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Madame Dupont
Fuggiasco dall'amata patria, ricercato e disperato, Giovanni Maria Angioy, rivoluzionario, in rotta di collisione con la monarchia sabauda, trova rifugio in quel di Parigi, una città in cui la Rivoluzione Francese ha cancellato l'antico regime sconquassando tutta l'Europa. Nella terra di Robespierre, Danton e Marat, grazie all'aiuto di altri esuli e amici, Giovanni Maria troverà rifugio presso una donna pratica e intelligente, Madame Dupont, capace di risvegliare nell'esule sentimenti contrastanti, lontani dalla politica e dalle vicende che l'hanno travolto. Riuscirà la dedizione di questa giovane dama a fargli dimenticare la povertà, la solitudine, la nostalgia e la povertà? Un romanzo costruito con sapienza e grazie a una ricca ricerca storica, che ci riporta indietro al glorioso periodo delle rivoluzioni e ci rivela l'esistenza di alcuni personaggi della ""piccola storia"""", colmi di tratti umani e di caratteri potenti."" -
Wonder boy
Cosa ci faceva quel giorno, Wonder Boy, sulla tangenziale di Modena, inseguito dagli zingari dello Scalpato, Lorrain La Maiala e i servizi segreti di mezzo mondo? Cosa sono questi precetti di vita di cui parla in continuazione? E la ""teoria del callo"""", in cosa consiste? Ognuna di queste domande troverà adeguata risposta in Wonder Boy, prima, però, un piccolo spuntino: si affettino quattro veli di filetto di salmone chinook e li si lascino riposare in una marinatura di lime, salsa di soia e cipolla Tropea tagliata a dadini. Li si dispongano su una fetta di pane casereccio leggermente abbrustolita e insaporita da una leggera pennellata di burro salato di vacche rosse. E dopo, eccoci pronti a conoscere la vera storia di Maniele Dusto, a tutti noto come Wonder boy."" -
Cantico dell'abisso
"Cantico dell'abisso"""" è il ricordo di un'estate che racchiude tutto il simbolismo della scoperta, dei sogni, della consapevolezza, della violenza e dell'accettazione di sé. È la storia di Davide, di situazioni apparentemente incredibili, di messe in scena che servono in modo utile e funzionale a raccontare la verità o, se si vuole, una delle tante realtà possibili. È la vicenda di un tredicenne che vive a Bologna e che ama visceralmente suo padre, Osvaldo, in modo morboso, incapace di stabilire un limite o un oltre che non deve essere travalicato. Davide affronta la sua acerba consapevolezza in modo aperto, in un viaggio che lo porterà all'emancipazione e categoriche scelte di vita, non ultima quella di convivere serenamente con la propria omosessualità e con la decisione di diventare transgender. Nel romanzo di Ariase Barretta nulla è più potente della realtà, in una narrazione fluida che mescola passato e presente, dolore e promesse di una vita migliore." -
Nessuno sotto il letto
Arnaldo Trombetta, impresario funebre del borgo immaginario di Santa Donata al Vento, trascorre le sue giornate ispezionando con meticolosa ossessione il suo negozio in attesa di qualche decesso, prefissandosi facili propositi per migliorare l'attività e accumulare denaro. Ogni timido tentativo di farsi domande e cambiare vita è frenato dagli insegnamenti che ha appreso da suo padre, un uomo grigio, rigido, incapace di empatia. L'esistenza di Arnaldo fila via senza sussulti, con un unico imperativo categorico: mettere da parte un proprio peculio. Finché, la sua apparente tranquillità e quella del piccolo borgo in cui vive, non vengono messi alla prova dall'arrivo inaspettato di uno sconosciuto che bussa alla sua porta. Questi sarà capace di stravolgere anche la più piccola venatura di quotidianità non solo dell'impresario ma di tutta Santa Donata al Vento. Terzo capitolo della saga ideata da Paola Musa sui vizi capitali, ""Nessuno sotto il letto"""" è una commedia sull'avarizia non solo materiale ma anche spirituale e culturale, pervasa da un sottile humor nero."" -
Lutto
Un tempo la libertà, l'onore e la rivoluzione erano utopie sociali. Per qualcuno rappresentavano cause per cui dare la vita, per altri parole d'ordine e idee che formavano la morale dell'epoca. ""Lutto"""", che ha come tema l'insicurezza, è il negativo di tali utopie. Nel paesaggio violento e marginale della periferia di Buenos Aires, Chiche subisce un furto nel negozio di elettrodomestici che ha ereditato dal padre. La sua reazione causa una sparatoria che provoca la morte di sua moglie. A partire da quel momento, i suoi giorni trascorrono in un'apatia popolata da fantasie di vendetta che neanche la presenza della figlia, del suo vicino e unico amico Miguel e di altre due donne, riuscirà ad alleviare. Perché Chiche non è semplicemente un vedovo, né un solitario, ma un uomo profondamente solo."" -
La santità del padre
Nato alle Antille, Lorenzo Coisson torna in patria giovanissimo per studiare presso un'importante struttura gestita dai padri gesuiti in mezzo alle montagne. Diviso in due anime, tra le superstizioni conosciute durante l'infanzia ai Tropici e la rigida educazione religiosa ricevuta in collegio, Lorenzo vive tutte le sue esperienze spalla a spalla con il fratello Ludovico, compresi i primi approcci sessuali e le sporadiche avventure nei salotti culturali di un mondo competitivo che non apprezza e nel quale non si riconosce. Ritiratosi nella dimora avita per dedicarsi ai suoi affetti, Lorenzo dovrà fare i conti con una rivelazione che rappresenterà per lui un vero percorso di rinascita sia morale che spirituale: lo zio prete, da cui è stato seguito e assistito a distanza per tutta la vita, viene eletto contro ogni pronostico al soglio pontificio. Sarà proprio il nuovo rapporto con il Papa e il suo arrivo a Roma a stravolgerne l'esistenza e le prospettive, facendogli scoprire un mondo ancora inesplorato. -
La bambina dagli occhi d'oliva
Un appartamento in centro, un disegno sotto la carta da parati: macabro e profetico, dimenticato per trent'anni. Tocca a Sandro Tanzi - ultimo testimone di una borghesia senza scrupoli - scoprire cosa sia successo in quella stanza, come mai quel disegno chiami in causa i suoi genitori e per quale motivo sia collegato alla nuova inquilina del palazzo, la bellissima e misteriosa Angelica Capone. Partendo dall'omaggio a Dolores O'Riordan, leader dei Cranberries, il romanzo prende in prestito un destino per raccontare una violenza di cui si parla sempre poco e male. Attraverso una narrazione visiva, quasi cinematografica, a tratti sensoriale, La bambina dagli occhi d'oliva racconta le quotidiane colpe degli innocenti e i delitti che commettono anche i giusti, riportando al centro della scena i fantasmi solitamente più duri a morire: i nostri sensi di colpa. Accanto all'incredibile storia di Sandro e Angelica scorrono le voci e i volti di chi è stato condannato a sopravvivere, l'aristocrazia delle vergogne messe a tacere, gli anziani parcheggiati nelle case di cura e gli stranieri chiamati a prendersene cura, sullo sfondo di una città in agonia. -
Lo storiografo dei disguidi
Con il tratto letterario sapiente e fine che Paolo Codazzi conferisce a ogni parola e frase, Lo storiografo dei disguidi si presenta come una raccolta di racconti legati tra loro da un visionario strabismo della realtà, ciascuno con un suo significato, i propri personaggi, i punti di vista che intersecano fatti e vicende comuni e straordinarie sullo sfondo di una Firenze sonnolente e ripiegata su se stessa. La realtà, in queste pagine, si trasforma e si forma grazie alla duttile poeticità letteraria dell'autore che prende per mano il lettore e lo conduce in contesti cittadini e dentro ambienti familiari, pescando nel quotidiano e nel sottobosco di stili e di voci padroneggiate con incredibile maestria. In questi racconti si scopre anche che non sempre la via maestra è quella tracciata e sicura di fronte ai propri occhi, per la presenza di capovolgimenti di fronte repentini e spiazzanti, tipici di un grande scrittore. -
I martiri
Romania, dicembre 1989. Grigore Romanov è un fotogiornalista che vive le ultime turbolente giornate che precedono la caduta del regime di Nicolae Ceausescu. Il suo lavoro in un quotidiano di Bucarest lo conduce in un viaggio attraverso gli eventi contraddittori della rivoluzione rumena. Ambientato in un frangente storico ancora oggi poco chiaro, I martiri racconta la storia di un uomo e di una generazione alle prese con il cambiamento e le sue contraddizioni. Sullo sfondo della rivolta che porta al dissolvimento e poi alla morte del dittatore rumeno, Orgera ricostruisce i giorni, le settimane e i mesi di un'era tragica e grigia, in cui il potere comunista asfissiante viene cancellato in nome di una libertà che tutti agognano ma che pochi sapranno capire. Un romanzo che ci racconta un'epoca attraverso personaggi forti e determinati, protagonisti di un secolo e di una civiltà al tramonto. -
La porta dipinta
Praga, luglio 1969, l'uomo si accinge a sbarcare sulla Luna e, a quasi un anno dall'invasione delle truppe del Patto di Varsavia, migliaia di studenti manifestano in piazza San Venceslao, luogo in cui Jan Palach, per protesta, si è dato fuoco. Con loro ci sono migliaia di giovani venuti da tutta Europa. Tra questi Nicola, giunto dalla Sicilia. Nella città boema, il ragazzo incontra Regina e sarà amore a prima vista. Ma, quando riparte, l'amata rimarrà confinata nell'ombra, come dietro una porta dipinta sul muro. Anni dopo Nicola si trova a Londra. Qui conosce Lucy, con la quale si sposerà. Trasferitosi con la moglie a Catania, dove nascerà la figlia Grace, Nicola sentirà però l'irresistibile impulso di tornare a Praga, scoprendo che il sentimento sbocciato nel 1969 non è affatto sepolto e che tanti fatti sono accaduti a sua insaputa. Una storia di incontri e separazioni, sullo sfondo di un continente in movimento verso un avvenire incerto. In queste pagine Piero Isgrò racconta con grande delicatezza i destini di un uomo, una donna, una famiglia, una generazione in cui convergono tutte le sfaccettature dell'esistenza nei tempi moderni. -
Economia della Sardegna. 28° Rapporto 2021
Il 28° Rapporto sull'Economia della Sardegna è ultimato in un momento in cui i primi dati del 2021 mostrano l'economia italiana in leggera ripresa, con l'industria che si rafforza e i servizi in stallo. La pandemia ha fatto emergere chiaramente alcune fragilità, come le disparità di genere e quelle tra generazioni, così come le differenze territoriali nella dotazione di infrastrutture digitali e di competenze. In risposta l'Unione Europea ha riconosciuto l'esigenza di un indebitamento comune, stimolando il disegno di politiche nazionali volte ad affrontare tali fragilità. Su questo sfondo si proietta il futuro dello sviluppo dell'Italia e quindi della Sardegna. Nel 28° Rapporto sull'Economia della Sardegna sono raccolti ed elaborati i dati di medio periodo che tracciano le linee tendenziali in atto prima della crisi. Partendo da questi dati è possibile cercare di comprendere in che modo la Sardegna sia attrezzata per sfruttare le opportunità offerte dalle nuove politiche del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, quali siano i suoi punti di forza e soprattutto quali le debolezze. -
Contro la gioventù
Convinto che per qualcuno con le sue aspirazioni letterarie possa essere conveniente vivere nel paese di Franz Kafka e Milan Kundera, il giovane Eugen Salmann accetta la proposta di andare nell'Europa dell'Est. Non immagina nemmeno che a Praga non riuscirà ad aprire una nuova filiale della sua azienda, né a scrivere una sola riga del suo romanzo. Inoltre, come se fosse un personaggio di Kafka, più che scrivere un libro si ritroverà a viverci dentro. Le finzioni si avverano e diventano pericolose. Nel mezzo della sua tormentata e ridicola sofferenza, Eugen si lascia sedurre da donne mature mentre insegue inutilmente le giovani, come se fosse uno dei personaggi più comici di Kundera. Vagabondo in una città che non è la sua, incontra una strana comunità presieduta da un brillante maestro e una bibliotecaria dall'aspetto angelico che, in modo magico e discreto, lo aiuta a comprendere le grandi domande dell'esistenza. -
Tra le cose e gli altri
La raccolta di racconti di Ivan Ruccione è un'elegante e densa prova di scrittura che sceglie la forma letteraria di micronarrazioni o microfinzioni dalla forte carica evocativa. Seguendo il solco della tradizione americana, dove l'autore è stato già chiamato più volte a pubblicare per prestigiose riviste di settore, Ruccione produce delle istantanee folgoranti che fermano la fugacità di gesti e situazioni con una vena a tratti poetica, singolare e originale. Le microstorie sono raccontate con una lingua fantasiosa e immaginifica in cui i protagonisti sono degli outsider fagocitati da esistenze comuni, da un flusso quotidiano che da un lato tende ad appiattire, e che dall'altro, invece, Ruccione soccorre immediatamente a nobilitare con il suo personale piglio visionario che si traduce il più delle volte in prosa asciutta, trafittiva ed efficace. Le short stories racchiudono piccoli mondi emotivi, esperienze esistenziali, pensieri in carne e ossa, condensati in frasi secche e definitive, destinate a essere lette e rilette con il gusto di una metrica accattivante e contemporanea. -
Il tornello dei dileggi
Scritto con la mano di un nichilista ravveduto, ""Il tornello dei dileggi"""" è un romanzo che diverte e commuove, costellato di situazioni esilaranti che si incrociano con il vissuto reale di ogni persona e che sfociano negli interrogativi di base dell'esistenza. La vicenda si dipana in diverse città - Milano, Catania, Torino - e impegna un nugolo di personaggi i quali, sfiniti dai continui capovolgimenti di fronte, si troveranno alla fine a chiedersi chi in realtà siano. In un modo nuovo e originale di raccontare, Fazio muove i destini dei propri protagonisti calandoli nella società, nella politica, nelle realtà più crude e, a volte, divertenti. Una carrellata di figure e figuri che ci descrivono alla perfezione i tempi moderni."" -
Il rianimatore
Petare, sobborgo di Caracas. In questa località si snoda un romanzo corale i cui protagonisti, nonostante siano avvinti da vissuti lacerati, si muovono con delicate cadenze, immersi in una prosa asciutta e incisiva che crea passaggi narrativi fortemente suggestivi, carichi di una potenza evocativa, lirica. Anche laddove il racconto inclina verso sentieri aspri, la lingua viene in soccorso esaltando l'estetica, rendendola istanza nella sua nuda verità e bellezza. Le memorie danno vita a un coro polifonico ben orchestrato: voci melodrammatiche, vissute, sventurate, ferite, baciate e guarite dalla poesia, alla luce tersa di un realismo tutto latino-americano che è fuoco e insieme cuore del romanzo in cui ardono i demoni esistenziali, gli sconfitti, redenti e purificati dalla magia salvifica della parola nel sempiterno binomio vita/morte, il cui nodo da sciogliere è appannaggio del rianimatore. Rianimatore di chi o di cosa? In questo caso di piante, metafora e motivo conduttore dell'intero romanzo che, come ricordano Maria e Rodríguez, suggerisce che a ogni ferita corrisponde una guarigione, a ogni fine, la rinascita o la trasformazione. -
Su fogu tenet memoria. Dalla strage del 1983 alla distruzione nel Montiferru
Un filo rosso collega i tragici eventi del 1983 con quelli del 2021. Quasi che una sottile linea di fuoco li unisca, rendendoli partecipi di un unico ""piano"""" che vorrebbe la Sardegna un deserto, annichilita e sconfitta. Ma è veramente così? Si può, ancora oggi, pensare a un intelligente progetto di salvaguardia del territorio isolano, delle sue bellezze e unicità? Anthony Muroni si interroga sui fatti degli ultimi tempi e su quelli del passato, dando voce ai protagonisti, a coloro che sul campo hanno condotto la guerra agli incendi. Sfilano politici, amministratori, agricoltori, allevatori, operatori dei soccorsi, gente comune, ognuno di loro con una propria opinione o idea. Uno spaccato, quello descritto dall'autore, che induce a interrogarci su quale dovrebbe essere la strada maestra da percorrere per """"prevenire"""" i problemi degli incendi estivi e non per piangerne le conseguenze. Il ricavato di questo instant book sarà devoluto da parte dell'editore e dell'autore a progetti mirati di riforestazione ed educazione ambientale nei luoghi più colpiti dai roghi del luglio 2021."" -
Modo proximo
Sia o no, la crisi pandemica, il punto zero, il primo tempo di un nuovo scenario antropologico-sociale, è comunemente accettata l'idea che si tratti di un punto di svolta che sedimenterà linguaggi, emozioni, nuove relazionalità. Dare voce ai giovani in una prospettiva educativa, per stimolare momenti di riflessione critica e di esercizio del dubbio rispetto alla trasformazione della realtà e, al contempo, acquisire elementi di ""monitoraggio attivo"""" delle trasformazioni di cui siamo protagonisti, soggetti e oggetto, proprio nel perimetro del nostro futuro in termini di cittadinanza. Modo proximo, dunque, con la misura più vicina, in una doppia valenza di significato: dal punto di vista del metodo, perché, come si dice, abbiamo messo l'orecchio a terra con il tasto rec avviato; dal punto di vista dello sguardo progettuale, la prossima generazione può essere una generazione prossima, che esprime una propria weltanschauung, in tema di diritti, ambiente, Europa, solidarietà, magari sottotraccia, silenziata dal frastuono infodemico, meritoria comunque di cittadinanza nell'agorà democratica."" -
Il colore del tuo sangue
La giovane filmaker Greta Scacchi, mentre guarda le immagini di un video, si accorge di un dettaglio che mette in pericolo la sua vita. La ragazza è accusata di omicidio dal dirigente di Polizia Tommaso Del Re e viene trascinata in una serie di eventi che coinvolgono l'insegnante di cinema Rossella Gardini, una coppia di fratelli che ritornano dal suo passato, Farid e Anissa Akram, il piccolo Nadir, l'inquietante Ahmad, il barista Tong, mentre sullo sfondo si staglia minaccioso il Biolab, un laboratorio in cui si studiano armi chimiche e di distruzione di massa. Per Tommaso Del Re sarà ancor più difficile dipanare la matassa, ostacolato da quelle che definisce le ""alte sfere"""". In un susseguirsi di colpi di scena e azioni rocambolesche far emergere la verità diverrà arduo ed estremamente pericoloso."" -
Il resto di Sara
È una notte lunga e afosa all'Ospedale Papardo di Messina. Intorno alla mezzanotte un'ambulanza, con l'infermiera Nenzi di servizio, trasporta una donna in condizioni gravissime. Si chiama Sara. Investita da un'auto mentre tornava a casa con la sua Vespa, finisce in sala operatoria per un intervento lungo e delicato alla testa. Al di là della porta del reparto si forma un bivacco di amici e parenti. In quella sala d'attesa, che diventa un luogo dove la vita si sospende, ci sono il marito Ale, la madre Piera, le zie, le amiche-sorelle Lisa e Angela. Nella stessa sospensione si ritrova l'infermiera del 118, ripiombata nel suo dramma personale che la riconduce a un evento di qualche anno prima. Per uno strano gioco del destino o del cielo, Nenzi si convince che Sara sia la soluzione per uscire da un dolore di cui è prigioniera. Il tragico evento diventa l'occasione di confessioni, ammissioni di colpa, voglia di ricominciare. Ricominciare da Sara. Esistenze conosciute e sconosciute si intrecciano e si ritrovano a far parte di un unico disegno architettato involontariamente dalla protagonista che lotta per non morire. -
Renzo Laconi. Cultura e politica
Renzo Laconi nacque a Sant’Antioco nel 1916. Iscrittosi al Partito Comunista clandestino nel 1942, nel gennaio del 1944 fu nominato componente della Consulta Regionale Sarda. Si dimise nel 1946 quando fu eletto nell’Assemblea Costituente. Rapidamente ne divenne uno dei membri più autorevoli e ascoltati, membro della Commissione dei Settantacinque incaricata di elaborare per l’Aula il progetto di Costituzione, che certamente Laconi scrisse in parte di suo pugno. Deputato dal 1948 alla morte, Segretario regionale del PCI in Sardegna (1956-1963), abilissimo oratore e fine politico, i suoi interventi e le sue analisi non passarono mai inosservate, anche fra gli oppositori. In questo volume si prendono in esami diversi aspetti della sua vita, con uno sguardo più approfondito nei confronti di quelle tematiche sociali che egli amò sempre portare all’attenzione del Governo, regionale o nazionale che fosse, al fine di migliorare le condizioni della sua amata Sardegna.