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Il santo presepio. Brevi cenni storici, tipologie, consigli su come costruirlo
Il libro che piacerà a tutti gli appassionati di presepi. Grazie alle tante immagini e a semplici spiegazioni, ognuno sarà in grado di realizzare a casa propria un presepio bello e realistico. Cercando le parole giuste che sinteticamente fossero in grado di presentare il mio breve scritto di presepistica, mi sono imbattuto in una celebre frase, a mio avviso molto significativa, di Albert Einstein: ""La creatività non è altro che un'intelligenza che si diverte"""". Questo concetto ben si adatta ad esprimere il fine che mi sono proposto nel presente lavoro, cioè trasmettere, attraverso un linguaggio semplice ed esaustivo, la passione per una tradizione cristiana (quella del presepio) che, complice il crescente processo di secolarizzazione delle nostre società, va sempre più scomparendo."" -
Il contastorie
"Questo libro si propone di raccontare i fatti della Storia non accettando le sentenze emesse dai tribunali dei vincitori da cui è discesa la storiografia ufficiale, una storiografia che non ha il coraggio della revisione secondo l'insegnamento che fu di Renzo De Felice, un professore certamente non accusabile di nostalgie fasciste dato che la sua scelta professionale fu orientata proprio dalla sua militanza giovanile nelle file del Pci. Qualificandosi un improvvisato raccontatore di storie, in parte vissute e in parte sentite raccontare dai protagonisti, l'autore rivendica un racconto del tutto diverso dalla storia ufficiale, perfino avendo la presunzione di negare le sue verità e, non solo per aver letto e digerito i libri di Renzo De Felice, ma per essere buon testimone del suo tempo vissuto con gli occhi bene aperti e la mente sveglia. La critica dell'autore non si rivolge a quanti si sentono storici per cultura, professione o anche solo per semplice passione, ma agli accademici ufficiali, quelli di successo, privilegiati dalle Istituzioni ufficiali. Di essi passa in rassegna le principali tematiche esaminandone le contraddizioni""""." -
Lettere ai politici
"Lettere ai Politici"""" è un'antologia di scritti di Achille Albonctti a politici, direttori di quotidiani ed alti funzionari su temi attuali e di grande rilievo: l'epoca nucleare, in cui viviamo; l'atomica; l'Europa; il Patto Atlantico; la Primavera Araba; i rapporti con gli Stati Uniti e la Russia; la Democrazia; i Partiti; la questione morale; i Diritti e i Valori universali. Il volume ha lo scopo di far partecipare il lettore a questo dialogo, con il fine di facilitare l'apprendimento di problemi attuali e vitali. Achille Albonetti ha avuto una lunga e ricca vita, costellata di interessanti permanenze e viaggi all'estero. Esperto presso la Delegazione Tecnica dell'Ambasciata d'Italia a Washington. Poi, Consigliere economico della Rappresentanza Italiana presso l'OECK a Parigi." -
Cercando l'antica madre
Romanzo costruito sull'intreccio di sentimenti e luoghi che accomunano due mondi all'apparenza lontani - quello di Virgilio intento nella stesura dell'Eneide e quello di una coppia di giovani sposi costretta a fuggire da Trieste durante i bombardamenti del 1944 - ""Cercando l'antica madre"""" offre una rappresentazione lucida e veritiera della vita umana nelle sue perenni domande di felicità e di senso, sia a livello individuale che di società. Nel racconto le vicende dei singoli si misurano con le grandi e inesorabili accelerazioni della Storia (le lotte di liberazione, la nascita della repubblica italiana, la ricostruzione e il boom economico, il sessantotto e la contestazione, le stragi fasciste, i grandi cambiamenti culturali), che ostacolano gravemente quella ricerca dell'Antica Madre, che è insita nel cuore di ogni essere umano. E allora la quotidianità affrontata in siffatti contesti diventa impegno epico per donne e uomini, che pur non diventando eroi dei libri di storia, si mostrano quali veri protagonisti di sogni impossibili e di felicità ricercate con profonda coerenza personale."" -
Vite parallele
Perché lui non riesce ad accettare la ferrea logica di una scelta? Perché è tanto difficile accogliere il decadimento di una o più possibilità quando se ne sceglie un'altra? Probabilmente perché questa è la sua natura: lui non riesce a vedersi sfuggire di mano le possibilità. È per questo che, durante uno dei suoi annuali viaggi in terra flegrea, supera il punto di non ritorno con la sua donna, rimanendone profondamente addolorato. E tuttavia, la sua esperienza in questa esistenza, probabilmente l'unica che ci è concessa, non riesce a fermarsi; non c'è dolore, non c'è perdita, non c'è ostacolo né divieto che riesca ad arginare un animo tanto impetuoso. Perché, di nuovo... è la sua natura. In queste pagine troverete la storia di un uomo che può apparire strano, singolare, difficile da comprendere proprio per questa sua spettacolare caratteristica. Il suo modo di guardare, di ascoltare, di lasciarsi stregare dalle meraviglie che la vita offre può apparire, talvolta, perfino frivolo. Ma è l'esatto contrario. È un inno alla bellezza, a qualsiasi condizione. -
L' impresa del welfare per il welfare d'impresa. Norme, tutele e reinserimento delle pazienti oncologiche nella vita lavorativa
La tutela della salute della donna nel proprio ambiente di lavoro è un tema di notevole complessità per la lavoratrice, l'azienda e tutti i soggetti coinvolti. La gestione della lavoratrice che all'improvviso deve convivere con una grave patologia, coinvolge l'intero processo di politica aziendale e corporate welfare: l'assenza più o meno continua dalle attività lavorative e il reinserimento nell'organico aziendale sono apparse come le pratiche forse più delicate e complesse di gestione del personale. Allo stesso tempo, nonostante la patologia, il riuscire a raggiungere gli obiettivi lavorativi senza sentirsi ulteriormente discriminata, è parsa una irrinunciabile necessità per la donna. Scopo di questo lavoro è individuare bestpractices e delineare alcune linee guida che siano una risposta organizzativa idonea al trattamento della malattia e del difficile reinserimento in azienda. -
Blockchain e autonomia privata
Gli sviluppi tecnologi di ultima generazione hanno innescato una vera e propria rivoluzione nel mercato dei servizi digitali, portando all'attenzione della giurisprudenza numerose questioni. Se da un lato la disintermediazione degli scambi, la digitalizzazione dei patrimoni e gli smart contract aprono incredibili scenari di semplificazione, spianando la strada a nuovi modelli di business, al tempo stesso, però, rischiano di collidere con i limiti imposti all'autonomia privata e di interferire con alcuni presidi posti a tutela dell'ordine pubblico. ""Blockchain e autonomia privata"""" ha l'obiettivo di presentare al lettore alcune delle problematiche che emergono per effetto delle nuove applicazioni digitali e delle attività ad esse collegate. Dal diritto dei contratti, alla disciplina consumeristica, dalla gestione di diritti di proprietà intellettuale, al diritto del lavoro, la moltitudine dei temi toccati dimostra quanto l'autonomia privata sia permeabile alle sfide lanciate dai nuovi ritrovati tecnologici e, in tale contesto, il giurista è chiamato a rendersi interprete della modernità e promotore del cambiamento."" -
Storia della Lombardia medievale
Città fortificate, borghi, fertili campi da coltivare. La Lombardia nel Medioevo fu tra le più fiorenti regioni europee, tanto da spingere un osservatore del XIII secolo a ravvisare che «se i Lombardi si fossero amati», raggiungendo un'unità politica e superando la loro frammentazione istituzionale, «il loro sovrano non avrebbe avuto uguali sulla terra». Giancarlo Andenna indaga le dinamiche che fecero della Lombardia medievale un luogo di equilibri politici e di interessi strategici, con un'attenzione alla demografia, alla storia sociale ed economica, all'evoluzione del paesaggio agrario e cittadino. Il Medioevo lombardo va quindi inteso come una fase di trasformazione: si modificarono il suolo, il territorio, la geografia, si crearono città, si costruirono castelli a scopi di difesa e di celebrazione del potere. Facendo dialogare fonti antiche e più recenti ricerche storiografiche, Andenna analizza il ruolo di costante dinamismo che ebbero le città e le campagne lombarde, in una ricostruzione che non trascura un confronto con le diverse realtà del Medioevo europeo. -
Scrivimi se mi vuoi bene. Lettere e pagine fra Natale e anno nuovo
«Quell'allegrezza che io difficilmente proverò nelle feste» è il rammarico di Leopardi in una lettera al padre Monaldo tra quelle del periodo natalizio qui raccolte per la prima volta. Il poeta avverte la necessità di affetti, soprattutto nei giorni che precedono l'anno nuovo, e scrive per esempio all'amico Pietro Giordani: «dimmi, dove troverò uno che ti somigli? Dimmi, dove troverò un altro ch'io possa amare?» Da ragazzo aveva scritto a Recanati versi acerbi sulla nascita di Gesù («nascesti alfin nascesti... Sommo re bambino / di pace alto signor») ma nella maturità lo spirito muta i sentimenti verso la vita - «la miseria (fortuna) me la intorbidisce e incatena» - e l'unica consolazione è nella scrittura, tanto da indirizzare al fratello Carlo l'invocazione: «scrivimi, se mi vuoi bene». -
L'occasione della poesia. Poesie 2007-2014
Un'espressione di Franz Kafka appare una pertinente premessa per affrontare un tema essenziale del mondo poetico di Giuseppe Panella: ""Il poeta è sempre più piccolo e più debole della media degli uomini. Per questo sente più intensamente, con più forza degli altri, la pesantezza della sua presenza nel mondo. Il suo canto, per lui personalmente, è soltanto un grido. Per l'artista, l'arte è una sofferenza dalla quale si libera in vista di una sofferenza nuova"""". In Giuseppe Panella il dolore si scontra continuamente con la serenità, con una prevalenza incerta fino agli ultimi versi, nei quali si afferma la spinta verso un futuro aperto alla protesta ed alla speranza. Il raro fascino di una tale ricerca lirica è affidato al cozzare di sentimenti e percezioni apparentemente contraddittorie. Il destino umano, composto di giorni tortuosi sino alla """"fatal quiete"""", viene descritto, senza pietosi ravvedimenti, ma anche senza recidere il filo della speranza, con un linguaggio personale, sottilmente ricercato e di inconsueta eleganza. Con una nota di Carlo Fini."" -
Luigi Meneghello: trapianti e interazioni linguistiche
Il volume raccoglie gli atti di un convegno pavese dedicato a Luigi Meneghello e getta nuova luce sulla lingua e lo stile dello scrittore di Malo; i contributi considerano i tre romanzi più noti (Paolo Zublena studia il rapporto tra lingua e dialetto in Libera nos a malo, Francesca Caputo confronta con approccio variantistico le due edizioni dei Piccoli maestri, Marco Manotta esamina la lingua della poesia in Pomo pero) e opere meno studiate come Trapianti e Murazzi (Diego Zancani). Affiorano ritratti femminili (Ernestina Pellegrini e Luciano Zampese) e percorsi di lettura inediti che si muovono tra le carte dell'Archivio Meneghello, dal quale sono attinti anche i materiali risalenti agli anni cinquanta presentati nella sezione Inediti e rari (Cecilia Demuru e Anna Gallia). Emerge la figura di uno scrittore nell'incessante ricerca della propria lingua, che trova nella lezione della poesia la misura del proprio stile, in un continuo dialogo tra italiano, dialetto e inglese. -
Alzheimer d'amore. Poesie e meditazioni su una malattia
Un'antologia di poesie che hanno come denominatore comune la malattia di Alzheimer e che sono dedicate ai genitori o ai familiari o ispirate dal dolore e dalle difficoltà di questa patologia. Quando apparentemente non si hanno più parole, la poesia ha parole adatte e sufficienti, è uno strumento profondo, che può trasmettere contenuti altrimenti difficili da comunicare, perché è universale, come la malattia. Le poesie di questo libro sono accompagnate dai commenti di Franca Grisoni, con cui condividiamo le modalità di lettura della sofferenza, un'altissima sensibilità e una capacità interpretativa dell'umano, particolarmente utili per comprendere i percorsi del dolore, scoprendo un «Alzheimer d'amore». -
Amelia Rosselli: biografia e poesia
La letteratura italiana del Novecento ha in Amelia Rosselli una figura irrinunciabile, che attende ancora luce sul rapporto tra biografia e poesia. Ora Stefano Giovannuzzi, senza eludere gli interrogativi posti da Storia di una malattia, il documento più drammatico della condizione di schizofrenica dell'autrice, affronta il caso Rosselli con le sue specialissime ragioni, che non esorbitano dai destini generali di una lirica in cui la biografia è l'oggetto che mette in crisi e minaccia di far deragliare il discorso poetico, mostrando la presenza dì ragioni altre dietro quelle che a prima vista parrebbero questioni tecniche e formali. Questo studio rimedita il modo di accostarsi ad Amelia Rosselli e fra le righe è un ripensamento delle liturgie della critica letteraria (e linguistica) sul secondo Novecento e la contemporaneità. -
Traduzione e poesia in Luciano Erba
Il numero offre un ritratto di Luciano Erba, poeta, francesista e traduttore, muovendo dall'archivio affidato al Centro Manoscritti di Pavia. Le carte e i documenti, descritti nella Vetrina da Federico Milone, illuminano la storia interna ed esterna del suo lavoro: lo mostrano i contributi critici dello stesso Milone sulla genesi del Prato più verde (1977) e di Samuele Fioravanti sulla raccolta L'ippopotamo (1989), cui si affianca il saggio di Anna Stella Poli sulle traduzioni. Roberto Cicala, Arnaldo Di Benedetto ed Emilio Isgrò, nell'Archivio della memoria, tracciano segmenti complementari di un ritratto dell'intellettuale e del poeta, attraverso schegge di vita privata e riflessioni critiche. Dal ricco corpus epistolare di poeti, amici, critici ed editori, vengono proposte, a cura di Annamaria Azzarone, ventidue lettere inedite di Gianfranco Contini, segnate dalla consueta vivacità linguistica del mittente, ricca di allusioni culturali e no, testimonianza del legame di stima e amicizia tra il critico e il poeta. -
Pronomi personali
Finalista del premio Antonio Fogazzaro 2018, sezione poesia editarnrnI ""pronomi"""" del titolo sono le immagini che ci avvolgono e che sono """"personali"""" perché c'è la necessità di un soggetto forte, un """"io"""" che vorrebbe diventare un io di tutti. Marco Corsi cerca di mettere insieme, con le parole, una piccola """"ragione emotiva"""", tra razionalità e ferita sentimentale, per permettere il passaggio a una dimensione più ampia di significato e di esistenza: """"Lavoriamo per giorni sopra le parole; da giorni lavoriamo silenziosi intorno al nero. (...). Disegniamo immagini nere e silenziose. Lavoriamo di silenzio e di nero. Un nero che sembra la notte""""."" -
Le rose di Natale. Scrittrici italiane raccontano
Il Natale è il ricordo di una «felicità possibile», una canzone, una promessa, anche un mazzo di rose per le scrittrici italiane dall'Unità ad oggi, che qui raccontano il loro 25 dicembre. Contraddittoria «realtà sempiterna divina e umana», attraverso lo sguardo femminile ogni natale porta con sé ricordi, angosce, incomprensioni e dolori: dalle tinte fosche della marchesa Colombi alle visioni di Grazia Deledda e Contessa Lara, dalle disillusioni di Natalia Ginzburg ai ricordi Di Dacia Maraini, Margherita Oggero e Isabella Bossi Fedrigotti. E quando non c'è nessun regalo da scartare, come accade ai personaggi dell'ultimo crudo e provocatorio racconto di Silvia Avallone, le rose di Natale dimostrano tutte le loro spine. -
Tempo riflesso
Finalista del premio Antonio Fogazzaro 2018, sezione poesia editarnrn""Pietre vive le parole, unica traccia di quello che abbiamo cercato. Agli alberi abbiamo chiesto in prestito la voce, ai sassi il volto per dare forma al visibile.""""rnCorrado Benigni riflette sul tempo delle nostre esistenze, quasi un «rarefarsi in forma di persone», in questo libro che è un tentativo di sottrarsi al flusso della vita e quindi di condensare il tempo. Lo stesso avviene con la fotografia, cui è dedicato un finale intenso tra invisibile e apparenze, perché - come spiega Walter Benjamin - «l'osservatore sente il bisogno irresistibile di cercare nell'immagine quella scintilla magari minima di caso, di hic et nunc, in cui, nell'essere in un certo modo in quell'attimo lontano, si annida ancora oggi il futuro». Infatti in una poesia avviene come «dentro una foto, il tempo inverte la prospettiva». e così si torna allo specchio delle parole, che «come suoni nelle pietre... nascondono / luoghi e cellule, respiri e ore contate / che dicono chi siamo»."" -
Notti e nebbie. Nuova ediz.
La Milano dell'ultima guerra nella stagione dell'occupazione nazista vista attraverso le vicissitudini di un commissario della polizia politica, tra la passione carnale per le donne e l'attaccamento agli ideali del fascismo ormai in mezzo a una guerra civile. ""Notti e nebbie"""", con «un gusto quasi viscontiano per il senso di putrefazione morale e corruzione fisica», è il romanzo italiano che ha raccontato il tragico periodo di Salò e della Resistenza con la voce narrante di chi aveva scelto il regime. Il noir di Carlo Castellaneta torna a rappresentare (come scrive Ermanno Paccagnini nel saggio conclusivo) «situazioni del passato che si vedono riproporsi nel presente»."" -
Il lago dove nacque Zarathustra. Guida letteraria di Orta
Una guida d'autore al lago d'Orta che si legge come un libro di racconti. Il lago di Gianni Rodari, l'antico Cusio tra Piemonte e Lombardia, è stato teatro di incontri indelebili, come quello di Nietzsche con Lou Salomé da cui nacque ""Così parlò Zarathustra"""" e al centro del romanzo """"La foto di Orta"""" di Laura Pariani, che con Nicola Fantini qui accompagna il lettore con citazioni letterarie tra la piazzetta, la salita al Sacro Monte, il cimitero e i dintorni. Sulle rive visitate dal Grand Tour dell'Ottocento gli scrittori hanno sempre lasciato testimonianze in poesie e prosa, da Manzoni a Gadda su Villa Crespi, dagli Alpinisti ciabattoni dello scapigliato Cagna a Martin Mystère. Un lago di carta e di parole che rende letteraria la geografia e magico il borgo di Orta davanti all'isola di San Giulio: «ma cos'ha il lago d'Orta di tanto particolare?» Il segreto in queste pagine: per un itinerario vero e immaginario."" -
Di amore e di guerra
«Fu certo una stagione difficile. Per i ragazzi richiamati alle armi; per gli altri, che riuscivano a nascondersi, per gli altri ancora che per convinzione o per caso o per convenienza si mettevano dall'una o dall'altra parte, chi con i fascisti, cioè, chi con i partigiani»: gli anni di guerra diventano un romanzo attraverso la memoria di uno scrittore che in questo 2018 compie novant'anni nel segno della letteratura e dell'amore, che è il filo rosso delle storie del libro, tra pagine d'un tempo e pagine nuove e sorprendenti. Tra una città di provincia come Pavia e una grande città come Milano esplode lo scenario di una guerra piena di domande senza risposte.