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L' amore rimane. Sospiri e speranza in tempi incerti
"Nel gioco sottile delle immagini, nella ricchezza di metafore e balzi di senso arditi e liberi, Angelo Cassano esprime una qualità di decisa immediatezza che introduce senza esitazioni nelle stanze dell'anima. Un dialogo appassionato tra il mondo interiore e gli accadimenti del mondo esterno. E poi una finestra luminosa lascia intravedere quella dimensione spirituale capace di dare significato non soltanto alla meta, ma ad ogni passo del cammino, uno ad uno, quelli più incerti percorsi nella nebbia, e quelli percorsi più in alto, in favore di vento. In un tempo di smarrimento, nel declinare sospiri che svelano le domande che accompagnano le stanchezze esistenziali, l'autore guarda con stupore crescere, nella primavera di ogni vita, la speranza che si nutre di memoria e che rende felpati i passi di chi non smette mai di sognare. È una speranza resistente, quella che abita al posto d'onore nell'animo di ogni persona che abbia guardato il dolore e lo abbia trasformato in prezioso dono, in amore che rimane.""""" -
Le Alpi di Clio. Scritti per i venti anni del Laboratorio di Storia delle Alpi (2000-2020)
Da venti anni, il Laboratorio di Storia delle Alpi prom'ove e svil'ppa attività e ricerche dedicate alla storia dello spazio alpino. Nato nel 2000 sotto gli a'spici dell''niversità della Svizzera italiana e dell'Associazione internazionale per la Storia delle Alpi, dal 2006 esso svolge la s'a attività scientifica e didattica nell'ambito dell'Accademia di architett'ra di Mendrisio. I saggi raccolti in q'esto vol'me vogliono render conto della ricchezza e varietà della ricerca storica s'lle Alpi. Spaziando dalla storia materiale alla storia delle idee e ponendo l'attenzione s' alc'ni aspetti che hanno contrib'ito a forgiare le loro trasformazioni nel corso del tempo - le migrazioni, l''so delle risorse, il t'rismo, i rapporti con il mondo ind'striale ed 'rbano, ecc. -, essi testimoniano il r'olo della storia q'ale irrin'nciabile str'mento per leggere e comprendere la realtà in c'i viviamo e per staccarsi da 'no sg'ardo schiacciato s'l presente, che priva le società di prospettive e progett'alità. -
Nati con la camicia
«Nati con la camicia» raccoglie una serie di articoli scritti su invito dell'associazione «GenerazionePiù» in cui si propongono esperienze, riflessioni e considerazioni sulla Terza Età, ma anche sulle grandi sfide e trasformazioni della nostra società vissute e viste da un settantenne. I testi spaziano e si avventurano in campi molto variegati confluendo in un mosaico coerente. Alcuni articoli si snodano tra riferimenti e rimandi autobiografici. L'attualità nel suo raggio locale, nazionale e internazionale fa da detonatore per ripetuti approfondimenti. Altri testi si misurano con le trasformazioni che stanno rimodellando la sfera sociale e il suo substrato culturale. Altri scritti si soffermano sulle condizioni dell'anziano e sui rapporti fra le generazioni. Un'attenzione speciale è pure rivolta ai quesiti che, in particolari frangenti di avversità, irrompono veementi nella vita delle persone. Il tutto con un linguaggio privo di asperità lessicali in cui il lettore ritrova facilmente i suoi stessi interrogativi, le sue percezioni, la sua esperienza di uomo che, pur tra scossoni anche vigorosi, è consapevole di aver fatto parte di una generazione fortunata. -
America First. Cronaca, storie e aneddoti di un paese in crisi di identità
L'8 novembre 2016 un cataclisma ha sconvolto gli Stati Uniti: l'elezione del presidente più controverso della storia, Donald Trump. America First è diventato lo slogan di una presidenza che ha scardinato metodi e linguaggio convenzionali della politica, sdoganato un populismo incurante della scienza e della verità e sfregiato l'immagine dell'America nel mondo. Tra cronaca politica, aneddoti personali e curiosità ""dietro le quinte"""" del suo lavoro di corrispondente, Andrea Vosti va alle radici del fenomeno Trump e descrive le contraddizioni di un paese in crisi di identità. Un paese che riesce sempre e comunque ad affascinarci: gli Stati Uniti d'America."" -
Il museo degli amori perduti
"Raccolgo i silenzi del giorno accendo le fantasie della notte inseguendo chimere"""". Un prezioso libretto, quasi un quaderno terapeutico per le pene del cuore che, con una varietà di personaggi, situazioni, luoghi e tempi, ci porta a conoscere mondi diversi nello spazio di poche pagine, frammenti di realtà e umanità in cui ciascuno di noi potrà riconoscere una parte di sé e della propria storia." -
Sotto la superficie
Anche se avrebbe dovuto, il commissario Lucio Malfatti, mani in tasca e collo incassato nel bavero della giacca, non riuscì a guardare a lungo il corpo senza vita della donna distesa sulla sabbia, a meno di due metri da lui. A impedirgli di fare il suo dovere, non era tanto la posizione innaturale del corpo, nudo e rannicchiato su sé stesso come se fosse stato smontato e rimontato male, quanto il fatto che conosceva quella donna da almeno un anno e mai e poi mai avrebbe voluto vederla lì, arenata sulla sabbia del lido di Lugano, con i capelli scuri appiccicati alla pelle, le labbra cianotiche e gli occhi neri spalancati."" Una donna morta, trovata nuda sulla spiaggia del lido di Lugano. Il commissario Malfatti indaga ancora. E questa volta dovrà farlo dopo essere stato ricoverato in una clinica di riabilitazione mentale. Non è però da solo. Ad aiutarlo nelle indagini un ex poliziotto in pensione, un ex no global e un ex terrorista delle brigate rosse, tra malavita organizzata, imprenditori corrotti e prostitute disperate."" -
Nonna Lena. Una vita di stenti e fatiche
"Lena e la madre, arrivate davanti a quell'immenso opificio alla periferia di Mendrisio, si sentirono soffocare e trattennero a stento le lacrime."""" Alla soglia del dodicesimo compleanno Lena entra nel mondo del lavoro come filandaia. La accompagna la Mameta, che ha la morte nel cuore vedendo quanto fragile sia ancora la sua bambina. Non può farci niente però, la vita è dura, dura per tutti, e di quei pochi franchi che porterà a casa c'è bisogno, un grande bisogno. Per duro che sia quell'inizio sarà in fondo poca cosa rispetto alle prove che il futuro le riserverà: la malattia, la gravidanza nel quadro di un matrimonio che per mesi e mesi oscilla nell'incertezza. Il rapporto tribolato e tragico con il marito. Fanno da contorno la vita del villaggio di Casima, la sua gente - tra cui il sanguigno e anticlericale Emilio Bossi detto Milesbo, il serafico don Albino e il combattivo don Spinelli -, le comodità inesistenti in una civiltà contadina che non ha visto da secoli cambiamenti rilevanti, le scarse ore di svago, di divertimento. Dominante è il senso del dovere, a qualsiasi prezzo." -
Arancione vendemmia
"È tutto al suo posto, pensò Patrizio rivolgendo lo sguardo al disordinato dedalo di viuzze che accerchiava la piazza. Sentiva il bisogno di convincersi che, malgrado la chiusura dell'ufficio postale, il suo piccolo paese non sarebbe mai cambiato. Da lassù poteva combattere tutte le sue inquietudini, controllando l'intero paesino come il Leviatano che veglia severo sul proprio regno."""" Dopo una vita passata a lavorare presso l'ufficio postale del suo paesino, per Patrizio Zeni è giunto il momento di godersi la meritata pensione. Ma a poche settimane da questo traguardo il postino riceve una notizia che lo sconvolge: al termine del suo mandato l'ufficio postale verrà chiuso per sempre. Questa sarà però solo la prima di svariate chiusure che travolgeranno il paesino nei mesi successivi, durante i quali Patrizio si accorgerà anche di soffrire di una inspiegabile cecità selettiva. Ci sarà un nesso tra questi due fenomeni apparentemente slegati tra loro?" -
Nel frattempo
«Non lo facciamo tutti, aspettare la morte?», replicò l'uomo in tono gentile. «Fa parte di noi nell'istante in cui nasciamo. C'è chi se ne rende conto e chi no e a lei non importa. Arriva in ogni caso. A noi rimane l'intervallo in mezzo, quello che facciamo nel frattempo». Biasca, 1900. Leontina, giovane vedova, si prende cura della pensione degli operai che lavorano alla cava della famiglia Degliorto, alla quale appartiene Alessandro, il marito defunto. Dall'altra parte della strada sorge la villa padronale, gestita con mano ferma da Teresa e nella quale due giovani donne, la nuora Caterina e la serva Lorenzina, si spartiscono loro malgrado le attenzioni del figlio maggiore. Il giorno dell'eclissi il borgo è riunito in attesa dell'evento quando un'enorme esplosione squarcia il cielo e congela lo scorrere del tempo. -
L' Università della Svizzera italiana. Nascita di un ateneo alla fine del secondo millennio
Questo volume ricostruisce tutti gli sforzi fatti sin dall'inizio dell'Ottocento per assicurare un'università alla Svizzera italiana. Tra i tentativi più conosciuti quello non realizzato dell'Accademia di Stefano Franscini, approvato dal Gran Consiglio nel 1844, e il CUSI caduto in votazione popolare nel 1986. Per avere finalmente un'università bisogna aspettare il 1995, quando dapprima il Consiglio Comunale di Lugano e poi il Gran Consiglio ticinese votarono la creazione della Fondazione per le Facoltà di Lugano e la Legge cantonale sull'Università della Svizzera italiana. Il Ticino fu in seguito riconosciuto cantone universitario dalla Confederazione nell'anno 2000. -
Il Ticino sottosopra. Unioni e divisioni all'ombra del Ceneri
«Il Monte-Ceneri, frapposto al Camoghè ed al Gambarogno, che lo dominan superbamente, è un'umile altura, rinomata solo come punto di passaggio, già malsicuro dai ladroni. Dal Ceneri dividesi il Cantone in due parti molto disuguali per l'estensione, distintissime poi per accidenti di clima ed altri parecchi». Così scriveva Stefano Franscini nella sua opera maggiore, La Svizzera italiana (1837-1840), parlando del Cis-Ceneri (il Sopraceneri nella dizione successiva) e del Trans-Ceneri (il Sottoceneri). Da allora sono trascorsi oltre 180 anni: in questo lasso di tempo il valico ha cambiato volto, lasciandosi alle spalle la sua «funesta celebrità». Le vie di comunicazione (la mulattiera prima, la cantonale, la ferrovia e l'autostrada poi) l'hanno via via spianato e quasi cancellato dalla topografia mentale di chi lo attraversa velocemente e distrattamente. Eppure questa «umile altura» tra Ottocento e Novecento ha rappresentato una barriera fisica e mentale, determinando differenze e divergenze, incomprensioni e discordie, quei numerosi «altri parecchi» lasciati intendere dal Franscini. Di questo si occupa questo volumetto, mentre una nuova grandiosa opera del genio civile, la galleria scavata tra la valle del Vedeggio e il Piano di Magadino, sta per cancellare definitivamente il Monte Ceneri dalla nostra esperienza quotidiana e dal nostro immaginario. -
Donne che hanno fatto l'Unione. Cento anni dell'Unione femminile cattolica ticinese (1920-2020)
I primi cento anni dell'Unione femminile cattolica ticinese raccontati attraverso i verbali, i giornali, i racconti delle protagoniste di un'associazione finora ignorata dalla storiografia, che ha saputo però coinvolgere decine di migliaia di giovani e di donne influenzando rapporti, comportamenti, costume, educazione, impegno sociale ed ecclesiale nel corso di tutto il Novecento. Nel nuovo millennio, lo spirito delle origini diventa presa di coscienza sul ruolo delle donne nella Chiesa, con attenzione e preoccupazione particolare per tutte quelle donne che lentamente - senza clamore, in punta di piedi - in questi ultimi anni l'hanno abbandonata. L'Unione femminile si propone come luogo di riflessione per promuovere insieme il dialogo e la collaborazione tra uomini e donne, e per aiutare la Chiesa, abituata da secoli ad essere declinata al maschile, ad aprirsi anche alla ricchezza del femminile. -
Il gioco impossibile
«Quando cresci in una famiglia di modeste condizioni nel cuore di un continente senza opportunità, hai in testa fin da bambino la ricerca del benessere. Cresci quindi con la speranza, con le tue ambizioni, uguali a quelle di qualsiasi altro ragazzo nel mondo. Ma ti accorgi che i tuoi mezzi non cambiano. È allora che l'impossibile cerca di prendere il sopravvento e buttarti a terra». Ma «impossibile non è camerunese»: la vita di Sergue Guemou è all'insegna di questo motto. Senza mai perdere la speranza, Serge viaggia per anni lungo le rotte dei migranti, tentando di trovare stabilità e serenità. Grazie al suo carisma riesce a superare le infinite difficoltà di quella partita a scacchi che è la migrazione, un gioco contro l'impossibile, un gioco impossibile. -
8'670'300 modi di essere svizzeri
A partire da quando una persona è considerata parte della famiglia? Chi decide e come? Negli ultimi 15 anni circa, la definizione di cosa significa essere svizzeri sembra essere stata appannaggio dei nazionalisti. Ada Marra è figlia di migranti italiani e consigliera nazionale socialista. Nel 2017 è riuscita a far passare in votazione la naturalizzazione agevolata per la terza generazione. In questo libro, tra analisi politica e testimonianza personale, ci consegna il suo messaggio: ci sono mille modi di essere svizzeri e tutti sono legittimi. -
La sensibilità comune
«Bellinzona 2021: quando ho scritto questi testi, la mia mente era assente. Ma il mio cuore era sempre dove volevo che fosse: con i miei amori familiari». In quasi cento pagine Christian Paglia, ex municipale di Bellinzona, racconta la sua esperienza quale capo dicastero delle opere pubbliche e dell'ambiente. Dai buchi nelle strade alla pulizia dei servizi igienici, dalle nevicate straordinarie ai cittadini intolleranti, i brevi testi di Paglia fanno riflettere, e a volte sorridere, sulle quotidiane lotte che deve portare avanti un municipale. -
Antonio Ciseri e il Ticino. 1821-2021 bicentenario. Pittura sacra e ritratto di una società. Ediz. illustrata
Nel 2021 ricorre il bicentenario della nascita di Antonio Ciseri, nato a Ronco sopra Ascona il 25 ottobre 1821, che viene celebrato con una serie di iniziative e manifestazioni in tutto il Cantone. Autore di quadri di soggetto religioso e storico e di ritratti, a lungo relegato fra gli artisti accademici, Antonio Ciseri è oggi ampiamente rivalutato dalla critica, che ha messo in luce la complessità e la potenza iconica della sua opera, tanto da annoverarlo tra i maggiori esponenti della pittura dell'Ottocento. Allo scopo di valorizzare la figura e l'operato dell'artista, e soprattutto il significativo lascito artistico al suo territorio, l'Associazione Antonio Ciseri 2021 in collaborazione con Armando Dadò editore ha promosso la pubblicazione di una monografia interamente dedicata ad Antonio Ciseri e il Ticino, che riunisce una serie di saggi di studiosi e specialisti del pittore e, per la prima volta, un catalogo completo delle sue opere recensite sul territorio, tanto di proprietà pubblica quanto privata. -
La Svizzera nell'ora della verità. Flavio Cotti a colloquio con Moreno Bernasconi. Con i principali discorsi del presidente della Confederazione nell'anno del 700°
Qual è l'eredità politica del Consigliere federale Flavio Cotti? La riedizione del libro La Svizzera nell'ora della verità, contenente i principali discorsi pronunciati dal 1986 al 1991 - anno del Settecentesimo della Confederazione - e una lunga intervista sulle grandi sfide del nostro Paese, permette di misurare la notevole statura di uomo di Stato e la lungimiranza politica del Consigliere federale ticinese su questioni oggi diventate di grande attualità: dalla crisi dei partiti politici tradizionali e l'irruzione di nuovi movimenti all'affievolirsi della coesione federale; dal difficile equilibrio fra i potentati economici mondiali e la politica nazionale all'emergenza dovuta ai cambiamenti climatici e all'urgenza di un politica ambientale coraggiosa e incisiva coordinata sul piano internazionale. Una lungimiranza che nel famoso discorso di Poschiavo del 27 ottobre 1990 l'aveva spinto a perorare la necessità, per la Svizzera italiana e la Svizzera multilingue e multiculturale, di un'Università della Svizzera italiana. Oltre ai discorsi e all'intervista, questo libro contiene una nuova prefazione del curatore Moreno Bernasconi e un profilo biograficopolitico del consigliere federale Cotti da parte del prof. Urs Altermatt, storico, curatore e autore del Repertorio biografico del Consiglio federale svizzero, nonché un ricordo di Flavio Cotti della consigliera federale Doris Leuthard. -
Bernard Contì torna a Parigi
«Negli anni passati in mare aveva faticosamente ritrovato la serenità e ora non era disposto a rimetterla in gioco. Mollò gli ormeggi e si diresse verso l'uscita del porto ma, arrivato in mare aperto, rallentò i motori e guardando l'orizzonte pensò: Cosa sto facendo? quel cadavere potrebbe essere solo l'inizio... se quella morte viene dal mio passato, me ne devo occupare personalmente...». Bernard Contì, ex ispettore capo alla Sûreté di Parigi, dopo molti anni vissuti pericolosamente vorrebbe condurre un'esistenza pacifica navigando nel Mediterraneo con il suo peschereccio in disarmo. Nella sua lunga carriera ne ha viste troppe e non è più disposto a mettere a repentaglio la sua vita. Ma cosa fare quando un uomo viene assassinato proprio sul suo pontile? Aiutato dalla polizia locale e da una misteriosa avvocatessa, Contì è costretto a vestire nuovamente i panni da investigatore e seguire le tracce - tra Genova, Parigi e Palermo - di un omicida inafferrabile e spietato. -
Lampi di luce. Di arte, di libri e di anime
Queste sono pagine vagabonde in cui smarrirsi come tra i vicoli di una grande città. Sono pagine divaganti di arte, di libri e di anime abitate da molti pensieri, che sfiorano l'antico dialogo tra Arte e Cura, tra gesto d'arte e gesto di cura. Diciamolo subito, non sono un critico d'arte, ma solo un ascoltatore d'anime ed è forse per questo che alcuni artisti mi hanno chiesto di presentare il loro lavoro. Cercavano uno sguardo non specialistico, che facesse accadere qualcosa a partire dalla loro opera. Come si sa è l'occhio di chi guarda a stabilire la vita di quell'opera che, da quando è mostrata, non appartiene più veramente all'artista ma a un Altro, che viene da Altrove e va Altrove. È la questione di questo Altro arrivante e di questo Altrove, che interroga l'Arte come la Cura. -
Kill Venus! Liberare il femminile tradito negli uomini e nelle donne
Il femminile non è la donna. Nonostante le molteplici forme di rimozione di cui è stato oggetto, imprigionato nelle donne e ritenuto espressione della loro inadeguatezza e inferiorità, il femminile è un approccio alla vita che ci mette tutti, uomini e donne, a contatto con gli strati più intimi della nostra umanità. Farlo affiorare come nuovo nutrimento per il nostro vivere e convivere significa liberarlo, alla fine, anche da questo suo nome ambiguo e fuorviante. Significa andare oltre le troppe gabbie simboliche che hanno attraversato la storia della nostra civiltà per riconoscere in ciò che abbiamo chiamato femminile un principio della vita da coltivare insieme, uomini e donne, finalmente complici allo specchio di una nuova cultura dell'umanità di cui abbiamo tanto bisogno.