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Per la libertà. Il rugby oltre le sbarre
Il rugby in carcere. Bisogna conoscerlo... Lo merita. C'è umanità, dolore, coraggio. E c'è voglia di stare alle regole. Otto istituti di detenzione italiani, un viaggio attraverso le attività rugbistiche attualmente esistenti in Italia. Una ricerca su come la pratica sportiva incida nell'animo delle persone. Storie di detenuti che nel rugby cercano il riscatto personale, di operatori che impegnano il proprio tempo libero per andare a insegnare il rugby in carcere. Di uomini della Polizia che queste attività le hanno volute, permesse, promosse. L'autore si è recato nel carcere minorile di Nisida, e negli istituti detentivi di Terni, Torino, Monza, Frosinone, Porto Azzurro, Bollate e Firenze. Lì ha incontrato gli operatori esterni, gli educatori/allenatori, i direttori, i comandanti della polizia penitenziaria e naturalmente i detenuti, per vivere direttamente queste esperienze. Un libro di grande lettura, che vuole essere non solo un'opera di narrativa pura e semplice ma anche un mezzo utile a promuovere un'attività che sonda dal suo alveo sportivo per diventare strumento di sostegno sociale. Con il patrocinio del Ministero della Giustizia, Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria, della Federazione Italiana Rugby e del Club Italia Amatori Rugby. -
Una finta a destra, una finta a sinistra. Paolo Rosi, il primo italiano a segnare a Twickenham
Paolo Rosi (1922-1997) ha raccontato alcune delle migliori imprese sportive del secolo scorso: l'oro di Berruti a Roma '60, le sfide tra Benvenuti e Griffith per il mondiale dei Pesi medi, l'epopea dei Mennea, Cova (suo il ""Cova-Cova-Cova"""" di Helsinki '83) e Simeoni. Senza dimenticare la valanga azzurra di sci e il """"Cinque Nazioni"""" in bianco e nero. Prima di entrare in Rai è stato una colonna della nazionale di rugby e della Rugby Roma, con cui ha vinto due scudetti. Tante le mete segnate da Rosi in carriera ma una è indimenticabile perché la prima di un italiano nello stadio londinese di Twickenham, il tempio del rugby mondiale. Il libro è un affresco corale che spazia dalla giovinezza alla pensione di un personaggio riservato che non ha mai approfittato della sua notorietà. Oltre 40 gli intervistati, equamente divisi tra colleghi di televisione (Tito Stagno, Marco Franzelli, Mario Mattioli, Guglielmo Moretti, Augusto Frasca, Attilio Monetti), della carta stampata (Giorgio Cimbrico, Carlo Gobbi, Carlo Bruzzone, Luciano Ravagnani, Gianni Romeo), compagni di squadra (Sergio Barilari, Leonardo Riccioni, Silvano Tartaglini, Lucio Curti, Marcello Martone, Sergio Del Grande) e parenti vari, tra cui la sorella Liliana, il figlio Andrea e il nipote Mauro Papi."" -
Non fare il furbo, combatti
"Amo la scienza del pugilato: la strategia di attaccare e indietreggiare allo stesso tempo. La boxe significa uguaglianza. Sul ring il colore, l'età e la ricchezza non contano nulla."""" Parola di Nelson Mandela. Tutti ad armi pari sul quadrato. Poi si scende giù e si combatte il match più difficile, quello con la vita. Campioni e pugili poco noti. Incredibili avventure. Come quella di Angel Robinson Garcia, il vagabondo del sesso. Fuggito da Cuba, ha boxato ovunque. Sarebbe stato un grande, se solo fosse riuscito a chiudere almeno una giornata senza fare l'amore. Il dramma a lieto fine di Giacobbe Fragomeni, re del mondo dopo avere sfiorato il suicidio. La tragedia del peso piuma Iwao Hakamada. Condannato per un crimine che non aveva commesso, libero dopo 4-5 anni nel braccio della morte. Il misterioso caso di Rubin Hurricane Carter che ha lottato tutta la vita per difendersi da un'accusa di triplice omicidio. Dylan gli ha dedicato una canzone. Il racconto di Ashtabula, la città dei Tomato Can. Perdenti di professione che sotto i pugni esplodono riempiendo di rosso sangue avversari e spettatori. Come una scatola di pomodori, appunto. Loris Stecca, Angelo Dundee, Bundu, Rodolfo Sabbatini, Parisi, Zoff, Kalambay Tiberio Mitri e tanti altri ancora. """"Un vincitore è semplicemente un sognatore che non si è mai arreso"""" diceva Mandela." -
La partita del diavolo
Bruxelles, Heysel 29 maggio 1985. Gli inglesi attaccano, la rete cede, il muro crolla. Avviene in pochi minuti e sembra frutto di un'atroce fatalità, del caso, dell'incoscienza umana. E se non fosse così? Se dietro si nascondessero un disegno preciso, una regia, un sistema di poteri interessato a un epilogo tragico? È questo il complesso panorama che gli autori scoprono lentamente raccontando di un uomo e una donna, esponenti del teppismo da stadio italiano, che vengono ingaggiati per creare incidenti prima di Juventus-Liverpool, finale di Coppa dei Campioni. È la storia di un piano, di una fuga, di un tentativo di redenzione, di un grande amore narrata a due voci e intrecciata al resoconto di quei giorni, riportato dai servizi giornalistici, dalla polizia internazionale, dai sopravvissuti. Un frenetico viaggio alla scoperta del lato oscuro del calcio. -
Un italiano di nome Kobe. Il nostro amico Bryant: la storia mai raccontata
A sette anni si calava dal balcone della villetta dove viveva per correre verso il campetto all'aperto dei padri Stimmatini di Rieti. A nove costruiva canestri improvvisati in un parcheggio di Pistoia. A undici andava a scuola dalle suore a Reggio Emilia e giocava a biliardino. Come un qualsiasi bambino italiano. Ma Kobe Bryant era nato a Philadelphia il 23 agosto 1978. Poco tempo dopo quell'avventura nel nostro paese sarebbe diventato uno dei miti dello sport mondiale, vincendo cinque titoli NBA e due ori olimpici. Risultato raggiunto grazie anche, o forse soprattutto, al fatto di essere cresciuto in Italia. Assimilando una cultura e un'organizzazione di vita differenti anni luce da quelle in cui erano immersi i coetanei americani. Sui nostri campetti ha imparato i fondamentali del basket, il senso della sfida, ha capito cosa volesse dire sentirsi libero. Come? Ce lo raccontano i compagni di squadra, i coach, gli amici di un tempo. Episodi che aiutano a comporre il ritratto di un grande personaggio. La curiosa avventura per un autografo chiestogli quando indossava la maglia della Reggiana, l'incontro con Clarence Kea in un autogrill. I retroscena di quella volta in cui ballò sul palco al concerto di un famoso rapper. E poi l'approccio con il basket della futura leggenda quando era ai primi passi sul parquet. ""Mi faccia giocare allenatore, io fo canestro"""" implorava con accento toscano. Era vero. Non ha più smesso. Prefazione di Ettore Messina."" -
Dentro i secondi. Jimmy Ellis, Furino, Martini, Di Capua. Lo sport degli ultimi che diventano primi
Protagonisti nell'ombra. Accompagnatori preziosi dei primattori, spesso primattori anch'essi, mai avvezzi però al titolo a nove colonne. Presenze fondamentali al fianco di campioni le cui vittorie sono sovente il prodotto del lavoro degli insostituibili: spalle preziose su cui poggiarsi quando la fatica diventa terribile. Sparring, compagni d'avventura. Oltre un secolo di opere risolutive: alcune entrate con dolce prepotenza nella storia dello sport. Gunboat Smith, pugilatore all'inizio dell'altro secolo: preparava il celebre Jack Johnson, odiato dai bianchi d'America, alla conquista del mondo. E ancora: Carrera e Milano, gli angeli di Coppi; Furino capitan gregario, Lodetti e Bonini che correvano per Rivera e Platini; Bellini che diventò campione del mondo nel '58, lasciando titoli e popolarità a Garrincha e Pelè. Questo libro è nato per raccontarne la vita e le opere. Gli ultimi che diventano primi, e talvolta primi s'inventano davvero. È l'immutabile magia dello sport. -
Dodici leoni. Vinicio e il suo Napoli rivoluzionarono il calcio
Eduardo e Giuseppe i testimoni del tempo. Cantori appassionati di una squadra di pallone e della rivoluzione da lei proposta nel 1973. Due negozi di Napoli, al Vomero, fotografie in bianco e nero, testimonianze conservate come reliquie. Angoli di Napoli dove non si celebra Maradona, dove si pratica il culto del ""Napoli più bello della storia, il più divertente e spettacolare"""". Quello allenato, plasmato e guidato da Luis Vinicio, calciatore idolo di Napoli quando Diego non era ancora nato. Testimoni appassionati provvisti di straordinaria memoria, narratori ricchi e precisi, Eduardo e Giuseppe sono generosi e insieme gelosi custodi e promotori entusiasti di una breve epoca """"sfiziosa e irrepetibile"""". Napoli e Vinicio, il tecnico e la squadra che hanno rivoluzionato il calcio in Italia. Difesa in linea, il libero schiaffato nella pattumiera, il gioco tutto d'attacco a velocità supersonica: il Napoli all'olandese. Un'autentica rivoluzione, quindici anni prima dell'avvento di Arrigo Sacchi sulla scena italiana. Vinicio, 'o lione, e i suoi undici leoni, una squadra da sballo, costruita con pochi milioni. Vinicio ne svela i segreti; Eduardo e Giuseppe ne raccontano con cuore ed enfasi l'epopea. In queste pagine che attraversano Napoli e il calcio semplice e romantico di quarant'anni fa."" -
Pedalando sulla spicciola. Era la bicicletta di famiglia. Dietro ogni curva potevi scoprire guerre e amori
In sella alla Spicciola per le strade del nostro recente passato, pedaliamo insieme alla famiglia Maestrini lungo ""i mangia e bevi"""" della storia italiana degli ultimi settant'anni. La Guerra, il boom economico, le trasformazioni sociali, la contestazione giovanile e operaia fino al disincanto contemporaneo, al crollo di ogni certezza. Una parabola straordinaria che attraversa le vite dei protagonisti, li travolge. In questo memoir a due ruote, una bici diviene testimone che passa di generazione in generazione assorbendo, con diligente pazienza e orgoglioso sacrificio, i necessari mutamenti. Confidente e Cicerone, compagna di viaggio e di lavoro, ma anche messaggera di speranza, la Spicciola è sempre lì, pronta per una nuova fatica. In guerra, staffetta formidabile, non teme alcuna milizia nazista; sulle colline toscane con Bartali e Nencini, tra fango e curve, alla ricerca del riscatto; lungo i Navigli, rincorre una seconda possibilità; in Turchia, fuggendo dalla verità; e infine, di nuovo a casa, a Milano, per ricordare a questo mondo frenetico la bellezza del pedalare."" -
La martingala. Il calcio travolto da una diabolica macchinazione. Fantasia o inquietante realtà?
Fausto Sebregondi, ex calciatore di non eccelsa fama, progetta quello che non è mai stato tentato: manipolare tutte le partite di una giornata di campionato di serie A. Iniziativa folle ma lucida, favorita dai bachi di sistema e dalla complicità di un'istituzione che tutto tollera e metabolizza. Fra colpi di scena a ripetizione, e un finale a sorpresa, il tentativo ""non del tutto impossibile"""" diventa - nello svolgersi - un pretesto per una generale ispezione di uno sport che da gioco è diventato contraffazione, bluff, pratica illegale."" -
Genitori in gioco. Quando il rugby aiuta a non diventare ultrà
Essere un genitore perfetto sembra sia una meta impossibile. Ma con un po' di buona volontà, un bimbo di cinque anni che gioca a minirugby e uno splendido compagno di viaggio che ti fornisce con il più totale spirito rugbistico l'indispensabile sostegno, puoi provare con tutto te stesso a conquistare quella meta, centimetro dopo centimetro. Stefano Verza ha avvicinato suo figlio di cinque anni al ""rebbi"""" (come lo pronuncia il bambino) ritenendo che sarebbe stato utile per favorirne la crescita complessiva. Mai si sarebbe immaginato che sarebbe stato più utile a lui. In un intenso primo anno di sport, il genitore non solo si scontra con le tipiche ansie, i dubbi e i travagli psicologico/emotivi del proprio ruolo ma anche con il timore di essere diventato un genitore ultra che impone al figlio di diventare quello che lui vorrebbe che fosse: nello sport come nella vita."" -
Meraviglioso Leicester. La magia di Ranieri, i segreti di un'impresa
Leicester è una città delle East Midlands inglesi dove il calcio vive all'ombra del rugby. Questo fino a luglio del 2015, quando la dirigenza delle Foxes decide di affidarsi a Claudio Ranieri. Partito con l'obiettivo di raggiungere la salvezza, il Leicester City comincia a vincere e a Natale è primo nella classifica della Premier League. Tutti attendono il crollo che invece non arriva. La squadra mantiene il trend iniziale, l'attaccante Jamie Vardy batte addirittura il record di gol realizzati in partite consecutive. E mentre le altre big faticano, le Foxes volano. Il libro narra le vicende di questa stagione irripetibile, nata quasi per caso la scorsa estate da un'intervista dell'autore a Claudio Ranieri per il ""The Sunday Post"""". A una precisa domanda il tecnico italiano si dichiara disponibile a valutare un'eventuale proposta del Leicester City. Lo staff della società decide allora di contattarlo. In queste pagine, oltre alle parole dei protagonisti, il racconto delle partite, gli aneddoti e le curiosità, troverete la narrazione di molti episodi vissuti in prima persona dall'autore durante i soggiorni a Leicester, come i colloqui con Vardy, gli scambi di opinioni con Ranieri e gli allenamenti seguiti a bordocampo. E ancora, l'atmosfera in città e il crescente, incredibile, entusiasmo dei tifosi. Una storia di passione, amore, sudore e tanta determinazione. Il trionfo del Leicester City è la più bella impresa nella storia del calcio."" -
Storie in controtempo. Federer, Ivanisevic, Serena, Kournikova e… Viaggio senza limiti tra gli eroi del tennis
Un viaggio senza limiti nel cuore del tennis alla scoperta di vizi, retroscena, malumori, nostalgie e grandi amori dei protagonisti. Dentro ci sono un po’ tutti. I campioni di ieri: Ivanisevic, Seles, Kournikova, Kuerten, Panatta. E quelli di oggi: Serena Williams, Federer, Nadal, Sharapova, Pennetta, Vinci, Kerber, Monfils, Schiavone, Zverev. E altri ancora. Storie curiose come quella della trasgressiva Bethanie Mattek. Lo strano incontro dell’autore con Anna Kournikova a Parigi. Un viaggio lungo la strada che a Los Angeles divide il paradiso di Sampras dall’inferno dove sono nate le Williams. Partite memorabili. La finale di Wimbledon 2001 tra Goran Ivanisevic e Pat Rafter. La sfida che ha assegnato gli Internazionali del 2005 tra Rafa Nadal e Guillermo Coria. I tormenti di Renée Richards e le certezze di Jo-Wilfried Tsonga. La vita di Tommy Haas, nato bello… e sfortunato. Un libro che, cercando di frugare nei sentimenti, punta dritto alle emozioni. Per chi ama il tennis, ma anche per chi vuole imparare ad amarlo. -
Dal vostro inviato. Interviste a leggende e personaggi insoliti in giro per il mondo. Cruijff, Borzov, Duran ma anche Gualtieri e...
Incontri in giro per il mondo. Interviste casuali e cercate. La memoria e il taccuino, le parole e le città. I rammendi di epoche dello sport, storie di sportivi e sportive mitici, mitiche, e anche curiose e singolari. Le pagine di un lungo viaggio popolato di incontri con personaggi dello sport non necessariamente protagonisti da prima pagina, e mai simboli di frequentazioni abituali. Le interviste vere, lunghe e brevi, alle leggende dello sport. Tra i tanti, Ferenc Puskas, Johannes Cruijff e Ladislao Kubala, miti di un calcio che non c'è più. I brasiliani Zizinho e Didi, funamboli del pallone, e l'africano Larbi Ben Barek, primo calciatore di colore a conquistare l'Europa e la nazionale francese. Guillermo Timoner e Charly Gaul, maghi in bicicletta; i cestisti Patrick Ewinge Manu Ginobili. Calciatori, boxeur, rugbisti, schermidori... Uomini e donne di sport, eccellenze, comunque personalità, incontrate in molti angoli del pianeta a rappresentare la geografia di un giornalista viaggiatore inviato di sport o turista non per caso, mosso dal bisogno di conoscere e sapere. I posti e le parole zampillanti umanità e fresca attualità: per gentile concessione dei protagonisti al ""Vostro inviato"""", in servizio o in vacanza di studio."" -
Quando il cinema fa goal. I cento film più belli del calcio
Cento film sul mondo del calcio, prodotti di diverse cinematografie: dagli anni Trenta ai nostri giorni. Diretti da Maestri del cinema o da onesti artigiani della macchina da presa. Hanno come oggetto la rappresentazione sullo schermo di calciatori, calciatrici, allenatori, arbitri, talent scout e tifosi e spaziano dalle commedie all'horror, dal sentimentale al drammatico, dal documentario al cinema d'animazione. All'interno ci sono Febbre a 90°, Fuga per la vittoria, Sognando Beckham, L'allenatore nel pallone e altri 96 titoli... Il lettore incontrerà calciatori famosi (lo stesso Maradona, Best, Zidane, Totti, Zico, Pelè), attori prestigiosi (Totò, Mastroianni, Sordi, Manfredi), comici irresistibili (Abatantuono, Bisio, Villaggio, De Sica, Vitali, Banfi, Franchi e Ingrassia), stelle del cinema internazionale (Stallone, Fernandel, Depardieu, Firth), attrici dal grande fascino (Sofia Loren, Uma Thurman, Catherine Zeta-Jones), noti commentatori sportivi (Biscardi, Valenti, Mattioli, Galeazzi). L'opera, per ogni singolo film, offre una scheda tecnica, le frasi cult, la trama e il commento critico. Un volume rivolto tanto agli appassionati di cinema quanto agli amanti dello calcio. -
L'anno del grifo
Non hanno mai perso, ma non hanno vinto nulla. Eppure tutti si ricordano di loro, dell'Armata Rossa della serie A. Nella stagione 78-79 una protagonista a sorpresa attraversa il calcio italiano. Il Perugia di Ilario Castagner e del presidente Franco D'Attoma, di Salvatore Bagni e Franco Vannini, di Nello Malizia e Michele Nappi, dà vita a un testa a testa col Milan di Rivera e Liedholm nella lotta per uno scudetto che appassiona il Paese. Una squadra sbarazzina, un mix di giovani sfrontati e vecchi marpioni, di giocatori dati per finiti e debuttanti sul grande palcoscenico del calcio. Un gruppo eterogeneo fuori ma granitico in campo, uomini diversi ma uguali con quella maglia rossa addosso. Dietro questa storia, la favola sportiva di una squadra capace di restare imbattuta per un'intera stagione senza però riuscire a vincere il titolo, ci sono le piccole grandi storie di una città che nel calcio trova nuova linfa, nutre le sue passioni e le sue contraddizioni nelle imprese del Grifo. Una storia di uomini, in campo e fuori, che è uno spaccato di storia dell'Italia degli anni Settanta, tra sport e politica, arte e costume. Una storia che, quasi quarantanni dopo, resta attuale e affascinante. -
Il mondo di Eziolino. Un Mister a modo suo
Eziolino Capuano non è solo un allenatore. Non è solo un personaggio. Allena squadre di Lega Pro e ha una dirompente personalità che ne ha fatto un'icona del sottobosco che circonda il pallone. Non puoi però catalogarlo, limitarlo a una definizione. Eziolino è allenatore di Lega Pro, ma ha un modo tutto suo di concepire il ruolo. È personaggio che si muove però nei confini che lui stesso ha disegnato. Per spiegarlo in questa unicità ci voleva qualcuno che l'avesse conosciuto sul campo, ancora prima che diventasse allenatore e personaggio. L'autore a 9 anni era nei Pulcini dell'Heraion di Gramola. Il responsabile del settore giovanile era proprio Capuano. A distanza di 25 anni quel ragazzino ritrova quell'allenatore e racconta. Il mister sui campetti polverosi della Campania, sulle tracce di giovani talenti in procinto di spiccare il volo. Come Vincenzo Montella, che Eziolino accompagnò da Castello di Cisterna a Empoli in un viaggio pieno di imprevisti. In pagine che mescolano cronaca e retroscena (quando allenò Dirceu, l'incontro con José Mourinho) il passato e il presente vengono tessuti insieme da stralci di conversazioni anticonvenzionali che svelano episodi rimasti fuori dalle cronache sportive. -
L' oste della porta accanto. Racconti e ricette di Flavio tra i cocci di Testaccio
Flavio De Maio è un oste dalla vena dissacratoria. ""Quando verrà l'ora, se potessi scegliere come andarmene da questo mondo, mi piacerebbe realizzare una carbonara perfetta. E poi un infarto a chiudere con una malattia nobile e senza lunghe sofferenze la mia storia terrena. A ricordo eterno, una foto con il padellone tra le mani mentre manteco quel piatto. Così sogno di morire"""". Flavio al Velavevodetto è a Testacelo, territorio di taverne, figlie di un Mattatoio che per decenni ha pagato l'extra ai dipendenti con frattaglie e carni del quinto quarto. Il libro è una visita guidata all'interno di questa Osteria del sentimento, tra cocci a vista e antichi sapori. Entriamo in cucina, giriamo l'Italia seguendo i viaggi dell'oste alla ricerca delle materie prime. Lo accompagniamo nella scelta dei vini. Lo ascoltiamo mentre parla dei suoi piatti, raccontando prima la storia e poi la ricetta. C'è profumo di cucinato in queste pagine. È frutto di quell'abilità e passione che hanno sempre spinto le donne di casa davanti ai fornelli. Donne che hanno convinto Flavio che il segreto del successo è il ritorno all'antico: cucinare buon cibo e fare quatti chiacchiere con gli avventori."" -
Gioie improbabili e dove trovarle (ma ner dubbio, forza Roma)
Agosto. Mercato bollente, cellulari impazziti, il Porto alle porte e la Roma pronta alla stagione 2016/17. Incendiari e fieri, i mesi estivi si chiudono con tanti colpi in canna, con mille sigarette fumanti e una serie di personaggi in arrivo nella Capitale. Giocatori, posacenere, automobili d'epoca, tutto può venire comodo per una rapida e fantasiosa plusvalenza. E mentre Walter Sabatini riflette sul presente e futuro giallorosso, ecco farsi strada l'alter ego tifoso, quel Warte che simbolicamente commenta e rivede le partite in romanesco, con l'ironia e la leggerezza di un romano tipico. Sarà proprio lui a seguire e continuare le valutazioni domenicali e infrasettimanali, sotto forma di pagelle. Perché l'ormai protagonista Warte, salutato il suo amico Walter, si prende la scena, regalando ironia su ogni giocata. Un libro che nasce dal successo della pagina Facebook ""Sabatini acquista cose"""", nata per gioco nell'estate di due anni fa e pian piano diventata una vera e propria comunità di tifosi, dove l'ironia dissacrante funge da antidoto alla travagliata esistenza del tifoso romanista."" -
E continuano a chiamarli lotteria
Storie di uomini forti e meno forti. La sentenza di partite infinite affidata ai calci di rigore, giustizieri a loro volta della monetina cancellata da tre sportivi che si contendono la paternità dell'innovazione. Un giornalista di Cadice, un dirigente israeliano, un ex arbitro tedesco. Concetto Lo Bello l'officiante della prima volta in Europa: Honved-Aberdeen. Il record assoluto in Namibia, 48 tiri per assegnare la coppa nazionale. Panenka, cecoslovacco, l'inventore del cucchiaio. Il brasiliano Dijalminha coniatore della cavadinha, e Totti con il sempiterno scavetto. Storie di portieri sensazionali: Grobbelaar, Dudek, Lehmann, Pagliuca e Toldo, Chilavert e Ducadam, il rumeno capace di cancellare quattro volte i favolosi tiratori del Barcellona. E il croato Ivokovic che beffò due volte Maradona, costringendolo a sborsare 100 dollari di una scommessa persa. Rigori talvolta nefasti anche per i fuoriclasse. Roby Baggio, Franco Baresi, Maradona, Drogba, Shevchenko, per citarne alcuni. Quando il cuore diventa traditore, classe e talento non bastano. Necessitano lucidità, destrezza, abilità. E pensare che si ostinano a chiamarli lotteria. Prefazione di Gianni Mura. -
Quando il campione recita. Bartali, Carnera, Jordan, Nuvolari, Lauda e gli altri. I protagonisti dello sport, attori per il grande cinema
Registi e sceneggiatori hanno spesso sottolineato con garbo ed intensità gli aspetti umani e quelli puramente atletici dei protagonisti dello sport. Piloti che sfrecciano a folli velocità sui circuiti automobilistici, pugili che versano sudore e sangue sul ring (memorabili ""Città amara"""" e """"Hurricane""""), adolescenti che si librano in aria sui loro pattini luccicanti e surfisti che su magiche tavole sfidano le maestose onde dell'Oceano (""""Un mercoledì da leoni""""). I film selezionati appartengono, nella maggioranza dei casi, al genere definito """"sportivo"""", ma fanno capolino qua e là anche delle esilaranti commedie e qualche dramma cupo e senza speranza. Fanno le loro apparizioni sullo schermo campioni del ciclismo (Coppi, Bartali, Merckx), dell'automobilismo (Juan Manuel Fangio, Jim Clark, Graham Hill, Tazio Nuvolari), del basket (Michael Jordan) e non mancano biopic sulle leggende della boxe (Rocky Graziano, Primo Camera, Jake La Motta, Rubin Carter, Muhammad Ali) e dell'automobilismo (Niky Lauda, James Hunt). Il libro si rivolge ai cinefili e non, soprattutto agli appassionati sportivi che (forse) potranno rivedersi e/o identificarsi con chi, durante una gara, ama sfidare gli avversari, migliorare corsa dopo corsa i propri limiti e puntare alla vittoria finale.""