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La tragedia dei soldati italiani in Russia. Le corrispondenze degli auguri di Natale. CSIR-ARMIR 1941-1942
«Da questa bastarda terra di Russia. Le giungano i miei più affettuosi auguri di buone feste». Le lettere con gli auguri di Natale scritte dal fronte russo alle famiglie in Italia, rappresentano un momento durante il quale la guerra sembra sospendersi. Alpini, fanti, artiglieri, bersaglieri, scrivono a casa raccontando il quotidiano fatto di sofferenza, dolore, paura, ma anche di esaltazione per la prossima vittoria. Un libro che per la prima volta raccoglie decine di cartoline in franchigia e lettere inedite, di uomini scomparsi nella neve dell’Unione Sovietica tra il dicembre del 1941 e il gennaio del 1943. Una serie di testimonianze sull’orrore della guerra e sull’impossibilità dei singoli a capire la sconfinata crudeltà dei conflitti. -
Pino Scaccia. Un inviato con l'anima. Da Selesport al Tg1 Rai
"Pino Scaccia era un reporter veterano, capace di ogni servizio di prima linea."""" (Gianni Riotta). """"Pino Scaccia è stato un amico e un collega leale. Quante volte ci siamo dati il cambio nei turni in Afghanistan e quando sapevo che stava arrivando lui ero contenta."""" (Tiziana Ferrario) """"Pino è stato uno dei primi colleghi che ho incontrato quando, ormai nel lontano 1991, misi piede per la prima volta nella redazione del Tg1. Mi colpì il suo sorriso e la sua generosità d'animo che enfatizzarono ai miei occhi le competenze che, già allora, accompagnavano la percezione della sua indiscussa professionalità."""" (Francesco Giorgino). Un libro che racconta la carriera dello storico inviato del Tg1Rai, dal Kuwait, dove intervistò Oriana Fallaci, alla centrale nucleare di Chernobyl. Dall'intervista a Giovanni Falcone a quella con Giulio Andreotti. Dalla tragedia dello Tsunami, al ritrovamento dei resti di Che Guevara. Dalle guerre in Afghanistan, in Iraq, nei Balcani, alla Libia di Gheddafi. Pino Scaccia ha raccontato per anni a milioni di italiani, attraverso il piccolo schermo, la grande cronaca oggi diventata storia." -
Un'altra vita. Storie dai borghi della Presila catanzarese
Un’altra vita è quella che molti desiderano, ma che pochi riescono a realizzare. Ci riesce Felice, che tutti credono morto nei boschi della Sila. Non ci riesce, invece, Rosa, che circostanze avverse hanno costretto a diventare donna troppo presto. Un’altra vita, diversa da quella dei genitori contadini, vogliono vivere, durante i “favolosi anni Sessanta”, Pino e Rita, giovani studenti di un paese presilano. E un’altra sarebbe potuta essere la vita di uno stravagante barone. Così come anche la vita di Luigi e della sua famiglia sarebbe stata un’altra, se qualcuno non avesse ostacolato la festa a Satana. Questi ed altri personaggi sono i protagonisti delle dodici storie raccolte nel libro, tutte ambientate in una delle zone più suggestive della Calabria, la Presila catanzarese. Storie familiari, al limite tra la fantasia e la realtà, narrate con linguaggio semplice e coinvolgente. Storie che si svolgono nell’arco di un secolo, dal secondo decennio del Novecento, fino all’estate del 2020. -
La spada e lo scudo. La difesa aerea nella guerra fredda
Dopo la fine della 2ª guerra mondiale, il compito della difesa aerea passò all'aeronautica militare. Durante la Guerra Fredda l'arma azzurra, assolse il compito del controllo dello spazio aereo italiano con dei centri di comando sotterranei a prova di bomba atomica, i vari gruppi radar, i gruppi dotati dei missili Hawk e Nike Hercules e gli stormi dotati dell'intercettore per eccellenza l'F 104. Nel volume si analizza il funzionamento del complesso sistema della difesa aerea italiana entrando nel dettaglio utilizzando fonti inedite documentarie e fotografiche che rende comprensibile a tutti ciò che gli uomini con le stellette svolsero negli oltre 40 anni della Cortina di Ferro. -
Interviste agli ultimi reduci della seconda guerra mondiale
Dai carristi italiani della divisione “Ariete”, ai piloti della Royal Australian Air Force; dall'autista e portaordini del Feldmaresciallo Rommel, al comandante della 123a Brigata Partigiana Garibaldi; dai marinai della Xa Mas, alle Fiamme Bianche; dalle Squadre d'Azione Patriottica, alle Ausiliarie della R.S.I.; dall'Italian Co-belligerent Air Force, ai militi della 29ma Divisione SS Italiane. Interviste agli ultimi reduci della Seconda Guerra Mondiale raccoglie le memorie e le esperienze di coloro che hanno vissuto i tragici momenti del conflitto. In questo libro tanti particolari inediti sulla cattura di Mussolini, sull'entrata a Milano degli Alleati, sulla convivenza tra australiani e americani e tante altre storie del più grande conflitto tra nazioni mai visto prima. Un libro di interviste senza censure che per la prima volta unisce i combattenti di ogni campo, cercando di capire meglio la qualità degli armamenti, i convincimenti politici, le ideologie, lo stato d'animo tra paure e slanci di coraggio. -
La Reliquia del disonore
Nel periodo storico che va dal 1229 al 1256, in un tempo cupo e insidioso, forze oscure minacciano la vita di un popolo pacifico. Personaggi controversi ed ambigui insidiano una terra libera e la Sacra Reliquia, essenza della devozione verso un potente santo, è trafugata con un terribile atto sacrilego. Il Castello di Barga, assediato ostinatamente da parte dei Lucchesi, sembra soccombere alla paura e alla disperazione. Mentre tutto appare sgretolarsi e ogni certezza vacilla, si stagliano nitide e forti le figure del Comandante delle Armi Lando e della sua amata Beldie che caparbiamente combattono per il loro paese mentre fede e misticismo avvolgono una vicenda di forte drammaticità. Tradimento e superstizione si contrappongono ad onore e vera devozione, in un aspro confronto tra bene e male, dove amicizia, amore e coraggio lottano senza tregua per dominare gli avversi eventi, fino all'epilogo finale... inaspettato. -
L'oca del giuoco
Un braccio umano tatuato con sopra una mappa misteriosa viene trovato a Farneta, nella bella campagna lucchese, vicina al confine con quella di Pisa. Si vocifera che il tesoro dei Templari fosse nascosto non si sa dove e trafugato da non si sa chi. Un maresciallo dei carabinieri con i baffi tarda a crederci, ma poi svolge le sue indagini a partire da una bizzarra memoria scritta da due curiosi coniugi pensionati della vicina Nozzano. Gli sviluppi sono forse anche logici, ma purtroppo ancora imprevedibili, i pettegolezzi e le voci di corridoio non trovano pareti e in mezzo ai campi si perdono nella notte dei tempi e degli spazi siderali. -
Il papa, il vescovo, il templare, l’imperatore e il popolo
A Verona la scoperta della tomba del nono Maestro Generale dei Templari, Arnau de Torroja riapre antichi libri con storie di Imperatori, Papi, Vescovi. Ma sono soprattutto i Templari tra imboscate, vendette, morti sospette, opulenza e meschinità, al centro della storia. Questa storia nasce a Verona nella metà del 1100 e giunge fino ai giorni nostri nel terribile anno 1945. -
25 anni fa. Alluvione Versilia e Garfagnana. 19 giugno 1996
Il 19 giugno del 1996 una terribile alluvione travolse i paesi di Cardoso e Fornovolasco uccidendo 14 persone. In poche ore sul crinale delle Alpi Apuane - nella zona tra il monte Forato e il gruppo delle Panie - caddero decine di centimetri di pioggia. L’acqua ingrossò i torrenti che scendendo a valle travolsero i borghi sul versante della Versilia, e sulla parte della Garfagnana. Il fotografo Tommaso Teora fu tra i primi a raggiungere le località colpite dal disastro, scattando incredibili fotografie che oggi vengono, a distanza di 25 anni, raccolte in un libro. 320 fotografie in bianco e nero, che documentano la tragedia e la successiva ricostruzione. -
Un soldato qualunque. Un ardito al fronte 1917-1920
Il diario di guerra dell'Ardito Mario Da Prato permette al lettore e allo studioso di conoscere la nascita del XXIV° Reparto d'Assalto divenuto poi tra l'aprile e il maggio del 1918, X° Reparto. Quando nel giugno del '18 la Prima Divisione d'Assalto passò al comando del Generale Zoppi, il X° Reparto fu scelto a farne parte, e fu aggregato al 1° Gruppo comandato dal Colonnello Grillo. Da Caussa, gli Arditi si spostarono vicino a Cittadella di Padova per organizzazione la divisione. In quel periodo il comando del X° Reparto fu assunto dal Maggiore Gualtieri. Mario Da Prato ci racconta quanto avvenne in quelle settimana di guerra sul Piave e sul Montello, ma anche lo spostamento, al termine del conflitto in Libia e poi le operazioni in Albania. Nel diario anche l'impegno politico del socialista Da Prato che per questo viene, con altri, condannato dal tribunale militare a due anni di carcere. -
Pastore «niente» buono. Don Aldo Mei. Ruota 3 marzo 1912 – Lucca 4 agosto 1944
La sera del 4 agosto del 1944 fuori porta Elisa a Lucca, i tedeschi, dopo un processo sommario, fucilarono il parroco di Fiano Don Aldo Mei. Reo di essere stato vicino ai partigiani che comunicava e presso i quali celebrava la S. Messa, ma anche di aver nascosto un ebreo e tenuto una radio. Ma fu soprattutto colpevole per aver prestato la carità a chi nei momenti bui della guerra, aveva bisogno e tendeva la mano in cerca di aiuto. Don Aldo Mei rappresenta il clero lucchese, che pagò il più alto tributo di sangue durante la guerra civile tra il 1944 e il 1945. Il Pastore “niente” buono, come fu definito dai tedeschi, non si sottrasse al proprio ministero e rimase accanto alla sua comunità fino in fondo. Proprio come Don Innocenzo Lazzeri a Sant'Anna di Stazzema, Don Michele Rabino a Bardine di S. Terenzo, Don Luigi Ianni a Vinca. -
La notte piangevo. Prigioniero in Sudafrica. Canazei – Zonderwater 1941-1946
Luigi Dantone l'11 aprile 1941 si imbarcò a Napoli per partecipare alle operazioni militari in Africa Settentrionale con il 9° Autoreparto misto, della Divisione motorizzata “Trento”. Il 4 dicembre 1941, durante la seconda battaglia di Bir el Gobi, venne catturato dagli inglesi. Trasferito in un campo ad Alessandria d'Egitto, fu registrato come P.O.W 176123. Venne poi trasferito nel campo numero 306 di Geneifa a ridosso del canale di Suez. Il 22 dicembre del 1941 fu imbarcato sul piroscafo “S.S. City of Canterbury” che lo portò a Durban in Sudafrica. Sbarcato il 7 gennaio 1942 venne tradotto per ferrovia nel campo di Zonderwater nel Transvaal dove rimase fino al gennaio/febbraio del 1943. Successivamente fu trasferito nel Campo di Worcester. Nel luglio del 1946 venne nuovamente internato a Zonderwater. Solo a fine dicembre del 1946 venne rimpatriato. Il libro contiene anche la corrispondenza che Luigi Dantone aveva avuto con una ragazza prima della partenza per l'Africa. Lei, dopo molte vicissitudini e lutti, al termine della guerra diventerà la moglie. -
Il regista pratico. Dirigere film spettacolari senza il digitale
Cosa significa essere un regista pratico? La mia generazione è cresciuta con il cinema spettacolare degli anni ’80 e ’90 in cui tutto ciò che appariva sullo schermo era reale: gli attori, le scenografie, i costumi, le acrobazie, gli effetti speciali. Le immagini mostravano fantasie che qualcuno aveva potuto toccare con mano. Oggi che i film sono disegnati con il computer, quella magia è andata perduta. Questo libro è il manifesto di GoPractical™, il brand che rappresenta un nuovo modo di fare cinema, perché in un mondo d’intrattenimento sempre più virtuale le persone hanno bisogno di qualcosa di reale, di profondo, di tangibile. Essere un regista pratico significa fare film spettacolari eliminando tutto ciò che è digitale per permettere al pubblico di tornare a toccare con mano i propri sogni. -
Animagie
Questo volume contiene una selezione di tredici tra le tante originali routine Animagiche, che Elliott chiama “I miei Libercoli animagici”. Si tratta di “Magia per bambini”, con un occhio particolare di riguardo a quelle routine che permettono di sviluppare al massimo l’apporto partecipativo e giocoso del pubblico. Infatti Elliott, fin dalle prime esibizioni ha compreso che la “Magia per bambini” non si può definire tale e non è efficace, se non garantisce risate, partecipazione e, più in generale, il massimo divertimento e coinvolgimento del pubblico. Nasce così “Animagia” (Animazione più Magia)! Età di lettura: da 6 anni. -
Le ricette di #CasaBrigata
Tutti in tenuta, stavolta non sportiva, con tanti colorati e simpatici grembiuli. Poi mestoli, tegami, fruste e tortiere... e ancora farina uova e tanti, tanti sorrisi. Così nasce #CasaBrigata, una raccolta di ricette facili e conviviali che confidiamo possa regalarvi la stessa atmosfera che abbiamo vissuto noi. -
Tutti a casa. Storie e memorie di Internati Militari Italiani di Lucca e provincia. 8 settembre 1943
Dagli Stalag sul Reno in Germania al terribile campo di concentramento di Bor in Serbia, dal famigerato Biala-Podlaska alla galassia dei campi di Auschwitz, in questo libro la quotidiana vita di uomini definiti “stock” (pezzi) destinati al lavoro, alla consunzione, alla morte. Per decenni i militari italiani caduti nelle mani dei tedeschi dopo l’8 settembre 1943, hanno vissuto in una sorta di limbo. Essere stati definiti Internati Militari Italiani infatti li ha resi invisibili, facendo presto dimenticare le sofferenze, le torture, le privazioni vissute nei campi di prigionia germanici. In questo libro sono raccolte le storie di Paolo Zumbo, Corinno Magistrelli, Lido Simonetti, Renzo Pellegrini, Francesco Simonetti, Aldo Luciani, Remo Luccarini, Sestilio Lunardi e Giuseppe Giambastiani internati lucchesi che una volta tornati a casa non hanno dimenticato quanto vissuto. -
Il giovane Pertini un eroe italiano. Un’odissea senza fine: 1925-1943
L’otto luglio 1978 Sandro Pertini fu eletto a stragrande maggioranza settimo Presidente della Repubblica italiana. Qualche anno dopo, il suo sorriso festante durante la finale dei mondiali di calcio di Spagna ’82 lo immortalò nell’immaginario collettivo e nazional-popolare. Non tutti sanno, però, che dietro quel sorriso gioioso ed energico si celava una giovinezza completamente sacrificata alla causa dell’antifascismo, un dolore strisciante fatto di umiliazioni, privazioni e torture di durata quasi ventennale. Dal delitto Matteotti, punto di svolta della sua parabola di vita personale e politica, passando per le prime aggressioni squadriste che gli impediranno di svolgere la professione di avvocato, fino ad arrivare agli anni dell’esilio vissuti in Francia tra Parigi e Nizza e ai terribili anni passati in carcere e al confino come prigioniero politico “spavaldo e fegatoso”. Questa è la storia di un giovane uomo capace di combattere per un ideale politico e umano “non solo senza paura ma anche senza speranza”. -
L'opportunità nel mondo. Valutazione dei trend di crescita e sviluppo per 188 Stati del mondo
Lo studio e la quantificazione delle opportunità di crescita e sviluppo potrebbe essere la chiave di volta per il raggiungimento di nuovi risultati nelle ricerche dell’economia dello sviluppo. Il libro si propone di porre e analizzare alcune nuove domande in materia, finora tralasciate poiché spesso eccessivamente vincolate a giudizi soggettivi. È possibile rilevare l’opportunità di crescita e sviluppo per uno Stato indipendente? Il punto di partenza è considerare un’opportunità come la possibilità di ottenere qualcosa, ritenuto migliore, sfruttando al meglio le risorse esistenti o trovando un modo per crearne di nuove. Dunque, quegli elementi in grado di migliorare le condizioni di vita per gli abitanti di uno Stato. Pertanto è stato creato un indice al fine di assegnare un valore numerico sufficientemente indicativo alla parola opportunità, seguendo una prospettiva economico-sociale. Esiste un limite all’opportunità di crescita generale per uno Stato? Ciascuno Stato ha la medesima opportunità di crescita? Quali sono gli Stati in grado di sfruttare maggiormente le proprie opportunità? E quali sono quelli che hanno creato un’opportunità? -
Pyramiden. Il diario del sovversivo Nikolaj Vladimirovic Melnikov
Nikolaj Vladimirovic Melnikov venne internato nella città mineraria di Pyramiden sull'isola centrale dell'arcipelago Spitzbergen quasi in corrispondenza del 79° parallelo. Quell’isolato e quasi irraggiungibile insediamento era stato fondato nel 1910 da alcuni minatori norvegesi, venduto all'URSS nel 1927 e trasformato dai sovietici in una città mineraria per l'estrazione del carbone. Prima con la compagnia sovietica Russkij Grumant, poi con l'Arktikugol. Nel gelo e nel tormento del lavoro in miniera a Pyramiden si svolgono i tragici fatti che portarono all’attentato a Breznev avvenuto il 22 gennaio del 1969 davanti alle mura del Cremlino. Nikolaj Vladimirovic Melnikov sapeva così come Vasilisa, che il ventenne Viktor Ilin avrebbe sparato a Breznev. Il resto della verità ancora oggi è sepolta nei pozzi minerari e graffiati su qualche parete di due ospedali psichiatrici sovietici. -
Il referente
Un insospettabile avvocato lucchese, un pericoloso latitante ricercato dalla Polizia, un’associazione a delinquere, il fattore umano, lo sconosciuto vicolo dello Stellino, sono solo alcuni dei tanti tasselli che via via si compongono in un giallo ambientato a Lucca. Questa volta Claudia Bellini, commissaria e già delfina di Bruno Carcade, si trova di fronte alla morte sfiorandone la velocità dei proiettili. E le traiettorie, prima o poi, sono fatte per finire sul bersaglio.