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Scrivere per gli italiani nell'Italia post-unitaria
Sono qui proposti undici saggi che hanno come tema portante l'italiano scritto di autori otto-novecenteschi, di diversa estrazione culturale e linguistica, per lo più in prima istanza dialettofoni e/o dialettografi: Luigi Capuana, Luigi Pirandello, Vitaliano Brancati, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Ercole Patti, Leonardo Sciascia, Vincenzo Consolo e Gesualdo Bufalino; tutti scrittori per i quali, fatta eccezione per il toscano Dino Campana, l'uso della lingua nazionale ha costituito uno storico problema risolto con esiti diversi e con diversa consapevolezza teorica. Un'occasione, dunque, per osservare in prospettiva linguistica opere di grande valore letterario - da ""Scurpiddu"""" a """"L'amica delle mogli"""", dai """"Canti Orfici"""" a """"Il bell'Antonio"""", passando per """"Il Gattopardo"""" e """"Un bellissimo novembre"""" - per analizzare, in un'ottica descrittivista, la stratificazione della lingua scritta nei suoi vari livelli (grafia, fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testo, ecc.) e nelle sue diverse varietà (di italiano letterario, medio, regionale, popolare, di mistilinguismo, ecc.), non di rado allo specchio con le giustificazioni teoriche e auto-analisi delle scelte dei vari autori."" -
Faber in fabula. Casi di intertestualità artistica nella letteratura italiana
Il volume raccoglie ventuno saggi scritti da studiosi di diverse università europee che in occasione del XX convegno AIPI, organizzato da Peter Kuon e dai suoi colleghi di Salisburgo, dal 5 all'8 settembre del 2012, su ""L'Italia e le arti. Lingua e letteratura a dialogo con arte, musica e spettacolo"""", hanno scelto le sezioni """"Pittura e letteratura dalle origini al Novecento"""" e """"Oggetti d'arte, fotografie e architettura nella letteratura italiana"""", coordinate rispettivamente da Franco Musarra e da Ulla Musarra-Schroder. I contributi escono ora riuniti in un solo volume, come era l'intenzione iniziale dei due curatori. Nei vari saggi si studiano campi e modalità del dialogo tra letteratura e arti figurative, dalla pittura alla fotografia, all'architettura, alla scultura e all'illustrazione. Molti contributi analizzano le interferenze artistiche nelle opere narrative e poetiche di noti scrittori e poeti italiani, altri sono incentrati su testi letterari e artistici forse meno conosciuti, altri infine trattano tematiche più generali dalla storia letteraria al pensiero critico filosofico e all'editoria. Nell'insieme del volume si possono distinguere vari orientamenti critici e metodologici, tematici, strutturali, stilistici e ispirati alla filosofia e alla semiotica. I curatori hanno conservato, per quanto possibile, la diversità di stile e di genere d'approccio dei partecipanti, rispettando così la vivacità e la spontaneità dell'incontro a Salisburgo."" -
Un mondo fuori chiave. Il fantastico in Pirandello
L'intento di questo lavoro è quello di presentare una disamina ampia e complessiva del fantastico in Pirandello. Si è scelto di esaminare le opere più rappresentative del fantastico dell'autore, dalle poesie giovanili al suo ultimo dramma, ""I giganti della montagna"""", sature dei motivi del meraviglioso, del magico, dello spiritismo, del perturbante, del sogno, del doppio, della follia. L'arte pirandelliana non ha ignorato nessun ingrediente del fantastico. In modo tutto particolare essa si ispira a un fantastico umoristico che presenta tante diramazioni e tante novità. L'originalità di Pirandello consiste persino nell'abilità di riscrivere vecchi argomenti della letteratura fantastica, temi, luoghi comuni, canoni, ecc., con uno approccio tutto nuovo, ricco di alta poesia; ecco perché l'autore viene considerato un maestro anche da grandi scrittori del postmoderno fantastico (Landolfi, Buzzati, Borges, Tabucchi ecc.). Il carattere postmoderno di Pirandello sviluppa un discorso metafantastico che si ramifica in tante direzioni - nello sperimentalismo avanguardistico dei mezzi della scrittura e della poetica del personaggio, nella commistione e ricerca di nuovi linguaggi - arrivando a realizzare opere in cui tutti i personaggi si trovano a viaggiare in una foresta di misteri."" -
An etymological dictionary for reading Dante's «On Monarchy»
Con il ""De Monarchia"""", composto tra il 1312 e il 1313 Dante volle affrontare uno dei temi """"caldi"""" della sua epoca: il rapporto tra il potere laico (rappresentato dall'imperatore) e l'autorità religiosa (rappresentata dal pontefice). Chiara la posizione politica del poeta, ambiguo il perché Dante abbia voluto usare il latino nel suo trattato. In termini di introspezione linguistica la sua risposta così intuitiva porterebbe ad un ricorso al latino in quanto sua lingua madre. Questo, di Osamu Fukushima, è un dizionario etimologico che pone il latino e il greco al centro delle lingue indo-europee; su queste si fondano l'italiano, il francese, lo spagnolo, il tedesco e non ultimo l'inglese che sono qui comparati da vari punti di vista etimologici. L'opera è la prima indagine sulla storia, l'origine o l'etimologia delle parole del """"De Monarchia"""" di Dante. Il testo affronta in modo diffuso argomenti grammaticali e sintattici come proprietà linguistiche nominali e pronominali quali persona, genere, numero e caso, proprietà linguistiche verbali come tempo, aspetto, modo e voce ed elementi sintattici come causativi, conversioni, un accusativo con un infinito e costruzioni impersonali."" -
Letteratura e cinema
"Il presente volume nasce dai lavori della sezione """"Letteratura e cinema"""" del XX Congresso dell'Associazione Internazionale Professori d'Italiano (A.I.P.I.), reso possibile dalla collaborazione con il Dipartimento di Romanistica e il Polo Arts and Humanities dell'Università Paris Lodron di Salisburgo e tenutosi presso la stessa università dal 5 all'8 settembre 2012. Si tratta di un volume alquanto composito, caratterizzato da una pluralità di approcci e da una varietà di oggetti di studio che trascende il titolo della sezione in favore del tema generale del convegno, dedicato a """"L'Italia e le arti. Lingua e letteratura a dialogo con arte, musica e spettacolo"""". Dove si noterà subito non tanto l'assenza della parola cinema - assenza di per sé poco significativa e ascrivibile a ragioni di economia lessicale del titolo quanto la necessità di un'ideale collocazione in uno spazio interstiziale, in una zona franca sospesa tra 'arte' e 'spettacolo'. È in questa condizione di apolide che il cinema si è tradizionalmente confrontato con la letteratura, tradizionalmente intesa come più antica e più nobile forma diegetica che, soprattutto nei primi decenni del secolo scorso, ha generosamente dispensato materia raccontabile e auctoritas culturale al nuovo, sciacallesco mezzo espressivo."""" (dall'introduzione di Alberto Bianchi e Dagmar Reichardt)" -
Il teatro di Dario Fo tra storia, politica e società
Dario Fo crea il suo teatro a partire dalla realtà storico-politica dell'Italia dal dopoguerra ad oggi. La sua reinvenzione di fatti, costumi e personaggi trae dalle forme della comicità la forza del paradosso, mentre la sua teatralità si avvale del corpo quale vettore di sensi, di una ""phonè"""" ricca di modulazioni espressive e del dialogo con le arti plastiche. La sua drammaturgia va intesa quale pratica iscritta nella polis e performatività che pone lo spettatore al centro della costruzione del senso."" -
Letteratura, scienza e scuola nell'Italia post-unitaria. Pacoli Graf Trezza
Nel delicato passaggio che l'Italia visse subito dopo il raggiungimento dell'unità politica, fu chiaro come il sistema scolastico dovesse avere un ruolo centrale nel fondare in maniera solida le basi del nuovo stato unitario. Gli ideali del Risorgimento, che si erano nutriti di apporti culturali diversi, si scontravano con una realtà storica in cui a fatica riuscivano a diventare prassi politica, mentre nel panorama europeo nuove tendenze filosofiche si facevano strada, a cominciare dal Positivismo. La situazione italiana mostra una sua specificità e dei caratteri peculiari dovuti all'incontro-scontro, e talvolta alla contaminazione, con un hegelismo persistente e un classicismo che trovava in Carducci, e nel suo modello scolastico, il suo massimo esponente. Il volume cerca di ""raccontare"""" una parte di questa storia, a partire dalle polemiche sorte proprio intorno al mondo culturale del Positivismo italiano, coinvolgendo importanti studiosi, teorici e letterati, ma anche personaggi minori; un dibattito che ha per palcoscenico anzitutto le riviste, e che spesso prosegue nelle scritture private."" -
I sensi e la ragione. L'ideologia della letteratura dell'ultimo Vittorini
Questo studio intende esplorare la figura e l'opera di Elio Vittorini colta nel periodo compreso tra gli anni immediatamente successivi alla chiusura della rivista ""Il Politecnico"""" e la morte dello scrittore, con lo scopo di documentare la sua composita attività narrativa, critica ed editoriale, di riflesso alla nascita di opere e iniziative destinate a divenire indicative della sua inesausta ricerca di una ideologia della letteratura nel clima culturale del secondo Novecento. Il non-finito, l'opera aperta, come il fenomeno della riscrittura - studiati, tra altri fattori, su documenti editi e inediti - rappresentano, accanto a progetti come il """"numero zero"""" della rivista """"Gulliver"""" e gli appunti de """"Le due tensioni"""", non un punto di arrivo, bensì di rinnovata partenza: lavorare per una utopia, una nuova Letteratura a tensione razionale, e crederla possibile nel divenire storico."" -
Moda made in Italy. Il linguaggio della moda e del costume italiano
Il tema del Made in Italy è molto di moda: tutti ne padano, in molti ne scrivono. Il volume affronta il tema della moda italiana da una prospettiva del tutto inedita: indossando prima i panni del letterato e poi il cappello del linguista. Nella prima parte, gli studiosi affrontano il tema del ruolo dell'abbigliamento in letteratura e nelle altre arti: dalle favole di Straparola all'analisi del codice vestimentario nella poesia satirico-giocosa dell'Ottocento fra nord e sud Italia; dalla funzione del dress-code nel romanzo e nel film Il Gattopardo al caso del fumetto Paninaro, che negli anni Ottanta ha dettato il passo dell'italiano dei giovani e del loro modo di vestire. Per proseguire poi con una riflessione sull'ibridismo estetico e artistico di Valentino e, successivamente, sulla relazione culturale tra Italia e Cina, e Italia e Giappone nella letteratura italofona contemporanea. La seconda parte, come accennato, si concentra invece sulla lingua: la moda, infatti, oltre a essere sinonimo di italianità molto spesso ""parla italiano""""; così è diventata anche uno strumento per insegnare l'italiano e la cultura di casa nostra, trovando sempre più spazio nei manuali di italiano LS. Concludono il volume uno studio empirico del Made in Italy visto dall'Est, una riflessione sociolinguistica sul fenomeno dei fashion blog italiani e un approfondimento sul lessico della moda con un'analisi degli anglicismi e sull'uso degli eponimi. Con un'intervista a Dacia Maraini."" -
Amori letterari. Quando gli scrittori fanno coppia
Da sempre l'amore è il motore della letteratura. Ma cosa succede quando questo supera la pagina scritta e diventa realtà? Quando uno scrittore o una scrittrice si innamorano? E per di più di un collega di penna? ""Amori letterari"""" racconta alcune delle più belle storie d'amore tra scrittori da un'affascinante prospettiva: quella del sentimento come fonte d'ispirazione letteraria. Spesso, infatti, gli autori che fanno coppia si amano e influenzano così il proprio stile. Marialaura Simeone ci guida dunque nell'intreccio delle loro vite sentimentali, raccontate attraverso le lettere d'amore e i loro scritti sul tema, con stile leggero ma elegante, accurato nella ricerca e nella selezione dei protagonisti e dei testi. Immancabili le coppie d'oro della letteratura internazionale Sartre-Simone de Beauvoir, Scott Fitzgerald-Zelda Sayre, Virginia e Léonard Woolf, ma ci sono anche Anai's Nin ed Henry Miller, Elizabeth Barrett e Robert Browning, Mary e Percy Shelley. Tante anche le coppie italiane come Edoardo Scarfoglio e Matilde Serao, Elsa Morante e Alberto Moravia, Eugenio Montale e Maria Luisa Spaziani, Annie Vivanti e Giosuè Carducci, Alda Merini e Giorgio Manganelli. Storie di cui è difficile non innamorarsi."" -
La parola e l'immagine agli albori del neorealismo. Le questioni linguistiche nei periodici di spettacolo in Italia (1936-1945)
L'antologia raccoglie e commenta trentaquattro articoli pubblicati tra il 1936 e il 1945 nelle principali riviste di cinema italiane, con l'intento di individuare l'importanza e la precocità delle discussioni sull'italiano dello schermo. Ne emerge una porzione della questione della lingua e delle ideologie linguistiche finora trascurata dagli studi e, per questo, di indubbia utilità anche sul piano didattico. L'ampio dibattito delle riviste cinematografiche anticipa di un decennio i capolavori del Neorealismo e conclude il percorso secolare di quête della ""buona"""" lingua. I cineasti italiani hanno dato l'abbrivo ad argomenti quali il ruolo e il funzionamento della parola, il rapporto tra parlato e scritto e l'intelligibilità di tutti gli italiani. Nessuno, infatti, meglio degli addetti ai lavori di un mezzo di massa può comprendere l'urgenza di reperire un codice quasi paradossale, un coacervo di tratti talora incompatibili: realistico, medio, colloquiale e comprensibile, naturale e universale insieme."" -
Guida pratica all'italiano scritto (senza diventare grammarnazi)
L'intento di questo testo è fornire una guida pratica alla scrittura. Si parte dai ferri del mestiere, ossia una lista di fonti, cartacee e digitali, a cui ricorrere in caso di necessità; in seguito, si analizza la struttura del lessico italiano, in modo da impiegarlo con maggiore consapevolezza. Si discute del concetto di norma in ambito linguistico per passare poi, attraverso un capitolo sull'ortografia, uno sulla punteggiatura e uno sulla costruzione del testo, alla pratica. Gli ultimi capitoli sono infatti dedicati alla lettura consapevole, alle tecniche per prendere appunti, alla stesura effettiva del testo e alla sua revisione. -
Bembo
Il nome di Pietro Bembo risalta nel finale del Furioso di Ludovico Ariosto tra parole di sincera lode rivolte a uno dei più geniali uomini del tempo. Nella sua lunga vita (1470-1547), Bembo fu poeta ammìratissimo e uomo di lettere tra i più stimati; a lui si devono la fondazione della prosa italiana moderna, la codificazione della lingua letteraria, la nascita del classicismo lirico, imitato poi in tutta Europa. Ma fu anche un uomo dalla personalità complessa: patrizio veneto e illustre umanista, raffinato cortigiano e audace editore, potente cardinale e cantore appassionato del sentimento d'amore. Questo profilo ripercorre le varie fasi della sua vita e della sua carriera, e grazie a un'attenta analisi di dati ricchi e suggestivi, ne disegna un nuovo e più completo ritratto. -
Per non dimenticare: Mariotti e Mestica all'ombra di Leopardi
Gli interventi che compongono questa miscellanea permettono di riscoprire aspetti della personalità e degli interessi culturali di Filippo Mariotti e Giovanni Mestica, studiosi di Leopardi e strenui difensori della memoria leopardiana e della sua eredità, che hanno lasciato tracce profonde nel percorso di molti intellettuali italiani del primo Novecento. Il confronto tra gli studiosi ha permesso di mettere meglio a fuoco la preparazione culturale e la carriera politica di due personaggi che, seppur cresciuti in famiglie di modesta origine, finirono per rappresentare il meglio del notabilato marchigiano nel primo mezzo secolo di vita della nazione. -
Sulla prima scrittura poetica di Luzi. Dalla « Barca» a «Ebe»
Il libro indaga sulla produzione poetica di Mario Luzi dai giovanissimi esordi sino all'originale prosa poetica di Biografia a Ebe. Poco più che ventenne, Mario Luzi esordisce con la raccolta di versi La barca (Modena 1935). Sono gli anni dell'ermetismo fiorentino in cui il poeta entra in contatto con i coetanei Piero Bigongiari e Alessandro Parronchi e i critici Carlo Bo e Oreste Macrì. Già dagli esordi è forte l'influenza leopardiana nella poetica di Luzi, soprattutto nella scelta dei titoli: Serenata di piazza d'Azeglio, Canto notturno per le ragazze fiorentine, Ultimo canto di Don Giovanni. Ma altrettanto presenti sono gli influssi stilnovistici, cui è dedicato un intero capitolo del volume. La barca vive ben tre stagioni: l'esordio nel 1935, una seconda edizione nel 1942 e un'ultima definitiva nel 1960, nella quale confluirà anche la seconda raccolta luziana del 1940, Avvento notturno, in cui le tematiche poetiche si avvicinano alla poesia francese di Rimbaud e, in particolare, di Mallarmé. Nel 1942 esce Biografia a Ebe, un originalissimo poemetto in prosa di influenza simbolista. E questa la prima stagione letteraria di Mario Luzi, non ancora trentenne, che troverà compiuta maturazione nei decenni successivi. -
La disputa felice. Dissentire senza litigare sui social network, sui media e in pubblico
Grazie al web siamo diventati tutti più vicini, ma non automaticamente dei ""buoni vicini"""". Le tecnologie digitali ci hanno messo in una condizione di costante confronto: sui social network diversi mondi - culturali, sociali, religiosi - si incontrano ogni giorno, senza mediazioni. Per farsi capire oggi occorre saper affrontare questa relazione quotidiana con la diversità dell'altro. In questo testo si offre una guida sintetica per imparare a sostenere il proprio punto di vista davanti a chi non è d'accordo, senza litigare ma anche senza scadere nell'asettico politically correct, per costruire confronti pieni di gusto e soddisfazione. È la disputa felice."" -
Grammatica in tasca. Per scrivere, parlare, leggere, digitare
In un mondo in cui la quantità di informazioni a nostra disposizione è sempre crescente e in cui la scrittura è tornata a essere un mezzo di comunicazione fondamentale in tutti i contesti, da WhatsApp alle e-mail di lavoro, ecco uno strumento che aiuta a identificare le informazioni principali di un testo e guida nel labirinto della composizione scritta. Questo libro si presenta come una grammatica ""al contrario""""; un percorso che va dal difficile al facile, che ha come punto di partenza il periodo complesso e ne analizza le componenti e le loro funzioni per proporre un approccio ai testi scritti che diventi anche metodo di lettura, studio e organizzazione del pensiero. Una guida snella per mostrare come le regole della lingua non siano fini a sé stesse, ma siano un mezzo per informarsi, sintetizzare, memorizzare ed esprimersi al meglio. Un prontuario con gli errori più comuni (la rubrica Lo sbagli anche tu?) e alcuni consigli per evitarli. Una grammatica da tenere in tasca, utile per chi studia e per chi i banchi di scuola (o dell'università) li ha lasciati da tempo."" -
Viaggio e comunicazione nel Rinascimento. Atti del 27º convegno internazionale (Chianciano Terme-Pienza, 16-18 luglio 2015)
L'Istituto di Studi Umanistici Francesco Petrarca ha attuato il XXVII Convegno Internazionale su “Viaggio e comunicazione nel Rinascimento” a Chianciano e a Pienza dal 16 al 18 luglio 2015. La tematica è stata analizzata nelle seguenti sezioni: Viaggi di piacere, Viaggi diplomatici, Viaggi di scoperte, Pellegrinaggi, Viaggi immaginari. Si è scelto tale argomento perché è un tema che può suscitare interesse anche nella nostra società in quanto il viaggiare è sempre stata una prerogativa dell'uomo e nel Rinascimento raggiunge il suo apice con la scoperta del Nuovo Mondo e con le problematiche inerenti a tale evento. -
Book blogger. Scrivere di libri in rete: come, dove, perché
Chi è il book blogger e cosa fa? Cosa significa oggi fare critica letteraria 2.0? Il libro di Giulia Ciarapica propone un percorso attraverso i diversi modi di raccontare i libri in Rete: dal blog ai social network e YouTube, tutti gli strumenti sono utili per parlare di letteratura e per farlo in modo originale, fresco, ironico e creativo. Senza dimenticare però che dietro ogni blogger c'è prima di tutto un lettore, che ogni giorno si informa, confronta testi e cerca di trasmettere la propria passione al pubblico (piccolo o grande che sia) con un linguaggio chiaro e semplice. Partendo dai ferri del mestiere e dalla scelta dei testi, passando per le fasi della recensione e i relativi stili, senza lesinare consigli pratici e di lettura, Book blogger ci conduce alla scoperta di un mondo in grande fermento, provando anche a tracciare una mappa per orientarcisi: dai primissimi portali e lit-blog italiani alle ultime tendenze sui social, per arrivare ai siti contemporanei più attivi e seguiti e al fenomeno degli youtuber. -
Viaggio nei tempi della lingua italiana
La nostra lingua, a cui il sentire comune attribuisce una fisionomia stabile e riconoscibile a partire da Dante, ha faticato molto a trovare una dimensione a tuttotondo in cui potessero riconoscersi tutti gli italiani. Per secoli il problema prevalente è stato il rapporto tra il latino e i vari volgari presenti nella penisola e solo con l'invenzione della stampa è emersa l'esigenza di un'unità linguistica nazionale. A lungo declinata come ricerca di una lingua comune agli scrittori è soltanto a partire dal 1861, con l'unità politica, che la questione dell'italiano riacquista una dimensione più ampiamente sociale. In un viaggio nel tempo che va dal 476 d.C. a oggi, il volume focalizza i punti di svolta di questa lunga ricerca, soffermandosi sulle tappe significative del percorso, dal Placito campano, l'atto notarile che nel 960 certifica la nascita del volgare italiano, a ""Lettera a una professoressa"""".""