’essere umano. La sospensione del giudizio è l’unico modo per accogliere l’altro e poter accedere alle parti di sè rifiutate e relegate in un luogo indefinito. Il contatto con la morte, il tradimento, la guerra, la violenza ci portano a vedere, attraverso lo sguardo di un altro, che cosa potrebbe accadere a chiunque di noi. Infanzie rubate e luoghi sospesi, accomunano tutti i personaggi che animano queste storie. Il destino segnato rende ineluttabile la loro sorte e il disgusto lascia spazio al vuoto, di umanità perdute. Il pranzo della domenica è un momento ove si incontrano gli odori famigliari e si attende di solito una bella giornata. Poi arriva il lunedì, oppure potrebbe fermarsi il tempo e rendere la domenica un giorno infinito, dove l’angoscia occupa la scena. -
Garfagnana in giallo Barga Noir 2018. Antologia criminale
Un viaggio nella scrittura nera della provincia italiana, tra miseria umana e delitti, tra disperazione e falsi sentimenti. Non c’è speranza tra i racconti dell’antologia criminale del premio letterario Garfagnana in giallo Barga Noir 2018. In questa antologia: ""Piccole amiche"""" di Chiara Bernardoni; """"L’origine del meccanismo"""" di Valeria De Cubellis; """"La lettera"""" di Maurizio Polimeni; """"Killing Hosni"""" di Laura Piva; """"Solidarietà montanara"""" di Maria Rosa Aldrovandi; """"Le debolezze dell'amore"""" di Andrea Bazec; """"Una cena speciale"""" di Patrizia Dellavalle; """"L’orizzonte mancante"""" di Paolo Puliti; """"Un gioco da ragazzi"""" di Allegra Iafrate; """"Blue Moon"""" di Rosa Santi; """"Fiordaliso"""" di Iacopo Riani; """"La mancia è gradita"""" di Emiliano Bezzon; """"Verrà la morte"""" di Fulvio Rombo; """"Cuore nero"""" di Francesca Petrino; """"Il gioco del salto alla corda"""" di Erica Gibogini; """"In viaggio"""" di Bruno Giannoni; """"Una pianta dai fiori gialli"""" di Cristina Orlandi; """"Il delitto di villa Elena"""" di Bruna Baldini; """"Anno Domini 1609"""" di Giuliana Ricci; """"Lo spartito"""" di Marco Bonini; """"Il verdetto del silenzio"""" di Claudio Vastano; """"Liberazione"""" di Luca Zambelli; """"San Pellegrino Re"""" di Pietropaolo Pighini e Maria Enrichetta Cavani."" -
Leggere i tarocchi. Una comparazione tra i metodi Marsigliese e Waite
Floreana Nativo racconta i tarocchi, attraverso la loro storia, confrontando il metodo Marsigliese (del 1600) con il Waite (del 1910), e proponendo al lettore alcuni metodi di lettura. Ma questo saggio non è solo un manuale per imparare ad usare i tarocchi. Grazie all’esperienza dell’autrice, che conosce molto bene l’argomento anche per la sua collaborazione, come sceneggiatrice, con Lo Scarabeo Tarot per cui ha ideato I Tarocchi delle Principesse, I Tarocchi del Fuoco, Tarot of Sacred Feminine, Before Tarot e Universal Celtic Tarot, questo libro diventa un percorso dell’anima e della storia. Un particolare che ne fa un “unicum” è la presenza di ventiquattro poesie dedicate agli Arcani Maggiori che costituiscono “Il Canto dei Tarocchi”. Floreana Nativo fa rilevare le differenze fra i due tipi di mazzo e accontentando così i seguaci delle due scuole, aiuta altri ad entrare nel mondo affascinante dei Tarocchi. Quindi: storia, introspezione, mistero, giochi e divinazione si mescolano creando un saggio allo stesso tempo completo e facile da consultare. -
La politica del male. Il nemico e le categorie politiche della violenza
È questa un'indagine multidisciplinare sulla natura del male politico, sui modi concreti in cui esso si è manifestato e sulle origini delle pratiche che l'hanno reso sempre più crudele. Attraverso la violenza, la politica assegna determinati valori alla vita e alla morte, decidendo quale funzione assegnare al corpo del nemico suppliziato, violentato, imprigionato, da uccidere, ucciso e da far svanire. Un'antologia dei dolori del mondo prodotti da una politica che mortifica la vita e finanche la morte. È dunque, questo, un lavoro che, smontando la tesi della ""belva umana"""", secondo la quale lo stato di natura degli esseri umani è violento, spiega che la violenza politica è frutto di atti consapevoli e di utilità programmata per il dominio totale sulle persone. Questo per stimolare il lettore e proiettarlo nella difesa ad oltranza dei diritti umani, dinanzi a qualsiasi politica che si fa criminale, per riconoscersi in valori positivi che devono essere comuni a tutta l'umanità."" -
Il volo di Melusina
La montagna, le antiche superstizioni, il substrato culturale delle religioni arcaiche, la Dea Madre che compare, qua e là, persino come sirena bicaudata. E poi, opere d'arte quattrocentesche trafugate in Garfagnana e preti - forse ladri - morti ubriachi per colpa - forse - di mafiosi russi. Commercio di strane carni dalla Romania e vecchietti assassini per amore. Inoltre, quello che cammina (e cammina) scalzo e non sa il motivo. Una distinta centenaria avara ed erbaiola che cucina luppolo, ma luppolo non è. La Pietra di Bismantova e pietre come paesaggi, forse incantate, dai nomi orientali; torrenti misteriosi e la magia dei culti della Dea. Una raccolta di racconti tra il giallo, il noir e il surreale, dove la narrazione sfocia nell'assurdo, con ironia, però, ché la realtà è sempre più goffa e risibile dell'immaginazione. -
Parole invisibili
La storia di una madre e di un figlio affetto da disturbi autistici. Un romanzo dove Lorenza e Achille si alternano nel raccontare in prima persona il dramma proposto da un terribile destino. Lorenza è profondamente delusa da un'adozione mai arrivata ma vive il fortissimo desiderio di essere madre. La gravidanza viene cercata con ogni mezzo e finalmente arriva Achille. Alla gioia si affianca ben presto la tragedia della scoperta che Achille è affetto da disturbi autistici importanti che non gli permetteranno di avere una vita facile. Quando è la voce muta e invisibile di Achille a parlare, il bambino si racconta interiormente perché possiede le sue speciali percezioni. Le sue saranno parole pensate, definite senza avere, purtroppo, il dono della comunicazione esterna. Il suo linguaggio è muto, strozzato e le parole diventano invisibili. Una storia attraversata da mille sentimenti con Lorenza, Achille, il padre Piero, il nonno Luigi, nell'incessante sforzo di cercare quella bellezza che alla fine si ritrova proprio nelle vite che hanno la forza e il coraggio di andare oltre il banale. -
1915-1918 Notizie dal fronte. La prima guerra mondiale nei comunicati ufficiali tra propaganda e censura
Sfogliando la notevole mole di pubblicazioni relative alla Grande Guerra capita spesso di trovare riferimenti al ruolo dei mezzi di informazione descritti come elemento di condizionamento dell'opinione pubblica. Davanti a queste asserzioni rintracciabili, con varie sfumature, nella letteratura di tutti i Paesi che hanno partecipato al conflitto, è nata l'esigenza di capire meglio cosa sia stato raccontato e cosa sia stato taciuto prima, durante e dopo quei terribili anni di guerra. L'analisi, circoscritta al caso italiano, ha l'intento di mettere in luce i fattori che hanno condizionato la libera informazione e come siano stati riferiti i fatti nel momento stesso in cui sono accaduti. Episodi noti e meno noti della Prima Guerra Mondiale sono stati messi a confronto con i Bollettini ufficiali di guerra, giornalmente diffusi dal Comando Supremo, e con le notizie diffuse dall'Agenzia Stampa Stefani comunque vagliate e verificate dalla censura. Senza tacere che già prima che l'Italia dichiarasse guerra all'Austria, la stampa, in parte finanziata da gruppi industriali che si sarebbero poi arricchiti a dismisura con le commesse militari, aveva già mostrato il proprio lato oscuro. -
Un Galilei a Barga?
Una scheda descrittiva di catalogazione presso il Museo civico di Barga, consultata nell’ambito di un percorso di letteratura, riporta che: “...il figlio di Galileo, Vincenzio, fu destinato, suo malgrado, nel 1631, alla Cancelleria di Barga”. Questo ritrovamento ha dato il via al lavoro di ricerca condotto dagli studenti della quarta Tur dell’Istituto Alberghiero di Barga, coordinati dalla prof.ssa Maria Pia Baroncelli, che ha ricostruito la vicenda storica. -
I sogni del vecchio marinaio e altri racconti
Cernobyl e la lettura di un libro: ""La morte del fiume"""". E poi ancora: Se una notte d’inverno un viaggiatore. I luoghi come l’ex ospedale psichiatrico di Maggiano. Racconti e altri pezzi scritti per “Meno Tre”, il giornale dell’Associazione L’uovo di Colombo di Viareggio. Una associazione di volontariato che si occupa prevalentemente di sostegno alla salute mentale. I racconti scritti per “Meno Tre” e l’appendice alla parte prima che contiene la testimonianza alla celebrazione dei venti anni di vita dell’Uovo di Colombo e due storie di donne che, dopo lunghe e tormentate vicende di ordinarie violenze, subite da parte dei maschi di casa, hanno trovato una uscita di sicurezza."" -
Una città in difesa. L'occhio di Lucca e il sistema di comunicazione ottica della Repubblica
Presso l’Archivio di Stato di Lucca è esposta una mappa, nota come Fondo Stampe 40, che rappresenta una serie di castelli e torri da segnalazione dislocati attorno alla città di Lucca, dove spiccava il disegno della torre civica, detta anche più semplicemente, “Torre del Palazzo”. Giuliano Marchetti, incuriosito, ha dato inizio a una serie di studi che hanno portato alla scoperta del complesso sistema, che portava la data del 1692, di telecomunicazione ottica costituito dalla rete dei castelli e torri lucchesi: l’Occhio di Lucca. Nella mappa, dove non comparivano segni convenzionali rappresentanti la morfologia del territorio, i vari castelli e torri erano disegnati in maniera sommaria e tutti collegati da serie di linee che ne evidenziavano la reciproca visibilità. Nell’angolo sinistro, in basso, vi era un riquadro dove si leggeva una scritta che iniziava nel modo seguente: «Ad sic Deus. In questa carta sono descritte tutte le Fortezze, Terre, Castelli et altri Luoghi che hanno il traguardo che corrispondeno parte alla Torre della Città di Lucca, e parte al Bargiglio et altri luoghi...». La pubblicazione è il numero 2 dei Quaderni Historica Lucense.