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Arcipelago Europa. Viaggio nello spirito delle città
Dopo aver percorso i grandi scenari del Novecento nel libro ""Leggere il tempo nello spazio"""", Karl Schlögel, maestro nell'interrogare fonti storiche inusuali come planimetrie ed elenchi del telefono, architetture e orari ferroviari, si rivolge ora alla nuova Europa, dando voce alle sue città. Le città di Schlögel sono spesso luoghi inattesi, come la lituana Marjampole, dove tutte le automobili del continente si radunano e vengono smistate per la vendita; o Niznij Novgorod, """"capitale intermedia"""" dell'immensa Russia, sede di esperienze architettoniche sorprendenti; ma anche la Budapest di Lukács e la Kosice di Sándor Márai. Oppure sono i grandi centri della modernità - San Pietroburgo e Ginevra, Rotterdam e Napoli, Mosca e Berlino. Città in costante mutamento. Piccoli crogiuoli multietnici e multilinguistici, vere e proprie città bazar. Città vistose e colorate, città esauste, deperite nell'autoisolamento e nella guerra, nelle cui vene scorre però la linfa del futuro. Città vibranti. Il filo che lo storico insegue nel suo dotto passeggiare tra rovine e segni esuberanti del nuovo è quello di una rilevanza non scontata, di un ruolo, talvolta sommerso ma decisivo, che ciascuno dei luoghi attraversati copre nella mappa, che si va disegnando, di un'Europa mutevole e inattesa, dove dialogano storia e geografia, ferite ed esperimenti, cultura e vitalità del nostro continente."" -
Giovani nel '43. La «generazione zero» dell'Italia del secondo dopoguerra
Il volume racconta, dando voce ai protagonisti, la storia di una generazione cruciale dell'Italia repubblicana: quella dei ragazzi del '43. Bambini durante la dittatura fascista, giovani durante i rischi e le deprivazioni del periodo bellico, si affacciano all'età adulta nel periodo della ricostruzione e della crescita economica. È soprattutto dalla loro energia vitale e creativa che l'Italia riparte. Sono loro a porre le fondamenta dell'Italia del secondo dopoguerra, a gettare le basi del nuovo modello sociale e di sviluppo all'interno del quale cresceranno, in benessere e libertà, i loro figli e nipoti. Una generazione che ha attraversato in età cruciali alcuni snodi fondamentali del XX secolo e che con le sue scelte ha impostato il ritmo di marcia delle coorti successive. A ben vedere, come i vari capitoli di questo libro mettono in evidenza, una generazione dell'impegno e della responsabilità. Doti e valori senz'altro da riscoprire nell'Italia di oggi. -
Antonio De Viti De Marco. Una storia degna di memoria
Antonio de Viti de Marco (1858-1943) è una delle figure di maggior rilievo nel panorama del pensiero economico italiano, conosciuta e apprezzata anche all'estero. Insigne studioso di scienza delle finanze, fu un convinto meridionalista, profondamente impegnato, su posizioni liberali e radicali, nella vita politica italiana. Mancava sinora una storia completa capace di tratteggiare il profilo complessivo di quest'uomo, come teorico dell'economia, politico, individuo, e di rendere pienamente conto della sua fama internazionale. Il volume, che consiste nella trascrizione completa delle interviste realizzate dalla curatrice per la realizzazione di un documentario da lei progettato, colma questa lacuna: a raccontarci in profondità ma senza tecnicismi Antonio de Viti de Marco sono le voci dirette di studiosi di discipline diverse, sia italiani che stranieri, e la testimonianza preziosa della biografa Emilia Chinili, grazie alla quale si conosce per la prima volta il lato personale di questo importante intellettuale. Il documentario si trova all'indirizzo: www.dsems.unisalento.it/devitidemarco -
Viaggio nella storia sociale
Com'è cambiata la ricerca storica nella seconda metà del Novecento? Perché si parla tanto di storia sociale? E in che termini? Questi gli interrogativi a cui ""Viaggio nella storia sociale"""" cerca di rispondere, ripercorrendo i filoni storiografici che negli ultimi decenni hanno affrontato il tema della civiltà materiale e dei comportamenti della quotidianità. Dal pauperismo alla marginalità, dalle mentalità alle visioni del mondo, la storia sociale ha cercato di dar voce a quella maggioranza di uomini che aveva sempre trascurato. Con le indagini quantitative della demografia storica e il metodo indiziario della microstoria; con la psicostoria e l'analisi dei comportamenti collettivi; con lo studio del nascere, dell'amare, del morire, della malattia e della fame, della famiglia e dei sentimenti, la storia sociale ha interrogato il passato alla luce di nuovi metodi, di nuove fonti e di una diversa sensibilità interpretativa."" -
Etica e nuova genetica. Una posizione liberale
Le nuove scoperte e le nuove tecnologie che ci permettono di leggere il codice genetico di ciascun individuo sembrano predisporre una rivoluzione mai vista nella storia dell'uomo. Non solo si potranno curare anche le malattie più gravi: avremo a disposizione gli strumenti necessari per modifiche estetiche estreme e soprattutto la capacità di potenziare indefinitamente il nostro corpo per rispondere a scopi e funzioni particolari. Tuttavia, questi vantaggi sembrano avere un costo da un punto di vista morale, e molte sono le paure di un ritorno a pratiche (l'eugenetica) che hanno segnato la storia recente dell'umanità. Con un approccio filosofico informato scientificamente, l'autore presenta la sua posizione liberale, favorevole ai potenziamenti e alle modifiche del genoma su base volontaria, con una chiara spiegazione del funzionamento biologico degli esseri viventi illustra la differenza tra la vecchia eugenetica di stampo platonico-nazista e la nuova genetica, e mostra la fragilità degli argomenti conservatori. Un testo dunque che fornisce significativi spunti per la discussione pubblica su un tema che sarà sempre più importante per le scelte pubbliche e la vita degli individui. -
Max Bill in Italia. Lo spazio logico dell'architettura
Ripercorrere le vicende che accompagnano le opere e le architetture di Max Bill (1908-1994) conduce nel cuore dei maggiori eventi sociali, artistici e culturali del Novecento. Architetto, pittore, scultore, designer e grafico, Bill si forma al Bauhaus, opera in un orizzonte internazionale e si confronta con le personalità di spicco del XX secolo: da Le Corbusier a Gropius, da Kandinskij a Mondrian. Frutto di un'ampia ricerca archivistica condotta su materiale autografo, il volume è il primo studio approfondito sull'attività dell'artista in Italia, campo privilegiato d'indagine e di lavoro soprattutto durante il dopoguerra. Questo libro ci fa conoscere in profondità le strutture portanti della sua visione spaziale e architettonica, esemplificandole anche attraverso la ricostruzione e la lettura grafica di due progetti inediti di grande interesse: la realtà nuova alla Triennale di Milano del 1947 e il Museo di arte contemporanea di Firenze del 1980. -
Leonardo in Russia. Edizione italiana e russa
La cultura russa, a partire dalla fine del XIX secolo, ha sviluppato un intenso rapporto con l'eredità di Leonardo da Vinci. Alcuni episodi, connessi soprattutto alla confluenza di opere di Leonardo e della sua scuola nelle collezioni russe, sono più noti. Sono invece meno note la continuità e la varietà di questo interesse per il genio di Vinci, che ha attraversato momenti e contesti differenti della storia russa del Novecento. Da una parte si è cercato in Leonardo il tramite di confronto tra identità nazionale e Rinascimento italiano nel suo significato universale. Per altri versi l'artista-architetto, tecnico e scienziato è stato oggetto di studi storici e filologici, traduzioni e commentari, entro una più ampia impresa di diffusione in Russia della trattatistica rinascimentale italiana da Alberti a Palladio. La vita e l'opera artistica di Leonardo sono state, inoltre, ripetutamente fonte di ispirazione per originali fioriture artistiche, dal romanzo storico alla cinematografia e alla musica. Il volume, con testi bilingue italiano-russo, esplora e presenta alcuni passaggi rilevanti di questa vicenda. -
Esploratori. Dai popoli cacciatori alla civiltà globale
Imponente affresco della storia umana vista attraverso la speciale lente d'osservazione dell'esplorazione geografica, il libro di Fernàndez-Armesto riesce nell'impresa di offrire al lettore tutto quello che il titolo promette: un percorso che parte dal processo di divergenza che ha condotto l'uomo a popolare la terra, sviluppando culture e civiltà diverse e autonome, per arrivare al processo di convergenza che, specialmente negli ultimi cinquecento anni, ha spinto sempre di più i popoli a riavvicinarsi e mettersi in contatto tra loro, producendo contaminazioni tra società e culture. -
Il lungo Risorgimento. La nascita dell'Italia contemporanea (1770-1922)
Partendo dalla celebre espressione attribuita erroneamente a Massimo D'Azeglio ""L'Italia è fatta, ora van fatti gli italiani"""", Gilles Pécout ripercorre il lento processo di costruzione nazionale dell'Italia a cominciare dalla fine del Settecento. Uno degli aspetti caratterizzanti di questa analisi è la scelta di evidenziare il peso reale del ruolo svolto dallo Stato, in stretto rapporto con lo sviluppo dell'economia e con l'evoluzione delle gerarchie sociali, mettendo dunque in discussione l'immagine di """"nazione debole e senza Stato"""". Il ricorso alla storiografia a partire dal XIX secolo e la sua rilettura in chiave ideologica mostrano che il cliché dell'""""Italia debole"""" rappresenta una reazione nei riguardi di quella confisca dello Stato e dei valori nazionali fatta dal regime fascista piuttosto che un implicito effetto dell'incompiutezza del processo di riunificazione. Senza sottovalutare le fratture, i vari fattori di divisione e i limiti di un processo la cui importanza fino ai giorni nostri è comunque innegabile, Pécout ricostruisce le origini dell'Italia, evidenziando le prospettive politiche del gran dibattito storico italiano riguardo alle questioni dell'integrazione civile, culturale, economica e sociale del paese."" -
La Repubblica virtuosa. Una proposta per l'Italia
Una sincera meditazione rigorosa e appassionata su un tema da anni al centro del dibattito, in Italia e non solo: il rapporto g di dipendenza tra sistema normativo-costituzionale e disposizione etica del ceto politico e della stessa società civile. Attraverso un confronto con i modelli del passato, Vincenti svela le lacune della Costituzione italiana mostrandoci come anche esse siano responsabili degli abusi di potere che riempiono ogni giorno le pagine dei giornali. Un saggio che guarda in faccia i difetti degli italiani e delle loro istituzioni, spiegando le ragioni dei fenomeni politico-sociali che. dopo la Prima Repubblica, continuano a caratterizzare anche la Seconda, come la costante tendenza a violare le leggi, il sempre minor interesse per il bene comune, I'incapacità sistemica di generare un'effettiva alternanza nell'esercizio del potere. Un racconto che parla di patria, di virtù civile, di doveri, di repubblica, in una cornice di pensiero tutta italiana. -
Il conte e il suo giardino. Sguardo ai fondamenti della filosofia di Shaftesbury
L'ideale del Landscape Garden nasce grazie al contributo di filosofi, architetti, pittori: tutti concorrono alla progettazione di quello che è ritenuto l'apporto più originale che la cultura britannica abbia offerto all'estetica preromantica, nonché la prima forma di arte figurativa che possa dirsi autenticamente inglese. Shaftesbury (1671-1713) ne descrive inconsapevolmente un'immagine, di cui si servirà per presentare la sua ""EUtopia"""". Il tema del giardino paesistico inglese, così poco esplorato nella produzione critica sul Conte, apre una nuova prospettiva interpretativa delle idee portanti del suo pensiero. Il volume, nel ripercorrere le dinamiche che hanno generato questo angolo di Natura, ove l'uomo si perde per ritrovare in sé la stessa infinitezza del Genio, porta in luce tutta l'originalità del filosofo. Egli riconduce al Landscape Garden le radici del Gusto morale come regola di vita, della libertà e dell'uguaglianza come capisaldi sociali, dell'inconsueto e irregolare come tratti della vera bellezza."" -
The antiquities of Africa. I disegni di architettura di James Bruce e Luigi Balugani. Ediz. illustrata
Il testo illustra l'impresa condotta in Nord Africa, a partire dal 1765, dall'esploratore scozzese James Bruce con la collaborazione del disegnatore bolognese Luigi Balugani. Destinata ad assumere un carattere naturalistico, la spedizione nacque con l'intento di documentare i monumenti delle antiche province dell'Impero romano, coincidenti con gli odierni territori di Algeria, Tunisia e Libia. I numerosi disegni realizzati nel corso del viaggio, parte di una pubblicazione mai compiuta, rivelano un episodio che merita di essere annoverato fra le analoghe esperienze coeve, i cui esiti, dati alle stampe in volumi di successo, si posero all'origine della disciplina archeologica alimentando le riflessioni degli eruditi e ispirando le opere di architetti, artisti e artigiani. -
La rosa del freddo e l'avventura dell'uomo. Ovvero come l'uomo vinse una sfida della natura
Ricordate il film ""The Day after Tomorrow"""" del regista Roland Emmerich dove la Corrente del Golfo si ferma per un improvviso distacco di un'immensa banchisa, lasciando il Nord America nella morsa delle piogge torrenziali, dei maremoti e del ghiaccio? Un evento analogo si verificò 12.000 anni fa, alla fine dell'Era glaciale. Diversamente dalla pellicola, dove tutto succede in un intervallo di poche ore, allora il freddo ritornò nel corso di alcune decadi: un tempo comunque brevissimo, che portò nella fascia temperata lunghi secoli di aridità. Solo dopo mille anni il clima ritornerà mite, permettendo così la nascita e lo sviluppo dell'agricoltura. A partire da questo evento, il volume spiega sotto il profilo scientifico come l'interazione tra oceano e atmosfera determini il clima, offre un quadro del dibattito inerente la Rivoluzione del Neolitico, propone una lettura del mito di Demetra e Persefone come passaggio dalla società precerealicola alla nuova economia basata sul lavoro nei campi. E si chiede anche se il superamento della crisi ambientale da cui il nostro mondo ebbe inizio possa essere interpretato come esempio di resilienza."" -
Consumare-investire il tempo libero. Forme e pratiche del leisure time nella postmodernità
Il volume analizza le forme e le pratiche di consumo e di investimento del tempo libero nella postmodernità, evidenziandone i successivi cambiamenti in relazione al divenire della società e del mercato. I saggi raccolti esaminano il ruolo delle emozioni nel tempo libero, l'importanza del leisure tirne nella costruzione dell'identità, il rapporto tra gli spazi che vengono a questo dedicati e il lavoro, le politiche pubbliche implementate in favore di una sua ""equilibrata"""" diffusione. E ancora, le caratteristiche e il significato delle modalità di intrattenimento visive e uditive (la Rete, il cinema, lo sport in tv, la musica pop), e delle attività all'aperto: per concludere con interventi relativi alla domanda e all'offerta di svago trasgressivo e deviante, dal gioco d'azzardo al turismo sessuale. Postfazione di Antonio La Spina."" -
Verso nuovi modelli di business
Nei paesi occidentali avanzati esistono oggi proposte di nuovi modelli di business per il rilancio della generazione di valore da parte delle imprese? E nel contesto italiano si sta investendo su tali innovazioni? Per rispondere a queste domande, che toccano il tema cruciale dell'uscita da una crisi capace di rimettere in dubbio decenni di certezze, il volume parte dall'analisi della recente letteratura economica e manageriale internazionale. A emergere è una nuova concezione dell'impresa, da intendere come valorizzatrice di risorse sociali, umane e ambientali, nel segno dello sviluppo sostenibile. Il libro presenta quindi dieci casi di studio relativi a imprese italiane che fanno profitti proprio grazie all'attenzione a queste risorse: da Foppapedretti a Ferrero, da Marcopolo a TheBlogTv. Realtà che incarnano alcune delle possibili strade di uscita dalla crisi. -
Comunicare con le immagini
Le arti visive e la pubblicità, il design e l'architettura, la grafica, il fumetto e il cinema realizzano immagini che sanno coniugare efficacemente percezione e cognizione. Questo libro vuole spiegare come si fa a comunicare con le immagini, in che modo gli elementi percettivi, iconografici, simbolici e stilistici s'incastrano in una grammatica degli effetti, nella capacità di trasmettere informazioni e fare scattare emozioni mediante la loro funzione espressiva. -
Meno e meglio. Decrescere per progredire
La felicità, il benessere, la qualità della vita non hanno alcuna relazione diretta con la ricchezza materiale. Avere molto non significa stare bene. Al contrario, staremo meglio se sapremo proporci come obiettivo non il meno, ma il meno quando è meglio. Maurizio Pallante racconta in queste pagine una rivoluzione fatta di semplicità, di ragione e di rispetto, che si fonda sulla scelta di ridurre la produzione e il consumo delle merci che non soddisfano nessun bisogno. Dalla crisi di oggi - che è ambientale, energetica, morale e politica, oltre che economica - si potrà uscire se la società del futuro saprà accogliere un sistema di vita e di valori fondato sui rapporti tra persone, sul consumo responsabile, sul rifiuto del superfluo. -
La scuola che vorrei
Da affare di Stato per il bene di tutti, la scuola è diventata un rischio delle famiglie: quanto puoi spendere e quanti sacrifici sei disposto a fare per la carriera di tuo figlio? Per milioni di genitori l'istruzione ha assunto ormai i tratti di un ricatto venduto come un'opportunità di autorealizzazione. Sganciata da un legame vivo con la tradizione culturale, la scuola è diventata un oggetto altamente manipolabile, a disposizione di maggioranze politiche, burocrazie e interessi privati, di chi insomma ha la possibilità di far valere la propria volontà. Il libro indaga le radici di questo processo in Italia, Inghilterra e Stati Uniti. Con una proposta finale. -
Nuovi conflitti costituzionali. Norme fondamentali dei regimi transnazionali
In questo libro l'autore affronta i problemi del diritto del nuovo mondo globalizzato. Nell'ambito di processi di governance transnazionale trasferimento delle funzioni regolative nelle mani di soggetti transnazionali non pubblici e conseguente carenza di legittimazione democratica -, i modelli giuridici sono chiamati a misurarsi, più che con l'arretramento della sovranità statuale, con il rapporto tra costituzione e autonomie sociali e la pretesa regolativa delle prime sulle seconde. L'analisi di Teubner illustra come i settori funzionali della società sviluppino non solo processi in senso lato di giuridificazione, ma di vera e propria costituzionalizzazione, scardinando l'accoppiamento tra l'idea di costituzione da un lato e lo Stato e la politica istituzionalizzata dall'altro. Il costituzionalismo sociale passa per l'estensione generalizzata dei diritti fondamentali nei diversi regimi transnazionali per scongiurare quegli effetti (auto)distruttivi generati dalle pretese espansive spinte al limite delle razionalità parziali. Il fine è quello di assicurare una possibilità di coesistenza per la pluralità dei discorsi, rivendicando al contempo la specifica autonomia del diritto rispetto agli altri sistemi. -
Siamo spiacenti. Controstoria dell'editoria italiana attraverso i rifiuti dal 1925 ad oggi
Una storia dei rifiuti editoriali in Italia che integra, corregge o contraddice la storia dei libri pubblicati. Una controstoria, dagli anni venti a oggi, che viene gui raccontata per la prima volta in modo organico, con riferimento particolare alla narrativa italiana contemporanea. Un percorso istruttivo e avventuroso, che si sviluppa attraverso notizie e testimonianze, riflessioni e aneddoti, con tante piccole e grandi scoperte: dalle rinunce preventive autocensorie nel Ventennio fascista, a una lunga serie di rifiuti espliciti o mascherati, con le più diverse motivazioni, letterarie o mercantili, ideologico-moralistiche o diplomatiche. Si delinea così un microcosmo animato e variegato di case editrici come Einaudi, Mondadori, Rizzoli, Bompiani, Adelphi, Garzanti, e di letterati-editori come Pavese, Vittorini, Calvino, Sereni, Gallo, Natalia Ginzburg, nel guale spiccano, accanto ai casi clamorosi del ""Gattopardo"""" e di Guido Morselli, di Andrea Camilleri e di Susanna Tamaro, altre storie, ignote o meno note ma non meno significative. Mentre negli ultimi decenni i rifiuti tendono a ridursi progressivamente con la proliferazione di offerte, occasioni e sedi di pubblicazione per scrittori e scriventi esordienti o nuovi: lo scrittore inedito scompare, sostituito peraltro dallo scrittore che, se non ha successo, viene ben presto abbandonato.""