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Lo scandalo dell'imprevedibile. Pensare l'epidemia
«L'epidemia che ci ha colpito si è manifestata con la violenza dell'imprevedibile» eppure prevedere e decidere il proprio benessere è oggi tra le condizioni principali della nostra società. Uno dei filosofi attuali più lucidi riflette sul dramma del coronavirus a partire dalle parole che usiamo per spiegare questo evento e le sue conseguenze: perché il ""futuro"""" è diverso dall'""""avvenire"""", il """"mondo"""" dal """"reale"""", la """"scienza"""" dagli """"scienziati"""", l'""""ottimismo"""" dalla """"speranza"""", ma anche perché la modalità del """"morire"""" ci ha atterrito più della """"morte"""" in sé, fino a comprendere che l'autentica """"libertà"""" non consiste nel fare ciò che si vuole. Come ci ha cambiato l'epidemia? Che cosa possiamo fare per non farci sopraffare? «dovremmo essere più seri nel vivere il tempo, che non è mai solo il """"nostro tempo"""", il tempo delle nostre """"urgenze private""""», afferma l'autore indicando un atteggiamento per il """"dopo"""" e citando La peste di Camus: «bisogna restare, accettare lo scandalo, cominciare a camminare nelle tenebre e tentare di fare il bene»."" -
Perché non scrivo con un filo d'erba. Antologia con autografi e inediti
«Mi chiedi perché non scrivo con un filo d'erba» spiega il grande vecchio della poesia svizzera, Alberto Nessi, in un'antologia che raccoglie i suoi testi più intensi, su dolore, ingiustizie, viaggi, natura e società. Per l'autore di frontiera anche nei momenti di crisi ed emergenza «il bisogno di poesia è insito nell'uomo e il sentimento poetico del mondo se ne sta nascosto da qualche parte, nella sua tana, come l'orbettino che un raggio di sole basta a risvegliare dal letargo». Questa antologia, con una raccolta di autografi e inediti, è anche una riflessione sullo scrivere, che è «vincere il dolore, aprire lo sguardo su un altrove». Edizione per gli 80 anni del poeta con un testo di Fabio Pusterla e una nota di Roberto Cicala. -
Gli angeli di Raffaello. Ediz. illustrata
«Ero andato a vedere quel quadro per spassarmela; ed ecco che mi trovo davanti alla pittura più libera, più salda, più meravigliosamente semplice e viva che sia dato di immaginare» è una rivelazione di Renoir che esprime la forza della pittura di Raffaello Sanzio, soprattutto quando dipinge le sue Madonne col Bambino (ricordo della madre persa da piccolo), fino all'Adorazione dei Magi della Pinacoteca Vaticana con i personaggi giovani accanto a quelli vecchi. Questo libro illustrato svela un aspetto particolare dell'artista nel 500° anniversario con i segreti dei suoi celebri angeli, che molti ritengono un quadro a sé stante ma è in realtà un particolare di un'opera artistica più grande, La Madonna Sistina, ora custodito a Dresda, una delle opere più rappresentative del Rinascimento. -
Tre gialli di Natale. Nuova ediz.
Con i racconti Il caso dell'oca di Natale. Sherlock Holmes in «L'avventura del carbonchio azzurro» di Arthur Conan Doyle, La bambola del delfino di Ellery Queen, Festa di Natale di Rex Stout. Durante le feste natalizie tre misteri risolti da Nero Wolfe, Sherlock Holmes ed Ellery Queen. Tre racconti gialli che dimostrano come a Natale - in un periodo considerato di bontà anche per i cuori più duri - un delitto possa apparire ben più terribile del solito. Così in Festa di Natale di Rex Stout, mentre Ellery Queen racconta del furto di una Bambola del Delfino esposta con un diamante la vigilia del 25 dicembre in un grande magazzino; e Arthur Conan Doyle in Il caso dell'oca di Natale prende le mosse da un cappello nero malconcio e una grassa oca bianca che contiene al suo interno una pietra azzurra rubata alla contessa di Morcar in un prestigioso albergo di Londra. Alla fine, soprattutto a Natale, il finale è sorprendente e la giustizia trionfa senza la polizia... -
Tina e il mistero dei pirati di città
Tornano le indagini del vicecommissario Marchini nella Novara d'inizio Novecento. Dopo aver risolto il caso narrato in ""Évelyne. Il mistero della donna francese"""" deve ora occuparsi di una serie di delitti che sembrano senza collegamento. Ma l'apparenza inganna, e il funzionario di polizia si troverà ad affrontare due misteriosi individui con nomi d'arte che richiamano i pirati delle avventure di Salgari. La posta in gioco è tanto alta da mettere a repentaglio la carriera e gli affetti più cari del protagonista, a cominciare dall'affascinante Tina. Quando le scelte da compiere sono difficili si può sbagliare. Ma Marchini non rinuncia a fare ciò che vuole veramente."" -
Le carte di Eugenio Montale negli archivi italiani. Atti del convegno di studi (Pavia, 3-4 aprile 2019)
Un grande poeta svelato nei piccoli fogli autografi delle sue carte private che mezzo secolo fa egli ha donato a Maria Corti avviando il celebre Fondo Manoscritti di Pavia: «Non ho mai supposto che i miei brogliacci possano diventare materia di archivio e di consultazione», ha scritto qualche anno dopo, con il consueto (auto)ironico understatement. La realtà l'ha felicemente smentito, e tanti sono gli archivi italiani pubblici e privati che conservano i suoi ""brogliacci"""". Per la prima volta qui se ne ricostruisce la mappa, riunendo le carte in un ideale dialogo che illumina in controluce, con molti scorci inediti, la personalità e la poesia di Eugenio Montale."" -
Panettone. I segreti di un dolce per tutte le feste. Nuova ediz.
Sta raggiungendo un picco di popolarità in tutto il mondo con una produzione artigianale che incalza quella industriale: anche Buzzati scrisse «Il panettone non bastò» e ormai il dolce natalizio milanese è gustato tutto l'anno. Ma il suo successo ha richiesto tempo, molti secoli. In questo libro sono svelati i segreti della sua storia con caratteristica forma a cupola che la leggenda attribuisce alla corte viscontea della fine del Trecento, le ricette tradizionali e trasgressive, l'iconografia tra pubblicità d'epoca e arte su un capolavoro di impasti e lievitazioni. -
Nel buco nero di Auschwitz. Voci narrative sulla Shoah
«Che romanzi volete che ci siano, dopo Auschwitz e Buchenwald?» scriveva Carlo Levi, riflettendo sulle possibilità letterarie del ""dopo"""". Eppure molti hanno scritto, in tempi e modi diversi, rispondendo a un bisogno e anche a un dovere, a una necessità morale. Alcuni di essi, tra i più significativi, sono raccolti in questa antologia, da Primo Levi ad Anne Frank, da Etty Hillesum a Jean Améry, da Peter Weiss a Friedrich Dürrenmatt e David Grossman, presentando insieme - seppur separati - sia chi, avendo vissuto l'esperienza del lager, ne ha dato testimonianza sia chi, invece, non avendola vissuta personalmente, ne ha però fatto oggetto di elaborazione letteraria. Un'antologia che «nel nome dei senza voce, dice quanto può attraverso la voce di chi è sopravvissuto e di chi su quelle voci ha costruito il racconto infinito dell'offesa che non deve sottomettersi a nessuna vergogna» (Giovanni Tesio)."" -
Le cento più belle poesie d'amore italiane. Da Dante a De André
«E tu che con gli occhi di un altro colore / mi dici le stesse parole d'amore» canta De André in ""Amore che vieni amore che vai"""", inserita da Guido Davico Bonino in questa raccolta d'autore sul sentimento più intenso dell'uomo. Dalla donna stilnovista di Dante che «tanto gentile e tanto onesta pare» al «pianger d'amore» di foscoliana memoria, le cento più belle poesie d'amore qui raccolte dalla tradizione italiana cullano «le dolcezze amorose» e danno voce anche al momento dell'addio, come confessa Alda Merini dopo che «tu mi hai tutta predata vorticoso / come un vento selvaggio». Ma resta sempre l'illusione che «amore che fuggi da me tornerai»."" -
Nuda la parola che salva. Una via crucis
«Che senso ha cadere se non potrò rialzarmi? Me lo sono chiesto tante volte» si domanda lo psicoterapeuta Massimo Bettetini confrontandosi con le cadute per eccellenza, quelle della via crucis della tradizione cristiana. Le tappe della croce sono ripercorse in questi testi, dalla condanna in tribunale alla deposizione del corpo morto nelle braccia della madre. È il dialogo problematico dell'uomo contemporaneo di fronte al mistero: «nudo sto per entrare nel sepolcro / nudo sono uscito da mia madre / nuda è la parola che salva». «Una meditazioni intensa e profonda sul mistero del male e sul potere salvifico della parola» (""Famiglia cristiana"""")"" -
La Capanna Natale del bambino Gesù
Fin da giovane Erasmo da Rotterdam si appassionò alla poesia componendo in proprio una piccola perla: un'ode sulla capanna del bambino Gesù, qui tradotta in La capanna natale del bambino Gesù per la prima volta da Carlo Carena: «Erasmo tocca il valore incommensurabile di quell'evento, contrastante con le altre leggi e norme del mondo; e, ancor più che la grandezza, ne mostra con tutti gli strumenti e i dispositivi dell'arte poetica la semplicità e la dolcezza». Edizione a tiratura limitata con incisioni coeve, da Schongauer a Dürer. Il libro La capanna natale del bambino Gesù, titolo numero 100 della collana ""Nativitas"""", è pubblicato in occasione del 95° compleanno di Carlo Carena (1° novembre 2020) in tiratura limitata di 333 copie, disponibili per il mese di novembre solo sul bookshop di Interlinea. «Perché cerchiamo ancora antiche meraviglie? Qui, qui numerosi accorrete. Questa capanna lacera e irta di rustici steli porgerà una nuova meraviglia, quale mai scorsero i secoli antichi né mai vedranno i futuri. Qui il tonante scuotitor di cielo e terra emette teneri vagiti; qui il sommo reggitor dell'universo immenso infante succhia le poppe di una vergine»."" -
Leggero leggerò. Guida impertinente alla lettura e all'amore per i libri
«Leggere è sexy» secondo uno scrittore amato da giovani lettori, insegnanti e bibliotecari, Antonio Ferrara, che qui racconta storie e modi per innamorarsi delle parole, giocarci e usarle al meglio perché «siamo fatti di storie». Con consigli per scrivere, parlare e leggere in pubblico, con tutto il corpo, imparando un uso creativo degli errori, perché, come diceva Sartre, «ogni parola ha conseguenze. Ogni silenzio anche». Un libro per amare i libri. -
Parla piano se parli d'amore
Quali cicatrici può lasciare in una giovane donna la perdita improvvisa della madre? Per Aurora, studentessa sognatrice, il vuoto che rimane significa rifiuto, rabbia e il desiderio di realizzarsi al di fuori delle vacue aspettative di chi l'ha lasciata sola ad affrontare il mondo: niente laurea, niente lavoro stabile, niente matrimonio perfetto come la sorella Clara. Aurora fugge dal dolore del ricordo, una città dopo l'altra, un lavoro precario dopo l'altro. Anche gli amori si susseguono, ma in fondo al cuore resta l'immagine di Alessandro, spregiudicato, arrivista e dongiovanni, che l'ha fatta soffrire, ma che le è anche stato vicino nei momenti di maggior bisogno... In questo nuovo romanzo Simona Arrigoni indaga con delicatezza e profondità il mondo degli affetti e delle speranze dei giovani precari di oggi che non rinunciano a un sogno. -
Ascoltami. La generazione Z e il dialogo con il mondo adulto
Una finestra, non filtrata dal punto di vista adulto, sul mondo dei giovani, la cosiddetta generazione Z. Una testimonianza e un'indagine sulla base dell'esperienza del FestivaldeiGiovani® creato dall'autrice e della piattaforma social NoiSiamoFuturo®. Una chiave attraverso cui gli adulti possono, in una dimensione di dialogo, ascoltare i figli, evitando i giudizi affrettati e gli atteggiamenti paternalistici, per renderli attivi protagonisti delle proprie scelte e del proprio futuro. Perché i ragazzi «hanno storie da raccontare, opinioni da esprimere, e sogni da colorare». -
Nuova corrente (2020). Vol. 166: Celan. Incontri, voci e silenzi nello spazio della poesia.
Il fascicolo è dedicato al poeta bucovino di lingua tedesca Paul Celan (Czernowitz, 23 novembre 1920-Parigi, 20 aprile 1970), nella ricorrenza del centenario della nascita e del cinquantenario della morte. Si tratta di un autore ormai diventato un punto di riferimento obbligato nel percorso della lirica novecentesca e nel più vasto dibattito culturale in ambito storico, filosofico e teologico. I contributi raccolti si soffermano sul carattere dialogico della vasta produzione lirica celaniana, mettendone a fuoco l'intreccio costante con altre significative voci poetiche novecentesche (come Ingeborg Bachmann, Ossip Mandel'stam, Giuseppe Ungaretti e Andrea Zanzotto), con filosofi (come Theodor W. Adorno) e tematizzando lo sfondo filosofico e religioso che la pervade. Nel fascicolo vengono pubblicate anche due lettere di Celan a Bachmann, finora inedite in Italia. -
I corpi a mezzanotte
Barocco-rock potrebbe essere la formula riassuntiva più adatta per descrivere questi ""Corpi a mezzanotte"""", divisi tra la convinzione di essere parte di una nuova razza umana e il rimpianto per una condizione di maternità/paternità negata. E di figliolanza sofferta, al punto da fare assurgere la figura della propria madre a personaggio mitico; e quella del compagno a entità salvifica «fino all'ultima mezzanotte»."" -
Critica e carità. Lettere (1934-1965)
«Le lettere tra Gianfranco Contini e Cesare Angelini in questo volume a cura di Gianni Mussini hanno l'inizio «nel giugno del '34, con un incontro mancato fra i due a Pavia, e l'estinzione nel maggio del '60, dopo una quarantina di documenti, depauperati dal saccheggio fascista della casa dell'ossolano nel '44. Inizia, come osserva Mussini, con l'atteggiamento di un discepolo che cerca incoraggiamenti e consigli, e termina con due note inaspettate di entrambi in due lettere che s'incrociarono, in cui il sacerdote ripete allo studioso quanto gli espresse in un incontro il giorno precedente a Pavia, ""il senso di un'amicizia ritrovata, e - perché no? - d'una consolante somiglianza d'anima"""".» (dalla presentazione di Carlo Carena)."" -
Donne libere. Amanti, patriote, eroine e pensatrici nel secolo dei lumi
Con una nota di Albina Malerba. La storia le ha dimenticate completamente. Erano donne libere, aristocratiche ma anche popolane: pensatrici e patriote, poetesse e femmes savantes, amanti e cortigiane, danzatrici e persino soldatesse. Vissero nel secolo dei lumi, si batterono per le loro idee e per le loro passioni, ostacolate o supportate dagli uomini del loro tempo. Da Torino a Parigi, da Milano a Vienna, da Venezia a Varsavia sfidarono re e imperatori, leggi civili e norme religiose, oppressioni e pregiudizi, pagando di persona. Era ora che riprendessero il loro posto nella storia grazie a questo libro. -
Una vita con i libri. Appunti, racconti e interviste
Negli scritti di un grande editore - qui pubblicati a cento anni dalla nascita - si riflettono celebri scrittori, da Pasolini alla Morante, da Montale a Calvino («com'era difficile per me avere un confronto con un tale uomo»), accanto a pagine di diario e a note di lettura, con una serie di interviste «disinibite, anche impertinenti, ricche di informazioni inattese, di ritrattini fulminanti, di giudizi drastici e acuti. Ne esce tra l'altro un Livio Garzanti che sa essere freddo e insieme passionale» (dalla nota di Gian Carlo Ferretti). Con un'intervista di Paolo Di Stefano a Louise Michail Garzanti. -
L' Inferno di Dante riscritto in milanese. Ediz. critica
La prima traduzione del poema di Dante in un dialetto italiano si deve a Carlo Porta. L'Inferno in versi milanesi, seppur frammentario, rappresenta il vero inizio della poesia portiana. Sospesa com'è tra emulazione e parodia, tra slancio verso il sublime e controcanto comico-realistico, la ricreazione dialettale produce un testo originale e assai godibile. Dispersi qua e là nelle edizioni delle poesie portiane, i frammenti dell'Inferno milanese sono qui riuniti, ordinati e riprodotti a fronte dell'originale dantesco. Il libro è introdotto da un ampio saggio di Pietro Gibellini e reca le retroversioni in italiano approntate da Massimo Migliorati.