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Lo stato secondo ragione o lo stato commerciale chiuso. Saggio di scienza del diritto e d'una politica del futuro
Pubblicato nel 1800, ""Lo Stato secondo ragione o lo Stato commerciale chiuso"""" è, da sempre, uno dei testi più discussi della filosofia di Fichte. Criticando ciò che oggi chiamiamo """"globalizzazione"""" e che Fichte chiamava """"anarchia del commercio"""", l'opera del 1800 propone, come soluzione ai mali del suo tempo, la chiusura commerciale, di modo che ogni Stato sappia bastare a sé e garantire alla sua comunità benessere. Chiudere commercialmente lo Stato è, per Fichte, la sola via per garantire alla politica la possibilità di disciplinare l'economia. Nel quadro dell'odierna crisi globale, ma poi anche nel contesto di un'Unione Europea che ha prodotto un'integrale spoliticizzazione dell'economia, """"Lo Stato secondo ragione"""" è un testo che non smette di parlare al nostro presente. Prefazione di Immanuela Hermann Fichte. Postfazione di Giovanni Gentile."" -
Poesie. Testo inglese a fronte
Il fratello minore delle celeberrime sorelle Brontë, Branwell, costituisce uno dei casi letterari più ingiustamente segnati da una assurda damnatio memoriae: autore, oltre che di pregevoli prose, di un cospicuo numero di liriche profondamente ispirate, intrise di sensibilità romantica, ma disciplinate da un gusto severo della forma, si è dovuto rassegnare a costituire anche dopo la morte una figura ""in ombra"""" rispetto a un trio d'eccezione, perdipiù al femminile. È l'unico caso in cui, nell'Ottocento, un intellettuale viene sopraffatto da esponenti del gentil sesso. Le parole con cui il giovane, in punto di morte, riassume la sua vita sono: """"Non ho fatto nulla di bello né di buono"""", e del resto di lui si era sempre detto senza pietà: """"Branwell is a failure"""". Questo volume di Silvio Raffo, poeta legato alla """"tradizione"""" più di ogni altro infaticabile traduttore di poetesse anglo-americane, da Emily Dickinson a Sara Teasdale, restituisce finalmente allo sfortunato 'Brontë boy' il credito che gli spetta: in Italia le sue opere non sono mai state tradotte, e questo libro viene a colmare una grave lacuna."" -
La virgola
Dopo l'intervista all'""Uovo di Colombo"""", la collana """"Dialoghi sul filo"""" propone l'ironico faccia a faccia con un segno di interpunzione, spesso sinonimo di insignificanza. La Virgola rivendica invece qui fieramente il proprio insostituibile ruolo di paladina della pausa, della sapiente attesa fra una parola e l'altra, fra un pensiero e il successivo, ergendosi a maestra di vita e di rispetto degli altri."" -
Miaooo! La mia vita a quattro... ops... due zampe. Autobiografia di una ragazza autistica ad alto funzionamento
"Mi chiamo Giada e sono una ragazzina di tredici anni. Sono anche autistica, in particolare sono Asperger. Ho scritto questo libro soprattutto per i ragazzi e le ragazze della mia età, per fare capire loro cosa significa vivere, o meglio, convivere con la sindrome di Asperger. Perché spero che le mie parole aiutino a comprendere meglio le nostre difficoltà e a farci accettare nella quotidianità della scuola, dello sport e del tempo libero. In questo libro ci saranno alcune parti ed espressioni di me, perché faccio molta fatica a parlare di come vedo la realtà, di come vivo le esperienze, di ciò che provo e sento dentro di me. Forse, questo libro può servire a non allontanare i ragazzi come me dal gruppo, ma aiutarli, per farli avvicinare dai loro coetanei con curiosità, accettando espressioni a volte strane, a volte troppo serie. Miao.""""" -
Il fiume Po scrigno della vita
Un percorso sul Grande Fiume Po sul filo della corrente che porta con sé la conoscenza del fiume legata a una vita vissuta intensamente e descritta con l'occhio del cuore, dove i sentimenti la fanno da padrona. La linea guida che si sviluppa intercalando la vita di una giornata con quelle delle stagioni e i ricordi del vissuto. Un percorso da sognatore che crede nelle persone, nel lavoro, nell'amore e nell'amicizia. Un percorso di conoscenza massima del fiume, ma anche di vita con quell'interscambio che dà forza di vivere. Il ricordo di gente che non c' è più ne è la cornice finale, è un abbraccio totale con le persone che ci hanno lasciato, un abbraccio di generazioni passate e future, dove i giovani di oggi saranno testimoni del futuro. Onde favorire la lettura, la Terza parte del libro, documenti e foto del fiume Po, vuole essere una chicca per chi non conosce il fiume o lo conosce solo in modo parziale. È un libro che abbraccia i precedenti e li completa, dove la corrente del fiume è lo scorrere della vita. -
La città dell'orto
"La città, la morte, il padre: inseguita da questi tre fantasmi, la poesia di Stefano Raimondi trova il suo battesimo. [...] qui emerge pienamente il tono inconfondibile della sua scrittura. Ritrovarlo oggi, a distanza di quasi vent'anni, è un'occasione felice per tornare ancora una volta a immergersi in questo libro insieme oscuro e luminoso, fatto di ritorni ossessivi e grandi architetture. La città dell'orto è un libro che continua a essere poroso, pieno di intercapedini, pronto a sorprendere il lettore per la sua rigorosa disposizione orizzontale. È come se le continue immagini di piazze e strade e parchi pubblici disseminate ovunque fra le pagine abbiano il potere di diventare, da oggetti rappresentati, modi per abitare questo libro, che chiede di essere attraversato e perlustrato anche nell'oscurità delle sue darsene e negli scorci intravisti da dietro una porta socchiusa, lì dove ogni attimo ha «il peso di un foglio girato». Due sono gli elementi fra loro connessi che hanno contribuito a fare de La città dell'orto un piccolo classico della poesia dei primi anni Duemila: da un lato l'evocativa stratificazione di doppi su cui è costruito, dall'altro il loro dipanarsi quasi narrativo, che ci lascia vivere un'esperienza di lettura immersiva, tutta d'un fiato."""" (dalla prefazione di Tommaso Di Dio) Postfazione di Umberto Fiori." -
Gli epigrammi. Testo greco a fronte
Epigrammi scelti e tradotti da Meeten Nasr. -
Il fantasma di Canterville. Ediz. italiana e inglese
"Il fantasma di Canterville"""" è un racconto umoristico scritto nel 1887. Hiram Otis, un uomo politico nordamericano, compra l'antica tenuta di Canterville Chase, nella campagna inglese, e vi si trasferisce con la famiglia, per nulla spaventato dal fatto che la proprietà sia abitata da un fantasma. Lo spettro di sir Simon, infatti, comparso nel 1584 dopo avere ucciso la propria moglie, per tre secoli ha terrorizzato gli abitanti di Canterville, spesso fino alla follia. Ma gli Otis sono pratici americani, fiduciosi nella natura, nel progresso e nel denaro, perciò inutilmente sir Simon mette in atto con loro tutti i trucchi del suo lugubre repertorio: la famiglia è divertita dallo spirito dell'antico padrone di casa e i figli più piccoli lo prendono di mira con trappole e scherzi, che lo umiliano e lo convincono a non farsi più vedere. Solo la quindicenne Virginia, sensibile e affettuosa, si commuove per il suo infelice destino e decide di aiutarlo a trovare finalmente pace nell'Aldilà. Con il suo """"Fantasma"""" Oscar Wilde scrive una divertente parodia dei racconti dell'orrore in voga nell'Ottocento. La sua profonda ironia coinvolge anche la società: sia l'Inghilterra vittoriana, con il suo attaccamento alle tradizioni aristocratiche, sia gli eccessi del materialismo americano. Il lieto fine suggerisce che tra queste due opposte visioni del mondo è possibile un compromesso, fondato sull'empatia e la comprensione dell'altro." -
Il corvo. Testo inglese a fronte
Il corvo fu pubblicato per la prima volta il 29 gennaio 1845, sul ""New York Evening Mirror"""". Famoso per la sua musicalità e l'atmosfera sovrannaturale, narra la cupa vicenda di un amante ancora in pena per la sua amata morta, che, mentre medita su un grande volume, a mezzanotte """"con grande strepitio d'ali"""" riceve la visita di un corvo che non farà altro che ripetere monotonamente """"Nevermore"""" (""""Mai non più""""), tracciando, verso le ultime strofe, l'apice del dolore nell'amante. Il linguaggio, le allitterazioni, le rime interne e il lessico arcaico creano un'atmosfera gotica e hanno portato all'elaborazione di numerose parodie. È ricordato soprattutto per il suo vario ma ripetuto"" -
Centosette haiku. Testo giapponese a fronte
Shiki ha spesso affermato che un grande maestro di haiku non scriveva durante la sua vita di poeta che duecento o trecento haiku autentici. Di quelli che sono portatori di un'intuizione profonda della realtà immediata ed evidente. Di quelli che ci permettono di sentire, di sondare l'indicibile profondità, di gustare il sottile sapore dell'esistenza umana, colta nell'eternità dell'istante presente. Di quelli che traducono, senza specificare, ma solamente suggerendo l'esperienza di distacco filosofico, poetico se si preferisce, dal mondo, quando tutto diventa semplice, luminoso, meravigliosamente evidente. Quando si percepisce, molto più che il senso, l'armonia delle cose, la loro impeccabile coincidenza. Sono proprio questi haiku che Shiki compose a essere raccolti in quest'opera. -
Medea. Testo latino a fronte
Medea è una delle figure mitologiche femminili più note. Il mito di Medea e Giasone contiene diversi elementi interessanti per i lettori che verranno esaltati dalla maestria poetica di Draconzio e dalla sua capacità di avvincere il lettore con uno stile espressivo e prezioso. Al contrario di altri autori, Draconzio non ricava Medea da un'opera precedente, ma crea una versione originale. La sua ""Medea"""" bene rappresenta il gusto di un'epoca e il modo di lavorare con i classici da parte dei letterati. Il pubblico di Draconzio doveva provare piacere nel leggere un prodotto di tradizione ma insieme innovativo, capace di riproporre una storia nota in modo gradevole e a tratti sorprendente, sia per contenuto che per stile. Il poeta-retore raggiunge così egregiamente il suo scopo."" -
Poesie. Testo cinese a fronte
"Nell'opera di Lu Xun, la poesia è come un filo di seta sottile e tenace, intrecciato agli altri fili più evidenti e consistenti della narrativa e della saggistica, un filo che accompagna tutto l'itinerario creativo, dai primissimi anni degli studi a Nanchino e in Giappone, fino all'ultimo inverno a Shanghai, nell'ora buia sfiorata dal presagio dell'alba, quando già vedi 'le stelle dell'Orsa toccare l'orizzonte'. Lu Xun ha sempre considerato - o meglio, ha sempre dichiarato di considerare - la sua produzione poetica come marginale, occasionale, o troppo intima per essere offerta, tranne casi rarissimi, in lettura al vasto pubblico. Si è sempre schermito, anche sul terreno teorico, come profano in fatto di poesia. In realtà, se le sue poesie non costituiscono un corpus imponente (e il suo non è certo un canzoniere), se egli si è espresso in versi irregolarmente e quasi sollecitato dall'occasione, per lui neanche la poesia è mai semplice esercitazione letteraria o gioco elegante."""" (dall'introduzione di Anna Bujatti)" -
Ondina. Testo tedesco a fronte
"Ondina"""" è un romanzo romantico, scritto da Fouqué nel 1811. Si narra la storia di uno spirito acquatico ispirato dalle Ondine del folklore germanico. Ondina, figlia del Re del Mare, abbandona il suo ambiente per cercare un amore umano che le consentirà di ottenere un'anima immortale. Ritrovatasi bambina sulla terra, viene allevata da un pescatore e da sua moglie. Cresciuta, trova l'amore nel cavaliere Huldbrand, che presto sposa. La loro vita insieme sarebbe felice, ma la ex fidanzata di Huldbrand interviene a guastare l'idillio, finché Huldbrand torna al vecchio amore e arriva a trattare male Ondina. Questo segna il destino di entrambi: gli spiriti dell'acqua esigono la loro vendetta e dovrà essere proprio Ondina a uccidere Huldbrand con un bacio mortale. Composta nel periodo di maggiore successo dell'autore, questa interpretazione di """"Ondina"""" fu presto considerata la migliore trasposizione di una fiaba tedesca ed è l'opera per la quale Fouqué viene ancora oggi maggiormente ricordato. Intense le emozioni descritte. La figura mitologica e folkloristica dell'Ondina trascinerà il lettore in un mondo romantico e suggestivo." -
Mimiambi. Testo greco a fronte
Nella letteratura greca vengono detti mimiambi i mimi scritti in versi giambici. Il mimo proponeva la messa in scena di azioni che intendevano imitare gli aspetti quotidiani della realtà, con protagonisti appartenenti al ceto più umile, ed era probabilmente di origine popolare. Sebbene Eroda non possa essere considerato un autore ""maggiore"""", bisogna dargli il dovuto riconoscimento a livello artistico per avere scritto opere tra le più interessanti e divertenti di età alessandrina. In questa edizione il lettore troverà tutti i mimiambi di Eroda a noi noti (compresi i frammenti), ognuno accompagnato da una introduzione per agevolare la comprensione del testo. Questa edizione è basata su quella edita nel 1987 da I.C. Cunningham per la """"Bibliotheca Teubneriana"""". Prefazione di Michele Napolitano."" -
L' uomo che volle farsi re. Testo inglese a fronte
India, 1880. Il redattore di un giornale di provincia aiuta due singolari figuri a raggiungere il lontano Kafiristan dove -così dicono - essi saranno re. Peachey Taliaferro Carnehan e Daniel Dravot, giunti in Kafiristan, nell'Afghanistan nord-orientale, di villaggio in villaggio conquistano distese sconfinate. Fondano, a Bashkai, una Loggia massonica con tanto di tempio, rituali pseudoesoterici e annessa simbologia. E già che ci sono, forti della sostanziale ignoranza di quelli del posto, dicono di essere dei; venuti da un luogo lontano, forieri di pace e benessere. Ma i due impostori vengono presto scoperti e sono costretti a un'inutile fuga: Dravot è gettato da un ponte tibetano, mentre Carnehan è costretto a vagare per giorni attraverso le valli innevate del Kafiristan con, in un sacco, la testa avvizzita del compagno. Questo il racconto che, tre anni dopo, lo stesso redattore apprende dalle parole di Peachey Taliaferro Carnehan che, irriconoscibile, schiantato dal dolore, rievoca quell'agghiacciante esperienza parlandone in terza persona. -
La brevità della vita. Testo latino a fronte
"Vivete come se foste destinati a vivere sempre, mai vi sovviene la vostra fragilità, non badate a quanto tempo ormai è trascorso; disperdete come da una misura piena e abbondante, mentre intanto quello stesso giorno che è donato a qualche persona o faccenda forse è l'ultimo. Temete tutto come mortali, desiderate tutto come immortali.""""" -
All'Est del Mediterraneo
Un fantomatico paese, dove i libri sono incriminati: fratello e sorella vivono, su sponde diverse, la prigionia, il silenzio, la rabbia. Le due voci, maschile e femminile, in una disperata resistenza, si affidano alla scrittura. -
Le ragazze di Alessandria
L'Egitto tra la Seconda Guerra Mondiale e gli anni Sessanta rievocato sul filo della memoria e del sogno. -
La vela e la tempesta
Una piccola città sul Mediterraneo, Latakia, patria di marinai e pescatori, in un affresco popolare che ha la bellezza e il furore del mare. -
Le lampade di Siviglia
In un casinò di Siviglia un arabo dell'oriente incontra un arabo dell'occidente, che fa rivivere all'interlocutore siriano le gioie dell'Andalusia, mitico e perduto paradiso degli arabi.