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Dino Campana ieri e oggi
Attraverso sei saggi che spaziano dalla ricostruzione dei rapporti culturali e letterari di Dino Campana, all'analisi linguistico/retorica dei suoi scritti, alla ricostruzione di questioni testuali e tematiche, ai legami con le arti figurative, questo volume traccia un quadro, variegato eppure coeso, della poetica campaniana e della sua persistente attualità. Le originali chiavi interpretative proposte in questi studi mettono inoltre in luce, di tale poetica, alcuni aspetti scarsamente noti ovvero solitamente trascurati, restituendo così l'immagine di un Campana parzialmente «inedito» e pertanto vieppiù interessante. -
La Traviata. Ediz. a colori
Un amore forte, capace di superare le ostilità e i pregiudizi, ma non la malattia. Età di lettura: da 7 anni. -
La prima di ogni volta. I sensi
La prima di ogni volta è un testo che affronta con matura leggerezza e con giocosa compostezza tematiche di estrema portata concettuale e di grande spessore emotivo, che non teme di guardare dritte negli occhi le questioni dell'esistenza: la libertà, la responsabilità - nozione strettamente legata alla filosofia - il senso della vita, il valore del tempo, l'assurda normalità della morte, descritta mediante l'immagine, potente e incantevole insieme, della «corda tesa, come i fili dei panni, che tira dietro gli altri». (Arianna Fermani) -
Verso l'economia circolare
Il volume raccoglie contributi sull'economia circolare, declinazione di un'economia che analizza e spiega le emergenze dell'inquinamento globale in generale e di quello collegato ai rifiuti in particolare, ma anche un'economia che, normativamente, propone soluzioni a quei problemi come richiesto dall'Unione Europea che ha inserito nei suoi piani strategici l'economia circolare. Non bastano gli incentivi per le buone pratiche, è necessaria la riscoperta di impostazioni teoriche capaci di mettere al centro le interdipendenze settoriali e la rigenerazione dei fattori produttivi. Dunque principi dell'economia circolare che inducano a ricercare nuovi modelli di business che le aziende utilizzeranno per essere inserite in un nuovo sistema economico, quello che dovrebbe sostituire, o affiancare, l'attuale economia lineare. -
InfinitaMente. Lettera a uno studente sull'università
Complessità della conoscenza e specializzazione dei saperi sono una sfida, nell'epoca della globalizzazione, anche per l'università: comunità e istituzione deludente e magnifica, impegnata pubblicamente nel compito di trasformare una vocazione in una professione, sulla linea di frontiera fra scienza e saggezza, tradizione e innovazione, autonomia e responsabilità. Il libro, concepito come una lettera rivolta a uno studente o una studentessa non troppo immaginari, suggerisce un percorso tra il serio e l'ironico, intrecciando biografia e riflessione, attraverso cinque verbi fondamentali (incontrare, comprendere, ricercare, comunicare, generare), nel segno di un pensiero critico e di un'apertura d'orizzonti, sempre in bilico tra domande grandi e risposte piccole. InfinitaMente. -
Chromata. Lessico dei termini greci di colore. Vol. 1: Alpha.
Nella cultura greca, il colore è una qualità strettamente legata alle cose, non separabile da esse: le contraddistingue in una loro caratteristica, intrinseca o acquisita, le identifica in rapporto ad altre, e le inserisce nella serie di analogie e di antitesi che strutturano l'universo. Il colore è inoltre una proprietà delle cose molto apprezzata e gradita per il piacere estetico che può procurare, ma è soprattutto una categoria della conoscenza, uno strumento per cogliere il mondo nella sua molteplicità, per individuare contrapposizioni o corrispondenze: la speculazione antica ne ha fatto un fenomeno rivelatore di processi nascosti, e lo ha utilizzato come esemplificazione del concetto stesso di movimento-mutamento, di metabol?. Nonostante il grande interesse suscitato dalla classificazione, dalla nomenclatura e dall'impiego dei termini di colore in greco, non esiste per essi un lessico specifico. La ricerca che viene proposta intende colmare questa lacuna: essa potrà costituire la base e lo strumento per un necessario approfondimento delle numerose questioni, di varia natura, collegate con una terminologia molto più ricca e dinamica di quanto si sia in genere creduto. -
Personaggi storici in scena. Vol. 6
"Personaggi storici in scena"""" si pone l'obiettivo di analizzare le forme di rappresentazione di personalità della storia nelle diverse modalità di comunicazione performativa: sulla scena teatrale, nelle pellicole cinematografiche, negli sceneggiati e nelle serie televisive. I saggi hanno un carattere inter e trans-disciplinare: mirano a individuare le connessioni tra differenti prospettive di osservazione e rivolgono l'attenzione su temi e aspetti della memoria, che ben si prestano a essere analizzati in modo comparato. Il volume ha un approccio di lungo periodo che spazia dall'antichità all'età contemporanea e intende proporre un confronto sulle forme di narrazione e di rappresentazione del passato, inteso come patrimonio culturale poroso, incessantemente modificato e reinterpretato." -
Munera amicitiae. Miscellanea di studi archeologici per Enzo Catani
Questa raccolta di scritti in onore dei settant'anni di Enzo Catani, finanziata dalla sezione di Beni culturali del Dipartimento di Scienze della Formazione, dei Beni Culturali e del Turismo dell'Università degli Studi di Macerata, si compone di venti contributi a taglio specialistico differenziato - epigrafico, archivistico, storico-artistico, archeologico di ambito protostorico, classico, tardo-antico e medievale -, prodotti da amici, colleghi, allievi dell'Omaggiato. Gli ambiti di ricerca, tutti cari alla dialettica scientifica del Catani, spaziano su aree geografiche come la Libya, la Dalmatia, il Picenum e l'Umbria adriatica e su temi, quali il reimpiego di antiche vestigia nell'architettura medievale di Corfinio, la scelta della forma delle urne cinerarie in età classica, il programma decorativo dell'Aedes Tempestatum nella Roma repubblicana, il concetto del sublime nel gruppo del Laocoonte. Un volume costruito come spazio lasciato ad un dibattito scientifico libero, nel quale contano soprattutto le fonti, le idee, il rigoroso e razionale uso del metodo di studio, l'onestà intellettuale. -
La tutela dei beni culturali nell'ordinamento internazionale e nell'Unione europea
Questo volume raccoglie le relazioni, rielaborate dagli autori, svolte al convegno organizzato dal Centro di documentazione europea (CDE) maceratese nell'ambito del Progetto di rete dei CDE italiani per il 2018: «Popoli, culture e tradizioni: un patrimonio comune per l'Europa del futuro», promosso dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea. L'occasione offerta dall'«Anno europeo del patrimonio culturale» e' parsa particolarmente opportuna per promuovere una riflessione sulla disciplina adottata dall'Unione europea in materia di protezione del patrimonio culturale, vista, necessariamente, sullo sfondo della disciplina contenuta negli strumenti internazionali pertinenti. -
Memorie di scuola. Contributo a una storia delle pratiche didattiche ed educative nelle scuole marchigiane attraverso le testimonianze di maestri e maestre (1945-1985)
Negli ultimi due decenni la storiografia educativa italiana ha vissuto un processo di forte rinnovamento, che recentemente l'ha condotta ad affrontare anche la sfida euristica rappresentata dall'utilizzo delle testimonianze orali rilasciate dagli alunni e dagli insegnanti della scuola di un tempo. Questo libro tenta di ricostruire «dal basso» la storia della scuola elementare marchigiana, della sua classe magistrale e della sua popolazione studentesca nel primo quarantennio repubblicano, analizzando le reali pratiche didattiche ed educative in essa promosse e attuate. Attraverso la viva voce dei testimoni, prende così lentamente forma un affresco inedito della «scuola reale» che si nasconde spesso dietro quella «legale» studiata attraverso la stampa pedagogica, la manualistica e la legislazione. Una scuola che spesso non è come dovrebbe essere, nella quale gli insegnanti ammettono le proprie infrazioni al regolamento e le punizioni corporali continuano ad essere applicate ancora molto tempo dopo la loro condanna da parte della pedagogia ufficiale e la loro proibizione per legge. -
Alle origini del museo scolastico. Storia di un dispositivo didattico al servizio della scuola primaria e popolare tra Otto e Novecento
Il volume indaga la storia, il significato e le funzioni che il museo scolastico ha svolto tra i secoli XIX e XX. Il ""museo scolastico"""" a cui fa riferimento l'autrice non rinvia alle odierne realta' museali, storicizzate e investite di un valore patrimoniale che oggi esplica le proprie potenzialita' educative sotto le prospettive dell'Educazione al patrimonio e della Didattica museale. Oggetto d'indagine e' piuttosto il museo scolastico inteso come uno specifico dispositivo didattico funzionale a una metodologia d'insegnamento - la lezione intuitiva o lezione oggettiva - che si affermo' compiutamente nel corso del cosiddetto """"lungo Ottocento"""" per effetto di una serie di stimoli diversificati provenienti dalle trasformazioni che interessarono un contesto politico, sociale ed economico-industriale in grande fermento."" -
Senato segreto
È acclarato il tramonto delle ideologie. Eppure, sopravvive in tanti settori una eredità ideologica, un atteggiamento dogmatico, basato sul framing, sulla volontà di far emergere valutazioni preconcette indipendentemente dalla (banale) realtà evidente dei fatti. La chiave metodologica di questo libro si sintetizza nel fact checking, che porta a risultati difformi da certa dogmatica storiografica, indulgente verso schemi preventivi. Il libro presenta un apparato critico di indubbio rigore nel ricostruire- attraverso resoconti parlamentari (da sempre pubblici, ma non sempre letti), documenti d'archivio, lettere, note redatte in fretta a margine di una seduta - il ruolo del Senato del Regno dalla Torino sabauda del 1848 alla Roma occupata del 1943. Si svela una traiettoria istituzionale inattesa. Dal de-framing emerge un Senato tutt'altro che marginale, capace invece di concretizzare una forte stanza di compensazione del sistema e di svolgere una forte interlocuzione con la realtà sociale. Un Senato molto più importante di quanto si sia voluto pigramente sostenere nel corso del tempo. -
La dolcezza ed eccellenza degli stili. Sulle «Operette morali» di Leopardi
La riflessione di Leopardi intorno alla prosa morale anticipa di qualche anno la scrittura delle prime venti operette nel 1824 e fin da subito si affaccia il problema di come esprimere le verità ""filosofiche"""" e """"sentimentali"""" scoperte intorno al rapporto dell'uomo con i suoi simili e con la natura. Lo stile è elemento indispensabile all'affermazione del pensiero e le forme a cui Leopardi affida l'evidenza del proprio """"sistema"""" appartengono alla tradizione letteraria alta, assunta con intenzionalità tutt'altro che accademiche, semmai per allontanare qualunque tentazione di personale affetto. Nell'affrontare aspetti specifici della storia interna ed esterna delle """"Operette morali"""", il libro riconosce nella questione stilistica il baricentro dell'operazione leopardiana: come dire che la forza della letteratura mette lo scrittore al riparo dal rischio di un'indebita esposizione di sé, consentendogli di parlare in termini assoluti ai lettori di ogni tempo."" -
JLIS.it. Italian journal of library and information science-Rivista italiana di biblioteconomia, archivistiva e scienza dell'informazione (2021). Vol. 12: In solis locis turba. Studi offerti a Gr...
"In solis sis tibi turba locis"""" (Tibullo , IV, XIII, 12 «Nella solitudine sii per te stesso una folla») «Bisogna riservarsi una retrobottega tutta nostra, del tutto indipendente, nella quale stabilire la nostra vera libertà, il nostro principale ritiro e la nostra solitudine. Là noi dobbiamo trattenerci abitualmente con noi stessi, e tanto privatamente che nessuna conversazione o comunicazione con altri vi trovi luogo». Michel de Montaigne, Essais. I, 39; traduzione di Fausta Garavini I saggi di vari autori qui raccolti, testimoni di legami e di interessi condivisi in luoghi e in epoche diverse, offrono a Graziano Ruffini un canone bibliografico a più voci, che allieti il suo studiolo con gli echi di una """"turba lectorum et amicorum"""". Firenze, gennaio 2021." -
Primavera di incertezza. Mito e malattia della giovinezza in Federigo Tozzi, Alberto Moravia e Vitaliano Brancati
Il libro ripercorre le tappe di una vecchia storia: quella della giovinezza intesa come costrutto culturale. Nel Settecento si è cristallizzata una precisa immagine del giovane maschio, assurto a simbolo di palingenesi. Tale immagine è stata strumentalizzata da coloro che reclamavano un posto di spicco nella sfera pubblica. Incarnare la giovinezza voleva dire essere in possesso del diritto di diventare protagonisti della Storia. Movimenti politici e artistici si sono contesi questo primato, contribuendo alla formazione di un mito capace, con la sua forza seduttoria, di mobilitare intere generazioni. Un mito che affonda dunque le sue radici nell'Europa del XVIII secolo e che transita, con riemersioni cicliche, per il romanticismo risorgimentale, per il nazionalismo e per le avanguardie, raggiungendo il suo apice nella ""primavera di bellezza"""" del fascismo. Vi sono però degli autori novecenteschi che hanno intercettato e reso manifesto il contraltare di questo mito, come Federigo Tozzi, Alberto Moravia e Vitaliano Brancati. Attraverso la critica tematica, l'antropologia, gli studi culturali e di genere, il libro cerca di dimostrare come nella narrativa di questi tre scrittori la giovinezza assuma i tratti, foschi, di una malattia. Come lì emerga la parte in ombra che il mito nasconde nel suo centro, il suo più profondo rimosso storico."" -
Chromata. Lessico dei termini greci di colore. Vol. 2: Beta.
Nella cultura greca, il colore è una qualità strettamente legata alle cose, non separabile da esse: le contraddistingue in una loro caratteristica, intrinseca o acquisita, le identifica in rapporto ad altre, e le inserisce nella serie di analogie e di antitesi che strutturano l'universo. Il colore è inoltre una proprietà delle cose molto apprezzata e gradita per il piacere estetico che può procurare, ma è soprattutto una categoria della conoscenza, uno strumento per cogliere il mondo nella sua molteplicità, per individuare contrapposizioni o corrispondenze: la speculazione antica ne ha fatto un fenomeno rivelatore di processi nascosti, e lo ha utilizzato come esemplificazione del concetto stesso di movimento-mutamento, di metabol?. Il colore appare nella riflessione dei Greci più un qualcosa per conoscere che un qualcosa da conoscere. Il lessico cromatico è stato costantemente al centro dell'attenzione, fin dall'esegesi antica: il significato dei termini di colore nelle opere della letteratura greca rappresenta ancora oggi un tema di dibattito sempre più esteso, che non riguarda solo i filologi, o chi è impegnato nella difficilissima arte del tradurre, ma che coinvolge linguisti, psicologi, sociologi e antropologi che si occupano di percezione e di classificazione dei colori in varie lingue e culture. Nonostante il grande interesse suscitato dalla classificazione, dalla nomenclatura e dall'impiego dei termini di colore in greco, non esiste per essi un lessico specifico. La ricerca che viene proposta intende colmare questa lacuna: essa potrà costituire la base e lo strumento per un necessario approfondimento delle numerose questioni, di varia natura, collegate con una terminologia molto più ricca e dinamica di quanto si sia in genere creduto. -
Ladinar dacostiano. Uriel da Costa, Samuel Usque e la «Biblia de Ferrara»
La ricostituzione del corpus autentico delle sue opere, gli studi approfonditi sulla sua biblioteca, rendono oggi possibile la ricerca sul complesso rapporto intellettuale che Uriel da Costa (1583-1640) ha intrattenuto con due classici della diaspora sefardita, alla quale egli apparteneva per biografia, per lingua e per cultura: la ""Biblia de Ferrara"""" (1553) e la """"Consolaçam"""" di Samuel Usque (1553, 1599). La prima parte del libro ricostruisce la profonda lettura dacostiana della """"Consolaçam"""" di Usque, che Da Costa conosceva nella riedizione del 1599. La seconda analizza le varianti ladine del portoghese dacostiano, che presuppongono la """"Biblia de Ferrara"""" come imprescindibile punto di partenza. Poiché il mito della """"rarità"""" circonda ancor oggi due testi del desterro de Portugal come la """"Biblia de Ferrara"""" e la """"Consolaçam"""" di Usque, interrogando un migliaio di cataloghi di aste librarie e innumerevoli testimoni oculari, rintracciando e registrando gli esemplari oggi esistenti nel mondo, la terza parte del libro dimostra che quella rarità non è mai esistita e che i due testi potevano far parte della biblioteca di Da Costa, anche prima del suo esodo dal Portogallo."" -
Il patrimonio storico-educativo come risorsa per il rinnovamento della didattica scolastica e universitaria: esperienze e prospettive. Ediz. multilingue
La forte attenzione registrata negli ultimi anni intorno al tema della tutela e della valorizzazione del patrimonio storico-educativo ha favorito la pubblicazione di studi e l'organizzazione di importanti occasioni di confronto tra gli studiosi a livello nazionale e internazionale. A fronte di tale vivacità di iniziative, si lamenta uno stato ancora iniziale degli studi dedicati non tanto alle potenzialità euristiche offerte dal patrimonio storico-educativo per il mondo della ricerca, quanto di studi indirizzati a indagarne il ruolo svolto dal patrimonio storico-educativo all'interno del rinnovamento della didattica, sia a livello universitario che scolastico in ogni suo grado. L'intento di questo volume, che raccoglie gli atti del II Congresso nazionale della Società Italiana per lo Studio del Patrimonio Storico-Educativo (SIPSE) del 2021, è quello di provare a colmare questa lacuna, avviando una prima discussione intorno ad un aspetto oggi strategico rappresentato dall'innovazione della didattica nel contesto universitario come in quello scolastico. In tal senso il volume vuole essere un'occasione, in conformità ai principi ispiratori della SIPSE che hanno da subito incoraggiato il confronto con il mondo della scuola ""militante"""", per allacciare un dialogo più fitto con i docenti di scuola primaria e secondaria impegnati nel rinnovamento della didattica nelle varie discipline."" -
«Incorreggibilmente birboni»? La vita nelle scuole elementari del quartiere Barca di Bologna nelle carte degli archivi scolastici (1955-1978)
Questa indagine esamina la raccolta completa dei registri di classe delle scuole elementari del Quartiere Barca di Bologna, in un periodo che precede, attraversa e segue gli anni del «miracolo economico». Grazie alla combinazione di dati statistici, notizie puntuali e testimonianze appassionate, i registri sono una fonte preziosa di notizie: la quantità e la provenienza degli alunni, la collocazione e l'adeguatezza delle scuole, gli argomenti affrontati in classe e discussi nelle prove d'esame, le risposte della scuola alla società in trasformazione, il mutevole atteggiamento degli insegnanti e la loro capacità di relazionarsi con le famiglie. Emergono così anche i cambiamenti che interessano questo quartiere di periferia in impetuosa espansione. Ed emerge la storia di persone protagoniste di una fase fondamentale della storia dell'educazione e della scuola a Bologna. -
Robert Pan. Ediz. illustrata
L'arte di Robert Pan ha origine dalla concretezza dell'arte, da quel suo essere profonda manualità legata ad una progettualità interiore, spirituale. La lunga elaborazione dei lavori fa risaltare ancora maggiormente la profondità delle opere, una sensazione di sconfinamento si avverte davanti agli strati di resine che affiorano per sottrazione in forma puntiforme. Giustamente si è parlato a proposito dei lavori degli ultimi 4-5 anni di ""Costellazioni"""" perché l'impressione immediata legata al colore e alla sua pastosità, s'illumina di memorie cosmiche, d'immagini di galassie in espansione, qualcosa che ha una memoria sia nella scienza che nell'immaginario infantile. Non vi è freddezza in questi lavori e non vi potrebbe mai essere nel lavoro di Robert Pan perché la sua ricerca è rigorosa e controllata ma durante l'elaborazione dell'opera, durante quello scavo continuo degli strati di resine e metalli, avviene che l'elaborazione di un'idea si confronti continuamente con il lavoro emozionale di scavo: quasi un'archeologia della materia e del colore. Tratto dal testo """"Geometrie dell'Infinito"""" di Valerio Dehò. Volume realizzato in collaborazione con la Galleria Goethe di Bolzano.""