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Genovesi a Parigi. Ritratti di Hyacinthe Rigaud. Ediz. illustrata
La presentazione di un Ritratto maschile realizzato a Parigi nel 1709 da Hyacinthe Rigaud, acquistato del Ministero e affidato alla Galleria Nazionale della Liguria a Palazzo Spinola, costituisce un'importante occasione per indagare l'intensa ondata di gusto francese che investì la Repubblica di Genova dal 1684, in seguito all'accostamento alla Francia e allo scioglimento del secolare legame con la Spagna. Il catalogo esemplifica, attraverso vari ritratti, l'ammirazione rivolta dalla nobiltà genovese di stanza a Parigi verso una vera e propria moda, oltre a sottolineare come un tale rapporto culturale avesse consentito un totale aggiornamento del gusto della Superba, ove questi testi pittorici riscossero un successo straordinario, soprattutto tra il primo e il secondo decennio del Settecento, divenendo modelli imprescindibili per pittori come Mulinaretto, Domenico Parodi e Gio Enrico Vaymer. -
Ceramiche Lenci 1928-1964. Catalogo dei gessi. Ediz. illustrata
Dopo il primo volume (Ceramiche Lenci 1928-1938. Esposizioni storiche, cataloghi e réclame), questo nuovo testo affronta le fasi di progettazione e produzione delle ceramiche stesse attraverso la presentazione del catalogo dei gessi. Un'operazione non meno interessante, pur considerando quanto sia diversa una brillante e lucidissima ceramica dal relativo gesso da cui deriva, caratterizzato da un tono bianco, opaco e poroso. Ma senza lo specifico gesso quella ceramica, grazie a un sapiente e paziente processo dovuto al formatore, non avrebbe mai visto la luce. Per la prima volta, con l'intento di salvaguardare un patrimonio di eccezionale interesse storico, si pubblica dunque l'archivio dei gessi, non privo di lacune, nelle forme in cui è stato salvaguardato, preservato, restaurato. Questo libro, corredato di approfondimenti sulla tecnica della formatura (Salvatore Liistro) e sull'interessante caso studio della scultrice Claudia Formica, vuole porsi come un nuovo strumento a disposizione degli studiosi e dei collezionisti. -
Golfo dei poeti. Companion guide. Ediz. multilingue
Un percorso spettacolare e romantico accompagnati da poeti, scrittori e pensatori di ogni epoca e provenienza che hanno testimoniato l'incanto di vivere nelle terre dell'estremo levante ligure e, grazie alla loro arte, hanno contribuito a ricreare la natura e a farla vivere in una luce di eterna bellezza. Un itinerario nella cultura e nell'anima di un mondo immutabile eppure sempre diverso, da Porto Venere a Lerici, San Terenzo e Fiascherino, da Tellaro a Montemarcello, seguendo i passi e lo sguardo di Shelley, Virginia Woolf, Petrarca, Montale, George Byron, Lawrence e Mario Soldati per perdersi e ritrovarsi nella magia del Golfo dei Poeti. La Companion Guide di Patrizia Traverso sul Golfo dei Poeti non è solo una carrellata di immagini di grande forza emotiva su luoghi dal fascino immortale ma, grazie ai testi di Milena Sala, offre una quantità di informazioni e suggerimenti di carattere storico, artistico e turistico che la rendono uno strumento indispensabile per la conoscenza e la promozione di un territorio non sempre conosciuto come merita. -
Cornigliano. Storia del centro abitato che in vent'anni raddoppiò la popolazione
Cornigliano Ligure prima di essere annesso al comune di Genova è stato un fiorente centro industriale del nostro Paese. Le sue industrie meccaniche erano all'avanguardia quando all'Italia servirono per affrontare la Grande Guerra del 1915. Il tessuto urbano fu il prototipo di tante successive urbanizzazioni: la zona industriale a Campi, separata da quella residenziale. Quest'ultima posizionata in uno dei luoghi più ameni della costa ligure, con grandi risorse ambientali come la lunga spiaggia a ponente del Polcevera e i vigneti della collina di Coronata. Qui era situato il nucleo più consistente e magico delle ville aristocratiche dei genovesi, che nei loro orti curavano cedri e limoni. L'eruzione industriale ha travolto questo luogo che fra il 1881 ed il 1901 si vide raddoppiare gli abitanti. Ma finché Cornigliano restò un comune indipendente, riuscì a mantenere un corretto equilibrio fra le sue risorse e l'inarrestabile progresso. Questa è la storia dei fatti urbanistici dal 1853 agli anni Sessanta del Novecento. -
Firenze. L'ingrandimento delle città nell'Ottocento
La storia raccontata in maniera fluente e riccamente illustrata degli eventi urbanistici che hanno trasformato la città di Firenze dal 1865 al 1905. Una città illustre, ricca di fascino perché piena di opere d'arte, cara ai suoi abitanti per come è fatta, di canti, borghi, erte, chiassi, viene travolta dal regno in una vicenda urbanistica che pagherà a caro prezzo, non solo economico ma che le darà l'occasione di salire al rango di capitale. Quando Firenze è stata capitale, il nemico, combattuto e vinto nella terza guerra di indipendenza, aveva Vienna per capitale. Non s'è più visto, nel nostro paese, un caso simile a quello accaduto a Firenze che in meno di un anno s'è vista arrivare in città più di ventimila nuovi abitanti (nessuno dei quali toscano) pronti a prendere casa in qualsiasi alloggio disponibile facendo saltare il mercato immobiliare ed innescando un processo di accrescimento che è durato molto di più dei cinque anni nei quali la reggia era il Palazzo Pitti. -
Castel del Monte. Andria and the federician route
"Castel del Monte possiede un valore universale eccezionale per la perfezione delle sue forme, l'armonia e la fusione di elementi culturali venuti dal nord Europa, dal mondo musulmano e dall'antichità classica. È un capolavoro unico dell'architettura medievale, che riflette l'umanesimo del suo fondatore Federico II di Svevia"""". Queste le motivazioni con cui il Comitato del Patrimonio Mondiale UNESCO ha inserito il monumento federiciano nella World Heritage List. La guida, riccamente illustrata con fotografie, accompagna il lettore nella visita di Castel del Monte e contiene anche un percorso attraverso il centro storico di Andria e la Murgia." -
Quaderni di Ivo. Lungo le antiche vie
Un elemento essenziale e qualificante di questa pubblicazione è la collaborazione del Gruppo Ricerche Civiltà Ligure ""Yvon Palazzolo"""" con il Gruppo Speleologico Ligure """"Arturo Issel"""". Le due associazioni , depositarie delle volontà testamentarie di Yvon Palazzolo, continuano a svolgere attività scientifiche e culturali in stretta sinergia ed il loro percorso si sviluppa ancora oggi nel solco delle esperienze realizzate con """"l'Architetto"""". Questo spazio è e resterà aperto ai ricercatori e agli studiosi che spesso non hanno l'opportunità di far conoscere il loro impegno e le loro ricerche, ma che meritano di dare il loro contributo culturale e poterlo mettere a disposizione di tutti."" -
Studi d'artista. I luoghi di produzione dell'arte. Torino. Quartiere San Salvario. Ediz. italiana e inglese
Tra le iniziative realizzate nella più ampia cornice nazionale del Piano per l'Arte Contemporanea della Direzione Generale Arte e Architetture Contemporanee e Periferie Urbane, il progetto Circuito Studi d'Artista, promosso e sviluppato a Torino nel quartiere di Vanchiglia nel 2013, ha trovato riscontro e apprezzamento tale da consentirne la prosecuzione in un altro distretto culturale della città, il quartiere di San Salvario. Il libro vuole essere uno strumento di supporto per chi intende entrare nel mondo dell'arte contemporanea dal vivo, scoprendo i luoghi di produzione dell'arte e incontrandone i protagonisti; la guida presenta, con un linguaggio semplice e snello, i risultati del progetto e documenta la realtà degli atelier torinesi in una zona della città da alcuni anni in fermento artistico e culturale. -
La vetta-The summit. Ediz. bilingue
Franco Malerba è il primo astronauta italiano. Ha volato a bordo dello Space Shuttle Atlantis come scienziato di bordo dal 31 luglio all'8 agosto 1992. La ""vetta"""" è da sempre il luogo arduo e sacro dell'avventura, della conoscenza e della spiritualità e Franco Malerba, di ritorno dalla """"sua vetta"""" ci offre un racconto che alterna le cadenze del thriller a quelle più mediate del romanzo di riflessione filosofica, nel quale il lettore - in virtù anche di un talento letterario non comune in un uomo di scienze - viene accompagnato per mano alla scoperta delle ragioni ultime, quelle più vere, per cui esseri umani normali sfidano se stessi in un ambiente anormale e ostile, nell'ascesa alle """"vette"""" più alte e lontane che abitanti della Terra abbiano mai tentato. Il volume esce per i 25 anni dalla missione di Franco Malerba. Con una presentazione di Samantha Cristoforetti."" -
Franco Albini a Genova. Il Museo del tesoro di San Lorenzo
A Genova, il Museo del Tesoro di San Lorenzo conserva gli oggetti più antichi e preziosi della storia della città. Realizzato tra il 1952 e il 1956 su progetto di Franco Albini, espone una collezione di opere di alto valore storico-artistico e devozionale, proprietà del Comune di Genova, del Capitolo della Cattedrale e della Protettoria della Cappella di San Giovanni Battista. Da tempo era necessario intervenire sul Museo, per rispondere alle nuove esigenze di conservazione dei manufatti più fragili, dotarlo dei necessari requisiti di sicurezza per le opere e per i visitatori, migliorare le condizioni di fruizione dei suoi spazi. Il manufatto simbolo della modernità architettonica in campo museografico si è così arricchito di nuova luce mantenendo intatto il suo fascino antico e moderno. Il volume e il CD allegato documentano la genesi del Museo e i successivi interventi di restauro e valorizzazione. -
Pesci e crostacei dell'Appennino settentrionale e delle Alpi occidentali
Le acque interne rappresentano un mondo poco noto alla maggior parte delle persone, che generalmente non sono a conoscenza di quanto ricca e variegata sia la vita animale e vegetale che caratterizza un corso d'acqua. Troppo spesso gli ambienti dulciacquicoli vengono ignorati e maltrattati, lasciati ai margini della nostra sensibilità, e solo in occasione di eventi climatici straordinari balzano purtroppo all'onore delle cronache a seguito di episodi distruttivi, quasi sempre indotti da pratiche di sfruttamento non corretto del territorio. Questo libro è nato quindi al fine di incentivare una migliore conoscenza della vita nelle acque dolci, primo passo verso un maggior rispetto e una corretta gestione di questi bellissimi ecosistemi. Sulla base delle più recenti conoscenze scientifiche vengono illustrati gli habitat, le specie ittiche e gli invertebrati presenti nelle acque interne dell'Appennino settentrionale e delle Alpi meridionali, con un'impostazione di ampio respiro capace di rendere il volume un importante testo di approfondimento per l'intero panorama nazionale. -
Luciano Borzone. Pittore vivacissimo nella Genova di primo Seicento
Luciano Borzone torna protagonista con una interessante esposizione - ""Luciano Borzone. Pittore vivacissimo nella Genova di primo Seicento"""" - ospitata a Palazzo Lomellino in Strada Nuova (Genova) dal 18 dicembre 2015 al 28 febbraio 2016. Il catalogo della mostra approfondisce le opere esposte, una ventina, e sottolinea il ruolo di Borzone nell'evoluzione della scuola pittorica genovese di epoca barocca."" -
Il teatro di San Carlo Napoli
Il San Carlo è il più antico teatro operante in Europa: costruito nel 1737, il tempio italiano della lirica sorge accanto a Piazza del Plebiscito, simbolo della città di Napoli, con una data di nascita che anticipa di 41 anni la Scala di Milano e di 51 la Fenice di Venezia. Riedificato in tempi record dopo l'incendio del 1816 e oggi restituito, con attenti lavori di restauro, allo splendore di un tempo non ha interrotto la sua attività nemmeno durante la seconda guerra mondiale. Il Lirico napoletano detiene anche un altro primato: la più antica Scuola di Ballo italiana, fondata nel 1812. Del 1816 è, invece, la sua Scuola di scenografia. -
Uomini e dei. Il '600 genovese dei collezionisti. Ediz. illustrata
Frutto di 25 anni di studio a setacciare nelle collezioni private i dipinti liguri del Sei e Settecento, la mostra ""Uomini e Dei. Il '600 genovese dei collezionisti"""" (Palazzo della Meridiana, Genova, 19 febbraio-5 giugno 2016), curata da Anna Orlando, è accompagnata da un catalogo che costituisce un'ottima opportunità di aggiornamento scientifico di un capitolo sempre aperto degli studi. Alla prefazione di Ezia Gavazza, nome di riferimento per il barocco genovese, segue un saggio di Anna Orlando e la schedatura scientifica di una sessantina di quadri, alcuni dei quali inediti, dei più importanti autori del periodo: Ansaldo, Assereto, Benso, Valerio Castello, il Grechetto, Gregorio De Ferrari, Orazio De Ferrari, Fiasella, Guidobono, Magnasco, Paggi, Piola, Strozzi. Alla firma della Orlando affiancano il lavoro quelle di altri studiosi, specialisti dei singoli pittori, funzionari della Soprintendenza o curatori di Musei: Raffaella Besta, Luca Leoncini, Agnese Marengo, Anna Manzitti, Margherita Priarone, Maurizio Romanengo, Daniele Sanguineti."" -
La favola di Latona di Orazio De Ferrari. Il ritorno di un capolavoro. Con aggiunte al catalogo del pittore. Ediz. illustrata
Il volume, in italiano e in inglese, nasce da un importante ritrovamento di un capolavoro internazionale di Orazio De Ferrari (Genova 1606-1657), rientrato in Italia dalla Spagna, dove si trovava probabilmente dal XVII secolo. Si tratta della Latona che trasforma i contadini di Licia in rane, firmato (olio su tela, cm 193 x 261), che sarà esposto ai Musei di Strada Nuova a Genova, in Palazzo Bianco, all'interno del percorso espositivo e in particolare nella sala dedicata all'artista (dal 23 marzo all'8 maggio 2016). Il libro, curato da Anna Orlando, ha il pregio di offrire non solo un importante affondo critico sul quel capolavoro - con saggi di Raffaella Besta, Piero Boccardo, Agnese Marengo, Simona Morando, Franco Vazzoler - ma anche un repertorio di circa 50 dipinti del pittore in gran parte inediti e riapparsi dopo la pubblicazione della monografia di Piero Donati (pubblicata sempre da Sagep nel 1997). A vent'anni da quel catalogo ragionato si offre così un consistente aggiornamento sul corpus pittorico dell'artista, protagonista della stagione del naturalismo del primo Seicento genovese. -
Pannerone. La tradizione del formaggio in Lombardia. Ediz. multilingue
Il Pannerone è un formaggio grasso a pasta cruda, da latte bovino intero, tipico della bassa Lombardia, riconosciuto dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali come prodotto agroalimentare tradizionale italiano. Deve il suo nome alla parola dialettale milanese ""panéra"""", che significa panna, in quanto la sua produzione prevede l'utilizzo esclusivo di latte intero, ricco di grasso. Le caratteristiche - uniche nel panorama caseario italiano - del Pannerone sono: l'assenza di salatura; la lavorazione contraddistinta dall'uso di forti dosi di caglio; la temperatura elevata di maturazione."" -
Una cucina a Genova nell'Ottocento. Storia e cultura del cibo dai documenti dell'archivio Spinola di Pellicceria
La cucina della dimora di una delle più prestigiose famiglie aristocratiche genovesi, gli Spinola di Pellicceria, prende vita grazie alla lettura dei documenti ottocenteschi della vita quotidiana che l'archivio del palazzo, ora Galleria Nazionale, conserva. Grazie a quanto vi si legge, la cucina si anima di persone - cuochi, contadini, bottegai - e si risentono i rumori dei tanti utensili con cui era arredata, si possono immaginare gli odori degli alimenti e i profumi dei cibi preparati secondo ricette che si riesce a ricostruire, arrivando a definire le abitudini alimentari dalla prima colazione alla cena, per i ricevimenti o per le varie ricorrenze. Si ritrovano così le origini delle tradizioni culinarie della nostra regione, si recupera la funzione di oggetti ormai in disuso, si ricostruisce il rapporto tra la città e l'entroterra per l'approvvigionamento dei cibi così come il tessuto delle botteghe che pullulavano nell'odierno centro storico genovese. Tutto questo al servizio di una famiglia di cui emerge il rigore dell'atteggiamento conservatore insieme alla raffinata cultura, in particolare di due proprietari come Giacomo Spinola e la sposa Violantina Balbi. -
Spiagge di Liguria. Ediz. italiana e inglese
Tutti i 330 km della Riviera Ligure e le sue 76 mete di balneazione: dal confine con la Francia a quello con la Toscana, fotografate da dicembre 2015 a maggio 2016.157 immagini ottenute esclusivamente attraverso l'obiettivo del drone: 20 ore di volo, 6 mesi di lavoro, oltre 12.000 scatti, più di 120 batterie ricaricate e 4000 km percorsi in automobile, treno e barca. -
La pasta in Liguria. Storia, tradizioni, attualità
La pasta è un simbolo della cultura gastronomica ligure da oltre otto secoli. Generazioni di fidelari e vermicellai hanno contribuito all'evoluzione di un prodotto cardine della dieta mediterranea. Partendo da un piccolo paese dell'entroterra genovese, si va alla ricerca delle tracce storiche della pasta in Liguria, curiosando fra testimonianze, attestazioni e ricette. Il filo della tradizione pastaia talvolta segue i destini di certi nuclei familiari che da secoli esercitano questo mestiere regalando un'incomparabile eccellenza. In una regione di mare e di monti, si scopre come la pasta vinca le diversità, accomuni nel gradimento e accompagni verso il futuro della cucina ligure. -
Pasta in Liguria. History, tradition, today
La pasta è un simbolo della cultura gastronomica ligure da oltre otto secoli. Generazioni di fidelari e vermicellai hanno contribuito all'evoluzione di un prodotto cardine della dieta mediterranea. Partendo da un piccolo paese dell'entroterra genovese, si va alla ricerca delle tracce storiche della pasta in Liguria, curiosando fra testimonianze, attestazioni e ricette. Il filo della tradizione pastaia talvolta segue i destini di certi nuclei familiari che da secoli esercitano questo mestiere regalando un'incomparabile eccellenza. In una regione di mare e di monti, si scopre come la pasta vinca le diversità, accomuni nel gradimento e accompagni verso il futuro della cucina ligure.