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Il ritorno
Capolavoro della letteratura latina, “Il ritorno” è un accorato addio a Roma. Agli inizi del V secolo, Claudio Rutilio Namaziano, dopo aver vissuto gran parte della propria vita nell’Urbe, decide di tornare in patria in Gallia. Intraprende così un viaggio in nave dalla foce del Tevere a Luni (le strade consolari erano in rovina e insicure), durante il quale osserva con doloroso rimpianto i territori, una volta fiorenti e ricchi di città prosperose, ridotti in rovina dalle incursioni dei barbari, dall’inettitudine di una classe politica corrotta, dal diffondersi di dottrine religiose – quella cristiana in particolare – che minano il senso di appartenenza al mondo terreno in vista di una patria celeste cui l’autore, pagano, non crede affatto. In pagine splendide, in cui affiora a ogni verso l’amore per la grandezza di Roma, la patria che ha riunito popoli così diversi, Rutilio racconta il tramonto di una civiltà, additando problemi etici che riverberano fino a noi. Introduzione di Gaspare Mura. -
Lavorare (da casa) stanca. Rischi e opportunità dello smart working
L'epidemia di Covid-19 ha portato in poche settimane un radicale cambiamento nel modo di lavorare di milioni di persone, che si stanno confrontando per la prima volta con il lavoro da remoto. Una soluzione capace di ridurre la congestione delle città e portare indiscutibili benefici ambientali, e per questo ci si figura che continueremo ad adottarla. Tuttavia, il cosiddetto smart working pone questioni immediate sullo spazio e il tempo del lavoro, e sulle storture che potrebbero derivarne: su tutte, l'orario di ufficio che si dilata e insegue la perenne reperibilità, oltre alle tecnologie intrusive che monitorano le attività dei lavoratori – con il rischio che il nuovo luogo lavorativo digitale sia uno spazio di interazioni patologiche. Zamperini parte dall'area del pianeta con il più alto tasso di innovazione, la Silicon Valley – che negli ultimi anni ha sconvolto i comportamenti individuali e relazionali delle nostre società – per analizzare le condizioni di chi ha lavorato da casa in realtà molto meno preparate. Cosa va salvato in questa esperienza? Cosa abbandonato? -
Collezione privata
La discesa agli inferi di un insegnante di italiano, che dipende dall’erotismo quanto un tossico dall’eroina, trova il suo antefatto su una spiaggia assolata del Sud della Sardegna. Qui ha acquistato una casa con l’idea di trasformarla in una Torre d’Avorio, non tanto a uso suo e di sua moglie, ma delle ex alunne che volessero trascorrere l’estate del diploma con lui, loro mentore, loro sugar daddy. È solo il sogno di un uomo imbevuto di letteratura libertina? Ci sono ragazze disposte a passare i vent’anni in compagnia di un professore di sessanta? Molte di più sono quelle che riescono a riservargli solo pietà o disprezzo. Così, rientrato a Roma, gli angoli di paradiso vanno cercati sulla Tiburtina e la Salaria, nella giostra del sesso a pagamento, mentre l’eterna attesa delle sugar baby e l’orrore dell’invecchiamento lo consumano; con la scrittura che diventa l’unica sublimazione possibile. “Collezione privata” è la porta d’accesso a un personaggio dalla mente obliqua, un colto flusso di coscienza, il diario di un tormento. -
Malapianta. Metamorfosi milanesi
Augusto è un inetto, e l’inettitudine è una qualità imperdonabile per chi porta il suo cognome: i Ronchi fanno parte della migliore borghesia di Milano. Nato nella proverbiale campana di vetro, è cresciuto sotto lo sguardo dei Ronchi del passato, che resistono entro le cornici delle vecchie fotografie. Alla morte della madre, che lo ha tiranneggiato per quarantacinque anni, riesce a prendere la prima decisione della sua vita. In visita al Cimitero Monumentale, si imbatte nel ritratto di una defunta abbandonato in un cestino; ne rimane affascinato e lo prende con sé. Da quel giorno, nelle pigre serate solitarie, straniandosi ancor di più dalla “normalità” delle cene ipocrite e delle settimane bianche a Sankt Moritz, comincia ad assecondare una sua facoltà quasi sovrannaturale: dare vita alle immagini, adunarle come fantasmi nel salone di casa. Combina i tratti della defunta con quelli di altre donne del suo pantheon personale, nel corso di estasi che presto si avvicinano all’incubo. Partendo dalle premesse di un romanzo familiare già innervato di follia, “Malapianta” è un libro che cambia forma, che vive della sua lingua preziosa e di una voce e una psicologia molto rare. -
Guayabas. Voci femminili dalla Colombia
La guayaba, frutto di genere femminile, è il più ricco, nutritivo e profumato del pianeta, e il più rappresentativo degli oltre quattrocento frutti censiti in Colombia: è a queste proprietà che si rifanno i sedici racconti di Guayabas, scritti da sedici scrittrici colombiane e tradotti da sedici traduttrici. Cornice di storie sulla ricerca di sé, sulla maternità, sulla sessualità, tra il realismo e il paradossale, sono le periferie di grandi e convulse aree urbane come i piccoli villaggi rurali in cui il tempo sembra aver perso importanza. Due sconosciuti rimangono intrappolati in una casa, senza possibilità di comunicare con l’esterno; una ragazza sente di aver perduto un’intera città, dopo la fine di un amore; una bambina diventa grande di colpo, quando inizia a sentire il silenzio degli adulti, e una donna non smette di sentirsi figlia anche quando dovrebbe diventare madre. Giovani o anziane, povere o borghesi, le protagoniste di Guayabas guardano la realtà con ironia, disincanto, leggerezza e malinconia; le loro voci esprimono tutta la vitalità della letteratura colombiana contemporanea. Prefazione di Fabio Rodríguez Amaya. -
Nella terra dello spirito e del sangue
Fabio è un giovane film-maker che vola in Nepal sulle tracce della storia favolosa di Ram Bahadur Bomjon: l’adolescente che per anni è rimasto in meditazione ai piedi di un albero, apparentemente senza mangiare, bere o dormire, attirando l’interesse di scienziati, religiosi e Discovery Channel – oltre che migliaia di pellegrini convinti che lui sia Maitreya, il messia. Più si lascia coinvolgere nella vita della comunità di fedeli, più per Fabio è difficile mantenere la diffidenza verso i miracoli del “Budda Boy”: la sacra giungla di Halkoria è davvero percorsa da una strana energia. Finché il culto non sembra scivolare nel fanatismo e nella violenza. Ram è un santo o un tiranno a cui le autorità perdonano ogni crimine?; un illuminato o un demonio che ha perso la ragione nel cuore delle tenebre? “Nella terra dello spirito e del sangue” racconta una storia vera, i cui sviluppi sono ancora in corso, che investiga, da un lato, la spiritualità contemporanea e la necessità di trascendenza dell’uomo, e dall’altro tutte le degenerazioni che la fede può portare. -
Breviario di patafisica
Un breviario per comprendere la scienza delle soluzioni immaginarie: la Patafisica. “Logica” dell’assurdo, del nonsenso, dell’ironia; “schema” metafisico eccentrico, “parodia” della metafisica stessa. Ideata dal drammaturgo, poeta e scrittore Alfred Jarry, si è diffusa in tutto il mondo grazie all’iniziativa originaria di un gruppo di letterati e artisti francesi tra cui spicca il nome di Raymond Queneau, e ha annoverato tra le sue fila personalità del mondo dell’arte e della cultura come Marcel Duchamp, Max Ernst, Man Ray, Eugène Ionesco, Umberto Eco, Dario Fo, Edoardo Sanguineti, Jean Baudrillard. Dario Giugliano mostra come estetica e politica siano indissolubilmente legate, e racconta la Patafisica come uno dei caratteri fondamentali della nostra epoca; un modo per sintonizzarsi in maniera acuta e originale con lo spirito del tempo, per comprenderne il senso, spiegarne le ragioni, e intuirne, magari, il destino. -
Jeremy Corbyn. Una rivoluzione improbabile
Jeremy Corbyn è stato leader del Partito Laburista dal 2015 al 2019, proprio quando il Regno Unito affrontava lo shock storico della Brexit e ben tre elezioni politiche in quattro anni. Il Labour ha vissuto questo periodo in maniera altrettanto tumultuosa con un gruppo parlamentare in aperto conflitto con il proprio leader. In questo clima incerto Corbyn ha dovuto affrontare una complicata battaglia parlamentare, le contorsioni dei Tory sulla Brexit e le elezioni anticipate nel giugno del 2017, in cui conduce il Labour a una improbabile rimonta e gli consegna uno dei migliori risultati elettorali della storia del partito. Così, nell’estate del 2017 Corbyn è un fenomeno pop: il suo nome viene cantato ai festival musicali e nelle strade, i giovani fanno la fila per un selfie con lui. Molto presto però ricominciano i conflitti interni al partito: si arriva alle elezioni del 2019 con Johnson a guidare i Conservatori in una clamorosa vittoria, relegando il Labour al peggior risultato parlamentare dal 1935. Jeremy Corbyn è costretto alle dimissioni. Ma è davvero questa la fine della sua parabola? -
Racconti nella rete 2020
Il premio letterario Racconti nella Rete® compie diciannove anni. Arrivano da diverse città italiane i venticinque autori premiati per questa edizione. Nato nel 2002 da un’idea di Demetrio Brandi, si conferma uno dei più importanti concorsi nazionali per autori emergenti; molti tra gli scrittori pubblicati nelle antologie di Racconti nella Rete® hanno ottenuto, nel tempo, brillanti risultati in campo letterario. Il progetto permette a tutti, giovani e meno giovani, di partecipare al concorso con un racconto breve, una favola per bambini o un soggetto per cortometraggi. Il premio prende vita tutto l’anno nel sito www.raccontinellarete.it, ed è sostenuto da una serie di presentazioni dell’antologia in diverse città italiane. La premiazione dei vincitori avviene nell’ambito del festival LuccAutori®, in programma a Lucca nel mese di ottobre. L’antologia è arricchita dalla copertina del fumettista Massimo Cavezzali. Questi i venticinque scrittori che hanno vinto la selezione 2020: Elisa Bazzani, Anna Maria Contesini, Laura Curatola, Salvatore D’Ascenzo, Davide Deidda, Davide Desantis, Luca Dettori, Giovanni Di Prizito, Barbara Di Sandro, Maddalena Frangioni, Alessandro Lupi, Nicoletta Manetti, Alessandra Montali, Pasqualina Moro, Sara Musacchio, Eugenio Novara, Paola Tindara Paladina, Ezilda Pepe, Carola Pipitone, Sandra Puccini, Silvia Roncucci, Raffaele Sesti, Elvira Spuntarelli, Riccardo Staroccia, Dante Zucchi. -
La commedia nuova. Testo spagnolo a fronte
Il giovane drammaturgo Don Eleuterio, protagonista di questa storia, ha composto, sostenuto dai suoi amici, un’opera in base ai modelli della ridondante ed eccessiva commedia eroica che imperversava nei teatri spagnoli: lo scopo, in sostanza, è quello di assecondare con qualunque mezzo un pubblico di bocca buona. Don Antonio e Don Pedro hanno la funzione di criticare, anche se in modo diverso, l’opera che sta per andare in scena. Il tutto si chiuderà con il fallimento dell’ambizioso e incompetente drammaturgo e con l’azione riparatrice di Don Pedro, vero rappresentante dell’uomo illuminato. Considerato il capolavoro di uno dei più autorevoli esponenti della letteratura spagnola del Settecento, La commedia nuova è anche l’opera che gli procurò più ostilità. Scritta in base ai principi di verosimiglianza del Neoclassicismo e allo spirito illuminista, presenta una trama semplice, ricca di ironia e basata su un procedimento metateatrale. Un ampio studio introduttivo e un ricco apparato di note agevolano la comprensione; la traduzione, con il testo a fronte dell’opera originale, è orientata a restituire il più possibile l’effetto di semplicità, di colloquialità e allo stesso tempo di eleganza della prosa dell’autore. -
Pier Paolo Pasolini. Una morte violenta. Nuova ediz.
La mattina del 2 novembre del 1975, quando all'Idroscalo di Ostia fu scoperto il cadavere di Pier Paolo Pasolini, Lucia Visca fu la prima cronista ad accorrere sulla scena del delitto. Lì, su quella spiaggia sporca di sangue e povertà, insieme al cadavere del poeta giacevano alcuni indizi importantissimi: dettagli trascurati dai primi investigatori ma che tornano alla ribalta grazie alla riapertura delle indagini voluta dal Tribunale di Roma nella primavera del 2010. Con l'archiviazione di questo ultimo procedimento, finisce la vicenda giudiziaria. Scrupolosa inchiesta sulla morte di Pier Paolo Pasolini, il libro di Lucia Visca accende i riflettori su ciò che accadde nelle prime tre ore dopo il ritrovamento del corpo martoriato del poeta, nella convinzione che è proprio a quei momenti che occorre tornare per elaborare ipotesi realistiche sulle modalità dell'omicidio e sui possibili moventi e mandanti di quello che resta uno dei delitti più dolorosi mai sopportati dalla Storia e dall'opinione pubblica italiana. Prefazione di Gianni Borgna. Introduzione di Guido Calvi. -
Parole mie con voce tua. Etty Hillesum e l'esperienza del raccontarsi
Dalla confessione alla psicoanalisi, sono molti i luoghi in cui si è espressa l’esigenza di raccontare se stessi come momento indispensabile per conoscersi. Ma che cosa significa raccontarsi attraverso la scrittura? La parola “io” è, insieme, la più generica e la più intima che abbiamo, la più propria e la più condivisa. Poche volte tuttavia questa parola ha avuto una tale capacità di risuonare, ancora oggi, come nel diario scritto tra il 1941 e il 1942 da Etty Hillesum, una giovane ebrea olandese vissuta negli anni dell’occupazione tedesca e deportata ad Auschwitz nel 1943. Intrecciando la sua voce con quella di altri grandi scrittori di sé (Agostino, Montaigne, Kierkegaard, Jung, Rilke), e avvicinando la sua esperienza di vita alla filosofia dialogica di Martin Buber, il saggio tratteggia un’etica della scrittura diaristica, in cui l’atto di scrivere, il più privato e solitario, diventa lo strumento – l’unico possibile – per incontrare l’altro. -
Black lives matter. La primavera americana dei diritti civili
Il giorno successivo a quello in cui gli Stati Uniti d’America raggiungono le prime centomila vittime da Covid-19, a sei mesi dalle elezioni presidenziali e nel mezzo di una recessione economica, il video dell’omicidio di un afroamericano soffocato dal peso di un poliziotto bianco a Minneapolis fa il giro del mondo. Non è il primo caso, non sarà l’ultimo. Ma il tempo a disposizione, la mancanza di lavoro e la frustrazione dei cittadini sono un mix perfetto per far scoppiare le più grandi manifestazioni contro la violenza della polizia degli ultimi decenni. Un viaggio al centro delle proteste, una ricostruzione dei casi emblematici che hanno aiutato la fondazione del movimento Black Lives Matter e uno sguardo storico su un Paese che non ha mai fatto pace con il suo passato. -
Didattica di emergenza e riapertura. Voci dalla scuola
Per indagare come il mondo della scuola si sia confrontato con il lockdown e quali buone pratiche siano state messe in campo per fronteggiare l’imprevista e improvvisa emergenza, Francesco Alario e Emanuele Caroppo hanno realizzato un viaggio virtuale da Nord a Sud intervistando i dirigenti scolastici italiani e raccogliendo le testimonianze di docenti, genitori, studenti, personale amministrativo e ausiliare. Dalla voce dei protagonisti della formazione hanno ascoltato con quanta attenzione, disponibilità e professionalità sia stata inventata dalla sera alla mattina la nuova modalità della didattica a distanza, per non interrompere il percorso avviato e preservare i processi di socializzazione, integrazione, delle pari opportunità formative e del diritto allo studio. E si sono chiesti se, nonostante tutte le buone intenzioni, la nuova didattica abbia causato negli ambienti più fragili l’interruzione del percorso scolastico, se la mancanza di adeguate tecnologie abbia impedito di raggiungere tutti gli alunni, se si siano verificate forme di abbandono e dispersione scolastica. Per comprendere, infine, che attenzione c’è stata verso gli alunni con esigenze educative speciali e disturbi dell’apprendimento, e come i docenti, di sostegno e curriculari, abbiano garantito percorsi qualificati e inclusivi. Arricchito di autorevoli contributi del mondo accademico e della cultura, il testo racconta luci e ombre della DaD, rischi e prospettive di una futura organizzazione che sappia rimettere la scuola al centro di un progetto di crescita culturale e di progresso per l’Italia. -
Tacchi di latta. L'amorale
"Tacchi di latta. L'amorale"""" è un romanzo di formazione che racconta il processo di maturazione di un ragazzo negli anni immediatamente successivi alla II Guerra Mondiale. Giulio, in seguito alla morte del padre e dopo aver iniziato a scoprire orizzonti proibiti e inaccettabili per un paesino dell'Italia del Sud, viene mandato in collegio. Il racconto di un viaggio emotivo e di crescita tra primi amori, speranze e delusioni, sempre sotto la costante minaccia della violenza per il suo essere “diverso”. Giulio ha però una promessa da mantenere, innanzitutto con se stesso, e finalmente, lontano dalle grette costrizioni del suo ambiente, riuscirà a dare forma al suo avvenire." -
Karl Marx nel XXI secolo. Narrazioni, interpretazioni, prospettive
I più illustri studiosi del pensiero di Karl Marx a livello nazionale e internazionale si riuniscono in queste pagine, a seguito di un prestigioso convegno tenutosi a Prato nel 2018, per discutere criticamente il pensiero del filosofo di Treviri e l’immensa eredità che questi ha lasciato nei successivi due secoli. Nel ricostruirne l’itinerario intellettuale, “Karl Marx nel XXI secolo” ha il grande merito di portare la figura di Marx, e le tappe del suo procedere, nel contesto vivo del nostro presente: dagli scontri del suo pensiero con quello di Feuerbach, Stirner, Nietzsche all’assai poco indagato rapporto con le istituzioni. Attraversando tutto il Novecento, si arriva ai giorni nostri per illuminare quegli aspetti della critica al capitale che sono ancora estremamente attuali. Con i contributi di Furio Cerutti, Nicola D’Elia, Rita El Khayat, Dario Fertilio, Daniel Gamper, Ágnes Heller, Francesco Ingravalle, Federico Lucarini, Cesare Luporini, Sergio Filippo Magni, Enrico Marino, Giuseppe Panella, Cesare Pianciola, Pier Paolo Portinaro, Riccardo Roni, Sara Sappino, Edoardo Schinco, Carlo Vercellone, Silverio Zanobetti. -
Lo spettacolo del mondo. Dialogo tra mistica e storia
Un fitto dialogo sul mistero dell’origine e della fine, del piacere e del desiderio, dell’arte e della bellezza; sull’auto-creazione e la libertà intesa come coscienza, sul viaggio verso se stessi che ognuno è chiamato a intraprendere per diventare sé e «darsi la qualità divina». Una nuova luce viene proiettata sui temi centrali della mistica di Angela Volpini grazie alla prospettiva storica nella quale vengono inseriti. I fili del pensiero mistico occidentale e orientale si intrecciano e mostrano quanto la mistica sia, al di là della religione, espressione delle profondità recondite del sé e presa di coscienza delle infinite possibilità dell’essere umano. -
Bruno Trentin e l'eclisse della sinistra. Dai diari 1995-2006
Bruno Trentin ha riempito giorno dopo giorno – dal 1977 al 2006 – il diario della sua vita. I suoi quaderni non sono solo appunti per lavori futuri. Sono per stile e contenuto un’opera a sé e in sé compiuta, all’interno della quale l’autore riporta con cura il resoconto delle proprie vicende politiche, coi suoi dubbi più che con le sue certezze, e insieme le sue letture. Nel giugno 1994 Bruno lascia la direzione della Confederazione. Quelli che vanno dall’uscita dalla Cgil alla morte saranno per lui anni di grande elaborazione politica e culturale, culminata nella sua opera più impegnata dal punto di vista teorico, La città del lavoro, di cui i diari testimoniano le fasi sofferte della stesura. In questo volume, arricchito da una importante appendice documentaria, le parti dei diari ancora inedite che si è deciso di rendere pubbliche hanno come tema principale due filoni importanti di riflessione su Giuseppe Di Vittorio e il concetto di sindacato come soggetto politico, con la sua capacità di autonomia nutrita di progettualità. -
L'irripetibile. Il paradosso di Dada
«Nell’epoca della sua riproducibilità tecnica», sembra ormai scontato che l’arte abbia perso gli attributi di unicità e irripetibilità che la rendevano tale. Ma davvero alla tesi di Benjamin non può che corrispondere un’opera d’arte seriale, non specifica? Massimo Donà afferma di no, e per dimostrarlo volge lo sguardo al Dada, una delle più eversive e provocatorie avanguardie europee, ripercorrendone la storia e tracciandone una tradizione che va dall’estetica hegeliana all’opera del maledetto Rimbaud e del truce Lautréamont, fino alla “poesia in negativo” di Laforgue e alla patafisica di Jarry. Il viaggio nell’epopea dadaista si conclude con la tappa del dadaismo italiano, rappresentato dall’esperienza estrema, a tratti sofferta e sicuramente “dada”, dell’artista-filosofo Julius Evola, il “Barone”. Proprio come il Dada, anche l’arte contemporanea è più complessa e radicale di quanto siamo soliti credere; e, contro ogni facile discorso sulla serializzazione, sembra aver scoperto nell’unicità dell’esperienza il suo paradossale senso originario. -
Al cuore della crisi
Che cosa ne è della politica in tempo di crisi, si chiede Étienne Balibar, tra i più autorevoli filosofi politici contemporanei. La pandemia continua a definirsi come suo spartiacque, come occasione per un suo ripensamento radicale. Le manifestazioni Black Lives Matter rappresentano la richiesta più viva di una riforma spirituale e materiale della società in tutto il mondo. L'«insurrezione» di massa di comuni cittadini contro un ordine sociale impresso nelle istituzioni, così come la crisi del servizio pubblico sanitario, lascia emergere drammatiche «differenze antropologiche» di fronte al virus. Eppure, dove lo Stato sembrava non reggere, a resistere è stata la comunità, la capacità spontanea di pensare, di prevedere, di organizzare la solidarietà e la cooperazione da parte di una moltitudine di cittadini uguali: dalle équipe di operatori sanitari negli ospedali a corto di mezzi alle reti di associazioni che hanno offerto sostegno al territorio. La pandemia inaugura un tempo in cui l'umanità ha l'occasione di riscoprirsi per quello che è: un'unica specie, divisa da interessi macroscopici contrastanti, e che però deve imparare a farsi carico, collettivamente. della propria comune vulnerabilità.