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Torino sotto le bombe 1940-1945. Ediz. illustrata
La notte tra il 12 e il 13 luglio 1943, un'imponente flotta di oltre duecento fra i più moderni aerei da combattimento fece piovere su Torino una quantità impressionante di ordigni, provocando morte e devastazione. Fu, quello, il più pesante bombardamento subito dalla città, la prima in Italia a essere colpita per via aerea già dal secondo giorno di guerra. Da allora sono passati più di settant'anni, ed è possibile tentare una ricostruzione storica dei bombardamenti su Torino, cercando di comprendere che cosa significasse per gli abitanti vivere o, più ancora, convivere con le bombe. Grazie a un materiale documentario, soprattutto fotografico, assolutamente inedito (di origine anglo-americana), il volume innanzitutto ricostruisce la cronologia dei bombardamenti che colpirono Torino: quelli «nemici» dell'autunno del 1942 e della primavera-estate del 1943 e, dopo il dramma dell'8 settembre, quelli «amici» che avevano come obiettivo i grandi complessi industriali che alimentavano lo «sforzo bellico». Significativa è anche la ricostruzione dell'attività di intelligence degli Alleati, la loro interpretazione dei dati della fotografia aerea e la diffusione dell'informazione sui bombardamenti. Ma, soprattutto, il volume si dedica ad analizzare il modo in cui i torinesi hanno fatto fronte al dramma dei bombardamenti: i rifugi antiaerei, gli allarmi, gli sfollamenti, gli approvvigionamenti, gli orti di guerra. Uno spaccato della vita quotidiana sotto le bombe, con particolare attenzione per la tenuta psicologica della popolazione, ripetutamente e spesso sottoposta alla tensione degli allarmi. Una nuova veste grafica per il volume che ricostruisce la vita quotidiana sotto le bombe nella Torino della seconda guerra mondiale grazie a un materiale documentario del tutto inedito. -
Torino negli anni della guerra 1940-1945. Ediz. illustrata
Com'era la vita quotidiana dei torinesi durante la guerra? Come si viveva nella città rabbuiata dall'oscuramento, nelle notti attraversate dalle sirene dei bombardamenti? Come ci si arrangiava per mettere insieme pranzo e cena, fra razionamenti e «tessere della fame», borsa nera e orti di guerra? E ancora: gli sfollamenti, vere e proprie migrazioni della città fuori della città. L'effimera stagione di libertà fra il 25 luglio e l'8 settembre 1943. Poi l'occupazione tedesca, la Resistenza, infine la liberazione e il faticoso ritorno alla vita. Il capitolo più triste, più cupo della Torino novecentesca. Dall'autore di ""Torino sotto le bombe"""", una cronaca originale dei cinque anni di guerra a Torino, attraverso il racconto di chi c'era, le pagine dei giornali dell'epoca e un apparato iconografico di straordinario valore emotivo e documentario."" -
Torino negli anni della ricostruzione 1945-1961
1945: Torino risorge dalle macerie della seconda guerra mondiale. Semidistrutta da anni di bombardamenti, sofferente, ferita, ma risorge. Pier Luigi Bassignana racconta la storia cittadina e la vita quotidiana dei torinesi dopo la fine del conflitto. Le epurazioni e le inevitabili rappresaglie che seguono la liberazione, la lenta e difficile ricostruzione, i funerali del Grande Torino, la vertiginosa crescita della FIAT e la poderosa ondata di immigrazione. E poi la faticosa integrazione e l'insorgere dell'emergenza abitativa, la rinascita culturale, i fatti di cronaca e di costume che più hanno segnato l'esistenza dei torinesi nel periodo più complesso, influente e appassionante del Novecento. Un viaggio nella memoria torinese dal 1945 alle celebrazioni di Italia 61, emblematico punto di svolta della storia cittadina del Novecento. Un racconto punteggiato di ricordi personali, straordinarie immagini d'archivio e rari documenti. -
Torino dal miracolo economico agli anni '80. 1962-1980
Il periodo compreso tra gli anni Sessanta e il 1980 è uno tra i più difficili - ma anche più ricchi di istanze di futuro - vissuti da Torino dopo la seconda guerra mondiale. Dopo Italia 61 e il miracolo economico, dopo la creazione della città-fabbrica e l'immigrazione dal Sud (nel 1971 Torino raggiunge 1.200.000 abitanti, il punto massimo della crescita demografica urbana), in città esplodono, prima e più che altrove in Italia, tutte le contraddizioni di una società in tumultuoso cambiamento. Sono gli anni della contestazione e del terrorismo, della crisi petrolifera e dell'austerity, della nuova rivoluzione industriale che porta a cambiare per sempre il modo di produrre e concepire l'industria. E sempre in quegli anni nascono i germi della nuova Torino postindustriale, della città-laboratorio capace, a fine millennio, di cambiare ancora pelle, di reinventarsi immagine e sostanza. Pier Luigi Bassignana osserva questi anni «dalla parte dei torinesi»: raccontandone, con rigorosa leggerezza, gli umori e la vita quotidiana, anche grazie a un ampio apparato iconografico proveniente da importanti archivi nazionali e cittadini. -
Torino Duemila. 1981-2020
La Torino che si sveglia all'indomani della «marcia dei Quarantamila» è una città diversa da quella ch'era andata a dormire la sera prima. Il tramonto del modello fordista che ne aveva garantito lo sviluppo dalla fine della guerra costringeva la capitale industriale d'Italia a reinventarsi un'altra volta, come nel 1864, quando la perdita del rango di capitale aveva imposto la ricerca di una nuova vocazione. Bisognava darsi nuovi orizzonti. Come sottolineava il sindaco Novelli nel 1982, «per la Torino del 2000 si tratta di mettere a punto operazioni non solo di carattere urbanistico, ma anche di tipo finanziario di grande respiro economico che possano, con il concorso d'idee a livello internazionale, determinare nuove occasioni di lavoro, nuove attività produttive, nuovi servizi, nuove attrezzature». Ed ecco, in questo libro, gli eventi torinesi degli ultimi quarant'anni: le grandi tragedie (il rogo del cinema Statuto, l'incendio della cappella della Sindone, il dramma della Thyssenkrupp), ma anche i mutamenti del costume, le profonde innovazioni urbanistiche ed economiche che ancora una volta hanno permesso alla città di cambiar pelle e di affacciarsi, rinnovata e bellissima, al nuovo millennio. Fino alle Olimpiadi del 2006 e alle celebrazioni del centocinquantenario dell'Unità, simboli di uno straordinario rinnovamento. Fino alle crisi dell'oggi, quando i torinesi sono chiamati a una nuova ripartenza. L'ultimo capitolo del Novecento, il primo di una storia ancora da scrivere. -
Storia dei confini d'Italia. L'Emilia, la Romagna e l'Alta Toscana
Quanto del nostro presente possiamo comprendere analizzando le trasformazioni dei confini dell'area emiliano-romagnola, con le sue «appendici» toscane nel corso della storia? Dai ducati di Parma e Modena alla Repubblica di San Marino, dai territori della Garfagnana e della Lunigiana alla Transpadana ferrarese e alle legazioni pontificie della Romagna, questo volume offre una visione complessiva delle vicende di un territorio essenziale per la storia italiana ed europea, realizzando un'inedita e originale sintesi tra passato e presente. Il lettore troverà in queste pagine un'introduzione sul concetto stesso di confine, sul modo di definirlo, tracciarlo e segnalarlo nel corso dei secoli; scoprirà personaggi, aneddoti, curiosità, peculiarità geografiche ed etnografiche dei territori analizzati; per comprendere i mutamenti dei confini (e, quindi, le vicende geopolitiche ch'essi hanno rappresentato nel corso dei secoli), avrà a disposizione uno straordinario repertorio iconografico, con un ampio ricorso alla cartografia storica e a mappe realizzate ad hoc. Uno strumento insieme agile e raffinato, ricco e innovativo. -
Storia dei confini d'Italia. Il Centro Italia. Toscana, Marche, Umbria, Lazio
Quanto del nostro presente possiamo comprendere analizzando le trasformazioni dei confini del Centro Italia nel corso della storia? Dalla Lunigiana al Chianti, dalla Romagna toscana all'isola d'Elba, dal Montefeltro alla Ciociaria senza dimenticare il Vaticano e gli altri piccoli stati dell'Italia centrale, questo volume offre una visione complessiva delle vicende di un territorio essenziale per la storia culturale italiana ed europea, realizzando un'inedita e originale sintesi tra passato e presente. Il lettore troverà in queste pagine un'introduzione sul concetto stesso di confine, sul modo di definirlo, tracciarlo e segnalarlo nel corso dei secoli; scoprirà personaggi, aneddoti, curiosità, peculiarità geografiche ed etnografiche dei territori analizzati; per comprendere i mutamenti dei confini (e, quindi, le vicende geo-politiche ch'essi hanno rappresentato nel corso dei secoli), avrà a disposizione uno straordinario repertorio iconografico, con un ampio ricorso alla cartografia storica e a mappe realizzate ad hoc. -
Storia dei confini d'Italia. Il confine orientale. Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Istria, Dalmazia
Quanto del nostro presente possiamo comprendere analizzando le molteplici, millenarie trasformazioni dei confini del Nordest italiano nel corso della storia? Il lettore troverà in queste pagine un'introduzione sul concetto stesso di confine, sul modo di definirlo, tracciarlo e segnalarlo nel corso dei secoli; scoprirà personaggi, aneddoti, curiosità, peculiarità geografiche ed etnografiche dei territori analizzati; per comprendere i mutamenti dei confini (e, quindi, le vicende geopolitiche ch'essi hanno rappresentato nel corso dei secoli), avrà a disposizione uno straordinario repertorio iconografico, con un ampio ricorso alla cartografia storica e a mappe realizzate ad hoc. Un nuovo modo di leggere la storia. La nostra storia. -
Storia dei confini d'Italia. Il Lombardo Veneto
Quanto del nostro presente possiamo comprendere analizzando le trasformazioni dei confini dell'area lombardo-veneta nel corso della storia? Dalle valli alpine svizzere al corso del Po, dalla laguna veneziana al Mantovano, dal Cadore al Ticino, dal ducato di Milano al regno d'Italia, dai Gonzaga al progressivo allargarsi in terraferma della repubblica veneta, questo volume offre una visione complessiva delle vicende di un territorio essenziale per la storia italiana ed europea, realizzando un'inedita e originale sintesi tra passato e presente. Il lettore troverà in queste pagine un'introduzione sul concetto stesso di confine, sul modo di definirlo, tracciarlo e segnalarlo nel corso dei secoli; scoprirà personaggi, aneddoti, curiosità, peculiarità geografiche ed etnografiche dei territori analizzati; per comprendere i mutamenti dei confini (e, quindi, le vicende geo-politiche ch'essi hanno rappresentato nel corso dei secoli), avrà a disposizione uno straordinario repertorio iconografico, con un ampio ricorso alla cartografia storica e a mappe realizzate ad hoc. Uno strumento insieme agile e raffinato, ricco e innovativo. Un nuovo modo di leggere la storia. La nostra storia. -
Borghi e territori. Dal Levante ligure alla Lunigiana
La «Lunigiana storica», un'area geografica varia per conformazione, ma provvista di una forte identità culturale, è sempre stata una terra di passaggio, affacciata sul mare ma protesa verso i monti e la pianura, attraversata da valichi, sentieri e percorsi storici di transito e di fede, punteggiata nel suo boscoso entroterra da paesi arroccati, borghi in pietra, torri e castelli, abbazie e santuari. Tra curve, salite e discese e suggestive strade secondarie, questa guida tocca l'Appennino e il versante meno noto delle Alpi Apuane settentrionali offrendo scorci e panorami insoliti, per accompagnarci nel fondovalle del Magra e del Vara, tra siti archeologici e centri storici ricchi d'arte e di monumenti. E poi il litorale dell'estremo Levante ligure, dove si cammina con un occhio al mare e uno alla terra, tra borghi famosi in tutto il mondo (le Cinque Terre, Portovenere...) e altri tutti da scoprire, tra suggestioni letterarie, spiagge e scogliere, isole e promontori. E infine La Spezia, protagonista di un sorprendente trekking urbano alla scoperta di un inaspettato patrimonio storico-artistico e museale. Sette aree geografiche, itinerari stradali percorribili in giornata e una serie di proposte escursionistiche per tutte le stagioni, focus culturali e tematici, curiosità, prodotti tipici, folklore, tradizioni ed eventi, riferimenti turistici e suggerimenti pratici di viaggio e di visita, un corredo fotografico realizzato ad hoc: passo dopo passo, senza fretta, alla scoperta della «Lunigiana storica». -
Leggende delle montagne piemontesi
Masche, sarvanot, folletti, dèmoni delle foreste, diavoli, laghi e animali misteriosi, rocce e piante miracolose...: il folclore delle Alpi piemontesi offre a chi lo vuole indagare una straordinaria ricchezza di temi, personaggi ed eventi che testimoniano la presenza di una cultura tradizionale la cui origine si perde nella notte dei tempi. Le leggende nate sulle montagne del nostro arco alpino danno voce a questo patrimonio atavico, che affonda le radici in una storia lontana, la trasforma in racconto e la traduce nella testimonianza di una comunità legata a un territorio, la fa diventare uno strumento d'identità. Dalla valle Gesso alle montagne biellesi, dalla val Maira alla valle di Susa, dalle valli pinerolesi alla Valsesia, questo volume raccoglie molte tra le più affascinanti e significative leggende delle nostre montagne. Introduzioni storico-etnografiche e approfondimenti su luoghi, personaggi ed eventi reali o mitizzati che punteggiano le narrazioni popolari propongono al lettore uno strumento agile ma rigoroso per affrontare un viaggio affascinante nell'immaginario tradizionale delle Alpi occidentali. Un libro per i più grandi e per i più piccoli: il pubblico delle leggende non ha età. -
Museo d'arte orientale. L'Oriente a Torino. Ediz. illustrata
Il Museo d'Arte Orientale è un'oasi all'interno della Città di Torino, un luogo nato per custodire frammenti di antichità del passato. Una storia non nostra, ma che in qualche modo ci riguarda, poiché ci racconta lo sviluppo dell'uomo attraverso i secoli e ci illustra, con i suoi tesori, la storia di culture così distanti da noi. Le sale che compongono il MAO sono disposte in modo tale che, percorrendole, si ha quasi l'impressione di udire voci e suoni che le vite di quelle genti lontane hanno prodotto. Sembra quasi che il nostro transito non passi inosservato, poiché alcune statue ci osservano, tentando di lasciare un segno all'interno della nostra memoria una volta usciti dall'edificio. Non è difficile immergersi fra la vita quotidiana lavorativa e religiosa della Cina e del Giappone, dell'India e del Sudest Asiatico, di quella islamica e tibetana: essa ci viene presentata attraverso ragguardevoli opere artistiche di assoluta bellezza. Potremmo ritrovarci, senza quasi rendercene conto, davanti alla presenza di Ganesha o di un Buddha così vivi da sentirne il richiamo. Potremmo all'improvviso percepire ciò che è sempre stato chiaro a ogni Bodhisattva: tutti gli esseri umani vissuti e viventi sul nostro pianeta appartengono alla stessa moltitudine. -
Il cesto di ciliegie
Elisa Sanelli, giovane e dotatissima pittrice nella Torino degli anni Novanta, cresciuta in un collettivo di artisti insediato in un'ex fabbrica abbandonata, muore avvelenata in circostanze misteriose, a 27 anni (come Jim Morri-son, Jimi Hendrix, Janis Joplin, Kurt Co-bain...). Le indagini e il processo non riescono a dare un nome all'omicida. Anni dopo Francesca, la voce narrante, accetta suo malgrado di scrivere la storia della giovane pittrice avvelenata, per incarico di un conte eccentrico, biografo dell'eterogeneo gruppo di artisti fra i quali si è sviluppata la tragedia, in un groviglio di tensioni affettive, vibranti ed equivoche. Elisa, solitaria e siderale, è morta a causa del suo straordinario talento o per la sua ambigua relazione con Ginevra? Oppure per l'invidia del padre, che non le avrebbe perdonato di essere più brava di lui? Chi sta cercando a tutti i costi d'impedire a Francesca di ricostruire le circostanze dell'omicidio e raccontare in un libro gli ultimi giorni di Elisa? E ancora: chi muove i personaggi come marionette sulla scena del dramma? -
Niente di personale
Torino, giugno 1990: l'estate, i Mondiali di calcio. Dante Finazzi, cinquant'anni, professione killer, riceve un nuovo incarico. Lui è il migliore. È un cane sciolto e ha un metodo a prova di errore, affinato negli anni. Mai un problema, uno sbaglio, mai lasciata una traccia dietro di sé. Però questo è un caso particolare, e prova uno strano disagio. Non solo perché, per la prima volta, la vittima designata è una donna. C'è pure il fatto che ha deciso: sarà l'ultimo lavoro prima di mollare tutto e cominciare una nuova vita in Sudamerica. Dante si mette in caccia e comincia a osservare da vicino Petra Kònig. Affitta una stanza di fronte alla casa della donna, la spia, la fotografa giorno e notte (soprattutto la notte), la segue. Entra nella sua vita senza essere visto, vive con lei fino a restarne pericolosamente affascinato (e a te, lettore, accadrà lo stesso, come in una lunga, insinuante soggettiva). È la routine del killer, che deve sapere tutto della vittima per poter scegliere il momento migliore per agire. Anche se qualcosa non torna. Uno dei committenti gli sta con il fiato sul collo, sembra che lo controlli, e questo lo innervosisce. Qualcuno, poi, ammazza il suo amico Mario, e allora scatta l'allarme. Ormai è tardi per tornare indietro. La domenica di Argentina-Brasile, che si gioca al Delle Alpi, è il giorno stabilito per chiudere. La città è vuota, nelle strade risuona la telecronaca della partita. La Walther PPK è pronta. È ora di finire il lavoro. -
Hanno ucciso Babbo Natale in borgo San Paolo
Torino, Borgo San Paolo, 23 dicembre. A pochi passi dalla filiale di una banca viene ritrovato il cadavere di un uomo assassinato e vestito da Babbo Natale. Del caso sono incaricati gli ispettori Izzo e Marcari, detti «i Gemelli», che subito si mettono al lavoro, ben presto imitati dalla «banda dei quattro più uno», Frankie, Sergio, Beppe, Enzo e Gino, un gruppo di vecchi amici di mezza età che ogni giorno si ritrova a due passi dal sagrato della chiesa di San Bernardino per commentare le ultime notizie del borgo. La vicenda sembra inspiegabile, ma potrebbe essere legata alla misteriosa rapina avvenuta l'estate precedente proprio nella banca accanto alla quale è stato abbandonato il cadavere. Tra colpi di scena e le trame di una misteriosa organizzazione dell'ultradestra cattolica, le indagini parallele arriveranno a una conclusione inaspettata, rivelando (forse...) il segreto di Tito Visentin. Un noir corale, pervaso da uno sguardo inquieto, curioso e solidale insieme, puntato sui piccoli e grandi drammi della realtà urbana che ci circonda e che non siamo più capaci a vedere. -
Vivere e morire a Torino
Marcello Giangossi, alias Giango, è un maresciallo dei carabinieri in congedo. Ma la pensione non ha estinto il fuoco sacro dell'investigazione, il delitto continua a esercitare su di lui un'irresistibile fascinazione. Così, quando nella sua Torino si consuma un massacro di 'ndrangheta, Giango drizza le antenne. Due delle vittime sono noti pregiudicati, le altre, un uomo e una donna, sembrano non c'entrare nulla con la malavita organizzata. Una, però, c'entra con Giango: è sua figlia Marina. Al dolore immediato subentrano ben presto la rabbia, il desiderio di capire e di farla pagare a chi gli ha portato via quel che di bello gli restava nella vita. E siccome gli sforzi dei carabinieri non ottengono risultati, Giango decide d'indagare per conto proprio, nel giro delle 'ndrine che ben conosce. Comincia un gioco duro, pericoloso, in cui tutti hanno qualcosa da perdere. Un noir metropolitano violento e pessimista, senza etica né legge, dove i confini tra bene e male sfumano in un'incerta zona d'ombra. Una narrazione incalzante, che sfida le regole del genere. -
Italia abbandonata. Toscana
In Toscana esistono decine di luoghi nascosti, accessibili con difficoltà. Dimenticati. Invisibili. O forse no: li abbiamo davanti agli occhi, ma non siamo più capaci di vederli. Chiese, alberghi, ville, ospedali, cinema, fabbriche, castelli, parchi di divertimento punteggiano il territorio toscano, luoghi di vita, di cura, di svago e di lavoro, capolavori architettonici abbandonati, rimasti come immobilizzati in un tempo sospeso. Spesso, purtroppo, corrosi dall'incuria degli uomini e dall'inesorabile lavorio degli anni, in altri casi intatti quasi per sortilegio, come se ancora, nelle stanze e nei corridoi, risuonasse l'eco della voce dell'ultimo abitante prima del definitivo abbandono. Un'«altra Toscana», che bisogna andarsi a cercare frugando fra le pieghe del territorio, indagato e documentato in una straordinaria sequenza di immagini. Storie e immagini di luoghi straordinari abbandonati in tutta la regione. Meraviglie dimenticate dal tempo e dagli uomini. Riscoperte e documentate dall'urbex, la urban exploration. Un nuovo modo di esplorare il paesaggio intorno a noi, un modo innovativo di raccontarlo. -
A ogni bambino la sua Torino
La prima guida di Torino per i ragazzi e per gli adulti che li accompagnano. Dieci bambini alla scoperta della città: Aurora ama le storie di principi e principesse, Gigi viaggia in carrozzina, Matilde va matta per l'arte contemporanea, Leo è uno «scienziato pazzo» e Alberto un golosone che pensa sempre a mangiare. L'unica guida che offre dieci diversi itinerari tematici: perché i bambini non sono tutti uguali! Ricca di informazioni e adatta anche agli adulti, è uno strumento ideale per far conoscere la città con il sorriso, attraverso simpatiche vignette, mappe, aneddoti, cacce al tesoro e domande che l'autrice rivolge ai giovani viaggiatori. Per ragazzi che amano esplorare divertendosi. Per genitori, nonni, zii e insegnanti attenti ai valori che la cultura può trasmettere alle nuove generazioni. Età di lettura: da 7 anni. -
Manualetto popolare del viticultore dedicato specialmente ai viticultori delle colline tortonesi (rist. anast. 1898)
«L'eccezionale attualità dei concetti espressi nel volume di Cataldi è strettamente legata all'esperienza della collina tortonese, quindi a esperienze che giustificano e avvalorano gli sforzi che da più direzioni si stanno portando avanti per valorizzare le immense e inespresse risorse dei 30 principali comuni collinari su cui poggia il vigneto tortonese. Gli argomenti esposti, in maniera sintetica ma completa, trattano tematiche di ampelografia, meteo-climatiche, agronomiche, viticole, patologiche, entomologiche ed enologiche. La personalità di Cataldi emerge dalle righe del suo scritto come quella di un operatore molto legato al territorio e che ne sa leggere ogni sfaccettatura, di ottima cultura e preparazione specifica. Sicuramente aveva ampie conoscenze su altre zone viticole in Italia e all'estero. Lo scrittore, da uomo colto, frequentando e confrontandosi con esperti e studiosi, non faceva fatica a dialogare e a trasmettere concetti ancora oggi, nella maggior parte, attuali e raccomandabili a vignaioli, viticoltori e agricoltori in genere. A mio modo di vedere, il vignaiolo e produttore di vini deve dividere equamente l'impegno aziendale tra cura della vigna e della cantina e aspetti della comunicazione: questo manuale, guidandoci nelle prime due attività, diventa un compendio alla terza, in quanto la sicura e competente conoscenza del territorio aiuta a diffondere i prodotti ottenuti in maniera più efficace di qualsiasi forma di campagna pubblicitaria.» «Se la maggioranza degli agricoltori, degli insegnanti elementari, dei bibliotecari, dei pubblici dipendenti del settore agricolo, avessero avuto a suo tempo la possibilità o l'umiltà di leggere, analizzare, assimilare e soprattutto diffondere questo «concentrato di buonsenso», l'immagine e la cultura vitienologica tortonese come pure alessandrina non si troverebbe forse ad avere un secolo circa di ritardo nel tentativo di collocarsi nell'universo dei consumi di alta qualità, mentre oggi ci troviamo a guardare come un miraggio la realtà francese, toscana e, da pochi lustri, anche quella langarola, molto più evolute in questo processo.» Walter Massa -
Escursioni nelle valli segrete del Piemonte
20 straordinari itinerari, in gran parte inediti, tra le pieghe più nascoste e segrete delle montagne piemontesi. Escursioni per tutti in aree in genere poco battute dagli escursionisti, e tuttavia di grande interesse paesaggistico, naturalistico, storico: dagli antichi sentieri della val Borbera, meraviglia da scoprire ai confini tra Piemonte e Liguria, alla valle Devero, dalla valle Tanaro alla Valchiusella, dalla val Varaita alla valle del Toce. Ma anche preziosi itinerari di esplorazione degli angoli più reconditi, laterali e sconosciuti di valli che pure sono meta abituale dei flussi escursionistici, come quelle del Gesso, dello Stura, del Maira, del Chisone, del Sesia o della valle di Susa. Per ciascun itinerario: cartografia, scheda tecnica, descrizione del percorso, approfondimenti sul territorio, la sua natura e la sua storia, e un ricchissimo apparato iconografico. Escursioni nelle valli segrete del Piemonte: un libro originale, stimolante, destinato a incuriosire l'escursionista. Perché anche sulle nostre montagne c'è ancora tanto da scoprire.