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Calamity Jane: il mito e la realtà
La ricostruzione della biografia di Calamity Jane e delle sue avventure, di una donna mitizzata o denigrata. Un rigoroso lavoro sulle contraddittorie fonti biobibliografiche e sulle interpretazioni fantastiche, per restituire, al di là dei miti, la verità su un grande personaggio della storia, su una donna coraggiosa, rude e capace di sentimenti profondi. Una donna esemplare che seppe muoversi con determinazione nella difficile e cruda realtà del Far West della seconda metà dell'Ottocento. Giova ricordarla e conoscerla per il suo duro lavoro, per il suo delicato sentire, per la sua intelligenza, per le sue opposizioni alla malavita dilagante soprattutto nel periodo della corsa all'oro. -
Recovery Italia. Perché siamo «il malato d'Europa»?
Per quale motivo siamo i principali beneficiari del Recovery Fund? Ci hanno spiegato che siamo stati il primo Paese europeo colpito dalla pandemia, ma non sappiamo molto di più. Da emergenza sanitaria, il Covid-19 si è presto evoluto in shock economico: un fenomeno globale che nel nostro Paese ha riaperto le ferite mai del tutto cicatrizzate inflitte dalla crisi di dieci anni fa, quella del debito sovrano e del ""Whatever it takes"""" di Mario Draghi. Leonardo Panetta, corrispondente italiano da Bruxelles, ci spiega i motivi alla base del Piano Marshall del nuovo millennio e mostra i retroscena delle trattative europee, tra """"pregiudizi"""" delle istituzioni e degli altri Stati membri e i tanti nostri errori. Da sempre """"osservata speciale"""", l'Italia, mai come questa volta, ha legato il suo destino a Bruxelles. E Bruxelles, in qualche modo, ha legato il suo al nostro. Prefazione Carlo Alberto Carnevale Maffè."" -
Il populismo russo. Vol. 1: Herzen, Bakunin, Cernysevskij.
Il contributo del grande storico Franco Venturi allo studio del populismo russo è stato tra i più rilevanti mai scritti. In questa opera in tre volumi, l'autore offre una mirabile ricostruzione del movimento rivoluzionario che, intorno alla metà dell'Ottocento, lottò per l'emancipazione delle masse contadine e per porre fine all'autocrazia zarista. Il primo volume ripercorre la questione contadina degli anni Trenta e Quaranta del XIX secolo, il movimento intellettuale degli anni Sessanta dello stesso secolo e si sofferma sulle figure cruciali di Herzen, Bakunin e Cernysevskij. In patria, l'immagine di questi tre personaggi ha a lungo subito un variabile processo di assimilazione politica che va dall'esaltazione alla rimozione, avvenuta nel corso della stagione staliniana. Il lavoro di Venturi - basato sullo studio di numerosi documenti e memorie dei rivoluzionari russi, custoditi presso la Biblioteca Lenin di Mosca - ha il merito di essere stato uno dei primi a spezzare il lungo silenzio della storiografia sovietica ufficiale e di analizzare i motivi alla base della deliberata distinzione tra populisti e democratici rivoluzionari. Introduzione di Daniela Steila. -
Il grande gioco dell'Orchestra Rossa. Le memorie del capo dei servizi segreti sovietici
Leopold Trepper, ebreo di umili origini, è passato alla storia per essere stato il capo dell'Orchestra Rossa, una delle più importanti reti di spionaggio sovietico della Seconda guerra mondiale. Militante dei movimenti operai, Trepper fu arrestato dai nazisti a Parigi, dove rimase in carcere per un anno, periodo durante il quale finse di collaborare con i tedeschi per trasmettere importanti informazioni a Mosca. Dopo una rocambolesca fuga dalla Francia si nascose fino al termine del conflitto per poi far rientro in Unione Sovietica, dove conobbe nuovamente l'esperienza del carcere per oltre dieci anni. ""Il grande gioco dell'Orchestra Rossa"""" ripercorre uno dei più incredibili intrecci di spionaggio della Seconda guerra mondiale dalla prospettiva del suo principale artefice. Introduzione di Giacomo Marchetti."" -
Lezioni americane (1966-1977)
Sono qui editi, per la prima volta in traduzione italiana, cinque interventi di Herbert Marcuse ritrovati da Peter-Erwin Jansen nell'Archivio Marcuse di Francoforte. Scritti per conferenze organizzate nelle principali università nordamericane dal 1966 al 1977, sono corredati da note e saggi dei più noti interpreti del pensatore berlinese. Emerge dall'insieme un'esaustiva lettura di un periodo in cui Marcuse ha sottolineato, con penetrante analisi critica, le antinomie e le dissonanze della società ""unidimensionale"""". I fermenti politicosociali degli anni '60 e '70 del secolo scorso - dal movimento studentesco all'emancipazione delle minoranze della società civile, alle tendenze ambientaliste - reclamavano una radicale trasformazione estetico-politica della struttura e dei valori dominanti la civiltà della """"prestazione"""". A queste forze si è rivolto Marcuse per tenere viva la speranza di una società libera dalle contraddizioni dello sviluppo tecnologico e dell'incipiente globalizzazione."" -
Ecologia della rete. Come usare internet e vivere felici
In principio fu l'ottimismo libertario: internet ci avrebbe avvicinati e ci avrebbe resi più consapevoli. Poi è stato il turno della net delusion e della rete come massima espressione del capitalismo della sorveglianza e della dittatura dei dati. E ora eccoci alla pandemia, che ci ha mostrato come il web non sia soltanto una tecnologia, ma anche un ambiente vitale che impone la propria economia e richiede, come rimedio, una propria ecologia. Tra populismo mediatico e digitalizzazione della vita quotidiana, questo saggio vuole esplorare una terza via, equidistante dall'utopia e dall'apocalisse. Per un'ecologia della rete, ci ha insegnato Stefano Rodotà, non bastano né l'attuale autoregolamentazione dal basso, né una futura regolazione dall'alto. La fine della presidenza Trump ha mostrato che la soluzione è indifferibile, e può essere solo evolutiva, partecipata, flessibile. Perché la rete, come il mare, dev'essere navigabile per tutti, ma in un quadro di regole semplici e condivise. -
La teoria dei bisogni in Marx
In una delle sue opere più apprezzate Ágnes Heller torna a discutere della teoria dei bisogni di Marx, elemento cardine del pensiero del filosofo di Treviri. Heller rintraccia nei ""bisogni radicali"""", identificati nella gratificazione professionale, nello studio, nel tempo libero, quei bisogni che per natura non possono essere soddisfatti dalla società capitalistica, strutturata su una serie di bisogni quantitativi, alienanti e non appagabili. Se la società contemporanea non somiglia nemmeno lontanamente a quella auspicata da Marx, allora la sua trasformazione rivoluzionaria deve fondarsi su un sistema di bisogni di natura qualitativa. Ed è per questo che, anche a distanza di molti anni dalla prima edizione, la visione custodita in questo volume appare come una lucidissima analisi del nostro tempo e delle sfide che oggi siamo chiamati a intraprendere per aspirare a una nuova idea di futuro. Prefazione Pier Aldo Rovatti."" -
G8. Genova 2001
Testimone diretto delle imponenti manifestazioni avvenute a margine del G8 di Genova, nel 2001, Giulietto Chiesa, incaricato di seguire l'evento per conto de ""La Stampa"""", restituisce in queste pagine la cronaca di quanto accaduto nelle strade del capoluogo ligure in quelle torride giornate di fine luglio. Dalle prime manifestazioni pacifiche all'""""assalto alla zona rossa"""" da parte delle tute bianche, passando per l'inaudita repressione delle forze dell'ordine, fino alla morte di Carlo Giuliani e alle violenze perpetrate dalla polizia su manifestanti inermi. Il racconto in presa diretta dell'autore regala al lettore una testimonianza storica di quei fatti, un invito per chi c'era a non dimenticare e per chi non c'era a comprendere la gravità di quello che successe. In appendice Mirko Mazzali, avvocato difensore dei manifestanti no-global portati in giudizio per devastazione a seguito degli scontri, illustra la controversa storia processuale scaturita dai fatti del G8 negli anni successivi."" -
Chernobyl herbarium. La vita dopo il disastro nucleare
A 35 anni dalla più grande catastrofe nucleare della storia, Chernobyl Herbarium ripercorre il lascito di questo drammatico evento con una narrazione in cui i frammenti poetici di Michael Marder, filosofo ambientale e vittima indiretta delle radiazioni, si intrecciano ai delicati fotogrammi vegetali dell’artista visuale Anaïs Tondeur. «Chernobyl Herbarium racconta la vita che rinasce dalle ceneri e ci insegna a coltivare un altro modo di stare al mondo» - Stefania Parmeggiani, il Venerdì«Livelli di radiazione e luce si mischiano in questo testo che è per metà avversione metà polemica politica, quasi poesia e intero fotogramma di un tempo estinto come quello che stiamo vivendo, un presente amputato, il registro di un futuro che era rivelato sino a qualche tempo fa, e poi.» - Il Sole 24OreIl vero e proprio trauma che nel 1986 investì l’Europa intera, raggiungendo proporzioni planetarie, ha definitivamente incrinato le nostre facili illusioni di sicurezza e la fiducia nel progresso tecnologico. Parlare della vita dopo Chernobyl significa pensare l’impensabile e rappresentare l’irrappresentabile di una “coscienza esplosa”, di qui la scelta narrativa dei frammenti, riflessioni dettate da esperienze personali, eventi politici, oggetti estetici, e un uso dell’immagine che restituisce il più fedelmente possibile l’anima ferita di Chernobyl: né fotografie né dipinti, ma delicate immagini di piante irradiate, fotogrammi generati dalle impronte dirette di campioni d’erbario radioattivi disposti su carta fotosensibile. Nell’era dell’Antropocene e del cambiamento climatico che vede l’uomo dominatore assoluto della natura, possiamo e dobbiamo far nostre la voce dolorosa e insieme la speranza di rigenerazione delle piante risorte dalle ceneri del disastro, coltivare un altro modo di vivere, finalmente in sintonia con l’ambiente. -
Filosofia digitale. Quaderni di «Filosofia»
Contributi di: Cristina Marras; Luca Bandirali; Luigi Catalani; Alois Pichler; James M. Fielding; Nivedita Gangopadhyay; Andreas L. Opdahl; Enrico Terrone; Fabio Ciracì; Mario A. Bochicchio; Simona Corciulo; Roberto Limonta; Riccardo Fedriga; Stefan Gruner. -
Il sacro e la polis. Intersezioni simboliche
Il volume indaga il legame polimorfo, poliedrico e dialettico tra il sacro - ossia uno dei nodi principali in cui si estrinseca, affiora e condensa la dimensione della simbolizzazione - e la polis, la comunità umana nei suoi diversi linguaggi e forme di attuazione, espressione e strutturazione. Attraverso il contributo di numerosi studiosi italiani e stranieri il volume investiga quindi - anche in riferimento a vari pensatori del Novecento - il sacro nel suo rapporto con la secolarizzazione e con la dimensione tanto del ""santo"""" quanto del mito; mette a fuoco le orme profonde del sacro nel suo nesso con l'origine del linguaggio; esplora la relazione sia tra sacro e politica sia tra sacro e diritto; riscontra la presenza del sacro in diverse forme d'arte e in differenti tradizioni religiose."" -
Rivista internazionale di filosofia e psicologia (2019). Vol. 2
Rivista internazionale di Filosofia e Psicologia è un periodico peer review che pubblica i propri contenuti anche in modalità full open access e si propone come luogo di riflessione critica sui nessi che legano reciprocamente la ricerca filosofica e quella psicologica. Manoscritti originali, articoli di rassegna, discussioni e proposte di recensione su temi e volumi ritenuti di interesse per la Rivista possono essere inviati in lingua italiana e inglese. Ulteriori informazioni sulle politiche editoriali e sull'invio di manoscritti sono disponibili all'indirizzo. -
Senza ripari. Segni, differenze, estraneità
«La semiotica, la scienza generale dei segni, risulta in questo libro come la prospettiva secondo la quale considerare le cose, quelle che ci riguardano inesorabilmente. E le cose stanno così: non ci sono ripari. Siamo globalmente tutti coinvolti e ciò che ci coinvolge, senza possibilità di sottrarsi, di defilarsi, di esonerarsi, è la vita. La comunicazione globale, la globalizzazione, ha mostrato in tutti i suoi aspetti e in tutte le sue conseguenze questa situazione inconfutabile: il coinvolgimento di tutti nell'intera vita del pianeta. E, un po' per volta, si comincia a prenderne atto. Anche se, a livello planetario, si è ancora ben lontani dal rendersene conto del tutto, fino a poterne trarre le dovute conseguenze in una nuova progettazione sociale, ben diversa dall'ideologica dominante. Coloro che si sono occupati di segni - di lingue, di linguaggi, di culture, di forme sociali, di ideologie, di rapporti interpersonali, di scritture letterarie -, e non solo coloro che hanno direttamente partecipato alla costituzione e allo sviluppo della semiotica come scienza, hanno contribuito a evidenziare quella ineludibile relazione che Emmanuel Levinas ha indicato come etica: l'inestricabile intrico nella relazione con altri, dunque il coinvolgimento della propria vita in quella altrui, l'inevitabilità del dover rispondere dell'altro e all'altro. In questa situazione ""senza ripari"""", si tratta effettivamente, come dicono il titolo e il sottotitolo di questo libro, di ripensare e riconsiderare i segni, le differenze, le estraneità...» (Dalla Presentazione di Augusto Ponzio)"" -
Medici e narrazioni. Dieci parole dal lockdown
In Oriente imperversa una nuova epidemia, la terza di questo secolo. Le notizie giungono frammentate ai cittadini di un mondo globale e tecnologico. Una minaccia atavica vissuta come distante da un'umanità per cui le parole contano sempre meno. Ma, improvvisamente, l'epidemia è fra noi. Nelle case e nelle strade, ora deserte, la nostra vita è di colpo sostituita da diffidenza, paura, solitudine, dolore e morte. La natura riprende i suoi spazi ed emerge, chiara, la nostra fragilità. Dieci parole fanno da guida a un gruppo di medici immersi nella pandemia e soli. Piccoli semi che, in un crescendo di idee, possono indicarci la via per rompere la solitudine e vivere un domani. Dieci parole che vivono nelle esperienze al limite di chi, negli ospedali e nel territorio, cerca di salvare e di chi, solo e disperato, cerca di non morire. Narrazioni di un periodo unico che ci ha segnato e che avrà avuto un senso solo se, alla fine, avremo imparato qualcosa su di noi e sul nostro pianeta. -
Il segreto nel nome architettura
Nel testo qui presente gli autori, Renato Rizzi e Andrea Tagliapietra, hanno cercato di offrire, in forma sintetica, il risultato teorico del lavoro comune sul senso del progetto e sulla filosofia dell'architettura, maturati nel corso dell'esperienza delle Decadi e delle Pentadi, nonché del Workshop internazionale, svoltisi presso la scuola dello IUAV di Venezia, negli anni che vanno dal 2015 al 2021. -
L' uno, le parti e il tutto
La problematica del realismo è suscettibile di una trattazione legata alle scienze positive ed estranea alle tematiche metafisiche più radicali, ma in base a una lunga tradizione può essere associata a esse. Tali questioni a loro volta possono essere concepite in modo dogmatico, o secondo un punto di vista critico congiunto all'esperienza, il quale riconosca il valore profondo dei loro contenuti, attribuendo a essi un significato simbolico che risuona nella nostra coscienza. È in questo senso che, nel presente volume, le nozioni fondamentali dell'uno, delle parti e del tutto vengono inserite in un ordine sistematico dovuto a un punto di vista fenomenologico articolato in una serie di precedenti volumi. Nel corso di un'indagine che esplora alcuni dei temi più rilevanti della tradizione speculativa, unendoli tra loro in un'architettura d'insieme, questo libro fornisce una tappa ulteriore, legata all'apertura costante dell'ambito filosofico. -
Introduzione alla filosofia di Hegel
Hegel in Italia fu recepito poco e male. Non è mai esistita una scuola vera e propria. A partire dalla metà dell'Ottocento pochi pensatori cominciarono a prendere dal Sistema quello che interessava loro, avviando così una nuova, autonoma, filosofia e conferendo all'hegelismo un'impronta tipicamente italiana. Solo un pensatore fece eccezione: Augusto Vera. Fu lui che provò a capire Hegel ancor prima di criticarlo o interpretarlo. Una cosa che a noi sembra ovvia, ma che ai tempi non lo fu. A partire dagli studi alla Sorbona di Parigi, passando per le esperienze in Francia con Victor Cousin e Adolph Franck e un soggiorno fruttuoso in Inghilterra, stimato dagli hegeliani europei, dal Michelet, da Rosenkranz che gli dedicò un volume, chiamato alla cattedra di storia della filosofia a Napoli da Francesco De Sanctis, Vera fu un brillante e chiaro espositore. ""Introduzione alla filosofia di Hegel"""" è tra le sue opere più note, redatta in francese nel 1855, ancora oggi conserva una straordinaria freschezza e attualità."" -
La società senza sguardo. Divinizzazione della tecnica nell'era della tecnocrazia
Il tema principale del presente saggio è il rapporto tra l'uomo e la macchina nella società ipertecnologica contemporanea. Gli sviluppi sempre più incalzanti e pervasivi degli strumenti tecnici minacciano da vicino il concetto stesso di libertà e autonomia dell'individuo e pongono domande sulla stessa natura o essenza intima dell'essere umano che non possono lasciare alcuno indifferente. -
Enigma Laocoonte
Il 14 gennaio del 1506 l'incontro con il Laocoonte trasformò Michelangelo in nuovo Enea. Prese su di sé l'eredità dell'antico e la tradusse in una forza nuova, talmente avanzata da confondere i suoi contemporanei. Dossier Laocoonte analizza tutti gli ingranaggi di questa intricata vicenda, ne ricostruisce il contesto storico e culturale, richiamando la dimensione simbolica del Laocoonte e il suo messaggio spirituale e politico. -
Autobiografie (2021). Vol. 2: Ricerche, pratiche, esperienze.
Nata come rivista della Libera Università dell'Autobiografia di Anghiari, ""Autobiografie"""" prosegue con il suo secondo numero nel confronto con gli addetti ai lavori e gli appassionati ai temi auto-biografici. Una valorizzazione del patrimonio di ricerche teoriche, progetti e risultati delle nuove e """"buone pratiche"""" autobiografiche nazionali e internazionali.""