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Il pensiero dei suoni. Temi di filosofia della musica
La musica seduce la nostra sensibilità, ma eccita anche la nostra attività intellettuale, offrendo alla filosofia un campo particolarmente ricco e stimolante su cui esercitare le proprie riflessioni. Alessandro Bertinetto si interroga su alcuni tra i principali temi dell'estetica musicale: che cos'è la musica? La musica è l'unica arte dei suoni? Qual è il rapporto tra la musica e le altre arti? La musica è un puro gioco di sensazioni sonore o può comunicare contenuti e significati? Si può parlare di rappresentazione e di narrazione musicale? In che senso un brano musicale può essere allegro, triste, malinconico, irriverente? La musica ha una dimensione etica? Il libro discute, confronta e critica le risposte che le teorie oggi più accreditate danno a queste e ad altre domande. Dal confronto con i filosofi il lettore è così sollecitato a proporre soluzioni argomentate anche in base alle sue esperienze di pratica e di ascolto musicale. -
La geografia urbana
Nella realtà contemporanea, capire le città, le loro strutture fisiche, sociali e spaziali, è un'impresa insidiosa: il sovraffollamento, l'inquinamento, la dispersione sono elementi che complicano il quadro della geografia urbana e richiedono nuovi modelli di interpretazione. Questo manuale, in un dialogo aperto con altre discipline, offre gli strumenti necessari per poter condurre il discorso geografico all'interno del presente contesto storico e capirne gli scenari futuri, ragionando sulle forme, sui numeri, sulle dinamiche sociali che riguardano lo spazio urbano e indagando i riflessi culturali che la città esprime e dei quali è essa stessa espressione. -
Babilonia e le sue storie
Sovrani leggendari, come Hammurapi e Nabucodonosor, che hanno riscritto la storia del Vicino Oriente; cruenti conflitti e turbinosi cambi dinastici; i Giardini Pensili e la biblica Torre di Babele; un fervore culturale capace di dare i natali alla scrittura cuneiforme e al codice legislativo che è ancora una pietra miliare nella storia dell'umanità: Babilonia, mitica città-santuario continuamente violata dalla furia di saccheggi e conquiste, è stata per oltre due millenni uno dei centri pulsanti della civiltà antica. Fin dalla sua nascita e lungo il corso della sua storia millenaria, la capitale della Mezzaluna fertile è cambiata con lo scorrere del tempo, proprio come le acque dell'Eufrate su cui venne fondata: i molteplici strati che gli scavi archeologici hanno portato alla luce raccontano le numerose vite di questa straordinaria città, morta e risorta tante volte. Babilonia e le sue storie propone per la prima volta in forma narrativa la storia della grande città mesopotamica attraverso fonti dirette e indirette, ricostruendo le sue vicende politico-militari, le biografie dei suoi immortali protagonisti, la sua vita culturale e religiosa, in un percorso che scioglie con rigore i complessi nodi tra realtà storica e mitologia, e guida alla scoperta di una civiltà che dialoga ancora intensamente con il mondo di oggi. -
Soggettività smarrita. Sulle retoriche del capitalismo contemporaneo
L'affermarsi del nuovo discorso capitalista ha comportato, secondo Jacques Lacan, una profonda ridefinizione della norma sociale - non più centrata sulla disciplina e sull'inibizione dei desideri ma, al contrario, sul loro rivolgimento dentro un maniacale e autistico godimento consumistico. Posto di fronte all'erosione dell'ordinamento simbolico e all'assottigliarsi del legame sociale, il soggetto è sembrato perdere il proprio orientamento etico. Lo smarrimento del soggetto è allora il frutto dell'inesorabile, ma anche problematica, crisi della modernità e del suo principale istituto sociale, il lavoro. Se lo scenario post moderno appare quindi gravido di drammatiche criticità, al contempo esso mostra inedite e inaspettate opportunità. L'inquietudine che attraversa il nostro tempo non deve condurci necessariamente a un atteggiamento di rassegnata e sterile denuncia del presente o, peggio, verso istanze di recupero nostalgico di verticali strutture normative e societarie. Si tratta al contrario, sostiene con convinzione l'autore del volume, di aprirsi alla contingenza giocando fino in fondo la scommessa che ha come posta principale l'invenzione di nuove istituzioni democratiche e l'inaugurazione di prassi sociali che siano adeguate alla portata del cambiamento epocale che ci attende. Prefazione di Massimo Recalcati. -
Impresa & Stato. Rivista della Camera di Commercio di Milano. Inverno 2011. Vol. 93
Focus: vecchie e nuove professioni a Milano. Dibattito: Milano 2030: una città eco-positiva. Laboratorio: Mediterraneo: cambiamenti in corso. Argomenti: le nuove vie del welfare aziendale. Il senso delle parole: i beni comuni. -
Impresa & Stato. Rivista della Camera di Commercio di Milano. Primavera 2012. Vol. 94
Focus: investire nelle PMI locali. Dibattito: geo & economia. Laboratorio: la nascita di nuove imprese. Argomenti: recessione e microimprese milanesi; il senso delle parole: cooperazione, moral hazard, workaholic. -
La formazione dei docenti in Europa
La questione della formazione iniziale dei docenti ha un profilo tormentato. Il dibattito che la riguarda è stato spesso conflittuale e, talvolta, è apparso più guidato da interessi di parte che dalla ricerca di soluzioni adeguate. Per sganciare tale questione da un quadro di riferimento troppo angusto, come quello fornito dai singoli sistemi nazionali, è opportuno allargare lo sguardo all'Europa. Quest'ampliamento di prospettiva, infatti, permette di cogliere una più vasta trama di soluzioni per la formazione dei docenti. Il presente volume è stato concepito in funzione di tale preoccupazione, e mira dunque ad allargare le prospettive della formazione dei docenti attraverso una ricognizione su alcuni dei principali Paesi continentali. A questo scopo, la presente opera si avvale del contributo di importanti studiosi europei: Altet (Francia], Frabboni (Italia), Larcher (Austria], Margiotta e Baldacci (Italia), Marinova-Christidi (Bulgaria), Medina Rivilla, Dominguez Garrido, Medina Dominguez (Spagna), Wiater (Germania), Zabalza Beraza e Zabalza Cerdeirina (Spagna). -
Locus solus. Vol. 9: «In carenza di senso». Logiche dell'immaginario
Baudelaire, interrogandosi sull'immaginazione, ne forniva una definizione geniale: ""l'immaginazione scompone tutta la creazione e, con i materiali raccolti e disposti secondo regole di cui non si può trovare l'origine se non nel più profondo dell'anima, crea un mondo nuovo, produce la sensazione del nuovo"""". con questa formula andava proponendo una sfida radicale alle certezze della modernità, di cui sarà l'immaginario a farsi carico, nel tentativo di dare forma a quelle esperienze che, pur non prescindendo dalla razionalità, non sono in essa integralmente riassorbibili, come tutto ciò che appartiene al nostro """"sottosuolo"""", all'ambito del desiderio e della pulsionalità, ricorrendo a una sorta di bricolage intellettuale in grado di coniugare letteratura, arti visive e antropologia."" -
Architettura in 3D. Modelli digitali per i sistemi cognitivi
La rappresentazione digitale ha ormai assunto, anche nel campo dell'architettura, il ruolo di sistema a supporto della conoscenza, sia dal punto di vista documentativo sia da quello interpretativo. Il volume presenta alcuni dei risultati raggiunti nell'ambito della modellazione tridimensionale finalizzata alla costruzione di sistemi informativi e comunicativi applicati al campo dell'architettura. In tale contesto, i modelli digitali 3D sono utilizzati quali nuclei aggregativi di documentazioni, dati e informazioni, oltre che interfaccia di navigazione attraverso la quale veicolare e illustrare, con nuove potenzialità, l'analisi, lo studio e la divulgazione dell'architettura, rispondendo, al contempo, a specifiche caratteristiche di qualità formale e geometrica. -
Storia del cibo
Attraverso il cibo l'uomo entra in relazione col mondo: il passato e il presente di ogni civiltà si leggono nella cucina, dagli ingredienti alle influenze, dall'agiatezza o povertà dei contesti alle relazioni sociali. La storia del cibo è dunque, per eccellenza, storia culturale. Armesto ripercorre questa vicenda millenaria secondo una prospettiva globale, incentrata sulle grandi rivoluzioni che, nei secoli, hanno modificato il rapporto dell'uomo con ciò che mangia: il passaggio dal crudo al cotto; l'attribuzione di significati rituali all'assunzione del cibo; l'introduzione dell'agricoltura; la trasformazione degli alimenti in simbolo che marca le diseguaglianze sociali; i cambiamenti introdotti dall'industria globale; l'emergenza ecologica. Questo viaggio scopre approcci al tema dell'alimentazione diversi nel tempo e nello spazio ma, soprattutto, svela rapporti inattesi e prospettive nuove, mostrando come, nel cibo, storia della civilizzazione, storia della scienza e storia della società si incontrino. -
La morte nera. Storia dell'epidemia che devastò l'Europa nel Trecento
La morte nera del titolo è l'epidemia che, giunta in Europa nel 1347, si diffonde attraverso le città del Mediterraneo, l'ovest dell'Italia, la Francia meridionale, per poi risalire più a nord, sempre preceduta da un'onda di leggende sul morbo e frenetici passaparola. Siamo in Inghilterra, nella primavera del 1349, in una tranquilla e operosa comunità, chiamata Walsham. L'arrivo della peste in questo villaggio rurale della contea del Suffolk, tra l'aprile e il giugno del 1349, è devastante: la popolazione locale viene letteralmente dimezzata. Il volume è un esperimento letterario di docudrama, in cui il professore di Storia dell'Università di Cambridge racconta la storia dell'epidemia, dei personaggi e degli eventi di Walsham, mescolando realtà e finzione. Si configura un'indagine storica sulla vita quotidiana in Inghilterra ai tempi della peste nera, rigorosamente basata sui documenti, i cosiddetti registri di corte perfettamente conservati nel paesino di Walsham, che, al tempo stesso, tiene avvinto il lettore nella suspense quasi cinematografica dell'incalzante avanzare di questo morbo letale. -
Carlo Magno. Barbaro e imperatore
Formidabile condottiero, conquistatore spietato, saggio legislatore, crociato, cavaliere cortese, protettore della Chiesa, patrono della Francia, generoso mecenate, santo. Nessun altro personaggio della storia occidentale ha subito maggiori trasformazioni nell'immaginario popolare di Carlomagno, energico monarca di un popolo di rozzi guerrieri, celebrato attraverso i secoli come il più grande sovrano dell'Occidente cristiano, e a cui molti protagonisti della storia moderna e contemporanea si sono ispirati. Grazie al suo acume politico, alla sua intelligenza militare e alla sua profonda fede religiosa questo barbaro d'aspetto imponente, carattere determinato e tempra instancabile riuscì in un'impresa all'apparenza impossibile: conducendo una guerra costante su più fronti, volta a debellare nemici esterni e faide intestine, ampliò il dominio dei franchi fino a esercitare un potere assoluto su un impero etnicamente e linguisticamente eterogeneo, come non se ne vedeva dai tempi di Costantino, che egli fu in grado di tenere insieme per tutta la durata del suo lunghissimo regno. Un impero i cui confini comprenderebbero gran parte degli attuali territori di Francia, Germania, Belgio, Olanda, tussemburgo. Svizzera, Austria, Polonia, Slovenia, Repubblica Ceca, Ungheria e Italia. Una formazione politica, religiosa e culturale senza precedenti, a cui oggi diamo il nome di Europa. -
Longlife-longwide learning. Per un trattato europeo della formazione
Il contesto internazionale sta mutando profondamente, e con esso il modo in cui la formazione può contribuire allo sviluppo economico e sociale dei Paesi europei. Per le istituzioni, le università, gli insegnanti, i cittadini, emerge sempre più forte la necessità di ripensare il paradigma educativo, in modo da armonizzarlo con la natura dinamica e complessa dell'attuale società della conoscenza. Il volume presenta la prospettiva sistematica di alcuni dei maggiori pedagogisti italiani sui cambiamenti, in atto e all'orizzonte, del sistema formativo europeo: dalle nuove realtà sorte in seguito alla crisi del welfare state - segnate dal lifelong learning e dall'interazione tra la formazione formale e quella informale - ai percorsi diretti verso un learnfare efficace ed equo, che renda universale, oltreché centrale e permanente, l'accesso alle conoscenze e il loro apprendimento. -
I 10 anni che hanno cambiato il mondo. Una cronologia dal 2001
Il decennio iniziato nel 2001 ha cambiato profondamente il mondo. Questo libro rende visibili, dietro l'incalzare degli eventi, le innovazioni che influenzeranno i prossimi decenni: non solo I'11 settembre e la Guerra al Terrore, la crisi finanziaria e la recessione, ma la rivoluzione tecnologica innescata dalla Apple e il diffuso utilizzo del web, l'avvento dei social media e la ricerca sulle cellule staminali. I fatti si susseguono sotto forma di raffiche simili a brevi messaggi, e il loro accostamento suggerisce connessioni significative e inattese. Questi sono i modi della narrazione moderna, usati da moltissimi giovani, e riflettono la velocità del mondo di oggi. Più che una cronologia, questo è il racconto del decennio straordinario che, grazie alle nuove tecnologie, ha consegnato il potere nelle mani della gente: in futuro, niente sarà più come prima. -
Gli enigmi di Pitagora. 76 giochi matematici
Risolvere gli enigmi è come fare acrobazie con la mente: un modo ludico e avvincente per allenare l'ingegno. Questo libro raccoglie una serie di problemi intriganti e sfida il lettore in un funambolico percorso a ostacoli di rompicapo risolvibili senza la conoscenza di teorie matematiche ma semplicemente con l'astuzia e la creatività. Utilizzando un linguaggio fresco e privo di tecnicismi, ""Gli enigmi di Pitagora"""" istruisce, mette alla prova e svela il lato giocoso della matematica."" -
Il bene del paziente e le sue metamorfosi nell'etica biomedica
Analizzare la nozione di bene del paziente significa soffermarsi su un concetto cardine della pratica medica: nell'esercizio della propria professione il medico è infatti chiamato ad agire nel miglior interesse del malato, astenendosi dall'arrecargli danno o ingiustizia. Al tempo stesso, tale approfondimento apre un ventaglio di riflessioni sull'uomo e sulla sua costitutiva finitezza, perché il tema della vulnerabilità umana emerge a chiari caratteri proprio nel momento in cui egli si ammala e diviene paziente. Intrecciando queste due linee di ricerca e collocandole nella cornice dell'esperienza etica, il testo propone un'analisi terminologica, storico-concettuale e normativa della beneficenza in ambito clinico, con l'obiettivo di offrire una lettura della stessa che eviti di porla in contrapposizione all'autonomia. A tal proposito, l'autrice riprende il modello normativo della beneficenza-nella-fiducia elaborato da E.D. Pellegrino e D.C. Thomasma e mostra come questo paradigma riesca sia a dialogare con la realtà medica contemporanea sia a volgere lo sguardo all'avvenire, fornendo spunti di riflessione dinanzi alle sfide poste dal potenziamento genetico. -
Degenerazionismo. Psichiatria, eugenetica e biopolitica
L'idea di degenerazione ha segnato un'epoca. Questo libro ne ricostruisce la storia, dalle sue origini nella ""Histoire naturelle"""" di Buffon alla sua trasformazione in teoria psichiatrica con Morel, dalla sua declinazione in chiave criminologica con Lombroso alla sua diffusione tra gli eugenisti americani a cavallo tra XIX e XX secolo. Dotata di una notevole forza evocativa, l'idea di degenerazione è stata oggetto di diverse trattazioni, prima negli studi di Robert Castel e Michel Foucault, che hanno posto al centro delle loro analisi alcuni aspetti della teoria della """"degenerescenza"""" e la figura dell'anormale, poi in quelli più recenti di Daniel Pick e Jean-Christophe Coffin. In questo volume si mostra che l'idea di degenerazione introduce in realtà un nuovo vocabolario, inaugura una logica dell'argomentazione e struttura un campo discorsivo all'interno del quale diventerà possibile la nascita di quella particolare forma di biopolitica che si concretizzerà, per esempio, nelle legislazioni eugenetiche americane."" -
Il mercato siamo noi
Sviluppare potenzialità inespresse e creare circoli virtuosi è possibile: lo capiremo quando sapremo vedere gli altri, più che come minaccia, come risorsa o, ancor meglio, come coloro senza i quali non possiamo essere felici. Questo libro farà scoprire al lettore, sballottato dalle tempeste dei mercati finanziari, che il mercato siamo noi e il voto con il portafoglio dei cittadini responsabili può portarci all'obiettivo della felicità economicamente, socialmente e ambientalmente sostenibile. Lavorare per aumentare il benessere degli ultimi è la via faticosa ma gratificante che consente di risolvere la nostra povertà di senso e di raggiungere l'equilibrio ambientale. -
Biografie. La scrittura delle vite in Italia tra politica, società e cultura (1796-1915)
Nel corso del ""lungo Ottocento"""" circolarono nella penisola italiana migliaia e migliaia di biografie. Incentrate su personaggi della storia sacra oppure dedicate ai protagonisti del processo risorgimentale, esse costituirono per lungo tempo una porzione rilevantissima della scrittura e del consumo di storia nel paese, contribuendo a definire due diverse Italie, una legata maggiormente alla cultura cattolica, l'altra volta a recepire in profondità le novità politiche e culturali del secolo. Il volume dà conto di queste dinamiche ricostruendo, anche attraverso l'analisi diretta delle opere, il quadro d'insieme, nel quale agirono orientamenti editoriali e scelte individuali degli autori, e ripercorrendo le influenze straniere, soprattutto francesi e inglesi, che operarono in quel periodo. Senza trascurare la voce delle donne che si cimentarono con il genere, dando luogo a soluzioni narrative e percorsi intellettuali che, sebbene spesso marginali e scarsamente apprezzati dai contemporanei, risultano nondimeno di grande interesse."" -
Quasi-cose. La realtà dei sentimenti
Cosa sono le quasi-cose? Anzitutto le atmosfere, cioè i sentimenti effusi nello spazio e che di solito non possiamo modificare, ma anche il dolore, la cui aggressività costituisce al tempo stesso una garanzia identitaria del soggetto. E poi la vergogna, sia personale sia vicaria (quella che proviamo per chi ""dovrebbe"""" vergognarsi!), il corpo proprio, le cui """"isole"""" eccedono gli organi del corpo fisico, lo sguardo, tanto aggressivo, nella vita quotidiana come nel ritratto, da produrre un'emorragia della nostra identità, e infine la luce crepuscolare nella sua suggestiva vaghezza. Tutti noi descriviamo le quasi-cose, le collochiamo in uno spazio, riconosciamo loro un'identità intersoggettiva e amodale, e soprattutto ne avvertiamo affettivamente l'invadenza. Sebbene effimere, intermittenti e prive di una causa loro esterna, le quasi-cose instaurano infatti una specifica comunicazione col corpo proprio di chi percepisce, generando lo spazio affettivo in cui questi si trova e che in vario modo lo condiziona. A una filosofia che non sia esercizio astratto, ma riflessione su come ci si sente qui e ora, spetta allora riconoscere che delle quasi-cose e delle qualità affettive che esse generano non può fare a meno nessun repertorio ontologico degno di questo nome.""