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Manifesto per l'eliminazione dei maschi
«In questa società la vita, nel migliore dei casi, è una noia sconfinata e nulla riguarda le donne: dunque, alle donne responsabili, civilmente impegnate e in cerca di emozioni sconvolgenti, non resta che rovesciare il governo, eliminare il sistema monetario, istituire l’automazione globale e distruggere il sesso maschile. […] Il maschio è intrappolato in una zona d’ombra a metà strada tra l’essere umano e la scimmia; ma sta molto peggio delle scimmie perché, al contrario di esse, dispone di una vasta gamma di sentimenti negativi: odio, gelosia, disprezzo, disgusto, sensi di colpa, vergogna, insicurezza e, come se non bastasse, è consapevole di ciò che è e di ciò che non è. […] Gli uomini irragionevoli, malati, che tentano di difendersi dalla loro ignominia, alla vista di SCUM che gli rotola addosso si aggrapperanno terrorizzati alla Grande Mamma con le Grandi Tette di Gommapiuma, ma le Tette non li salveranno da SCUM; la Grande Mamma si aggrapperà al Grande Papà, che se ne starà rintanato in un angolo a cacarsi sotto nelle sue brache da Superman. Gli uomini ragionevoli, invece, non scalceranno, non lotteranno, non solleveranno penose proteste, ma se ne staranno seduti col cuore in pace, rilassati, e si godranno lo spettacolo abbandonandosi alla deriva verso la loro fine». -
La cristianità ossia l'Europa
“La Cristianità ossia l’Europa”, pagine dal titolo già allora impossibile, redatte in poche settimane nell’autunno del 1799, ebbero subito vicende tempestose, incontrando resistenze imbarazzate nello stesso gruppo degli amici romantici, e furono poi adottate, in un clima radicalmente mutato, a punto d’appoggio del movimento di reazione della Santa Alleanza. Equivoco vistoso, che avrà conseguenze gravi nel campo della critica, ma che interessa specialmente quale conferma dell’inevitabilità che, in situazioni recessive, quanto significa verità e libertà, cioè rivoluzione, debba assumere lo statuto, anche intrinseco, dell’ambiguo. Il confronto tra “La Cristianità ossia l’Europa” e i precedenti interventi politici di Novalis (“Fede e bellezza” e numerosi spunti dei “Frammenti”, che qui presentiamo) rivela continuità e coerenza nell’evoluzione del suo pensiero politico e consente di collocare il centro di gravità del suo capolavoro politico nel programma di una rinascita morale estranea a posizioni confessionali specifiche e ancorata all’utopia del sorgere di un tempo «diverso», di una soglia escatologica in cui abbia fine la strumentalizzazione dell’uomo implicita nella sua adesione coatta alla Storia. -
Mistica orientale, mistica occidentale
"Il libro che qui presentiamo è del 1926. È il primo grande studio pubblicato da Rudolf Otto dopo il suo capolavoro, Das Heilige (Il sacro), apparso nel 1917, e la applicazione forse più interessante delle idee in esso contenute. [...] Il libro analizza e confronta il pensiero di due grandissime figure della storia della filosofia e delle religioni, Eckhart e ?ankara, maestro quest'ultimo della advaita (non-dualità) e del «puro Ved?nta», commentatore prestigioso delle Upanishad e della G?t?, artefice della rinascita del brahmanesimo nell'India dell'VIII secolo. Il parallelismo tra i due maestri appare davvero sorprendente e - non potendosi assolutamente parlare di reciproci influssi - mostra la effettiva convergenza e la strutturale omogeneità della più profonda esperienza filosofico-religiosa. Anche se i due maestri mantengono un preciso legame con le loro rispettive tradizioni - e questo segna, in ultima analisi, la loro differenza specifica -, i motivi principali e la ispirazione di fondo sono identici e si esprimono spesso in formule identiche."""" (Dallo scritto di Marco Vannini)" -
Solitudini. Testo spagnolo a fronte
Soledades di Luis de Góngora (1561-1627) è una delle opere poetiche più prodigiose della grande età del barocco, non solo spagnolo. Dimenticato per secoli, Góngora è stato riscoperto nel Novecento dalla critica, ammirato, imitato, tradotto dai poeti (in Italia soprattutto Ungaretti, e ora Cesare Greppi, che qui dà una versione integrale e magistrale delle 'Solitudini'). Uno dei suoi ammiratori più fervidi, García Lorca, scrive di lui: «Góngora non va letto ma studiato. Non viene a cercarci, come altri poeti, per renderci malinconici; bisogna inseguirlo ragionevolmente. Góngora in nessun modo può venir capito a una prima lettura... Non crea le sue immagini sulla stessa Natura, ma porta nella camera oscura del suo cervello l'oggetto, che ne esce trasformato... Intuisce con chiarezza che la natura che è uscita dalle mani di Dio non è la natura che deve vivere in poesia... Non è spontaneo, ma ha freschezza e gioventù. Non è facile, ma è intelligente e luminoso». Con uno scritto di Lore Terracini. -
L'incertezza dei sogni
"I filosofi, da Sankara a Pascal e a Leibniz, hanno amato definire la realtà come un insieme di sogni armonizzati tra loro. In tal modo intendevano sottrarre una parte di realtà al mondo esteriore e presentarlo come una fantasmagoria da cui la coscienza si sarebbe un giorno ridestata. Si stabiliva così una sorta di gerarchia: il sogno, la percezione, l'illuminazione o vera conoscenza, che ordinava al tempo stesso i gradi del sapere e quelli di esistenza della realtà. Altri, contemporaneamente, non hanno mai smesso di interessarsi al contenuto del sogno, alle immagini enigmatiche che lo costituiscono e di cui si sono sforzati di interpretare il senso. A seconda delle diverse epoche o delle diverse scuole, hanno ritenuto di potervi leggere sia il futuro di colui che sognava, sia gli inconfessabili segreti che nascondeva a se stesso. Per me i sogni hanno appena più senso delle forme delle nuvole o dei disegni sulle ali delle farfalle. Non annunciano e non rivelano nulla. La loro stessa esistenza è già piuttosto imbarazzante. D'altronde, possono benissimo essere illusori senza che la realtà lo sia altrettanto. Ma poiché risulta inevitabile confonderli con la realtà, almeno mentre si sogna, non si può esser certi, quando non si sogna, di non confondere la realtà con essi: è una difficoltà che i filosofi cinesi e quelli occidentali non hanno peraltro mai trascurato."""" Con uno scritto di Guido Almansi." -
La nobiltà dello spirito
"La formula teologica cattolica, per cui lo Spirito procede dal Padre e dal Figlio, compresa nella sua verità significa proprio questo: Dio è negazione della negazione, distacco dall'alterità della sostanza ma anche dalla pura soggettività, ovvero sintesi del divino e dell'umano, nessuno dei quali ha senso preso astrattamente. Perciò il Dio vero non è e non parla come altro, neppure nelle Scritture, ma, in quanto spirito, movimento e vita, si genera nell'uomo, là dove l'uomo ha fatto il vuoto di tutto lo psicologico - ovvero è diventato uomo nobile, uomo giusto. Ma tale, come abbiamo visto, è proprio l'uomo umile, ossia quello che è totalmente rivolto a Dio come altro, nella negazione di tutto se stesso. In questo senso resta vera la Scrittura, che il timor di Dio è inizio della sapienza."""" (Dallo scritto di Marco Vannini)" -
Corrispondenza
"L'amicizia in cui Joë Bousquet e Simone Weil si riconobbero appartiene alla rara qualità sensibile di diverse esperienze sapienziali corrispondenti a modalità differenti di trovare il proprio io in stati d'ispirazione verso se stessi e il mondo, oltre l'inesaurienza sperimentata della vita. L'incontro fu preludio di una amicizia intensa e trasparente come il desiderio che la fondava; fu dialogo tra un essere martoriato dalla sofferenza fisica, costretto a ricercare nell'oppio e nella creazione l'oblio della vita assente, e un'anima torturata dalla sventura degli uomini, tesa a realizzare l'impossibile progetto di assumere nella propria carne tutto il dolore umano."""" (Dallo scritto di Adriano Marchetti)" -
Russiart. Tra sogni e metafore. Catalogo della mostra (Rimini, agosto-settembre 2014). Ediz. italiana, inglese, russa
"Siamo soliti pensare che alcune arti siano dotate di un linguaggio universale. Ma siamo proprio sicuri che la musica e la pittura, tanto per fare due esempi, non debbano transitare dalla parola per essere comprese almeno in parte dei loro contenuti? Porsi il quesito di quale lingua parlino le immagini credo sia una delle riflessioni più fertili per chi si occupa di arti visive. Ogni dipinto nasce in un tempo e in un luogo e quelle coordinate di storia e di geografia si intersecano con una terza dimensione, individuale, segnata dalla fase creativa dell'autore. Ma dire quanto quest'ultimo fattore sia influenzato dai primi due costituisce la principale materia di tutta la storia dell'arte. Questa breve e generale premessa serve a formulare le riflessioni che mi pongo davanti alle opere in mostra oggi a Rimini. Mi domando infatti se queste tele parlino la mia stessa lingua, se adottino una forma di comunicazione che appartiene al nostro tempo, al nostro luogo. Cento ragioni mi spingerebbero a rispondere di sì e chissà quante ad affermare il contrario. Sono opere che incitano sentimenti e svegliano mondi paralleli che in qualche misura sono già dentro di noi. Evocano forme e iconografie che fanno parte di una storia millenaria, attraverso un alfabeto favoloso che sa parlare alla nostra infanzia così come riesce a colpire le parti più raffinate e adulte.""""" -
Sendai city. To the end of the future. Marco Bolognesi. Con poster. Ediz. illustrata
Include poster 50x70 cm (solo prime 100 copie). -
Fellegara. Dove sono nati i CCCP Fedeli alla linea. Ediz. illustrata
I CCCP Fedeli alla linea, originari di Reggio Emilia, sono stati un gruppo musicale punk rock italiano, ampiamente considerato uno dei più importanti e influenti nell'Italia degli anni Ottanta e conosciuti in tutto il mondo. Autodefinitosi un gruppo di ""musica melodica emiliana"""" e di """"punk filo-sovietico"""", nacquero nel 1982 a Berlino, dall'incontro tra il chitarrista Massimo Zamboni ed il futuro cantante/leader della band Giovanni Lindo Ferretti e si sciolsero in Italia nel 1990, in contemporanea alla crisi della stessa Unione Sovietica, dopo aver incluso nel gruppo alcuni ex componenti dei Litfiba. Il libro riunisce per la prima volta dopo venticinque anni tutti i protagonisti del gruppo e alcuni dei primi fan, che a vario titolo hanno frequentato il luogo dove i CCCP Fedeli alla Linea sono di fatto nati insieme a brani come Emilia Paranoica, di cui per la prima volta Giovanni Lindo Ferretti narra la genesi. Oltre ad essere la casa di Giovanni e di Maria Grazia Guidetti, nel casale c'era la sala prove dei CCCP. A Fellegara nacque la musica e l'estetica punk emiliana del gruppo."" -
De l'infinito, universo e mondi. Ediz. illustrata
"Diversamente dal criterio dell'astrattismo geometrico, in cui il disegno conchiude il colore, dove la linea compartimenta ogni possibile soluzione di continuità, le superfici sagomate di Miniati si modellano le une con le altre, in un armonico altalenarsi di forme concave e convesse, di pieni e di vuoti, di colori caldi e di colori freddi, costituendo, pur senza l'incisività del segno che ne circoscriva il modello, un tessuto variopinto alla maniera delcloissonisme. Ecco allora emergere le forme di un pensiero dinamico e plastico, su cui preme non tanto l'analisi costruttivista, fredda e composta dell'astrazione geometrica, quanto piuttosto l'analisi caleidoscopica di una realtà interiore che trova un generale riscontro nella componente astratta più lirica e spirituale del nostro tempo."""" (Michele Beraldo)" -
Pixies. Riccardo, Rebecca e il furetto dei Pixies
Durante le vacanze di Natale, due fratellini che stanno sciando tranquilli, incontrano un simpatico furetto che chiede il loro aiuto: un suo amico, il re dei Pixies non sa come fare a contrastare la continua sparizione dei suoi sudditi. I due fratellini sono ben contenti di aiutare e la ricerca inizia. Durante il suo svolgimento ci saranno molti incontri strani: una Regina delle Nevi, un ermellino, una babajaga, una gracchia. Ad un certo punto, però, anche l'ermellino chiederà aiuto al bel gruppo di amici che si è formato, ed è proprio per dare una mano a lui, che si arriveranno a scoprire tante interessantissime e importantissime cose. Questo racconto, come tutti quelli dell'autrice, è pieno di messaggi e di significati simbolici, volti al conseguimento dell'autonomia e di un sano e armonico sviluppo della psiche infantile. Sarà solo credendo fermamente nei propri progetti , superando delle prove e basandosi sulle proprie forze, che l'ermellino riuscirà a raggiungere il suo scopo. Ma nel frattempo i nostri amici, lavorando insieme, aiutandosi tra loro e non abbandonando mai la speranza, riusciranno a far ritrovare al re dei Pixies il suo popolo scomparso. Età di lettura: da 10 anni. -
La pelle del colore. Giovanni Lombardini-Edward Evans. Catalogo della mostra (Rimini, 17 febbraio-7 aprile 2018). Ediz. italiana e inglese
"C'è un momento in cui l'opera ti cattura e ti sorprende. E capisci che più del soggetto ti attrae la superficie, il rivestimento, la sua pelle ovvero il colore. È quello che accade ogni volta che mi fermo a osservare le superfici traslucide di Giovanni Lombardini. Rispecchiano la mia immagine, mi conducono all'interno dell'opera. È un'autentica esperienza. Sono le magie che regala l'arte contemporanea, la quarta dimensione, dove il coinvolgimento può essere totale. Anzi totalizzante. Lombardini gioca con la superficie specchiata e scherza con la profondità usando il colore. Edward Evans invece attraverso il colore mi conduce a immaginare spazi diversi dalla tela, che fuoriescono come crateri lunari. La pelle del colore, titolo dell'esposizione, lo dedico all'uso sapiente dei pigmenti che ne sanno fare i due protagonisti di questa mostra organizzata da Cartello Rimini negli spazi di Augeo Art Space, la prima assoluta con Giovanni Lombardini ed Edward Evans insieme.""""" -
Sono stato nel buco delle storie
Un libro pensato come un taccuino che raccoglie disegni e vignette sparse, frasi lapidarie e battute surreali. Un diario ricostruito, spulciando tra le pagine di decine di taccuini, che accompagnano la vita dell'autore. Il disegno veloce, spontaneo, quasi selvaggio di Michele Baldini come quello di un graffitista che si appropria dello spazio intorno, dialoga con le parole e le battute fulminanti, dettate da un'ironia surreale, una logica che si colloca a metà strada tra filosofia e sberleffo. -
Taccuini d'arte. Rivista di arte e storia del territorio di Modena e Reggio Emilia (2018). Vol. 11
Il volume undicesimo di Taccuini d'Arte, la rivista annuale del territorio e dei musei civici di Modena e Reggio Emilia, si presenta quest'anno particolarmente ricco di contributi e ricerche inedite. A partire dal saggio di Jasmine Habcy sul pittore fiammingo Jan van Gelder (1621-1685), al servizio dei Gonzaga di Novellara, del quale si pubblicano alcune inedite carte conservate presso l'Archivio storico del comune emiliano. Una inedita e circostanziata ricostruzione degli affreschi di Pellegrino da Modena (1465-1523) in San Giacomo degli Spagnoli a Roma viene indagata da Minto, mentre Pierguidi fa il punto sulla nascita del concetto di ""Maniera"""" in relazione alla breve, ma fulminante carriera artistica di Raffaellino da Reggio (1550-1578). Nuove interessanti precisazioni sui dipinti cinquecenteschi di Francesco Bissolo e Niccolò Frangipane della Galleria Estense di Modena sono presentate da Michele Danieli; Enrico Ghetti, invece, presenta il primo, inedito, disegno del pittore tardocinquecentesco Gaspare Venturini. Dei primissimi anni del Novecento è invece l'inedito disegno di Giovanni Costetti (1874-1949) pubblicato da Bigi Iotti in un saggio che fa il punto sugli anni fiorentini del pittore e scrittore di origine reggiana e indaga il suo rapporto con gli artisti del cenacolo baccariniano faentino."" -
B-archive. Le opere donate all'Archivio della Biennale Disegno Rimini. Ediz. a colori
Nel corso delle tre edizioni della Biennale del Disegno (2014, 2016, 2018) molti artisti e collezionisti hanno deciso di donare un'opera - un disegno - al Museo della città di Rimini. La conservazione, la valorizzazione e l'implementazione di questo primo nucleo di opere d'arte sono stati all'origine dell'Archivio Biennale Disegno. Il lavoro appassionato di Franco Pozzi, Piero Delucca, Annamaria Bernucci e della sottoscritta, con l'appoggio incondizionato dell'ex assessore alle Arti del Comune di Rimini, nonché curatore della Biennale Disegno, Massimo Pulini, si è concentrato, pertanto, in un primo momento, nell'acquisizione di nuove opere d'arte. Nei giorni conclusivi della Biennale 2016, in particolare, e 2018, sono stati organizzati, infatti, dei momenti di incontro con la cittadinanza per presentare pubblicamente i disegni donati, con relativa eco della stampa. Solamente alla fine dell'edizione 2018 ci si è resi conto che il numero delle opere donate era davvero rilevante e che questo primo nucleo poteva rapidamente crescere e trasformarsi in una collezione vera e propria. Il Museo di Rimini non possiede una collezione di disegni in senso stretto e anche per questa ragione... -
Il senso di Celentano. I temi ricorrenti, la sua filosofia di vita, il Celentano-pensiero
Questo libro non si propone di offrire risposte univoche: vuole, piuttosto, provare ad interpretare il pensiero di uno dei più grandi artisti italiani, raccontando nel dettaglio il vissuto, la filosofia e l'amore che hanno ispirato le sue canzoni. Non è un libro sulla biografia artistica i Celentano, ma un tentativo di svelarne la sua filosofia. Dal 1962, Celentano è stato l'unico artista italiano che si è reso indipendente, producendo autonomamente le proprie opere, senza avere accettato mai l'ingerenza di una casa discografica esterna, nel bene e nel male. Ventinove brani accuratamente selezionati e analizzati, e un artista da svelare. Presentazione di Gianni Dall'Aglio. -
Alfonso Lombardi. Il colore e il rilievo. Un dialogo tra le arti a Bologna nel segno di Raffaello. Catalogo della mostra (Bologna, 4 marzo-7 giugno 2020). Ediz. illustrata
L'anno delle celebrazioni per il cinquecentenario della morte di Raffaello offre l'occasione di ricordare a Bologna Alfonso Lombardi (Ferrara 1497 ca. - Bologna 1537), abile plasticatore nel solco della tradizione padana rinnovatasi alla luce della diffusione dello stile dell'Urbinate a nord degli Appennini. La sua fama sovranazionale dello scultore, attestata dalla Vita che gli dedicò Giorgio Vasari, emerge della rete di relazioni da lui intrattenute con i potenti del momento, come il duca di Mantova Federico II Gonzaga, il re di Francia Francesco I, il cardinale Ippolito de' Medici e l'imperatore Carlo V. La mostra racconta in quattro sezioni il breve ma fulgido percorso dello scultore ferrarese in Emilia. La prima sezione ne accompagna i passi presso la corte di Ferrara, dove i cantieri promossi dal duca Alfonso I d'Este gli dischiudono il precoce incontro con la maniera moderna... -
Dimorare. Arte sementi e grani a Villanovaforru. Ediz. illustrata
L'archetipo della creazione/produzione. A questo binomio, centrale nella poetica dell'artista tedesco Joseph Beuys, è dedicata la mostra ""Dimorare"""" (titolo scelto quale risultato di una sovrapposizione consequenziale dei concetti di vita, abitazione, radicamento e comunità), organizzata dall'Associazione Culturale Aequamente ed ospitata nel Museo Archeologico ubicato presso l'ex Monte Granatico di Villanovaforru, pregevole esempio di edilizia civile in Sardegna. Un luogo altamente significativo per la storia del paese (in esso si conservano i reperti rinvenuti nel villaggio nuragico Genna Maria dove è documentato il culto di Demetra), che proprio nel grano ha condensato la sua ricchezza e la sua storia. Duplicità quella tra creazione e produzione riecheggiata dal percorso che da un lato, attraverso l'architettura, rinvia al grano quale specificità produttiva del luogo, dotata di un precipuo potenziale economico e sociale, dall'altro, mediante le opere esposte, ne esalta il valore puramente spirituale, aprendo la riflessione alternativamente alla dimensione mitica e a quella esistenziale."" -
Diario al tempo del Coronavirus. Lo sport e la vita
Storicamente l'Italia scopre la tragica realtà del contagio non dai primi morti che muovono interventi sanitari e i primi provvedimenti governativi ancora in clima di scetticismo. La prime dispute calcistiche - giocare a porte chiuse e tirare avanti o fermare il campionato - provocano l'attenzione del presidente cinese dell'Inter Zhang che ordina ai suoi: ""Prima la salute"""". E dopo il derby d'Italia Juventus-Inter il campionato si ferma, una decisione clamorosa che contagia il Paese: vengono sospesi tutti gli sport, presto sarà chiusa l'Italia. Tocca all'Europa: Valencia-Atalanta e Liverpool-Atletico Madrid sono le ultime partite di Champions. Poi l'Europa ci segue, il calcio e lo sport sono sospesi ovunque. Saltano gli Europei, salteranno le Olimpiadi.""