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Bandiera nera! Cronache dall'ISIR. Anno 2025
Settembre 2025. Il centro storico dell'Urbe si avvia a diventare un gigantesco luna park, un terreno di caccia per i puri e duri della guerra santa. Succede un pomeriggio. La mattina ha piovuto forte e adesso l'aria è talmente pulita e trasparente che Sergio si è imbambolato a fissare giù in direzione dell'Adriatico, cercando di distinguere il mare. D'un tratto si rende conto che è quasi passata l'ora del giornale radio. Di scatto si gira e corre verso il casolare. Quando è a pochi metri gli sembra di sentire un suono strano dall'interno. Qualcosa a metà fra un grido, un gemito, un lamento soffocato. Spalanca la porta. I suoi quattro compagni siedono attorno all'unico tavolo sbilenco, su cui troneggia una grossa radio. Michele gli rivolge uno sguardo allucinato. ""Sergio, sono entrati nella Sistina."""""" -
Shah mat
Shah Mat è un racconto di memorie, la storia di un giovane che fa della propria esistenza un gioco d'azzardo, costantemente teso tra la pretesa di dominio degli eventi e la legge di necessità a cui non ci si sottrae con un atto volontaristico. E in questa ricerca di senso e di equilibrio, mordendo la vita dal midollo, il protagonista si confronta con la dipendenza, con il dolore, con il senso di inadeguatezza di chi non riesce più a dare un'impronta personale e indelebile al proprio percorso esistenziale. Si confronta con i propri limiti, fino a quello estremo e irreversibile della morte senza cadere nella sua trappola. Un omaggio al coraggio e alla forza della rinascita, dunque, ma anche un omaggio a L'Aquila, per la sua indomita fierezza, che è lo sfondo su cui si svolge gran parte delle vicende e che ancora sopravvive nella memoria di chi era giovane negli anni Settanta. Un omaggio, infine, alla mia regione, nel cuore della penisola italiana, quell'Abruzzo che è terra scontrosa di silenziosi eremitaggi e di azzurri infiniti. -
Un mondo a parte. Viaggio nel tempo e nei luoghi della fanciullezza e dell'adolescenza
Il racconto si sviluppa in due parti precedute da un prologo dedicato innanzi tutto alla figura della madre dell'autore, simbolo di una generazione di donne in grado di sopportare l'indicibile pur di fare il loro dovere di mogli e madri. Segue poi la descrizione degli aspetti più caratteristici dei viaggi nella terra natale e il raffronto con la società di una volta. La prima parte copre il tempo dell'infanzia vissuto quasi per intero nel luogo di nascita e riguarda gli anni difficili della guerra e del primo dopoguerra. Una realtà quella, dura e dolorosa per uomini e donne, in cui predominava una diffusa rassegnazione per un modello di vita ritenuto immutabile. La seconda tratta del periodo romano fino alla fine del decennio successivo. L'esistenza presenta sempre i suoi connotati di durezza, ma col passare del tempo l'immobilismo cede il passo al fermento del fare a tutti i livelli e in tutte le componenti sociali. Essa si conclude con la fine di quel mondo e l'inizio del nuovo che dura tuttora. -
Natalino Peperoncino. Il Supereroe
Chiudi gli occhi... prova a immaginare... un mostro terribile ha invaso la tua città. Si nutre di esseri umani e della loro paura, tra le vittime ha divorato anche i tuoi genitori. Nulla sembra poter arginare la crudeltà dell'orribile mostro se non... il cuore puro di un bambino, quello di Natalino. Apri gli occhi: Natalino potresti essere proprio tu. Età di lettura: da 8 anni. -
Anima vagabonda. Appunti per una biografia
"Anima vagabonda"""" è un libro originale, perché comprende nella prima parte una sorta di autobiografia culturale dell'autore (i """"maestri"""" che lo hanno avviato verso il mondo della letteratura; le origini di questa """"vocazione""""; gli incontri con gli intellettuali e gli itinerari che lo hanno formato) e nella seconda parte una silloge di poesie che proseguono il lungo lavoro poetico di Daniele Giancane, che ha avuto inizio nel lontano 1969. Dopo varie """"fasi"""" - da quella """"gridata"""" dei primi degli anni Settanta alla ricerca sulla rivisitazione della poesia popolare degli anni Ottanta; dalla dimensione metafisica degli anni Novanta a un rapito lirismo del primo decennio del nuovo secolo - ora Giancane approda a una poesia di distensione e di fondamentale dialogo col lettore, in cui viene recuperato il nucleo dell'avventura umana, la dimensione dell'inquieto viaggio che tutti ci accomuna." -
L' isola di Heta. Diversi mondi
Dal suo rientro sulla Terra tutto è cambiato nella vita di Thea. Sapere chi è stato suo padre, quale ruolo ha giocato nel rapporto con Heta la rende improvvisamente consapevole della fragilità della propria posizione, del suo legame con Nate. Qual è il suo posto? Quali le mosse che potranno portarla a svelare la verità? La stessa verità con cui si sta confrontando Thomas, arrestato per terrorismo ed esiliato al Confine. L'attesa che si compia il proprio destino sfianca entrambi, reclusi e controllati, sebbene in luoghi e dimensioni diverse, ma proprio quando le loro rotte sembrano tracciate, il rapimento di Thea li riporta prepotentemente a fare i conti con Heta, con la sua complessità. ""Lasciami provare a fare la cosa giusta... saremo di nuovo liberi solo quando tutto sarà finito"""". Nate e Thea, Thom e Sylvia, i Ribelli, Rain e Stone: i protagonisti del primo volume della saga si troveranno di fronte a nuove sfide che richiederanno un grande sforzo di volontà. Accettare il proprio destino sarà il primo passo verso la scoperta di essere solo una delle molte variabili nella lotta fra i loro due mondi."" -
Di generazione in generazione
I pensieri profondi e illuminanti sono destinati a perpetuarsi, come un lascito trasmesso da una generazione all'altra. Se all'età fascinosa degli antenati succede l'età critica, in cui i genitori dei nostri giovani contemporanei vedono con angoscia eclissarsi tante certezze, la luce irradiante dagli scritti del dottor Bonich non cessa di rischiarare anche il loro destino. Sono le vie segrete del cuore! Esse aprono orizzonti inaspettati, che si perdono in lontananza verso un avvenire ricco di suggestive promesse. -
Lo statuto comunale del castello di Silvi del 1553
"Il Castello di Silvi sorge in epoca romana. I primi abitanti si raccolgono sull'altura tra la terza e ultima guerra sannitica (dal 298 a.C. al 290 a.C.) e la fine della prima guerra punica (258 a.C.). Lo Statuto Comunale dello stesso Castello, vigente dal 1553, risulta conservato in Atri, fino al ritrovamento in una cassa di zinco, comprendente cose di Silvi e altro prezioso materiale archivistico nel 1967, da don Bruno Trubiani, ivi canonico e studioso, ossia zio e mio affabile maestro delle cose atriane, in quanto incaricato dall'autorità comunale del riordino della sede della locale Biblioteca. Il documento, frutto di dure ricerche durate mesi ed espletate tra codici e incunaboli accatastati in locali bui e polverosi, mi viene fatto consultare, in quanto pronto e fiero, giovane studente di Giurisprudenza, attivo e coinvolto collaboratore. Siamo al cospetto di un manoscritto in volgare di cm 28,3 x 22.0, legato sul dorso con 4 legacci di cuoio, che consta di 34 carte, di cui le ultime 4, bianche e numerate""""." -
La cucina afrodisiaca. La via più seducente e divertente alla felicità
Cibo, eros, ironia. Niente diete e proibizioni, Ugo Iezzi ci invita al gusto, alla trasgressione e al divertimento. La civiltà contadina, di cui tutti tessono le lodi, ha da sempre fatto uso di erbe, piantine e intrugli bizzarri, come alimenti, ma anche come medicine naturali per sollevare dalla fatica e ricaricare il desiderio sessuale. La cucina afrodisiaca si fa quintessenza della ricerca della felicità umana, intesa anche come cucina popolare e creativa, che unisce il gusto al piacere: che fa bene all'umore e all'amore. Con la lettura del dizionario si scopre che il segreto della cucina afrodisiaca è la fantasia. -
L' ineluttanza delle parole
"L'ineluttanza delle parole"""" è, nella sovversione del dire, provocazione sottesa a forzare sfidando da una parte la riluttanza della parola (nel libero dispiegarsi del proprio potenziale espressivo a fronte delle profondità incommensurabili del silenzio e delle sue vertiginose altitudini) e, dall'altra, l'ineluttabilità dell'esserci (in quanto parola sempre e comunque, in pensiero e in azione, nelle vocalità e nella scrittura), proprio a partire dal silenzio e nell'intento conservativo di ogni sua, seppur minima, traccia. Ed è voce che sosta, silenziosa e all'erta, sulla soglia della parola interrogando la propria intima dimora e, al tempo stesso, zattera di scrittura offerta al naufragio di ciò che nella voce appare, forse, inesprimibile ancora. È sosta di confine. Limite d'inoltre. Danza inestricabile di contatto e distanza tra confini e orizzonte, barbara e cittadina. L'avvicendarsi pulsante dei poli di una stessa, disidentica, identità." -
Nascita della vita sulla terra. «Siamo figli delle stelle»
"In un'epoca come la nostra, caratterizzata da un affannoso inseguimento del quotidiano, non siamo abituati a guardarci indietro neppure di una sola generazione. La Terra esiste da circa 4 miliardi e 500 milioni di anni. La vita sulla Terra esiste invece da 3,5 miliardi di anni. Per un miliardo di anni la Terra non ha ospitato, perciò, alcuna forma di vita. Poi la vita è sbocciata, esplodendo come un immenso fuoco di artificio ed espandendosi in migliaia e migliaia di specie, le più diversificate. Di queste, la specie umana è stata forse l'ultima. Pensate, solo 120 mila anni fa. Ma nel tumultuoso presente, ben pochi s'interrogano su come, quando, dove e perché tutto ciò è avvenuto. Il libro di Renato Lombardo di Monte Iato se lo chiede. È una domanda destinata a rimanere senza risposta, perché non si sa. Ma l'autore ci prova ed elenca tutta una serie di teorie scientifiche, le più accreditate e seguite. Alla fine, però, anche l'autore fornisce una sua risposta che avvincerà il lettore, perché, pur fondata sulla scienza, è ammantata da una luce romantica ed anche, se vogliamo, futurista""""." -
Gli eredi. Kate e il regno dimenticato
Con l'aiuto di Anthony, Kate procede nella ricerca della verità. Un ostacolo dietro l'altro rallentano il suo percorso verso Emmeltz, il regno lontano e, per il momento, perduto. Creature fatate e demoni si alternano in uno strano gioco di equilibri, dove la magia è bianca o nera, buona o cattiva. Anche Kate, suo malgrado, ne subisce il fascino, permettendo alla Dea Oscura di prendere il sopravvento sulla sua natura gentile. Accecata dai sentimenti, spesso le sue scelte mostrano parzialità, un difetto imperdonabile a un regnante, le cui conseguenze possono essere fatali per lei stessa e per i suoi alleati. Giudizi affrettati, lungimiranza mancante, parzialità sono i nemici contro cui deve combattere, ma il destino le ha messo accanto fior fiore di amici. Così, fra alti e bassi, fra conquiste faticose, inganni e menzogne, il viaggio continua. -
Rituali marginali e altri racconti (1985-1992)
Dopo la pubblicazione dei volumi di Poesie edite (1980-1992) e Poesie inedite (1985-2000), l'edizione ragionata delle Opere di Marco Tornar prosegue con questi racconti, scritti nell'arco temporale di sette anni a partire dalla metà degli anni Ottanta. Si tratta di un primo periodo dedicato alla prosa nell'attività letteraria dell'Autore, che al romanzo si rivolgerà poi quasi esclusivamente a partire dai primi anni Duemila. La scrittura è però qui molto differente: chiare le influenze del Nouveau roman francese - in particolare di Robbe-Grillet - e di autori tedeschi come Peter Handke e Thomas Bernhard. Tuttavia molti sono i temi che ritorneranno nel successivo periodo dedicato alla prosa: memoria e immaginazione del passato, la perdurante presenza del carisma di personaggi storici nei luoghi da loro frequentati... La cura filologica e critica del volume è di Sandro Naglia. -
Mother without a flag. Ediz. italiana e inglese
E se un uomo entrasse all'improvviso nelle vostre vite e in poco più di un attimo le sconvolgesse? Un uomo, una donna, uno sconosciuto, tre vite che lacerano l'incomunicabilità e si riversano sul lettore/spettatore con tutta l'inconsistenza del reale. Un teatro dal vago sapore dell'Assurdo, che riflette sull'imprevedibilità della realtà. Tutto può essere, sempre. -
Nulla est charitas sine Iustitia. Saggi di diritto canonico
L'opera raccoglie una parte dei frutti degli studi e della ricerca canonistica dell'autore nell'ultimo biennio (gennaio 2016 - inizi del 2018), con una decina di articoli scientifici su varie questioni canonistiche e una cinquantina di recensioni ad altrettante opere di diritto canonico. La pubblicazione aggiornata, organica e sistematica di questo materiale vorrebbe essere un aiuto a chi studia e opera nel settore ed anche un contributo dell'autore alla scienza canonica, pur nella profonda consapevolezza della limitatezza del lavoro compiuto. Il titolo che scelto è ""Nulla est charitas sine iustitia"""", dalla nota espressione di san Tommaso d'Aquino, ripresa in modo efficace anche da Papa Francesco nel suo messaggio in occasione del convegno internazionale a cent'anni dalla Codificazione indetto dalla Consociatio internationalis studio Iuris Canonici promovendo nel 2017. Queste pagine vengono offerte in memoria del card. Velasio De Paolis, fedele e competente servitore della Chiesa studiando, insegnando e servendo il diritto canonico."" -
I giganti della Maiella
Una favola nella quale si alternano amore, avventura, gioie e dolori, raccontata con stile limpido, con lo slancio di chi aderisce profondamente alla storia che narra. Al complesso interagire dei personaggi fa da sfondo la montagna, apparentemente immobile spettatrice, ma in realtà motore dell'azione, determinante. Una montagna, la Maiella madre, ""bella e sorridente, coperta dai suoi fiori gialli e avvolta in un'atmosfera di sogno"""". Non inganni la dicitura """"favola"""": dietro la veste fantastica emergono contenuti importanti, temi etici e sociali che inducono spesso il lettore a profonda riflessione."" -
Il valore dell'ombra
I racconti di questa raccolta dipingono una visione del mondo solida, attenta a ciò che costituisce il senso più vero dell'esistenza: sentimenti, memorie, persone e cose che accompagnano e hanno accompagnato l'Autore nel cammino della vita. Alcuni episodi del passato sono rievocati con struggente malinconia, ma anche con forza, senza concessione al sentimentalismo. Su tutto, poi, un profondo amore per la natura, fin nelle sue espressioni meno evidenti, come un piccolo fiore o un soffio di vento. A questa ""poesia della Natura"""" si accompagna uno stile denso, articolato, con un lessico ricco e a tratti sorprendente."" -
La mistica della marmellata
La protagonista vede attraverso superfici riflettenti, specchi, vetrine, finestre, bicchieri, schermi e finestrini, frammenti di vita propria e altrui. Un viaggio, a volte oniroide, in cui si ritroverà e si perderà altrettanto spesso scoprendo che questo è il suo unico modo per adattarsi all'esistenza. Il prima e il dopo è segnato dal terremoto in cui precipita una costellazione di episodi dell'infanzia e di vite spezzate. Piccoli eroismi della normalità che si confrontano con una follia addomesticata, urbana e un senso del profondo e del superiore. I luoghi privilegiati sono una panchina di fronte ad un bar, la poltrona di un mercatino, il sedile di un trenino tutti rivolti verso un vetro come riflesso e sguardo oltre. Il luogo per eccellenza rimane, comunque, la profondità dell'individuo che si racconta le storie quotidiane della vita con una sensorialità rivisitata continuamente nella ricerca del senso e del non senso. Verticalità e orizzontalità si incontrano nel punto cartesiano di una normalità accidentata. ""Quante vite si sono accumulate sotto pelle. Il disturbo è la teatralizzazione delle anime taciute""""."" -
La guerra del denaro
«Le guerre sono di tre tipi. Tre! Oltre la guerra militare, che ormai conoscete bene, esistono la guerra politica e la guerra economica,» disse il Generale. E sapeva di parlare ad uomini che avevano combattuto per liberarsi da una dominazione straniera durata tre secoli. Un popolo può tornare ad essere libero e perdere di nuovo la libertà, costata un altissimo prezzo di sangue, se non è pienamente consapevole che la guerra economica, come diceva il Generale, «è la più subdola, perché i popoli sono ignari di dover combatterla.» Esistono modi e metodi sofisticati per soggiogare una nazione, per assoggettarla senza che neppure sia cosciente di essere stata privata della sua indipendenza e senza sparare un solo colpo di fucile. La guerra del denaro è un racconto in cui questi metodi e questi modi vengono analizzati. È una vicenda realmente avvenuta, ma ambientata in un Paese che non esiste, una storia che può appassionare molti lettori, perché la stessa storia l'hanno vissuta. Identità, libertà, indipendenza, sovranità e benessere sono sempre a rischio, pertanto occorre essere sempre preparati ad affrontare la più importante delle sfide... -
Tradizione (2018). Vol. 619: Aprile-dicembre.
Il ""Deragliamento Della Politica"""" Dai Binari Regolari Del Sistema Democratico Rappresentativo Con Il """"Governo Del Cambiamento"""", Di A. R.; L'unione Europea, Visegrad E L'italia, Di Alfredo Mantica; Aniceto Del Massa: Le Tentazioni Esoteriche Di Un Anarchico Di Destra, Di Angelo Iacovella; Attilio Mordini. Un Ghibellino Del Secolo Xx, Di Primo Siena; Nicola Pugliese: Una Gloria Letteraria Di Napoli, Di Ruggiero Ferrara; Napoli 1943-1952. Una Gioventù Diversa Da Quella Del '68, Di Nicola Golia; La Non Neutralità Morale Della Scienza, Di Leda Sabbatini; Cosa È Stato Il '68, Di A.R.; Sessantotto. Il Passato Presente, Di Pucci Cipriani; Inizia La Fine Della Politica, Di Giuseppe Parlato; Fu Lo Smarrimento Della Memoria Storica, Di Francesco Pappalardo; Il '68: Poco Da Commemorare Molto Di Cui Vergognarsi, Di Luciano Garibaldi; Il Risorgimento Nella Tradizione Italiana, Di Francisco Elias Tejada; Il Ponte """"Real Ferdinando"""" Sul Fiume Garigliano - Opera Di Alta Architettura Industriale, Di Antonio Chiocca; A Tragedia Di Genova. Colpe Degli Uomini E Colpe Dei Popoli, Di Paolo Deotto; Ruggiero Castiglioni. Il Conte Di Cagliostro E Il Cavaliere D'aquino. Alle Origini Della Massoneria Mediterranea, A Cura Di Angelo Iacovella; Corridoni, Di Gennario Malgieri; Eventi E Protagonisti Del Ventennio Fascista, Di Luciano E Simona Garibaldi; Goffredo Coppola - Augusto, Prefazione Di Gennaro Malgieri; Leyla Ziliotto. Mia Madre Mi Odia - Intervista All'autrice, Di Alfonso Indelicato; In Terza Di Copertina: Addio A Eduardo Palumbo, L'ultimo Futurista, Di Gino Agnese.""