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Ciambellino
Ciambellino è un personaggio simbolico inserito nella società contemporanea ansioso di scoprire tutto ciò che gli sta attorno. Nel vagare, tra rischi e sorprese, si accende in lui il lume della conoscenza che lo guiderà a saper apprezzare, rispettare e amare le cose belle del mondo. Età di lettura: da 5 anni. -
Cambiar pelle un giorno all'improvviso
Una vacanza di luce e di curiosità sul Tassili d'Ajjer, nel centro del Sahara. Per vedere le immagini dipinte nei secoli dagli uomini vissuti al tempo della pioggia. Ma di fronte a quelle immagini lui cambia pelle e scompare. Dopo molti mesi lei e dopo di lei l'amico fraterno, tornano. Per riaverlo, per sapere e capire, per alleviare la pena della presenza continua e inesplicabile di chi scompare. E per raccontare, che di tutto resti memoria. Storia particolare di casi imprevedibili, di ansie, di stupefazioni. Di odio e di amore. Di amicizia. Ma anche di immagini di un luogo straordinario e di pensieri, perché da un fatto inspiegabile possono trarsi molte idee singolari, non contrarie alla logica, né alla scienza. -
Il Navile. Portolano di città
Zygmunt Bauman ci ricorda che noi viviamo, oscillando, fra un quartiere reale (uno spazio familiare regolato dall'abitudine), e un ""quartiere"""" virtuale (la nostra rete di relazioni): il primo ha uno spazio continuo a cui noi apparteniamo; invece del secondo spazio, frammentato e discontinuo, siamo creatori e """"proprietari""""; il quartiere reale è fuori del nostro controllo, l'altro ci sembra controllabile e rassicurante, anche se entrambi sono pieni di incertezza. Questo libro è dedicato al quartiere reale, quel quartiere che per noi è come un destino, quella """"zona grigia che separa e connette lo spazio dell'anonimato e quello della familiarità"""", perché qui si gioca la necessità che abbiamo di riconquistare il senso dei nostri limiti e di agire concretamente per progettare l'ambiente sociale e urbano in cui desideriamo vivere. Invitando il lettore a guardare il Quartiere Navile, come dice Peter Handke, """"per la prima volta"""", il libro ci spinge a rompere l'inerzia dell'abitudine, a riscoprire come noi percepiamo i luoghi che abitiamo e quale immaginario si nasconde dentro di loro. Solo così, narrando, potremo riconoscere memorie dimenticate, simbologie nascoste e idee impensate. Solo così potremo ideare le fondamenta di una cittadinanza consapevole."" -
Il mondo nascosto
“Non si può impedire alla primavera di arrivare”, è vero, è giusto, ma quel 12 di giugno, quando in una cena qualunque di una sera qualunque Marisol viene a sapere che il figlio Maurizio si sposerà a settembre e che presto diventerà padre, mentre la figlia Laura, accettata a Yale per un Phd, partirà a ottobre e starà via tre anni, a lei si ferma il cuore. Inizia così la storia di Marisol, sposata giovanissima a Pierfrancesco Sermoni Rocca, diventato ambasciatore, dal quale vive separata ma legata da un rapporto di grande affetto. È arrivata ai margini del primo bosco della vita accompagnando i figli, perché diventassero adulti e autosufficienti. Loro hanno lasciato la sua mano e si sono messi a correre felici nella grande radura e lei, rimasta sola, ha dovuto suo malgrado incamminarsi verso un orizzonte ignoto. La radura sarà un lungo periodo ricco di eventi, iniziato con paura e timore ma vissuto poi con sempre più consapevolezza. Dopo aver assistito zia Nana, che l’aveva cresciuta, alla sua morte Marisol eredita un podere a Rossano, sul Lago di Garda, e grazie all’aiuto di Marcel Breton, un giovane arredatore francese incontrato per caso, realizza un resort di lusso, “Il Mondo Nascosto”, che lei dirigerà e che le procurerà soddisfazione e autostima. È il successo, è la rivincita su quell’essersi sentita in una famiglia spesso mediocre e inferiore, è una vita nuova, inaspettata, felice, che scorre per venti lunghi anni. Gli avvenimenti si susseguono: una passione, nuove esperienze, due viaggi a Lourdes, il rapporto conflittuale con la figlia, riflessioni ed emozioni che fanno parte del vissuto di tutti noi e nei quali il lettore può ritrovarsi. -
Caterina e gli altri
"Caterina e gli altri"""" è la storia di tre generazioni di donne che cercano dentro di sé una luce che le guidi attraverso il cammino delle loro vite: Margherita attraverso l'amore per le parole, Agnese attraverso la dipendenza, Caterina attraverso la possibilità che un uomo le offre di liberarsi dalla gabbia di menzogne che lei stessa si è costruita intorno. Come si fa a non avere più paura, a non fuggire ogni volta, a lasciarsi accostare? Come si fa a non trattenere il nulla che crediamo essere un tesoro, a non temere che ogni passo ci porti verso la perdita piuttosto che verso una qualsiasi salvezza? Se lo chiede Caterina, giovane donna con la testa a Milano e il cuore a Genova, e se lo chiedono le persone che la circondano, ognuno a suo modo, ognuno con la sua storia. Caterina restaura interni, ama l'arte ma vive di menzogne, si circonda di amanti ma senza aver nessuno da tradire, si intervista da sola perché nessuno le fa le domande che vorrebbe sentirsi rivolgere. Sarà l'incontro con Leonardo, uno strano tipo che insegna matematica ma scrive favole per adulti, a porla di fronte alla scelta fra un'esistenza incrostata di menzogne, e la libertà di poter mostrare quella luce che ognuno custodisce nel profondo e che porta con sé la sorte di essere tramandata a chi verrà dopo di noi." -
Grotta smeraldo
Una giovane biologa ha avuto un misterioso incidente pochi anni addietro in mare: si trovava sulla Chimera, la sua barca a vela. La dinamica dell'incidente, di cui la protagonista non ricorda nulla, è circondata da un impenetrabile muro di silenzio da parte dei parenti e degli amici più cari. Alla ricerca della parte ignota e oscura di se stessa la donna torna alla Chimera: è occupata dal vecchio skipper, Bernardo, che vive per navigare. Con lui si imbarca di nuovo e incappa in una violentissima tempesta che quasi la ucciderà. Questo secondo incidente le fa intraprendere un percorso interiore che la porterà a far luce sulla propria vita, e a scoprire che cosa è vero e che cosa, forse, non lo è. -
Hotel de Ville
Una volta lungo le strade antiche c’erano le stazioni di posta, locande dotate di stalla e qualche stanza per riposare. Oggi lungo le autostrade, o appena usciti da un casello, ci sono piccoli alberghi, stazioni di una notte per viaggiatori commerciali, attimi di pausa per chi ha molta strada da fare, approdi insperati per naufraghi delle autoroutes, isole d’amore rubato per amanti clandestini. L’Hotel de Ville è uno di questi: un po’ Bates Motel vagamente inquietante, un po’ fané nel suo aspetto grinzoso di palazzina degli anni ’70, un po’ Canicola nel suo squallore crudele à la Seidl, l’Hotel è un porto di mare: a lui giungono e da lui passano band di giovani rockettari emergenti, anziani in panne sulla via di una improbabile convalescenza, architetti solitari innamorati di un’archeologia industriale in cui si specchiano, ragazzini in fuga dalla famiglia, fantasmi di nonne che cercano di salvarli, finanzieri falliti, giovani donne che fuggono dal matrimonio o che interrogano il metro di guard-rail sotto cui è morto il loro padre, valigie misteriose, psicologhe che tentano di curare vecchie ferite, commessi viaggiatori ossessionati da ritratti femminili del rinascimento e donne che sembrano incarnarli, concierge dalla doppia vita e cameriere curiose delle vite altrui, musicisti girovaghi, ospiti della vita indifferenti al mondo, fioriste straniere in cerca di se stesse e perfino politici di provincia scaltri che qui trovano uno spazio adatto alle loro ‘convenscion’. Insomma i fili delle vite di un’umanità stralunata che intorno a questo albergo a due stelle si sfiorano, si ignorano, talvolta si toccano come all’inizio di un nostro 'Il cielo sopra San Lazzaro'. -
L'eretico che ho amato
Cinquecento anni fa, nel XVI secolo, l'Europa cristiana si spaccò in due. L’Europa centrosettentrionale, guidata da riformatori protestanti come Lutero e Calvino, si staccò dal mondo mediterraneo guidato dalla Chiesa di Roma. Ci furono guerre feroci, alimentate da fanatismi e da interessi economici, e i morti furono decine di migliaia. Gli eretici che finirono sul rogo furono tantissimi. Ma il rogo in cui bruciò lo spagnolo Michele Serveto è stato fuori dal comune. Condannato a essere bruciato vivo dall’inquisizione spagnola, riuscì a scappare la notte prima dell’esecuzione. Cambiò identità e divenne medico a Parigi. In questa veste scoprì la doppia circolazione del sangue. Ma anche in questo caso riuscì a cadere sotto l’inquisizione cattolica francese. Di nuovo condannato al rogo, ma ancora una volta riuscì a fuggire la notte prima di essere bruciato. Alla fine si presentò a Ginevra, dove Calvino aveva un potere personale assoluto sulla città. Forse pensava di trovare protezione da lui e invece fu arrestato, processato e condannato al rogo. E questa volta non riuscì a scappare e fu bruciato in piazza. Doppiamente eretico, dunque, per l’inquisizione cattolica e per Calvino. In fondo lui sosteneva la vecchia eresia ariana: Cristo era figlio di Dio ma non Dio. Quel tragico rogo spinse gli spiriti liberi ad avviare il moderno dibattito sulla tolleranza e sul liberalismo. Si cominciò a capire che bruciare un uomo per difendere un’idea è in realtà solo un assassinio. La narrazione di Carlo Monaco esplora tutti i dettagli di questo racconto storico. Ma a essa si affianca un consistente filo conduttore romanzato. A raccontare i fatti è una donna innamorata di lui che scopre a poco a poco la sua vera identità. Un matrimonio d’amore che doveva coronare la loro storia salta a seguito della vita difficile di questo eretico costretto continuamente a fuggire e a nascondersi. Ma anche questa parte romanzata non è inverosimile. -
Non è colpa mia
«Caro/cara, se stai leggendo questa lettera è perché io mi sono ammazzato e potrebbe essere colpa tua»rnrnUn giallo senza nessun omicidio, è la storia di un ragazzo che decide di suicidarsi perché qualcuno gli ha fatto troppo male. Tiezzi, la sua vicina di casa, il vecchio Nascimbeni, suo nonno, Gai, un suo professore, Valentina, la sua ragazza e il suo migliore amico Jari: cinque personaggi a lui legati a vari livelli, cinque indiziati e un solo colpevole. Come viene ben detto nella prefazione di Masella, il punto di vista dei personaggi, narratori in prima persona della loro particolare versione dei fatti, si ribalta continuamente in un caleidoscopio di possibilità e dubbi. Chi di loro, alla fine, potrà veramente dire ""non è colpa mia""""? Cassanelli costruisce una narrazione corale e contemporaneamente alternata, parallela, spiazzante, caratterizzata da registri linguistici differenti per ogni personaggio. Il lettore imparerà a conoscere ognuno di loro poco alla volta, e a riconoscerli nelle loro contraddizioni, paure e convinzioni, in una strenua ricerca della verità."" -
La casa dell'aviatore
Villa Muggia, a Imola, fu progettata all'inizio degli anni Trenta dall'architetto milanese Piero Bottoni e fu per breve periodo presidio dell’esercito tedesco durante la seconda guerra mondiale prima di essere bombardata in modo irreparabile nel 1944. Ispirandosi alle vicende storiche della casa, alla sua costruzione e al suo abbandono nasce questo romanzo breve, in un rimando continuo fra vissuto e ricordo. La ricca famiglia ebrea protagonista della storia, il padre, la madre Anna, i figli Giulio e Margaret, trascorre l’estate del 1938 nella villa in collina, appena ristrutturata. Le leggi razziali impediranno alla famiglia di ritornare alla villa, saranno costretti a nascondersi e la casa, durante la guerra, verrà abbandonata a sé stessa e poi occupata da soldati tedeschi. Dopo alcuni anni, da uno scambio di lettere fra l’architetto che aveva progettato la casa, i figli e il padre veniamo a conoscenza della vita dei personaggi e della volontà di non procedere al restauro della casa che rappresenta di fatto, pur nella sua grande bellezza, un periodo di dolore. Sarà la nipote di Miriam, figlia di Margaret, molti anni dopo, che con un gesto semplice e simbolico metterà finalmente pace fra le mura scrostate. -
Ufo a San Luca e altre leggende metropolitane bolognesi
Dalla nascita del tortellino ai misteriosi avvistamenti di UFO nei cieli sopra San Luca; dalla leggenda della torre degli Asinelli ai fantasmi che gironzolano nei corridoi di una scuola a San Lazzaro; da Lucio Dalla che batte tutti i record ai videogiochi del Galaxy di piazza VIII Agosto a una misteriosa casa di appuntamenti in via del Pratello. Questi e altri aneddoti non verificabili, sicuramente poco attendibili, insieme ad alcune storie incredibilmente vere, danno vita a uno strampalato repertorio di miti contemporanei e leggende della città di Bologna. -
Aforismi, cazzate varie, pensieri profondi ma anche no, interrotti dalla pubblicità come non la vedrete mai. Alla fine una guida pratica per difendersi dai concorsi a premi e dalle ricerche di ma...
Puoi essere stato un pubblicitario di successo e oggi, dopo avere gettato matite, pennarelli e mouse alle ortiche, vendicarsi di quella professione e dei cosiddetti marketing-men, con un libro dissacrante e pungente che colpisce come un cazzotto nello stomaco, paragonando le pubblicità più sconcertanti, ma vere, con pubblicità fasulle ed evidentemente false? Queste ultime sono ricreate con una ironia al vetriolo che lascerà interdetto il lettore perché nel confronto tra le due categorie egli non riuscirà più a rendersi conto di quali siano le false e le vere. Le immagini saranno intervallate con fumetti, aforismi e altro. Alla fine un divertente glossario vi aiuterà a salvarvi dalle ricerche di marketing telefoniche e dai concorsi a premi che hanno il solo scopo di scoprire i vostri gusti. Questo libro è vietato ai minori e ai poveri di spirito. -
Ombre scure. L'inganno del cuore
Kayla è una giovane ragazza, costretta a rimettere insieme i cocci del suo cuore, dopo la rottura con il fidanzato storico, il solo avuto fino ad ora. I genitori preoccupati decidono di spedire la ragazza dalla nonna materna sperando che si riprenda. Kayla si trova così costretta a vivere in un paesino che conta appena 1000 abitanti e che nasconde grandi segreti dei quali lei è completamente ignara ma dei quali lei fa parte. L’incontro con Elijah, ragazzo carismatico ma scontroso, farà conoscere alla ragazza la verità dei fatti: Kayla è stata condannata dalla sua stessa nonna a un’esistenza dedicata al mondo dell’occulto. Un grande peso graverà sulle sue spalle e in lei verranno riposte grandi aspettative, ma Kayla è anche determinata a finire gli studi e condurre una vita che sia il più normale possibile. La nonna, però, ha già legato la vita della nipote a un demone e a un angelo bianco. -
I confini del tempo
Due storie parallele si sviluppano nello stesso contesto. Dalla nascita all'età adulta, un ragazzo e una ragazza percorrono ciascuno la propria strada. Si sfiorano senza vedersi. Entrambi sono alla ricerca di qualcosa o di qualcuno che ha forse radici nel passato. -
194. Diciannove modi per dirlo
Cosa si nasconde dietro la scelta di non diventare madri? Quali parole possono arricchire di sfumature e dare nuovi significati all'esperienza dell’aborto? Nella consapevolezza che intorno a questo tema ci sia ancora un grosso tabù, alimentato anche da un sistema sanitario che spesso colpevolizza la scelta di autodeterminazione della donna, l’autrice ha deciso di andare a raccogliere le voci di chi decide di interrompere volontariamente una gravidanza. Perché, come diceva Karen Blixen, “tutti i dolori sono sopportabili se li si fa entrare in una storia, o se si può raccontare una storia su di essi”. Diciannove storie, diciannove testimonianze, per cercare di comprendere la complessità di una scelta che non è mai senza ambivalenza; per dare voce finalmente alle donne, astenendosi dal giudizio ma con il semplice obiettivo di lasciare che le loro parole si alzino dal silenzio. -
Sangue di Giuda
Tre generazioni, quattro donne legate da legami famigliari, ma isolate una dall'altra, anche se vivono nella stessa casa. Segreti inconfessabili e rancori hanno creato muri che pare impossibile abbattere. Forse sarà la fuga da casa della quattordicenne Mira che riuscirà a far crollare queste barriere. Forse, dopo tanti anni, sulle macerie di quei muri si potrà costruire un nuovo edificio. -
Canto d'Honduras. Diario di un naufrago
Simone Barbato racconta i suoi 57 giorni da “naufrago” su un’isola in Honduras come partecipante a un noto programma televisivo. Il racconto si sdoppia contemporaneamente in due viaggi: il primo, quello reale, dove viene descritto dettagliatamente tutto ciò che succede durante la permanenza sull'isola; il secondo è più spirituale, è il racconto delle sensazioni e delle impressioni intime di questa sua straordinaria avventura. La scrittura si alterna tra momenti narrativi, una sorta di “diario di bordo”, e altri di riflessioni e poesie inedite. Ricordi personali e famigliari si intrecciano a impressioni e aneddoti sui suoi compagni d’avventura creando una narrazione che racchiude felicemente molti generi letterari diversi, al contempo ironica e profonda, autobiografica e lirica. Simone Barbato porta il lettore per mano dentro questa storia e dentro di sé, nel suo mondo, nel suo personaggio televisivo e soprattutto dentro la sua parte più intima e misteriosa, rivelandosi anche in una nuova veste artistica: oltre che mimo, attore, tenore lirico, pianista, ora anche poeta. -
Il termometro delle emozioni
Roberta è una bimba molto piagnucolona e Simone un bimbo che non stai mai fermo ma, pur non sapendolo, hanno molto in comune. In questa storia scopriranno le proprie emozioni e, chiamandole per nome, nascerà in loro una certa complicità che, assieme a un pizzico di magia, permetterà a entrambi di salvare la classe dal “Virus della rabbia violenta”. Questa lettura permette di esplorare il mondo delle emozioni e di valorizzare le insegnanti riconoscendo loro un ruolo determinante nella gestione della classe. I disegni sono volutamente in bianco e nero per permettere ai bambini di colorarli seguendo le indicazioni date nel testo, allenandoli così a una maggiore attenzione e guidandoli in un viaggio introspettivo, così difficile per tutti ma ancora di più per i più piccoli. Il bambino comincia a sperimentare e riconoscere le proprie emozioni vedendole per quello che sono, impara a comprendere il proprio stato emotivo e a comunicarlo agli altri nella maniera corretta e corrispondente a ciò che provano rispetto ai compagni di classe e agli adulti di riferimento. Età di lettura: da 7 anni. -
Stop... è per la tua sicurezza!
Roberta e Simone sono diventati grandi amici dopo aver aiutato la propria classe a sfuggire al “Virus della rabbia violenta” e sono pronti per una nuova avventura da vivere insieme. Toccherà questa volta alla mamma di Simone, grazie all’aiuto dei due amici, scoprire l’importanza di alcune regole stradali, in un simpatico rimbeccarsi tra bambini e adulti. Questa lettura permette di esplorare e fissare buona parte delle norme stradali, soprattutto quelle pensate appositamente per i più piccoli, come l’importanza dell’uso del seggiolino, e di comprendere come il vigile possa essere un amico al quale rivolgersi in caso di necessità, anziché vederlo come “Quello che fa le multe!” I disegni sono volutamente in bianco e nero per permettere ai bambini di colorarli seguendo le indicazioni date nel testo, allenandoli così a una maggiore attenzione. Inevitabilmente il bambino viene spinto verso la riflessione su come la norma in questione sia importante per la nostra sicurezza. Età di lettura: da 7 anni. -
Le verità nascoste
Daniele Caprio rimuove i freni del buonsenso nelle descrizioni, letteralizza i modi di dire, osserva iperrealisticamente i dettagli al punto che il nostro senso di realtà e di quotidiano deraglia.I colori diventano saturi, perdendo ogni naturalezza, i comportamenti dei personaggi si fanno stupidi e grotteschi, le mitologie si sgretolano, le epoche improvvisamente si mescolano e la coerenza temporale conflagra, le immagini diventano ambigue. Quando questo sabotaggio del senso di realtà accade — e sempre accade nei racconti di Caprio — al lettore viene donata un'epifania: joycianamente un qualsiasi oggetto della vita comune, una persona, un episodio banale svelano il loro segreto valore simbolico e diventano rivelatori di altri significati, di quelle ""verità nascoste"""" cui allude il titolo del libro e che includono anche una satira corrosiva dell'ipocrisia borghese.""