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Germoglia l'anima deserta
Le poesie di questa raccolta conducono il lettore in un viaggio della mente e del cuore, offrendo una promessa di ordine nella confusione e nel caos di una società ""liquida"""". Nello smarrimento e nella delusione per speranze vanificate e sogni bruscamente interrotti, ecco la parola che unisce, il miracolo di mani che si stringono e di corpi che si incontrano. Il dolore è un germe dal quale possono nascere la dolcezza e la grazia necessarie a dare forza al nostro cammino e a renderlo ben più di un semplice """"passaggio"""", anche quando sembra spegnersi la speranza di un futuro diverso."" -
Le nozze dell'angelo. Dèmoni di Sicilia
Il convento dei Cappuccini a Palermo è forse una delle meraviglie più inquietanti d'Italia. Centinaia di corpi mummificati fanno bella, si fa per dire, mostra di sé appesi alle pareti delle catacombe del convento. Lì è facile percepire la presenza della quarta tomba. E del Rosicchiatore della quarta colonna. Facile però non lo è per nulla raggiungerla e uccidere il Rosicchiatore. Anche se una incredibile sorpresa attende il nostro mago bianco, Riccardo Svevo duca dei Sanseverino e la bellissima e giovane Elena Gherardi. Il loro compito è quello di scovare e uccidere i Grandi Vermi che stanno rosicchiando i pilastri che reggono la Sicilia per farla ingoiare dalle acque com'è accaduto a un'altra grande terra scomparsa. E in questa difficile e lunga lotta contro il male, non c'è tempo per l'amore, almeno per quello inconfessato del duca cinquantenne per la sua compagna d'avventure Elena. Mai come questa volta i due sono stati a un fiato dalla morte, mai come in questa battaglia c'è voluta tutta la forza del Duca e l'abilità della fanciulla per sconfiggere l'orrendo nemico. Anche a costo di rovinare una blasfema festa di nozze. -
Dall'arena di Pola all'Arena di Verona. Odissea di un esule Istriano
Con questo suo secondo libro ambientato in Istria, l'autore narra da testimone l'immensa tragedia che colpì le popolazioni istriane, fiumane e dalmate dopo l'8 Settembre 1943. Con il terrore instaurato dalle milizie slave del comunista Tito in combutta con i partigiani comunisti italiani loro alleati, per non finire in fondo alle foibe, furono obbligate ad abbandonare le case e le terre da sempre italiane, rifugiandosi in Italia. Le persone rastrellate e sequestrate, titolari di nomi e cognomi italiani, avevano il destino segnato, finendo in fondo alle foibe. Mentre nel primo libro, ""Italia ingrata"""", i vari soggetti a turno diventano primattori, nel secondo il protagonista principale è Francesco, padre dell'autore."" -
L' ammidia. Storie di streghe d'Abruzzo
A prima vista si potrebbe pensare che l'Ammidia si rivolga a un pubblico locale, che condivide codici simbolici, linguistici e antropologici esclusivamente regionali. Nulla di più errato. L'intento di questa collettanea pare proprio l'esatto contrario: da un lato il curatore si propone di promuovere la conoscenza del patrimonio di tradizioni, riti e simboli oltre l'orizzonte locale, dall'altro ha un obiettivo ben più ambizioso: è di una piccola rassegna del pensiero magico che si tratta. Di un mondo di storie, credenze, usi che non si intende riproporre come puro folklore, ma come testimonianza di una cultura viva, spesso ridotta a subcultura da logiche di potere e stereotipi sociali. È il caso delle streghe e delle magare, donne che solo ricerche pazienti e la potenza dell'immaginazione hanno potuto sottrarre all'oblio, quando non a una vera e propria damnatio memoriae. Come sempre, allora, l'immaginazione offre un'opportunità. Quella della riscrittura. Così, la narrazione muove dai dati resi disponibili dalla tradizione orale o ricostruiti dalle fonti e racconta quel che potrebbe essere stato. Ed ecco, allora, che ci si avventura in un mondo apparentemente barbaro e certamente misterioso, ma sempre affascinante. -
Essere maestro. Uomini e lavoro di cura
Quali sono le ragioni dell'assenza degli uomini nel settore educativo e le specificità di un lavoro di cura al maschile? Essere maestri in contesti scolastici femminilizzati e avere il coraggio di disertare il sistema patriarcale dominante sono le tematiche affrontate in questo studio. Parlare di cura educativa al maschile vuol dire infatti scardinare i modelli normativi di virilità e allontanarsi da una mera declinazione al femminile del ruolo educativo, ciò che a lungo è apparso come un'ovvietà. Nell'ambito del saggio s'indagano le scelte formative e le motivazioni che spingono gli uomini lontano dal lavoro di maestro. La scarsa retribuzione economica, il basso prestigio sociale, nonché la forza degli stereotipi rappresentano alcune di queste ragioni. In un contesto non ancora aperto a una revisione dei ruoli e impregnato di retaggi culturali sessisti, le gabbie di genere condizionano la vita maschile in maniera invasiva, seppure invisibile. Per superare tale disagio, si rende necessario modificare le proprie identificazioni interne, trasmettere nuovi modelli educativi e decostruire l'immaginario maschile dominante. -
I racconti di Palazzo Perenich
Esiste una particolare categoria di professionisti che si distingue da qualunque altra. Si autodefiniscono ""I Pereniciani"""", poiché appartengono tutti a quella generazione che si è formata nell'atmosfera di quel Palazzo Perenich, che, a Pescara, era stato edificato da Antonino Liberi, a tardiva imitazione del miglior Rinascimento fiorentino, e che per un certo periodo di tempo, a partire dagli anni Settanta, ospitò la Facoltà di Architettura. Certi di appartenere ad una sorta di """"legione gloriosa"""", hanno mantenuto ancora vivo quel legame di appartenenza che li rende fieri di essere stati i primi architetti laureati a Pescara, fra quelle mura mitiche custodite da un'aquila di ferro. Ed ora hanno voluto rendere testimonianza di questa loro identità rivendicata, con la pubblicazione di questo volumetto di 26 racconti in cui i """"pereniciani"""" rivivono e vogliono trasmetterci le emozioni di quel periodo della loro gioventù, denso di possibilità e di progetti di vita."" -
Cinema e società. Al di là della critica
Un volume in cui si cerca di rintracciare l'essenza del più popolare medium artistico, portando avanti posizioni e chiavi di lettura del cinema talora anticonformiste, ma che, invece, sono verità, piccole e grandi, che la intellighenzia ufficiale rigetta aprioristicamente. Del resto, le recensioni e i saggi qui inclusi mirano per l'appunto a sviluppare quella dialettica culturale oggi considerata una scomoda e desueta prassi, sollecitando nello spettatore una visione più cosciente del cinema, per emanciparsi dalla necessità di seguire gli orientamenti à la page. Nel ripercorrere vari fondamentali decenni di storia della settima arte, occidentale e orientale, in questo libro si incoraggia nel dotarsi di un parere personale, nell'avere fiducia nei propri occhi e sensazioni, ignorando la opinione precostituita di certa critica paludata e irreggimentata che non di rado tende a raccontare il ""proprio"""" film e non quello del regista."" -
In debito di ossigeno. Una giornata particolare di Xavier Ygor
Messinscena filmica più vera del vero ""tratta di peso dal mainstream tutto, dalla t.v., dalla retorica che ne ammazza di più della spada, da internet, dai social media, dal Circo Orfei, da quella fiera della vanità che è la vita intera"""", la """"giornata particolare"""" di Xavier Ygor ci porta di peso nel grande complotto e nel grande assurdo dell'Italia contemporanea. Il protagonista si muove come un'Oedipa Mass dell'ultimo, definitivo """"incanto"""" del nostro Paese, in bilico tra il nonsenso e il sovrasenso di una finis Italiae, in cui a guidarci verso la necessaria e inevitabile conclusione è una bizzarra, acutissima poetica degli oggetti e dei nomi, specchio ed esorcismo del """"disastro di una nazione""""."" -
Divieto d'Orvieto. Diario minimo di un'infanzia contadina. 1944-1948
Divieto d'Orvieto è il diario minimo di un'infanzia contadina vissuta dall'autore, sfollato da Roma alla contrada di Cottano nel comune di Orvieto nel 1944, e lì restato per quattro anni, fino alla seconda elementare nella scuola rurale del Fossatello. Lo scorrere della vita nel casale di famiglia con i cugini coetanei, si dipana seguendo i ritmi delle stagioni, naturalmente lenti, culturalmente annosi, filosoficamente ineluttabili, segnati dai lavori dei campi e da una condizione contadina che, seppur in maniera edulcorata, coinvolgeva anche i bambini nel ciclo vitale della comunità. Un imprinting rigoroso e spartano dettato da una cultura contadina che, in forma subliminale, ci accompagnerà per tutta la vita. Al di là della narrazione sommariamente diaristica, Divieto d'Orvieto vuol essere il doveroso omaggio ad un mondo scomparso, portato via dal progresso assieme a tradizioni, usi e costumi, ma anche una fedele testimonianza della dura vita che si conduceva nelle campagne dell'orvietano nel corso dell'ultima guerra e nell'immediato dopoguerra, con una coda nei primi anni '50 che già sapevano di larvata ripresa se non ancora di aperta rinascita. Le lunghe veglie davanti al camino, la sacralità delle feste comandate, i canti e i balli fanno da colonna sonora alle spensierate giornate vissute con l'inguaribile ottimismo della gioventù in una terra dove la vita era dura ma non sembrava che lo fosse. -
Se segui l'ombra
Un appassionato psichiatra, pieno di aspettative per il proprio futuro, in seguito a un sequestro di persona durante lo svolgimento della propria attività professionale, incorre in un angoscioso trauma psichico che lo allontana dal lavoro e lo trasforma in avvocato di sé stesso. La vicenda assume l'andamento di un legal thriller fino a quando, frustrati gli ostinati tentativi di ottenere giustizia, la vittima, in preda alla disperazione e a un forte senso di impotenza, si trasforma in giustiziere, dando l'avvio a un doloroso percorso di vita. Sarà un cammino di dolore, con la perdita della libertà personale e la continua, quasi kafkiana convinzione di essere preso in una trappola senza via di uscita. -
Ricettario pediatrico. Il cibo dei bambini
Mangiare sano durante l'infanzia riduce al minimo i rischi per la salute e la migliora per tutta la vita, al contrario, un non adeguato comportamento alimentare, può contribuire a malattie legate allo stile di vita come obesità, diabete, malattie cardiache. Una dieta equilibrata include una varietà di cibi da ciascuno dei gruppi di alimenti e offre diversi gusti e textures da offrire giornalmente a casa e alla mensa scolastica rispettando così anche la nuova multietnicità presente nelle nostre città. Una buona alimentazione è necessaria per la crescita e lo sviluppo dinamico che ha luogo nella prima infanzia. Una dieta equilibrata e buone abitudini alimentari favoriscono la salute e il benessere dei bambini e riducono al minimo il rischio di malattie. Le patologie sviluppate nei primi anni hanno un'influenza permanente, anche la scelta degli alimenti, la modalità di cottura, la qualità sono fondamentali. Il libro vuole facilitare il compito alle mamme e a chi prepara il menù dei bambini, vuole ridurre la frase ""non mi piace"""", favorire l'approccio al cibo e quale gustare, come prepararlo: dolce, salato, acido, freddo, caldo, morbido; desidera insegnare a rispettare la stagionalità e il cibo a km 0. Tante questioni che, in fondo, si concentrano nella domanda delle domande: come rendere sano il piacere del cibo?"" -
Le vie segrete del cuore. Vol. 1: Storie di gioventù.
La storia favolosa degli antenati sembra essere svanita per sempre e i loro immediati discendenti, superata la crisi giovanile, sono ormai adulti e professionisti affermati. Ma una nuova realtà sociale si fa rapidamente strada: i giovani della più recente generazione godono ormai di grande libertà e possono usufruire di opportunità sconosciute alle generazioni passate. Eppure una velata insoddisfazione si nasconde dietro la loro apparente spensieratezza. È in questo clima di esteriore benessere e di interiori agitazioni che ha inizio la serie delle imprevedibili avventure delle nostre eroine. Le loro peripezie ci porteranno molto lontano: infatti le vie segrete del cuore non conoscono confini, né di spazio, né di tempo, e certamente sarà un'esperienza appassionante seguire le nostre care giovani e i loro amici nelle loro meravigliose avventure! -
Quando borg poso' lo sguardo su eve
Nella Sedicesima Primavera gli esseri umani non sono l'unica specie dominante. Dopo il cataclisma che ha quasi ucciso il pianeta, vivono sottomessi ai borg che loro stessi hanno creato quando il mondo devastato da guerre e pestilenze aveva bisogno di tornare a essere popolato. Un Governo borg e leggi borg regolamentano la nuova società, i cui ideali sembrano discostarsi di poco da quelli che avevano fatto precipitare quella vecchia. Di quei giorni è rimasto un Partito, ora l'unico tentativo organizzato degli esseri umani per riaffermare la propria autonomia. La lotta per la libertà è un cammino lungo e costellato di vittime, ed è in questo scenario che si muove Lilandra Nassir, una giovane borg erede di una potente famiglia. Nella lunga e faticosa ricerca delle proprie origini e della sua sfaccettata identità, Lilandra attraverserà il nuovo mondo borg per scoprire che la diversità fra le razze è solo dettata dall'errata convinzione di un'inesistente superiorità di una sull'altra. -
Storia della città di Atri
Nel periodo piceno come XII provincia, fa parte dell'agguerrita confederazione e nella sua bandiera di color rosso e verde campeggia il picus (o picchio), simbolo identificativo del conosciutissimo popolo. Antica colonia romana la guelfa e fedelissima Atri, incarnata dalla vecchia e nuova chiesa di Santa Maria Assunta da una parte, trova opposta connotazione con l'imponente residenza degli Acquaviva dall'altra. Quattro secoli di storia li ritrovi in ogni angolo della citta. Di buon ora al mattino, quando arrivi, è il duomo, basilica e cattedrale a impressionarti. Il sole corteggia le sue guglie e nel tardo pomeriggio bacia la facciata ripetutamente. Il Palazzo Acquaviva, voluto da Antonio I, il ricchissimo duca senza titolo, si trova invece percorrendo in leggera ascesa Corso Imperatore Adriano. L'importante arteria viaria, prima di perdersi nella piazza antistante, sorprende presentando monete incastonate nella pavimentazione, testimonianza dell'antico diritto di battere moneta. Immersa nel verde e annoverando la definizione di ""regina dei colli"""", Atri è oggi un centro culturale di rilevante caratura monumentale, teatrale e bibliotecaria."" -
E vissero quasi tutti
Nell'operoso Nord-Est soggiogato dall'afa, Ada, stagista sottopagata, è in ufficio a sbrigare le ultime faccende. Quando l'architetto Compassi la convoca nel suo studio, lei spera sia per firmare il sudato contratto a tempo indeterminato, e invece si trova a doversi difendere da un tentativo di violenza sessuale. Riesce a fuggire, ma lo spavento è tale che finisce col sentirsi come le povere bestiole senza vita che da bambina seppelliva dietro alla casa dei suoi genitori, morti da anni. Ora deve ripartire da capo. Deve ricostruirsi sulle macerie dei sogni del passato. Decisivo è l'incontro con un'altra donna il cui padre vuole costringerla a lavorare nella sua azienda di pompe funebri. Un'idea stramba si fa strada nei pensieri delle amiche di sempre, Piera e Marta: e se insieme fondassero un'impresa di pompe funebri tutta al femminile? Le difficoltà sono tante, i pregiudizi nemmeno si contano. Ma dalla loro parte hanno la determinazione e una buona dose di ironia, e un pizzico di fortuna. Ancora una volta l'unione fa la forza: il desiderio di non arrendersi e di avere nuovi orizzonti a cui guardare può abbattere ogni ostacolo. Si tratta solo di tenere duro. -
Guarda, ascolta, adatta e descrivi
"A determinare il destino di un film, ossia di un'operazione commerciale da centinaia di migliaia di euro, è il reparto ch'è in assoluto il meno costoso di tutti, quello che comincia nel silenzio, a riflettori spenti, davanti a una scrivania"""", scrive il prof. Massimo Nardin. Infatti, """"Guarda, adatta, ascolta e descrivi"""" è un manuale tecnico per chi vuole cimentarsi proprio con quel reparto: la sceneggiatura. Nato dalle dispense redatte negli anni dall'autore, il libro vuole essere uno strumento semplice ed efficace sia per chi approccia per la prima volta al mondo della sceneggiatura cinematografica, sia per chi già scrive. Idea, soggetto, trattamento, scaletta sono le basi da cui partire per la realizzazione di uno script. I numerosi esempi accompagneranno il lettore in una più facile comprensione delle tecniche, dei segreti e dei trucchi, per rendere filmabile ciò che lo sceneggiatore intende scrivere. Infatti, scrivi ciò che vedi è il focus del libro, da cui non bisogna mai allontanarsi, poiché scrivere una sceneggiatura corretta significa mondare la vita di tutti i suoi elementi superflui, proprio come diceva il Maestro Alfred Hitchcock: il cinema è come la vita ma senza le parti noiose. Presentazione di Massimo Nardin." -
Un anonimo tra le note. Viaggio musicale con Stelvio Cipriani
Una importante amicizia e un grande amore per la musica sono stati lo spunto per iniziare il viaggio musicale con il Maestro Stelvio Cipriani raccontato in questa biografia. Cipriani, di carattere schivo e riservato, nelle lunghe conversazioni è riuscito a raccontarsi come mai aveva fatto in precedenza, permettendo al Lettore di conoscerne a pieno non solo la sua strepitosa carriera professionale, ma i risvolti più intimi dei suoi sentimenti. Tutti lo conoscono come autore delle musiche di Anonimo Veneziano (e di oltre 250 temi di film) ma pochi - o forse nessuno - sapeva fino alla lettura di questo libro della sua intensa attività di compositore di musiche sacre che sono state rappresentate alla presenza degli ultimi tre pontefici. La sua formazione classica gli ha permesso non solo di essere il grande autore che conosciamo, ma di poter essere altresì un direttore d'orchestra e pianista che ha calcato i teatri di tutto il mondo. Da grande credente ha vissuto il suo ""dono musicale"""", per sentirsi vicino a Dio e realizzare con le sue note un ponte che potesse promuovere l'integrazione tra le persone. Il tema su testo di Karol Wojtyla """"Preghiera per la pace"""" può essere un piccolo granello in questa difficile costruzione."" -
Ralf
Un gruppo di ricerca universitaria statunitense è interessato ad approfondire gli studi di Marco Ranieri, giovane e brillante ricercatore italiano, che ha dato vita a Ralf, un piccolo robot autosufficiente, in grado di utilizzare diverse fonti di energia per alimentarsi. L'università americana intende confrontare i dati del progetto italiano con quelli di una ricerca sull'intelligenza artificiale in corso oltre oceano, dove un centinaio di computer sono stati programmati in modo da rispondere autonomamente in chat, in maniera così convincente da illudere i propri interlocutori di essere in contatto con persone in carne e ossa. Alla vigilia della partenza di Marco per gli Stati Uniti, entrambi i progetti vengono compromessi: l'intero lavoro che ha portato alla realizzazione di Ralf, viene sottratto dal laboratorio italiano, mentre un potente virus infetta i calcolatori statunitensi. Ma chi sta sabotando i progressi tecnologici sull'intelligenza artificiale? E soprattutto, perché? ""Ralf"""" è un romanzo che si sottrae a un'univoca definizione. Mentre infatti la storia evolve attraverso le strutture tipiche della fantascienza e del thriller, la narrazione non tralascia i normali aspetti di una vita quotidiana fatta di sentimenti, imprevisti, debolezze e ripensamenti. In """"Ralf"""", l'autore mostra al lettore le incertezze di un futuro prevalentemente tecnologico, senza però demonizzarlo e guardando anzi con fiducia alle capacità dell'essere umano."" -
Il ladro di profumi
Quando si scrive una storia non è detto che si scriva un romanzo. Si possono abitare tante vite nella magia della scrittura. Si indossano gli abiti di pensieri nuovi e si rinasce in un involontario mistero, catturati dalla fantasia, pur restando incarnati nella propria realtà-utopia, ormai trasfigurata. In questo libro di Pierfranco Bruni si racconta di un ladro di profumi, diventato ladro per la tanta nostalgia d'amore. È invaghito, inseguito e intrappolato nel profumo della sua donna amata-amante. Per superare quello che è stato il suo amore, e uscire fuori dalla stanza della nostalgia, ha bisogno di dimenticare quella fragranza ammaliatrice e ammaliante. Cosa fare, allora? Da qui ha inizio il viaggio che coinvolge il lettore e lo scrittore stesso, ormai anche lui rapito, in un intreccio di metafore, di paradossi, di enigmi, di avventure e forse di destini, a volte, indecifrabili. Come in una girandola, la bellezza e il profumo trasformano il personaggio in un uomo e la fantasia in un innamoramento profondamente metafisico oltre la realtà e dentro il fascino dell'onirico. -
Il nuotatore e le fanciulle di Anzio
"Un profilo perfetto, una foto che aveva il valore di una promessa... Ma le ho tagliato la fronte e solo ora mi rendo conto che la ragione per la quale forse ho raccontato questa lunga nuotata al mare lo devo a quel pezzo di testa che manca nella foto, che è come la falce nascosta del mio immaginario femminile. Uno spicchio di verità che fa capolino in altri racconti - 'La Vedova', 'Il compleanno', 'Isa' - senza mai diventare luna piena. Anche se con Isa si indovina dentro la pancia un 'bel cocomero'. E poi Ginostra..."""" (L'autore)"