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Connessione. Storia femminile di internet
Questo è un libro che parla di donne. È anche un libro sull'uso del computer. La storia della tecnologia che ci è stata raccontata fino a oggi parla di uomini e macchine ignorando completamente le donne e il loro contributo. Eppure all'origine dell'informatica ci sono delle menti femminili, donne che hanno portato le macchine computazionali da un funzionamento rudimentale all'arte della programmazione, donando una lingua a quella che per tutti era ancora una ""scatola"""". Quando Internet era solo una matassa disordinata, sono state le donne a dargli una struttura e a permetterne lo sviluppo. Prima che il World Wide Web entrasse nelle nostre vite, accademiche e informatiche avevano già trovato il sistema per trasformare enormi quantità di informazioni digitali in conoscenza condivisa. Le donne sono state creatrici di veri e propri imperi nel mondo del web, e tra le prime a fondare e far crescere le comunità virtuali che oggi chiamiamo social network. Le loro sono storie dalle quali avremmo molto da imparare, se solo le conoscessimo."" -
Il cuore delle cose. Storia delle idee radicali
All'ingenuo che chiedesse cosa motivi, in fondo, le azioni degli uomini, si potrebbe dire che, fin dall'antichità e in qualsiasi parte del mondo, denaro e potere sono sempre le risposte più probabili, e che le ideologie, politiche o religiose, sono di solito poco più che una scusa. Questo libro, invece, intende prendere sul serio le motivazioni di chi agisce per le sue idee, quali che siano, e lo fa prendendo in esame proprio quelle più radicali - quelle più puramente fedeli all'identità delle persone che le propugnano, quelle immediatamente collegate alla libertà di essere espresse, quelle, infine, che meno ammettono compromissioni di alcun tipo. ""Il cuore delle cose"""" va alla ricerca del concetto stesso di radicalismo e lo fa indagando gli ambiti spesso interrelati, talvolta invece distanti, in cui esso si esercita - la politica e la religione, ma anche le questioni legate all'identità di genere, di razza, persino alla cultura e al sapere scientifico. Questo saggio, """"forse non del tutto rigoroso ma di certo coerentemente-incoerentemente irriguardoso"""", è l'audace, originale, radicale tentativo di tracciare una linea capace di collegare il primo homo alla più giovane congresswoman della storia umana, passando attraverso politici, attivisti, rivoluzionari e artisti - e persino papi e santi -, tutti diversi da loro, tutti irriducibilmente uguali nel propugnare a ogni costo ciò che sta al fondo di tutte le cose."" -
Elogio dell'oblio. I paradossi della memoria storica
Si dice spesso come la memoria storica sia tra i beni più preziosi a disposizione degli uomini che, grazie ad essa, possono non solo tramandare usanze e costumi ma anche, ricordando con solennità i gravi lutti del passato, evitare che tragedie e sciagure, e tutto il male fatto, tornino a ripetersi. La memoria come garanzia di pace: questa l'idea che oggi, con un saggio coraggioso e profondo, David Rieff sfida apertamente svelando, attraverso l'analisi di eventi storici celebri o poco noti e attingendo ampiamente alla letteratura, le insidie e i paradossi nascosti nell'esercizio del ricordare. ""Non ci sono fatti, solo interpretazioni"""", è la celebre frase di Nietzsche, ed è proprio seguendo questa linea che Rieff ci mette in guardia dagli autoinganni e dalle manipolazioni che spesso si frappongono tra noi e il ricordo storico, e dal perpetuarsi dell'odio che ne è, a volte, l'insopportabile effetto. Questo libro, una riflessione unica nel suo genere, non è tuttavia una vuota provocazione intellettuale, né un cupo scritto carico di rassegnazione: Elogio dell'oblio è, al contrario, il vitale invito a raccogliere l'imperativo etico dell'andare avanti, voltando la pagina del rancore, per evitare """"che il sangue non asciughi mai, e che la fine di un grande amore diventi la fine dell'amore stesso."""" Prefazione di Marta Boneschi."" -
Viaggio al termine dell'Occidente. La divergenza secolare e l'ascesa del nazionalismo
Come hanno potuto milioni di americani identificarsi nella narrazione deliberatamente aggressiva di Donald Trump? Com'è possibile che tanti europei girino lo sguardo di fronte a migliaia di persone che affogano nel Mediterraneo? Come è potuto tornare il richiamo del nazionalsocialismo nelle province orientali europee? Che cosa, infine, fa chiedere agli occidentali minore giustizia sociale, proprio quando aumentano le disuguaglianze? Viaggio al termine dell'Occidente percorre le strade lungo le quali ci stiamo perdendo: da Berlino a Washington, da Roma a San Francisco, cerca i segnali di uno smarrimento che sta modificando anche il carattere delle persone. Le radici del problema sono nel funzionamento della società e dell'economia che non produce più convergenza e comuni obiettivi. Da quando tecnologia, finanza e capitale umano si concentrano in singole professioni, settori o aree geografiche, la dinamica che segna gli individui è quella della divergenza. Non si tratta solo di diseguaglianze, ma di interi destini che divergono, per alcuni verso quello che sembra un declino inarrestabile, per altri verso un'indifferenza esistenziale e un senso di distacco e superiorità. Se il linguaggio della convergenza era la sconfitta della povertà e il benessere di tutti, quello della divergenza è la discriminazione e la recriminazione: costruiamo muri e riteniamo che le sofferenze altrui siano giustificate. Quando l'incrudimento dei destini personali coincide con la divergenza di interi Paesi, la retorica nazionalista finisce per prendere il sopravvento. Il viaggio tocca anche l'Italia, il Paese in cui da anni le scelte pubbliche assomigliano alla Lotteria di Babilonia e che è ora più esposto di altri alle tentazioni autoritarie. -
Il terrorismo in Africa
Nell'immenso continente africano ogni giorno migliaia di persone subiscono attentati terroristici nell'assordante silenzio di tutto il mondo. Questo libro offre un'introduzione al fenomeno del terrorismo in Africa, che ospita alcuni dei gruppi jihadisti più letali, tra cui Boko Haram, al Shabaab, Isis e al Qaeda nel Maghreb Islamico. Gli autori passano in rassegna tutti i Paesi africani interessati da attività terroristiche, soffermandosi sugli attentati che hanno causato il maggior numero di vittime, le nuove leggi per contrastare il fenomeno e le alleanze militari per reprimerlo. Il libro si conclude con un saggio di Alessandro Orsini, massimo esperto italiano di terrorismo, che riassume tutte le più importanti teorie sui processi di radicalizzazione fin qui elaborate in ambito accademico. ""Il terrorismo in Africa"""" è un volume per comprendere l'evoluzione di un fenomeno drammatico che ha ripercussioni importanti sulla sicurezza dell'Europa."" -
Comunicazione integrata e reputation management
Cambia la società, cambiano i consumatori, si evolvono le tecnologie per la comunicazione. E di conseguenza si devono aggiornare strategie, strumenti e tecniche della comunicazione integrata per le imprese, le organizzazioni e le istituzioni. La ricerca del consenso e la costruzione della reputazione passano attraverso professionalità nuove e metodi e linguaggi aggiornati. Formazione continua e curiosità sono gli ingredienti del successo nella professione comunicatore. L’obiettivo di questo libro è offrire un’approfondita analisi dell’evoluzione avvenuta nell’ambito della corporate communication, a fronte di tale processo inarrestabile di innovazione dei canali utilizzati, da cui si rende indispensabile integrare un orientamento e-business nell’ambito dei processi e sistemi di comunicazione. Il volume è arricchito dalla partecipazione da parte di professionisti di chiara fama, che hanno contribuito alla realizzazione dei contenuti e attraverso la presentazione di esperienze aziendali che li hanno visti direttamente coinvolti. Prefazione di Paolo Boccardelli. -
Opzione diritti. Vol. 2: riflessione etica sui diritti umani, Una.
In un periodo storico come quello corrente, che sembra essere dominato più da sentimenti negativi che da idee e valori, è doveroso ragionare attorno alla convivenza etica fondata sui diritti umani. Questo libro, che segue e completa il precedente ""Opzione diritti. Conquiste, omissioni, negazioni"""" (Luiss University Press 2018), intende offrire, anzitutto alle giovani generazioni, un percorso di riflessione etica che stimoli scelte personali di dedizione alla giustizia e dunque di vera umanizzazione. Prendendo ispirazione dal modello dell'opposizione polare di Romano Guardini, il saggio affronta temi decisivi quali i diritti delle donne, alla salute, alla corretta informazione, alla certezza di una pena dignitosa e, infine, per una corretta gestione dell'economia e del lavoro nel rispetto dell'ambiente e del prossimo. """"Opzione diritti. Una riflessione etica sui diritti umani"""" propone un percorso morale di libertà che mette in evidenza il nesso tra persona e collettività, ricordando l'importanza della politica non solo per la cura della vita pubblica, ma anche per mettere i singoli nelle condizioni di godere dei propri diritti."" -
Il sentiero per Walden. Vita improbabile di Henry David Thoreau
Dal saggio di Antonio Moresco ""Questo libro racconta la storia di un uomo eccentrico e libero e di un pensatore sconfinatore. Racconta la vicenda di un grande Paese che stava nascendo e continuando telluricamente a nascere, di un mondo nuovo e di una nazione nuova che portava con sé anche il sogno di un uomo nuovo, di un crogiolo di popoli venuti da ogni parte del mondo uniti da una visione esistenziale espansiva, un esperimento umano e politico mai tentato prima, con le sue luci e le sue ombre, le sue grandi speranze ma anche le sue terribili colpe (il genocidio dei nativi, lo schiavismo). E ci racconta anche un incrocio di esistenze personali, di elezioni e destini che si sono trovati a coesistere negli stessi anni cruciali della vita politica e spirituale di questo Paese in progress, in un momento di eccezionale e germinale tensione e fervore, tanto da venire poi chiamato Rinascimento Americano... Il sentiero per Walden è un libro che sta al confine tra biografia, saggio e ritratto di un'epoca, così ricco di informazioni e particolari, così fluido e con un effetto presenza così continuo e vivido che si ha l'impressione di entrare in un'altra esistenza e in un mondo parallelo, di sperimentare un incontro ravvicinato del terzo tipo. L'enorme mole di documentazione che sta alla base di questo libro ma anche la capacità di dominarla e la bravura dell'autore nello scioglierla con naturalezza attraverso mille particolari nel corso della narrazione ne fanno una lettura ricca di suggestioni e pulsante."""""" -
Fragole. Le donne invisibili della migrazione stagionale
Durante il periodo della raccolta, in Italia e in Europa, sono impiegati ogni anno migliaia di braccianti stagionali, sottopagati, spesso in nero e clandestini. Lavoratori da sempre invisibili per la politica e per i consumatori ma essenziali nella filiera che porta nei supermercati e nelle nostre case frutta e ortaggi a basso prezzo. Quello nei campi è un lavoro durissimo che risponde alle logiche della grande distribuzione e che si basa sullo sfruttamento di persone i cui diritti non sono tutelati. Diritti ancora più difficilmente riconosciuti quando le lavoratrici sono donne, come mostra Chadia Arab seguendo il percorso delle braccianti marocchine impiegate nella raccolta delle fragole nel sud della Spagna. Donne scelte per le loro condizioni economiche e sociali precarie per fornire una forza lavoro non sindacalizzata pronta a lasciare il paese al termine della stagione. ""Fragole"""" è insieme il racconto del loro sfruttamento e un'analisi attuale e necessaria sulla dignità del lavoro e sull'emancipazione femminile. Prefazione di Aboubakar Soumahoro."" -
La fabbrica delle competenze. Come cultura ed esperienza possono far ripartire la crescita
Se l'apprendimento è il cuore dell'attività produttiva, la competenza è il risultato di quella attività realizzata in un'immaginaria ""fabbrica"""" dove la materia prima per eccellenza, quella """"grigia"""", viene trasformata durante la produzione/apprendimento grazie alla fusione di conoscenze ed esperienza. Questo processo di """"fabbricazione"""" si compone di numerosi e differenti elementi che contribuiscono alla costruzione delle nostre competenze: dalla tenera età con la fantasia del gioco del bambino e attraverso numerosi stimoli, all'istruzione scolastica e universitaria che orienta e si integra con i primi impulsi giovanili, dal contesto di lavoro che produce una gran parte di quella competenza ed incide nella nostra esistenza relazionale, all'innovazione che ormai travolge la quotidianità di ogni nostro atto. La ricerca di una formazione completa è molto più complessa oggi che nel passato: il sapere formale certificato è diventato indispensabile per accedere alle alte cariche dirigenziali, mentre l'esperienza diretta lavorativa non riveste la stessa importanza. Connettere conoscenze e competenze rappresenta perciò una delle più grandi sfide del nostro futuro. Un percorso necessario per la creazione di una classe dirigente più autonoma e responsabile. Prefazione di Giovanni Lo Storto."" -
Gente di nessuno. Rifugiati e migranti in Europa dal 1938 a oggi
L'arrivo in Europa di migliaia di persone in fuga dalla guerra, da regimi autoritari o semplicemente in cerca di un futuro migliore, sembra abbia generato una profonda crisi di identità nel Vecchio continente. Le frequenti difficoltà dei governi europei a elaborare efficaci politiche di gestione dei flussi o di accoglienza, o addirittura lo scambio reciproco di accuse e il desiderio malcelato di scaricare il problema su qualcun altro rappresentano, secondo molti osservatori, la più seria minaccia alla tenuta dell'Unione europea. Tensioni di questo tipo non sono tuttavia una novità: con ""Gente di nessuno"""", Linda Polman mostra infatti come la questione dei rifugiati e dei migranti abbia rappresentato un nervo scoperto per l'Europa fin dalla prima conferenza sul tema, tenutasi subito prima dello scoppio del secondo conflitto mondiale. Allora come oggi, il sentimento diffuso era che queste persone non appartenessero a nessuno e che limitarne l'arrivo o respingerle fosse l'unica soluzione praticabile. Ripercorrendo le vicende drammatiche degli uomini e delle donne che, nel corso dei decenni, hanno visto negli ideali europei una speranza destinata a essere frustrata, ma anche di coloro che hanno combattuto perché gli oppressi trovassero nell'Unione una nuova casa, Linda Polman racconta una storia che non può essere ignorata affinché l'Europa mantenga la promessa di civiltà dalla quale era nata. Prefazione di Francesca Mannocchi."" -
Magia nera. Il fascino pericoloso della tecnologia
Macchine capaci di decidere da sole, automobili senza pilota, assistenti virtuali che ci guidano dai nostri smartphone: la presenza della tecnologia è sempre più pervasiva e porta nella nostra quotidianità un incanto magico al quale è difficile resistere. L'individuo interconnesso è rapito da questo fascino: la bellezza della tecnologia è prodotta dall'ingegno che porta perfezione, utilità e funzionalità, creando comprensione e comunanza tra modi di vita altrimenti difficilmente conciliabili. Il prezzo che paghiamo è tuttavia salato: ci scopriamo chiusi nella ""gabbia tecnologica"""", un nuovo potentissimo sistema di intermediazione tra uomo e uomo, che corrode le tradizionali relazioni (o connessioni) sociali e individuali e cancella i confini tra reale e virtuale, lasciandoci immersi in un'ambivalente era del verosimile, al di là dei concetti di vero e falso. Società e tecnologia sono ormai fuse nella multidimensionalità del quotidiano. Se le macchine da strumenti stanno diventando fini per l'individuo, protagoniste e non comprimarie del sociale, allora è necessario rimettere l'uomo e la società al centro del nuovo contesto in cui la tecnologia è la moneta dei poteri di sorveglianza. Con """"Magia nera"""", Carlo Carboni ci mette in guardia dalle distorsioni e dai pericoli percettivi, proponendo un """"cyber-meticciato"""", un'ambivalenza con cui imparare a convivere, tra i rischi di uno sviluppo che può sfuggirci di mano e la bellezza che innovazione e tecnologia possono consentirci."" -
L'altra Terra. L'utopia di Marte dall'età vittoriana alla new space economy
Sede di civiltà tecnologicamente avanzatissime e illuminate oppure luogo di provenienza di minacciosi estranei invasori, Marte rappresenta, da oltre un secolo, una alternativa alla Terra, un altro mondo sul quale proiettare le nostre speranze e le nostre paure. Da quando, nel Diciannovesimo secolo, gli astronomi Giovanni Schiaparelli e Percivall Lowell osservarono sulla superficie marziana quelli che ritennero essere una rete di canali artificiali, i sogni e gli incubi degli esseri umani sembrano aver conservato una speciale connessione con il Pianeta Rosso. ""L’altra Terra"""" è la storia di questa connessione, la vicenda di un vero e proprio mito moderno capace di raccontare, nella letteratura e nel cinema, nella ricerca e nella scienza, i timori e le aspettative della nostra specie, piena di entusiasmo all’arrivo delle macchine, terrorizzata dall’incombenza della guerra nucleare o minacciata dalla natura che non sembra più obbedirle. Dai romanzi di Wells e Asimov ai primi film di fantascienza, dall’osservazione astronomica al progetto SpaceX con il quale Elon Musk prevede di fondare entro pochi anni la prima colonia umana su Marte, la storia raccontata in questo libro è, in fondo, la nostra stessa storia - quella, cioè, di un’umanità affascinata dal sogno di fuggire altrove, un sogno che oggi sembra finalmente prossimo a divenire realtà."" -
Il mito della volontà popolare
Assistiamo in tutta Europa all'ascesa di movimenti populisti, di destra e di sinistra, diversi tra loro ma accumunati dalla rivendicazione di un ruolo, quello di veri portavoce della volontà del popolo, e dall'attribuire alle élite, colpevoli di essersi appropriate della democrazia rappresentativa, l'origine di ogni male. Osservando con attenzione i miti democratici spesso evocati dai populisti, come il modello dell'antica Atene o la volontà generale di Rousseau, e analizzando i vari sistemi di formazione della maggioranza, il funzionamento dei suoi cicli e le problematiche insite nello strumento favorito dai populisti, il referendum, Albert Weale dimostra che quello della volontà popolare è, a tutti gli effetti, soltanto un mito. Non si può raggiungere alcun obiettivo democratico facendo finta che le cose siano più semplici di quello che sono o sostenendo che esista una volontà del popolo univoca. Il pluralismo è il cuore pulsante della democrazia ed esercitare responsabilmente il potere significa pensare con molta attenzione alle conseguenze delle scelte politiche e affrontare con onestà le obiezioni. Prefazione di Richard Bellamy. Con un saggio di Valentina Gentile. -
Antisemitismo. Una storia di oggi e di domani
Il fuoco nero dell'antisemitismo, l'odio irrazionale verso il popolo ebraico accusato di cospirare ai danni del resto dell'umanità, non ha mai smesso di bruciare nonostante alla Shoah, il suo orrendo apice, siano seguiti decenni di appelli affinché simili tragedie non si ripetessero mai più. Negli ultimi anni, tuttavia, l'insofferenza e il disprezzo per gli ebrei sembrano aver ripreso vigore in tutto il mondo, prendendo di volta in volta le sembianze dell'antagonismo religioso, dell'opposizione al sionismo, delle rivendicazioni di movimenti neonazisti e neofascisti e altre ancora. Ma da dove viene tutto quest'odio e perché sembra impossibile sconfiggerlo? Cosa lo rende così trasversale e condiviso? Siamo così sicuri che ci troviamo di fronte a un residuato della storia e non a un fenomeno molto più pericoloso, che appartiene piuttosto all'attualità e al futuro? Attraverso una serie di lettere tra l'autrice e due personaggi da lei creati, ispirati a studenti e colleghi incontrati nei suoi anni di studio e insegnamento, ""Antisemitismo"""" tenta di dare una risposta a queste domande e a porne di nuove. L'ultimo lavoro di Deborah Lipstadt, acclamata storica che si è battuta in prima persona contro il negazionismo, è un libro personale e doloroso, capace di guardare negli occhi la terribile realtà che stiamo vivendo. Il nemico, tuttavia, è spietato ma non invincibile: lo studio, la conoscenza reciproca e il rispetto degli altri sono ancora oggi potenti armi in grado di sconfiggerlo. Postfazione di Anna Foa."" -
La riconquista. Perché abbiamo perso l'Europa e come possiamo riprendercela
Con la nascita dell'euro, dieci anni dopo la caduta del Muro di Berlino, l'Europa sembrò essere arrivata alla fine di un lungo percorso. Mentre secondo alcuni la storia finiva con il trionfo della democrazia liberale, parve realizzarsi finalmente - sotto forma di banconote raffiguranti monumenti inesistenti - il sogno federalista di Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi. Quanto accaduto dall'introduzione della moneta unica ai nostri giorni, tuttavia, ha apparentemente contraddetto l'ottimismo iniziale: gli auspici di Maastricht sembrano essersi rivelati illusioni, il sogno un incubo. Cosa è andato storto nella storia dell'euro? Con La riconquista, Francesco Saraceno va alla ricerca degli snodi fondamentali e dei momenti critici che hanno segnato la vicenda della nostra valuta, dall'atto fondativo ai movimenti euroscettici, dalla crisi greca e dall'austerity alla crisi del covid-19, inquadrandoli nel dibattito economico e politico e tentando di dare risposta alle più importanti questioni di oggi: perché è così difficile trovare soluzioni unitarie a problemi comuni? Da dove viene l'opposizione tra ""frugali"""" e """"dissoluti""""? Perché il dibattito sul MES crea divisioni così profonde? E soprattutto: per quali motivi l'eurozona, una delle economie più prospere del pianeta, sembra condannata a vivere una serie interminabile di crisi che la avvicinano sempre più alla sua disgregazione? La riconquista offre risposte a queste e ad altre questioni, mostrando le debolezze ma anche le potenzialità della moneta unica e riflettendo sul ruolo rispettivo che Stato e mercato dovrebbero avere nel garantire una crescita stabile e duratura. Secondo Saraceno, un altro euro è possibile; un euro che, contrariamente a quello che è stato nei suoi primi venti anni di esistenza potrebbe essere motore di crescita e stabilità."" -
La mente del consumatore. Guida applicata al neuromarketing e alla consumer neuroscience
Perché preferiamo un prodotto piuttosto che un altro? Perché passiamo così tanto tempo sulle reti sociali come Facebook o Instagram? È vero che alcuni consumatori preferiscono interagire con le nuove tecnologie piuttosto che con i loro simili? In passato, per rispondere a queste e altre domande i ricercatori facevano affidamento sui metodi di ricerca tradizionali come le interviste, i questionari, il focus group o semplicemente osservando, registrando e analizzando il comportamento dei consumatori. I recenti progressi nella tecnologia e nelle neuroscienze offrono la possibilità di studiare come i biomarcatori (compresa la suscettibilità genetica), i processi inconsci e le relative attivazioni cerebrali influenzino il comportamento del consumatore. Questo libro introduce il lettore alle basi della struttura e del funzionamento del cervello umano. Successivamente presenta gli strumenti e le misure neuroscientifiche più utilizzate dai ricercatori accademici e dalla business community per studiare l'attenzione, le risposte affettive, il processo di apprendimento, la memoria e infine le modalità attraverso cui si crea la preferenza in un consumatore. Il libro offre sia approfondimenti e conoscenze accademiche che una prospettiva applicata dove vengono presentati diversi casi aziendali. -
Alto volume. Politica, comunicazione e marketing. Nuova ediz.
La politica sta diventando sempre più comunicazione e marketing. Dagli Stati Uniti all'Italia si sta consolidando un nuovo modo di conquistare e gestire il consenso. E, dunque, di far politica. Nell'era del populismo (ma anche del post-populismo), nella stagione del primato dei dati e dei social network a contare sembra essere più la rappresentazione nella sfera pubblica mediata che la rappresentanza. Molte le cause e altrettante le conseguenze: ibridazione di format, mediatizzazione e personalizzazione, sondaggi, partecipazione attraverso dinamiche orizzontali e non più verticali, responsività rispetto alle decisioni assunte, ma anche alle intenzioni manifestate ripetutamente dagli attori del sistema politico non sempre con finalizzazioni in grado di risolvere i problemi del Paese. Sono tanti gli strumenti a disposizione di chi, detenendo il potere, ha come priorità del proprio agire comunicativo l'aumento del livello di engagement dei cittadini-elettori. La comunicazione politica si è trasformata da forma in sostanza. Francesco Giorgino propone un nuovo framework scientifico ed operazionale: il MICS, acronimo che segnala la forza dell'intreccio tra Marketing, Information, Communication, System. Il libro racconta tutti questi processi, assumendo come punto di partenza le vicende politiche italiane del biennio 2018-2019: l'exploit della Lega, il modello Cinque Stelle, la sinistra in cerca di identità, i due governi Conte, il fenomeno delle Sardine, il dibattito sull'Europa, l'immigrazione, il peso dell'economia e della finanza, il ruolo delle istituzioni in un contesto connotato dalla presenza di molte arene narrative. Prefazione di Giovanni Orsina. -
L' onda perfetta. Cavalcare il cambiamento senza esserne travolti
La sopravvivenza di una specie non è legata alla sua forza né alla sua intelligenza, ma al grado di predisposizione al cambiamento. Quest'assunto di Charles Darwin, secondo Marco Magnani, può essere applicato anche a imprese e territori. Le aziende che riescono a restare in gioco nel lungo periodo, infatti, non sono necessariamente quelle di maggiori dimensioni o che generano più profitti, ma quelle che gestiscono meglio i continui cambiamenti, che nell'economia globale di oggi sono frequenti, repentini e dirompenti. Storia, brand, solidità finanziaria e leadership di settore sono importanti ma a volte non bastano, come insegnano i casi di Kodak, Nokia, Motorola, Blackberry o Blockbuster, travolte da una rivoluzione digitale alla quale non hanno saputo rispondere, o quelli di gran parte degli editori di grandi enciclopedie, spiazzati da Internet e Wikipedia. Al contrario, flessibilità, visione, velocità di reazione e capacità di adattamento possono cambiare le sorti di un'azienda, come accaduto a Fujifilm, Netflix, Zara, ERG o IBM, che hanno saputo anticipare le esigenze di mercato, adattando il modello di business e diversificando le proprie attività. Un discorso analogo vale per città, regioni, paesi. Detroit non ha saputo gestire la crisi dell'automobile, mentre Pittsburgh ha reagito molto bene a quella dell'acciaio. E molto avrebbe potuto insegnare a Taranto, se solo la questione fosse stata affrontata con una visione di lungo periodo. Venezuela, Mongolia, Argentina e Sud Africa, pur ricchi di risorse naturali o situate in posizioni geografiche strategiche, non hanno saputo sfruttare il 'vantaggio iniziale' e hanno sofferto la ridefinizione degli equilibri geopolitici e la globalizzazione. Al contrario, Singapore, Israele, Finlandia e Corea del Sud, la cui sopravvivenza è spesso stata a rischio nel corso della storia, hanno dimostrato grande resilienza. -
Cantiere Terra. Come l'ingegneria climatica può salvare il pianeta
Entro il 2050 un miliardo di persone potrebbero diventare rifugiati climatici. Secondo Thomas Kostigen, però, il tempo dei movimenti, dell'attivismo e della sensibilizzazione è arrivato in drammatico ritardo, con un riscaldamento globale che dopo i picchi del settembre 2016 è giunto al punto di non ritorno. ""Cantiere Terra"""" dimostra come l'unica speranza per invertire la tendenza sia da ricercare nell'innovazione tecnologica, in particolare nelle forme più avanzate di ingegneria climatica. Kostigen va alla ricerca di chi oggi nel mondo propone soluzioni innovative: sono investitori, scienziati, ingegneri e visionari che, tra foreste artificiali che assorbono anidride carbonica dall'atmosfera, terreni smart che programmano le condizioni ideali per lo sviluppo delle coltivazioni e innovativi sistemi di riutilizzo delle acque di scarico, stanno provando concretamente a cambiare le sorti del pianeta.""