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Artiste italiane e immagini in movimento. Identità, sguardi, sperimentazioni
Il volume si propone come contributo alla storicizzazione e alla lettura critica delle artiste italiane in relazione al cinema sperimentale e alle arti elettroniche, dalla seconda metà degli anni Sessanta a oggi, con particolare attenzione ai temi dello sguardo femminile inteso come anti-egemonico e sovversivo, del ruolo delle donne negli apparati produttivi, della specificità dell'autorialità femminile. I saggi - dedicati a Daniela Bertol, Giosetta Fioroni, Ida Gerosa, Laura Grisi, Federica Marangoni, Martina Melilli, Marisa Merz - e le interviste a Pia Epremian De Silvestris e Rosa Foschi si concentrano su casi studio particolarmente significativi per riflettere attorno ai temi dell'autobiografia, dell'autorappresentazione, delle genealogie e, per attrazione o distanza, della dimensione simbolica femminile nonché della politicità, in un'angolatura quest'ultima - che problematizza la militanza. -
L' imprecisa contrazione dell'uno. Saggi su Cusano, Bruno, Montaigne
L'insormontabile imprecisione della manifestazione dell'Uno costituisce il filo conduttore dei saggi qui raccolti. Essi vertono su tre protagonisti, tra i più vivaci e creativi, dell'effervescente e lacerata età rinascimentale (Nicola Cusano, Giordano Bruno, Michel de Montaigne) e attraversano temi che si dispongono su due versanti: su quello antropologico sono affrontati la formazione della personalità e la conseguente prospettiva educativa, la ricerca della pace tra le religioni, la pietas come vincolo primordiale tra tutti i viventi e il suo porsi a fondamento dell'etica, la saggezza come mestiere di vivere, la tolleranza. Sul versante teorico si assume a paradigma di una teoria dialettica dell'imprecisa contrazione la filosofia di Bruno sullo sfondo e nel confronto con la sua matrice cusaniana. I tre saggi incentrati sul Nolano e su alcuni suoi fini interpreti intendono mostrare l'originalità della consapevole scelta di questi di perseguire un modello teorico che squaderna il pensiero dell'Uno in due registri teorici paralleli, quello dell'immanentismo naturalistico e quello dell'idealismo trascendente. -
Teoria e critica della regolazione sociale. Ediz. italiana e inglese (2020). Vol. 2: Diritto e antropocene. Mutamenti climatici e trasformazioni giuridiche.
"Alla base c'è la consapevolezza che il pianeta non può prestarsi a una prospettiva di crescita illimitata e continua. Si impone l'esigenza di un nuovo equilibrio, a partire da una crescita sostenibile dal punto di vista ecologico e sociale, la cui costruzione non può prescindere da una visione olistica. Non si può pensare, insomma, di cambiare il rapporto tra l'umanità e la biosfera senza cambiare anche i termini delle relazioni che gli uomini intrattengono tra loro. E non si può certo pensare di riuscirci, ma neanche di provarci, restando chiusi dentro recinti accademici tristemente consolidati. Motivo per cui in questo numero abbiamo pensato di coinvolgere studiosi appartenenti a diverse aree disciplinari, in modo da incrociare sia questioni etiche e teoretiche che profili specificamente giuridici""""." -
Il libro dopo la carta. Intersezioni empiriche e prospettive immaginali
L'avvento dell'ebook pone una serie non trascurabile di riflessioni sul cambiamento della lettura al tempo dei social network e delle interazioni in absentia, in un momento storico in cui l'agire narrativo assume modalità e varianti sempre più innovative e, a tratti, indecifrabili, e non solo a causa dell'emergenza pandemica. Il libro inteso come contenitore, arsenale di parole e volano di diffusione di forme di sapere specializzato si impone come simulacro di realtà passate e future, calibrate in spazi di condivisione che la società connessa non può rimuovere né trascurare. Conferma ne è il fatto che il libro non cede il passo dinanzi all'ebook, la cui diffusione - almeno in Italia - è ancora molto limitata, seppur in ascesa. I dati elaborati dall'Istituto nazionale di statistica (Istat), dal Centro per il libro e la lettura (Cepell) e dall'Associazione italiana editori (Aie) attestano un trend per molti aspetti sorprendente, caratterizzato dalla crescente interazione tra carta e digitale. Che il cartaceo sia ancora il supporto preferito dai lettori consente di analizzare il fenomeno della lettura su un piano interpretativo che contemperi ricerca empirica e qualitativa, sullo sfondo delle innovazioni funzionali imposte dai lockdown e dal confinamento domestico. Prefazione Angelo Piero Cappello. -
Custodire, concepire. Il tempo e l'eccedenza (delle cose)
Ogni giorno viviamo il passaggio tra due forme di tempo, il tempo cronologico, profano o lineare, e il tempo interiore o non-tempo, che vive di una dimensione mai confinata. Il tempo cronologico è il tempo diritto, che si misura in un prima e in un dopo, il tempo che prende, divora e inghiotte, che ci stringe e rinserra nel nostro tentativo, sempre maldestro e sempre sconfitto, di rinchiuderlo o fermarlo. È il nostro esperire il tempo in relazione a un oggetto, inafferrabile e mutevole come tutti gli oggetti dell'esistenza. E poi c'è l'altro tempo, il tempo interiore, capiente e accogliente, il tempo circolare, che si apre e che contiene, e che più si apre più contiene. È il tempo custode e fecondo, che fa alleanza con tutto quello che siamo, che vive di spazio, respira di essere. Perché ogni giorno facciamo il tempo, ogni giorno cominciamo tutto il tempo che siamo. -
La famiglia delle spiegazioni teleologiche. Spiegare per mezzo dei fini
Cos'è una spiegazione teleologica? In termini semplici possiamo dire che si tratta di una spiegazione in cui qualcosa viene spiegato per mezzo di un fine, uno scopo o una funzione. Questo tipo di spiegazione ha avuto un largo uso anche in ambito scientifico per lungo tempo, salvo poi essere messa in discussione perché ritenuta problematica e illegittima. Questo libro ci guida tra i diversi modelli di spiegazione teleologica per fare chiarezza. -
Ethos, logos e pathos. Percorsi di etica. Studi in onore di Paola Ricci Sindoni
Il volume raccoglie i saggi dei colleghi e degli studiosi che hanno voluto rendere omaggio alla carriera accademica e scientifica di Paola Ricci Sindoni, docente di Filosofia morale e di Etica e grandi religioni presso l'Ateneo di Messina. Al suo impegno didattico si è affiancato nei decenni un intenso lavoro sul piano civile e sociale attraverso una costante attività di giornalista editorialista in varie testate nazionali e in associazioni culturali, in particolar modo sui temi dell'etica applicata. I contributi qui raccolti intendono offrire un quadro dei suoi tanti interessi di ricerca: dal pensiero di Karl Jaspers, a cui ha dedicato giovanissima due importanti monografie, agli studi sulla cristologia filosofica e sulla struttura filosofica della mistica, e ancora al pensiero femminile e al pensiero ebraico contemporaneo. -
Le strutture del linguaggio cinematografico
Muovendo da un'analisi estetico-semiologica di opere significative nel campo del cinema, il presente volume tenta di mettere in luce le peculiarità strutturali del linguaggio cinematografico nelle sue articolazioni tecniche e retoriche. Dal montaggio al piano-sequenza e ai movimenti di macchina (livello sintattico) fino alle anacronie e alle forme più complesse di gestione del racconto (livello narratologico), questo studio attraversa le principali modalità di funzionamento del testo audio-visivo in rapporto ai fini diegetici e di costruzione del significato. Il metodo impiegato non è storiografico, né tanto meno storicistico: il volume mira a sondare trasversalmente modalità espressive ricorrenti e dunque a porre le basi per una vera e propria narratologia di marca semiotica della grande arte del cinematografo. -
Il pensiero politico di Ralf Dahrendorf
Il conflitto di classe, le chances di vita e la giustizia sociale sono gli elementi essenziali delle idee politiche di Ralf Dahrendorf. Un pensiero con una storia propria, all'interno del ""grande movimento dei fatti"""" e della """"corrente degli spiriti"""" della storia generale. Negli anni Cinquanta e Sessanta, Dahrendorf è riuscito a incrinare il dominio delle teorie basate unilateralmente sul principio dell'integrazione, facendo del conflitto e della coercizione i fattori decisivi del mutamento sociale. Contro le aporie del liberalismo conservatore, Dahrendorf ha mostrato sia le trasformazioni della modernità politica sia la necessità di rifondare su nuove basi le condizioni di libertà. Il suo pensiero si è mostrato sempre intollerante verso la presenza nella società civile della diseguaglianza sistematica (Systematic inequality), pretendendo l'estensione della partecipazione al processo politico, economico e sociale all'altro terzo della collettività: il sottoproletariato, i disoccupati di lungo periodo, i working poor delle grandi aree urbane."" -
In un presente di abbandoni vivi (dalla distanza, qui, in un respiro)
In queste liriche il dolore viene colto e descritto in varie sfumature e declinazioni sino a rendersi corale tramite una parola che, priva di orpelli e ridondanze, s'inabissa nella tragicità dell'esperire quotidiano per decantarsi, distillarsi, elevarsi in limpida evocazione e accorata invocazione. Intrisi di soffusa e incalzante musicalità, questi versi compongono come una partitura in cui ogni singola voce deve la propria nitidezza ad una tensione epica che niente e nessuno risparmia, avvolgendo in uno sguardo compassionevole umani e non umani, vegetali e pietre, riscattando dall'oblio aspetti infinitesimali del vivere. Ci troviamo innanzi ad una poesia esistenziale permeata dal primo all'ultimo istante d'intenso afflato cosmico, di una intrinseca religiosità che si tramuta in estasi commossa e palpitante in cui tutto ciò che è naturale si fa visionaria incantazione. -
Il mistico. Sentimento del mondo e limiti del linguaggio
Le pagine di questo libro illustrano la genesi e le caratteristiche del sentimento indicato da Ludwig Wittgenstein come das Mystische, mettendo in relazione la questione dei limiti del linguaggio, posta dall'autore del Tractatus logicophilosophicus, con alcuni temi e nodi teorici presenti nelle opere di pensatori come Bertrand Russell, Simone Weil, Jacques Lacan, Martin Heidegger, cui va aggiunto l'autore della raccolta intitolata Della certezza, vale a dire l''ultimo' Wittgenstein. La singolare topologia esemplificata dal libro riflette l'andamento caratteristico dell'ordine di problemi qui affrontati: i passi diretti al Mistico, apparentemente lineari, si rivelano in realtà circolari e riflessivi. Si affaccia in questo modo il quesito che attraversa tutta l'indagine: che cosa distingue colui che ha raggiunto il punto d'osservazione del Mistico rispetto all''uomo della strada', l'uomo comune che non ha mai intrapreso il cammino? La risposta non verrà trovata nell'ambito del sapere ma in una particolare declinazione del sentire. -
Persone, parole, incontri. Itinerari per una filosofia della persona
Nell'era della tecno-scienza è diffuso il disagio di ""sopravvivere"""" in un mondo in cui prevalgono i mezzi sui fini, in cui la gabbia dell'impersonale e dell'artificiale costringe l'essere umano entro gli spazi angusti del solo avere, apparire e funzionare. Occorre ripartire dalla persona come principio di massima sintesi per leggere, valutare e trasformare il reale. La necessità di una sua riscoperta diventa imprescindibile per un pensiero che voglia individuare una risposta soddisfacente alle questioni di fondo che la situazione attuale solleva. Il volume presenta l'idea di persona che più di sessanta filosofi, recentemente riunitisi in Persona al centro - Associazione per la filosofia della persona, hanno concepito nel corso di una vita fatta non solo di ricerca, ma anche di incontri, amicizie, progetti. Gli autori si sono messi in gioco comunicando come abbiano maturato il loro interesse per la persona, quale visione ne propongano e come realizzarne una valorizzazione nella congiuntura storica attuale."" -
Turismo, comunità, territori. Frontiere di sostenibilità
Il volume affronta tematiche inerenti le nuove frontiere del turismo che, negli ultimi anni, stanno interessando destinazioni orientate a promuovere forme alternative di valorizzazione dei territori, sperimentazioni basate sulla valorizzazione del capitale umano e del patrimonio materiale e immateriale ad esso collegato. La pubblicazione vuole far emergere una caratterizzazione e un approfondimento del grande settore del turismo sostenibile, resa ancor più attuale dalla pandemia, definita, nel libro, turismo di comunità. Il volume è tripartito. La prima parte di carattere teorico-metodologico indaga come il tema del coinvolgimento nei processi decisionali della comunità residente sia di fondamentale importanza e quali strumenti e metodologie possano supportare tale opportunità. La seconda, invece, analizza alcune esperienze di buone pratiche e ipotesi di progetto in cui la valorizzazione del territorio ha avuto luogo, o si presume possa averlo, attraverso la forza delle comunità ospitanti. La terza riguarda, infine, un possibile indirizzo di governance finalizzato all'attuazione e territorializzazione del nascente turismo di comunità. -
Il cortile degli oleandri
La narrazione, garbatamente minuziosa, rende partecipi della storia tribolata di una famiglia friulana che, a testa alta con la sicurezza delle proprie radici, si integra nella vita di Muggiò, paese della provincia milanese, durante i dolorosi anni della Seconda guerra mondiale. Attraverso l'emozionante racconto di Agar, una ragazzina coraggiosa con tanta voglia di studiare e di riscattarsi, emerge la figura centrale, il vero motore di tutte le situazioni: Gigia, madre esemplare e generosa donna di fede, capace di trovare audaci soluzioni e di superare ogni ostacolo. Il sentimento antifascista che pervade la seconda parte culmina con la scelta ponderata dei protagonisti di partecipare alla guerra di liberazione in modo attivo, fra la presa di coscienza collettiva dei propri diritti in fabbrica, una chiesa vicina alle richieste di uguaglianza e di giustizia del popolo e anche semplici persone, come Gigia, pronte a sacrificare la propria vita per la libertà e la democrazia. -
Sintomi della normalità. Mente e mentalità dell'epoca contemporanea
Una quota significativa delle sofferenze psichiche attuali, sia conclamate che latenti, è riconducibile agli effetti che i modelli sociali, politici ed economici hanno sulla mente degli individui. L'epoca contemporanea è caratterizzata da una grande accelerazione e dalla disarticolazione dei riferimenti e delle appartenenze. I modelli imperanti si fondano sull'apparenza, la prestazionalità, l'utilitarismo promuovendo negli individui bisogni inautentici. L'effetto è una pervasiva crisi identitaria che ha effetti dirompenti sul rapporto con la vita interiore e sulla formazione dei legami affettivi e sociali. La reale portata di queste conseguenze sfugge alla consapevolezza critica a causa degli allineamenti inconsci con i parametri della normalità. Accanto al compito di sviluppare approcci sempre più rispondenti alle mutate configurazioni della sofferenza psichica, psicoterapeuti e psicoanalisti possono offrire un contributo prezioso nella comprensione e nel superamento degli aspetti più nefasti della cultura dominante. -
Contrapunctus. Steve Reich & Anne Teresa de Keersmaeker
Non è certo semplice sistematizzare in maniera univoca il lavoro di due autori come il compositore americano Steve Reich e la coreografa fiamminga Anne Teresa De Keersmaeker, la cui unica costante nel modus operandi è quella di rifiutare la propria comfort zone per affrontare la ricerca artistica in maniera libera e sempre mutevole. I due non lavorano né hanno mai lavorato insieme, ognuno ha il suo percorso artistico personale, eppure la loro modalità espressiva ha punti di contatto saldissimi: nelle coreografie della De Keersmaeker i gesti della danza si appropriano delle strutture musicali di Reich per dar vita a una vera e propria fusione sintetica. Questo nesso è il risultato di un comune interesse per la ""struttura"""" indagata come elemento poietico, capace di dare non solo forma, ma anche senso all'opera. Una struttura non intesa come cristallizzazione di forme-immagini ma come processo in continuo divenire."" -
Il mondo che verrà. Cinque ipotesi di ricostruzione dell'umanità nelle narrazioni distopiche. London, Barjavel, De Pedrolo, Montero, Ammaniti
Mark Fisher, prendendo come esempio la produzione disneyana Wall-E, parlava dell'impossibilità di immaginare il mondo al di là del capitalismo e di come le critiche al sistema finissero inevitabilmente per esserne riassorbite. Ma è davvero più facile immaginare la fine del mondo che la fine del capitalismo? Nel volume, attraverso l'analisi di cinque narrazioni catastrofiste di lingue, culture ed epoche diverse - La peste scarlatta di Jack London (1912), Sfacelo di René Barjavel (1943), Seconda origine di Manuel de Pedrolo (1974), Lacrime nella pioggia di Rosa Montero (2011) e Anna di Niccolò Ammaniti (2015) - ci si concentrerà sulle modalità di ricostruzione dell'umanità, mettendone in luce gli aspetti più suggestivi, ma anche quelli più ambigui e problematici. Si tracceranno dunque le ipotesi di ricostruzione del mondo proposte: in maniera implicita o più evidente, vedremo come un'alternativa al mondo capitalista, almeno a livello immaginativo, rimanga possibile. -
Il libro della celeste desistenza
Il paesaggio, le stagioni, il sonno, la vita animale, l’oblio, le vie della parola e dell’ascolto: questo libro di poesie accompagnate da alcune meditazioni in prosa (l’antico prosimetro) dà voce alle occasioni nelle quali si fa esperienza del versante luminoso e liberatorio, “celeste”, dell’universale inconsistenza che tutti oggi, nel tempo della fine, siamo chiamati a sentire, in ogni ambito e nei più vari modi. Antico in verità è il pensiero secondo il quale “ogni cosa consiste solo se al contempo desiste”, come antico è il complementare insegnamento asiatico che dice: “vera vacuità, essere sottile, inafferrabile, leggero”. La celeste desistenza richiamata dal titolo vorrebbe far risuonare questa originaria e finale leggerezza. -
Prolegomeni a una teoria della ragione. Vol. 1
Pochi termini racchiudono la fisionomia della nostra epoca e ne sanno cogliere alcune caratteristiche e tendenze fondamentali come le parole estetica, tecnica, politica. Nell'approccio adottato in questo libro, tali parole-chiave non sono riferite ad ambiti disciplinari separati e distinti (come la tendenza contemporanea alla specializzazione e settorializzazione dei saperi potrebbe indurre a fare), bensì sono riferite a dimensioni dell'esistenza umana inevitabilmente connesse fra loro, in un intreccio profondo che è compito della filosofia cercare di comprendere nella sua interezza e complessità. Alcuni dei saggi compresi in questo volume prendono le mosse da una concezione ampliata dell'estetico, emancipando quest'ultimo dal riferimento unilaterale all'arte e concentrandosi sul tema dell'esteticità diffusa anche in relazione all'avvento di nuovi strumenti tecnologici e nuovi media. Altri saggi spostano il focus sulla relazione fra dimensione estetica e potenziale politico, allo scopo di delineare alcune immagini critiche del contemporaneo che sappiano offrire chiavi di lettura serie, rigorose e insieme fresche e originali per diversi fenomeni-chiave del nostro tempo. -
Antichità e presente. Michel Foucault alla ricerca di una «ars ethica»
I temi trattati negli ultimi corsi tenuti da Michel Foucault al Collège de France nei primi anni ottanta paiono suggerire l'esistenza di una rottura netta rispetto ai precedenti studi di uno dei maggiori intellettuali del secondo Novecento. Tuttavia, della ricerca di un possibile fil rouge entro la vasta produzione foucaultiana si occupa questo testo. Infatti, se è vero che i prodotti della ricerca condotta dal filosofo francese negli anni settanta sono serviti a evidenziare come le logiche di potere e di dominio originatesi nella modernità si inscrivano sui corpi e nella vita degli individui, non pare avventato sostenere che Foucault intraveda nell'antichità ellenistica e romano-imperiale, e in particolare nella pratica filosofica di quest'epoca, una modalità di resistenza, una forma di ""indocilità ragionata"""", da opporre e riproporre, che apre le porte a nuovi orizzonti e a nuove speranze.""