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Locus solus. Vol. 8: Giocattoli
Spesso trascurati a vantaggio del gioco, i giocattoli costituiscono un mondo particolarmente affascinante e complesso, per lo più inesplorato. Il volume si propone di riaprire la magica stanza dei balocchi con una serie di contributi che ne esplorano le valenze immaginarie, culturali e artistiche. Bambole, marionette, elementi naturali, strumenti scientifici e mondi in miniatura si riscoprono così intriganti giocattoli mentali e filosofici, depositi di tempo, trappole per il sogno e la creatività, o inquietanti protesi del corpo umano. Un universo multiforme che, passando per il cinema e per l'arte, disegna una mappa della contemporaneità come suggestivo, ma anche problematico, ""paese dei balocchi""""."" -
Città e memoria. Beirut, Sarajevo, Berlino
Piazza dei Martiri a Beirut, Potsdamer Platz a Berlino, quartieri interamente trasformati come Grbavica e Ilidza a Sarajevo: luoghi emblematici di città spianate e stravolte dalle guerre, luoghi che sono stati radicalmente alterati da un processo di ricostruzione che e al tempo stesso cesura con un passato traumatico e incessante rivendicazione del nuovo. Ma che rapporto ha il luogo attuale con il luogo scomparso? Può ancora ricordare il luogo del passato, può ancora consentire una ricomposizione dell'unità perduta della piazza? O forse le tracce sono state definitivamente perdute? E ancora, come si conservano la memoria collettiva e la forma della città prima, durante e dopo la guerra? Tre giovani autori, architetti e storici, si confrontano con tre grandi città devastate dai conflitti avviando una riflessione intorno alla questione della memoria e dello spazio urbano come narrazione vivente della storia: un appassionante viaggio alle radici del nostro presente che, sul filo della dialettica di ricordo e di oblio, restituisce, più carichi di vita che mai, i luoghi che sono stati e non sono più attraverso la memoria che le popolazioni hanno della loro metamorfosi. -
La geopolitica del Novecento. Dai Grandi Spazi delle dittature alla decolonizzazione
La geopolitica, che si occupa del rapporto tra spazio geografico e potere politico, esiste di fatto da quando esistono gli Stati. Ma fiorì come scienza nella prima metà del XX secolo e divenne uno strumento delle dittature di quegli anni; per questa ragione, dopo la seconda guerra mondiale, su di essa cadde il silenzio. Oggi la geopolitica ha riacquistato uno status scientifico e questo libro le restituisce il suo retroterra storico, analizzandone la genesi prima e dopo la Grande guerra, l'ascesa e la caduta nelle dittature di Germania. Italia. Giappone, Spagna e Portogallo e, infine, la rinascita odierna. Fondato su documenti in otto lingue, il saggio si sofferma anche sulle vicende e sulle figure dei protagonisti della geopolitica: il coinvolgimento nazionalsocialista del generale e professore tedesco Karl Haushofer; la tragedia di suo figlio Albrecht, funzionario nazista e resistente; l'aviatore italiano Giulio Douhet, teorico dei bombardamenti a tappeto; lo storico spagnolo Jaime Vicens Vives, geopolitico nella tenaglia fra Repubblica e franchismo; il teorico brasiliano del meticciato Gilberto Freyre, ultimo cantore del ""'colonialismo dolce"""" del Portogallo salazarista. Un affresco sinora senza eguali nella letteratura geopolitica mondiale."" -
Moda. Storia e storie
Che la moda abbia un passato sembra quasi una contraddizione in termini: considerata passeggera e fuggevole per definizione, la moda non è solo ciò che è di moda oggi, ma anche un processo che si articola nel tempo. Attraverso ventuno contributi scritti da specialisti internazionali, il volume offre una panoramica degli intrecci tra storia e moda e si propone come guida critica all'uso delle fonti, da quelle documentarie conservate in archivi e biblioteche alle opere d'arte ed oggetti esposti nei musei fino ai materiali nelle cineteche. Ne emerge un proficuo dialogo fra discipline - sociologia, antropologia, economia aziendale e storia dell'arte fra le tante - che oggi contribuiscono allo studio della moda. -
Convergenze. Gli strumenti letterari e le altre discipline
Alla base di questo libro c'è un paradosso. Mentre la letteratura e la critica letteraria non occupano più la posizione di prestigio che hanno mantenuto per secoli nelle nostre società (e nei nostri programmi scolastici), cresce l'interesse per il linguaggio e per le pratiche narrative da parte di chi fa un altro mestiere: gli scienziati ricorrono alla metafora per rappresentare i metodi dei loro esperimenti; gli storici vigilano con occhio critico sull'organizzazione del racconto; gli studiosi del diritto analizzano scenari e testimonianze attingendo a una moderna sapienza retorica. E così via, in un intreccio di prestiti e calchi non solo linguistici ma culturali, che questo libro isola per la prima volta come fenomeno unitario. Approfittando di un punto di vista mobile (negli ultimi anni ha insegnato in California e in Brasile, in Svizzera e in Germania, in Australia e in Danimarca) e del bagaglio di uno studioso di razza, Remo Ceserani disegna la mappa di un tipo di migrazioni in divenire, e di un territorio disciplinare definito da contaminazioni e convergenze. E lo fa in un libro che racconta incontri e patteggiamenti, fittissimo (nell'urgenza di afferrarli) di nomi e di storie. Un libro che, inseguendo travestimenti e metamorfosi della letteratura, ne ribadisce infine una forma di imprevista, tenace persistenza. -
Storia dell'America latina
La prima storia completa dell'America Latina, dalla conquista europea tra Quattro e Cinquecento ai giorni nostri. Una panoramica a trecentosessanta gradi che, partendo dal confronto tra l'impero spagnolo e il mondo dei Maya, degli Aztechi, degli Incas, attraversa secoli segnati da nuove repubbliche e antiche forme di governo, conflitti e colpi di stato, regimi militari e prospettive democratiche. Fino a proporre un'analisi degli anni più recenti, dal governo populista di Hugo Chàvez all'emergere sul panorama internazionale del Brasile, grande potenza economica e politica. Il volume unisce andamento cronologico e approfondimenti tematici, adottando una duplice linea interpretativa che getta luce sia sull'autoritarismo funzionale al governo della modernizzazione sia sugli effetti sociali delle scelte di sviluppo economico. -
Un racconto apocalittico. Dall'economia all'antropologia
L'Apocalisse, ci dice l'autore, è sempre l'attesa di una rivelazione redentrice, è una delle forme di quel divino nascondimento che Pascal ci ha insegnato ad amare come speranza. In un contesto economico, sociale e politico diverso da quello del passato della giovinezza, che crea un rimemoramento nostalgico, l'autore ci conduce attraverso una costellazione di spunti teorici e di esemplificazioni concrete intorno ad alcuni temi rilevanti per leggere la contemporaneità. Primo fra tutti il rapporto tra economia e antropologia, portato di nuovo alla ribalta dalla crisi finanziaria, che ha mostrato l'importanza del legame tra scambio di mercato e relazioni personali, tra mondo delle merci e mondi simbolici, tra economia e cultura. Una società, del resto e non di meno, attiva, attivissima, che rende manifesto un grande dinamismo nell'informalità dei rapporti e nella rifunzionalizzazione di antichissime relazioni sociali. -
La lezione di Pier Luigi Nervi
Lo studio della formazione di Pier Luigi Nervi e il recupero delle sue lezioni romane, raccolte da Roberto Einaudi e qui per la prima volta pubblicate, conducono il lettore alla scoperta del pensiero dell'ingegnere-architetto, una delle figure di intellettuale più interessanti e complesse del Novecento. Dalla sua esperienza professionale e umana di ingegnere, progettista e imprenditore, che ha saputo coniugare la concezione strutturale con la forma architettonica, emerge un insegnamento che travalica l'ambito specifico delle costruzioni. -
Crescere per competere. Le piccole e medie imprese in un mondo globale
Da molti decenni le regioni del Centro-Nord Italia sono segnate da un perdurante successo della loro crescita industriale, che la crisi attuale ha reso in alcuni tratti più incerto ma che non ha annullato che alcuni sistemi produttivi ritenuti senza futuro tornino inspiegabilmente a crescere e a esportare? Come è accaduto che questi sistemi abbiano sviluppato al loro interno condizioni di competitività in grado di portarli a concorrere con successo su tutti i mercati del mondo? Frutto di un progetto di ricerca condotto in una tipica regione di piccola e media impresa, il Veneto, il libro offre risposte a questi interrogativi e disegna uno scenario sorprendente, più ricco di opportunità di quanto si possa supporre, molto diverso da quanto ci vogliono far credere coloro che ritengono che le piccole e medie imprese italiane non siano in grado di competere sui mercati internazionali. Non esiste un'unica regola per competere nel mondo d'oggi e le ricette sono molto più numerose e varie di quanto si è soliti immaginare. -
Poetiche della creatività. Letteratura e scienze della mente
Interrogarsi oggi sulle relazioni fra letteratura e scienze della mente serve innanzitutto a rafforzare la concezione della poesia e della narrativa come forme di conoscenza della realtà. Concetti fondamentali, come quelli di inventio e di stile, possono essere rivisitati, allo scopo di indagare territori ancora piuttosto ignoti: per esempio l'obscurisme tipico di gran parte della lirica moderna potrebbe rivelare aspetti imprevisti, non solo irrazionali. E quindi lecito intraprendere ricerche innovative, sondando da angolature inconsuete le intersezioni fra la letteratura e le scienze o le arti. E già si comprende che anche nel panorama letterario italiano dell'ultimo secolo cominceranno a emergere nuovi valori o comunque testi degni di un'attenta considerazione. Senza alcuna soluzione precostituita, Poetiche delta creatività propone riflessioni teoriche e applicazioni interpretative, che contribuiscono a far individuare sentieri interessanti per la critica letteraria. -
L'alternativa islamica. Aperture e chiusure del radicalismo
Negli ultimi decenni del XX secolo, l'Islam radicale o politico si è presentato come un'alternativa di contestazione ai sistemi politici vigenti, tanto nel mondo sunnita (col qutbismo e post-qutbismo) quanto nel mondo sciita (con la rivoluzione khomeinista e Hizballah). L'antagonismo è stato alimentato da potenti principi costituenti: i concetti di popolo oppresso, di jihad e di sovranità di Dio. L'istituzionalizzazione e il prevalere di correnti terroristiche hanno poi fatto fallire il progetto, ma all'alba del XXI secolo articolate e ibride forme di Islam si propongono a rinverdire prospettive di trasformazione politica all'interno del mondo globalizzato. -
Naturalmente comunisti. Politica, linguaggio ed economia
Il disastro umano e storico del comunismo reale, finito con la caduta del Muro di Berlino, ha fatto credere a molti che il capitalismo fosse non soltanto il modello economico vincente, ma addirittura l'unico possibile e naturale. In questo saggio controcorrente, Cimatti propone una tesi del tutto diversa: il capitalismo è un fenomeno storico, non naturale, e come tutto ciò che nasce è destinato a morire: un'alternativa migliore esiste, ed è proprio quel comunismo dato per morto dal mondo dell'economia. Nel libro il sistema capitalista viene studiato da un punto di vista biologico: è un parassita che vuole mangiarsi l'organismo che lo ospita, l'homo sapiens. La sua essenza è la trasformazione del denaro in altro denaro: gli uomini sono solo mezzi, catturati in una spirale inarrestabile. L'autore presenta l'alternativa a questo modello a partire da una descrizione delle caratteristiche della natura umana, incompatibili con il capitalismo e, al contrario di quanto si è spesso affermato, in armonia con la vita comunista. -
L'aborto in Italia. Storia di una legge
A più di trentanni dalla legge 194, l'interruzione volontaria di gravidanza continua a essere un tema scottante e tocca molteplici aspetti: dalla questione morale e giuridica a quella di impronta più marcatamente ideologica. Il volume di Giambattista Scirè offre un quadro complessivo del cammino che ha portato alla regolamentazione dell'aborto in Italia, capace di prendere in considerazione i punti di vista di tutti i protagonisti della vicenda, dalle avanguardie intellettuali al mondo cattolico intransigente, dai movimenti femminili e radicali alle forze della politica e dell'informazione. Attraverso i documenti dell'epoca, l'autore ci offre una ricostruzione storiografica delle vicende che hanno segnato il dibattito culturale sull'aborto e il suo travagliato iter parlamentare, svelandone le sfumature e le molteplici contraddizioni. -
Isteria e follia. Logica del delirio come tentativo di guarigione
Deliri e allucinazioni costituiscono dei fenomeni specifici delle psicosi? Uno degli psicoanalisti francesi più esperti in psicopatologia risponde a questa domanda. Il volume studia la logica di tali situazioni cliniche anche attraverso una ricca e documentata prospettiva storica relativa all'articolazione fra psicoanalisi, psicopatologia e psichiatria classica. Nel solco della diagnosi differenziale, il testo distingue il delirium nevrotico dal delirio psicotico e le manifestazioni dell'isteria più grave da quelle della psicosi. Per quest'ultima, a partire dall'insegnamento di Freud e Lacan, viene descritta una caratteristica evoluzione attraverso la scala dei deliri intesi come tentativi di guarigione. Questo libro ritaglia dalla clinica psichiatrica una clinica diversa, quella psicoanalitica, che valorizza la peculiarità soggettiva, colta attraverso il rispetto delle invenzioni singolari e l'analisi delle formazioni dell'inconscio. -
Dalla proposta alla protesta e ritorno. Conflitti locali e innovazione politica
Disastri ambientali. Realizzazione di mega progetti. Nuove infrastrutture di collegamento aereoportuali o ad alta velocità. Emergenze abitative. Bonifiche di aree vaste, inquinate da lungo tempo. Impianti per lo smaltimento dei rifiuti. Incompatibilità fra allevamenti e riproduzione di animali predatori. Incertezze nella valutazione del danno ambientale. Sono mille i temi nei quali nei territori emergono conflitti che spesso sembrano non negoziabili, e assorbono buona parte delle energie politiche dei governi locali. Cosa succede in questi conflitti? Non sono negoziabili? Sono solo un rallentamento dei processi? O invece cambiano i rapporti di forza e migliorano le politiche pubbliche? E se sì, a quali condizioni? Il volume ripercorre molti casi di conflitto locale di grande importanza, li analizza in profondità e vi scava dentro per andare oltre le facili retoriche e le sirene del populismo. Non sempre i conflitti sono forieri di nuove norme vincolanti e condivise; non sempre modificano le condizioni di inclusione ed esclusione nei processi di governance. A volte accade: la sfida del volume sta proprio nel voler mostrare in che modo nei conflitti si produce l'innovazione politica dei territori. -
L'homo oeconomicus in evoluzione. Modelli antropologici e teoria della responsabilità sociale d'impresa
Il modello di homo oeconomicus razionale ed egoista, che ha dominato il pensiero economico dell'ultimo secolo, sembra entrato in una crisi irreversibile. Teorie di origine e struttura diverse, ma accomunate da un medesimo ""approccio evolutivo"""", propongono, ormai da anni, un paradigma alternativo dell'agire individuale, che dà finalmente spazio alle emozioni, ai sentimenti disinteressati, nonché alla dimensione dell'adattabilità della persona all'ambiente che la circonda. Siamo davvero al tramonto dell'homo oeconomicus? E quale importanza riveste l'adozione di nuovi modelli di comportamento in settori emergenti come quello della responsabilità sociale d'impresa? Il volume segue da vicino la crisi e l'evoluzione della nozione di homo oeconomicus, operando un confronto continuo e puntuale con i fondamenti etici e antropologici che stanno alla base di studi e applicazioni pratiche in tema di responsabilità sociale d'impresa; e suggerendo l'idea che l'apertura verso una maggior complessità e completezza antropologica sia, in realtà, ancora agli esordi."" -
Architetture del commercio e città del Mediterraneo. Dinamiche e strutture dei luoghi dello scambio tra Bisanzio, l'Islam e l'Europa
La città medievale si distingue da quella antica per la sua fondamentale funzione non più amministrativa o militare, ma economica. La città è anzitutto luogo di produzione e di scambi. In questo quadro storico, il modo particolare in cui il commercio si è legato all'urbanesimo costituisce una specificità del Mediterraneo, unica nella storia. Se al felice connubio tra commercio e città aggiungiamo anche il ruolo fondamentale del Mare Nostrum, che ha permesso l'interazione tra le diverse culture, allora ci troveremo di fronte a un fenomeno senza precedenti: una straordinaria e variegata tipologia di spazi e di strutture legati allo scambio. L'autore, grazie a una lunga ricerca, che include numerose proposte innovative sulla città del Mediterraneo, traccia un ampio quanto inedito quadro della storia delle architetture e dei luoghi di scambio. Si tratta di ambienti e modelli nati dall'incontro e dalle reciproche contaminazioni fra le tre principati culture architettoniche del Mediterraneo: Bisanzio, l'Islam e l'Europa cristiano-latina. -
Entra di buon mattino nei porti. Un viaggio all'origine della nostra storia
Le tracce di un tempo antico, cristallizzato nel marmo dei monumenti e sopravvissuto nei testi letterari, si inseriscono nel vivo della realtà di oggi, ricca di colori e di contrasti: in nessun luogo come in Grecia si può percepire lo stretto contatto tra le due dimensioni temporali, così distanti eppure indissolubili. Dalle città ai santuari, dai siti archeologici ai musei, dal paesaggio alla lingua, alla gente, tutto crea suggestioni profonde, attiva la memoria, invita alla riflessione. Questo libro accompagna il lettore in un viaggio in Grecia, reale o immaginario, per mare e per terra, tra passato e presente. L'autore si rivolge alle località di interesse storico e culturale e agli spettacoli della natura, visti come tramite di un dialogo ininterrotto col classico. La voce dei poeti antichi e moderni interviene per far vivere l'emozione della scoperta e per aprirci gli occhi su un mondo che il mito ha reso immortale e che ognuno di noi riconosce come luogo dell'anima. -
Raccontare la guerra. La memoria organizzata
Raccontare la propria storia è, per ogni paese, un momento chiave nella costruzione dell'identità nazionale e nella messa in opera dei complessi meccanismi della memoria collettiva. A maggior ragione, raccontare di una guerra perduta è un procedimento rischioso e doloroso: coinvolge i testimoni (i reduci, i loro famigliari, le organizzazioni degli ex combattenti); quindi, via via, coloro che rielaborano a vario titolo la memoria, facendone racconto orale letteratura, cinema o documentari; infine gli storici. Un caso emblematico di questi processi è il discorso pubblico sulla campagna di Russia così come si è sviluppato, nel dopoguerra, sia in Italia che nella Germania Occidentale e, con diversa valenza, anche nella DDR. Questo libro ripercorre per la prima volta, sulla base di un vasto campione letterario (narrativa, memorialistica, scrittura autobiografica), modi in cui la campagna di Russia e il suo esito disastroso sono stati narrati, dal 1945 alla metà degli anni sessanta, nella fase culminante della Guerra fredda. Ne ricostruisce i modelli e i luoghi comuni dominanti. Mette infine in luce analogie e differenze nella percezione e nelle strategie interpretative di ciascun paese. -
Poesia e storia
Un itinerario critico nella molteplicità delle voci, delle forme, delle dimensioni della poesia italiana, dal primo Novecento a oggi. Un manuale che è insieme racconto storico, guida metodologica, mappa culturale, esercizio rigoroso di analisi del testo. Uno strumento innovativo, anche grazie a una dotazione di materiali on-line, per lo studente e per il lettore che intendono percorrere l'esperienza poetica del presente, alla luce delle sollecitazioni conoscitive che la attraversano.