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Elogio dell'avversità
Affrancata da un significato soltanto negativo, avversità è il nome di quanto di volta in volta ci sta dinanzi e viene (in)contro. È la notizia di una differenza, un'animadversio, un'osservazione critica dell'anima affinché si presti attenzione a quanto accade. Ma si rende necessario contrastare un errore sempre attuale, il quale ha già causato innumerevoli catastrofi, e che consiste nel trasformare l'avversità dell'Altro in avversario, il nemico da abbattere e annientare. Ribellandoci all'illusione, che la realtà digitale contribuisce a rafforzare, di poter ripristinare l'ingannevole condizione edenica dove tutto si scopre docilmente alla mano, dalle cose alle persone, il compito che ci attende è di affermare il valore del coefficiente di avversità che ci circonda, e spingerci sino a suscitarlo di proposito, come avviene nel pensiero e nell'arte, così da rendere più profondi il nostro agire e la nostra conoscenza. È tempo di accettare l'avversità come la condizione storica normale, senza la quale non sapremmo mai nulla dell'Altro e di noi stessi, e coglierla come occasione etica fondamentale, base indispensabile di qualsiasi mondo che verrà. -
Genio in bilico. Testo, contesto, intertesto in Edgar Allan Poe
Attraverso la lettura di molti racconti celebri di E.A. Poe, ma anche di sue opere di narrativa, poesia e saggistica meno note, questo studio ricostruisce la fisionomia intellettuale del più eclettico e controverso scrittore americano della prima metà dell'Ottocento. Riconducendo la sua opera al contesto culturale e politico in cui Poe si è trovato a operare, la sua figura acquista i tratti di un artista che precorre costantemente i tempi, di un intellettuale originale e controcorrente, di un interprete del giornalismo e della critica letteraria risoluto e, insieme, scomodo. Ne emerge il ritratto di un protagonista della letteratura americana del suo tempo, la cui genialità ha iniziato a essere riconosciuta appieno nella seconda metà del Novecento e che, alla luce dei risultati del dibattito critico internazionale più recente, continua ad acquisire limpidezza e favore da una generazione di lettori all'altra. -
Comunità, spazio, monumento. Ricontestualizzazione delle pratiche artistiche nella sfera urbana
Lo sviluppo di progetti di rigenerazione urbana ha aperto la strada a nuovi quesiti che riguardano la rappresentazione dello spazio pubblico e l'emergere delle sue nuove comunità. Questo nuovo approccio organico ai temi della città si è dimostrato essere un fertile campo di sperimentazione per una serie di interventi artistici sempre più attenti alla dimensione del sociale. In Italia sono diversi gli artisti che, a partire da una pratica relazionale, hanno iniziato a cimentarsi con queste nuove urgenze ridefinendo le modalità d'intervento nella sfera urbana e civile attraverso l'introduzione nel campo artistico di soft skills quali ascolto, mediazione e comunicazione. Da un punto di vista critico artistico la corrente che ha maggiormente rappresentato questa modalità è stata la socially engaged art e il testo, pertanto, si propone di rintracciare differenze e analogie nelle pratiche italiane a partire dagli anni 2000, soprattutto, rispetto alle prime operazioni statunitensi di inizio anni '90. -
East frontiers. Nuove identità culturali nell'Europa centrale e orientale dopo la caduta del muro di Berlino
Dopo la caduta del muro di Berlino ormai più di trent'anni fa, l'Europa ha cambiato volto, sia in senso geopolitico che politico-culturale. Alla logica dei blocchi contrapposti che aveva caratterizzato la Guerra fredda si è sostituito un arcipelago di molteplici entità statuali, legate da confini e frontiere multiple e complesse, in continuo cambiamento, che oscillano fra un rapporto conflittuale aperto o strisciante e una feconda interrelazione. I saggi di questo volume, che riportano gli atti del convegno dall'omonimo titolo tenutosi a Roma dal 9 all'11 maggio 2019, intendono contribuire alla redazione di nuove mappe mentali e concettuali, continuamente attraversate e intersecate da questi confini. All'asse sincronico (che indaga fenomeni letterari e politico-culturali, spesso della contemporaneità più recente) si affianca un asse diacronico, che lumeggia le molteplici questioni della memoria culturale connesse a questo epocale passaggio storico. -
XX settembre 1870: «Roma tutta appartiene agli italiani»
La presa di Roma fu il risultato di una complessa politica internazionale lunga sette secoli. Il volume tenta una sintesi tra il ruolo universalistico, civile e religioso, e quello di moderna capitale di un regno. Vengono prese in esame le complesse vicende giuridiche per la definizione della capitale e alcune lotte politiche interne, oltre ai passi compiuti per la costruzione di una nuova identità nazionale, attraverso le feste civili e la nascita dell'industria culturale italiana. -
Il guardiano dei suoni. Studi e memorie in occasione del 70° compleanno di Renato Morelli
Un omaggio corale all'etnomusicologo, regista e musicista Renato Morelli (Trento 1950), in occasione del suo settantesimo compleanno. Un organico di voci miste, composto da amici, studiosi, registi, musicisti. Una polifonia di voci, dai timbri più diversi, per celebrare la straordinarietà di un percorso umano, di ricerca e artistico. E rievocare un intreccio infinito di relazioni, iniziative, progetti condivisi che hanno saputo collegare, in nome della musica tradizionale e del cinema etnografico, l'intero arco alpino e numerose regioni italiane con Francia, Ungheria, Austria, Romania, Albania, Grecia, Ucraina, Armenia, Georgia, Australia, Perù, Brasile. -
Evaporazione del padre
Trasmettere l'eredità è un atto di consegna del Padre, atto che esige fedeltà al mandato ricevuto, in un mondo che ci addestra a un godimento senza freni e senza limiti, con il dovere di comprare secondo l'imperativo di mercato. Particella vagante, il soggetto si sfalda nell'anonimato perché la contemporaneità ha smarrito la funzione del Padre, con effetti decostruttivi operanti nella lingua, nella politica, nell'economia e nel sociale. Queste sono le conseguenze visibili di una crisi che parte da lontano e che si può definire con le parole dell'autrice ""l'evaporazione del Nome-del-Padre""""."" -
Diritto e no. Tre scritti
Questa collana ospita brevi testi filosofici di diritto, morale e politica scritti da autori classici. Diretta da Marina Lalatta Costerbosa e Andrea Porciello, ""Elephas"""" nasce dal convincimento che il sapere critico non possa crescere se non nella condivisione, nel confronto, nella trasmissione delle idee. Per questo fine, insieme alla discussione pubblica, è irrinunciabile la memoria collettiva che ne assicuri lo sfondo e le condizioni di attuazione. """"Elephas"""" suggerisce questo desiderio di ricordare, di ripensare a pagine che per il caso, le vicissitudini, le mode, talvolta rimangono nell'ombra."" -
Pensare la sostenibilità. Prospettive kantiane e postkantiane
La ""filosofia pratica"""" di Kant offre un punto di vista positivo sulla difficoltà anzitutto concettuale di perseguire una prospettiva di sviluppo globale sostenibile senza poter presupporre, almeno così sembra, un orizzonte di generale condivisione dei principi e degli scopi dell'agire. Essa propone un'elaborazione del legame sistematico tra l'universalità dei principi morali e la specificità delle scelte concrete, tra l'assoluta autonomia della ragione e una ricerca condizionata della felicità nel rispetto per la legge morale, che è stata poi diversamente declinata da altri pensatori. Qui sono considerati in particolare Hegel, Ricoeur e Schapp. In generale, i contributi raccolti nel volume indicano che la tradizione filosofica ha qualcosa di significativo da offrire ai dibattiti odierni sulla sostenibilità e che quest'ultima è una metodologia per avverare la ragione e l'umanità."" -
Storia di una minoranza in patria. Alto Adige, un racconto critico
A lungo la cosiddetta ""Questione altoatesina"""" ha rappresentato per l'Italia non solo un problema di carattere etnico-geografi co ma una sorta di paradigma interpretativo del XX secolo, un fi lo rosso a cui ricondurre molti tra gli eventi e i processi storici che hanno attraversato il secolo scorso. L'Alto Adige si è trasformato però in altro. Non più e non solo un'entità erede di un passato difficile ma una terra rinnovata, un territorio unico, originale, assolutamente peculiare che si riconosce nella sua storia non univoca e che oggi vuole lasciarsi alle spalle quegli elementi che hanno favorito separazione e incomprensione. La ricerca si svolge attraverso una narrazione attenta alle molte specificità che vanno a comporre il panorama generale, rivolgendo inizialmente l'attenzione alla comprensione-descrizione di quello che è il valore aggiunto di questa terra, ovvero la sua Autonomia che regola oggi la vita dell'Alto Adige ed è fonte di tutte le sue relazioni pubbliche. Economia, lavoro, imprenditoria, turismo, scuola e cultura, gestione dei nuovi flussi migratori, ambiente, ambiti verso i quali nel testo vengono descritti i punti di forza e quelli di criticità, che si alimentano e progrediscono grazie a una struttura istituzionale peculiare e complessa, in grado di ascoltare le voci dei territori e dei suoi abitanti. Entro questa cornice il libro approfondisce e analizza una questione che si potrebbe definire """"italiana"""" dell'Alto Adige: si tratta della mancanza di una visione forte che oggi la comunità italiana sembra avere smarrito. Oltre ogni sterile e antistorico nazionalismo, l'attualità racconta di una comunità italiana che vive di incongruenze, di incapacità di elaborare una narrazione consapevole, di mancanza di coesione o semplicemente di incapacità di elaborare una più autentica identità. Uno spaesamento che si alimenta anche a causa della lontananza che la politica nazionale romana sembra oggi volere alimentare nel suo difficile rapporto con i territori locali. Un libro che illustra l'intera gamma antropologica dei territori altoatesini; lo fa tracciando un viaggio che entra direttamente nei luoghi, intravedendo un percorso verso un futuro basato su ambiente, turismo, cultura, identità e convivenza tra i due gruppi linguistici per un Alto Adige finalmente libero da vecchie gabbie ideologiche."" -
Darshanim. Contributi a «Interpretazione. Reti di relazioni generate da un'opera d'arte». Vol. 1
Il progetto Interpretazione. Reti di relazioni generate da un'opera d'arte invita studiosi di discipline diverse a confrontarsi sul tema dell'interpretazione. L'idea di fondo è quella di restituire alla musica una fondamentale centralità epistemica, mostrando che essa mette in comunicazione i saperi più diversi, costituendo l'anima invisibile di un'enciclopedia a venire. -
Pensiero tecnica creatività. Leonardo da Vinci e il Rinascimento
Il presente volume nasce nel quadro delle Celebrazioni Leonardesche, tenutesi a 500 anni dalla morte dell'artista, scienziato e filosofo. I saggi qui raccolti intendono approfondire il rapporto che si instaura tra l'essere umano e il regno della natura, a partire dal confronto con il pensiero e l'opera di Leonardo da Vinci e dei principali autori della cultura umanistico-rinascimentale, senza dimenticare le problematiche legate alla trasformazione dei concetti di arte e di natura tra l'età moderna e il mondo contemporaneo. Le tematiche trattate, che investono gli ambiti della tecnica e della creatività, sono affrontate secondo una prospettiva interdisciplinare, all'insegna del dialogo tra la riflessione filosofica, le discipline tecniche e le arti figurative, e con la ferma convinzione che un'adeguata problematizzazione dei plessi concettuali in gioco nel Rinascimento richieda un confronto tra quegli ambiti disciplinari in cui il pensiero, la tecnica e la creatività si trovano a operare in sinergia. -
Dalla rabbia alla gentilezza. Educazione ai sentimenti e alle emozioni
Genitori, insegnanti, educatori e psicologi possono trarre da questo percorso in quattro passaggi dalla rabbia, ai sentimenti, ai bisogni e alla richiesta gentile, una concezione innovativa e paritaria dei rapporti interpersonali e educativi utile da applicare nel quotidiano per migliorare le relazioni. Questo libro aiuta a cambiare le idee inerenti l'utilizzo di comportamenti aggressivi, che possono essere sostituiti da modalità efficaci di espressione dei propri bisogni e vissuti emotivi, comunicati con assertività, empatia e gentilezza. Quando siamo stanchi o stressati ci arrabbiamo pensando di ottenere più velocemente ciò che ci serve, invece la rabbia complica le relazioni: a volte ferisce l'identità di chi la subisce e lascia insoddisfatto di sé chi si è comportato con prepotenza. Riconoscere che forme di maltrattamento psicologico come deridere, criticare, offendere, punire, ricattare sono modalità prevaricanti che vanno sostituite con modi rispettosi: ascoltare, lodare, incoraggiare, riconoscere, comunicare con empatia, dare fiducia. Migliorare i rapporti in famiglia, a scuola, nei contesti sportivi e sociali è possibile. Alla violenza c'è sempre un'alternativa. -
La presidenza Macron. Tra populismo e tecnocrazia
Populismo e tecnocrazia sono due volti della crisi che attraversa la democrazia occidentale. Entrambe le tendenze segnano una distanza dalla politica come fenomeno collettivo. Ancora fino a pochi anni fa, la democrazia francese sembrava essere una ""eccezione"""": uno dei pochi sistemi del capitalismo maturo a non essere quantomeno travolto dall'antipolitica, grazie anche a un modello democratico che pareva proteggere il paese nel mare aperto della globalizzazione. La lunga coda dell'austerity e la crisi della globalizzazione """"felice"""" ne hanno rivelato, tuttavia, le debolezze. L'operazione con cui in pochi mesi Emmanuel Macron, enfant prodige et protégé dell'establishment, fonda un partito """"che non dice il suo nome"""" e stravince le elezioni presidenziali evidenzia tutta la permeabilità della democrazia transalpina alle logiche neo-individualiste. Il macronismo intercetta così un bisogno rifondativo della Quinta Repubblica, rafforzandone il paradigma di marcata personalizzazione del potere, ora spinto in una direzione più tecnocratica e soprattutto individualista. Muovendo da una ipotesi critica provocatoria supportata dalle evidenze della ricerca, il volume fa emergere il macronismo come un nuovo, possibile modello di personalizzazione tecnocratica della tarda globalizzazione, il cui obiettivo di fondo sembra essere la stabilizzazione del progetto economico e sociale neoliberale."" -
Autonomia in relazione. Attraverso l'etica contemporanea
Il libro propone un ripensamento dell'autonomia morale in chiave relazionale e decentrata e nell'orizzonte di una soggettività chiamata a interpretarsi in senso non proprietario né possessivo. Il testo si sviluppa in tre capitoli. Nel primo, attraverso un esame di alcuni dizionari e di alcune storie di questo concetto, si ricostruisce la genesi del concetto di ""autonomia"""" e il suo """"ingresso"""" in ambito morale. Nel secondo capitolo, si rilegge il concetto di autonomia oltre le alternative entro cui è tradizionalmente relegato (autonomia/eteronomia; deontologia/ teleologia; analitica/dialettica; materiale/ formale). Emerge così che l'autonomia non può considerarsi una capacità innata, una competenza indipendente dal contesto, vuota e formale, ma è piuttosto assimilabile a una virtù, un esercizio. La storicità dell'autonomia, nel terzo capitolo, coincide infine con ciò che la lega da sempre alla responsabilità e si modula attraverso un dialogo fra tre possibili """"rifigurazioni"""": l'autonomia relazionale; l'autonomia decentrata; un'apertura finale verso l'autonomia narrativa. Essere autonomi non significherebbe quindi più essere """"padroni"""", ma forse essere """"autori""""."" -
Bellezza retorica. Un percorso tematico in Nicola di Autrecourt
Il pensiero del filosofo Nicola di Autrecourt (1295/99-1369) si è rivolto su temi quali la conoscenza, la natura e in parte la teologia. In questo studio tali argomenti sono osservati da un punto di vista che tematizza la bellezza e le modalità discorsive. L'atteggiamento argomentativo e non dimostrativo di Nicola di Autrecourt consente di individuare uno stile retorico che costituisce il campo concettuale della bellezza: le sfumature di origine retorica riguardano gli ambiti della natura, del discorso, della creazione dell'opera e della civitas, nel contesto di un pensiero in cui è sempre presente una tensione fondativa, sebbene essa sia proposta su basi non metafisiche, bensì retoriche. Tensione che non solo riguarda il singolo soggetto, ma si apre altresì a un orizzonte ""intersoggettivo"""". Prefazione di Christophe Grellard."" -
La spiritualità laica. Per una pedagogia dell'emancipazione
La spiritualità laica prende forma superando l'opposizione dialettica tra i concetti di spiritualità e laicità, in una prospettiva di comprensione e di conciliazione degli opposti. Questo testo, che rivela fino a che punto il pensiero occidentale nelle scienze umane si possa incontrare e integrare con le saggezze orientali, è attraversato dalla visione del mondo del filosofo ed educatore Jiddu Krishnamurti. Dalla constatazione della profonda crisi dell'educazione e della religione rispetto ai veloci mutamenti sociali, ci si pone un interrogativo centrale: si può concepire un'educazione alla spiritualità laica? Tale educazione risveglia l'attitudine alla reciprocità nella relazione pedagogica, intesa come scambio che favorisce l'emancipazione del maestro e dell'allievo. Permette di compiere un percorso di evoluzione personale e collettivo, così come serve a liberare il dibattito sulla politica dell'educazione dalle logiche che lo riducono e che ne impediscono una piena espansione. -
Fragilità contemporanee. Fenomenologie della violenza e della vulnerabilità
Viviamo in un tempo in cui i significati di ""fragilità"""" si sono dilatati oltre quelli consegnateci dai vocabolari per comprendere la vulnerabilità, la sensibilità, la delicatezza, l'umanità inerme e indifesa: quelle curvature della vita interne alla condizione umana in relazione al crescere, all'ammalarsi, all'invecchiare, al subire violenza, all'impoverirsi e ad altri eventi propri delle esistenze nella loro composita complessità. In """"Fragilità contemporanee. Fenomenologie della violenza e della vulnerabilità"""" entriamo """"con passo lieve"""" in questi territori analizzandone alcune delle loro forme: il volto della violenza strutturale e sistemica, quando esploriamo le esperienze della migrazione; il volto dell'aggressività nelle relazioni interpersonali, quando ci addentriamo nei vissuti del bullismo e del cyberbullismo tra pari o verso le/gli insegnanti, o infine il volto dello stigma quando approfondiamo i percorsi della disabilità nei contesti urbani, delle malattie invisibili o della caduta nella povertà del ceto medio."" -
Contesti multiculturali: problemi, metodi, pratiche educative
Le nostre società sono divenute inevitabilmente terreno di confronto e scontro vivo tra culture, tradizioni, codici linguistici e culturali che provengono da molteplici aree del mondo. Questa situazione è destinata a continuare e a incrementarsi nel prossimo futuro, se non, addirittura, a divenire una cifra permanente del nostro vissuto quotidiano. Tutto questo pone problemi tanto teorici quanto pratici che è urgente analizzare in prospettive che siano ampiamente multidisciplinari. In questo volume filosofi, antropologi, pedagogisti si interrogano sui paradigmi multiculturali e sul loro impatto nei contesti educativi. -
Dialettiche del Rinascimento. Natura, mente e arte da Nicola Cusano a Leonardo da Vinci
Che Cusano sia uno snodo centrale nella tradizione umanistico-rinascimentale è uno dei temi portanti di questo volume, nato da un fecondo scambio intellettuale tra i due autori. Thomas Leinkauf, tra i massimi esperti al mondo della filosofia tra Cinque e Seicento, e Gianluca Cuozzo, autore di numerosi contributi su Cusano e l'arte del tempo, approfondiscono questo snodo teorico e storiografico puntando l'attenzione su alcuni concetti chiave del pensiero del Cardinale tedesco: quello della mente umana (sullo sfondo della Triunitas divina e delle congetture ternarie che ne conseguono dal punto di vista delle esplicazioni congetturali del nostro intelletto ad Dei imaginem), quello della natura (come esplicazione dinamica e variegata del divinum posse), quello della spontaneità e creatività dell'immaginazione (sul cui sfondo si colloca il rapporto di Cusano con la pittura dell'epoca), il rapporto a distanza tra lo stesso Cusano e autori come Ficino, Giovanni Pico e Leonardo da Vinci. Ne emerge un ritratto dell'autore tanto suggestivo quanto innovativo, che non deve essere tuttavia assunto come la conclusione di un percorso. Esso, semmai, risulta un innovativo punto di partenza per ulteriori approfondimenti critici, avendo esso a che fare con un tratto di storia del pensiero molto denso e caratterizzato da un intrico di rapporti pressoché inestricabile. Quest'approccio, sulla scorta di Ficino, potrebbe essere definito una ""docta storiografia filosofica"""", che sfida gli autori sul piano del loro stesso pensiero: in bilico tra il metodo induttivo proprio delle detection stories e la più collaudata storia delle idee.""