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Stranieri in patria. L'immigrazione ticinese nel Giura bernese fra il 1870 e il 1970
Fra il 1870 e il 1970, centinaia di ticinesi emigrarono nel Giura bernese, attratti dalle numerose opportunità lavorative offerte dallo sviluppo industriale della regione. Le loro testimonianze ci mostrano tuttavia che l'esperienza dell'emigrazione non fu per niente scontata. Come si viaggiava da un cantone all'altro? Quali furono le professioni svolte dagli immigrati provenienti dal sud delle Alpi? Quale accoglienza fu loro riservata e come è stato loro possibile integrarsi? Attraverso la loro memoria e gli archivi delle società ticinesi sorte in territorio giurassiano, lo studio getta nuova luce sul fenomeno, poco noto, della migrazione interna e sulla presenza ticinese nella regione. -
Il plurilinguismo svizzero e la sfida dell'inglese. Riflessioni dal laboratorio elvetico a confronto con l'Europa
L'inglese fa ormai parte del paesaggio linguistico europeo e svizzero; si è affermato con rapidità sorprendente, dilagando tra i giovani, nel mondo accademico, economico e oltre in modo attrattivo e vincente. La sua irruzione nel plurilinguismo elvetico pone una sfida, ma offre innegabili opportunità. I testi specialistici qui offerti in volume, per iniziativa dall'associazione Coscienza svizzera, affrontano il fenomeno da più angolazioni, ne percorrono la storia, lo seguono in contesti diversi. Il «laboratorio elvetico» e il contesto europeo sono in assonanza. Diversità culturale, mobilità, nuove competenze, sono il segno di apertura e globalità e non mettono in dubbio il ruolo delle lingue nazionali. Appare invece essenziale, per motivi politici, sociali e anche economici, evitare il tramonto del plurilinguismo a vantaggio di un «monolinguismo più l'inglese» e il sorgere di una sorta di lingua egemonica. -
La mia vita
L'autobiografia di Thomas Platter segna l'inizio della letteratura svizzera di lingua tedesca, un secolo e mezzo prima di Albrecht von Haller, ed è nello stesso tempo un'opera di straordinario valore storico e documentario, perché è il resoconto del percorso umano e intellettuale di un personaggio davvero unico nella storia culturale e letteraria elvetica. Nato tra la fine del Quattrocento e l'inizio del Cinquecento tra le montagne del Vallese, in una zona estremamente remota e in un ambiente non meno arretrato, lontanissimo dai grandi centri culturali dell'epoca, Thomas Platter si distinse fin da subito per le doti di acume e intelligenza, ma fu costretto a trascorrere tutta l'infanzia e parte dell'adolescenza come pastore di capre e in seguito come studente girovago, soprattutto in Germania. Il suo desiderio di conoscenza e di sapere trovò poi pieno compimento, prima a Zurigo e infine a Basilea, e Platter diventò una delle figure più importanti e significative della Riforma e dell'Umanesimo, sia come insegnante di lingue antiche che come stampatore e direttore scolastico. La traduzione proposta in questo volume si basa per la prima volta sulla trascrizione del manoscritto originale in alto-tedesco protomoderno. Introduzione di Hugo Loetscher. -
Quando i gabbiani volano verso terra
«Se non cambiasse mai nulla non esisterebbero le farfalle», disse Jamaal sorridendo, «pensa quanti cambiamenti devono attraversare prima di prendere il volo...». Un importante assicuratore di Lugano, per un insieme di circostanze imprevedibili decide improvvisamente di partire abbandonando moglie e lavoro. A bordo di un camion arriva in Liguria dove senza documenti e senza soldi mette in gioco tutta la sua vita. Un vecchio mercantile, un capitano siriano e una audace detective norvegese saranno alcuni dei suoi nuovi compagni di viaggio. In mare si dice che «quando i gabbiani volano verso terra» è in arrivo una tempesta... -
La fonte del male
"Erna era cambiata, avevano detto preoccupate, non era più la stessa di sempre. Loro si conoscevano praticamente dalla nascita, erano cresciute insieme come tre gemelle, potevano leggersi vicendevolmente nel pensiero. O quasi."""". Tre ragazze unite da un'amicizia speciale; un rinomato liceo di St. Moritz travolto improvvisamente dallo scandalo; e da Maloja a Soglio, fin giù a Chiavenna, il dipanarsi di una trama che appare sempre più perversa: il disegno di un assassino seriale che si aggira sicuro e indisturbato nella Val Bregaglia, insanguinandola. Helena Blumenthal, la psicologa della scuola, si trova coinvolta suo malgrado in questa vicenda dai contorni via via più inquietanti, in cui Bene e Male sembrano confondersi, come le nuvole nel cielo cangiante, e a volte cupo, della Bregaglia." -
L' alluvione del '78. Testimonianze e riflessioni
Nell'agosto del 1978 un'alluvione colpiva la Svizzera italiana, in particolare le zone del Locarnese e della Vallemaggia, senza risparmiare il resto del Cantone. A distanza di oltre quarant'anni è impossibile dimenticare le vittime di quel maltempo. L'alluvione del '78 aveva colto parzialmente impreparate le stesse istituzioni, costrette ad affrontare l'emergenza con un dispositivo prevalentemente basato sul volontariato, poco strutturato e privo di mezzi. L'evento ha ben presto indotto le autorità a dotarsi dei necessari correttivi. Il libro raccoglie le testimonianze di chi allora si è occupato in prima persona di far fronte alla tragedia e di chi oggi ne dà una spiegazione scientifica. Attraverso la ricostruzione storica e analitica dei fatti i lettori possono comprendere quanto successo e quanto è stato fatto da allora per scongiurare il ripetersi nel futuro di una simile sciagura. -
Il bambino lucertola
"Per questo adesso il bambino si guarda sempre attorno spaventato. Si apposta dietro la porta della cucina o nel ripostiglio. O si infila nell'armadio della Stanza in fondo. Una luce fioca filtra attraverso le fessure. Quando nell'armadio il bambino trattiene il respiro, intorno a lui c'è un silenzio ancora più fitto che avvolge ogni cosa. Ripa sarebbe un posto sicuro, ma il bambino lucertola vive nel Paese d'accoglienza, dove è costretto a rimanere nascosto. A Ripa invece, da Nonna Assunta, dove c'è una casa che attende di essere finita, il bambino lucertola corre dietro al pallone, va a caccia di vespe e passa da un abbraccio all'altro"""". In questo romanzo sconvolgente, Vincenzo Todisco racconta attraverso lo sguardo di un bambino le vicissitudini di una vita clandestina in un caseggiato pieno di vita, segnata dall'estro infantile e da un'amicizia segreta." -
Abitare. Non tutte le case sono una casa
Cercando alcune parola-guida, come fossero sassolini sulla via, per questo libro a più voci sull'abitare nella terza e quarta età della vita, ma anche sulla sfida del progettare e costruire luoghi nuovi di accoglienza e di ospitalità, dal «ricovero» di un tempo alle comunità abitative e ai quartieri inter-generazionali di oggi, abbiamo trovato semplici e umanissime parole, che raccolgono, come nel palmo di una mano, quasi per non lasciarle scivolare via, il senso più vero di questa nuova pubblicazione della Casa del dialogo della Fondazione San Rocco. Bello sarebbe se i figli e i nipotini di domani, proprio grazie alle nuove idee costruttive e alle sempre più attente forme della presenza accogliente, potessero dire «andiamo a casa dei nonni e non semplicemente a trovare i nonni». Da qui nasce il tema di riflessione sull'abitare e sulla casa, che la Casa del dialogo propone per il 2021 pensando già all'orwelliano 2084. Questo nostro libro sull'abitare «verso il dentro dell'anima e verso il fuori del territorio», potrà così essere una sorta di manifesto per la costruzione, domani, di nuovi e diversi spazi di vita, capaci di lasciar fiorire la vita. -
Charles-Ferdinand Gambon. Dall'Onsernone alla Francia
Figlio dell'emigrazione onsernonese del 18° secolo, Charles-Ferdinand Gambon (1820-1887) fu un'eminente figura del movimento repubblicano francese della seconda metà dell'Ottocento. Avvocato a soli diciannove anni, fu tra i più giovani rappresentanti del popolo all'Assemblea Costituente del 1849. Accusato di cospirazione contro lo Stato, fu condannato alla deportazione a vita nelle prigioni politiche di Belle-Île-en-Mer e di Corte ma infine graziato nel 1859. A causa del suo ruolo di primo piano nella Comune di Parigi fu condannato a morte. Si salvò rifugiandosi a Ginevra dove rimase fi no all'amnistia del 1880. Al suo ritorno in Francia, continuò a combattere l'ingiustizia sociale fi no alla morte. Originario di Comologno, da dove suo nonno partì verso la metà del '700, Charles-Ferdinand Gambon dedicò l'intera vita e la cospicua fortuna ereditata dalla famiglia a favore dei poveri e a sostegno della classe operaia, lottò contro il presidenzialismo assolutista e per l'abolizione dell'esercito permanente. Nel corso della sua vita si avvicinò a molti protagonisti delle lotte sociali e politiche nella Francia della seconda metà dell'Ottocento. -
Gli italiani nelle migrazioni in Svizzera. Sviluppi recenti
Il volume svolge una attenta analisi delle caratteristiche della nuova migrazione italiana collocandola nel quadro del nuovo corso che la Svizzera ha impresso alla propria politica di immigrazione e di integrazione all'inizio del nuovo secolo: il libro si sviluppa così su due linee direttrici complementari. Gli autori esaminano dapprima le trasformazioni della politica elvetica: quali ragioni di natura interna e internazionale inducono la Svizzera a rimettere in discussione l'impostazione della propria politica? quali obiettivi persegue il paese con il nuovo assetto regolatorio? Quali trasformazioni dei flussi migratori produce il nuovo corso politico? In questo nuovo contesto si è assistito ad una recente ripresa significativa della immigrazione italiana. Gli autori analizzano questo nuovo flusso e ne mettono in risalto le peculiarità: quali tratti demografici e sociali singolarizzano gli italiani rispetto ad altri flussi immigratori recenti in Svizzera? come si inserisce la composita popolazione italiana sul mercato del lavoro? che senso prende oggi l'italianità in Svizzera? -
La storia del Mercato Cattori. La più grande bottega della Svizzera
Il 4 dicembre 1970 apre a Losone il Mercato Cattori. Dall'intuizione di Riccardo Cattori e dalla determinazione dei figli Giovanni e Claudio prende vita e si sviluppa un'attività imprenditoriale unica nel suo genere. Nel dicembre 2020 il Mercato Cattori raggiunge l'importante traguardo dei cinquant'anni. Questo libro ripercorre, fin dalle origini, le tappe principali di una storia di successo che vede protagonista quella che la rivista Bilanz definì «der grösste Tante-Emma-Laden der Schweiz», ovvero «la più grande bottega della Svizzera». -
Un secolo di storia politica. Dal Partito Agrario all'UDC (1920-2020)
Frutto di un'ampia ricognizione in archivi pubblici e privati e dell'esame di una variegata pubblicistica, il volume ripercorre le tappe e le vicende salienti dei primi cent'anni di storia del Partito agrario ticinese, fondato nel 1920 da esponenti dei partiti ""storici"""", il Partito liberale-radicale e il Partito conservatore, e, dal 1971, dell'Unione democratica di centro. Redatto da quattro studiosi, il libro illustra le vicende del ventennio precedente la nascita della nuova formazione politica, le circostanze della sua fondazione e della rapida conquista di un seggio governativo, la successiva erosione dei consensi e la lunga traversata all'opposizione, dagli anni Trenta agli anni Ottanta, per poi ricostruire le trasformazioni, le sfide e i successi dei decenni recenti. Sono così delineati i ruoli dei principali protagonisti, le vicende interne, la politica inaugurata negli anni Settanta con il cambio di denominazione, la svolta """"blocheriana"""" alla fine degli anni Novanta e gli esiti elettorali e referendari di un piccolo partito d'opposizione protagonista delle vicende politiche ticinesi, sullo sfondo dei complessi cambiamenti economici, sociali e culturali del Cantone."" -
La pestilenza
Hanna e Mathis sono due giovani fratelli, cresciuti dalla nonna in un villaggio svizzero. Siamo nel Trecento e la peste nera sta decimando la popolazione in tutto il mondo conosciuto. Troveranno salvezza in un mondo in preda alla follia? E oggi, siamo davvero al sicuro? Prefazione di Christian Garzoni. Postfazione di Charles Linsmayer. -
Laggiù, agosto è già autunno
Madeleine e Gustave hanno sempre vissuto sotto lo stesso tetto. A vederli, pensi a due civette addormentate che si fanno di tè. O a strani saggi in una casa dove ci sono più cassetti che giorni dell'anno per aprirli. Questo romanzo è liberamente ispirato alla vita del poeta Gustave Roud (1897-1976) e di sua sorella Madeleine. Grazie alla lingua della nostra contemporaneità, precisa e ritmata, Bruno Pellegrino riesce ad avvicinarci talmente ai suoi personaggi da proiettarci nel loro mondo: un'esperienza autentica. -
Chi si ricorda di Capucine?
È stata una delle modelle parigine imprescindibili degli anni Cinquanta, poi l'attrice di Federico Fellini, Georges Cukor, Blake Edward, Joseph Mankiewicz. Ha recitato con John Wayne, Woody Allen, Jane Fonda, Romy Schneider, Claudia Cardinale, Jean-Paul Belmondo, Alain Delon... Chi si ricorda di Capucine?Blaise Hoffmann si mette sulle sue tracce. A Saumur, sotto i bombardamenti della Seconda guerra mondiale. A Parigi, sulle passerelle dell'alta moda e nelle caves di musica jazz di Saint-Germain-des-Près. A Los Angeles, nella fucina delle star hollywoodiane. Infine a Losanna, dove Capucine ha trascorso i suoi ultimi trent'anni, prima di togliersi la vita, il 17 marzo 1990.Questo romanzo biografico è una fiaba tragica, crudele e attuale. Ma è anche il racconto di un'indagine, un lavoro di memoria. Vincitore del Premio Nicolas Bouvier al festival Étonnants Voyageurs, Blaise Hoffmann si accosta alla sua eroina come fosse un continente dimenticato, una terra che affascina, resiste, conserva i suoi misteri. -
In riva al lago
"Il fascino esercitato dalle vecchie carte, che colleziono da anni, e il profondo attaccamento a Morcote, mi hanno portato a scrivere questo libro. Molte sono le sensazioni che provo davanti ai vecchi documenti, alle foto di tempi lontani, alle vecchie cartoline. E proprio da uno di questi documenti è nata l'idea del libro. Ho infatti rintracciato un foglio appartenuto al mio trisnonno: un lasciapassare del 1844 per recarsi nell'allora Regno Lombardo-Veneto per svolgere la sua attività di pescatore. In un documento successivo vi è un'indicazione: «permesso rilasciato per svolgere i propri affari». Da lì ho cominciato a fantasticare: dove sarà andato il trisnonno, come si sarà spostato una volta arrivato a Porto Codelago (indicato sul retro del passaporto), con chi avrà viaggiato e come vivevano lui e la sua famiglia nell'allora paese di pescatori? Mi sono lasciata trasportare nella rievocazione di tanti momenti che hanno caratterizzato la vita del paese e, partendo dalle storie della mia famiglia, ho fatto qualche piccola escursione fuori dal borgo, rievocando personaggi che lo hanno reso famoso.""""" -
Vincenzo Dalberti (1763-1849). Una vita per il Ticino
Tra le personalità decisive nel processo politico della nascita, dello sviluppo e del consolidamento del Ticino quale Cantone della Svizzera figura certamente a pieno titolo Vincenzo Dalberti (1763-1849). Formatosi alla cultura illuministica generatasi nel corso del Settecento nel segno del cosiddetto riformismo lombardo, sacerdote cattolico, studioso, Vincenzo Dalberti si imbeve sin da ragazzo di una forte educazione religiosa, culturale e politica a Milano dove, figlio di emigranti della Valle di Blenio, è nato. Quando si stabilisce molto giovane nella terra d'origine, a Olivone, quale titolare di un beneficio ecclesiastico, egli è ben pronto a diventare parte attiva, con ingegno e passione, dei vistosi mutamenti che toccano la popolazione, le istituzioni, la forma di società e la vita delle terre ticinesi all'alba dell'Ottocento. Lo storico Alessandro Ratti, bleniese, ha voluto analizzare la complessità multiforme della personalità e del pensiero di Dalberti. Lo ha fatto dapprima nella sua tesi di Master in Storia all'Università di Friburgo, e sviluppando in seguito la sua ricerca in modo più capillare e approfondito, trasformandola in un volume strutturato. -
Il demolitore di camper
Non esistono terapie efficaci contro il divorzio. Secondo Dino Bardi, la distruzione di un camper può costituire una buona cura, soprattutto se i rapporti con la moglie sono impossibili e ci sono di mezzo due bambini piccoli. Per Dino, padre non affidatario, diventa difficilissimo mantenere un rapporto coi figli oltre la selva di ostacoli di legge che si possono frapporre quando il rapporto tra i genitori è difficile. Dino poi, è un personaggio sopra le righe, debordante nelle assurde avventure in cui si caccia per aggirare divieti e norme che gli impediscono di stare coi suoi bambini. Occorre mettere in piedi sotterfugi, infiltrarsi, travestirsi. E per questo serve un complice, Leo, uno scrittore per l'infanzia di trent'anni che vive ancora in famiglia. I due finiscono spesso in situazioni complicate da cui non sanno uscire. Per fortuna, su di loro vigila la nonna di Leo, vecchietta in grado di tenere testa a chiunque. Sarà lei a condurre il Demolitore di camper su una strada sicura, che gli consentirà, nonostante sé stesso, di mantenere un bel rapporto coi figli. -
5G. Progresso o regresso?
Le riflessioni di medici, scienziati, antropologi, ingegneri, esperti di elettrosmog, studenti, professori, autori, psicologi, politici, avvocati, elettrosensibili, amanti dello spirito e altri personaggi della Svizzera italiana. -
Quando la domenica imbruniva. Lettere dalla quotidianità
"Quando la domenica imbruniva """"- il titolo di questa corrispondenza, che mi ha trasformato in una sorta di pubblico scrivano e che ha trovato casa nelle pagine del Giornale del popolo di Lugano dal 1996 al 2002 e oltre - evoca una soglia tra un secolo declinante e un'alba di diafana luce. Piccoli dialoghi sulla famiglia, sul ruolo del padre, sull'essere o rimanere genitori, sui temi forti di una società in trasformazione, sui valori da difendere e su quelli che si è disposti necessariamente a modificare. Tante e variegate le voci di quella quotidianità che qui prende la forza non solo dei miei pensieri ma dalle domande dirette del pubblico dei lettori. Un dialogo a distanza per dire insieme del mondo nella sua piccolezza domestica e nel suo aprirsi alle grandi questioni. Un momento che si è dipanato lungo il correre degli anni a cavallo tra i due secoli, in cui ho provato ad accogliere e a rispondere - a volte lateralmente, altre cercando il fuoco della passione o la sofferenza della vita dentro la domanda - a quelle che mi piace chiamare lettere dalla quotidianità scelte tra molte altre, come fossero piccole chiavi dell'universo pubblico e privato."