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Controesodo in A14
Quattro giovani di ritorno dalle vacanze che, per vincere la noia di un interminabile viaggio, giocano a un insolito e pericoloso scambio di coppia. Un imprenditore senza morale e pochissimi scrupoli con una valigia piena zeppa di contante di dubbia provenienza. Un uomo disperato, imprigionato sull'autostrada, senza più nulla da perdere, con un fucile da caccia sul sedile del passeggero. Sono i protagonisti di questa storia on the road, resa claustrofobica da 180 chilometri di fila quasi ininterrotta tra i lidi della Romagna e lo svincolo Modena-Brennero. I sentimenti, la rabbia e la disperazione imboccano strade estreme, in una giornata al calor bianco, contrassegnata dal bollino nero del controesodo, alla fine della quale nessuno dei personaggi potrà dire di essersi reso effettivamente conto di aver camminato sul filo sottile di un destino beffardo. -
Il desiderio del Leviatano. Immaginazione e potere in Thomas Hobbes
Lo Stato moderno, di cui il Leviatano è l'icona, nasce nel pensiero di Hobbes come prodotto dalla ragione dell'individuo moderno; per ciò stesso tuttavia esso deve essere pensato come oggetto di desiderio e soggetto desiderante. Portatore di una volontà di vivere che si sostiene sulla corrispondente volontà di vita dei sudditi, il Leviatano è il centro di flussi di passionalità irrazionale, tra loro confliggenti o concordanti. Con la nuova antropologia hobbesiana l'irrazionalità, che le età precedenti avevano relegata fuori delle mura della città politica, entra a pieno titolo nella politica moderna, che diventa politica del desiderio tesa a convertire le aspettative dei sudditi in consenso politico. Solo con Hobbes dunque la politica si identifica con la legittimazione del potere, nella forma di quella - presunta - coincidenza della volontà dei dominati con la volontà dei dominanti, di cui parlava Weber. Questo libro ricostruisce i percorsi attraverso i quali l'immaginazione diventa in Hobbes il fulcro della prassi politica, che deve fare del Leviatano il nuovo principio fondante della realtà. Teoria delle passioni, concezione della temporalità, scienza teologica sono momenti della costruzione di questo pensiero, in cui affonda le sue radici la modernità politica, non quella dell'assolutismo soltanto, ma più ancora quella dello Stato liberal-democratico. -
In difesa dell'egoismo
Questo è un elogio dell'egoismo. Perché squarcia il velo di ipocrisia che impedisce di apprezzare il motore che ha aumentato il benessere della civiltà, che senza egoismo non sarebbe nata e non potrebbe sopravvivere. Perché, osservando quali interessi determinano i comportamenti, emerge che il contrario di egoismo non è altruismo, ma autolesionismo. Perché, se in una società il risultato per il singolo non è superiore a quello che avrebbe ottenuto da solo, o si ha uno sfruttamento ingiustificato delle risorse altrui oppure la società è in perdita e non ha nessuna ragione di esistere. Perché l'altruismo è il prodotto dell'egoismo e dell'intelligenza. Perché ognuno sia fiero e libero di essere egoista, consapevole che solo così potrà essere felice perché utile a se stesso e agli altri. -
Opzione zero. Il virus che tiene in ostaggio l'Italia
Qual è il ""male italiano""""? Cosa ci ha trasformato da potenza mondiale a Paese senza speranza? Un virus si è impadronito delle nostre menti. Così pericoloso da aver causato il declino del nostro Paese. Così invisibile che i suoi effetti si vedono soltanto nel lungo termine: dopo anni dalla sua entrata in azione, può accadere che un'intera comunità si blocchi, perda competitività e annulli le sue potenzialità di crescita. È esattamente ciò che è successo all'Italia. Il virus che ha contagiato l'Italia e gli italiani si chiama Opzione Zero. Ma come si è manifestato? Negli ultimi 20 anni, nella gran parte dei casi in cui un ministro, un sindaco, un dirigente pubblico, un grande imprenditore si è trovato di fronte ad una decisione strategica nel nostro Paese, ha scelto in realtà l'Opzione Zero. Ha deciso di non decidere. Per non rischiare. Per non assumersi responsabilità. Per abbattere i costi nel presente, ignorando il futuro. L'0pzione Zero è il virus che ancor oggi tiene in ostaggio il nostro Paese. Se vogliamo rinascere, dobbiamo iniziare a decidere. Resettando tutto ciò che ha bloccato l'Italia negli ultimi due decenni, tutte le """"sovrastrutture"""" che hanno mortificato l'inesauribile creatività e intraprendenza della nostra gente. Perché oggi non abbiamo più scelta."" -
Negoziando la Costituzione. Nascita delle relazioni esterne dell'Unione europea
Questo libro guarda a come le relazioni esterne dell'Unione Europea sono state discusse e definite nella Convenzione sul futuro dell'Europa seguendo, nel dibattito, la traccia della negoziazione - caratteristica dei contesti diplomatici, e quella dell'argomentare, più tipico dei contesti deliberativi. Il lavoro è basato su di una ricerca empirica che ha incluso la partecipazione dell'autrice a tutte le sessioni della Convenzione (2002-2003) e una serie di interviste ai suoi membri più influenti. Argomento fondamentale dell'opera è che solo mediante un metodo di negoziazione costituzionale democratica, simile a quello che ha generato la Convenzione europea, l'Unione è in grado di percorrere la distanza fra un'organizzazione strumentale ai governi dei suoi stati membri e un organismo pienamente democratico in grado di agire con legittimità sulla scena internazionale. Ruolo, quest'ultimo, che l'Unione sembra sempre più e sempre più faticosamente cercare. -
Trilogia neoellenica. Testo greco a fronte
"La riedizione delle liriche in neogreco di Felice Mastroianni, con traduzione italiana dello stesso autore, rientra nelle iniziative programmate quest'anno dall'associazione culturale intitolata al poeta, per celebrarne il centenario della nascita. Il volume riproduce pure nel titolo il contenuto della ormai introvabile """"Trilogia Neollenica"""" (Quaderni Delfici, Atene, 1983) che, pubblicata postuma, racchiude in un'unica silloge le singole raccolte """"Quaderno di un'estate"""" (Karavìas, Atene, 1975); """"Primavera"""" (Difros, Atene, 1977) e """"La favola di Eutichio"""" (Quaderni Delfici, Atene, 1982) quest'ultima, che Mastroianni non vide, essendo pervenuta, da Atene a casa del poeta proprio il giorno della sua morte. L'introduzione di Vincenzo Mascara, risalente agli anni '80 del novecento, è preceduta dalla recente presentazione di Daniele Macris, che rilegge e attualizza la poesia di Mastroianni, anche grazie alle sue competenze in fatto di cultura e lingua greca, classica e moderna. La presente ripubblicazione si deve alla magnanimità dell'avvocato Ferdinando Butera, uno dei Platanesi residente all'estero e distintosi per i suoi meriti umani e professionali. A lui la gratitudine dell'Associazione e della famiglia del poeta."""" (Dalla Premessa di Serenella Mastroianni)" -
La lezione della crisi economica. Quello che è stato e quello che verrà
Perché la crisi economica? Sarebbe stato possibile prevederla? E per quale ragione non è stato fatto? José Antonio de Aguirre è uno studioso spagnolo che con il suo testo ci rivela quel che gran parte degli economisti e dei giornalisti economici non ci dicono o, forse, non sanno dirci. Abituati a muoversi nel chiuso e cristallizzato recinto della loro professione, non osano mettere in discussione i dati di base su cui poggiano i nostri sistemi monetari. Non si rendono conto che affidarsi a una banca centrale monopolista confligge con i più elementari principi della società aperta, la quale si regge sull'istituzionalizzazione della concorrenza. Non sanno pensare a un mondo diverso da quello dominato dalla pura e semplice cartamoneta, che alimenta enormi e fragili piramidi, il cui crollo determina drammatiche e prolungate crisi e gravi fenomeni di disoccupazione. Quando poi la stasi dell'attività genera una caduta dei prezzi, gli addetti ai lavori si allertano: perché la mancanza di inflazione rende pesante il debito pubblico e la posizione dei grandi debitori, i ""favoriti"""" che vivono in simbiosi con il potere politico. Ma quegli stessi esperti non dicono mai che l'inflazione sostenuta dalle politiche pubbliche azzera, a ogni generazione, i risparmi faticosamente messi da parte dai cittadini. Presentazione di Lorenzo Infantino."" -
Lezioni di teoria economica. Grundiss 1898
Nei sei anni che separano il 150° anniversario ormai trascorso della nascita di Max Weber (Erfurt 21 aprile 1864), dal 100° della sua morte (Monaco 14 giugno 1920), sarà completata la gigantesca edizione critica della sua opera omnia. A quel punto la Weber-Forschung disporrà di tutti gli elementi per realizzare in concreto i propositi di ""ripensamento"""", """"riesame"""", """"nuovo sguardo"""" che si sono infittiti negli ultimi anni, sull'onda dell'opera pionieristica di W. Hennis negli anni '80, che rivelò l' esistenza di questo Grundriss 1898, unico testo di Weber sull'Economia politica generale """"teoretica"""", rimasto sconosciuto per circa un secolo. la sua pubblicazione anastatica nel 1990, e la sua riedizione critica nel 2009, hanno posto fine al macroscopico omissis nella """"biografia dell'opera"""" che ha avuto enormi conseguenze distorsive sull'interpretazione del pensiero complessivo di Weber."" -
Italia 1915: in guerra contro Giolitti
Giolittismo e antigiolittismo si fronteggiarono a lungo. Qualche riflesso della loro contrapposizione si riproporrà nel secondo dopoguerra: fra Croce e Parri alla Consulta; fra Valiani e Togliatti qualche anno dopo. Per qualche verso, la stessa decisione di partecipare nel 1915 alla Grande Guerra apparve un ""piccolo"""" colpo di Stato, realizzato grazie al potere estero (non certo al potere neutro) della monarchia. In questa storia, con l'eccezione di Croce (il cui pensiero politico, come ebbe a documentare Galasso, risale soprattutto alla sua storiografia), l'atteggiamento del liberalismo italiano - da Salvemini a Einaudi, da Mosca a Gobetti, da Albertini a De Viti De Marco parve sempre ansioso di andare ben oltre Giolitti. Anche tale atteggiamento, talora non privo di pregiudizi, viene qui rievocato accanto alle assai più giolittiane memorie di Bacchelli e di von Bülow. Riferimento continuo la vicenda del """"maggio radioso"""", quando i biglietti da visita dei parlamentari giolittiani furono di fatto una resa alla piazza e quando nazionalisti, interventisti democratici, conservatori salandrini, fuori del Parlamento videro riconoscersi prerogative ben più forti del loro peso, della loro storia, del loro stesso futuro. Da quando era nato, lo Stato nazionale era sempre riuscito a prevalere sull'antiparlamentarismo; allora proprio non fu così."" -
L' implosione delle élite. Leader «contro» in Italia ed Europa
Leader contro élite, in Italia come in Europa. Dopo la scomparsa delle élite aristocratiche e borghesi, verticali e autocentrate, assistiamo all'implosione delle élite democratiche, paralizzate nelle decisioni dalla propria autoreferenzialità e dalla complessità di un potere plurale e frammentato, afflitto perennemente da veti incrociati di piccoli e grandi centri di potere. Emergono così i capi, non più sostenuti, da élite che brillano di luce propria, ma da un ""cerchio magico"""" di obbedienti nominati. Sono leader mediatici, persuasori capaci di andare direttamente al popolo. Di contro, le élite democratiche hanno perso in coesione e consapevolezza tanto che sembra loro rimasta solo la cospirazione, una relazionalità rigata spesso da illeciti e corruzione. Anche le élite europee, ancora somma di quelle degli stati nazionali, rischiano di implodere per povertà di visione strategica e per la loro cocciuta ricerca di sintonie interne nazionali anche al prezzo di mortificare le sintonie esterne necessarie tra i paesi europei. L'autore de """"La società cinica"""" (2008) e di """"Élite e classi dirigenti in Italia"""" analizza le élite locali, nazionali ed europee intrappolate tra debolezze e le impervie complessità del nostro tempo. Ecco perché le classi dirigenti divengono merce rara e tutti siamo alla ricerca di uomini carismatici capaci di legare il proprio destino personale al futuro comune."" -
(Sanità) in cerca di cura. Rapporto PiT salute 2014
"Per il diciassettesimo anno il Tribunale per i diritti del malato (TDM) di Cittadinanzattiva attraverso il suo rapporto PiT Salute scatta una fotografia sullo """"stato di salute"""" del servizio sanitario nazionale pubblico (SSN) dal punto di vista dei cittadini. [...] La posta in gioco è davvero alta. Se negli ultimi anni la spesa pubblica, e in particolare quella sanitaria, è stata oggetto di spending review, il rapporto quest'anno fotografa una vera e forzata spending review della spesa familiare, e purtroppo tra i capitoli di spesa oggetto di revisione vi è anche quello dedicato alla salute che ne esce penalizzato. L'aumento dei costi a carico dei cittadini, il fenomeno delle liste di attesa, i servizi a macchia di leopardo rappresentano il principale ostacolo nell'accesso. Sempre più diffuse vere e proprie rinunce non solo all'interno del sistema pubblico ma anche nel canale intramurario e privato. Di fatto la condizione economica di ciascuna persona diventa requisito o discrimine nell'accesso o nel non-accesso alle prestazioni di cui si ha bisogno."""" (Dalla Premessa di Tonino Aceti). Introduzione di Walter Ricciardi." -
Nuovo vecchio continente. Europa tra crisi e cambiamento
La crisi internazionale iniziata nel 2008 ha profondamente intaccato la tenuta sistemica delle istituzioni finanziarie tanto da richiedere eccezionali strumenti di salvataggio realizzati ricorrendo ai fondi pubblici dei singoli Stati e ad aiuti sovranazionali. L'alto grado di interconnessione del sistema finanziario e l'assenza di un'unica governance economica a livello internazionale hanno consentito alla crisi di estendersi in ambito immobiliare, finanziario ed economico ed attaccare la capacità dei singoli Paesi di far fronte al loro debito pubblico, rilevando così, con drammatica evidenza, la presenza di un crescente numero di Stati che necessitavano innanzitutto di salvare loro stessi. Accanto alla descrizione degli effetti prodotti dalla crisi in Europa, in questo volume si analizza in particolare la situazione della Germania, che ha ricoperto all'interno dell'Unione Europea un ruolo fondamentale non solo come modello di solidità economica mediaticamente rappresentato dallo spread rispetto al bund dei titoli di debito dei Paesi periferici, ma anche come rigido garante del rigore nel rispetto dei Trattati e nella politica monetaria. Si ripercorrono inoltre i principali passi compiuti dall'Unione Europea negli ultimi anni in seguito all'accelerazione impressa dalla crisi. Infatti, pur in condizioni di emergenza e non senza incertezze, le politiche europee hanno conseguito progressi importanti e impensabili ai tempi della sottoscrizione del Trattato di Maastricht... -
Le motivazioni teologiche della condanna di Galileo Galilei
È convincimento diffuso che la condanna di Galileo Galilei, da parte della Chiesa cattolica, sia stata il prodotto di un errore. La realtà è ben diversa. Essa non fu motivata ex parte obiecti, vale a dire, non ebbe ad oggetto la tesi eliocentrica, la cui superiorità su quella geocentrica era riconosciuta dal Cardinale Roberto Bellarmino; la censura, invece, fu motivata ex parte dicentis, vale a dire, con essa si è inteso riprovare, in maniera categorica, la facoltà di contraddire il magistero pontificio. In altri termini, Galileo fu punito per avere fatto venire meno l'unicità della fonte del sapere, costituita dal Liber Scripturae, introducendo l'autorità del Liber Naturae, la preminenza di questo su quello, implicando, così, una serie di valori incompatibili con la teologia cattolica. Donde, nonostante le scuse, la mancata revoca della sentenza di condanna, donde la sua perdurante vigenza. Presentazione di Romeo Bufalo. Prefazione di Fausto Cozzetto. -
Città e immigrazione. Cenni sul fenomeno: dal sociale al giuridico penale
Nella società odierna, che manifesta sempre più i caratteri della globalità e della multiculturalità, il fenomeno migratorio incide profondamente sugli assetti sociali ed urbani delle nuove realtà metropolitane e al contempo sui paradigmi del diritto e delle categorie giuridiche tradizionalmente intese. In tale ottica assumono grande rilievo alcune significative questioni strettamente connesse al sistema migratorio quali i mutamenti della realtà metropolitana causati dall'azione delle nuove comunità, le modificazioni del diritto di cittadinanza alla luce delle recenti politiche di coesione economica e sociale promulgate dall'Unione Europea, la recente evoluzione delle politiche di controllo dei flussi migratori e le sanzioni penali introdotte dalla 1.15 Luglio 2009 n. 94 ""Disposizioni in materia di sicurezza pubblica"""", ed ancora l'ultima depenalizzazione della fattispecie di ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato voluta con 1.28 Aprile 2014 n. 67, i rapporti tra il diritto, e più in particolare il diritto penale e le società multiculturali, con il conseguente rilievo ascrivibile in sede penale alla diversità di matrice culturale. Queste le principali tematiche esaminate nel volume attraverso una prospettiva d'interpretazione plurivoca volta, anzitutto, ad analizzare gli aspetti storico-sociali del fenomeno migratorio sino a ricostruirne i profili strettamente giuridici, riservando al contesto penale un'ampia gamma di descrizioni."" -
La porta dei cronotopi. Tempo spazio nella narrativa romanza
Nel 1975 è pubblicata a Mosca una raccolta di saggi di Michail Bachtin (Voprosy literatury i estetiki), tradotta in italiano e pubblicata nel 1979 per i tipi di Einaudi (Estetica e romanzo): tra essi. ""Le forme del tempo e del cronotopo nel romanzo"""" (1937-38), che rappresenta una pietra miliare per lo studio dell'""""interconnessione sostanziale dei rapporti temporali e spaziali dei quali la letteratura si è impadronita artisticamente"""", come Bachtin definisce il cronotopo letterario. Antonio Pioletti, convinto che lo studio del cronotopo dei testi sia livello critico ineludibile per la loro interpretazione, soprattutto in anni recenti ha dedicato numerosi saggi all'argomento nell'unico modo che può essere proficuo, cioè a partire dall'analisi dei testi. Il volume li raccoglie, preceduti da un sintetico excursus inedito sull'eredità di Bachtin oggi e disposti sulla base del criterio delle diverse tipologie testuali prese in esame (epica, narrativa breve, romanzo arturiano in versi e in prosa, mutamenti di cronotopo nella ricezione dell'""""Apollonio di Tiro"""", qualche sondaggio sul romanzo contemporaneo). Chiude la serie un altro saggio inedito sui generi letterari nelle letterature romanze nel loro rapporto con la dimensione cronotopica."" -
Gioacchino da Fiore. Attualità di un profeta sconfitto
Parigi, anni '90 del XlI secolo. Uno strano ""fantasma"""" si aggira tra le mura della Sorbona e inquieta le costruzioni artistoletico-tomistiche dei maestri parigini. Il suo nome sembra già di per sé evocare oscuri presagi... """"Ille Joachim"""", così lo evoca Goffredo di Auxerre in una sua drammatica invettiva, volta a dimostrare che la radice dei pericolosi errori teologici dell'abate calabrese starebbe in realtà nel fatto di non aver (letteralmente) """"vomitato abbastanza"""" la propria origine ebraica. Proveniente da una terra drammaticamente lacerata, eppur al tempo stesso straordinariamente fecondata, dall'incrociarsi e dallo scontrarsi di culture e tradizioni diverse, Gioacchino da Fiore si rivelerà agli occhi del lettore quale inquieto """"monaco errante""""... Una voce profetica, che sfidando le ortodossie teologiche del tempo, eppur mai tradendo l'ortodossia vera del depositum fidei, può essere riscoperto e rivalutato oggi, nel tempo in cui la clamorosa sconfitta della sua profezia più grande può forse insegnarci a guardare con occhi diversi la crisi ormai secolare che ha segnato la fine (o il fallimento) della modernità. E se fosse stato proprio nell'evo moderno il tempo del realizzarsi di quella """"terza età"""" della storia, alla fine della quale oggi ci troviamo, sospesi sul baratro di un'impossibile """"apocalisse""""?"" -
Zefira
Chi sono i buoni? Chi sono i cattivi? A leggere i dossier custoditi in un archivio segreto dei commissariato di Zefira, c'è da restare impietriti. I ruoli si ribaltano e prende forma quella zona d'ombra che sta intorno e sopra la 'ndrangheta. Il vero sistema di potere, che tiene in pugno la Calabria, emerge in tutta la sua dimensione; escono dal buio i volti dei presunti eroi, strateghi di luttuose trame. Ogni morte e ogni crimine nascondono una verità diversa da quella che appare, poiché a quelle latitudini nulla è come sembra. A percorrere i viali di Zefira, colmi di sole e di oleandri, si avverte il peso di un destino nero forgiato da una stirpe antica che incombe sulla città. Ma dopo l'ultimo agguato si apprende con sorpresa, fuori dal cimitero, che a Zefira, la vita ha sempre il sopravvento. Un sindaco assassinato, un vecchio soldato nazista vissuto in Aspromonte e un latitante mafioso porteranno il commissario Luca Rustici a un passo dalla verità o forse soltanto davanti a una scelta. -
No prison. Ovvero il fallimento del carcere
Cos'è il carcere, oggi e in Italia? Sono trascorsi 40 anni dall'approvazione della Legge 354, circa 55 dall'inizio della sua gestazione, e possiamo affermare senza possibilità di smentita che è fallita su tutti i fronti. I dati di questo fallimento sono davanti agli occhi di tutti coloro che a vario titolo hanno a che vedere con il mondo penitenziario, e lo sono sia sotto l'aspetto punitivo, che rieducativo, nonché di sicurezza. È necessario ripensare completamente le modalità di esecuzione delle condanne, eliminando innanzi tutto dal nostro lessico il termine ""pena"""", che tanto ricorda la gogna e il suo retaggio culturale e corporale nell'afflizione e sofferenza, ridando dignità agli esseri umani coinvolti, sia ai condannati che agli operatori pubblici e privati. Insomma: l'impianto e le convenzioni che ruotano attorno al mondo della giustizia e della conseguente esecuzione sono da resettare e ricostruire dalla radice. Prefazione Massimo Pavarini. Postfazione Luciano Eusebi."" -
Scartati. La mia vita con l'aborto
Nell'ottobre 2009, quando Abby Johnson si licenziò da direttrice di una clinica texana in cui si eseguivano aborti, negli Stati Uniti il suo caso ebbe una grossa risonanza. I giornali e le televisioni accorsero da tutto il paese per conoscere la sua storia. In questo libro la Johnson racconta la sua drammatica conversione da sostenitrice dell'aborto ad attivista cristiana per la vita. Non si tratta però di un libro ideologico. L'autrice narra i fatti che ha vissuto in prima persona, le sue emozioni, il suo dialogo con Dio, gli scrupoli morali che l'hanno portata a rifiutare per sempre l'aborto come soluzione ai problemi delle donne. Abby Johnson non esita a parlare dei segreti più terribili della sua vita, ma non usa mai, verso nessuno, parole d'odio o di condanna. La sua vicenda dimostra che l'amore, la gentilezza e la compassione possono fare la differenza nel dibattito sull'aborto. -
La bella morte dell'ateismo moderno
Per circa due secoli, un intero filone di ricerche intellettuali, sia sincere sia propagandistiche, ha cercato di convincerci degli errori, delle colpe e infine dell'insignificanza del cristianesimo. Oggi queste ricerche hanno esaurito la loro spinta iniziale: l'ateismo è morto di morte naturale. È morto perché non è riuscito, nonostante l'abbondante tempo a disposizione, a portare a compimento il programma di ricerca che si era assegnato. L'ateismo è morto, insomma, perché non ha saputo proporre una visione filosofica alternativa di un qualche valore e che offra un senso all'esistenza umana. È probabile che, nella sua caduta, l'ateismo trascinerà con sé anche il nichilismo, altro triste prodotto della cultura europea degli ultimi secoli. Nel silenzio dell'ateismo contemporaneo, la voce del cristianesimo torna a farsi sentire e diventa di nuovo la grande impresa intellettuale della nostra epoca.