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L' impero globale. Transizione tardo antica e crisi post-contemporanea
Riflettere sull'epoca che viviamo, un""'età Caronte"""" o """"età Giano bifronte"""" che fa parte, come la Tarda antichità, di un periodo più grande ma che, come quello tardoantico, presenta delle peculiarità specifiche che potrebbero farne un tempo a sé. Per capire cosa sia il nostro tempo occorre riferirci e confrontarci con la Tarda antichità, molto lontana nel tempo, ma parecchio vicina alla nostra in quanto a sentimenti, eventi e caratteristiche, così sorprendentemente. Solo grazie a questa comparazione potremo rispondere a quesiti importanti quali: la Tarda antichità apparteneva al periodo tardoromano o all'inizio del Medioevo? E noi, ugualmente, siamo il colpo di coda della modernità o viviamo l'alba di una nuova epoca? E ancora. Cosa lega queste due età fra loro tanto lontane? Quali i punti di contatto e quali le diversità che si possono cogliere facendo un parallelo tra questi due grandi periodi storici? Quali insegnamenti se ne possono trarre? Reinterpretare il Tardoantico è necessario per capire il presente, grazie agli aspetti di forte aderenza con l'ambito odierno. Un saggio ricco di spunti, che ci aiuta a capire più a fondo l'epoca in cui viviamo e la """"decadenza"""" dell'Occidente."" -
L' altra Atlantide. Civiltà scomparse, antiche conoscenze, megalitismo e Sardegna
Prima dell'ultima glaciazione è esistita un'altra grande civiltà le cui tracce, nonostante i millenni trascorsi, sono giunte fino a noi sotto forma di mito e leggenda? Per rispondere a questa domanda, sgombrando il campo da ogni dubbio, ci si può affidare ai più moderni strumenti di indagine, grazie ai quali, oggi, si può certamente trovare una risposta adeguata. La spaventosa portata dei cataclismi che cancellarono la grande civiltà che precedette la nostra è stata infatti tramandata oralmente e poi riportata nei testi più antichi - dai Sumeri, nei testi egiziani, nella Bibbia, nei libri sacri indiani, da Platone - e, grazie all'esame incrociato di queste fonti, si può cominciare a delineare una storia meno nebulosa. Inoltre, sono di aiuto essenziale le recenti scoperte archeologiche che colmano in parte i vuoti che intercorrono tra la scomparsa della grande civiltà prediluviana e l'emergere dei primi popoli ""storici"""". In questo contesto, ruolo di primaria importanza giocò la Sardegna. In questo libro vogliamo dunque raccontare una """"storia diversa"""", ricca e affascinante, i cui protagonisti quasi mai rientrano nei manuali classici."" -
La vincita
La morte di una persona importante. La vincita inaspettata a una lotteria istantanea. Una famiglia, i suoi conflitti, le sue relazioni, sullo sfondo di una campagna elettorale. Eventi drammatici che costringono diverse persone a fare i conti col proprio passato e col proprio presente. Due parti, suddivise in capitoli dedicati ognuno a un personaggio. Una Nuoro contemporanea poco aderente agli stereotipi sulla Sardegna che vanno per la maggiore. Persino un flashback ambientato nella Genova del G8, luglio 2001. La vita, la morte, l'amore, il potere, così come influiscono e agiscono fin dentro le connessioni più profonde della vita di ciascuno. Tutto questo compone un racconto collettivo che procede da un punto di vista a un altro, in una narrazione circolare, dove alla fine ogni conflitto e questione aperta sembrano trovare soluzione. O forse no. -
Invisibili
Alessandro è un insegnante cinquantenne in piena crisi di identità. Si è appena separato ed è stato trasferito in una classe di pestiferi quindicenni. Negli ultimi tempi si era adagiato su un rassicurante standard lavorativo fatto di brevi lezioni, veloci valutazioni e una diffusa indifferenza per l'umanità che gli sedeva di fronte alla cattedra. È difficile ora ricostruirsi un'esistenza con queste premesse: Alessandro è solo, e il lavoro non l'aiuta ad aprirsi. Lunghi giri in auto, folli corse tra la folla e uno strano rapporto con uno psicanalista ne ritmano le giornate. Il mondo sembra crollargli addosso, ma l'improvvisa consapevolezza che nella sua classe sono presenti alcuni casi di evidente disagio sociale, hanno l'effetto di scuoterlo dal torpore e innescare una sfida con i problematici ragazzi. In una cavalcata di lezioni alternative, vere e proprie resurrezioni, rinascite, esperimenti, provocazioni e crescite, Alessandro cercherà di provare a se stesso che ha ancora qualcosa da dire al mondo, che non tutto è finito in soffitta - ideali, valori, generosità - e che forse, per ritrovarsi, occorre prima perdersi al largo dei fastidi umani e poi tornare verso la riva. -
Il principe di Algeri
Un'implacabile resa dei conti tra la flotta inglese di Lord Exmouth e le città-Stato del Maghreb infiamma il Mediterraneo nell'estate del 1816. A volere la fine della tratta barbaresca degli schiavi è l'intera Europa del dopo Napoleone. La Francia, in particolare, ha un interesse diretto, che prevale su ogni altro: liberare dai terribili bagni penali di Algeri il prezioso agente parigino Julien de Barras. Per compiere la missione, il servizio segreto di Luigi XVIII si affida a uno dei suoi uomini più esperti e spregiudicati: l'ex corsaro Delbac. Sarà il maltese, accompagnato da pochi amici fidati e da un misterioso padre dell'Ordine dei Trinitari, a far luce su intrighi e inconfessabili ambizioni di spietati corsari e donne tanto affascinanti quanto indecifrabili. Odalische ed eunuchi dell'harem del dey, giannizzeri e aguzzini dei bagni penali vivono in bilico fra trame di palazzo e l'imminenza del cannoneggiamento della città minacciato dalle navi inglesi. Terzo capitolo della saga ambientata tra il periodo della Rivoluzione Francese e la Restaurazione, Il principe di Algeri è un potente romanzo storico che ci catapulta nel vivo di un'epoca affascinante e ricca di contrasti. -
La lunga ombra. Cronache del Reich
Otto settembre 1943, Seconda guerra mondiale. Mentre l'Europa è in fiamme, i russi sembrano impazziti. Vagano senza meta nella terra di nessuno e cadono come mosche sotto il tiro dei cecchini. A volte si sbranano a vicenda. Dagli avamposti sperduti della Wehrmacht sul fronte orientale arrivano notizie confuse. Solo una cosa è certa: il nemico è allo sbando. Nel giorno in cui l'Italia esce dal conflitto accade l'impensabile: il collasso dell'Armata Rossa, vittima di una devastante epidemia che riduce l'Unione Sovietica a una landa desolata popolata da zombi. Al temibile e tetragono esercito di Stalin subentrano orde di non morti barcollanti. Per nulla impressionate, le truppe naziste riprendono il controllo e col Trattato di Tunisi, la Seconda guerra mondiale ha termine. È il 2 ottobre 1943. Con l'Europa saldamente nelle mani di Hitler e l'epidemia contenuta a oriente, nel resto del mondo c'è poco da festeggiare. Inizia a serpeggiare un dubbio atroce e molti iniziano a parteggiare apertamente per quelle creature tanto terribili. Sono loro, di fatto, l'unica forza in grado di opporsi allo strapotere del Terzo Reich. -
Kaiser
Quella di Carlos Kaiser Henrique è una storia ispirata alle vicende reali e incredibili di Carlos Henrique Raposo, detto Kaiser e definito ""Il più grande truffatore nella storia del calcio"""". Calciatore senza talento (e svogliato) in Brasile - dove di talenti ne sbocciano in continuazione - non si rassegna alla mediocrità di un lavoro normale e, forte del suo sorriso, della sua faccia tosta e dei tempi nei quali non esistevano Internet e il giro incessante, pervasivo delle informazioni, inganna. Inganna semplicemente per vent'anni, facendosi ingaggiare dalle squadre più gloriose di Rio de Janeiro, in Messico, negli USA, in Francia, sempre con lo stesso metodo. Anni dopo, nonostante tutto, torna alla ribalta e sarà proprio in questa occasione che un giornalista di provincia scoprirà che dopotutto Kaiser non è stato solo un semplice bugiardo. Un romanzo ironico, dissacrante, incentrato sul mondo del calcio ma potente metafora della società odierna."" -
Il caso letterario dell'anno
Leifur ha trent'anni, è nato in Islanda e vive a Bologna. Ex scrittore promettente, ormai incapace di portare a termine alcun romanzo, conduce una vita scapestrata da eterno studente e si mantiene vendendo idee per potenziali capolavori ad altri scrittori. Il caso letterario dell'anno ha inizio quando Leifur riceve la visita del suo io futuro, il quale (come in un Ritorno al futuro contemporaneo) consegna al giovane se stesso i numeri vincenti per le lotterie degli anni a venire. Obiettivo dichiarato: vivere da mantenuto per l'avvenire. Aiutato da un nano in pelliccia e da una misteriosa femme fatale, il giovane Leifur inizia così un peregrinaggio da improbabile scommettitore che lo condurrà dai bar del centro al carcere di Bologna, dall'Italia alla natia Islanda. Il caso letterario dell'anno è una commedia brillante che gioca con l'immaginario pop e i miti del nostro tempo per raccontarci una visione ironica e amara del nostro presente (e del futuro). -
Le ragazze con le calze grigie
Vienna, 1918. Egon Schiele, il pittore più dissacrante e controverso di Vienna, si appresta a terminare la sua ultima opera, La famiglia. Sul quadro, di notevoli dimensioni, raffigurerà una piramide di corpi nudi, che culmina nel ritratto di se stesso. Ai suoi piedi una donna, tra le cui gambe è accovacciato un neonato. Soltanto Egon rivolge lo sguardo allo spettatore, avvicinando una mano al petto quasi a chiedergli di ascoltare la sua storia. La donna è Edith Harms, la giovane moglie che, nella stanza accanto, lotta tra la vita e la morte e che porta in grembo il figlio che forse non nascerà mai. Ma la stanza in cui Egon lavora, combattendo contro il tempo e un dolore antico, è piena di altri quadri, di bozzetti e appunti che raffigurano donne giovani e bellissime, i ricordi di una vita. Soltanto due di loro, però, lo hanno cambiato e amato al punto che ora quasi confonde il volto della donna che sta raffigurando: gli occhi buoni e ingenui di Edith, il sorriso malizioso e affascinante di Wally. Prende avvio da qui una storia travolgente, che attraversa le vite dei personaggi che hanno ruotato intorno alla figura di Schiele e che ne hanno ispirato l’opera. -
Durches. Un viaggio nella storia dei dolci dall'antichità ai giorni nostri
Un'autentica cavalcata nella storia dei dolci sardi. Un libro-bibbia in cui, oltre alla ricerca approfondita delle origini di ogni singolo dolce dell'isola, si ritrovano riferimenti ad antiche ricette, confronti con la gastronomia egizia, romana, sumera, araba, medioevale. Una ricostruzione appassionante che racconta ai lettori le origini degli ingredienti, le vicende di ogni singolo dolce, le tradizioni correlate, riprendendo i testi classici e le descrizioni comprese in svariate fonti. Insomma, un vero e proprio testo di riferimento per chiunque voglia indagare il vasto mondo dei dolci sardi, partendo proprio dalle sostanze dolcificanti utilizzate dai nostri antenati, studiando gli ingredienti salati che per secoli hanno contribuito alla produzione dolciaria, indagando sulle spezie e gli aromi, per giungere, infine, alla produzione isolana, fatta di storie e ricette che affondano la loro origine nel passato quasi mitico dell'isola. Presentazione di Anna Moroni; con contributi di Alex Revelli Sorini e Clara Farina. -
Fratello minore. Sorte, amori e pagine di Peter B.
Berlino, zona est, un autunno degli anni Novanta, prima dell'alba. Un uomo scende in strada, è uno scrittore semisconosciuto e un ex-bevitore. Ha quarant'anni e la sua vita è sospesa. È un fallimento quello che ha alle spalle? E i pochi anni di vita che ancora lo aspettano possono dirsi all'altezza delle sue aspirazioni? C'è poco di romantico nell'essere davvero uno scrittore maledetto. Vent'anni dopo, un autore italiano che a Berlino ci va spesso s'imbatte nei ricordi che quell'uomo ha lasciato in chi lo ha conosciuto. Si mette sulle sue tracce, ne scopre i testi, decide di ricostruirne la figura. Immagina, interroga, si rivolge a lui. Ne rievoca il passato famigliare, con i genitori ebrei prima fuggiti dal nazismo e poi approdati nella Germania comunista, con i fratelli anch'essi artisti, ugualmente ribelli contro lo status quo incarnato dal padre funzionario e tutti condannati a una fine precoce. Fa parlare su un palcoscenico immaginario le donne che lo hanno amato. Visita la sua tomba e ne commenta gli ultimi anni, il tentativo di riscattare un'esistenza di rabbie e sconfitte. Fino a salvarne, grazie alla poesia, la purezza ferita. -
Letti da un soldo
"Letti da un soldo"""", uscito nel 1932 con il titolo """"Camas desde un peso"""", è una raccolta di racconti che narra di amici perdenti e della città che morde e annienta. Tuñón gioca a confondere i confini tra realtà e finzione, tragico e comico, rappresentando l'angoscia del vivere e la sua stranezza. """"Letti da un soldo"""", la sua opera più riuscita, propone una mappa narrativa di Buenos Aires, in cui la città reale si sovrappone a quella immaginaria, come nell'opera del suo amico Robert Arlt, o in altri grandi scrittori argentini: Jorge Luis Borges, Oliverio Girondo, Roberto Mariani, Raúl Scalabrini Ortiz. I personaggi di Tuñón sono disperati, innamorati, ubriachi, affamati, sognatori: malinconici scheletri del passato, dietro un vetro da museo, che aspettano la visita di qualcuno. Questa edizione italiana comprende anche una scelta degli altri racconti di Tuñón, appartenenti a El alma de las cosas inanimadas (1927) e La rueda del mulino mal pintado (1928). Sono i racconti dell'assurdo, per così dire lunatici, di un narratore che appare nei racconti dicendo di possedere «uno sguardo a raggi x», incline a «vedere sempre lo stesso malinconico paesaggio di anime»." -
Su Nuraxi di Barumini. Un approccio metodologico
Su Nuraxi di Barumini rappresenta il complesso nuragico più noto al mondo grazie anche all'iscrizione nel 1997 alla lista dei siti Unesco. Indagato negli anni cinquanta da Giovanni Lilliu, è stato dallo stesso scopritore portato all'attenzione pubblica come paradigma della Civiltà Nuragica e oggi, a distanza di più di sessant'anni, è ancora il più grande sito della Sardegna protostorica scavato integralmente. La ricerca archeologica di un monumento non si esaurisce nella messa in luce delle sue strutture architettoniche: è necessario analizzare puntualmente i manufatti della società che quel monumento ha espresso o di chi ha vissuto tra le sue rovine per tentare un'interpretazione, seppur limitata, delle vicende dei suoi abitanti. Su Nuraxi nasconde un tesoro che è la sua cultura materiale, ancora in attesa di essere trattata in maniera esaustiva. Oggi è possibile tentare una ricostruzione delle vicende storiche di questo importante complesso attraverso lo studio dei suoi reperti archeologici ed il contestuale riscontro con i giornali di scavo e le fotografie dell'epoca. -
L' ambasciatore delle foreste
Candidato al Premio Strega 2019Poco importa che si tratti di catastrofi che riguardano tutti, ogni volta che sente parlare di ambiente l'autore comincia a sbadigliare, preso dalla noia. A molti succede così. Un giorno un collega gli regala un libro che parla di tale George Perkins Marsh, primo ambasciatore in Italia degli Stati Uniti, nominato da Abramo Lincoln. Fa le fotocopie, le mette via, solo dieci anni più tardi capisce di chi si tratta: è l'uomo che, nel secolo del progresso e dell'industria, prima ancora che esista la stessa parola ecologia, capisce cosa sta succedendo al mondo. Il primo che parla di cambiamenti climatici e di foreste da salvare. Ne nasce un viaggio dalle foreste del New England alle foreste del nostro Appennino, passando per i deserti dell'Africa. Ma soprattutto comincia un viaggio intorno a una persona dimenticata - pensare che dall'altro lato dell'Atlantico Marsh è considerato il padre di parchi come Yellowstone - che ci regala un nuovo sguardo sugli alberi, sulle montagne, sulla stessa nostra civiltà. Non c'è più noia, con questo personaggio stravagante, che frequenta a malincuore la corte dei Savoia, ma si appassiona alle saghe di Islanda e coltiva l'idea di portare i cammelli nelle praterie degli Stati Uniti. E chi è che parla, alla fine? L'autore o l'ambasciatore delle foreste? -
Guerra verticale
Prima dell'arrivo dei ""conquistadores"""", anche dall'altra parte del mondo, sulle Ande, gli uomini si scannavano furiosamente per il potere, misuravano nel sangue la forza dei propri imperi, e a ogni generazione rinnovavano guerre e massacri. Alla fine del XV secolo, il popolo degli Inca aveva ormai soggiogato quasi tutta la Cordigliera. César Vallejo immagina che un giorno il grande sovrano Túpac Yupanqui (1441-1493) abbia avuto un dubbio improvviso, una strana esitazione. Stanco di veder scorrere il sangue del suo popolo, decise di interrompere la spirale di violenza e proclamò la pace. Tristi presagi, tuttavia, cominciarono a susseguirsi uno dopo l'altro: indicavano la volontà degli dèi di far ricominciare la guerra o erano piuttosto l'avvertimento di una tempesta più grande, che presto avrebbe travolto ogni cosa? Mescolando ricerca storica e invenzione narrativa, il racconto della guerra contro il leggendario regno degli Sciri, nell'attuale Ecuador, diventa l'occasione per riflettere sui temi che più stavano a cuore a Vallejo: l'ingiustizia del potere dispotico, il rifiuto di ogni forma di imperialismo, la difesa delle ragioni degli ultimi e dei deboli. Oltre a """"Verso il regno degli Sciri"""", questo volume contiene anche i racconti, finora inediti in Italia, di un altro libro di Vallejo, """"Scale"""", che completano l'immagine della sua personalità creativa."" -
E ti farò sentire una farfalla
Nelle liriche di Viviana Bonello Visconti si chiarifica che tutto possa e debba essere espresso in forma poetica: dai fatti della vita quotidiana ai moti più reconditi dell'anima. Tale convinzione induce, così, all'utilizzo di un lessico semplice ma modernissimo, privo di inutili ricercatezze e preziosismi. L'eleganza letteraria deriva perciò essenzialmente dalla chiarezza del concetto, dalla evidenza dei vocaboli e dalla icasticità delle immagini racchiuse in costrutti ed espressioni limpide e lineari. La raccolta ""E ti farò sentire una farfalla"""" comprende una parte delle poesie scritte dall'autrice negli ultimi venti anni. Introduzione di Maria grazia Vescuso."" -
L' impero dei popoli del mare. La storia mai raccontata delle alleanze e delle strategie che diedero impulso alla nascita della civiltà occidentale
Chi erano i ""Popoli del Mare""""? Quale grado di cultura e civilizzazione raggiunsero? Parliamo di una misteriosa alleanza di popoli occidentali che, tra il XIII e l'XI secolo a.C. misero a ferro e fuoco il Mediterraneo orientale, causando la caduta di civiltà come quelle micenea e ittita, e mettendo in seria difficoltà l'Egitto ramesseide. Le loro ardite costruzioni, la capacità di """"leggere"""" la volta celeste, la perizia nel navigare presuppongono, da parte di questi """"Popoli"""", una buona conoscenza dell'astronomia e della matematica. Secondo i testi tramandatici dagli Egizi questa confederazione sarebbe stata guidata dagli Sherdan, che recenti studi fanno coincidere con i Sardi nuragici, ribaltando completamente il preconcetto storico che vorrebbe costoro imbelli, ignoranti, isolati e alieni dai commerci. In un volume ricco di riferimenti a evidenze archeologiche, siti e testimonianze perlopiù poco conosciute, l'autrice intende apportare un nuovo e determinante tassello - quello dei contatti dei Sardi con l'Occidente e in particolare con la Penisola Iberica - alla comprensione di un fenomeno assai complesso, che testimonia la capacità degli Sherdan e il loro alto grado di civilizzazione. Maestri della metallurgia, sapienti astronomi, provetti navigatori, questi non ebbero certo nulla da imparare dai Fenici. Al contrario è probabile che le loro conoscenze siano state trasfuse a popoli cronologicamente posteriori che, nei manuali di storia, sono sempre portati agli altari della fama."" -
L' ora meridiana
Lorenzo Martinez, ricco quarantenne cocainomane, prende atto una domenica di giugno che quattro fatti lo minacciano: sua moglie l'ha lasciato, la sua azienda è in difficoltà economiche, la sua amante lo tradisce, il suo socio e amico Antonio è scomparso. Incapace di ricordare che cosa sia accaduto realmente, Lorenzo sfugge continuamente alle emozioni più profonde cercando, come ha sempre fatto, soltanto eccitazione o annientamento, permettendo così a una serie di personaggi di cucirgli addosso un delitto che lui non è sicuro di aver commesso. ""L'ora meridiana"""" racconta, senza mai cadere nella banalità e in una cornice contemporanea, i demoni dell'accidia, quel """"vorticare catatonici e depressi nella frenesia di un'esistenza votata infine all'effimero"""", espressione di un vizio capitale ancora attualissimo."" -
L' anno che Bartolo decise di morire
"L'anno che Bartolo decise di morire"""" è una storia che racconta il confine in cui può finire l'amicizia e iniziare la solitudine. Bartolo, il protagonista, è un uomo buono, empatico, partecipe della vita dei suoi amici cui è legato fin dall'infanzia. Soffre di una depressione latente che a poco a poco degenera nel caos delle emozioni, ma per pudore non riesce a parlarne con nessuno degli amici, attendendo forse che qualcuno di loro si accorga della sua sofferenza. Gli amici di sempre, una carrellata di personaggi ineffabili, a volte superficiali, a volte disperati - e, su tutti, anche un vecchio maestro che con il suo cinismo e la sua sapienza ci fa sorridere - sono presi a loro volta dai propri problemi, sembrano non occuparsi di lui e minimizzano i suoi comportamenti. Lucio è l'unico amico che si rende conto del disagio di Bartolo, ma alla fine prenderà una decisione estrema e incomprensibile riguardo alla sua vita. Quando questo accadrà, Bartolo sarà pieno di dubbi e sensi di colpa. In questo romanzo, Valentina Di Cesare ci parla della precarietà delle relazioni, della fine delle illusioni, dell'individualismo, dell'incapacità di vedere gli altri, di ascoltare chi grida di dolore." -
I Vangeli apocrifi
Colui che ammirasse le Storie di Gioacchino e Anna magistralmente affrescate da Giotto nella Cappella degli Scrovegni o che allestisse un presepe nel quale trovassero posto una grotta, un bue e un asinello, in cui i Magi fossero tre e i loro nomi quelli di Gaspare, Melchiorre e Baldassare, o che fosse certo che le mani di Gesù siano state trafitte da chiodi, a meno che non sia un cultore di scienze bibliche, quasi certamente crederà di trovarsi dinnanzi a vicende tramandate dal Nuovo Testamento e non a episodi provenienti da testi giudicati eretici, quelli che siamo soliti definire Vangeli Apocrifi. Nati come espressione della fede di alcuni tra i numerosi gruppi di credenti che nei primi due secoli dell'era volgare andavano a comporre il movimento cristiano, essi furono banditi allorquando la Grande Chiesa, in processo di tempo, finì per condannare tutte le visioni di Cristianesimo divergenti da quella ""ortodossa"""" costituitasi attraverso sinodi, concilî, scritti di uomini di fede particolarmente autorevoli (vescovi, eresiologi). In questo volume si ripercorrono le vicende e le """"storie"""" di questi singolari documenti del Cristianesimo delle origini.""