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Onda 2030. I 17 punti della sostenibilità. Ediz. illustrata
Il progetto ""Onda 2030"""" nasce da una collaborazione tra il Rettore dell'Università di Tor Vergata, Prof. Giuseppe Novelli e Sabina Alessi, docente del corso di Decorazione dell'A.B.A di Roma. 2030, termine ultimo entro il quale i 193 governi membri dell'Onu hanno stabilito nel loro programma di azione la risoluzione dei problemi riguardanti il pianeta, le persone e la prosperità. L'opera, di circa 9 x 3 m, realizzata in acciaio Cor-ten, ospita 17 sculture ceramicate, alle quali per la realizzazione hanno partecipato giovani artisti allievi dell'Accademia. Esse sono state inserite in 17 fori realizzati armonicamente nell'intera scultura di Acciaio Cor-ten. La sinuosità di quest'ultima, sottolineata dalla forza del colore arancio-rosso, frutto dell'ossidazione del metallo, acquista una visibilità segnaletica, potenziata dalle aperture nelle quali s'inseriscono le ceramiche dagli intensi colori smaglianti. L'Onda 2030 è stata collocata all'ingresso principale del Rettorato dell'Università di Tor Vergata, posta perpendicolarmente alla piazza, svolgendo la funzione di entrata e uscita. Infatti, essa è percepibile da tutti gli edifici che compongono l'intero complesso architettonico, diventando punto d'orientamento e di riferimento per le persone, e quindi luogo di ritrovo. """"La scultura a mo' di onda, pur avendo una composizione articolata e un colore fortemente connotativo, s'inserisce perfettamente nel contesto ambientale. La sua leggera sospensione dal piano d'appoggio, al pari degli edifici che si affacciano sulla piazza, creano un effetto percettivo di scollamento rispetto al pavimento, quasi volessero magicamente decollare nello spazio""""."" -
Clivo. Lettura morfologica del paesaggio della Divina Commedia con le cantiche figurate da Giulio Repulino
«È singolare come i vocaboli acquistino nel tempo sapori diversi dall'etimo che li origina e come lo stesso suono delle parole introduca variazioni alle immagini che vi si associano... Clivio è oggi un vocabolo colto e ricercato e tuttavia nell'immaginario contemporaneo diventa il dolce pendio della nostalgia fra il grigio argenteo dei salici e il suono delle arpe di verdiana memoria... Al contrario, in Dante, il clivo evoca un'immagine di positiva appagante serenità che sottende la presenza e la compenetrazione fra Dio e il Creato... Ce lo ricorda in questo saggio, Giulio Gino Rizzo, che ci guida nel riannodare le fila del percorso del sapere e ci invita a ripercorrere il senso e la via della bellezza di un'immagine quasi perduta che si condensa, quasi nascondendosi, in una parola: una parola, usata una sola volta da Dante nella Commedia, perché rivolta e riferita al Creatore... L'autore - artista che si cela sotto lo pseudonimo di Giulio Repulino - ci regala, infatti, tre sue opere inedite riferite alle tre cantiche divine che ripropongono, nella gradazione delle densità cromatiche e nella ricerca della fluida mobilità dell'immagine, il tema dell'ascesa, della liberazione dalla materia e della conquista dell'immensità celeste in cui tutto è lieve, soave, acquietante e appagante. Un dono colto e raffinato che introduce al grande campo dell'illustrazione della Divina Commedia, cui ogni epoca ha dato un suo specifico contributo, e che Rizzo, in questa sua lettura morfologica, non solo non ha ignorato, ma ha affrontato con una straordinaria capacità di sintesi in cui emergono la sensibilità dell'artista e il rigore appassionato dello studioso."" (dall'introduzione di Mariella Zoppi)"" -
Napoleone e il mito di Roma. Ediz. illustrata
Ideata in occasione del bicentenario dalla sua morte, la mostra ""Napoleone e il mito di Roma"""" (Roma, Mercati di Traiano-Museo dei Fori Imperiali, 4 febbraio - 7 novembre 2021) ripercorre il rapporto che Bonaparte ebbe sin dalla gioventù con Roma intesa sia come Archetipo che come Urbs. Formatosi sugli autori classici e profondo ammiratore dei grandi del passato - da Alessandro Magno ad Annibale, dai Bruti a Cesare, da Augusto a Traiano fino a Diocleziano e Costantino - Napoleone seppe presentarsi e autorappresentarsi come loro erede attraverso il sapiente uso di un linguaggio di propaganda ispirato all'Antico. Egualmente profondo il legame che egli ebbe con la Roma reale e contemporanea. Culla del Neoclassicismo e fonte inesauribile di modelli per l'arte, anche pubblica e di corte, la città fu annessa all'Impero dal 1809 al 1814. Napoleone non vi venne mai ma le riservò cure e imprese urbanistiche importanti per renderla una capitale moderna, seconda solo a Parigi. Tra queste, i lavori a sud della Colonna Traiana: intrapresi per la creazione di una piazza essi portarono alla scoperta dei resti della Basilica Ulpia e alla definizione del primo settore visitabile della futura area archeologica dei Fori Imperiali."" -
Giancarlo De Carlo. L'albero e l'occhio
La corrispondenza fra pensiero e azione nell'opera di Giancarlo De Carlo diviene emblematica in relazione al tema della necessità di mettere radici e - contemporaneamente - di intraprendere una visione cosmogonica del territorio. Il libro apre un ragionamento sullo spazio fisico, con riferimento a due opere dell'autore: la torre per Siena e il progetto per Mazzorbo. Entrambi sono manifestazione di un continuo equilibrio tra organismo urbano e sociale, nel quale l'architettura diviene un'articolazione della realtà antropica. -
I Torlonia e l'archeologia nell'Ottocento. Scavi e scoperte nel Parco dell'Appia Antica
Un nucleo consistente dei marmi Torlonia, la più importante raccolta privata di scultura classica al mondo, proviene da scavi sistematici condotti nell'Ottocento nelle tenute suburbane di proprietà. Qual è il contesto archeologico di provenienza di queste opere d'arte? Quali i protagonisti di queste scoperte? Il volume intende ricostruire il legame tra le opere della collezione e la loro provenienza attraverso l'analisi sistematica di ogni fonte documentaria di natura testuale, grafica e cartografica, interrogandosi al contempo sui processi di trasformazione del territorio dell'Appia Antica in relazione alle modifiche apportate dalle attività di scavo. La storia degli scavi Torlonia, indagata nel più ampio panorama storico che giustifica scelte e ambizioni della famiglia, getta così nuova luce sul rapporto dei principi con l'archeologia, in un periodo in cui la disciplina assume un rilevante carattere scientifico ma anche politico, in relazione alla creazione del nuovo Stato italiano. -
Nerone Nero Caesar. Un ritratto inedito recuperato-A newly found portrait. Ediz. illustrata
Il riconoscimento di un ritratto di Nerone in una collezione inglese, ha dato l'avvio a una serie di indagini conoscitive e a interventi di restauro. Si presentano i risultati ripercorrendo gli episodi salienti del regno di Nerone, quinto imperatore della dinastia Giulio Claudia, rivissuti attraverso le immagini. Il ritratto mostra un Nerone degli ultimi anni della sua vita e si confronta con l'iconografia su monete e sculture. -
1818-2020 Viandante
Mi piace pensare che Tommaso in questi anni abbia fatto tesoro proprio delle parole di Friedrich che sosteneva che «l'arte non è, e non dev'essere unicamente abilità tecnica [...] È invece necessario che sia il linguaggio della nostra sensibilità, del nostro modo di essere, la nostra devozione e la nostra preghiera». Il punto di contatto con Friedrich è proprio nella consapevolezza ""romantica"""" di Andreocci: se l'infinito è il divino e il divino è nella natura, allora l'arte può essere lo strumento """"rivelatore"""". Il viandante """"ha seguito la sua voce interiore"""" (come suggeriva Friedrich a chi volesse inoltrarsi nei sentieri dell'arte...); ora attraversa lo spazio, supera i confini, ha davanti a sé prima la palude, poi il mare e infine la scansione geometrica razionale dei campi bonificati, ma sulla linea dell'orizzonte trova sempre il profilo del magico promontorio del Circeo, che ha visto passare e approdare sui suoi lidi """"mitici"""" viandanti marittimi; «la pittura di paesaggio riassume e contiene tutto, è pittura di storia, è pittura sacra, musica, poesia». Simone Battiato"" -
Impresa cultura. Progettare e ripartire. 17° rapporto annuale Federculture 2021
Il Rapporto Annuale Federculture 2021, per il secondo anno, non può che mettere al centro delle riflessioni e delle analisi proposte la situazione che stanno vivendo le istituzioni della cultura che ancora si confrontano, al pari degli altri ambiti della vita economica e sociale del Paese, con gli effetti della pandemia da Covid-19, seppure con uno sguardo al futuro e alle sfide che le attendono. Il volume offre un ampio quadro rappresentativo dei nuovi scenari culturali, sociali ed economici che il Covid ha determinato durante l'anno appena trascorso e attraverso saggi e approfondimenti, come sempre accompagnati e supportati da dati certi e aggiornati, affronta gli aspetti legati all'attualità e alle problematiche emerse con forza nella fase congiunturale, spingendo però la riflessione anche alle strategie che dovranno guidare la nuova, impegnativa stagione di ripartenza che si prospetta per il settore culturale e per il Paese tutto. Nello scenario scosso dalla grave crisi pandemica che ci ha colpito e che è ancora presente ad ogni livello nella nostra quotidianità, è fondamentale disegnare e ricostruire un orizzonte di speranza e di sviluppo. Una delle chiavi per la fase di ripresa che si apre sarà la capacità di valorizzare in maniera innovativa il nostro patrimonio culturale e tutta l'economia legata alla creatività e alla bellezza. -
Remo Gaspari. Un abruzzese che ha servito e onorato le istituzioni della Repubblica Italiana
"A voi cari conterranei, io sono legato da un filo profondo di solidarietà, di amicizia di affetto, voi siete la mia regione, siete quello che io ho amato per tutta la mia vita, coltivatela questa regione, amatela con i miei stessi sentimenti, perché in fondo quando voi sarete alla fine della vostra vita come oggi sono io, ricorderete soprattutto e soltanto quello che avete fatto per la vostra terra e l'amore che vi lega a coloro che ci seguiranno."""" Remo Gaspari, avvocato, si è iscritto alla Democrazia Cristiana nel 1945. È stato eletto per la prima volta alla Camera dei Deputati nel 1953. Riconfermato sempre in maniera plebiscitaria fino alla XI legislatura. Sedici volte ministro. Ministro dei trasporti e dell'aviazione civile Ministro per la riforma della pubblica amministrazione Ministro della sanità Ministro per i rapporti con il Parlamento Ministro delle poste e delle telecomunicazioni Ministro per la funzione pubblica Ministro della difesa Ministro per il coordinamento della protezione civile Ministro per gli interventi straordinari nel Mezzogiorno Nel 1964 è eletto Consigliere nazionale della Democrazia Cristiana e riconfermato nel congresso di Milano nel 1967; nel 1976 è stato eletto Vice Segretario Nazionale. Inoltre è stato per 20 anni sindaco del suo amato paese Gissi. Prefazione di Pier Ferdinando Casini." -
Una famiglia nei secoli. I Corazza dalla Val Blenio al castello di Tabiano
In famiglia papà Carlo opera silenziosamente, proseguendo con successo le attività dei suoi genitori Giacomo e Rosa. Valorizza ogni giorno i suoi talenti; non è uno storico, ma uomo d'azione, a lui interessa il presente ed il domani. È mamma Anna che racconta a noi figli gli eventi principali dei Corazza e della sua famiglia de Martini. Papà Carlo ha ottimi rapporti con i figli di zia Agostina e di suo marito Luigi; frequenti gli incontri nella rinnovata casa di famiglia a Parma. A Tabiano si parla di nonna Rosa, della sua puntualità: guai a chi arrivava in ritardo di un solo minuto alla cena delle sette in terrazzo, nulla riguardo l'antica origine della famiglia in Dongio. Al termine della vita ho deciso di narrare le vicende del mio villaggio, di nonno Giacomo e del bisnonno Carlo Gatti. In questo libro narro la saga dei Corazza, dal primo Damiano, fino a mio nipote Giacomo. Dedico la prima parte alla terra d'origine in val Blenio, Canton Ticino, dalla quale emigreranno Luca e Giovanni. Proprio a Giovanni ed alla sua discendenza è dedicata la seconda parte, il suo impegno come Mastro cioccolataio; il figlio Giacomo acquista le prime terre a Poviglio, il fratello Simone completa l'azienda con la splendida villa Corazza. Infine, dedico la terza parte all'acquisto e la ristrutturazione del castello da parte dei nonni Giacomo e Rosa, la grande azienda agricola di Papà Carlo Corazza, le nuove grandi iniziative dei miei figli, guardando al futuro. -
L' architettura delle colonie d'oltremare. Un riflesso della «Modernità» fra sperimentalismo e identità nazionale
Il processo di colonizzazione non fu certo esente dagli orrori della guerra e dallo sfruttamento delle risorse economiche, seppur mitigato da una politica coloniale meno invasiva rispetto a quella delle altre nazioni. Tuttavia, parallelamente non si può trascurare l'apporto costruttivo che l'Italia profuse al fine di creare, soprattutto in Africa, una ""Nuova Italia d'Oltremare"""", spesso impostando brutali modifiche all'ambiente di vita delle popolazioni indigene, pesando fortemente sulla storia e le tradizioni locali. In circa un decennio di intensa colonizzazione l'impegno dello Stato e dei coloni italiani (imprenditori, professionisti ed operai) si tradusse nella realizzazione di decine di piani urbanistici, centinaia di edifici e migliaia di chilometri d'infrastruttura che stravolsero, in poco tempo, l'assetto originario delle città conquistate, sebbene non senza difficoltà logistiche e tecniche."" -
Earthz. Nuovi stili alimentari tra amore per la Terra e transumanesimo-New eating styles between care for the Earth and transhumanism
Se nel 2019 ci avessero detto cosa sarebbe accaduto esattamente l'anno seguente, non ci avremmo creduto. Eppure, gli allarmi e il richiamo a rallentare la corsa provenivano già da ogni settore. Tante erano le voci, che creavano un coro unico a difesa del nostro pianeta e della vita tutta. Finanche quelle degli adolescenti e dei bambini. La pandemia ci ha colti impreparati, ha colpito le nostre fragilità umane, economiche e sociali. Ma non la ricerca, non il design. Allenati a studiare e intervenire nei processi e a indicare alternative percorribili. Proprio quell'anno, per la 22ª edizione del SaloneSatellite, avevo scelto il tema ""Food as a Design Object"""" per spronare e responsabilizzare i designer e le designer under 35 a focalizzare l'attenzione su un argomento che riguarda tutti. L'industria alimentare e agricola, l'intero ciclo produttivo e di consumo, la gestione di scarti e rifiuti, fino alla nutrizione. Ho sempre creduto nell'importanza del ruolo dei designer in erba che con la loro creatività sono capaci di spostare in avanti il progresso e le idee. E, naturalmente, credo nell'importanza essenziale dell'educazione. Per questo ogni anno, accanto ai giovani designer, al Salone-Satellite invitiamo a partecipare anche le scuole e le università di settore. La formazione ha fatto grandi passi avanti, attualizzandosi, e il progetto EARTHz, presentato dagli studenti dei bienni specialistici dell'ISIA di Faenza nel 2019, lo dimostra. Incrociando la traccia scelta ha offerto un interessante contributo alle riflessioni e alle opportunità del food design, in modo avveniristico e allo stesso tempo reale. E, come succede a ogni edizione, tante sono state le proposte elaborate che hanno distinto ogni singolo designer e il personale desiderio, non solo di emergere, ma di offrire un apporto concreto a un disegno organico del presente e del futuro. Abbiamo bisogno di questo. Non solo di speranza, ma di trovare le forme che il futuro deve prendere per la prosperità, la salute e l'integrazione. Dando oggi più che mai alle nuove generazioni fiducia e opportunità di esprimersi e intervenire. E il SaloneSatellite, come finestra aperta nel mondo di domani, conferma da ventiquattro anni che è possibile farlo. Marva Griffin Wilshire, Fondatore e Curatore SaloneSatellite"" -
Cosenza tra rigenerazione urbana e sostenibilità
In questi ultimi anni abbiamo guardato con attenzione alle ""città medie"""" e lo abbiamo fatto nella convinzione che proprio queste città di media dimensione, strette tra il delicato e fragile presidio territoriale delle aree interne e la competitività creativa ed economica delle aree metropolitane, possano produrre una forza mobilitante finora ignota e diventare la base per un rinnovato modello di sviluppo. La città di Cosenza ne è l'esempio paradigmatico. Nell'ultimo decennio ha posto in essere tutte le condizioni per un nuovo percorso di rilancio: dalla strategia di sviluppo urbano che ne ispira e sorregge la visione programmatica, alle infrastrutture per la mobilità con le quali si stabiliscono i presupposti e le opportunità del mutamento; dagli spazi e poli urbani che ne amplificano le occasioni aggregative, all'investimento nelle opere di architettura che ne elevano il livello di qualità della vita. In questo libro, attraverso l'illustrazione dei più recenti interventi di rigenerazione urbana realizzati a Cosenza, prende corpo una forte immagine del mutamento che può diventare la base sulla quale costruire un nuovo processo di rilancio delle città e dei territori, basato su una maggiore capacità amministrativa e su una innovativa attività progettuale."" -
Vip very important peperoncino. Crea «dipendenza» che fa bene alla salute
Il peperoncino, esaminato nella sua intima essenza, studiato, sperimentato per anni in laboratorio e sull’uomo, esce dalla cucina e forse dalla camera da letto, per offrire rimedi alla sofferenza, ad alcune malattie e speranza nella cura del cancro. E c’è ancora molto da scoprire su questo lui che – c’è da scommetterlo – avrebbe potuto indurre il poeta leopardi a esclamare, almeno per una volta: o benigna natura! -
Schizzi romani. Gli scarabocchi & Capri. Ediz. italiana e inglese. Vol. 2
Con il Covid Roma mi è parsa ancora più bella. Città deserta, quasi proibita, bagnata dal sole, in un silenzio irreale, offerta agli sguardi come non lo era mi stata. Scorci nuovi, angoli mai visti prima; pian piano si sono riaperte anche le amate terrazze amiche. Vagando con il mio astuccio mi fermavo sovente; ho persino aggiunto qualche sfumatura dei caldi colori di Roma. Pochi pezzetti di matita colorata, un goccio d'acqua e il mio vecchio pennello. A parte un breve soggiorno a Capri, sempre incantevole, non mi sono mai mossa da Roma. Quando tutto era veramente chiuso facevo venticinque piani di scale, per muovermi un po'. Ho scarabocchiato anche loro. I pochi bellissimi giorni capresi non potevano mancare. -
Abitare la terra-Dwelling on earth (2021). Vol. 56
Baku Memorial Park 2021 Una proposta / A proposal Mario Pisani Paolo Portoghesi Una sosta lungo la Via della Seta / A pause along the Silk Road Leone Spita Lacaton & Vassalle Città Aperta Architettura Aperta / Open City Open Architecture Mosè Ricci Studio Malfona-Petrini Arcipelago di architetture a Formello (Roma) / Archipelago of architecture in Formello (Rome) Francesca Gottardo Gambardellarchitetti Un nuovo metro per Scampia. L'ultima fermata della metropolitana museo di Napoli / A new rythm for Scampia. The last stop of the Naples underground museum Claudia di Girolamo Un paesaggio fatto a mano Piazza Sebastiano Satta a Nuoro / A handmade landscape Piazza Sebastiano Satta in Nuoro Francesca Rossi Architetture per la cremazione / Architectures for cremation Caterina Padoa Schioppa Il sogno di Mirko Vucetich, Villa Antolini a Riccione / Villa Antolini in Riccione, Mirko Vucetich's dream Andrea Speziali Costruire luoghi / Building places Franco Purini Abitare in Cina / Living in China Roberto Secchi. -
Carmarìa
In un mondo veloce e disordinato un uomo si prepara a diventare padre e lo fa con una voce fuori campo che racconta al proprio figlio, ancora dentro al grembo della mamma, una storia ambientata in un'epoca lontanissima, in un villaggio di una Italia che non c'è più, dove si alternano le vicende di Libero e suo fratello Salvo, di Emma, Ameríga e Cummaredda, di Martino e Restomondo. Le vite di questi personaggi si intrecceranno con quelle di Sabah e Touré, una insolita coppia di innamorati proveniente da terre sconfinate che farà incrociare i destini di tutti i protagonisti sovvertendo la monotonia che fino a quel momento aveva scandito le giornate di ciascuno di loro. In questo romanzo, attuale e senza tempo, i piccoli e grandi eventi di un borgo di pescatori, le speranze, le emozioni e le paure degli ultimi faranno da sfondo ai grandi temi della vita: l'indifferenza, la vigliaccheria, la sopraffazione, la forza dell'altruismo, la gratitudine, il coraggio, la capacità di saper cambiare idea e la ricerca della felicità. Un libro che invita a riconsiderare la calma. Pagine che insegneranno a osservare la vastità del mare, i suoi mille colori ed i suoi misteri. Una storia che inviterà a ricordare che la vita non è sempre perfetta ma se affrontata nella sua più intima verità può essere un'avventura meravigliosa. Avvenimenti che ci porteranno a comprendere che non esistono formule magiche per essere felici. Protagonisti straordinari nella loro normalità che ci racconteranno come la rinascita di ognuno di noi debba passare attraverso l'attesa ed il dolore che non sono altro che l'anticamera del vero amore. -
Una strana partita a scacchi. Londra 1888: vince chi perde
La storia si svolge a Londra al tempo della Regina Vittoria, offuscata da un misterioso criminale chiamato Jack lo Squartatore realmente esistito che uccise un numero indefinito di meretrici, massacrandole senza un motivo, con estrema crudeltà. Perché l'ho scritto? Risposta: ""Perché si... Nei tempi passati si sarebbe detto: """"Vuol sí così colà dove si puote, ciò che si vuole e più non dimandar"""". In altre parole si tratta di un romanzo in parte storico suggerito da avvenimenti personalmente vissuti quando ormai troppi anni fa esercitavo la professione in Somalia per conto del Ministero degli Esteri italiano."" -
Minorenni autori di reati sessuali e giustizia minorile. Quaderni dell'Osservatorio sulla devianza minorile in Europa
La complessità e la sensibilità del tema affrontato in questo volume della collana ""I numeri pensati"""", ha imposto un preliminare approfondimento della materia per poter poi dedicare, con maggiore consapevolezza, uno spazio di osservazione specificamente dedicato al minore autore di reato a sfondo sessuale. Hanno assunto fondamentale importanza riflessioni sul significato e valore del bene violato, sulla centralità della vittima, ed al contempo, sulla particolare delicatezza del momento processuale, sull'importanza di una risposta sanzionatoria idonea ed efficace, sul coinvolgimento delle Istituzioni e della comunità, attraverso una analisi degli strumenti, dei livelli di intervento, delle criticità di volta in volta emerse. E questo breve spazio introduttivo appare la sede più adeguata per tributare un doveroso riconoscimento al faticoso percorso compiuto per conferire spessore e sempre crescente rilievo a questa categoria di reati, non più qualificati quali violazioni della moralità pubblica ma inseriti nel titolo dei delitti contro la persona, con conseguente più incisiva disciplina a protezione delle tante, troppe, vittime."" -
Milite ignoto. Riti, istituzioni e scritture popolari
Questo volume, pubblicato in occasione del centenario della cerimonia del Milite Ignoto del 1921, rappresenta la conclusione di un ampio progetto che ha visto interagire soggetti diversi e che si è concentrato sul corpus delle cartoline inviate al Milite Ignoto e delle fotografie inedite (negativi su lastra di vetro) conservate nell'archivio dell'Istituto per la storia del Risorgimento. L'attività di studio, trascrizione e analisi, che è stata coordinata dall'Università Bicocca di Milano e dall'Istituto per la storia del Risorgimento, ha visto coinvolti oltre a studenti dell'Università, anche alunni della scuole superiori di Roma e alcuni detenuti delle case di reclusione di Rebibbia, Avezzano e Paliano. Un modo inedito e diverso di illustrare il Milite Ignoto inteso simbolicamente come memoria dell'Italia appena uscita dal trauma della Prima guerra mondiale.