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Conoscenza dagli abissi
Verso la metà degli anni Cinquanta, l'autore di questo volume si dà alla sperimentazione sistematica delle droghe allucinogene. Ha sessant'anni. Con tutte le precauzioni, a volte anche sotto il diretto controllo medico, assume la mescalina, l'haschish, LSD, i funghi allucinogeni e questa esperienza caratterizza la sua ricerca di questi anni. Egli attinge a tutta la letteratura sull'argomento, ma anche ai resoconti sulla somministrazione a sfondo curativo a malati mentali. Il risultato è questo libro di valore letterario e documentario. -
L' uomo difficile. Testo tedesco a fronte
Secondo il giudizio pressoché unanime della critica e degli storici della letteratura, L'uomo difficile (1921) costituisce il vertice della produzione e della maturità del poeta e drammaturgo austriaco Hugo von Hofmannsthal (1874-1929). Il protagonista della commedia, il conte Hans Karl Bühl, è uno scapolo facoltoso dell'aristocrazia viennese, appena rientrato dal fronte dopo il disastro della Grande Guerra. Nella apparente contraddizione tra il fascino innato, che lo rende seduttore involontario, e il suo ""difficile"""" rapporto con la parola e con l'azione, troviamo riunite e risolte, per la prima volta in un unico personaggio, le """"antinomie"""" hofmannsthaliane dell'esistenza: essere e divenire, fedeltà e metamorfosi, caso e necessità; ma soprattutto parola e silenzio, ove il silenzio è da intendersi come l'inesprimibile che affiora alla luce nello spazio a volte opaco della relazione, esposta per sua natura al rischio del malinteso, della falsificazione. Nella cornice insieme fatua e brillante di una serata mondana nella quale si decideranno i destini di Hans Karl e della giovane e volitiva Helene Altenwyl, si sbrogliano come per miracolo i nodi della vicenda."" -
Ecolalie. Saggio sull'oblio delle lingue
Dal punto di vista medico, l'ecolalia è quel ""disturbo che consiste nel ripetere involontariamente parole o frasi pronunciate da altre persone"""", un fenomeno che, fin dal diciannovesimo secolo, è stato oggetto di studio principalmente della psichiatria. Daniel Heller-Roazen dà a questa patologia un significato inedito, riconducendola alle radici più profonde del linguaggio stesso. Nei ventuno capitoletti del volume, in cui la filosofia sembra ricongiungersi alla lingua del mito e della fiaba, si declina nei modi più inaspettati una tesi di fondo: ogni lingua è l'eco di un'altra, e continua a portarne testimonianza. Radicalizzando, ogni lingua è l'eco di quella babele infantile la cui cancellazione rende possibile la parola. Tale tesi trova riscontro nei territori più diversi: la mitologia, la psicoanalisi, la teologia, la letteratura, la linguistica. Apre una nuova prospettiva sul rapporto fra oralità e scrittura e su facoltà umane come la memoria e l'oblio. E si rivela una chiave di lettura incredibilmente versatile, in un percorso che, in queste ventuno """"ecolalie"""", porta da Ovidio a Dante, da Edgar Allan Poe a Elias Canetti, dalle lingue sacre dell'ebraismo e dell'islam ai dialetti in via di sparizione, dalla lingua materna dei poeti alla lingua ideale dei dotti."" -
I bambini perduti. Il mito del ragazzo selvaggio da Kipling a Malouf
I ""fanciulli selvaggi"""" incarnano la speranza di un impossibile ritorno alla natura, a una selvatichezza libera e incontrollata, e interpretano un mito che continua a parlare alle nostre coscienze. Il tema che questo saggio si propone di affrontare si concentra sul rapporto tra l'idea di feral child espressa da Kipling nel celeberrimo personaggio di Mowgli e quella che emerge nelle opere del narratore e poeta australiano David Malouf. Mowgli cela in sé un'idea di conciliazione, ma anche di violento contrasto tra la maturità inglese e l'infanzia indiana del suo autore, sintetizzate in una identità imperiale. Per contro la visione offerta da Malouf è quella di un puer in grado di destabilizzare, di mettere in discussione identità e ruoli imperiali acquisiti come inderogabili. Da un lato, quindi, si analizza un mito coloniale e, dall'altro, una sua sfuggente ed elusiva interpretazione postcoloniale. Matteo Baraldi collabora con il Centro Studi Omeoglotti dell'Università di Bologna occupandosi principalmente di letteratura e cultura australiana."" -
L' uomo comune del cinema
Da non-specialista, da ""uomo comune"""", appunto l'autore ha redatto questo libro dedicato al cinema. Il cinema è qui inteso nell'ordine dell'esperienza, della memoria e dell'infanzia: i film sono per noi, per ciascun """"uomo comune"""", l'insieme dei ricordi frammentari di poche immagini che tratteniamo, di immagini perdute o in perdita, supportate da una storia, quando c'è, che solo vagamente ricordiamo (i film non sono romanzi). Di qui la struttura del libro divisa in due parti."" -
Un giorno o l'altro
Questo libro contiene lettere, appunti di diario, riflessioni sul presente e sul passato, schegge autobiografiche, polemiche ad personam e controversie ideologiche; il dopoguerra e la guerra fredda, lo stalinismo ed il conformismo degli intellettuali, l'Ungheria e il '56, Praga e il '68; Sereni, Vittorini, Pasolini, Calvino, Cases, Rossanda, Panzieri, Luzi. Il confronto con la storia, il dialogo e lo scontro con amici e avversari formano la sostanza del libro, che privilegia la forma del frammento ma è al tempo stesso rigorosamente costruito a posteriori, attraverso un montaggio che insieme agli anticipi ed alle continuità denuncia gli abbagli e le false certezze nell'inesausta interpretazione del presente e nella riflessione sul passato. -
Casi critici. Dal postmoderno alla mutazione
Definizioni. La fine del postmoderno. Alla ricerca di un canone italiano. Destra e sinistra in letteratura. Postmodernità e neoavanguardia. Come insegnare letteratura moderna? Dov'è finita l'industria culturale. Esempi. Calvino moralista. Elsa Morante e il sogno della cattedrale. Per Enzensberger, una lettera dall'Italia. Per Auden, in confidenza. Adorno, filosofo e scrittore. Pasolini e la classe dirigente. Eco e la letteratura. Un pamphlet: Stili dell'estremismo. I rumori dell'essere: Heidegger, Derrida, Severino. Stili dell'estremismo: Fortini, Zolla, Tronti, Calasso. Cioran, il più pessimista. Tre panorami. Le angosce dello sviluppo. Scrittori italiani e modernizzazione 1958-1975. La poesia italiana alla fine del Novecento. Saggistica e stili di pensiero 1980-2000. -
Residuati bellici
Roma e la guerra, la fine del fascismo, Roma ""città aperta"""", i liberatori, la restaurazione; e le ripercussioni nel microcosmo della scuola, dei giochi, dell'iniziazione alla vita. Tempi turpi e tragici, di sofferenze e lutti collettivi e individuali, ma anche, a scoraggiare ogni fede nella moltitudine, anni di futilità, acquiescenza, indifferenza alla sorte altrui e brutalità all'occasione. Tempi del resto non dissimili dai nostri, per belliche analogie di cause ed effetti. Senza la minima nostalgia il racconto interroga infanzia, adolescenza e cattivi maestri sui dati d'origine di una personale riluttanza alla socialità, di un'ottuagenaria renitenza ad apprezzare la ragione sufficiente dell'esistente e i conforti anestetizzanti dell'unanimismo."" -
Frammento sull'Atlantide. Testo francese a fronte
Condorcet è stato una figura emblematica ed influente della fine del XVIII secolo in Francia. Profondamente impegnato, insieme agli spiriti più illuminati del periodo, nel tentativo di rinnovare la società francese, ha partecipato attivamente a tutti gli avvenimenti che hanno contraddistinto la prima fase della Rivoluzione Francese. Il testo che qui si propone, tradotto per la prima volta in italiano, è un lungo frammento - che tuttavia non si può definire correttamente come incompiuto - in cui Condorcet presenta l'organizzazione di una società perfetta basata sullo sforzo di aumentare il sapere e la conoscenza. La centralità del sapere è data dai fini umanistici e filantropici che deve realizzare: conformemente a una concezione della conoscenza, divenuta egemone nel mondo contemporaneo, il sapere tecnico e scientifico ha la funzione di migliorare le condizioni materiali dell'umanità e di conseguenza di garantirne il progresso morale. -
I problemi fondamentali della fenomenologia. Lezioni sul concetto naturale di mondo
Il volume costituisce uno dei testi fondamentali di Husserl e dell'intera tradizione fenomenologica. In questo testo, che rappresenta una parte di un corso di lezioni tenute tra il 1910 e il 1911, il fondatore della fenomenologia tocca tutte le questioni più significative della sua filosofia, cosicché il testo assume il senso di un'introduzione generale alla fenomenologia e ai suoi problemi. Husserl vi affronta temi di grande attualità, tra cui la questione relativa al concetto naturale di mondo, la riduzione fenomenologica, la differenza con la psicologia, la costituzione di una coscienza unitaria, la funzione del ricordo nella genesi del sé, la struttura dell'empatia e del rapporto con l'altro. Attraverso queste lezioni è possibile avere dunque una visione sintetica e chiara dell'intero ambito di problemi della riflessione husserliana. -
Poesie ultime e prime
"Autore fuori da ogni genere, schema e appartenenza a correnti letterarie, accolto da autorevoli consensi come quelli di Franco Fortini, Giovannei Raboni, Pier Vincenzo Mengaldo, Ranchetti è poeta filosofico il cui unico e comunque solo parziale antecedente può essere considerato Clemente Rebora, anche per alcune scelte stilistiche inattuali a cui si affida la sua potenza di pensiero, davvero non comune nella nostra poesia recente. Una poesia, dunque, di grande energia, che mette in scena la forza cristiana di un dolore incancellabile in toni non violenti ma cupi e volutamente opachi, anche quando fa ricorso, liberamente, alla rima."""" (Maurizio Cucchi)" -
Il metodo di Descartes
II volume è un saggio sulla filosofia della scienza di Descartes, concepito in maniera tale da poter essere utilizzato come introduzione al metodo di Descartes. Può essere, quindi, agevolmente impiegato come testo di appoggio per la lettura tanto del Discorso sul metodo, quanto delle Regole, in corsi universitari di storia della filosofia. Sebbene esistano diversi saggi introduttivi alle Meditazioni metafisiche, manca un saggio recente e completo sul metodo. Le caratteristiche peculiari che faranno accogliere con favore questo volume sono il fatto che il pensiero cartesiano sul metodo spiegato alla luce delle ricerche scientifiche cartesiane. I temi centrali della Diottrica e della Geometria sono spiegati senza presupporre nessuna conoscenza scientifica preliminare da parte del lettore. Nel volume, inoltre, viene fornita una ampia contestualizzazione delle idee cartesiane alla luce del dibattito filosofico rinascimentale e secentesco sul metodo e alla luce del dibattito scientifico del XVII secolo. Infine, viene fornita un'ampia rassegna sulla letteratura secondaria rilevante sia nella storia della scienza sia nella storia della filosofia. -
Sulle tristezze e i ragionamenti
"A Modena chi soggiorna come ospite nella casa dello scrittore Ugo Cornia può avere un'esperienza che chiamerei filosofìca. Ugo Cornia è nel palazzo l'unico inquilino della Comunità Economica Europea, mentre gli altri inquilini sono tutti parecchio scorbutici e leggermente razzisti nei confronti di Cornia. Arrivati al secondo piano di via della Cella 35, c'è sulla destra il suo appartamento. [...] E per tutta la casa, ma specialmente in cucina, corrono liberamente gli scarafaggi, i quali non temono niente, se non i libri, che sono usati da Ugo Cornia per minacciarli, e abbattere i più tracotanti con un lancio fulmineo. Il libro poi resta nel punto in cui è stato scagliato, e su di esso gli scarafaggi innalzano le loro teorie riguardo la vita, la morte, la volontà suprema che c'è dietro ogni libro: se nel libro c'era scritto il destino dello scarafaggio schiacciato, se avendo accesso alla biblioteca si potrebbe conoscere il destino di tutti, se gli scarafaggi creeranno mai una civiltà e come sarà. Lo scrittore Giampaolo Morelli dice che è la casa di Cornia la civiltà già creata in terra dagli scarafaggi, entro la quale Cornia si muove come Yahwèh nella Bibbia"""" (Ermanno Cavazzoni)." -
Il viaggio di G. Mastorna
Federico Fellini per tutta la vita ha avuto in mente un film sull'aldilà (come quello di Dante Alighieri) ma non l'ha mai realizzato. Ci resta ""Il viaggio di C. Mastorna"""", che si legge come fosse un romanzo, dove l'aldilà è uguale identico alla vita in cui siamo dentro e di cui fino all'ultimo in genere capiamo ben poco; perché è fatto così questo fiume che si chiama vita, e dove per un po' ci troviamo a nuotare. Il libro è scritto in forma di narrazione continua ed è accompagnato da una premessa di Vincenzo Mollica che riporta notizie sui tentativi e le avventure del film, e da una piccola storia dei """"Purgatori nel XX secolo"""" di Ermanno Cavazzoni."" -
La discriminazione negativa. Cittadini o indigeni?
L'esplosione della violenza nelle banlieues francesi è stata l'occasione per fare aprire gli occhi alla Francia, e più in generale all'Europa, sul tema dell'integrazione delle popolazioni di origine straniera residenti sul proprio territorio, in particolare per fare i conti sul progetto dell'universalità dei diritti, che si scontra quotidianamente con forme massicce di discriminazione e marginalizzazione di intere fette di popolazioni. Si può vedere in questo movimento di protesta una risposta ai nuovi meccanismi di costruzione razziale che innervano le poliche sociali della nuova Europa? Si deve parlare di irriducibile differenza di queste persone, appartenenti a culture o religioni troppo diverse? Può l'islam convivere nella democratica repubblica dei diritti che si presume essere l'Europa unita? -
Costumi degli italiani. Vol. 2: Il benessere arriva in casa Pucci.
Nel suo sviluppo con molte trame, questa serie di racconti tocca gli aspetti più consueti dei costumi italiani del nostro tempo: le vacanze marine, il calcio, le automobili, il fascismo, la famiglia piccolo borghese, il sesso, la liceale che vuole che tutti siano innamorati di lei, il liceo ginnasio per i rampolli di buona famiglia, l'industriale Minosse, detto ""il Capitalista Eterno"""", le raccomandazioni della chiesa, le speculazioni edilizie, il furbo riformista chiamato """"Macca il grande"""" (sostenuto dai preti contro i comunisti), la giovane Cornelia che si inventa un volume di viaggi intorno al mondo, e il capo comunista Cianciughi, detto anche """"Rapina""""."" -
La costruzione della materia. Paul Lorenzen e la «scuola di Erlangen»
Il volume intende proporsi come un'introduzione alle tematiche filosofico-scientifiche della corrente epistemologica contemporanea nota come ""costruzionismo metodico"""", sviluppatesi in Germania dall'inizio degli anni Sessanta ad oggi, con diffusione anche in Inghilterra e negli Stati Uniti. Il suo fondatore, Paul Lorenzen (1915-1994), non solo è stato uno dei maggiori esponenti del dibattito intorno ai fondamenti della matematica, ma ha anche dato vita a una """"logica dialogica"""" che intende affrontare le principali questioni riguardanti il rapporto tra la ricerca scientifica e le ricadute sul piano etico-morale degli sviluppi tecnologici. Da tutto ciò risulta un quadro problematico articolato, in cui le istanze """"fondazionali"""" della conoscenza si collegano alle nuove prospettive etiche della responsabilità e della comunicazione umana."" -
Nome e immagine. Saggio su Walter Benjamin
"A questo libro è toccata la sorte singolare di essere insieme l'opera prima e l'ultimo lavoro di Gianni Carchia. Nella primavera del 1999, poco prima dell'aggravarsi della malattia che doveva condurlo alla morte, Carchia riprende in mano e trasforma la tesi di laurea, discussa nel 1971 all'Università di Torino col titolo 'Verità e linguaggio nel giovane Benjamin' dallo studente ventiquattrenne che già mostrava nello stile insieme nervoso e apodittico i tratti sicuri del maestro e, licenziandola col titolo 'Nome e immagine' ne fa in qualche modo il suo testamento. Inizio e fine sembrano qui, infatti, secondo un gesto autenticamente filosofico, davvero congiungersi, come se, con una sorprendente inversione, i motivi dell'ultimo pensiero di Carchia (la concezione della filosofia come evento e testimonianza, la critica del metodo, l'elaborazione messianica della fine) incontrassero per la prima volta la loro eco nella tesi giovanile. La fisionomia di Benjamin, con cui il libro si apre, è, in questo senso, un ritratto dell'autore, che ci appare sempre più come una delle voci più giuste nella filosofia italiana del Novecento."""" (G. Agamben)" -
La rinascita della filosofia. Saggi e conferenze (1891-1924)
Carl Stumpf fu uno dei massimi esponenti della filosofia tra Otto e Novecento: maestro di Edmund Husserl - padre della fenomenologia anch'egli formatosi alla lezione di Brentano - Stumpf ebbe poi tra i suoi allievi anche i massimi esponenti della psicologia della Gestalt, Kòhler, Koffka e Wertheimer. Attento studioso di filosofia della musica e pioniere dell'etnomusicologia, questo autore così decisivo nel contesto del movimento fenomenologico rimane a tutt'oggi pressoché sconosciuto al pubblico filosofico. Gli scritti raccolti nel volume ripercorrono il senso e i termini di quella rinascita della filosofia che Stumpf teorizzò esplicitamente in una conferenza del 1907. -
Cause e nozioni comuni nella filosofia di Spinoza
Il saggio illustra la strategia, articolata e complessa, adottata da Spinoza nell'elaborazione della propria idea di razionalità. Una strategia che muove da due elementi cruciali: il concetto di causa e quello di nozioni comuni. Le nozioni comuni sono la condizione strutturale (le coordinate) della conoscenza razionale, mentre la categoria della causa è successiva, è la forma razionale più adatta a comprendere e descrivere le relazioni che si istaurano tra idee, tra corpi, ma anche tra individui e soggetti sociali. Dunque non la volontà o le idee morali muovono i comportamenti, ma la necessità naturale determina le idee e gli stati affettivi degli uomini, così come le scelte e l'agire dei popoli. Il volume fa risaltare l'originalità di questa posizione, capace, sin dal XVII secolo, di aprire a una riqualificazione, laica e secolarizzata, dei rapporti tra scienza, religione ed etica.