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Soffio di vento e un mondo da esplorare. Ediz. italiana e inglese
La famiglia Vento corre in lungo e in largo per eseguire importanti incarichi, lasciando però sempre a casa il piccolo Soffio, il più giovane dei loro figli, ancora leggero e a loro parere poco capace. Soffio una mattina coglie una occasione, quella di uscire ed esplorare proprio quel mondo che tanto lo incuriosiva e… -
L'uomo senza sorriso
Dopo “Castello 1908” e “Vittoria Amara”, due racconti ambientati in un piccolo agglomerato di case abbarbicate sulla collina che guarda da nord il paese di Valdottavo e la valle del torrente Celetra, Roberto Andreuccetti completa la trilogia e parla di un altro periodo difficile per alcune famiglie di Castello: quello relativo agli anni che hanno fatto seguito al primo conflitto mondiale e che vanno dal 1919 al 1922. Nasce così “L’uomo senza sorriso” e la storia drammatica di una famiglia presa di mira dagli uomini dei fasci di combattimento e coinvolta nel tragico clima di quei giorni e di quegli anni. Nel romanzo si parla di avvenimenti realmente accaduti che suscitarono una vasta eco a Valdottavo e nei centri della media valle del Serchio. L’autore, rimanendo fedele alle cronache dell’epoca e alle ricostruzioni degli storici, si è avvalso delle testimonianze di anziani del luogo fra i quali la nonna Fulvia. “L’uomo senza sorriso” ricostruisce gli albori dell’era fascista tra paure, sofferenze, tragici fatti, pestaggi, intimidazioni raccontati senza omettere nulla, affinché servano da monito per le future generazioni. -
Il ritratto di Memling
Sullo sfondo del centro storico di Siena e tra le colline della campagna si svolge la vicenda che vede coinvolto il professore Pieter Van Dieken. Trasferitosi dall'Olanda due anni dopo essere andato in pensione, come docente universitario d'arte dell'Università di Leiden, riallaccia i rapporti con il collega e amico Duccio Stasi, docente d'arte all'Università di Siena. Oscuri segreti appaiono dal passato riportando prepotentemente e dolorosamente gli avvenimenti legati all'Olocausto subito dal popolo ebraico durante la Seconda guerra mondiale. Dopo il ritrovamento di una stanza segreta e la scoperta di un baule contenente la storia di una famiglia, il mistero si infittisce e il primo omicidio scuote la città del Palio. Dubbi e sospetti uniscono e dividono chi indaga e chi cade nella rete dei tragici eventi. -
Antologia Premio Essere Donna Oggi 2020
L'antologia del Premio Essere Donna Oggi 2020 raccoglie le poesie e i racconti dei finalisti che hanno affrontato il tema delle relazioni di genere nella società contemporanea. Un percorso narrativo costruito da decine di voci ed esperienze differenti che aiutano il lettore a comprendere il multiforme universo femminile. Un'antologia che non si ferma però all'analisi della violenza o del rapporto tra femmina e maschio, ma entra nel dettaglio dei piccoli mutamenti, rendendo forte e al contempo delicato l'intero lavoro. L'antologia 2020 è costruita grazie ai lavori di: Giulia Pizzo, Marta Rossi, Marina Coli, Michela Panigada, Chimena Palmieri, Normanna Albertini, Lilibel Aliaga Chavez, Sara Pizzi, Merilia Ciconte, Silvia Apolloni, Silvia Carani, Marco Bonini, Simona Sentieri, Claudia Fabbri, Giulia Endemini, Chiara Antille, Maria Elena Lippi, Ilaria Giovinazzo, Floreana Nativo. Promotrice del Premio ""Essere Donna oggi"""", che nell'edizione 2017 ha ricevuto il Patrocinio della Camera dei Deputati, è l'Amministrazione Comunale di Gallicano - Assessorato alla Cultura."" -
Un disertore di nome Vian. Strategie drammaturgiche nell’opera teatrale del polivalente artista francese Boris Vian
Un saggio critico che analizza la drammaturgia del poliedrico autore francese Boris Vian (1920-1959), mettendone in evidenza i meccanismi drammaturgici e le strategie teatrali, partendo proprio dai suoi testi teatrali scritti nel decennio 1947-1957. Una monografia che ha la volontà ferma di analizzare un aspetto meno conosciuto oggi dell'autore francese, quello del teatro appunto, per ridare al pubblico uno spaccato della sua complessa e ricca opera letteraria. Opera quella di Vian ancora da scoprire completamente e fatta di innovazione e sperimentazione. Proprio per questo Vian ha costituito per i giovani degli anni Sessanta e Settanta una fonte primaria di idee e di ispirazione, fino a diventare oggi uno dei classici dell’arte francese del XX secolo. Un artista eclettico che non smette di essere riscoperto e studiato anche in Italia. -
1915-16. L'album fotografico di Karl Pflanzl Alpiner Referent sul monte Nero. Ediz. italiana, inglese e tedesca
Il libro riproduce l’album fotografico dell’ufficiale austriaco Karl Pflanzl che ha documentato la propria esperienza di guerra negli anni 1915 e 1916. L’opera contiene 177 immagini, delle quali 136 sono foto scattate nell'area del Monte Nero, riprodotte in formato intero con abbinato un dettaglio ingrandito. Pflanzl ha combattuto una guerra del tutto particolare: era Alpiner Referent – “consigliere alpino” – un soldato che anziché un’arma impugnava la piccozza. Le foto dell’album riprendono la prima linea e le retrovie austro-ungariche di un tratto di fronte fra i più celebrati anche dalla storiografia italiana. Alcune immagini senza censura riguardano le vittime; altre ci fanno calare nella quotidianità del conflitto, tra orrore e momenti di tranquillità e addirittura di divertimento. Inoltre nel libro “La guerra di Karl Pflanzl” con la storia della carriera militare resa possibile grazie ai documenti del Kriegsarchiv di Vienna; “Note sull’album” delinea il contesto geografico e storico; “Alice Schalek, una testimone preziosa” cita le annotazioni che la giornalista austriaca ha riportato in Am Isonzo. März bis Juli 1916. Testi e didascalie sono in italiano, tedesco e inglese. -
La Venezia Giulia nel secondo dopoguerra. La visita della Commissione interalleata nei territori dell'Istria (9 marzo-5 aprile 1946)
Il 4 marzo 1946 il Consiglio dei ministri degli affari esteri delle nazioni vincitrici del secondo conflitto mondiale, insediato al tavolo della pace a Parigi, decise di inviare in Venezia Giulia una Commissione interalleata per cercare di risolvere la “questione giuliana”. Il compito era quello di definire una “giusta” linea etnica tra Italia e Jugoslavia. La commissione degli esperti inviata a Trieste era composta da: Jean Wolfrom (Francia), Vladimir S. Gerascechenko (URSS), Philip E. Mosley (USA) e C.H. Waldook (Granbretagna). Con i quattro commissari sopracitati, erano stati nominati anche otto tecnici. Il viaggio si svolse nell’arco di 28 giorni, nel periodo dal 9 marzo al 5 aprile 1946. Furono visitate 5 grandi città e 27 città minori e villaggi. Il sottocomitato degli esperti economici si recò invece a Fiume, Monfalcone, Pulfero, Rovigno, Parenzo e Capodistria. La Commissione svolse 52 interviste con i rappresentanti delle organizzazioni e raccolse tre censimenti della popolazione per permettere di effettuarne le dovute valutazioni. -
La divisione Ariete a Bir El Gobi. Le due battaglie
La divisione corazzata Ariete ebbe l'onore di essere l'unità del Regio Esercito più citata sui bollettini di guerra emanati dal Comando Supremo italiano nel corso del secondo conflitto mondiale. Si coprì di gloria nelle alterne vicende che caratterizzarono gli eventi bellici sul fronte nordafricano e, in particolare, i carristi dettero prova del loro valore nelle due battaglie combattute a Bir El Gobi, la prima il 19 novembre e la seconda tra il 4 e il 7 dicembre del 1941. Nello scontro iniziale, combattuto tra corazzati nelle assolate distese del deserto marmarico, i carri M13 italiani furono capaci di arrestare l'avanzata di un nemico fino a quel momento ritenuto superiore per numero e potenza di fuoco. Alcuni giorni dopo, un nuovo attacco sferrato dagli inglesi contro il caposaldo di Bir El Gobi s'infranse contro il muro di uomini e di acciaio del reggimento Giovani Fascisti e di una compagnia di carri L3 dell'Ariete, interrati e utilizzati come postazioni fisse di mitragliatrici. Due episodi di eroismo che dimostrano come tra le sabbie infuocate della Libia, dell'Egitto e finanche della Tunisia se mancò la fortuna non venne certo meno il valore dei nostri soldati. -
Garfagnana in giallo Barga Noir 2020. Antologia criminale
L’Antologia criminale del Garfagnana in Giallo Barga Noir esplora la scrittura tra delitti e miserie, tra giochi e perversioni. Il giallo e il nero fusi nei polizieschi che superano ogni immaginazione diventando realtà e orrore. L’odio, il rancore, il desiderio di vendetta, muovono le azioni e i gesti dei protagonisti delle storie, trasformando l’Antologia criminale in un vero e proprio manuale del male. In questa antologia i racconti di Tommaso Sala, Alessandro Sbrogiò, Emiliano Bezzon, Luana Troncanetti, Carola Cestari, Riccardo Lana, Iacopo Riani, Paolo Delpino, Laura Piva, Maria Bellucci, Antonino Genovese, Angela Borghi, Francesca Santi, Emanuele Venditti, Amos Papi, Nicolina Scalzo, Maria Rosa Aldrovandi, Maria Enrichetta Cavani, Luigi Chiarion. -
Un abbraccio forte. Luciano. Lettere di un alpino italiano 1941-1943
Attraverso 89 lettere è possibile comprendere la guerra dei soldati italiani durante il secondo conflitto mondiale e seguire il percorso dell’alpino Luciano Trefiletti della 9° compagnia del Battaglione Mondovì del 1° Reggimento Alpini della Divisione Cuneense. Dal 17 aprile 1941 al 3 gennaio del 1943 Luciano scrive a casa con il sorriso dei vent’anni smarrendo lentamente la leggerezza e maturando nuove sensazioni; scrivendo ogni giorno senza mai raccontare tutta la verità, perché troppo cruda, perché intollerabile. Partito per il fronte sovietico l’8 agosto del 1942 alle ore 10 dalla stazione nuova di Cuneo, il caporale alpino Luciano Trefiletti scomparirà, con altre migliaia di commilitoni, inghiottito dall’inverno russo. Dì lui solo alcune fotografie, le lettere e l’attesa della madre. -
Polenta e ossi. Il mangiar bene in Garfagnana in 90 ricette
Novanta ricette dell’antica cucina della Garfagnana, nelle quali la farina di castagne e il maiale la fanno da padrone. La polenta e le ossa recuperate da una tradizione del poco e del senza, che unisce sapori e saperi, in un tempo durante il quale nulla si sprecava e si buttava. Dalla cucina e dai ricordi novanta esperienze con ricette semplici e immediate e altre complesse e articolate, tanto da far comprendere come fosse ricca la conoscenza in antichità di ogni parte del maiale e di ogni fiore o spezia nel campo o nell’orto. Ma soprattutto di quanto fosse stato importante il castagno del quale, come del maiale, si usava tutto. -
I racconti del carcerato. La storia di Luca Marenghi
Nel vecchio castello, adibito a carcere mandamentale, di un piccolo paese dell’Appennino centrosettentrionale, si trovano reclusi pochi condannati a brevi pene detentive, controllati da un guardiano, Gervaso, diventato, col tempo, più un loro amico che un secondino. Uno dei carcerati, soprannominato ‘Gigante’, decide di raccontare – sullo sfondo dell’Italia del secolo scorso, con i problemi, le tensioni, i drammi che la percorsero – alcuni episodi della vita e delle esperienze di un suo conoscente, Luca Marenghi. Si tratta di brevi storie, ora divertenti, ora più tristi, ora singolari, stravaganti, ma sempre realistiche nelle quali predominano i motivi dell’amicizia, della solidarietà, del vivere quotidiano. I grandi temi del Fascismo, della Resistenza, della Ricostruzione, della Ripresa economica fanno da cornice al romanzo, i cui protagonisti sembrano però dominarli, più che esserne dominati. -
Giuseppe Micheli e l'Alleanza Familiare per i dispersi e i prigionieri in Russia
La campagna di Russia è tra i fronti più studiati della Seconda guerra mondiale. La storiografia e la memorialistica hanno affrontato gli eventi della ""guerra di Russia"""" a più riprese, secondo una prospettiva di volta in volta militare, autobiografica, oppure politico-diplomatica. Non molto si conosce delle associazioni sorte già nel corso del conflitto che, animate da personalità del mondo culturale e politico, agirono per accertare la morte o la prigionia dei soldati italiani, per alleviare le loro condizioni morali e materiali, per rendere nota la sorte dei sopravvissuti. L'""""Alleanza Familiare per i prigionieri e i dispersi in Russia"""" fu la prima di queste realtà. Attraverso la rassegna dei documenti inediti e del carteggio pubblico e privato del suo fondatore, Giuseppe Micheli, è possibile fare luce sui momenti della sua nascita, l'avvio dei contatti in favore dei prigionieri italiani in Unione Sovietica, la sua azione presso il mondo politico, i rappresentanti del Partito Comunista Italiano, gli interlocutori sovietici. Lo studio descrive i rapporti con l'Alto Commissariato per i prigionieri, la Croce Rossa, il dispiegamento della """"Tridentina"""" e il racconto dei protagonisti."" -
Storia del lavoro femminile. La Manifattura Tabacchi di Lucca. Una fabbrica di pubblica utilità
La Manifattura Tabacchi di Lucca fornisce agli studiosi un ampio e vasto terreno per approfondimenti, analisi e saggi. L’argomento della storia del tabacco, della sua diffusione e dell’uso, così come la “scoperta” lucchese, la fabbrica, il lavoro femminile che è declinato, in questo particolare opificio, dal mestiere artigiano e manuale delle sigaraie. Centinaia di donne che in una “fabbrica insalubre” costruiscono il futuro dei loro figli, che crescono nell’incunabolo, lo spazio che l’azienda ha creato per sostenere le madri e per non perdere l’esperienza delle donne sigaraie, difficili da sostituire. I grandi scioperi, la Prima guerra mondiale, il fascismo e la “resistenza” delle maestranze al saccheggio tedesco nel 1944, e poi ancora la pagina dedicata all’arrivo delle “polesi”, ovvero delle italiane costrette a lasciare Pola al momento della cessione delle terre istriane, dalmate e giuliane al regime slavo-comunista di Tito. Il saggio è occasione per ricostruire la storia delle leggi che hanno mutato il lavoro femminile. Inoltre, in un’ampia rassegna di memorie, le donne dell’opificio raccontano “il piccolo” della vita quotidiana, la “boccalona”, la “fruga”. -
U.N.P.A. Unione Nazionale Protezione Antiaerea. La prima difesa civile italiana
L’U.N.P.A. Unione Nazionale Protezione Antiaerea, nata nell’agosto del 1934, fu la prima difesa civile italiana, organizzata con lo scopo di fare azioni di prevenzione e salvataggio durante e dopo gli allarmi aerei. Fino al 1940 era composta da volontari addestrati per aiutare i Vigili del Fuoco e i militari del Genio del Regio Esercito nello spegnimento degli incendi e abili alla ricerca di sopravvissuti sepolti sotto il crollo delle abitazioni. Le squadre dell'U.N.P.A. erano dotate di motocarrozzette sulle quali si trovavano pale, picconi, asce, scale, funi ed altro materiale di salvataggio, oltre agli estintori. Con l’entrata in guerra l’U.N.P.A. fu militarizzata e con l’incedere del conflitto e l’aumento dei bombardamenti aerei sulle città italiane, diventò fondamentale nella macchina dei soccorsi. Frutto di un’interminabile ricerca questa è la prima pubblicazione completa su un’organizzazione che ebbe una parte importante durante la Seconda guerra mondiale, ma che è stata poi sostanzialmente dimenticata dalla storia. L’U.N.P.A. fu sciolta da Re Umberto II nel marzo del 1946. -
Il Grand Tour dell’arborato cerchio. Lucca, una tappa elitaria del viaggio di formazione settecentesco
Sarà perché i protagonisti di quel lungo viaggio, con meta prediletta il nostro Bel Paese, rappresentavano una porzione élitaria della collettività; o forse perché non tutta la vasta produzione letteraria ed iconografica ad esso legata è stata ampiamente divulgata, fatto sta che il Grand Tour è un tema oggi poco transitato, soprattutto se rapportato al lungo arco temporale - un secolo circa - in cui si estrinsecò. Ma se ci si imbatte in esso, è difficile non restare affascinati dalle sue molteplici sfaccettature. E se poi si scopre che lo sguardo attento e stupito di quei viaggiatori si è posato anche su Lucca, allora è facile venir travolti dalla curiosità di sapere come i turisti del tempo vedessero la città. Il saggio si propone di ripercorrere le vie del Grand Tour nei suoi aspetti fondamentali – storico, pedagogico, antropologico, letterario ed iconografico - dapprima in generale, per poi calarsi nella Lucca Settecentesca, quella industriosa cittadina posata in una bellissima conca, che, sebbene fuori dal circuito principale del Grande Giro, catturò l’attenzione di numerosi viaggiatori del tempo. -
L'uomo multiforme. Una lettura dell'Odissea
L’Odissea costituisce il primo grande romanzo della letteratura occidentale. Si tratta di un poema che nel corso dei secoli è stato letto, ammirato, imitato e ancora oggi la sua lettura costituisce un'esperienza di grande fascino. La figura del protagonista ha conosciuto le interpretazioni più disparate: Odisseo è stato visto come l'eroe astuto, ingegnoso, desideroso di conoscere, versatile, amante dell'ignoto e di nuove esperienze. Già nel poema omerico la sua figura appare ricca di tante sfaccettature, tanto che è difficile darne una interpretazione univoca. La sua fortuna è così grande che ha acceso la fantasia di tanti poeti che gli hanno dedicato pagine immortali e ne hanno fatto a loro volta il protagonista di numerose rivisitazioni. Questo libro ripercorre le pagine più significative del poema omerico, rivisitando gli episodi più importanti di esso, con un'analisi che permette una più precisa e completa conoscenza del personaggio. -
Tutti insieme in cucina. Le nostre ricette
Lo scrittore Andrea Campoli si mette alla tastiera e ai fornelli e riunisce decine di ricette di cuochi amatoriali legati alla tradizione culinaria italiana. Giocando tra i saperi e i sapori esce un libro dove le ricette, anche le più famose, diventano esperienze personali. Nella cucina di Andrea Campoli incrociamo le forchette con: Giuseppe Vanni, Manuel Lenzi, Cinzia Finotello, Simonetta Moscardini, Maria Giulia Giannasi, Annamaria Botti, Silvia Bertagna, Angela Bonugli, Daniela Fontanini, Maria Grazia Todaro, Aurelia Biagioli, Anna Maria Franchini, Michela Galluzzi, Alessandra Frieri, Antonella Famlonga, Monica Campoli, Enrica Santi, Delfina Pierotti, Antonella Zinni Cristina Franchini, Silvana Giacché, Daniela Bianconi, Marinella Bertei, Iole Francini, Mariella Ferri, Maria Luisa Cecchi, Normanna Albertini, Dina Vanni, Leonetta Mannini, Vilma Donati, Olisea Caddia, Gabriella Magnani. -
Praestigia
L’arte della magia con le carte. La prestigiazione, la manipolazione, ma anche la comunicazione tra il mago e il pubblico. Le mani eseguono e gli occhi credono di vedere ciò che il prestigiatore vuole che vedano, in un gioco che va oltre le carte e diventa percorso psicologico. In questo libro i segreti della Magia raccontati da un prestigiatore. -
FP. Il falso pollice
Tra gli attrezzi segreti del prestigiatore il falso pollice è certamente uno dei più utili, anzi diremmo indispensabile. Con questo minuscolo preziosissimo “gimmick” si possono eseguire decine di effetti. Il materiale utilizzato per fabbricare questo attrezzo è sempre stato diverso: metallo, gomma vulcanizzata, plastica, resina per dentisti o anche più artigianalmente cartapesta. In questo libro 27 magie scritte da un grande prestigiatore.