Sfoglia il Catalogo ibs007
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 8081-8100 di 10000 Articoli:
-
Anno 1791. Francia: il crollo di un trono
L’anno 1791, in piena Rivoluzione Francese, vede il progressivo e rapido crollo, almeno morale, della monarchia. Innanzitutto con la fuga a Varennes del re Luigi XVI e il graduale imbavagliamento della chiesa, ma soprattutto il lavoro dell’Assemblea Nazionale proiettata a rimodernare, creando nuove realtà civiche, la Francia: viene introdotta la carta d’identità per ogni cittadino; vengono aboliti i dazi tra città e città; decretata la fine nelle colonie del razzismo fra bianchi e neri (specie quelli liberi); e infine emerge il primo tentativo di affermazione della donna quale cittadina e donna in quanto tale. È un anno importante in cui, come in un vulcano, vecchie e nuove lave si mescolano, si frantumano, si condensano, diluiscono, e dove gli uomini, lasciati in balia a se stessi, sono capaci dei più efferati delitti e dei più sublimi eroismi; torrente che sta ingrossando la rivoluzione, ancora in mano alla borghesia, benché già una nuova forza bussi alla porta della nazione: il sottoproletariato di Santerre, che saranno i comunardi del ’70, i comunisti e socialisti del 1917 e i nipotini del 1968, che De Gaulle sprezzante chiamava i pinçallì. Prefazione di Vincenzo Pardini. -
Memorie di guerra vissuta. Garfagnana 1940-1945
Il libro raccoglie come testimonianza i ricordi del periodo della Seconda guerra mondiale, quando i protagonisti bambini delle storie raccolte, osservavano i fratelli maggiori partire per il fronte russo o le madri lottare per trovare qualcosa da mangiare. In mezzo agli incessanti bombardamenti aerei e terrestri, ad una terribile “guerra ai civili”, si muovevano i soldati tedeschi che facevano razzia degli animali, i repubblichini fascisti che cercavano gli uomini renitenti alla leva, i partigiani veri e i banditi pronti a rubare ogni cosa. I sette mesi di guerra sulla Linea Gotica durante la guerra, rappresentano per questa generazione che ormai sta scomparendo una cicatrice in molti casi mai guarita. Perché i ricordi “richiamano al cuore”, e quindi ricostruiscono una dimensione interiore ed emotiva collegata a un evento: anzi forse per molti “l’evento”, che ha cambiato e condizionato intere esistenze. In “Memorie di guerra vissuta” decine di uomini e donne ripercorrono il difficile campo della piccola e grande storia, proponendo il proprio momento doloroso e terribile. Prefazione di Andrea Giannasi. -
Il silenzio e il bene oscuro
Nel ""Silenzio"""" un uomo di mezza età, scrittore e giornalista, già navigato e con esperienze diverse che certamente, pur arricchendolo umanamente, ne hanno travagliato l'esistenza, vuole raggiungere una meta impossibile: scoprire la sostanza del silenzio e riuscire a descriverlo. Nel """"Bene oscuro"""" un uomo viaggia sotto una pioggia incessante verso una meta sconosciuta. I fari della macchina creano un effetto di proiettore non riuscendo a penetrare lo spesso buio della terribile notte. Ma riescono invece a far immaginare al guidatore, come in un immaginario schermo, scene del film della sua vita che si mescolano ai ricordi dei rapporti al femminile di cui la moglie costituisce una parte fondamentale. Amore spirituale e soprattutto amore dei sensi che la memoria scandaglia nei più nascosti anfratti del cervello, naturale serbatoio di ricordi. Ricordi che ci rivelano una vita fatta di illusioni e disillusioni, di amore e di odio, di stima e disistima, di sopportazione e rabbia. Una vita come tante altre marcate dalla noia e dall'abitudine che ognuno cerca di sviare intavolando altri rapporti."" -
La casa di Posillipo
La storia nasce nel micro universo della famiglia Costabile e della casa di Posillipo costruita nel 1920. Vicenda che corre in un arco di tempo, che partendo dal presente torna agli anni Trenta e alla Seconda guerra mondiale. Tutto ha inizio per via del breve soggiorno a Napoli di Amedeo Costabile, ultimo discendente, che risiede e lavora da alcuni anni a Londra. L’occasione del rientro è il disbrigo della pratica di vendita della casa di Posillipo. Quest’operazione, che sembra già decisa, finirà invece per diventare il fulcro di riflessioni e ripensamenti da parte del giovane, che si ritroverà a rievocare tutto il passato della famiglia e della casa dov’è vissuta. Tutto torna e Amedeo deve fare i conti con la Pace, la speranza, l’avvento del fascismo e del nazismo, ma anche con le radici e la contrapposizione tra l’esigenza moderna di valicare confini e legacci territoriali e la necessità di mantenere e rinsaldare il valore delle proprie origini. Il senso di appartenenza, che regola drammaticamente i rapporti interpersonali, non può non subire l’influsso catartico della città di Napoli con le sue caratteristiche peculiari come la spontaneità, l’estroversione, la familiarità. -
Parigi
Roberto è un architetto fiorentino che a cinquant’anni è stato lasciato dalla sua compagna e, caduto in depressione, ha deciso di abbandonare tutto e fuggire a Parigi. Lì incontra una ragazza francese con la quale intesse una relazione, che ben presto però si rivela complicata e pericolosa. I monumenti della capitale francese, gli ampi viali, le viuzze di Montmartre e del Quartiere Latino fanno da sfondo alla vicenda, mentre Roberto acquisisce progressivamente la consapevolezza dell’inutilità della sua fuga. Le telefonate della sua segretaria, che gli ha sempre nascosto il proprio amore, sono l’unico elemento che lo lega ancora a Firenze, ma è un legame ancora troppo debole. Riuscirà Roberto a uscire dalla situazione in cui si è volontariamente cacciato? -
Ci siamo persi
La favola rappresenta da millenni uno strumento pedagogico preferenziale per veicolare insegnamenti morali ed “esistenziali” tramite vicende e personaggi paradigmatici nei quali ciascuno può riconoscersi o scegliere di ispirarsi e tale funzione non è cambiata con il passare dei secoli. Nei nostri tempi, tuttavia, corre forse il più grave dei rischi sopraffatta da mezzi di comunicazione che offrono messaggi preconfezionati nei quali gli spazi per la fantasia e la partecipazione ideativa personale sono ridotti al lumicino. Ma appunto per questo appare necessario recuperarne il significato, soprattutto per chi, come i preadolescenti e gli adolescenti, deve imparare a immaginare e pensare in maniera nuova al proprio futuro, avendo allo stesso tempo dei modelli di riferimento a cui poter guardare e vedersi in qualche misura riflessi. “Ci siamo persi” è una favola che arriva dal Museo Italiano dell'Immaginario Folklorico. Età di lettura: da 10 anni. -
A noi non accadrà. Un marinaio nella Seconda guerra mondiale. Da Barga a Capo Matapan, la prigionia, Bari
Per ogni generazione, solo coloro che si presentano come inattuali possono forse far vivere una possibilità di creare il mutamento. Si tratta di uomini che sono “fuori dal mondo”, incompresi ai più, che, invece, sono fin troppo dentro al mondo. Può accedere che gli inattuali rimangano ignoti persino a sè stessi, ma essi riescono a trasmettere ugualmente la forza del dissenso a coloro che debbono venire. È questa la chiave del racconto della vita di un marinaio, che si cambiò anche il nome, per indurre a capire ciò che viene celato. Un marinaio che affondò con lo “Zara” a Capo Matapan, finì prigioniero dei greci, liberato tornò in Italia e fece poi parte delle unità militari marittime della Regia Marina del Regno del Sud. Assistette al bombardamento tedesco di Bari e alla tragedia del trasporto statunitense della “John Harvey” carica di bombe all’iprite. Poi il trasferimento a Livorno, la liberazione della sua Barga e la fine della guerra. -
Faville di umanità tra gli orrori della guerra. Campagna di Russia 1942 1943. Racconti e noterelle di un reduce
«Mamme e padri, se vivete ancora, figli e spose, non cercate di conoscere o di immaginare come è morto il vostro congiunto. Né in questo... né nell'altro mondo. È morto e basta. Troppo grande sarebbe lo strazio per voi e anche per lui, sfortunato e valoroso, se sapesse che non vi è stata risparmiata la verità. È morto e basta, la sua lunga agonia, ferito e solo, magari su di un filo spinato, le sue orride ferite, solo, nella notte e nel gelo, per quanto sia durata è finita». Vittorino Chioffi è uno dei superstiti della tragica ritirata di Russia. Questo libro è il racconto, tra mille pericoli e peripezie, di un tenente della Sanità del Regio Esercito che ha visto con i propri occhi il dolore immenso della morte, della perdita, della fine di ogni speranza. L'Armir di fronte all'avanzata dell'Armata Rossa si dissolve e l'autore con pochi altri, fortunosamente riesce ad uscire dalla sacca. Tra camion e ambulanze, lunghe file di disperati a piedi, le isbe e la popolazione, i carri armati sovietici, gli attacchi aerei, Chioffi osserva pietosamente l'umanità disfatta in guerra. -
Storia di un ADRA: Dante Lazzeri da Ardito Distruttore della Regia Aeronautica a partigiano
Il 28 luglio del 1942 la regia Aeronautica costituì il reparto speciale degli A.D.R.A., gli Arditi Distruttori della Regia Aeronautica, al quale vennero affidati particolari compiti operativi, come quelli riferiti ad azioni di sabotaggio a danno degli aeroporti nemici da attuarsi anche tramite azioni di aviolancio di paracadutisti. Entrò a fare parte di questa nuova realtà anche Dante Lazzeri che con altri si preparò alla guerra, ma solamente alcuni vennero impiegati in una azione in Africa settentrionale e un'altra in Sicilia nell'estate del 1943. Gli A.D.R.A. si addestrarono tecnicamente, fisicamente e psicologicamente nella base di Tarquinia e poi nella zona di Campo dell'Oro a Civitavecchia. Una volta terminato il ciclo di addestramento sopravvenne però l'8 settembre. Lazzeri partecipò alla difesa di Roma, dove durante un combattimento contro i tedeschi, venne ferito alla testa. Miracolosamente salvatosi riuscì poi a tornare a casa in Garfagnana, dove entrò a far parte della Resistenza. Inquadrato nella Divisione partigiana Lunense ebbe l'incarico di comandare una squadra di sabotatori mettendo a frutto la sua esperienza nel campo degli esplosivi. -
Essere donna oggi 2019. Antologia del premio letterario
L'antologia del Premio Essere Donna Oggi 2019 raccoglie le poesie e i racconti dei finalisti che hanno affrontato il tema delle relazioni di genere nella società contemporanea. Un percorso narrativo costruito da decine di voci ed esperienze differenti che aiutano il lettore a comprendere il multiforme universo femminile. Un’antologia che non si ferma però all'analisi della violenza o del rapporto tra femmina e maschio, ma entra nel dettaglio dei piccoli mutamenti, rendendo forte e al contempo delicato l’intero lavoro. L’antologia 2019 è costruita grazie ai lavori di: Maria Cristina Sinibaldi, Maria Teresa Borgini, Elena Braccini, Elisabetta Liberati, Tiziana Lunardi, Merilia Ciconte, Irma Nisi, Paola D’Agaro, Piero Sesia, Gloria Lizza, Sonia Ercolini, Willy Piccini, Patrizia Fistesmaire, Lucia Ielpo, Daniela Vellani, Patrizia Della Marta, Talatou Clementine Pacmogda, Floreana Nativo, Annalisa Potenza, Lavinia Brilli e con le poesie finali di Antonella Cassettari e Lamberto Pellini. Promotrice del Premio “Essere Donna oggi”, che nell’edizione 2017 ha ricevuto il Patrocinio della Camera dei Deputati, è l’Amministrazione Comunale di Gallicano – Assessorato alla Cultura. -
L'ora di Barga. Antologia del Premio di poesia «Giovanni Pascoli» 2019
La VII antologia del premio letterario ""Giovanni Pascoli - L'ora di Barga"""" raccoglie le opere delle poetesse e dei poeti finalisti dell'edizione 2019. Il Premio è dedicato a Pascoli e nasce nella sua terra di adozione, tra Castelvecchio e Barga, tra le sue poesie e la gente che non ha mai smesso di amarlo. Giovanni Pascoli è tra i poeti italiani più studiati e apprezzati anche per il suo forte legame con un mondo rurale, che tanto gli ha dato, divenendo parte integrante e fonte d’ispirazione della sua poesia."" -
Fragmenta. Note di viaggio
«Vorrei riparlare con il Libraio dei miei vecchi tempi, c’erano suo nonno e il suo babbo, all’epoca; raccontargli come delle vecchie e un po’ sbertucciate edizioni economiche dei volumi dei miei autori, i Cassola, i Pratolini, i Remarque fossero giunti ad arricchirmi: la sera in quell’andito di mezzanino dove avevo il letto, la luce stava accesa fino a tardi. Mentre babbo e mamma dormivano, io vivevo circondato da personaggi che mi parlavano, mi istruivano. E mi prende una specie di esaltazione al pensiero delle migliaia di Lettori che, anche in questa Libreria, hanno trovato qualcosa che ha permesso loro di vivere “oltre” la normalità consuetudinaria». Un libro che ricostruisce - attraverso frammenti di memoria - storie contemporanee di un Novecento oltre cortina, ferroviario, militare, storico. “Fragmenta” è un vocabolario di pezzi ricuciti seguendo il tracciato di un vecchio “maestro” e l’arte di una antica pantalonaia. -
Garfagnana in Giallo Barga Noir 2019. Antologia criminale
Un viaggio nella scrittura nera della provincia italiana, tra delitti, passioni, amicizie perdute, desideri e miseria. Negli anni Cinquanta o nel futuro, sulle montagne della Garfagnana, a Lucca o Siena o Torino o Bologna o in una squallida periferia abbandonata, mangiando o soffrendo, ridendo o gridando. Non c’è speranza tra i racconti, le storie di diversità o amori perduti, dell’antologia criminale del premio letterario Garfagnana in Giallo Barga Noir 2019. In questa raccolta “La cena” di Fulvio Rombo, “La biscia dell’Isola Santa” di Giorgia Primavera, “Alone together” di Laura Piva, “Gwailou” di Eleonora Pinca, “La donna dello schermo” di Chiara Bernardoni, “Tra una vita e l'altra” di Giuliana Ricci, “Errore umano” di Riccardo Zinelli, “Ercole fatica al caldo” di Salvatore Gelsi e Roberto Rossetti, “Giallonero” di Andrea Perina, “Proprio uguali” di Giuliano Fontanella, “Zombie” di Francesca Santi, “Festa della notte di Ferragosto” di Bruna Baldini, “Il declino degli Dei” di Marco Bonini. -
Fiutando il vento
Una ragazza e il suo cane. Un delitto. Un’oscura profezia. Sicilia, costa orientale, oggi. Chi è Bianca De Flor? Qual è il mistero che la lega a un passato che affonda le sue radici nel Medioevo? Quando il cadavere di una donna viene ritrovato nelle acque del porticciolo di San Giovanni Li Cuti, Bianca e l’affascinante avvocato Cesare Ursino assumono la difesa dell’imputata accusata dell’omicidio. Dietro il crimine si cela un filo che unisce i protagonisti e presto li coinvolgerà in una rischiosa avventura. Il passato si riflette nel presente come in un gioco di specchi svelando un’antica verità, un segreto che attraversa i secoli. -
Progetti perduti
"Nella vita di un artista succede spesso di trovarsi da soli, immersi in oceani di emozioni che non sappiamo gestire. Un flusso improvviso e costante di pensieri e immagini; sensazioni di realtà specchio che esistono, ma non sono tangibili. Sono questi i momenti nei quali prendono forma creature magiche in grado di guidarci e farci comprendere. Nasce la musa e niente riesce a fermarci mentre portiamo a compimento l’opera, qualunque essa sia. Eccola nascere, CaramHell, conturbante ipnotica creatura, l’unica in grado di sublimare la mia dannazione. Lasciami entrare nella tua vita, come una chiave universale che può aprire anche le stanze più buie e proibite, poiché è all’interno di esse che si trova la verità. Sono stato di fronte a tante strade, così ho fatto scelte. Deciso, reciso, perché scegliere significa anche, inevitabilmente, eliminare. Delusioni, rapporti incompleti con gente che scompare all’improvviso, solchi nell’animo che accarezzi ogni volta che vedi un volto, ascolti una canzone, senti un profumo. La solitudine dopo aver scoperto che abbiamo solamente sognato e la gioia che ti piove addosso quando senti la pienezza, anche se sai che nessuno ti capirà.""""" -
Undici ragazzi
"Nella mia piccola città il calcio compie un secolo di vita. Con la prima guerra mondiale erano venuti a combattere i figli degli emigranti in Scozia e con tutta probabilità furono loro a portare nella nostra zona il primo pallone da football, uno sport che in Italia era sul nascere ma in Gran Bretagna era già praticato. Qui da noi fu Johnny Moscardini a insegnare il calcio ai ragazzi e a formare una squadra: la prima partita vera venne disputata sul piazzale sterrato del Fosso, e Johnny ne fu il grande mattatore. Di lì a poco sarebbe stato ingaggiato dalla Lucchese e in seguito convocato in Nazionale per il debutto a Ginevra contro la Svizzera, subito bagnato con un gol. Era il 1921. Nel 1924 nacque la società sportiva e nel 1928 fu inaugurato il campo da calcio in via della Crocetta. Questo libro racconta la storia, che si ripete e si rinnova ad ogni stagione, di una squadra di calcio, proprio come la prima fatta da Johnny Moscardini.""""" -
La politica dell’esclusione. Deportazione e campi di concentramento
Nella storia i campi di concentramento sono serviti per demolire ciò che doveva essere, per convertire le volontà, per annichilire l’essere umano nel corpo e nella personalità. Insomma, si è trattato «di costruire un’umanità riunificata e purificata, non antagonista». In questo modo, «da una logica di lotta politica si scivola presto verso una logica di esclusione, quindi verso una ideologia dell’eliminazione e […] dello sterminio di tutti gli elementi impuri», oppure della loro rieducazione e del loro controllo. I campi per civili (di internamento, di concentramento, di sterminio) sono un prodotto della politica che si fa totalitaria, dispotica, violenta, padrona, manifestando la volontà di dominare la storia, per accelerarla, deviarla, modificarla, indirizzarla. Sono politica oscena, che cerca il trionfo anche nella carne e nel sangue. Sono il paradigma biopolitico della modernità. Infatti, è con la modernità che la violenza politica si esprime in forme sempre più degradanti dell’essere umano in quanto tale. Questo saggio affronta il tema della politica dell’esclusione dove il corpo dell’individuo, del nemico, diventa la posta in gioco delle strategie politiche. -
L'XI zona partigiana. Storia dei patrioti di Manrico Ducceschi. Settembre 1943-ottobre 1944
Nel dicembre del 1943 Manrico Ducceschi ha con sé solo un piccolo nucleo di patrioti, ai quali si uniscono definitivamente gli ufficiali Sud-Africani John Jacopus Wahl, William Whittaker e l’ufficiale inglese Gasson Lilie. Con lui poi Italo Bocci, Raffaello Manfredini, Franco Sisi, Giuseppe Mulas, Giovanni La Loggia, Millo Pocceschi, Ugo De Poletti. La prima base dei partigiani è una tenda a Lucchio poi viene scelto come rifugio ritenuto più sicuro e base del gruppo un metato nei pressi della località monte Foggetta 1124 m. (Bagni di Lucca), non molto distante dalle Pracchie o Prate di Pontito o Burchia. Nasce così la formazione autonoma partigiana XI Zona Patrioti Pippo dell’Esercito di Liberazione Nazionale che ebbe tra le sue fila 882 combattenti perdendone 129 in combattimento o per rappresaglia nazifascista. Questo saggio ricostruisce la prima fase della storia della formazione, che va dall’8 settembre 1943 alla liberazione di Bagni di Lucca avvenuta il 28 settembre del 1944. Durante questo periodo Ducceschi guidò i suoi uomini in azioni temerarie e nella terribile battaglia delle Fabbriche di Casabasciana, durata tre giorni durante la quale morirono almeno 45 tedeschi. -
La rosa nera
Una gran brutta storia per il Commissario Altieri, dover affrontare le paure del passato e scoprire legami che solo i temibili ragni delle banane possono troncare. Con la morte ovviamente. Una rosa nera, una svastica, gli ultimi giorni della Seconda guerra mondiale, una setta segreta, i pregiudizi e il sapore della vendetta in questo noir, che corre tra Lucca, la Garfagnana e Forte dei Marmi. Ma perché Altieri non trova pace? Perché non riesce più a dormire la notte? Quell'incubo che lo tormenta cosa significa? -
Antichi sapori apuani. Ricette e segreti
Duecento ricette della tradizione, facili da fare e con pochi ingredienti, proprio perché legate alla cucina del poco e del senza. Dal pane alle minestre e zuppe, dal farro alla pastasciutta, dalle salse e sughi alle uova, dalle insalate e verdure alla pasta di pane, chiudendo il cerchio sui piatti che per secoli hanno sfamato intere generazioni di contadini. Nei piatti tutta l'arte del riuso e del riciclo, della conoscenza delle mille erbe, delle cotture, dell'uso sapiente delle tante farine presenti: dalla bianca, a quella di semola, alla gialla di granturco, fino a quella di castagne (argomento di un prossimo libro). Le antiche ricette non contengono conservanti, coloranti e l'unica chimica presente è quella offerta dalla natura. Sono poi le mani delle donne che da secoli impastano, creano, inventano con il poco o spesso il nulla che la Garfagnana offriva. Questo libro è un manuale di cucina facile e divertente da usare, e pronto a nuove creazioni e ricette.