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Teoria e pratica del servizio sociale: un'introduzione
Nella loro attività quotidiana gli assistenti sociali sono chiamati a prendere decisioni importanti per la tutela e il benessere delle persone. Fare riferimento a precisi assunti teorici può migliorare la comprensione di determinati comportamenti o atteggiamenti. Le teorie costituiscono indirizzi e informazioni che si devono confrontare con la pratica. Quindi più che guidarla, la informano. Come senza una buona pratica è difficile immaginare di costruire una buona teoria, così senza una buona teoria può essere problematico agire sul piano pratico in modo efficace. Che rapporto intercorre tra teoria e pratica nel servizio sociale? Quali sono le principali teorie di riferimento per gli assistenti sociali? E che tipo di concrete implicazioni metodologiche una solida preparazione teorica può avere nel lavoro dell'assistente sociale? Il volume si propone di fornire delle risposte esaurienti a questi interrogativi presentando le principali teorie che informano la pratica del servizio sociale e le relative implicazioni sul piano delle metodologie e delle tecniche utilizzabili nel lavoro quotidiano. Offrendo un quadro articolato che comprende sia le teorie classiche che le nuove concettualizzazioni al centro del dibattito internazionale e nazionale sul servizio sociale, l'opera si presenta come uno strumento fondamentale sia per gli studenti che iniziano il percorso per diventare professionisti che per gli operatori esperti che intendono qualificare il proprio lavoro. -
Crimini contro le donne. Politiche, leggi, buone pratiche
Ogni volta che una donna viene uccisa per mano di un uomo si aggiorna il contatore delle morti da relazione, ci si indigna ma poi ci si rassegna. Nelle testate giornalistiche la notizia scivola sempre più in basso. Eppure i femminicidi sono tragedie assolutamente evitabili. Le convenzioni e le leggi, in Europa e in Italia, ci sono. Le politiche pensate per creare un diverso approccio culturale nei confronti del rispetto del genere femminile anche. Si tratta allora di lavorare sulla cultura, di applicare gli istituti, di fare i processi in maniera intelligente, di lavorare con un approccio multidisciplinare sul caso, di formare tutti gli operatori che vengono a contatto con una donna vittima di violenza. L'Autore ha voluto raccogliere tutto il materiale esistente - convenzioni internazionali, leggi nazionali, provvedimenti di indirizzo politico, buone pratiche adottate - per creare uno strumento di informazione e di formazione utile a tutti i soggetti - magistrati, avvocati, operatori di polizia giudiziaria, assistenti sociali, operatrici dei centri antiviolenza, personale sanitario - che ogni giorno, per passione o per necessità, si trovano a contatto con una donna vittima di una delle tante forme di violenza che l'inadeguatezza del genere maschile è in grado di provocare. Nel capitolo introduttivo Non è mai l'otto marzo l'autore ha voluto però raccontare, con un linguaggio libero e poco tecnico, tutto quello che si nasconde realmente dietro il fenomeno della violenza di genere, dalla difficoltà ad operare, ai pregiudizi esistenti, agli effetti anche terapeutici di un processo penale condotto con sensibilità e capacità. Crimini contro le donne è dunque un libro poliedrico perché presenta tratti narrativi e da manuale agile ed è corredato da una serie di strumenti utili per chi deve poi concretamente operare con la sofferenza. Con il chiaro messaggio che in questo settore l'improvvisazione non è consentita. -
Limiti e sfide della rappresentanza politica
Sull'onda della sfiducia generalizzata nei confronti della vita pubblica, è diventato ormai un luogo comune affermare che la rappresentanza sia in crisi, insieme alle istituzioni che l'hanno incarnata - parlamenti ed elezioni, partiti e sindacati - e più in generale all'intera classe politica, costituita appunto da rappresentanti eletti. Giunti nell'epoca del post-moderno, siamo forse alla vigilia di una mutazione genetica della democrazia stessa? Si è trasformata quest'ultima in una postdemocrazia, come alcuni sostengono? O forse sarebbe più opportuno parlare di ""sfide"""" alla democrazia, se non addirittura di democrazia post-rappresentativa, o di qualche altro genere di post-ismo? In questo volume abbiamo ridotto tali sfide a due momenti interni al mondo della politica democratica: la sfida delle regole e la sfida degli attori. Entrambe le articolazioni sono rivelatrici di un duplice deficit: di efficacia - o di capacità di problem solving - e di legittimità, l'attitudine cioè ad alimentare l'accettazione e la fiducia nelle istituzioni. Il principio rappresentativo veicola una domanda di """"responsabilizzazione"""" del potere. Nel contempo, la rappresentanza nasconde una contraddizione interna, costituita dalla distanza tra l'affermazione della supremazia della volontà generale e la realtà sociologica; c'è, in altre parole, una tensione intrinseca tra la definizione filosofica di democrazia e le condizioni della sua istituzionalizzazione. La rappresentanza corre così il rischio di porre una paratia tra popolo e governo: ciò da un lato riduce opportunamente la tensione e l'intensità della lotta politica, dall'altro introduce una divisione dei compiti che fa della politica un settore specializzato gestito da esperti, cioè da professionisti del potere. La sfera della rappresentanza rischia di conseguenza di apparire un ambito a sé, autoreferenziale."" -
Ventitreesimo rapporto sulle migrazioni 2017
Le dinamiche del fenomeno migratorio in Italia e in Europa stanno subendo nuove trasformazioni. In questo Ventitreesimo Rapporto Fondazione ISMU stima che la popolazione straniera in Italia abbia raggiunto, al 1° gennaio 2017, 5 milioni e 958mila unità di presenze e analizza i nuovi scenari migratori che vanno configurandosi nel nostro Paese e nel resto d'Europa. Il volume infatti mette in evidenza come ancora una volta, nel 2017, l'emergenza sbarchi abbia costituito uno dei temi più rilevanti nell'agenda politica e nel dibattito pubblico in Italia. Se nel 2016 gli arrivi via mare sono diminuiti drasticamente in seguito all'accordo UE-Turchia, che ha di fatto interrotto il flusso sulla cosiddetta rotta balcanica, l'emergenza migranti non è certo risolta. Le gravi crisi che hanno colpito numerosi Stati del continente africano e di ampie aree del Medio Oriente hanno continuato a determinare un notevole afflusso di migranti in Italia, che è ritornata a essere la principale porta per l'Europa nel Mediterraneo, anche se a partire dall'estate 2017, in controtendenza rispetto al passato, si è registrato un deciso decremento degli arrivi. Oltre alle consuete aree di interesse (demografia, normativa, lavoro, scuola, salute), il volume approfondisce alcune tematiche di grande attualità, quali il radicalismo islamico, il rapporto tra Europa e migrazioni, il fenomeno dei minori non accompagnati. Queste tre ultime tematiche sono state assunte da ISMU quali sue linee strategiche. Il volume dedica inoltre una particolare attenzione allo scenario internazionale, alle recenti elezioni che si sono svolte in Europa, alle politiche di integrazione italiane ed europee, al diritto di asilo. Completa il testo un'analisi sulle migrazioni negli Stati Uniti, in Cina e Australia, nonché sulla situazione politica in Medio Oriente. -
Contro la violenza di genere: tra formazione ed intervento. Riflessioni da una ricerca nella Repubblica di San Marino
Il tema del contrasto alla violenza di genere rappresenta un argomento di vitale importanza a livello internazionale nella prospettiva della costruzione di una società più equa, più inclusiva, più attenta a rispettare le differenze di qualsiasi natura e a trasformarle in risorse al servizio di una maggiore qualità dello sviluppo della vita nel pianeta. Il saggio, muovendo da una breve disanima del dibattito contemporaneo sul tema, presenta le ricadute che la Legge del 20 giugno 2008 n.97 ""Prevenzione e repressione della violenza e di genere"""" ha avuto in termini di risultati formativi e di sensibilizzazione sulla popolazione coinvolta nella Repubblica di San Marino. In particolare, lo studio, dando voce ai diversi interlocutori che hanno partecipato alla ricerca, intende evidenziare i cambiamenti introdotti nelle procedure formali all'interno dei servizi presenti sul territorio e nell'approccio culturale e comportamentale alla questione di genere e di violenza contro le donne da parte di coloro che hanno partecipato alle attività svolte. Lo studio intende, inoltre, individuare il bisogno formativo in argomento per fondare l'elaborazione di un programma capace nel tempo di consolidare e ampliare ulteriormente le conoscenze e le competenze acquisite dai professionisti coinvolti."" -
Creatività & pubblicità. Manuale di metodologie e tecniche creative. Con un'antologia di autori vari
Si può insegnare la creatività? Oppure è una predisposizione naturale? Ma in questo caso, quanti la possiedono senza esserne consapevoli? Un manuale per la creatività e la pubblicità nato dopo oltre un trentennio di attività e diversi anni di insegnamento, tenta di spiegare i meccanismi logici e le regole del mestiere. Non pretende di insegnare, al massimo di suggerire, perché la creatività è fatta di contraddizioni, di negazioni, di opposizioni, di innovazioni. Ma molte delle regole di base rimangono, se non altro per essere contraddette. La professione del pubblicitario, inoltre, non è fatta solo di creatività, ma si basa su un bagaglio di norme che è quantomeno necessario conoscere, perché la pubblicità risponde alle necessità delle imprese, ma coinvolge tutta la società. Se questo testo si rivolge direttamente ai giovani pubblicitari e agli studenti, costituisce anche per gli addetti ai lavori l'occasione per riflettere sul ruolo e sui cambiamenti che hanno caratterizzato questa professione negli ultimi trent'anni; cambiamenti straordinari, ma che, sostiene Marco Vecchia nella prefazione al libro, non possono prescindere dalla conoscenza delle tecniche di base. -
Disagio e dipendenza nell'adolescenza. Una ricerca nelle scuole marchigiane: riflessioni e prospettive
L'adolescenza come fase specifica di passaggio è un periodo particolarmente delicato per le difficoltà che l'adolescente può incontrare nel processo di costruzione della propria identità, individuale e sociale. In quest'ottica, da più parti si sottolinea l'esigenza di un approccio integrato, capace di leggere alcune condotte giovanili, quali il consumo di sostanze o altri comportamenti ""a rischio"""", nella cornice ambientale e sociale all'interno della quale si sviluppano. In tale prospettiva, i fattori di rischio e quelli protettivi possono intrecciarsi in modo complesso producendo esiti del tutto differenti. È in questa direzione che si muove la ricerca qui presentata, che si pone come un'indagine esplorativa sulla percezione dei giovani e degli adulti di riferimento in merito alle caratteristiche delle varie forme di dipendenza - sia legali che illegali - e alla loro diffusione, nel territorio marchigiano, tra gli adolescenti di 14-18 anni. L'obiettivo del lavoro è stato quello di esplorare la complessità dei vissuti dei ragazzi e di fare luce sugli aspetti che possono essere un preludio alle diverse forme di dipendenza."" -
Il DNA delle vendite. Decidere, negoziare e accordarsi in modo etico e strategico
Il modello Decidere-Negoziare-Accordarsi è il frutto di anni di studio e moltissime prove sul campo. Basato sul Processo Decisionale d'Acquisto, applicato in tantissimi settori diversi, trae ispirazione dai principi di base della vendita che si sono affermati negli anni '90 - tra cui il modello di Mario Silvano - e si arricchisce delle evoluzioni più significative del marketing emotivo e delle straordinarie metodologie del neuroselling. In questo libro - pensato in primo luogo per i professionisti delle vendite, i sales area manager e i responsabili di reti commerciali - il metodo innovativo DNA delle vendite viene descritto passo dopo passo: l'obiettivo è fornire una conoscenza di base dei meccanismi mentali, emotivi e tattici che limitano o potenziano le decisioni d'acquisto. Le strategie e le modalità descritte e applicate in tutto il percorso hanno un carattere persuasivo molto forte; per questo, la visione ispiratrice del modello si fonda non solo sulla conoscenza dei meccanismi decisionali e delle tecniche mentali persuasorie, ma soprattutto su un loro equilibrato utilizzo: per apprendere e far funzionare i meccanismi dell'influenza personale e della persuasione efficace ai fini di una vendita davvero vincente, non si può prescindere da un loro utilizzo etico (il fine che giustifica i mezzi utilizza mezzi che sono sempre giustificabili?). Che si tratti di cosa avere questa sera per cena, di dove andare in vacanza l'anno prossimo o, soprattutto, di negoziare con il vostro miglior cliente, avrete in mano le chiavi della vendita persuasiva efficace per negoziare in ogni momento con ogni persona su ogni argomento. -
Visabilità. Il giubileo dei malati e dei disabili
"Visabilità"""" offre uno sguardo sulla rappresentazione della disabilità e della malattia a partire da una ricerca svolta a Roma durante i giorni dedicati al Giubileo della Misericordia. Si inserisce in una tradizione di studio mirata a comprendere l'evento giubilare, pur partendo da una sua autonomia metodologica e da obiettivi conoscitivi legati anche all'impatto sociale dei nuovi media. Nell'era della diffusione delle immagini, complici le tecnologie sempre più user-friendly e la partecipazione alla rete anche in ambito religioso, come ci si comporta quando l'attenzione è rivolta al malato e al disabile? Una ricerca visuale, di cui le fotografie digitali sono la base conoscitiva: quelle dei ricercatori e quelle dei giubilanti. I contributi del volume ne presentano alcune negli inserti che lo arricchiscono, raccontandoci con gli strumenti dell'analisi sociologica un evento unico nel suo genere, ma utile anche a riflettere sul cambiamento dei costumi e della rappresentazione sociale del sé. Si passa dalla descrizione e interpretazione cronologica dell'evento effettuata con gli occhi dei giubilanti e dei ricercatori coinvolti ad approfondimenti ad hoc lungo le tematiche emergenti con cui è stato analizzato e studiato il materiale, conducendo il lettore dall'evento in sé a riflessioni più vaste, dall'organizzazione alle articolazioni delle relazioni sociali e alla loro intensità, dalle reti sociali di comunità e territoriali al web." -
Affidamento familiare. Profili fiscali, contributivi, ISEE e amministrativi
"Ogni affidamento familiare nasce ed è reso possibile dal coinvolgimento di più soggetti e attori, ciascuno dei quali svolge un ruolo preciso all'interno del progetto di affidamento: il bambino, i membri della famiglia affidataria o la persona singola affidataria, gli operatori dei servizi competenti in materia di affidamento familiare, l'autorità giudiziaria, gli operatori del privato sociale e degli altri soggetti coinvolti"""" (dalle Linee di indirizzo per l'affidamento familiare del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali). I compiti degli affidatari non si esauriscono nell'accudimento del minore ma richiedono la conoscenza e il rispetto di normative indispensabili per lo svolgimento del loro ruolo (residenza, viaggi, titoli di soggiorno per i minori stranieri, rapporti con le autorità sanitarie e scolastiche, ecc.). Infatti i soggetti coinvolti nel progetto di affidamento si trovano, di frequente, ad affrontare problematiche di natura fiscale, contributiva e assistenziale che coinvolgono i minori accolti. Il testo, articolato in FAQ (Frequently Asked Questions), riprende l'esperienza maturata all'interno del Tavolo Nazionale Affido e del Coordinamento Nazionale Servizi Affido a cui sono state segnalate numerose questioni e richieste di chiarimenti da parte di affidatari e operatori dei servizi sociali territoriali. Le risposte fornite sono state elaborate sulla base di uno studio aggiornato delle normative di settore, raffrontate con le peculiarità della condizione giuridica del minore in affidamento familiare nonché attraverso l'interpretazione autentica contenuta in circolari e istruzioni operative applicabili su tutto il territorio nazionale, quali risposte a interpelli nazionali e locali, promossi dal Tavolo Nazionale Affido, Coordinamento Nazionale Servizi Affido e Garanti per l'Infanzia Regionali, i cui testi sono integralmente riportati nell'Appendice del volume. La presente pubblicazione persegue il fine di fornire ai destinatari strumenti idonei per l'applicazione delle normative e facilitare il compito degli affidatari nei rapporti con gli interlocutori istituzionali." -
Turno di parola. Rianimatori «a nudo» 7 giorni su 7
Sette medici rianimatori si ""svestono"""" delle loro divise verde smeraldo e conducono il lettore in uno dei tanti reparti di Terapia Intensiva Pediatrica nascosto tra i corridoi di un ospedale italiano. Luoghi sacri dove si combatte per la vita, misteriosi perché spesso inaccessibili, difficili perché la posta in gioco è alta e dolorosi perché mettono i loro abitanti di fronte all'ineluttabile, all'imprevedibile, al non umanamente possibile. Sostenuti da un'Associazione che ha creduto nell'importanza del benessere psicologico dei curanti, accompagnati da una psicologa forestiera, spogliati dall'urgenza del """"dover fare"""" e spinti dall'impellenza delle emozioni strabordanti e difficili da contenere e gestire, hanno gridato. Dal loro grido nasce questo volume: un testo di medicina narrativa che racconta la settimana di un rianimatore """"a nudo"""" con le sue questioni da risolvere, i suoi dubbi, le sue riflessioni, le sue paure, le sue emozioni. Una settimana e mezzo raccontata nella sua ciclicità, ripetitività apparente, imprevedibile monotonia. Raccontata da chi la vive, da chi la sente, da chi la soffre. Ogni capitolo e giorno della settimana affronta alcuni degli argomenti meno conosciuti di un reparto di Terapia Intensiva: la cronicità della malattia, il dolore del bambino, l'imprevedibilità, la morte e la donazione. Un libro scritto a più mani ma con un solo cuore: quello di chi ogni giorno, nel suo piccolo, cerca di fare la differenza, di lunedì come di domenica, a Natale e a Ferragosto. Restituendo vite compromesse e compromettendosi."" -
Spazi fuori dal Comune. Rigenerare, includere, innovare
Case di Quartiere a Torino e il Patrimonio Cittadino di Uso e Gestione Comunitaria a Barcellona. I Laboratori di Quartiere a Bologna e Mercato Lorenteggio a Milano. Asilo Filangieri a Napoli, Via Baltea 3 a Torino e Piazza Gasparotto a Padova. Sono tutti Spazi fuori dal Comune in cui forme di autorganizzazione, istituzioni intelligenti, imprese sociali, terzo settore, singole professionalità non ancora “codificate” si mettono in gioco attivando spazi di opportunità in quartieri in stato di bisogno. Spazi fortemente autoimprenditivi che cercano un giusto rapporto tra autonomia economica e sostegno pubblico, luoghi che tessono legami con il quartiere dove esistono, contenitori di progettualità, servizi, competenze. Spazi che si inseriscono, facilitano e resistono a complessi processi di politiche. Parliamo di rigenerazione urbana e innovazione sociale: due termini fino a qualche tempo fa in antitesi, indicano oggi quel proliferare di iniziative dal basso capaci di produrre importanti impatti urbani. Questo libro, attraverso una ricostruzione teorica e l'analisi di diversi casi studio, arriva a sostenere che la rigenerazione urbana è un complesso processo sociale e di policy che deve essere capace di produrre effetti contestuali e duraturi nel tempo su spazio e società: viene prodotta rigenerazione urbana dove sono moltiplicati i diritti di uso di uno spazio per pubblici differenti e se lo spazio (pubblico e non) diventa risorsa disponibile, capace di ancorare processi di empowerment e attivazione politica. Perché si possa parlare di rigenerazione urbana è necessario che si produca apprendimento sia nelle istituzioni sia nei diversi attori sociali che vi hanno preso parte. È al centro la relazione tra innovazione e inclusione sociale: in particolare in quartieri ad alto tasso di differenziazione sociale è necessario inserire una prospettiva di giustizia per generare e distribuire le esternalità positive alle popolazioni più vulnerabili e allo stesso tempo controllarne i possibili meccanismi di esclusione. Perché l'innovazione sociale non è una bacchetta magica, ma uno strumento di lavoro contestuale che può essere usato per rigenerare territori in un'ottica inclusiva. -
Bambini d'acqua. I rituali Mizuko Kuyo nel Giappone contemporaneo
Il termine mizuko viene tradotto letteralmente con bambino d'acqua, e nella cultura giapponese rappresenta l'anima dei bambini abortiti. L'immaginario vede gli spiriti dei bambini radunarsi lungo il fiume dei morti, incapaci di attraversarlo perché i demoni impediscono loro di salire sulla barca che conduce al di là; su questa riva grigia le piccole anime giocano e cercano di costruire degli st?pa con i sassi del fiume, così da accumulare meriti e raggiungere l'altra sponda del fiume o una rinascita immediata; immancabilmente i demoni arrivano e distruggono senza pietà le costruzioni, e immancabilmente i piccoli spiriti ricominciano da capo. È un'immagine estremamente triste: la piccola anima è rappresentata sola, spesso dimenticata dai genitori e incapace di liberarsi da questo luogo di pena, per certi versi simile al Limbo cristiano, a metà tra la vita e la morte. Nelle diverse preghiere e composizioni in cui questa credenza può essere rintracciata, a un certo punto entra in scena il bodhisattva Jiz?, divinità estremamente popolare in Giappone, che distrugge i demoni e salva i piccoli dal loro stato di tristezza e miseria. Questi culti, raccolti sotto il nome generico di mizuko kuyo, si sono sviluppati a partire da tradizioni antiche, e rispetto a esse hanno subito un notevole slittamento di significato; essi inoltre non fanno riferimento a un'unica particolare tradizione religiosa, ma sono in qualche modo trasversali rispetto alle varie correnti contemporanee. L'analisi di una realtà così lontana rispetto al nostro panorama culturale vuole provare a spostare la riflessione su un altro piano, e cercare di vedere come affrontare la problematica dell'aborto da una angolazione diversa. L'intento è dimostrare che esiste un modo di rapportarsi al problema che non è solo quello di una negazione del diritto o del lutto; al contrario, partendo dall'assunto che il diritto all'aborto è irrinunciabile, si cercano soluzioni, modalità di mediazione del dolore che permettano alle donne e alle famiglie di affrontare la realtà della loro sofferenza senza essere costrette a rinnegarla o nasconderla. -
La gestione della conoscenza in azienda. Concetti, strategie, modelli operativi
La conoscenza è un fattore fondamentale per sostenere la competizione e spesso per la stessa sopravvivenza dell'impresa nel mercato globale. È un bene prezioso che va tutelato, sfruttato e continuamente accresciuto. L'importanza della gestione della conoscenza è universalmente riconosciuta, ma in concreto le aziende non fanno abbastanza e procedono spesso in modo disorganico. Il volume fornisce un insieme di strumenti utili sia a chi si accosti per la prima volta al tema della gestione della conoscenza sia a quanti desiderino dare organicità alle proprie strategie e migliorare l'efficacia degli investimenti in conoscenza. Dopo aver introdotto i concetti fondamentali della materia, la prima parte tratta della conoscenza in azienda: le sedi in cui si trova, i processi che ne caratterizzano il ciclo di vita, la qualità, il capitale intangibile, la proprietà intellettuale. La seconda parte si occupa specificamente della gestione: motivazioni, modello di crescita, principali attività che caratterizzano una gestione efficace. La terza parte è incentrata sulle applicazioni: analizza le caratteristiche generali di un progetto e propone una metodologia organica per l'acquisizione della conoscenza, comun denominatore ed elemento caratterizzante di ogni intervento di ingegneria della conoscenza. Infine, il volume presenta un'ampia raccolta di modelli operativi di validità generale, che possono costituire un utile punto di partenza per affrontare la realtà complessa e articolata della gestione della conoscenza in azienda. Il testo è frutto dalla pluriennale esperienza professionale e didattica dell'autore e può essere utilizzato sia come libro di testo per corsi universitari specialistici nell'ambito dell'ingegneria e dell'economia sia come manuale di riferimento per quanti - imprenditori, manager e consulenti - siano interessati a un approccio strutturato alla gestione della conoscenza aziendale. -
Le comunità Dementia Friendly. Verso l'inclusione delle persone con fragilità cognitiva
Il volume, concepito all'interno di un progetto volto ad approfondire gli approcci centrati sulla persona nella diagnosi e nel trattamento del declino cognitivo nell'anziano, presenta le comunità Dementia Friendly: comunità urbane ""amichevoli"""" con i propri concittadini affetti da demenza. All'interno del testo vengono presentate e descritte in maniera critica le esperienze già realizzate e diffuse in ambito internazionale (USA, Nord Europa, Australia) che mettono al centro le persone con decadimento cognitivo lasciando loro ampi spazi di autonomia nella gestione della propria quotidianità. Viene poi dettagliatamente proposto un approccio utile alla costruzione di comunità urbane inclusive, in cui la persona con demenza venga prima di tutto ri-conosciuta e di conseguenza messa nelle condizioni di continuare i propri percorsi di vita anche nella patologia. A tale scopo vengono fornite dettagliate informazioni in merito alle diverse forme in cui la demenza si manifesta, alla luce delle più recenti ricerche in ambito neuroscientifico. Viene, inoltre, proposto un modello di intervento sulle comunità non di natura prescrittiva o istituzionale, bensì strettamente subordinato alla conoscenza del territorio in cui andrà a operare e in grado di proporre modalità di formazione ed educazione alla cultura Dementia Friendly calibrati in base alle caratteristiche del contesto di intervento. Vengono, infine, presentati esempi di ricerca-azione messi in atto negli ultimi anni in piccole comunità urbane (principalmente rivolti ad attività commerciali, realtà giuridico-finanziarie, servizi alla persona) con l'intento di far crescere le Dementia Friendly Communities in Italia."" -
Il nido d'infanzia come contesto inclusivo. Progettazione e continuità dell'intervento educativo per il bambino con disabilità nei servizi educativi per l'infanzia
Il nido d'infanzia rappresenta per i bambini e le loro famiglie un'occasione di crescita, di sviluppo armonioso e di socializzazione. La valenza formativa del nido emerge ancora più chiaramente in rapporto ai bambini che presentano una disabilità. Molto spesso il necessario e tempestivo intervento riabilitativo e terapeutico, che in alcuni casi occupa uno spazio preponderante nella vita dei bambini con disabilità, lascia poco spazio alla dimensione educativa. La tendenza delle famiglie è quella di non scegliere l'esperienza socializzante del nido per il loro bambino in un momento dello sviluppo in cui risultano di primaria importanza i tempi della ""cura"""" e della """"riabilitazione"""". Tali osservazioni hanno stimolato la realizzazione della ricerca presentata nel volume, in cui si è cercato di indagare sia sulle variabili sottese alla scelta dell'esperienza del nido da parte delle famiglie dei bambini con disabilità, sia sulle variabili che, all'opposto, hanno agito da freno in questa direzione. L'analisi effettuata è accompagnata da una costante riflessione volta a fornire spunti operativi per gestire nella maniera più efficace tutti gli aspetti implicati nella scelta del nido da parte delle famiglie. In particolare viene evidenziato il ruolo svolto dallo stretto legame di fiducia che dovrebbe instaurarsi tra servizi di riabilitazione, famiglia e nido. Il testo si rivolge a studiosi del settore, educatori, specialisti della riabilitazione e alle famiglie."" -
Filologia, teatro, spettacolo. Dai greci alla contemporaneità
Dai numerosi cantieri editoriali che hanno visto la luce negli ultimi decenni e dalla crescente attenzione per le arti performative sono emersi aspetti e problemi legati tanto alla ricerca scientifica quanto alle rappresentazioni contemporanee. Esiste una filologia dello spettacolo? Può accontentarsi dei canoni di una tradizione operativa o richiede una profonda revisione degli statuti disciplinari? Quali sono le specificità dell'edizione critica di un testo teatrale o di una sceneggiatura? E, se ve ne sono, dipendono dalle caratteristiche dell'oggetto o dall'approccio metodologico dello studioso che se ne occupa? Come si confronta la pratica del palcoscenico con le questioni che emergono dallo studio approfondito dei testi? Il volume nasce da un incontro di studi intorno a questi interrogativi e raccoglie saggi che propongono riflessioni, da prospettive diverse e su un lungo arco cronologico, sull'incontro/scontro fra l'esigenza di preservare lo spettacolo nella memoria e il suo carattere inevitabilmente effimero. Dai Greci alle avanguardie, dal Rinascimento alla scena dialettale, si tratta di cogliere caratteri permanenti e strategie di indagine e rilettura specifiche per ogni cultura, per ogni contesto produttivo. -
La tutela del minore nella separazione conflittuale. La CTU dall'aspetto valutativo-diagnostico a quello trasformativo. Manuale pratico per consulenti tecnici
Un manuale che propone la procedura corretta per il consulente tecnico di ufficio e di parte alla luce delle trasformazioni teoriche, culturali, sociali e legislative degli ultimi anni e che descrive e racconta, in maniera semplice e concreta, con l'aiuto di esempi e storie, schemi e strumenti, percorsi possibili. Il libro delinea il percorso della famiglia in cui i genitori agiscono, con modalità altamente conflittuali, attraverso il reciproco disconoscimento del valore genitoriale, l'evento separativo demandando all'istituzione giudiziaria le scelte per i fi gli. Il figlio e la tutela del suo benessere costituiscono dunque il nucleo centrale dell'intervento di CTU nell'ambito dei procedimenti di separazione e divorzio, ma la richiesta si è andata articolando prevedendo, oltre all'aspetto valutativo-diagnostico, anche quello trasformativo, inteso come percorso da sostenere ""oltre la CTU"""" attraverso l'invio ad altri contesti. Dal progetto pensato per ogni singola famiglia sono nate negli anni proposte di intervento, di segno diverso, dalla mediazione familiare al più recente coordinamento genitoriale. L'attenzione alla procedura di valutazione, la presentazione dell'impianto metodologico, l'analisi del delicato ruolo del ctp e dei possibili errori del ctu (cosa fare e cosa non fare) rappresentano uno dei punti di forza di questo libro. Le autrici, impegnate da anni in questo settore, propongono assunti e prospettive attuali: la dimensione trasformativa che implica il passaggio dal conflitto distruttivo a quello costruttivo; la dimensione in cui la coppia separata si proietta nel futuro e si apre ad un progetto co-costruito con il ctu e i ccttpp."" -
La relazione psicosociale in adozione. Criteri e strumenti per la valutazione
Il volume si pone come una vera e propria guida per gli operatori che lavorano in ambito adottivo. A tal fine prospetta schematicamente come organizzare un percorso istruttorio, finalizzato alla valutazione delle richieste di adozione. Lo scopo è quello di fornire criteri di orientamento per la costruzione di un parere psicosociale, utile al lavoro dei Giudici Minorili e degli Enti Autorizzati all'adozione internazionale, così da poter migliorare le modalità di abbinamento tra i minori e le famiglie adottive. Attraverso l'utilizzo dell'Appendice finale, il lettore potrà compilare una relazione psicosociale completa ed efficace, organizzando il lavoro in maniera sistematica e veloce, snellendo così anche i lunghi tempi di attesa che spesso caratterizzano il percorso adottivo. Il fine ultimo del presente lavoro è quello di fornire un contributo teorico e tecnico nell'ambito della tutela minorile, volto a migliorare le procedure e porre al centro l'interesse del bambino. -
L' osservazione diretta del bambino in età prescolare. Teoria, metodo, applicazioni
Il libro descrive la pratica dell'Osservazione diretta del bambino in età prescolare effettuata a casa, all'asilo nido o alla scuola dell'infanzia. Questa metodologia osservativa, sistematica e non intrusiva, utilizza la lente psicoanalitica per arricchire il significato di ciò che viene visto e può ampliare la comprensione dello sviluppo emotivo, cognitivo e sociale dei bambini. I capitoli spaziano da lavori classici, scritti da autori famosi appartenenti alla generazione passata - quali D. Meltzer, M. Harris, I. Wittenberg - a osservazioni effettuate negli anni recenti in Gran Bretagna, in Italia, in altri paesi europei e negli Stati Uniti. Il volume analizza gli elementi di contatto con l'Osservazione del neonato e le specificità che la caratterizzano. A differenza di quest'ultima, l'Osservazione del bambino in età prescolare non è stata finora oggetto di uno studio sistematico. Questo libro rappresenta infatti il primo testo finalizzato a descriverne dettagliatamente i fondamenti teorici, metodologici e le possibili applicazioni. Cosa succede quando un bambino inizia l'asilo nido o la scuola dell'infanzia? In che misura l'osservatore dovrebbe diventare un attivo compagno di giochi? Come bilanciare l'attenzione dedicata al bambino osservato con l'osservazione del più ampio gruppo di bambini che frequentano la scuola dell'infanzia? Che senso dare alle marcate differenze culturali che riscontriamo tra famiglie, scuole dell'infanzia e culture nazionali? In che modo possiamo utilizzare l'osservazione come base per interventi precoci, rivolti a questa fascia di età? Il libro si rivolge a psicologi clinici, psicologi dell'età evolutiva, neuropsichiatri infantili, psicoterapeuti e psicoanalisti ma anche a studenti e a operatori impegnati nell'accudimento dei bambini dai due a cinque anni.