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La basilica del Salvatore poi di S. Giovanni al Laterano cattedrale di Roma
La Basilica del Salvatore poi di San Giovanni in Laterano rappresenta la madre delle chiese del mondo e come tale è da considerare patrimonio dell'umanità tutta. La sua fondazione è legata al nome di Costantino: egli tornato a Roma dopo la proclamazione del celebre editto di Milano (di cui quest'anno ricorre il diciassettesimo centenario) volle offrire alla chiesa nascente un luogo adatto per svolgere pienamente il proprio ministero spirituale. -
Storia della Chiesa riminese. Vol. 3: Dal concilio di Trento all'età napoleonica.
Il presente volume si pone in continuità con i precedenti nel tentativo di presentare la storia della Chiesa riminese dal secondo decennio del Cinquecento sino all'età napoleonica. -
La paternità oggi. Tra fragilità e testimonianza
Forse è giunto il momento di aprire una riflessione sulla nuova figura di padre che va emergendo in questo nostro tempo d'esodo. Queste pagine provano a tratteggiare la ricerca e l'attesa di paternità delle figlie e dei figli. E mostrano come l'assumere la paternità apra agli uomini un cammino di umanizzazione particolare. Nella nostra convivenza i padri si fanno testimoni, nella loro fragilità, quando si fanno iniziatori e, insieme, capaci di consegna. -
L' epoca del dialogo. Voci del sud
E' questo il tempo in cui le religioni sono chiamate ad un'altra narrazione su Dio capace di dire il mistero nella solidarietà degli esseri umani tra loro e con l'intero universo, come ci insegnano le esperienze religiose del sud del mondo. Epoca post-secolare perché in ascolto delle grammatiche religiose ed epoca post-metafisica perchè oltre le certezze definitive. -
La Chiesa dei poveri. Dal Concilio a papa Francesco
L'ambito più caratteristico nello stile di papa Francesco è proprio quello che si rifà al tema della Chiesa dei poveri. Francesco ha spesso parlato di volere una Chiesa dei poveri e una Chiesa povera, incoraggiando proprio con il suo stile di vita e con l'impegno di rendere sempre meno influente la realtà economica. Così ha rilanciato la Chiesa dei poveri, come noi vescovi in Concilio non siamo riusciti a fare. -
Il diavolo oggi. Rilevanza culturale e interpretazione
Il costante riapparire del demoniaco nelle cronache dimostra che il diavolo è un caso serio anche per l'uomo divenuto adulto, come direbbe Dietrich Bonhoeffer. Alla luce dell'ermeneutica filosofica e teologica contemporanea, il testo si chiede se e in quale diavolo crede l'epoca della post-secolarizzazione e del post-moderno che caratterizza l'Occidente. Indaga inoltre la fenomenologia delle variegate sette sataniche chiedendosi come sconfiggere il Maligno oltre i limiti e le strettoie delle ""tecniche esorcistiche"""" e impegnando in questa lotta non solo le chiese ma anche la società civile."" -
Parole come pungoli. Versetti biblici
Per Qoèlet ""tutto è vanità"""". Ma aggiunge: """"Temi Dio e osserva i suoi comandamenti, perché qui sta tutto l'uomo"""". Il timore non è la paura di Dio ma il riconoscimento della sua alterità e la consegna di sé alla sua gratuità che responsabilizzano e trasformano l'inconsistente in consistente. Se le parole dei saggi - i saggi che hanno impresso la loro saggezza nei versetti biblici sono un pungolo è perché quelle parole custodiscono la luce che trasforma l'inconsistenza umana in consistenza per grazia."" -
Sulla rotta della pace. Navigando nelle scritture
La chiave di lettura del volumetto è il passo della lettera di san Paolo apostolo agli Efesini ove Cristo è identificato come nostra pace sulla croce (2,11-19). La logica della inimicizia è stata svuotata di senso, in modo da dischiudere l'orizzonte di un'umanità nuova, di cui è erede la Chiesa per la sua missione nel mondo. L'evangelico amore ai nemici è portato alle conseguenze estreme, persino ardite: sul proprio corpo Gesù Cristo elimina il veleno mortifero della mentalità violenta che scova nemici dappertutto, fin dentro la diversità delle culture e delle religioni, e nello stesso tempo rende visibile un cambiamento profondo nelle relazioni tra le persone. Qui s'inseriscono le varie sfumature della pace/shalom delle Scritture ebraiche che, nell'attrazione verso una pace perpetua, si muovono tra un benessere soddisfacente nella concordia e la salvezza dalla disgregazione. -
Il libro dell'alleanza. Il Deuteronomio
La fede collega il passato e il futuro, trasformando la memoria di ciò che Dio ha fatto in fiducia nella tenuta del suo amore nel tempo presente. ""Oggi"""" è una delle parole - chiavi del Deuteronomio, Il libro del Pentateuco che rilegge l'alleanza offerta da Dio al popolo d'Israele """"Ricordati del signore tuo Dio, perché Egli ti dà la forza per acquistare ricchezze, al fine di mantenere, come fa oggi, l'alleanza che ha giurato ai tuoi padri"""" (DT 8, 18) """"Oggi"""" dice che la promulgazione della Torà è l'impegno della sua osservanza non sono un episodio del passato, ma si rinnovano ogni volta che popolo e individui se ne sentono interpellati."" -
Mistero e popolo. La chiesa del Vaticano II
Da quella straordinaria sera dell'11 Ottobre 1962, quando Giovanni XXIII, il 'Papa buono', dalla finestra del Palazzo Apostolico inviò una carezza a tutti i bambini della terra, suscitando un'ondata universale di tenerezza, che al suo sguardo paterno sembrava coinvolgere persino la luna, enormi trasformazioni sono avvenute nella vita della Chiesa e del mondo. Grazie al Concilio Vaticano II, inaugurato quel giorno, si può dire che i processi della storia della Chiesa e della vicenda dell'umanità intera si sono avvicinati e intrecciati come forse mai prima era avvenuto. Mai un'assise conciliare aveva prestato tanta attenzione alle sfide del tempo; mai la storia era entrata con tanta consapevolezza nell'autocoscienza della Chiesa; mai allo stesso modo i Vescovi in Concilio avevano avuto coscienza di essere essi stessi protagonisti di una svolta dalle conseguenze epocali. Lo si rileva seguendo la struttura fondamentale della riflessione conciliare nella sua triplice articolazione in rapporto al passato, al presente e al futuro della Chiesa. -
Adorare, stare in silenzio, vegliare. La «diversa» festa solenne del triduo pasquale
Che cosa rende unico il Triduo pasquale? Come una liturgia solenne rivela la fede nel Signore ""crocifisso-sepolto-risorto""""? In che senso una volta all'anno si rinsalda l'esperienza di Dio? Il saggio pone al centro le due scene-madri del rito dell'Adorazione della Croce, il Venerdì santo, e della Veglia nella Notte santa, con l'intervallo dello stare in silenzio davanti al sepolcro di Gesù. La Parte prima è dedicata all'unità celebrativa tra il Crocifisso e il Risorto trasmessa dalla fede. Poi nella Parte seconda le meditazioni sulle Scritture rafforzano l'esperienza di Dio vissuta durante l'intera Settimana santa. Il libro, poiché tratta del legame spirituale tra fede, rito e vita nel Triduo, è corredato da una Postfazione di Andrea Grillo, professore ordinario di teologia liturgica e sacramentaria al Pontificio Ateneo Sant'Anselmo di Roma e all'Istituto di Liturgia pastorale Santa Giustina di Padova."" -
Intermezzi semidialettali verucchiesi del Settecento. Testo italiano a fronte. Ediz. integrale. Vol. 1
Il libro contiene le opere inedite in dialetto romagnolo (Verucchiese) rappresentate nei teatri della Provincia di Rimini (e non solo), durante il XVIII secolo, ma risalenti probabilmente anche ad epoche più antiche, accompagnate dalla traduzione in italiano e da un ricco apparato di note. Il ritrovamento del tutto fortuito dei manoscritti contenenti le commedie originali permette per la prima volta dopo secoli di ricostruzione, ancorchè parziale, della Koiné letteraria romagnola dei secoli XVII-XIX, quando la rappresentazione degli intermezzi dialettali raccoglieva nei teatri un vasto consenso popolare e non solo, riecheggiando stilemi e personaggi della commedia dell'arte, fino a dare vita alle opere buffe. -
Rimini in maschera. Il carnevale tra Otto e Novecento
"Rimini in maschera. Il Carnevale tra Otto e Novecento"""" ricostruisce, con la complicità dei vecchi periodici locali, il clima di briosa leggerezza del Carnevale riminese fino all'arrivo della prima catastrofe mondiale. Uno spaccato di storia intrigante e originale ricco di particolari curiosi e fantasiosi mai venuti alla luce fino ad ora. Una ricerca minuziosa, che coglie ed esalta lo spirito del tempo frugando tra le piacevolezze e le stramberie del periodo più scanzonato e irriverente dell'anno." -
Alle origini della violenza. Il nodo della cultura di pace
L'offerta del perdono è un segno vincente di pace in ogni conflitto lacerante, specialmente dove massima è la violenza come la guerra o il terrorismo. L'inizio della pace avviene mediante gesti unilaterali di riconciliazione, rinunciando all'accanimento contro il nemico. Questo capovolgimento di mentalità è l'orizzonte del presente libretto nato dal confronto con il nodo della violenza radicale, alla cui origine si trova una ragione che la giustifica come ""dovere etico"""". Insieme, credenti e non credenti, sono interpellati ad agire per consolidare un'etica nonviolenta, mossi da un cuore pacificato che cerca di fare ciò che è giusto al di fuori della ragione giustiziera e vendicatrice."" -
La guarigione dell'anima. Spiritualità e psichiatria
La soggettività umana non è solo spinta vitale e desiderio, ma anche ferita e sofferenza, alla cura delle quali si sono dedicate da sempre le religioni e le filosofie. Negli ultimi due secoli le scienze psicologiche e psichiatriche hanno occupato il medesimo campo - la guarigione dell'anima - spesso adottando il paradigma delle ""scienze della natura"""" (spiegare) e non quello delle """"scienze dello spirito"""" (comprendere). Le pagine di questo libro propongono un riconoscimento reciproco tra la spiritualità e le scienze psicologiche e psichiatriche, ricominciando dall'ascolto dell'io nella sua singolarità e unità."" -
I preti di Garibaldi
Sicuramente nessun personaggio del Risorgimento italiano, ha avuta tanta letteratura. Dopo lustri e lustri in un'epoca, dove i valori che hanno portato all'Unità d'Italia sono sottaciuti, per non dire derisi, un ulteriore libro sul Risorgimento non avrebbe senso. Ma non è così. L'eroe dei due mondi non è conosciuto come merita. Ecco lo scopo di questo libro è quello di far apprendere il vero Garibaldi, l'uomo che nella scheda del censimento del 1871, alla voce della professione indicava semplicemente: ""agricoltore"""". E poi, Garibaldi anticlericale. Certamente, ma non nei confronti di Dio e della religione bensì, occorre precisare, nei riguardi del potere temporale del papa."" -
Fra terra e cielo. Iscrizioni sepolcrali della provincia di Rimini
Con i borghi, i campanili e i castelli, anche i cimiteri sono una parte importante del panorama italiano. E non solo sotto l'aspetto paesaggistico ma anche come testimonianza umana e cristiana della nostra civiltà. Proprio nel tentativo di conservare un tale patrimonio e di trasmettere la ricca eredità di fede e ""pietas"""" verso i defunti, nasce l'idea di un lungo pellegrinaggio nei cimiteri del Riminese: non solo le testimonianze storiche delle iscrizioni sepolcrali ma anche una mappatura di questi archivi a cielo aperto, linfa di un tessuto collettivo altrimenti fragile di fronte allo scorrere del tempo."" -
Storia della Chiesa riminese. Vol. 4: Dalla restaurazione ai giorni nostri.
La storia narrata in questo volume ha inizio con la stagione che si apre dopo l'esperienza delle repubbliche giacobine e del Regno d'Italia napoleonico. In questi anni la Chiesa riminese era venuta ad un aspro confronto con la prima modernità, che si era presentata sotto forma di idee, di istituti giuridici, di organizzazione sociale importate d'Oltralpe... da allora la Chiesa riminese ha dovuto far fronte all'irrompere di molte sfide, sino ai giorni nostri. -
Cercatori cristiani in dialogo con l'Islam
Il dialogo con il mondo islamico è una delle più grandi interpellanze del XXI secolo. Il testo vuole ripercorrere le vite di alcuni di questi ""dialoganti"""" cristiani che tanto influsso hanno avuto nella vita ecclesiale di ieri (l'apertura al dialogo del Vaticano II) e di oggi (le esperienze di dialogo delle comunità cristiane in Algeria e in Siria). Massignon, Abd-el-Jalil, Gardet, Anawati, de Beaurecueil, De Chergè e infine Dall'Oglio sono i """"cercatori"""" presentati. Essi con allegria e coraggio hanno vissuto la sfida di ospitare nel cuore il mondo dell'alterità."" -
L' anno della misericordia. Il Giubileo Cociliare
L'anno giubilare è un termine che ricorre più volte nelle Scritture ebraico-cristiane. Una sorta di reset offerto per grazia da Dio alla società e al singolo fedele. In tal senso ogni Anno Santo cristiano è sempre ""l'anno della misericordia"""". Ma perché il Giubileo del 2015-2016 è stato voluto da papa Francesco come straordinario? Per ricordare a tutti che la svolta della Chiesa conciliare fu proprio quella indicate nel 1962 dal santo papa Giovanni XXIII: """"Ora la Sposa di Cristo preferisce usare la medicina della misericordia invece di imbracciare le armi del rigore"""".""