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Oggi cucino il sushi. Ediz. illustrata
Impara a preparare i sushi come un vero giapponese con questa guida facile come un gioco! Il sushi è un cibo semplice, fatto con le mani e che si mangia con le mani. Anche i bambini lo possono preparare - che bello giocare in cucina! - e scoprire così tanti sapori nuovi. Le ricette non prevedono l'uso di pesce crudo, sostituito da tonno, verdure, uova e altri semplici ingredienti. E se un sushi non viene perfetto... be', è sempre buonissimo! Età di lettura: da 6 anni. -
L' elisir d'amore. Ediz. illustrata
Ecco una ricetta davvero gustosa: una bella ragazza, un innamorato cotto a puntino, un pretendente venuto da lontano e un misterioso personaggio... Cosa succederà mescolando tutti questi ingredienti? Tra equivoci, ripensamenti e sorprese, conditi con musica a volontà, la storia corre fino all'immancabile brindisi finale! La celebre opera lirica di Donizetti ci porta in un paesino senza tempo e senza nome, dove l'arguzia e l'amore vincono su tutto. Età di lettura: da 6 anni. -
Il primo libro di fiabe e filastrocche. Le più belle storie, fiabe, filastrocche, cantilene e ninne nanne per i più piccini. Ediz. illustrata
Questo libro apre le porte ad un fantastico mondo fatto di storie, canzoncine, fiabe, filastrocche, cantilene e ninne nanna abitato da gnomi, re e regine, lupi e porcellini. Ogni pagina è una nuova avventura non solo da leggere prima di andare a nanna, ma anche per imparare i giorni della settimana o per giocare con gli indovinelli. Anche le mamme e i papà, nel rileggere questo libro, ricorderanno le loro ninne nanne, le storie, le cantilene della loro infanzia. Età di lettura: da 3 anni. -
Argo. Il compagno di Ulisse
"Sono Argo, il cane di Ulisse. Il mio padrone è partito per la guerra da molto tempo. Allora io ero un giovane cane, agile, scattante e pronto a rincorrere lepri e cerbiatti. La guerra è finita ma Ulisse non è ritornato. Io veglio su Telemaco, suo figlio, e su Penelope, sua moglie. Quali insidie tengono ancora lontano il mio padrone? Gli anni passano. Paziente e fedele io lo aspetto."""" Età di lettura: da 7 anni." -
Diversi? Uguali! Ediz. illustrata
Gli animali sono creature molto diverse tra loro, per forma, dimensioni, comportamento. Ma questo libro ci fa scoprire che anche gli animali più diversi possono avere qualcosa in comune. Ad esempio: che cos’hanno in comune un tricheco, un elefante, un facocero e un narvalo? Osservandoli con attenzione, si vede che tutti hanno le zanne! Con un approccio divertente e interattivo, l’autrice invita i bambini a trovare somiglianze e differenze in tanti gruppi di animali e a scoprire che, a seconda del criterio scelto, si possono creare tanti e diversi raggruppamenti. Grazie alle illustrazioni, fedeli e accurate dal punto di vista scientifico, i bambini imparano a conoscere le caratteristiche e le abitudini di tante specie animali e a osservare con attenzione le caratteristiche di ciascuna. -
Questo è il nostro mondo. Ediz. a colori
Un viaggio intorno al mondo per gettare uno sguardo dentro la vita di bambini che vivono in luoghi molto lontani da noi. Come va a scuola Monique che vive su un'isoletta nell'oceano Pacifico? O Marcia che vive in un villaggio nella foresta amazzonica? Che cosa farà da grande Akbota che vive in Mongolia con la sua famiglia di pastori nomadi? Ogni bambino racconta come vive, che lingua parla, come è fatta la sua casa, che cosa desidera fare da grande. Età di lettura: da 6 anni. -
Dodici storie dal cielo
Durante le notti terse, il cielo sembra non avere limiti. Nel blu denso della volta celeste, luci e ombre delineano forme fantastiche che lasciano ammaliato l'osservatore. ""Dodici storie dal cielo"""" svela alcuni dei segreti che si nascondono tra una stella e l'altra. È la storia di un viaggio, di una doppia scoperta. Racconta di Nana, una stella appena nata, che esplora l'Universo alla ricerca del posto giusto in cui fermarsi. Nel corso del suo tragitto, la stella incontra le dodici costellazioni zodiacali che le raccontano della loro vita terrena e di come furono trasformate in puntini luminosi. Guidata dalle voci, dai soffi e dai suoni che provengono da questi loquaci abitanti dell'Universo, Nana sarà in grado di scegliere il suo personale spicchio di cielo. Età di lettura: da 8 anni."" -
Souvenirs. Tre novelle
Joseph-Arthur de Gobineau (1816-1882) viaggiò a lungo fra la Germania, la Svezia, il Brasile, l'Egitto, la Turchia, la Russia, la Persia, sostando per qualche anno in Grecia dove visse, tra Atene, Corfù, le Cicladi, il periodo più felice della sua esistenza. Dai suoi viaggi verso l'Oriente trasse le atmosfere dei racconti raccolti nel libro, in cui l'esotismo, filone che all'epoca della loro stesura conosceva una stagione floridissima, è investito da una luce particolare, inconfondibile, marezzata di ironia ma anche di sgomento. -
Proposte per Leonardo scultore. Con il saggio Prospettiva «di spiracolo»
Un importante critico e storico dell'arte scrisse ormai 75 anni fa che ""l'attribuzione di sculture a Leonardo è un giuoco pericoloso quanto il critico è incline a indulgervi"""". Al gioco, fin dal 1987, decise di iscriversi anche Alessandro Parronchi, il quale elaborò l'ipotesi di un Leonardo scultore sulla base di serrati confronti con i suoi disegni, la sua pittura, mettendone in luce le diversità e le affinità con l'arte del suo tempo. Ora quelle ipotesi trovano corpo in questo libro che costituisce il saggio più provocatorio oggi disponibile su una parte dell'opera del vinciano che è rimasta nell'ombra forse perché l'autore stesso la poneva in secondo piano rispetto al primato della pittura."" -
FKS. Riflessi, riflessioni. Fuksas, l'autobiografia
L'architetto italiano, che ha appena finito di costruire il polo fieristico di Milano, il centro direzionale Ferrari a Maranello, il centro commerciale Mab a Francoforte, confessa in questo libro passioni, idee, rifiuti, scelte culturali e politiche, la ricerca della fonte della creatività nel pensiero. Senza risparmiare giudizi severi ai progettisti contemporanei. -
Pinocchio e altri balocchi. Dialoghi con un burattino e meditazioni trascendenti sui giocattoli
Il narratore si lascia sorprendere lungo la strada dal piccolo burattino che ha ispirato tanti bambini dall'Ottocento a oggi, e Pinocchio lo convince a fare un viaggio nel Paese dei balocchi. È un viaggio nella memoria, nel modo di giocare e nell'ingegno umano che ha inventato i gingilli più strani per dar fondo alla fantasia e alla ricerca del burattinaio. Forse a ben pochi adulti verrebbe in mente di salire su un carro dalle ruote fasciate di stracci e guidato dall'omino palla di burro per affrontare un mondo senza tempo e senza confini. È così che prendono forma alcuni singolari ""dialoghi morali"""", e ci si trova immersi fra antiche carte e balocchi impolverati usciti da vecchi bauli che il tempo moderno ha relegato in soffitta. Dalla bambola greca alle scatole cinesi, dai giochi individuali a evoluti ritrovati tecnici, fino alle insidie dell'arte con le installazioni di Maurizio Cattelan. Una riflessione che risale alle sorgenti dello svago e dell'educazione, e si allarga alla letteratura, all'arte e alla religione, con colpi di scena e contrattempi dove, per così dire, il burattino ci mette il naso e tutta la propria birichina cocciutaggine."" -
Brevettare? La proprietà delle idee nel terzo millennio
Il brevetto è buono o cattivo? Denota l'arroganza delle multinazionali o tutela le piccole aziende innovative? Vale in quanto tale o richiede investimenti tecnologici? Penalizza i paesi economicamente più deboli o incentiva la competitività? È utile applicarlo ai nuovi settori innovativi (software, bioingegneria, multimedialità)? A tali domande cerca di rispondere il presente libro scritto con linguaggio divulgativo da tre fra i massimi esperti di questi problemi in Italia e in Europa. Dalle loro considerazioni si può capire meglio la funzione del brevetto in un momento in cui s'impone la nuova concorrenza di paesi come Cina, Corea del Sud e India che copiano disinvoltamente le innovazioni prodotte in Occidente. -
Invenzione e oblio. Indagini sulla tradizione letteraria
Attraverso una serie di indagini dedicate ad alcuni autori assai distanti tra loro (da Dante a Primo Levi e Pasolini, da Chamfort a Beckett), vengono ripercorsi alcuni episodi particolarmente emblematici del difficile processo di trasmissione della tradizione letteraria nel Novecento. La costante dialettica tra i valori che questa ci ha lasciato in eredità e le mutate esigenze del mondo attuale mette in luce le contraddizioni della nostra stessa idea di cultura. Cercare di ripensare un diverso modo di rapportarsi alla tradizione letteraria e culturale costituisce il filo rosso che attraversa e collega strettamente tra loro gli studi qui raccolti. -
Case di carta. Un imbroglio all'italiana
Comprare una casa: niente di più facile, basta avere i soldi. Quelli che servono, spesso tanti. Ma non è proprio così. Soprattutto se l'impresa costruttrice fallisce. Questo libro racconta l'odissea di molti italiani ""traditi"""" dal sistema che lega imprese e banche nel mercato immobiliare, e come, dalla decisione di alcuni di porre fine a un gioco delle parti che era quantomeno scandaloso, sia potuta venire una trasformazione dell'ordinamento legislativo in materia con la Legge 210/2004, che ora garantisce i soldi dell'acquirente. Qui si racconta come si è arrivati all'approvazione di questa norma, dei suoi protagonisti e dei drammi provocati in centinaia di famiglie italiane incolpevoli. Dal 1942 in Italia la procedura fallimentare individua un capro espiatorio: l'acquirente. Il fallimento, infatti, non comporta alcun rischio per gli istituti di credito che hanno finanziato, spesso senza criteri, l'impresa. I soldi che l'acquirente ha versato prima di entrare in possesso della casa, invece, si perdono nel processo di dissoluzione dell'impresa. Spariscono nel nulla, inghiottiti in un vortice buio, nel quale si aggirano figure inquietanti eppure a noi tanto indispensabili: palazzinari, banche, notai, avvocati, dottori commercialisti, curatori fallimentari, advisor, società di recupero crediti, crediti fondiari."" -
Le api dell'invisibile. Poeti italiani (1968-2008)
Quarant'anni di poesia. Sedici poeti di forte personalità, la maggior parte dei quali ancora felicemente operanti. Un quadro lucido, organico, coraggioso, composto e ordinato da uno dei nomi più promettenti della nostra giovane poesia: Adriano Napoli. Un titolo suggestivo, tratto da un passo di Rilke: ""Noi siamo le api dell'invisibile. Noi raccogliamo incessantemente il miele del visibile per accumularlo nel grande alveare d'oro dell'Invisibile"""". Una prosa saggistica di forte impronta, chiara, accessibile, che si rivolge a tutti coloro che vogliono condividere, in un lavoro, il rigore dello studio e la profondità di una passione. L'antologia poetica presenta una selezione di testi poetici di: Antonella Anedda, Raffaello Baldini, Fernando Bandini, Dario Bellezza, Giuseppe Conte, Rosita Copioli, Maurizio Cucchi, Sauro Damiani, Milo De Angelis, Umberto Fiori, Franco Loi, Valerio Magrelli, Roberto Mussapi, Umberto Piersanti, Giancarlo Pontiggia, Cesare Viviani."" -
La bellezza di Gaia
Da qualche anno la filosofia è tornata a mostrare un vivo interesse per le forme e le caratteristiche della esperienza estetica del mondo naturale. Dopo il Settecento illuminista e il Romanticismo, dopo le acute considerazioni di Kant nella Critica del giudizio, la bellezza della natura aveva assunto un ruolo sempre più marginale nella riflessione filosofica; a partire da Hegel, la filosofia si era concentrata infatti in modo particolare sui problemi concettuali posti dalle arti, accostandosi per questa via, e solo in modo occasionale, allo studio dell'esperienza estetica della natura. Oggi la situazione è molto differente. In particolare, la Natural Aesthetics ha animato nel mondo filosofico di lingua inglese un vivace dibattito, in cui s intrecciano impostazioni, spunti e suggestioni differenti. Il ruolo della scienza, per esempio, è controverso: la conoscenza scientifica arricchisce l'esperienza del bello naturale di sfumature che altrimenti ci sarebbero precluse, oppure ne distrugge alcuni tratti, come lo stupore di fronte alla radicale alterità della natura, che sono parte fondamentale dell'emozione estetica rispetto al mondo naturale? Largamente condivisa, invece, è la persuasione che la riscoperta teoretica della bellezza della natura possa favorire l'inclusione almeno di una parte del mondo naturale nella sfera dei soggetti degni di riconoscimento e tutela morale, e dunque sostenere la causa dell'etica ambientale. -
L' etica dello scrittore. Discorsi e interventi
La tardiva confessione di Günter Grass nell'agosto 2006 in merito alla sua breve militanza nel corpo speciale delle SS negli ultimi mesi del conflitto mondiale, ha attirato su di lui da più parti numerose critiche che mettevano in dubbio la sua autorevolezza morale e in discussione la natura del suo impegno politico. Alcuni critici hanno addirittura sostenuto la necessità di rivedere il giudizio sulla sua opera. A quasi un anno di distanza dalla confessione, una volta attutiti la veemenza dei giudizi e lo stupore, se non la delusione, dei suoi numerosi estimatori, è possibile affrontare il caso Grass da una prospettiva più distesa e riflessiva. A tal fine è necessario rileggere alcuni dei suoi più significativi interventi del passato proprio sui temi oggetto del dibattito che ne è scaturito, vale a dire sulla posizione etica dello scrittore e sulla natura del suo impegno ideologico. La breve selezione di discorsi del presente volume offre la possibilità di indagare i concetti di impegno e di istanza morale dello scrittore da una prospettiva per lo più trascurata nel dibattito sul caso Grass. La rilettura permette così di considerare la tardiva confessione del premio Nobel per la letteratura non semplicemente nei suoi caratteri psicologici o privati, ma alla luce di considerazioni più generali riguardo gli aspetti etici e ideologici del ruolo dello scrittore nella società, che si possono anche riassumere nella domanda: ""Consigliere personale o buffone di corte?""""."" -
Music-Hall
Acrobati, clown, cantanti e ballerine si muovono nel music-hall descritto da Léon-Paul Fargue con la stessa disinvoltura del funambolo intento a cimentarsi sulla fune, incurante del vuoto che gli sta attorno. Sfidano la distrazione del pubblico a ritmo di jazz, zittiscono le chiacchiere delle signore del bel mondo con gag, scherni e trovate oramai passate nella storia - è il caso di Grock o Little Tich -, mascherano dietro il fumo dei sigari e i vapori dell'alcool l'innominata e innominabile attrazione per cui tutti, segretamente, si sono riuniti fra tavoli e gallerie che circondano la scena: l'esibizione di una ragazza nuda. Mentre Mistinguett commuove, con la sua voce improbabile e le sue penne di struzzo, Maurice Chevalier incanta la folla quasi fosse un mago mondano e il travestito Barbette sfida ogni legge di genere con una grazia senza pari, Fargue raddoppia la sua straordinaria testimonianza sulla vita e lo splendore del music-hall parigino, con una scrittura capace di muoversi fra metafore ardite e figure che preludono a continui colpi di scena. -
I Bücòligh-Le Bucoliche di Virgilio. Testo milanese a fronte
Cosa significa tradurre un classico, tanto più se questo classico è Virgilio, anzi il Virgilio più lirico, prezioso, l'inventore del paesaggio arcadico? Paul Valéry, che tradusse in francese, durante gli anni dell'occupazione nazista, tutte e dieci le ecloghe virgiliane, confessò di invidiare una lingua poetica tanto più densa della sua. Di questa opera nel quale gli dèi convivono con gli uomini, la storia si fonde con il mito, i paesaggi padani trascolorano in quelli mediterranei, non sono certo mancate traduzioni in lingua italiana; qui Edoardo Zuccato ne propone una versione in parte in lingua italiana, parte in dialetto altomilanese, non senza ardite e sperimentali commistioni. -
Lo specchio del Settecento. Considerazioni sui costumi
Charles Duclos incarna nella maniera più emblematica la figura dell'uomo di lettere settecentesco: grazie solo al suo spirito e alla sua arguzia, malgrado i suoi modi franchi e talvolta rudi, ebbe accesso ai salotti più esclusivi di Parigi; la sua erudizione di storico e di linguista gli aprì le porte di numerose accademie, ma, nello stesso tempo, egli fu autore di romanzi galanti; uomo di Corte, si legò tuttavia agli ambienti intellettuali illuministi. Per tutte queste ragioni, nelle Considérations sur les moeurs de ce siècle Duclos ha potuto tratteggiare un vasto e vivace affresco ricco di preziose informazioni sulla società della sua epoca. Benché, per la precisione e l'eleganza del suo stile rapido e incisivo, quest'opera di Duclos appartenga incontestabilmente alla grande tradizione dei moralisti classici, da La Rochefoucauld a Vauvenargues, essa può essere considerata anche come una sorta di trattato di sociologia, che si lascia leggere come un romanzo: nelle Considérations, infatti, compaiono e vengono descritti con grande vivacità tutti i personaggi - altezzosi aristocratici, perfidi cortigiani, finanzieri arroganti, letterati ambiziosi - che per più di un secolo, con i loro intrighi e i loro vizi, con le loro virtù e la loro raffinata arte di vivere, fecero di Parigi il centro dell'Europa e di tutto il mondo civilizzato.