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Architetture preromaniche e omayyadi nell'occidente europeo. Linee di ricerca
La coesistenza di molteplici proposte tipologiche, la creazione di sequenze spaziali ritmate, la ricerca di effetti di profondità, la tendenza a forti accenti chiaroscurali, l'eleganza sono gli elementi peculiari che i costruttori carolingi e asturiani sperimentano nelle architetture. Essi, pur essendo ancorati fortemente alla cultura antica, accolgono suggerimenti di altre popolazioni compresenti nei loro territori e realizzano architetture i cui caratteri figurali esprimono un'arte di corte orientata a rinnovare ideologicamente ad Aquisgrana l'antico impero dei Cesari e a Oviedo i fasti dell'antica capitale visigotica di Toledo. L'architettura ommayade nella penisola iberica presenta caratteri figurali diversi rispetto a quelli apparsi contemporaneamente negli altri territori occidentali dell'Europa ma un'indagine più attenta rivela che si tratta di un contrasto apparente. I principi architettonici che regolano le strutture architettoniche ommayadi e preromaniche europee occidentali sono fondati su una tradizione comune, quella classica, che è arricchita, però, nei singoli territori, da apporti aborigeni ed esterni (visigotici, bizantini, merovingi, anglosassoni). Questo substrato variegato non solo spiega il fascino che si avverte nelle soluzioni adottate tanto nell'architettura occidentale che in quella dell'emirato ommayade della penisola iberica alla stessa epoca, ma aiuta a comprendere meglio la fase di formazione e di sviluppo dell'architettura medievale europea. -
Raccontare le storie dell'arte. Educazione e capitale umano
Per oltre due secoli la convenzione ha considerato l'arte un'area separata dalla vita quotidiana, soprattutto dall'attività professionale. Un paradigma economico fondato sulla serialità manifatturiera non poteva che relegare creatività, intuizione estetica e costruzione espressiva in un limbo dorato nel quale l'arte giocava un ruolo etico in una società assetata di valori immutabili. In una fase di passaggio radicale in cui il sistema tardo-industriale cede il passo a una cornice economica, sociale e culturale fondata sulla conoscenza, segnata dall'esperienza e guidata dalle relazioni, l'arte e le sue mille narrazioni risultano il più incisivo snodo verso la costruzione di una nuova mappa strategica. La società contemporanea manifesta nuove urgenze di rappresentazione del sé e di strumenti critici. Utile nella formazione adolescenziale, efficace nell'apprendimento delle competenze, l'arte si mostra ancor più necessaria e cruciale nel suo potere infungibile di contro-bilanciare e indirizzare debolezze intrinseche nella comprensione e nell'espressione, che sono state spesso fonte di esclusione sociale e appaiono sempre di più fenomeni delicati cui è opportuno offrire adeguati strumenti cognitivi per limitarne la non convenzionalità. Il volume, nato dall'alleanza sinergica di tre professioniste attive in settori diversi ma contigui, offre un'analisi accurata e al tempo stesso ariosa della varietà di innesti che l'arte nelle sue diverse forme può realizzare con le mappe psicologiche, lo spettro neurologico, i percorsi formativi, il senso stesso della vita di tutti i giorni. -
Comunità e cooperazione. Un intervento sul benessere psicologico nel Salvador
All'origine di questo libro c'è una specifica esperienza di cooperazione internazionale sui temi del benessere psicologico e dello sviluppo di comunità, svolta a partire dal 2008 dall'associazione italiana ""Psicologi nel Mondo-Torino"""" in un piccolo centro rurale di El Salvador. Con riferimento a essa, l'obiettivo è quello di illustrare i principi ispiratori, il metodo e i risultati del lavoro svolto, ponendo particolare attenzione all'intervento sul trauma legato alla guerra civile attraverso l'attività di gruppi di narrazione e il supporto ai testimoni di una sessione di un """"Tribunale della Giustizia Restaurativa"""". Al di là di tale esperienza, tuttavia, il volume si propone anche di contribuire a una riflessione critica su un complesso di questioni che sono sollevate dalla realizzazione di un progetto di cooperazione in un campo psicologico e sociale, centrato su di una comunità rurale di un paese in via di sviluppo, come El Salvador, interessato non solo dall'eredità della guerra, ma anche da nuove e complesse sfide sociali. Questioni che hanno una evidente rilevanza pratica, ma che al tempo stesso si connettono a dibattiti teorici di primo piano nell'ambito delle scienze sociali e psicologiche contemporanee ed evocano concetti e parole-chiave - """"comunità"""", """"cooperazione"""", """"benessere psicologico"""", """"resilienza"""", """"trauma"""", """"memoria"""", """"globalizzazione"""", """"ricerca-azione"""", """"partecipazione"""" - che sono al centro di importanti dibattiti nella letteratura internazionale."" -
Boardgame interior design. Ricerca, progetto e comunicazione per lo spazio del gioco nella contemporaneità
Come progettare uno spazio ludico per adulti? Il giocare dopo l'infanzia ha recentemente intrapreso un processo di emancipazione dal fin troppo diffuso luogo comune di perdita di tempo, e incontra una sempre maggior attenzione da parte di pubblico, stampa, mercato. Al contempo, l'adulto oggi non si contenta di giocare in casa e ricerca un luogo ludico in grado di soddisfarne le esigenze. Occorre strutturare e formalizzare la versione adulta della ludoteca per bambini, definire caratteristiche e peculiarità dei luoghi in cui incontrarsi per passare qualche ora in compagnia. Il pregiudizio che colpisce il giocatore adulto ha impedito a questo genere di spazi di evolvere e svilupparsi per diventare nel corso degli anni realtà definite e chiare nel panorama delle attività pubbliche. Oggi si configurano come luoghi orfani non solo di uno studio legato all'Interior Design, ma anche della considerazione sociale. Il volume colma il vuoto teorico e progettuale attorno a questo tema e costituisce la base per una riflessione sulle realtà ludiche per adulti. Partendo dall'analisi del concetto di gioco, si descrivono la storia e la situazione attuale delle ludoteche e degli spazi per il gioco adulto, per arrivare alla proposta di un nuovo modello di spazio ricreativo - definito tramite linee guida metaprogettuali - che possa migliorare l'esperienza degli attuali giocatori e al tempo stesso attirare nuovi utenti, comunicando la propria essenza di luogo unico e funzionale. -
L' economia dell'arte contemporanea. Mercati strategie e star system
Nell'ultimo decennio si è assistito a una vera e propria trasformazione del commercio delle opere d'arte. La struttura del mercato dell'arte contemporanea è cambiata, soprattutto in seguito alla concorrenza generata dalle oltre 154 fiere che si tengono ogni anno in tutto il mondo e all'importanza degli investitori e dei fondi di investimento nel ramo dell'arte. La giustificazione finanziaria della detenzione degli asset artistici deriva dalla scarsa correlazione dei loro rendimenti con quelli delle altre attività e, quindi, dalla loro capacità di diversificazione del portafoglio. Tuttavia, l'investimento in arte è un'operazione delicata e complessa: non basta saper riconoscere un'opera e stimarne il possibile valore economico, bisogna anche conoscere il mercato e comprendere i meccanismi economici su cui si regge. Il volume analizza il sistema dell'arte contemporanea attraverso l'analisi dei comportamenti dei suoi principali operatori, sia sul versante della domanda (visitatori, collezionisti, imprese private) che su quello dell'offerta (gli artisti, i galleristi, le case d'aste e le fiere). L'obiettivo che guida il lavoro, è quello di integrare, attraverso modelli teorici e analisi empirica, l'economia industriale a discipline come la storia dell'arte, il marketing e la finanza, per analizzare e comprendere il mercato dell'arte contemporanea da una prospettiva interdisciplinare. -
E tu giochi? La valutazione del gioco simbolico in età evolutiva: l'Affect in Play Scale
L'Affect in Play Scale (APS) è uno strumento ideato per valutare il gioco simbolico (o di finzione) e si propone come ""finestra sullo sviluppo"""" per la valutazione delle funzioni cognitive e affettive del bambino in età prescolare e della scuola primaria. Nell'area dell'assessment in età evolutiva era sentita da tempo la necessità di strumenti evidence-based fondati sul gioco per la valutazione del funzionamento psicologico. Con l'APS, ideato da Sandra Russ - co-autrice di questo volume - si compie dunque una svolta teorico-metodologica in quanto si costruisce una delle poche misure basate su un esplicito modello operazionale teorico, valide ed empiricamente fondate. Le autrici propongono qui la validazione italiana dell'APS in un vasto campione di bambini di età compresa tra i quattro e i dieci anni, con l'obiettivo di fornire al professionista, allo specializzando e allo studente uno strumento per il play assessment. Lo strumento fornisce dati normativi e profili di funzionamento in grado di supportare lo psicologo nella valutazione dello sviluppo cognitivo e affettivo del bambino attraverso l'osservazione della più semplice delle attività così come nella valutazione di programmi di prevenzione e/o di intervento per il monitoraggio dei progressi nel gioco e delle funzioni ad esso connesse. Una parte del volume è inoltre dedicata a esemplificazioni cliniche che consentono di integrare le componenti normative con un'interpretazione idiografica del funzionamento del bambino."" -
Ambienti narrativi, territori di cura e formazione
Alcune domande guidano i diversi contributi ospitati in questo volume: qual è il senso e il valore della narrazione? Perché coltivare contesti e pratiche narrative di cura e di formazione? Quali le competenze, le avvertenze, le opportunità e i presupposti culturali facilitanti queste pratiche nelle organizzazioni dedite alla cura? Per operare in questa direzione vanno seguiti percorsi formativi specifici, centrati a loro volta su registri narrativi, esperienziali e riflessivi e su pratiche di scrittura autobiografica. Occorre allora ripensare i saperi della pratica clinica ed educativa; forse anche ripensare tout court la formazione dei professionisti della cura. Ripartire dall'esperienza narrata va considerata oggi un'urgenza assoluta: per coltivare la capacità e il piacere di pensare insieme, la cura della mente e l'arte del domandare; per pervenire ad una conoscenza personale concernente il capire chi si è e si può essere veramente, per entrare in contatto con la nostra vita interiore e favorire itinerari compositi, dove soste rigeneranti si accompagnano a impreviste perlustrazioni, per darci forma aprendoci a svelamenti e sentieri inediti. Esiste poi una altrettanto urgente necessità di ripensare le nostre organizzazioni, i luoghi e i territori di cura che ci appartengono e ai quali apparteniamo. Una pratica formativa narrative-based può allora proporsi come pratica di libertà e speranza e contribuire così a rivitalizzare relazioni organizzative. -
Internazionalizzazione digitale. Come vendere on line nei mercati esteri
Negli ultimi anni le imprese che mostrano performance economiche migliori sono spesso anche quelle più attive nei mercati esteri e sempre di più la presenza all'estero si avvale di strumenti virtuali, realizzando un processo di ""internazionalizzazione digitale"""": il presente lavoro si propone di fornire ad imprenditori e manager un contributo di metodo e suggerimenti operativi, su come approcciare ai mercati internazionali, ricorrendo agli strumenti messi a disposizione dalla Rete. Nelle prime fasi di sviluppo di Internet sembrava che l'e-commerce potesse annullare la distanza fisica fra buyer e seller, eliminando """"barriere"""" geografiche e accorciando i canali distributivi. L'annullamento della distanza fisica, ampiamente avvenuto in alcuni settori, ha incontrato però alcuni limiti se non altro per le problematiche di natura logistica. Ma ancor più rilevante è il persistere delle """"distanze culturali"""". Oltre alle differenze culturali, in molti Paesi sono differenti anche gli strumenti e le piattaforme utilizzate. Internazionalizzare un'impresa per via digitale implica quindi una serie di scelte più o meno complesse che, nel loro insieme, compongono la strategia di presenza estera on line. Le tre principali componenti di tale strategia sono le seguenti: la costruzione o l'adattamento del sito web e del marketing online a supporto, le attività di comunicazione sui social network ed eventualmente l'individuazione delle più adeguate piattaforme digitali di vendita."" -
Oltre la sindrome del vilcoyote. Politiche culturali per disegnare il futuro
Vi ricordate Wile E. Coyote, o anche Vilcoyote come spesso lo si è chiamato da noi? Ve lo ricordate sospeso tra le gole della Monument Valley, inconsapevole del vuoto sotto di lui e che, solo dopo essere stato perfidamente avvertito della situazione, precipitava al fondo del baratro in un lampo di autocoscienza capace di ripristinare la gravità? Bene, chiacchierando una sera, sollecitati dal nostro comune amico Francesco a riflettere sulla situazione culturale di oggi nel nostro Paese, abbiamo condiviso la sensazione di ripetizione ossessiva dove, ancora una volta, le politiche culturali fossero sospese nel vuoto di un abisso, che, ancora una volta, non fosse così immediata la percezione di questo abisso e che quindi, ancora una volta, qualcuno ci potesse risvegliare (consapevolmente? inconsapevolmente?) per farci cadere giù. E, sentendoci, in qualche modo, almeno benevolmente, dalla parte di Wile E. Coyote ci siamo chiesti: ma non ci sarà mai una volta che qualcuno lo avvisi della destinazione finale e che gli eviti così di precipitare, ancora una volta e inesorabilmente, verso il fondo? Questo libro nasce così. Da una riflessione che sentiamo farsi urgente, dalla voglia di lanciare un avvertimento, dal desiderio di provocare altri pensieri. L'intento è di provare a leggere la situazione attuale della cultura e di proporre alcune indicazioni su cosa potrebbe essere fatto in un domani prossimo. -
L' identità culturale delle aziende
Il successo di un'impresa, tradizionalmente, si considera fondato sulla costruzione della sua immagine esterna: un approccio che ha raggiunto la massima espressione nella valorizzazione del brand. La pura apparenza, tuttavia, sembra oggi insufficiente di fronte a consumatori che apprezzano e ricercano l'autenticità di un'impresa, la sua capacità di porsi su un piano relazionale e la sua visione del mondo. La grande importanza assunta dalla CSR dimostra che l'azienda, prima di tutto, deve far emergere un modo di essere e che quest'ultimo ne condiziona direttamente il business. Per l'impresa diventa fondamentale avere un'identità. Questo libro non solo cerca di spiegare in cosa essa consista, ma ne isola una componente - l'identità culturale - che più di tutte entra in contatto con la percezione affettiva del pubblico. Le scelte valoriali più profonde e singolari, i comportamenti, l'immaginario, la capacità di condividere all'esterno forme di appartenenza collettiva e aree di interesse che travalicano il campo della produzione stretta sono tutti elementi che possono rendere unica un'impresa, differenziandola dai concorrenti. Il volume entra nel dettaglio degli strumenti strategici e comunicativi che l'impresa deve utilizzare per valorizzare il suo percorso di autoconsapevolezza e definizione della propria identità culturale; il testo fornisce così alle aziende una guida per migliorare la propria posizione sul mercato facendo partire l'azione fuori dal mercato. -
Storia della Croce Rossa in Toscana dalla nascita al 1914. Vol. 2: Documenti.
La storia della CRI in Lombardia, con Milano primo Comitato a formarsi, ha avuto la dignità di due volumi dedicati. Che avrebbe pensato Dunant, il padre della Croce Rossa, a Firenze e amico con un tal Corsini, poeta e letterato di secondo piano, che fonderà la CRI a Firenze? C'è una spinta entusiasta, volontaristica, internazionale e libertaria. La Toscana non poteva essere seconda alla Lombardia. -
Il divano è meglio di Freud. I fattori aspecifici in psicoterapia e nelle professioni d'aiuto
Le psicoterapie sono metodologie terapeutiche che si rifanno a modelli del funzionamento del mentale; la diversità dei modelli proposti impone anche una diversità di metodo terapeutico, a cui concorrono fattori di cura specifici, in quanto legati a quel modello. Ma ogni psicoterapia riconosce anche alcuni fattori aspecifici che agiscono nel processo di cura, aspecifici perché non legati ad alcun modello e comuni perché presenti in ogni o nella maggior parte delle metodologie operative. Questo libro, nel mentre raccoglie dalla letteratura e dall'esperienza personale di terapeuta e formatore dell'autore le descrizioni del maggior numero di questi fattori, afferma anche che i fattori comuni e/o aspecifici sono estremamente importanti per il risultato e, a volte, anche più importanti dei fattori specifici del modello stesso. In estrema sintesi: i fattori comuni e/o aspecifici delle psicoterapie sono eticamente più validi dei fattori specifici (legati al modello); i fattori comuni e/o aspecifici delle psicoterapie hanno un loro intrinseco contenuto terapeutico; i fattori comuni e/o aspecifici delle psicoterapie sono attivi anche nella maggior parte delle professioni d'aiuto; i fattori comuni e/o aspecifici delle psicoterapie, proprio in quanto intrinsecamente terapeutici, necessitano di una formazione mirata e particolareggiata. -
Giocosofare. Imparare a ragionare e fare filosofia giocando
È il chiedersi sempre ""perché?"""" che accomuna bambini e filosofi: come il filosofo anche il bambino non si accontenta di risposte scientifiche ma insiste nel capire a fondo le cose della vita, per sedare le sue ansie esistenziali. Se il bambino, ad esempio, vuol sapere """"Perché moriamo?"""", non è certo interessato a una lista di cause di morte, bensì vuol essere informato sul possibile senso della morte. L'adulto resta sempre disarmato di fronte a domande esistenziali e tende a sfuggirvi o a dare risposte preconfezionate anziché incoraggiare il bambino a porsi altre domande. Questo comporta purtroppo la perdita della curiosità. Questo testo vuole presentare un metodo per interrogarsi nel modo giusto e accedere a risposte personali, sia pur provvisorie. Vuole insegnare a genitori, educatori e insegnanti come seguire i propri bambini nelle loro curiosità e accompagnarli, giocando, nel mondo del perché passando attraverso la porta della riflessione filosofica. In questo libro troverete esempi di dialoghi tra genitori e figli, nonni e nipoti, insegnanti e alunni, tratti da esempi di vita vissuta. E reincontrerete le vostre domande di bambino."" -
Offline è bello. Il percorso di Digital Detox per migliorare relazioni, lavoro e benessere
Quante volte ci è capitato di essere a cena con amici o colleghi e di vedere che, invece di parlare con noi a tavola, questi cominciano a navigare sul proprio smartphone e a chattare con altri? Oppure a controllare ossessivamente le notifiche di Facebook nell'attesa di un ""mi piace"""" sui loro post? Al di là della maleducazione, il problema è che questo tipo di cattive abitudini ha ricadute negative anche nell'ambito professionale impattando sulla gestione del tempo o sull'attenzione dedicata a ciascuna singola attività. Ci viene chiesto di essere tutti multitasking, seguiamo troppe attività contemporaneamente, lavoriamo con informazioni e messaggi che arrivano da diverse fonti e inevitabilmente facciamo più fatica a portarle a compimento in maniera sistematica. E allora? Digital Detox! Disintossichiamoci per il nostro bene. Non demonizziamo il web o le piattaforme. Ma capiamo i pericoli di un uso eccessivo e incontrollato e cerchiamo soluzioni efficaci. Questo manuale vuole portare il lettore a un uso più consapevole e produttivo delle tecnologie web, social e mobile, proponendo due percorsi per abbattere gli effetti collaterali del digitale: uno dedicato ai singoli individui, l'altro alle aziende. Vi troverete, dunque, strategie pratiche per migliorare le relazioni interpersonali e la qualità del vostro lavoro e riuscire così a raggiungere un maggiore benessere sia nella vita personale sia in quella professionale."" -
Team leadership e comunicazione operativa. Principi e pratiche per il miglioramento continuo individuale e di team
La leadership e il Project Management toccano a fondo la capacità di condurre e ispirare persone, team e organizzazioni verso uno scopo. Chi dirige persone o gruppi con vera passione sente prima o poi il bisogno di migliorare le proprie modalità di comunicazione e quindi la propria leadership. Per farlo, uno dei modi più efficaci è ispirare la propria comunicazione e la propria leadership non a ""regolette preconfezionate"""" che valgono in sostanza nulla, ma piuttosto a dei """"principi guida"""". La difficoltà decisionale è spesso dovuta alla perdita di principi ispirativi, ancoraggi solidi che possano guidare le scelte. Alcune tracce degli oltre 20 principi guida che suggerisce questo manuale: Primo Principio: qualsiasi team - per quanto dotato di supporti materiali e tecnologie - è composto da persone, da esseri umani, con i pregi e difetti che questo comporta. Secondo Principio: chi dirige un team è anch'egli una persona, e porta nel team tutto il proprio repertorio personale positivo e negativo, capacità e valori, energie o limiti, la propria storia. Conoscere se stessi e lavorare su di sé diventano un obbligo positivo e forte. Terzo Principio: in un team vero, le persone interagiscono e comunicano tra di loro per potersi organizzare. Quindi, la qualità della loro comunicazione farà la differenza. Un testo di riferimento ricco di suggerimenti e tecniche per riuscire a condurre team ad alte performance e realizzare Project Management d'eccellenza."" -
La mia pubblicità
Emanuele Pirella ha creato numerose campagne che possono essere considerate fondamentali nell'evoluzione della pubblicità nel nostro Paese. Scomparso nel 2010, ha lasciato numerosi articoli che vengono qui per la prima volta selezionati e organizzati. Con lo scopo di evidenziare la sua concezione della pubblicità. Perché possa rappresentare ancora oggi uno strumento utile per coloro che già lavorano nel mondo della comunicazione d'impresa e per coloro che vi si avvicinano per la prima volta. Pirella è stato paradossalmente un grande personaggio del mondo della pubblicità soprattutto perché non è stato soltanto un pubblicitario. Si è infatti costantemente interessato a numerosi altri ambiti. Come ha scritto, ""Guai a chi non si informa su tutto, i nuovi poeti inglesi, gli ultimi videoclip, i film appena usciti. Guai a chi non amplia le sue emozioni, girando in autobus, mettendosi in difficoltà, provando la pianura della solitudine e i vicoli delle grandi feste"""". Perché Pirella era pienamente consapevole che per comunicare al meglio è prima di tutto necessario conoscere a fondo la cultura dei propri interlocutori."" -
Italian manager. Guida per far carriera manageriale
Diventare manager! È il ruolo a cui molti giovani aspirano, ma pochi sanno come arrivarci. Non esiste una laurea in management: ai posti di comando in azienda si accede dopo un lungo tirocinio. Questo libro offre un quadro completo e aggiornato d'informazioni utili per chi vuole prepararsi a intraprendere questa professione: il percorso formativo, i compiti e le prospettive di carriera, le modalità per gestire i rapporti con i vertici aziendali. Grazie ai suggerimenti diretti di un cacciatore di teste, vengono analizzati come si svolgono i colloqui di selezione per le assunzioni e i contatti segreti per chi sceglie di cambiare datore di lavoro. In particolare, si approfondiscono gli strumenti metodologici e le competenze che deve avere un manager oggi per guidare l'impresa verso risultati performanti, in un contesto sempre più competitivo e digitalizzato. Vengono svelati alcuni segreti dei selezionatori ed individuati - anche mediante interviste dirette con manager di successo - le caratteristiche culturali, motivazionali e relazionali dei leader aziendali più famosi. Senza trascurare le cosiddette ""risorse intangibili"""" (un marchio prestigioso, una tecnologia esclusiva, un'organizzazione di vendita efficiente e ben motivata, un clima positivo di relazioni) fondamentali nella valutazione di un'impresa. In chiusura, un utile Glossario dei termini inglesi di management aiuta a decifrare il significato di oltre 250 parole misteriose del linguaggio dei manager."" -
Paradosso dell'infanzia e dell'adolescenza: attualità, adultità, identità. Per una pedagogia dell'infanzia e dell'adolescenza
A livello socio-culturale la comprensione dell'infanzia e dell'adolescenza come età di diritti e di identità è ormai acquisita. Perché allora paradosso del sentimento dell'infanzia e dell'adolescenza? Perché se per paradosso intendiamo un presupposto, un'opinione genericamente riconosciuta come valida che non viene però praticata nella realtà, e per sentimento un comune contenuto mentale, uno stato d'animo, una condivisa condizione cognitiva-affettiva, oggi possiamo affermare che le società del nuovo millennio dichiarano un sentimento nei loro confronti carico di riflessioni, attribuzioni di senso e soggettività significante, mentre l'esperienza ci consegna ancora una realtà infantile e adolescenziale al centro di interventi frammentari e contraddittori in cui tali soggetti vengono usati e ""abusati"""" nelle modalità più varie. Il volume ha l'obiettivo di offrire a tutti gli operatori che se ne occupano (insegnati, genitori, educatori, politici, assistenti sociali ecc.) un punto di vista alto della Pedagogia dell'infanzia e dell'adolescenza affinché, con la distanza necessaria ad osservare tali soggetti nella loro complessità e senza ignorare tutte le problematiche legate a un loro possibile disagio esistenziale, possano mettere a fuoco i diversi aspetti e le manifestazioni che ne caratterizzano gli aspetti pratici necessari al loro sviluppo esistenziale e formulare, attraverso l'attivazione di una nuova alleanza, ipotesi d'intervento che ne guidino l'azione educativa."" -
Il tennis e l'arte di allenare la mente. Per vincere in campo e nella vita
Nel tennis siete soli contro l'avversario: potete contare soltanto su di voi e sulla vostra abilità. Eppure tecnica, tattica e fisico non sono tutto, perché in qualsiasi sport spesso è la ""testa"""" che fa la differenza. Dunque una scelta intelligente è allenare anche la mente per diventare giocatori tenaci, concentrati, capaci di gestire ansia e tensioni, pronti a sfruttare le debolezze dell'antagonista e autentici """"killer"""" dei punti importanti. Questo libro vi aiuterà a rinforzare i colpi mentali grazie a specifiche tecniche e vi suggerirà come comportarvi nel match invisibile che, durante ogni incontro di tennis, ognuno gioca con se stesso, con i propri dubbi e conflitti, contro un avversario interiore a volte più forte di quello reale. Sarà, così, più facile vincere anche il match """"vero"""". Seguendo il percorso di allenamento mentale presentato in questo libro, troverete in voi stessi il sostegno psicologico che vi serve per: prepararvi mentalmente alla partita; sconfiggere ansie e paure; rinforzare l'autostima; pensare da professionisti; ricordarvi che esiste anche l'avversario; imparare dalla sconfitta e dalla crisi. Molti dei suggerimenti proposti vi saranno utili non soltanto nel tennis ma anche nella vita, perché spesso l'esistenza sembra una continua sfida."" -
Pedagogia e medicina: un incontro possibile. Un'esperienza di ricerca in salute mentale
Il testo intende esplorare l'incontro possibile tra due discipline diverse, quella medica e quella pedagogica, nella concreta e quotidiana pratica lavorativa. Prendendo a riferimento il settore della salute mentale, vengono presi in esame alcuni profili professionali del settore medico e del settore pedagogico, considerando innanzitutto la loro formazione: l'agire professionale è, infatti, costituito da dimensioni pratiche e teoriche, che il percorso formativo cerca di costruire nei futuri professionisti. Le discipline di riferimento dei professionisti considerati, medicina e pedagogia, vengono poi accostate e confrontate attraverso il concetto di ""cura"""", fondamentale per entrambe. Parte centrale del volume è l'esperienza contenuta nel quarto capitolo in cui al lettore viene presentato un progetto di ricerca qualitativa in ambito educativo, realizzato in due servizi che si occupano di salute mentale, volto a osservare se e come avvenga nella pratica lavorativa quotidiana dei professionisti l'incontro tra disciplina medica e pedagogica. Il testo si offre quale utile strumento sia per gli studenti di discipline pedagogiche che intendono approfondire il tema dell'agire educativo nei contesti sanitari sia per professionisti dell'educazione e del settore sanitario che già si trovino ad operare in servizi in cui quotidianamente sono chiamati ad un possibile incontro tra professionisti che, seppur diversi, si trovano ad operare insieme per mettere in atto pratiche di cura.""