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Il rovescio delle medaglie. Al valor militare
La storia del '900 friulano è scandita anche dalla concessione di onorificenze al valor militare che, soprattutto nel caso si tratti di medaglie, effettivamente concesse o negate, meritano una rilettura ad hoc. Le medaglie al valore, vere o finte che siano, spesso raccontano una storia che si spinge ben oltre il senso che la loro motivazione esprime, spalancando nuovi orizzonti di indagine, suggerendo nuove risposte a interrogativi mai sopiti e suscitando inediti spunti di seria riflessione. Lo scenario che ne deriva, a tratti sconcertante, non è altro che uno degli emblematici, innumerevoli specchi di un'Italia che troppe volte si è dimostrata matrigna verso i suoi amorevoli, mai troppo corrisposti, figli. -
Luoghi e storie di gusto nel cuore dell'Europa. Gastronomia e «cucine» del Friuli Venezia Giulia
Questo volume tratta di gastronomia e cucina, perchè allora in copertina un mosaico paleocristiano della Basilica di Aquileia? Ci sono almeno tre buoni motivi, che meritano una spiegazione. In Friuli Venezia Giulia - come e forse più che in altre regioni d'Italia - non c'è una sola cucina, ma ci sono ""le"""" cucine, ognuna con i suoi prodotti e i suoi piatti. Sceglierne uno - piatto o prodotto - avrebbe significato forse provocare qualche problema di campanile. Per evitarlo, si è pensato a un """"campanile"""", quello della Basilica di Aquileia, che è uno dei simboli riconosciuti e """"condivisi"""" da tutte le genti di questo territorio di frontiera. Secondo motivo, la presenza, di personaggi e figure che, al di là della simbologia religiosa, appartengono al mondo dell'alimentazione. Terzo e ultimo motivo, una considerazione: la gastronomia del Friuli Venezia Giulia è, anch'essa, un mosaico. Come le innumerevoli pietruzze che gli artigiani aquileiesi usavano per comporre le loro raffigurazioni anche la cultura alimentare di questa regione è composta da una miriade di tasselli. Una diversità affascinante che è un patrimonio culturale oltre che gastronomico."" -
Finta finta
"Finta finta"""" è un omaggio a tutti i calciatori e allenatori mozambicani, famosi, anonimi e sognatori che hanno fatto la storia del calcio e della nazione mozambicana. In questo libro ci sono 31 ritratti: un campione per far conoscere il contributo del Mozambico al calcio mondiale, da Matateu a Tico Tico, tra gli altri """"principi del pallone"""", nelle parole di Joao Paulo Borges Coelho. Nonostante abbia un ruolo importante nella società mozambicana, il calcio non ha mai avuto un posto di rilievo nella storia ufficiale. Ma il calcio è storia. Come diceva il poeta massimo mozambicano, José Craveirinha, attraverso un semplice pallone, il modo di giocare e organizzare il gioco, si può conoscere perfino la storia di un popolo. I proventi derivanti dalla vendita del presente volume verranno utilizzati dall'Associazione Time For Africa per sostenere le attività sportive della Scuola Secondaria di Mabilibili distretto di Matutuine (Mozambico)." -
Dâr Rimmel. Casa delle sabbie
Dâr Rimmel (Casa delle sabbie, in arabo) rischierebbe di essere poco accessibile nel suo insieme ed ermetico nello specifico contenuto di alcune poesie. L'""insieme"""" si chiarisce abbastanza se e quando riesco a trasmettere il pulsare di un mondo di sabbie, deserti, grandi spazi che fanno parte, per più di venticinque anni, della mia vita e di quella di Gianna, la mia anima accanto. Dapprima con timidezza, al margine del nord maghrebino, poi nel medio oriente e nei deserti del sud America, infine lunghi affondi nelle immense sabbie d'Africa. Nel 1991 le sposiamo, le sabbie, e diventano la nostra casa. Lasciamo tutto dietro di noi, e andiamo a vivere in un'oasi del sud tunisino fino al 2002... torniamo soffrendo, perché la felicità che ci regala il deserto è incommensurabile e totale."" -
1976 lo scudetto dopo il terremoto
Storie varie. Un colore: l'arancione. Una società: l'Associazione Pallacanestro Udinese. Un capitano d'industria: il cavalier Rino Snaidero. Un gruppo di amici, appassionati di pallacanestro che attorno al basket hanno intrecciato rapporti personali, successi prima sportivi e poi professionali. Una cultura respirata e condivisa da tutti i protagonisti della meravigliosa, indimenticabile e, per tanti, irripetibile stagione della pallacanestro friulana negli anni Settanta, che ha portato alla conquista dello scudetto italiano juniores del 1976. -
Le famiglie Vicario di Beivars. Sotto il cielo di Udine (1500-1900)
Varie. Uno spaccato di vita udinese, vista attraverso la storia di Beivârs e delle famiglie Vicario, lungo cinque secoli di storia locale, corredato da un drammatico caso di cronaca del 1744. -
Tedeschi al confine orientale 1943-45. Storia & memorie. Vol. 2
Gli argomenti trattati sono l'occupazione militare tedesca, la prima resistenza italiana all'azione nazista, la gestione civile del territorio sotto stretto controllo straniero, gli insistenti bombardamenti alleati delle vie di comunicazione ferroviaria e stradale, il crescente impegno delle formazioni partigiane italiane e transfrontaliere, la capitolazione ed il disordinato ritiro delle forze naziste. Una seconda parte del libro riporta memorie storiche e testimonianze raccolte tra i presenti al difficile periodo dell'occupazione o che le hanno apprese dai racconti dei padri. -
Cronache dall'apocalisse
Un grande freddo giungerà dal Nord... Un gelo che metterà in ginocchio l'intera umanità. Un'apocalisse guidata da madre natura, venuta con la speranza di far rinsavire, un'umanità ormai logora e schiava del suo stesso potere. Un fabbro di nome Ismaele avrà, il compito di guidare l'uomo verso la salvezza, con l'aiuto di sua figlia Yasmine e del buon Erik. Essi, designati da un astro splendente, dovranno guidare l'umanità attraverso il tremendo gelo, per poi farli rinascere migliori, nonché prendere in eredità la terra. Diverse difficoltà, mille peripezie e tradimenti infami attendono l'umanità. Nonostante ciò, agli uomini diverrà indispensabile unirsi. Cooperare per sopravvivere al grande inverno. Radicali cambiamenti avverranno sulla terra... riuscirà l'uomo a superare tutto questo? I nostri protagonisti saranno in grado di guidare al meglio un'umanità ormai resa egoista dal suo denaro? Ci sarà un futuro per la terra? Leggendo il diario di Eleonora lo sapremo... -
Cosmos e chaos: la sfida infinita. Affrontare le nuove minacce alla stabilità nel mondo globalizzato
L'azione civile per l'assistenza e lo sviluppo e quella militare per la sicurezza, anche se gestite da attori diversi, necessitano di uno stretto coordinamento, in quanto possono influenzarsi reciprocamente con effetti non sempre positivi, nel pieno rispetto dei rispettivi mandati e delle linee guida concordate a livello internazionale. Queste relazioni richiedono, tuttavia, una base di conoscenze comuni del contesto generale in cui si sviluppa un intervento della Comunità Internazionale per favorire la comprensione reciproca e agevolare il dialogo tra personale civile e militare. Il volume di Cesare Chiari, Soldato di grande esperienza professionale, tende proprio a questo scopo: delineare con un linguaggio chiaro e consequenziale il quadro di riferimento, storico, culturale e dottrinale di tale tipologia di missioni. Esso fornisce a tutti coloro, militari e civili, che agiscono in questi ambiti di disporre di uno strumento di rapida e facile consultazione che permetta di operare ""sul campo"""" con un approccio sinergico e con una visione credibile e competente della realtà da affrontare"""" (Generale di C.A. Giorgio Battisti)."" -
Sensazioni
Poesie e racconti. Il modo migliore per conoscere una città, o la vita stessa, di cui la città diventa metafora, non consiste nell'intraprendere una visita programmata, ma nel lasciarsi guidare dal filo d'Arianna del caso, nell'andare anche alla deriva se necessario, nel perdersi tra scorciatoie e deviazioni. Mai dunque credere assolutamente in una meta, ma sempre e solo ""giocare ad arrivare in qualche modo"""". È un viaggio dello spirito attraverso la materia, e poiché è lo spirito che viaggia, è in esso che noi viviamo. Non si è mai vissuto tanto come quando si è pensato molto"""". Ciò per dire solamente che nel mondo tracciato da Fabris si intravvede un intreccio di esperienze conosciute, viste, osservate e anche lette in libri che diventano straordinari compagni di viaggio."" -
Divenne neve. Lorenzo Brosadola medaglia d'oro del Gemona
Questo è il racconto di una vita che ha lasciato dietro di sé un posto vuoto, colmato soltanto dal rimpianto di sogni che non potranno essere realizzati, di parole che non accarezzeranno più, di progetti che rimarranno per sempre tali. La vita di Renzo: da Calvi dell'Umbria, dove nasce profugo dal Friuli, all'infanzia in un'Austria, preda degli anni turbolenti del primo dopoguerra, alla gioventù spensierata nel suo Friuli, fino al Corso ufficiali, alla guerra d'Albania, alla Russia, alla Medaglia d'Oro e infine al nulla. -
Via Isonzo interno 10
Dopo oltre tredici lustri di ""avventure"""" terrene ad Alessandro nasce improvvisamente la voglia di narrare ciò che più piacevolmente ricorda dei suoi primi vent'anni di vita e lo fa senza quasi una apparente sequenza logica, senza un narrare suddiviso per capitoli, pur nel rispetto della sequenza dei tempi e degli episodi. I ricordi sono rivissuti con la stessa intensità, la stessa partecipazione, la stessa gioia e la stessa ironia con cui certe situazioni sono state da lui vissute da bambino e poi da ragazzo. Un tenue filo lega la narrazione alle numerose case in cui Alessandro ha avuto ventura, per originale scelta di sua madre Tullia, di vivere nell'arco di due decenni, sempre e imprescindibilmente a Udine, sua città natale. Episodi e personaggi, sempre veri e vividi nella memoria si alternano e si rincorrono, ricreando momenti che sono specchio di un modo di vivere di cui si percepisce la lontananza e, per chi li ha vissuti, sono anche forse ambasciatori di una dolce nostalgia."" -
Friuli invaso. Diario di un tarcentino 1917-1918
"Per il Friuli sono giorni angosciosi"""", scriveva al Papa il vescovo friulano di Padova, Luigi Pelizzo, due giorni dopo la disfatta di Caporetto avvenuta il 24 ottobre 1917. Mons. Pelizzo scrive questo stando ormai al sicuro al di là del Piave. Molto più interessante è sapere quel che accadeva al di qua del Piave, nel Friuli invaso dall'esercito di austriaci, tedeschi, cechi, ungheresi e bosniaci. Lo si può fare in presa diretta leggendo questo diario di quei giorni vergato da un parroco del tarcentino, don Stefano Flamia, curato di Billerio. Il suo diario parte proprio dal 27 ottobre 1917, quando """"l'avanzata degli austro-germanici dalla conca di Plezzo e da Tolmino verso i nostri antichi confini incalza"""". Un diario, quello di Flamia, che vive di cronaca vera, giorno dopo giorno, una pagina che restituisce verità alla storia drammatica del Friuli in quel tragico frangente." -
Italiani d'Austria. I deputati italiani al parlamento asburgico (1907-1918)
Questa pubblicazione illustra il lavoro corale svolto dal 1907 al 1918 dai diciannove deputati di nazionalità italiana al Parlamento dell'Austria asburgica, ricordando anche l'attività parlamentare dell'unico rappresentante italiano alla Camera ungherese. Dall'esame delle iniziative, talvolta concordi e talvolta divergenti, intraprese da questi deputati emerge il comune intendimento di giovare alle popolazioni da loro rappresentate in uno sforzo tenace per difendere in quel crogiuolo di popoli l'identità nazionale italiana. Molti dei problemi allora dibattuti, quali le rivendicazioni nazionali di quei popoli, i nuovi assetti degli stati, il federalismo, l'unità europea, l'autonomia di province e regioni, sono di attualità e costituiscono ancor oggi il fulcro di molte tendenze, aspirazioni e progetti politici. -
Vite di friulani. Vol. 7
Ecco la nuova serie di ritratti, storie, aneddoti che immortalano nell'atto più significativo dell'esistenza, o col bilancio di una vita intera che ha donato loro notorietà, uomini e donne di cui, molto spesso, rimpiangiamo le qualità. Cronache, non racconti. E c'è dell'altro, invero. Non solo momenti edificanti della recente storia friulana. Attraverso le righe di Mario Blasoni passano attimi dolorosi, piccoli scandali e fatti angosciosi. Tutto ciò di cui è bene conservar memoria, con largo uso di fotografie a testimonianza del lavoro di collazione di ogni particolare in maniera documentata e minuziosa. -
La strade dal Civuite
Inte gnot prime di partî pe citât, là che so pari lu mande par progredî, Daniel, il Civuite, al riviôt ducj i fats che in paîs, intai pôcs agns de sô zovine vite, lu àn cjapât dentri. Une storie biele e comovente là che la nature, l'amôr, la muart, ma soredut la amicizie a son i protagoniscj. -
L' ultima provincia. Storia politica a Nordest
Il Friuli Venezia Giulia nel 2018, per effetto della legge regionale 26/2014, si è ritrovato ad essere l'unica regione in Italia priva delle sue Province. A decidere la soppressione dei quattro enti intermedi (Pordenone, Gorizia, Trieste e Udine), avvenuta tra il 2016 e il 2018 nonostante il referendum del 4 novembre 2016 avesse decretato la loro sopravvivenza a livello nazionale, è stata l'allora presidente regionale Debora Serracchiani. Le novità introdotte dalla cosiddetta riforma Panontin - tra cui la nascita delle Unioni Territoriali Intercomunali - sono state oggetto di accesi dibattiti tra favorevoli e contrari, ricorsi al Tar, rimandi e rimaneggiamenti, ciò nonostante il percorso di cancellazione delle province in Friuli Venezia Giulia è stato portato a termine. Per sempre? -
Teiello. Da la vuere a la ghitare, cuant che il mont si è ribaltât
La famiglia, la casa, il paese. Un piccolo mondo da scoprire e salvare ogni giorno nel timore che il tempo, sovrano insuperabile della vita, lo faccia sparire a dispetto di chi sa riconoscerne i valori. Così, per tacito paradosso, si dipana un immaginario breve viaggio attraverso l'alternarsi di un irripetibile modello, senza il quale andrebbe perduta ogni identità. -
I più leggeri dell'aria. I dirigibili nei cieli del Friuli. L'epopea dei dirigibili da bombardamento del Regio Esercito, nei cieli di Zoppola e Casarsa, dallo scoppio della Grande Guerra a Caporetto
"I più leggeri dell'aria, scomparsi dai nostri cieli ormai da molti anni, hanno rappresentato per i territori di Zoppola, Casarsa e Spilimbergo l'ideale unione con il fronte di guerra. I nostri dirigibilisti decollavano per andare a colpire il nemico, molte volte ritornando fortunosamente alla base con l'aeronave gravemente colpita e portando quindi a contatto della gente del luogo la cruda realtà della guerra. Pochi sono i libri che raccontano le gesta di questi uomini con dovizia di particolari e da essi ho attinto con attenzione riassumendo in queste poche pagine un'epopea oramai dimenticata. Mi auguro che queste succinte informazioni riescano a colpire la fantasia di grandi e piccini stimolandoli a ripensare alle fatiche, ai rischi, al coraggio e talvolta all'estremo sacrificio che hanno contraddistinto questi aviatori dell'esercito oramai dimenticati. Grande soddisfazione è sapere che dall'aeroporto di Casarsa, intitolato a Francesco Baracca, ancor oggi decollano gli aviatori dell'esercito italiano eredi di quegli eroici pionieri dei 'più leggeri dell'aria' di un secolo fa."""" (L'autore)" -
L' eredità del leone. Dal trattato di Campoformio (1797) alla Prima Guerra Mondiale (1918)
L'arco temporale trattato va dall'estinzione della Repubblica di Venezia alla conclusione della Prima Guerra Mondiale ed al compimento dell'Unità d'Italia, con qualche inevitabile digressione di spazio e di tempo. Le vicende storiche succedutesi tra l'uno e l'altro evento sono esaminate come una lunga contesa tra alcune potenze europee per l'eredità di terre e di popolazioni già appartenute alla Serenissima. Vengono seguiti attentamente i progressivi passi compiuti con costanza e fermezza dal Regno d'Italia verso tale fondamentale meta, l'Unità della Nazione. Pari attenzione viene dedicata alla ""lunga marcia"""" compiuta con perseveranza, sacrifici e sangue dalle popolazioni """"orfane"""" di Venezia, per riunirsi finalmente all'erede naturale e legittimo di essa, l'Italia. Le vicende, le date ed i nomi qui ricordati o esaminati sono ben noti e quindi non rappresentano fatti nuovi. La novità sta nei collegamenti fra essi e nella doppia angolatura dalla quale sono esaminati.""