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Locus sui. Religioni di luogo
La nozione di luogo, sia nel senso comune, sia nelle diverse discipline che se ne occupano, appare come qualcosa di quotidiano, di noto-a-tutti, e immediatamente disponibile. Ben diversamente altri, come Meister Eckhart, insistevano sulla straordinarietà del luogo, sulla sua misteriosa potenza: ""Luogo indica ciò che abbraccia, contiene, penetra con la sua potenza e, grazie a questo, salva"""". Questo libro guarda al luogo negli stessi termini: qualcosa di originario, un'entità metafisica, che occorre riconoscere. Si tratta, peraltro, di una metafisica """"povera"""", che affonda le sue radici non in teorie sull'Essere, ma in racconti mitici, e soprattutto in pratiche e esperienze che testimoniano, sull'arco di millenni, un originario bisogno-di-luogo. Da questa analisi il luogo emerge come qualcosa di potente, ai limiti della smisuratezza. Al soggetto che lo abita, e ad esso soltanto, il luogo consente di espandersi, - di conoscere la propria specificità, il proprio essere-diverso, e di affermarlo. Nel luogo, nel proprio luogo, sono possibili al soggetto esperienze fisiche e spirituali di intensa creatività, spesso distanti dalla cultura comune, e svolte interamente per se stessi."" -
La forma del concetto nel pensiero mitico
Il volume raccoglie due saggi di Ernst Cassirer (1874-1945), che risalgono ai primi anni Venti del secolo scorso, ossia agli inizi della feconda collaborazione del filosofo tedesco con la Biblioteca Warburg di Amburgo e del suo incontro con gli studiosi raccolti intorno a essa, fra i quali sono da ricordare Fritz Saxl e Erwin Panofsky. Se nel primo saggio, che dà anche il titolo al volume, Cassirer mette a fuoco il tema del mito, cercando la specifica ""forma del concetto"""" che è alla base dei sistemi di classificazione totemici, delle credenze astrologiche, così come delle concezioni magiche, nel secondo saggio (Il concetto di forma simbolica nella costruzione delle scienze dello spirito) egli traccia per la prima volta il progetto di una filosofia incentrata sulle nozioni di simbolo e di forma simbolica, tesa a esplorare le varie forme di espressione dello spirito, e in primis il linguaggio, il mito e la scienza, secondo una prospettiva sistematica mai conclusa o ripiegata su sé medesima."" -
Psicologia di Dante
Il saggio Dantes Psychologie (Psicologia di Dante) pubblicato da Georg Simmel nel 1884, a pochi anni dalla laurea, non è l'ennesima speculazione filosofica tra le innumerevoli e prestigiose già esistenti sul sommo poeta; piuttosto porta alla luce questioni fondative tracciate nel percorso storico da Dante e che il giovane filosofo berlinese rileva dal sommerso. Da qui, la necessità di concentrarsi su un ""ritratto"""" epocale creato ad arte da Simmel avvantaggiandosi delle parole di Dante e, soprattutto, ripercorrendo tutti i suoi capolavori. Il """"viaggio"""", che si distingue in due sentieri, conduce - lungo il cammino esistenziale dell'uomo tra morte e rinascita vissuto dallo stesso Alighieri - alla meta finale della """"conoscenza"""", passando per l'amore terreno e il divino nel desiderio di un """"governo mondiale"""" e di una """"lingua"""" unica. Simmel evidenzia le contraddizioni presenti nell'""""Io"""" di Dante, consapevole sin da subito di aver rivolto lo sguardo a un """"genio"""" che """"è l'espressione più perfetta dello Spirito del tempo"""". Simmel raggiunge gli abissi di Dante e scandaglia con acume i meandri della sua anima servendosi delle """"armi affilate"""" della filosofia e della psicologia della storia."" -
Epistenologia. Il vino come filosofia. Nuova ediz.
Si può filosofare con tutto. Questo libro suggerisce una filosofia con il vino, dove il con - ""insieme a"""" ma anche """"attraverso"""" il vino - apre alla coscienza, alla consapevolezza, alla compassione, alla connivenza e alla comunicazione. Mettendo in questione la modalità convenzionale e moderna di apprezzamento del vino, basata sull'analisi sensoriale e sulla frammentazione secondo l'imitazione del metodo scientifico analitico, si propone una via alternativa che percorre i sentieri di un radicale relazionismo. Il vino diventa così paradigma di un'esperienza relazionale. Nell'incontro con il vino si intersecano immagini e traiettorie e si danno possibilità e creazioni sempre nuove. Tramite un approccio che sensibilizza all'attenzione e all'ascolto, potenzia l'immaginazione, educa alla creatività della percezione, responsabilizza alle scelte che compiamo, il volume, presentato qui in una nuova edizione, aggiornata e ampliata, si propone come una guida per """"imparare a imparare"""" grazie ai nodi creati dall'incontro tra noi e il vino. Un saggio per scoprirsi, con la coda dell'occhio e la sensibilità della lingua, sulla soglia di nuovi compiti che sempre ci attendono."" -
Parola ai film
L'opera cinematografica è a tutti gli effetti un'opera d'arte. È un prodotto culturale, una forma di narrazione che merita - ed esige - di essere analizzata e valutata nella sua autonomia e non semplicemente con finalità di servizio, come ""illustrazione"""" di altro. Ogni film è un racconto, che però non si limita alla semplice narrazione dei fatti, ma utilizza un linguaggio specifico che è parte del racconto stesso, con una sua grammatica, una sua sintassi e una sua storia. Se è vero quindi che i film hanno la capacità di rinnovare miti e riti, con questo libro si tenta di restituire i contenuti intellettuali e formali alla base di alcuni dei film più noti dell'ultimo decennio. Una ricerca tesa a far emergere i presupposti filosofici impliciti che hanno ispirato e mosso gli autori di queste opere. Non per spiegare i film, ma per aprire uno o più orizzonti che ne permettano una fruizione più ampia e approfondita. nUna riflessione che prende quindi le mosse dal film, restituendo la ricca e complessa filigrana concettuale insita nell'opera, concedendo dunque la """"parola ai film""""."" -
Temi fondamentali del Neoplatonismo. Filosofia e spiritualità nel pensiero tardo-antico
La presente edizione raccoglie alcuni saggi di Dodds, per lo più inediti in italiano, scritti tra gli anni Venti e Sessanta del secolo scorso. L'ambito di studi in cui i testi rientrano è quello inerente al Platonismo Tardo o Neoplatonismo, ambito nel quale la figura di Dodds spiccò nella scena degli studi classici del Novecento europeo. I suoi eccellenti contributi sul pensiero filosofico e religioso della tradizione greca, caratterizzati dal rigore del filologo, dall'erudizione dello storico e dall'universalità intellettuale del filosofo, attirarono l'attenzione nel panorama accademico europeo della seconda metà del Novecento verso quel periodo storico chiamato tarda antichità e contraddistinto dall'incontro tra filosofia greca e religione cristiana. Ancora insuperate rimangono le sue letture delle categorie filosofico-religiose antiche di ""razionalità"""" e """"irrazionalità"""" e della genesi e dello sviluppo di quell'epocale fenomeno spirituale chiamato Neoplatonismo."" -
La rivelazione di Ermete Trismegisto. Vol. 3: dottrine dell'anima, Le.
Dopo aver studiato nei primi due volumi l'astrologia e le scienze occulte, poi il Dio cosmico, l'Autore dedica alle dottrine dell'anima un volume non meno importante e non meno erudito dei precedenti. Si resta stupiti dal duro lavoro, dalla sapienza e dall'ingegno messi in opera in quello che, per generazioni, sarà il complemento indispensabile di qualsiasi lettura degli scritti ermetici. Festugière continua la sua esposizione delle dottrine ermetiche, estendendo la sua indagine, come in precedenza, fino a coprire o toccare altre idee filosofiche e religiose della stessa epoca. La parte principale del libro segue un piano semplice e adeguato. Un capitolo introduttivo delinea l'argomento e sottolinea la differenza tra gli scrittori filosofici e semi-filosofici e l'Ermetismo, con il suo ritorno ai miti di cui la filosofia si era presto sbarazzata e, nella misura in cui è platonico, al periodo intermedio del maestro Platone (Fedone), allorquando egli dava pieno sfogo alla sua immaginazione mistica. Segue una discussione sull'origine celeste dell'anima, come insegnata nei loro diversi modi dai filosofi e dagli Ermetisti; dopo, il capitolo II sulla caduta dell'anima nel mondo materiale; quindi, il capitolo III sulle sue esperienze nell'incarnazione e, infine, una disquisizione (capitolo IV) sull'escatologia dell'Ermetismo e sugli altri movimenti che la illuminano. A conclusione, un paio di utili appendici: l'Autore traduce il trattato di Giamblico sull'anima, per quanto può essere recuperato dai suoi grandi estratti in Stobeo, e il malconcio saggio di Porfirio sull'animazione dell'embrione, il primo accompagnato da lunghe note esplicative e il secondo da un commento molto più breve. -
Generare è rispondere o domandare?
"Il destino è la storia che comunque si fa, la storia di cui siamo oggetto e di cui dovremmo invece essere soggetto."""" Il destino oggi sgomita, pretende di imporsi. È facile perdersi se non si traduce con esattezza il senso delle cose e il significato delle parole. In questo fulgido scritto, la ricerca curiosa di Haim Baharier, che spazia tra saggezza biblica e approccio ermeneutico, si mette in cammino sul sentiero della generazione, per comprenderne il senso profondo." -
Roma. Il libro delle fondazioni
Con questo classico, Michel Serres si accosta alla storia per mettere in discussione le teorie sulla violenza e sul sacrificio avanzate dall'amico René Girard. A partire dall'opera di Tito Livio Ab Urbe condita, Serres si interroga da filosofo sulle origini della vita collettiva, ripensando alla fondazione di Roma per descriverne la storia intrisa di violenza e di sangue. Ma anche per proporre una teoria della ""genesi"""" alternativa alla nascita violenta delle comunità umane. Un lavoro decisivo che, interpretando ciò che si cela tra le fondamenta della Città Eterna, opera un'originale riflessione sulla storia e sull'antropologia."" -
Due letture del giovane Marx
Rileggere Marx e, soprattutto, saperlo attualizzare. A partire dalla concezione della natura come ""corpo inorganico"""" dell'uomo sviluppata dal giovane Marx nei suoi manoscritti del 1844, Judith Butler propone una visione innovativa e del tutto diversa della questione ecologica. Con l'acutezza che contraddistingue tutto il suo lavoro teorico e che l'ha resa uno dei principali riferimenti del pensiero femminista e queer, Butler rimette in discussione l'interpretazione del primo Marx, spesso accusato di utilizzare una prospettiva antropocentrica. Nella seconda parte di questa raccolta di scritti ancora inediti in traduzione italiana, l'autrice prende in esame la celebre lettera di Marx inviata ad Arnold Ruge nel 1843 per rilanciare una volta di più il ruolo della filosofia come """"critica spietata"""" in grado di sovvertire continuamente l'ordine stabilito."" -
Filosofia dell'infinito. Scritti scelti (1884-1888)
Questi scritti di Georg Cantor risalgono al periodo nel quale l'autore, esaurita la prima grande fase creativa della sua ricerca, si preoccupò di dotare di giustificazione filosofica e teologica la teoria matematica del transfinito, fondata sulla coraggiosa e controversa concezione attuale dell'infinito, e a inserirla nel più generale contesto del pensiero speculativo. In questa prospettiva, Cantor si confronta con straordinaria competenza e profondità filosofica con le differenti posizioni che la storia del pensiero occidentale - dai Presocratici a Hegel, passando per Tommaso, Spinoza e Leibniz - ha espresso di fronte agli enigmi che l'infinito pone alla ragione umana. -
Tecnica e architettura
«La cornice epistemologica che possiamo ricavare dalla lettura di questo libro ci aiuta a comprendere le forme dell'architettura contemporanea che rispecchiano le tendenze fondamentali del nostro tempo: queste pagine rappresentano un esercizio a ripensare il modo in cui abitiamo. Saper leggere l'architettura significa comprendere come i popoli del passato hanno dato forma ai problemi del loro tempo. In tal senso, l'architettura si configura come un gesto 'complesso': l'opera d'arte è un'affermazione di pensiero.» (dalla Prefazione di Luca Taddio) -
Pandemia amorosa dolorosa. Spring 2020 & go on
Ardore, sfida, qui risiedono assolutezza e risolutezza, senza narrazione né morbidezza; disarticolazione con passione; spregiudicatezza prudenziale e virale; originalità, caparbietà: questo rivelano i versi, dolorosi, amorosi di Nicla Vassallo in un universo, personale e personalistico, esteriore e interiore, universo per nulla universale, universo segnato dalla pandemia, una mania, una malattia che si riversa nella poesia, con denuncia e grazia, senza calunnia né disgrazia. -
Logos e logica in Heidegger. Cammini del pensiero
"Was ist das, das Logische?"""" è una delle domande fondamentali del Denkweg heideggeriano, che può quindi essere ripensato alla luce dell'incessante, sempre di nuovo ripetuta, interrogazione della costellazione logos-logica-linguaggio. Dopo una ricostruzione generale del cammino che, a partire dagli scritti giovanili sulla logica, attraverso la tematizzazione del logos negli anni marburghesi, sfocia in una dissoluzione della questione della logica nella questione dell'essenza del linguaggio, vengono analizzate tre 'soste' cruciali di esso: il problematico corso sulla logica del SS 1934, l'interpretazione-appropriazione della concezione """"aurorale"""" del logos e la Erörterung dei """"principi del pensiero"""" nei Freiburger Vorträge (1957). Tentando di 'fuoriuscire' dalla logica tradizionale quale metafisica del logos in direzione di una logica proveniente dal logos stesso, Heidegger compie un percorso circolare che, muovendo dalla logica verso il logos, riconduce infine dal logos a una logica """"più originaria""""." -
La cultura della divorazione. Antropofagia culturale, miti interpretativi ed eredità nel Brasile contemporaneo
Letture, interpretazioni critiche e appropriazioni artistiche dell'Antropofagia culturale sono avvenute, incessantemente, a partire dalla riscoperta delle opere di Oswald de Andrade e del suo celebre Manifesto Antropófago (1928). Partendo dalla constatazione delle ambiguità costruite tra le letture dell'Antropofagia e le principali immagini interpretative che hanno generato miti e stereotipi sul Brasile, sono state indagate le numerosissime appropriazioni artistiche e teoriche della metafora antropofagica - dal Tropicalismo alle più recenti applicazioni psicanalitiche - per comprendere come l'Antropofagia si sia trasformata e che cosa abbia significato e prodotto nel contesto politico e culturale del Brasile contemporaneo. -
Letture di neurosemiotica tra arte e design
Il libro evidenzia come alcune scoperte delle neuroscienze acquisiscano coerenza nelle teorie elaborate dalla semiotica interpretativa e mostra perché non si possa dare per scontato, come fa la neuroestetica, che il senso sia sempre inscritto nella percezione stessa e che qualunque altra interpretazione del ""dato"""" sia superflua in quando non arricchisce ulteriormente il suo contenuto semantico. E, similmente, rileva come non sia più accettabile continuare ad analizzare i fenomeni iconici con gli strumenti della psicologia della gestalt come fa la semiotica visiva greimasiana. La relazione che unisce, oppone e disgiunge il discorso dell'arte con quello del design è osservata all'interno di un campo semantico ed è utilizzata per intersecare l'analisi delle neuroscienze con quella della semiotica. Letture di neurosemiotica tra arte e design ridefinisce l'arte elettronica (net art, cybernetic art, new media art...), come una forma di ingegnerizzazione del processo semiotico attuata per generare fenomeni estetici."" -
La rosa di Paracelso (2019). Vol. 2
Fin dagli anni Novanta con la pubblicazione degli atti delle conferenze di Utrecht (Università di Groninga, 1989) e di Parigi (Collège de France, 1991), le fonti, i temi e il simbolismo dell'alchimia hanno ricevuto un'attenzione particolare da parte del mondo accademico. In particolare, la recente riedizione di The Hermetic Museum - Alchemy & Mysticism, il cui contenuto si focalizza su un aspetto prettamente visuale - assieme alla collettanea di saggi Lux in Tenebris hanno messo in luce un carattere multidisciplinare dell'ambito di ricerca, così come di determinati autori, testi o determinate tradizioni ermetiche. Ed è stato così mostrato come determinati temi e modelli dell'alchimia abbiano pervaso l'ambito musicale, così come quello letterario e scientifico. Tuttavia, l'influenza del simbolismo alchemico e dei processi ad esso legati non è stata limitata a una considerazione di solo carattere storico. Dinamiche di natura rituale, cerimoniale ed iniziatica son state analizzate - tra i vari e multiformi casi di tradizioni religiose o singoli gruppi iniziatici - negli studi di David Gordon White, Hugh B. Urban, così come in quelli di Hans Thomas Hakl e molti altri. -
Gaviese. Un vocabolario
«Le lingue, nel nostro tempo, stanno vivendo momenti difficili ovunque sulla Terra, dal Nord del mondo opulento, ma in crisi, al Sud sempre più povero e senza speranza. Secondo l'Atlante Unesco delle lingue, ""su circa 6.000 lingue esistenti nel mondo, più di 200 lingue si sono estinte nel corso delle ultime tre generazioni, 538 sono in situazione critica, 502 seriamente in pericolo, 632 in pericolo e 607 vulnerabili... In Italia le lingue a rischio sono 31: 5 sono seriamente in pericolo (Thitschu, Croato del Molise, Griko del Salento, Griko della Calabria e Gardiol); 22 in pericolo (Occitano, Franco-provenzale, Piemontese, Ligure, Lombardo, Mocheno, Cimbro, Ladino, Sloveno, Friulano, Emiliano-romagnolo, Faetano, Arbéreshé-Albanese, Gallo-siciliano, Campidanese, Logudorese, Catalano-algherese, Sassarese e Gallurese, Corso), 4 sono vulnerabili (Walser-Germanico, Veneto, Napoletano-Calabrese, Siciliano)"""". È questo uno degli effetti della globalizzazione che tende a promuovere soltanto le lingue che sono funzionali alla universalizzazione del mercato e della società dei consumi, spacciando questa operazione come un processo di unificazione pacifica e democratica del mondo. E in questo clima di abbandono linguistico le parlate locali sono ovviamente le più penalizzate, se persino la maggior parte delle lingue nazionali rischiano di diventare subalterne, come in passato è successo ai dialetti, rispetto alle lingue scelte dal mercato. Ma in questa subalternità delle lingue nazionali c'è una responsabilità da parte delle élite di governo dei vari stati che spesso sono le prime ad abdicare all'uso della propria lingua. Facciamo un esempio: tra le iniziative assunte dai recenti governi italiani per migliorare i conti dello Stato, i legislatori ne hanno introdotto una denominata """"spending review"""" che, al di là degli incerti risultati, vuole dire """"revisione della spesa"""" che in italiano suona benissimo ed è chiaro per tutti gli interessati, cioè i cittadini italiani. Ma gli apparati hanno bisogno di adeguarsi al linguaggio formale della burocrazia planetaria e lo fanno quasi per forza d'inerzia, come certi politici italiani che usano parole straniere o latine che non conoscono inciampando in clamorosi strafalcioni. In questa situazione di moria linguistica, ben venga dunque un'opera come quella di Bruno Arecco, appassionato cultore del dialetto gaviese e della cultura paesana. Un'opera che ritengo importante per la vastità dei lemmi trattati e per le spiegazioni che fornisce in modo chiaro e preciso per ciascuno di essi e in particolare per quelli che maggiormente attengono alla tradizione non solo linguistica, ma anche socioeconomica dei nostri territori. Qual è stato il suo intento nell'accingersi alla compilazione di questo dizionario Bruno ce lo spiega in alcuni pensieri in dialetto che concludono la sua introduzione e che esprimono compiutamente la sua filosofia linguistica dialettale. Uno di essi, il primo, credo sia la perfetta sintesi di che cosa significa il dialetto per un madrelingua dialettale: una sorta di liquido amniotico entro il quale si muove a suo agio, naturalmente, senza inibizioni, al di fuori del quale si sentirebbe sperduto e la sua parlata ne risentirebbe in spontaneità riflessiva ed emotiva. Perché chi è abituato a pensare in dialetto ci pensa tutto, dalla filosofia alle cose spicciole, e il... -
Basi linguistiche della semiotica. Teoria e storia
"Basi linguistiche"""" come """"basi epistemologiche"""" della semiotica; basi che delineano una teoria molto precisa: la semiolinguistica, contrapposta a un generico """"campo semiotico"""". Qui il segno verbale occupa un posto di rilievo essendo condizione imprescindibile della riflessione su tutti i segni, verbali e non verbali. È pertanto difficile per la semiotica fare a meno della linguistica, la quale, a sua volta, deve partire dalla nozione di segno, e dunque darsi una costituzione semiotica, per potersi occupare del segno verbale stesso. Una buona ricerca teorica, inoltre, non può prescindere da una """"tradizione scientifica"""": la dimensione storica acquista così una valenza epistemica. In questo quadro il libro colloca la questione dell'arbitrarietà del segno, della traduzione, dell'onnipotenza semiotica delle lingue, della dialettalità della semiosi, della natura stratificazionale del linguaggio, muovendosi con un passo teorico e storico." -
La despazializzazione della giustizia
Un'acuta analisi del nostro tempo sulla separazione tra spazio geometrico e spazialità vissuta che oramai trapela con una certa iridescenza in ogni forma di vita organizzata. Garapon ci fotografa la despazializzazione, con la sua impeccabile maestria intellettuale che deriva dai tanti anni spesi nello studio di questa tematica, osservando i più rilevanti ambiti del discorso giuridico nei quali si è manifestata, vale a dire: lo spazio normativo, lo spazio civico, lo spazio processuale e infine lo spazio della decisione. Ne emerge un'opera avvincente che consegna al lettore una nuova semiotica concettuale, utile per la comprensione dei futuri assetti normativi e della giustizia a venire.