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Ciris. Testo latino a fronte
La ""Ciris"""" è uno dei poemetti contenuti nella cosiddetta """"Appendix Vergiliana"""", una silloge di componimenti che ha destato un secolare interesse negli studiosi in ragione della presunta paternità virgiliana. Il nome di """"Appendix Vergiliana"""" è di origine moderna: la silloge è stata pubblicata per la prima volta nel 1572, tuttavia, tutto il dibattito critico fra assertori e negatori della paternità virgiliana di questa e di altre opere contenute nella raccolta si è concentrato essenzialmente sulle notizie forniteci dalle fonti antiche e tardoantiche. La """"Ciris"""" è uno dei due epilli (piccolo poema epico) latini pervenuti, tuttavia presenta delle peculiarità che ne fanno un unicum nella storia della letteratura europea."" -
La nuvola con le braghe. Il tredicesimo apostolo. Testo russo a fronte
È giunto il momento di riaprire il discorso su Majakovskij, recuperando quella sua prima stagione poetica che ci è valsa qualche capolavoro. Tra questi indubbiamente c'è ""La nuvola con le braghe"""", che se la censura lo avesse permesso al suo autore, avrebbe potuto intitolarsi """"Il tredicesimo apostolo"""". Proprio come quando apparve a ignare orecchie amiche nel 1915, la lettura di questo testo ci lascia tuttora presi dall'ammirazione per la modernità di una lingua che il tempo non ha consumato. E l'avvenire, assieme al discorso d'amore, che più di ogni cosa interessa al poeta. """"La nuvola con le braghe"""" è il poema della richiesta assoluta: e in questo cantare il poeta non esclude nulla."" -
Per niente al mondo. Testo giapponese e inglese a fronte
"Proprio come le sensazioni di vista, suono, odore, gusto e tatto richiamano l'arrivo di ogni nuova stagione, 'Per Niente Al Mondo (Not For Anythirtg In The World)' risveglia i sensi... come frammenti di sogni che tornano in mente all'improvviso. Dalle sue righe delicate che spingono alla riflessione, immagini e ricordi si manifestano, per poi svanire nel nulla, lasciando il posto a trame, colori, fantasie e possibilità della vita...""""" -
Ditirambi. Testo greco a fronte
Pochi generi lirici appaiono tanto sfuggenti quanto il ditirambo: in origine canto cultuale per Dioniso, presto evolutosi in senso marcatamente spettacolare, esso sembra infatti partecipare della natura beffarda e ambigua del dio cui è dedicato, sia per la scarsità dei testi superstiti, sia per il carattere problematico di molte testimonianze. Un ruolo determinante è svolto in questo quadro da Bacchilide, poeta a sua volta rimasto quasi inafferrabile sino alla fine dell'800, quando la scoperta di un papiro ha consentito di recuperare quasi per intero il libro degli Epinici e buona parte di quello dei Ditirambi; nei versi dell'""usignolo di Ceo"""" tornano così a risuonare le voci dei """"cori ciclici"""" che si sfidavano negli agoni ateniesi e di altre città, celebrando con canti e danze il dio coronato d'edera."" -
Il labirinto dei medici
Viene riproposta la prima traduzione italiana de ""II Labirinto dei medici"""" di Paracelso, l'opera nella quale il filosofo e alchimista rivela i suoi maestri e che è anche la prima sua opera a essere integralmente tradotta in italiano. Del resto, il """"Labyrinthus medicorum errantium"""" ha un significato speciale, giacché con questo libro, nel 1553, cominciò la pubblicazione postuma della maggior parte degli scritti del medico filosofo. In particolare, l'edizione qui riproposta risale al gennaio 1942 e uscì nella """"Piccola biblioteca di scienze moderne"""" dell'editore Bocca."" -
Cherry sweet love
Si può amare davvero rimanendo lontani per lunghi anni? E a quali conseguenze può portare sostituirsi a Dio e manovrare il destino di qualcun altro? E ciò che accade ad Anna Visconti, una borghese dell'high society milanese che si scontra violentemente con un amore illecito, passionale e impossibile. Fra colpi di scena, tragedie e inattesi segreti che riaffiorano da una misteriosa cassetta di famiglia, la storia di un'anima nella tormentosa ricerca di se stessa. -
Mea culpa
Oggi il giallo è di moda, ma in realtà lo è sempre stato. È un genere che costringe il lettore a schierarsi, a prendere una posizione. Da che parte starà il lettore di ""Mea culpa""""? Da quella di Condoni, capitano dei carabinieri, o da quella dell'assassino? Da quella dell'odiata preside del liceo Livio Andronico, oppure non si schiererà affatto, in attesa che i misteri si svelino da sé? O forse si concentrerà di più sui temi che il libro tratta: la scuola, l'islam...? Meglio la cultura islamica o quella occidentale? Meglio la protezione mafiosa o la difesa della propria integrità morale? Tutti argomenti che gli autori propongono e a cui il lettore deve dare una risposta."" -
Lettera sul «fuoco filosofico»
Viene riproposto il testo discusso e amato negli ambienti esoterici di Giovanni Pontano Lettera sul ""fuoco filosofico"""", che Mario Mazzoni curò nel 1930 per la Casa Editrice Toscana. Un'opera che fu anche ristampata oltre mezzo secolo fa, poi è stata ripresa in anastatiche di non facile reperibilità e infine è scomparsa dalle librerie. Nell'introduzione, a sua volta diventata un classico, il curatore offre tutti gli elementi che consentono al lettore di orientarsi intorno al manoscritto, si sofferma sulle segnalazioni in altre opere e affronta anche il tema dell'autenticità."" -
Di terre straniere
Dopo il 2001, Carla Malerba non ha più pubblicato, né partecipato a concorsi poetici. E lo ha fatto per una ben precisa scelta: ""Dato che l'Italia è piena di poeti, ho preferito tenermi in disparte, pur continuando a scrivere versi. Ma il 2010 è una data troppo importante per non onorarla"""". E infatti, come si desume già nel titolo di questa terza sua pubblicazione, """"Di terre straniere"""", l'autrice si sente """"trapiantata"""" in questo nostro bellissimo paese, ma, come il protagonista di un componimento di Ungaretti non riesce a """"sciogliere il canto del suo abbandono"""". Questa raccolta vuole quindi essere soprattutto un omaggio a tutti i suoi concittadini di Tripoli e a chi voglia ancora tener vivi i ricordi, senza indulgenze ai rimpianti."" -
L'arte della bellezza. I segreti della teletta della donna con consigli agli uomini sull'arte del fascino
"Essere in perfetta forma darà a una donna ben poco vantaggio, laddove ella non possegga anche quel colorito splendente che è il tocco finale e il segno distintivo di una bella donna. [...] Ve lo dirò chiaramente, signore - e lo stesso vale anche per gli uomini -, il segreto per ottenere una pelle magnifica e splendente sta in tre semplici regole: temperanza, esercizio e pulizia."""" Scritto nel 1858 da una delle donne più belle dell'epoca, """"L'arte della bellezza"""" è un manuale di trucchi e accorgimenti, dalla cosmetica a un'alimentazione bilanciata, per raggiungere la bellezza canonica secondo il modello europeo, un testo quanto mai attuale che contiene, tra l'altro, buoni consigli per rimanere in salute e accrescere il proprio ascendente sull'altro sesso." -
Alda Merini. Ridevamo come matte
La Maestra di poesia e la biografa. La poetessa candidata al Nobel e l'amica che le dà voce per farle raccontare, senza filtri, da donna a donna, la sua vita. Fitto di pensieri, insegnamenti, sentenze, storie d'amore, accompagnato da poesie inedite e da esilaranti dialoghi, ""£idevamo come matte"""" è l'elaborazione del lutto di Luisella Vèroli per la perdita inaspettata della sua """"Sirena dei Navigli"""". Solo dopo un anno l'autrice riesce a riaprire il baule dove ha conservato vecchie fotografie, librini fatti a mano, buffi regali che Alda Merini le ha donato negli anni e i manoscritti per il progettato """"Reato di vita"""" continuato ed aggravato. Se in """"Reato di vita. Autobiografia e poesia"""" si avvertiva la discrezione della biografa che cura i materiali restando in ombra, Luisella Vèroli, in questo secondo volume, recupera parole profonde e preziose testimonianze ma anche aneddoti divertenti, storielle umoristiche, battute sarcastiche. """"Ridevamo come matte"""" racconta di due donne che ironizzano su se stesse e su chi si prende troppo sul serio. Luisella ci fa gustare una Merini che si diverte mentre trasforma episodi di vita in letteratura, fantasmi in personaggi inoffensivi e ci rende partecipi delle prove che ha dovuto superare per trasmettere fedelmente lo spirito vitale di quella che fu per lei maestra di scrittura, di vita e di autoironia."" -
La carta da parati gialla. Testo inglese a fronte
La carta da parati gialla è un racconto breve che l'autrice scrisse in appena due giorni. Dopo una iniziale indifferenza da parte degli editori, il critico americano William Dean Howells decise di pubblicarlo nel suo"" The Modern Great American Stories"""" nel 1920. Si presenta sotto forma di un diario di voci che raccontano giorno dopo giorno i dettagli della discesa nella follia di una donna affetta da quello che suo marito medico descrive come una """"temporanea depressione nervosa""""."" -
Ierone o della tirannide. Testo greco a fronte
Protagonisti di questo dialogo, il tiranno di Siracusa Ierone e il poeta Simonide. Il poeta chiede al tiranno di illustrargli le differenze tra la vita di un privato cittadino e quella di un monarca assoluto. Partendo da una lettura negativa della tirannide, Ierone si lascia guidare da Simonide verso il recupero di una possibile positività della condizione del tiranno al quale è dato vivere serenamente, se si mostra in grado di svolgere il proprio ruolo senza commettere ingiustizie e operando per il bene dello Stato. Postfazione di Giovanni Iudica. -
Lo scisma d'Inghilterra
Lo Scisma d'Inghilterra del fiorentino Bernardo Davanzati è la traduzione in volgare del ""De origine ac progressu Schismatis Anglicani"""" del teologo gesuita inglese Nicholas Sanders. Nei tre libri, che il Davanzati tradusse riducendoli a """"ristretto"""", vengono narrate le vicende storiche dell'eresia anglicana durante i regni di Enrico VIII, Edoardo VI ed Elisabetta I. L'opera, preceduta da una presentazione sulla vita e sulle opere del Davanzati, ad opera del curatore, pur nella totale critica storica, ha determinato a lungo il modo di vedere l'eresia anglicana dal suo nascere alla sua conclusione."" -
Valerio Gaeti. Reggo lo specchio alla natura
"Reggo lo specchio alla natura è una frase tratta dall'Amleto di Shakespeare. Appena l'ho sentita, a teatro, ho avuto la sensazione che sintetizzasse perfettamente il mio atteggiamento creativo. Spesso, rivedendo i miei lavori, avevo l'impressione di non averli realizzati io, ma di averli recuperati dalla natura, quasi fossero dei reperti archeologici o fossili, lo non creavo: semplicemente orientavo lo specchio e presentavo quello che della natura riuscivo a cogliere."""" Questo diario/catalogo/album di Valerio Gaeti è una raccolta di quei """"riflessi"""" e riassume in parte il suo lavoro di scultore dal 1971 ad oggi." -
Micio curioso
Età di lettura: da 2 anni. -
Mici amici. Ediz. illustrata
Età di lettura: da 2 anni. -
Leggende e mito del Sacro Bosco
Alberi e boschi furono, fin dai tempi antichi, considerati manifestazioni della divinità nonché il tramite naturale tra Terra e Cielo: ecco il motivo per il quale si è parlato e ancor oggi si parla di ""Sacro Bosco"""". Secondo Jacques Brosse è lecito far riferimento a una vera e propria """"mitologia degli alberi"""", alla ricerca di un mondo sì perduto, ma non dimenticato. Dagli antichi Babilonesi agli uomini del Rinascimento italiano, dal mondo della mitologia greco-romana a quello del ciclo bretone, dèi ed eroi hanno legato la loro memoria, nell'ambito di una Harmonia Mundi irrimediabilmente scomparsa, al mondo del Sacro Bosco nel quale risulta diffìcile separare il divino dall'umano."" -
Il mangiatore di cachi che ama gli haiku. Testo giapponese a fronte
Shiki ha spesso affermato che un grande maestro di haiku non scriveva durante la sua vita di poeta che duecento o trecento haiku autentici. Di quelli che sono portatori di un'intuizione profonda della realtà immediata ed evidente. Di quelli che ci permettono di sentire, di sondare l'indicibile profondità, di gustare il sottile sapore dell'esistenza umana, colta nell'eternità dell'istante presente. Di quelli che traducono, senza specificare, ma solamente suggerendo l'esperienza di distacco filosofico, poetico se si preferisce, dal mondo, quando tutto diventa semplice, luminoso, meravigliosamente evidente. Quando si percepisce, molto più che il senso, l'armonia delle cose, la loro impeccabile coincidenza. Sono proprio questi haiku che Shiki compose a essere raccolti in quest'opera. -
Questi milanesi
Lo strano uccello in copertina è la rara Scotopelia Melanconica che l'autore giura di aver visto al Parco Lambro; l'ha disegnato e poi inciso su legno come gli altri nove volatili qui riprodotti, incontrati nei vari spazi verdi della città; compreso l'Aegonius Mediolanensis Insomnis, esemplare assai fragile, scoperto sul ramo di un ippocastano al Parco Sempione. Non meno bizzarri di questa fauna destinata all'estinzione sono gli esseri umani avvicinati da Gaetano Neri nelle vie della città.