Sfoglia il Catalogo ibs021
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 9601-9620 di 10000 Articoli:
-
Educazione ed esperienza religiosa. Una relazione necessaria e impossibile
L'educazione religiosa costituisce una tematica da tempo trascurata dalla pedagogia accademica, ma di grande ed evidente attualità, proprio perché sollecitata dal contesto socioculturale odierno che ne sottolinea l'urgenza educativa. In realtà la dimensione religiosa non può essere trascurata nel processo educativo, come non dovrebbe esserlo all'interno della vita culturale del nostro tempo. Di fatto essa risulta ampiamente sottovalutata nella sua incidenza nella storia dell'evoluzione umana e per la formazione dell'uomo. Di qui la necessità di ripensare la religiosità sia a livello culturale generale sia a livello educativo. Questo libro testimonia la ripresa degli studi pedagogici sulla religione e sull'educazione religiosa, ad opera di pedagogisti di diverse Università italiane, confluenti in un gruppo di lavoro della Società Italiana di Pedagogia (SIPED). Il tema dell'educazione religiosa è affrontato in chiave pedagogica, con alcuni approfondimenti filosofico-religiosi che ne danno il quadro di riferimento. In un confronto a più voci, si sviluppa quindi una riflessione sulla formazione religiosa nelle diverse stagioni della vita, in rapporto ai passaggi di vita e ai cambiamenti interiori. Nella prospettiva del dialogo interculturale, nel quale l'esperienza religiosa oggi può essere un problema o una risorsa, il libro prende anche in esame l'educazione e l'esperienza religiosa in alcune tradizioni non cristiane (buddista, ebraica, sufi). Contributi di: A. Augelli, M. Bortolotto, E.M. Bruni, M. Caputo, M. C. Castaldi, L. Cavana, R. Cima, P. Dal Toso, S. Guetta, A. Lascioli, D. Loro, G. Mari, M. T. Moscato, M. Musaio, A. Naccari, C. Nanni, G. Pinelli, A. Porcarelli, P. Secchi, M. Tempesta, P. Triani. -
La svolta di Freud e l'attualità della clinica. Scenari alle origini della psicologia dinamica
La via di Freud: obsoleta, superata, riduttiva, inattuale... Un ""ritorno"""" a Freud, ancora cruciale per interrogarne-rifondarne il paradigma, è difficile da condividere nel campo stesso della psicoanalisi. """"I figli di Freud sono stanchi"""" nel regno dei DSM, dove gli sforzi per render misurabile la soggettività raccolgono scientifico plauso, ma scarsi effetti. E dunque, herr Freud, che dire dei suoi risultati poco verificabili, delle falle dei suoi casi, delle sue costruzioni non oggettivabili, mescolate - chissà! - a qualche suo inconfessato fantasma...? Se la psicoanalisi non è 'buona pratica' di standard condivisi, è ancora accettabile una cura che... non cura? Che divarica guarigione ed esito terapeutico e che impudentemente si dichiara """"interminabile""""? """"Malattia di cui vanta d'essere la terapia"""", secondo un malizioso aforisma? Il volume interroga alcuni passaggi del corpus freudiano, per scoprirne la posta oggi ben viva: la traiettoria di una questione, che Freud inflessibilmente costruisce, con cui definisce un nuovo campo, concettuale e pratico, quello di un soggetto costruito intorno a una mancanza, tra desiderio e godimento. Campo di un'etica. La scommessa è che alla psicoanalisi si possa rivolgere ancora l'interrogativo del clinico d'oggi, alle prese con una domanda selvaggia, senza soggetto, e insieme con la sua feroce riduzione nella macina di godimenti ininterrogabili, sempre più mortiferi: il discorso delle cure vota la singolarità irriducibile del soggetto all'equivalenza/standardizzazione/scambiabilità delle merci, per farne un """"puro consumatore"""", catturato nel circuito senza tregua dei prodotti, fuori legame. Come raggiungerne la struttura? Come trattarne la perdita? Ritornare a Freud oggi, al realismo con cui considera un inquietante al di là del principio equilibratore del piacere, attualizza la posta che la psicoanalisi può e quindi deve oggi giocare, secondo le incidenze civili della sua clinica, della sua etica."" -
Un enigma per il dottor Freud. La sfida della telepatia
Nell'autunno del 1919, in una Vienna immiserita e affamata, una normale seduta psicoanalitica inizia in modo straordinario: Freud sente pronunciare dal paziente la parola Vorsicht (prudenza) equivalente tedesco della parola inglese foresight (previsione) cui sta pensando in quel momento. È un caso di telepatia? Il paziente sembra aver colto sul fatto l'analista leggendo nel suo pensiero il nome del rivale dr. Forsyth cui dovrà cedere il posto. Nel suo Vorsicht c'è un'eco e un messaggio di allarme: che sta succedendo? di che profezia si tratta? e a cosa Freud deve fare attenzione? Non ci sono tavolini a tre gambe, apparizioni o spiriti che battono colpi. Non è l'opera di un illusionista, non è un sogno e neppure un incubo. Piuttosto tutto questo insieme: la magia dell'inconscio che ha la destrezza di un prestigiatore. Sembra incredibile ma il ""caso Forsyth"""" è davvero un testo di Freud sulla telepatia in analisi: non di Jung o di Ferenczi. Ed è un testo autoanalitico che apre una finestra su un passaggio evolutivo cruciale. C'è qualcosa di segreto da svelare in quel che può essere considerato l'ultimo dei suoi Casi Clinici, di certo il meno conosciuto, a cominciare dal destino del manoscritto con gli appunti sulla seduta che scomparve misteriosamente. L'autrice del volume ne ha seguito le tracce e lo ha ritrovato in un faldone degli Archivi Freud, presso la Biblioteca del Congresso di Washington, seppellito accanto al necrologio di Sàndor Ferenczi. Può in tal modo offrire al lettore un inedito di Freud e servirsene per ricostruire le circostanze storiche e affettive dell'incontro """"telepatico"""", l'identità del sig. Vorsicht (l'anonimo e geloso paziente) e la trama profonda del linguaggio segreto di quell'analisi. Tra i mille fili della seduta, nella mente di Freud si intuisce la presenza di un'altra eccezionale paziente: la signorina Anna F., la giovane figlia che ha osato egli stesso analizzare. In questo passaggio generazionale, che sfida ogni confine e prudenza, attraverso l'effetto telepatico una preziosa eredità di pensiero cerca di prendere la parola."" -
La danza delle streghe. Energie femminili per una pedagogia spregiudicata
Eretiche, guaritrici, erbaiole o fattucchiere? Sovvertitrici dell'ordine sociale, politico, sessuale e incarnazioni una diversità temuta e repressa? Mistiche, visionarie, prosecutrici della religione delle grandi dee? Indemoniate, isteriche, folli? Solo donne su cui da sempre sono proiettate le ombre collettive? Chi erano e chi sono oggi, le streghe? A questa domanda molti studiosi hanno tentato di dare risposte. A questa domanda, invece, la pedagogia si è perlopiù sottratta ritenendo, forse, che queste potenti figure dell'immaginario collettivo, da sempre presenti nelle fiabe, nel mito, nell'arte, fossero solo ""favole per bambini"""" e confinandole nel campo dell'educazione infantile. Questo libro si propone di riconoscere la figura mitico-simbolica della strega, di comprendere il suo particolare sguardo sul mondo, il sapere di cui è portatrice e valorizzare il suo contributo per la cultura pedagogica e per la pratica educativa. Partendo da una prospettiva """"immaginale"""" gli scritti qui raccolti si propongono di riconoscerla attraverso alcune delle sue incarnazioni nel mito e nella fiaba (Martino, Raimondi), nelle arti plastiche (Torelli), nel cinema immaginale (Barioglio, Mottana, Leontini) nella poesia (Morgigno e Seregni), nelle coreografie delle avanguardie del Novecento e nella danzaterapia di Maria Fux (D'Andreamatteo, Pellegata), nelle pratiche iniziatiche femminili (Bernardini) e nel pensiero e nell'azione educativa di alcune figure pedagogiche dimenticate come Louise Michel (Pedrazzini)."" -
Adolescenti in bilico. L'intervento precoce di fronte ai segnali di disagio e sofferenza psichica
L'identificazione precoce nell'età adolescenziale di stati potenzialmente a rischio è un tema sempre più attuale e di cruciale interesse. Una buona comprensione delle cause e dei fattori scatenanti e il loro controllo tempestivo possono prevenire la complicazione o lo scatenamento di veri e propri disturbi a connotazione clinica. Allo stesso tempo, è fondamentale riconoscere precocemente i fenomeni e darvi il giusto peso, evitando così interventi non necessari o un'eccessiva medicalizzazione. I disturbi in adolescenza sono fortemente caratterizzati da elementi evolutivi e la loro comprensione e identificazione come patologici non possono prescindere dal considerare queste dimensioni. L'adolescenza rappresenta, infatti, un momento con caratteristiche complesse e articolate di fluidità e contraddittorietà del funzionamento psichico, in cui sono in gioco diversi registri mentali. Il volume - scritto da clinici e ricercatori che quotidianamente lavorano con i giovani - vuole essere una guida chiara e approfondita per comprendere le nuove risposte adattive o meno messe in campo dalla popolazione giovanile nell'attuale contesto culturale e sociale dominato dai social media. I temi trattati comprendono nuove e già note manifestazioni di disagio o patologia, quali ad esempio: il cyberbullismo, le nuove dipendenze, i disturbi alimentari, i disturbi emotivi. Grazie al taglio didattico, al linguaggio chiaro, ai riferimenti bibliografici aggiornati e alla sintesi alla fine di ogni capitolo, il volume si rivolge non solo agli operatori della salute mentale (psichiatri, neuropsichiatri infantili, psicologi) ma anche a medici di famiglia, insegnanti, familiari e a tutti coloro che sono interessati e coinvolti nelle problematiche giovanili. -
Città e formazione. Esperienze tra urbanistica e didattica
La formazione non è solo scuola né totalmente descolarizzabile, ma si sviluppa nel contesto di un territorio e delle persone che lo abitano. Quanto avviene nella relazione formativa della scuola, parimenti, non è e non può essere ""astratto"""" rispetto al contesto in cui si sviluppa. Nell'interrogarsi sugli spazi e le opportunità della formazione, intesa come intreccio di apprendimento e cittadinanza, il dialogo tra saperi urbanistico-architettonici e saperi pedagogico-didattici offre strumenti euristici operativi che possono aprire nuove prospettive per la città e per i suoi abitanti. Un esempio di tale dialogo è il Centro Interdipartimentale di ricerca-azione denominato """"Università dei Bambini dell'Università di Sassari"""" (UBU) in Alghero, la cui attività è documentata in questo volume. Le riflessioni che stanno alla base del dialogo tra urbanistica e didattica, e le attività promosse da UBU si caratterizzano per le reciproche incursioni e ibridazioni tra questi (ed altri) saperi. La parabola riflessiva traccia una proposta """"complessa"""" e articolata di ecologia dei dispositivi formativi diffusi, incorporati nei contesti urbani e territoriali che la scuola, contemporaneamente, riflette e costruisce e che nuove forme di partecipazione possono contribuire a ridisegnare e semantizzare. Il progetto culturale dell'Università dei Bambini e le attività realizzate più che buone pratiche replicabili offrono l'occasione per riflettere sui """"criteri"""" d'azione formativa nei territori contemporanei delle nostre città. Le esperienze illustrate rivelano dispositivi formativi fondamentali per la costruzione di nuove forme di relazione sociale e di nuove spazialità, nel contesto dell'evoluzione interculturale delle genti che vivono nei territori, nelle città, nelle scuole."" -
Web storytelling. Come raccontare le marche online
Nel nuovo mondo dei social media, caratterizzato da libertà di scelta, dialogo e partecipazione, le storie conservano tutto il loro potere e lo storytelling di marca ha nuove opportunità per ispirare i consumatori. Le aziende, tuttavia, devono reinterpretare profondamente il loro ruolo. L'epoca delle storie di marca precostituite e invasive si sta esaurendo; gli utenti del web sono sempre meno interessati a racconti unidirezionali e vogliono essere coinvolti in nuove forme di ""condivisione narrativa"""". Il passaggio ai social media, in breve, costituisce un vero e proprio salto di paradigma che impone nuovi modi di pensare. In questa prospettiva, dopo aver presentato un quadro dei mutamenti in atto, alcune riflessioni teoriche e un'ampia serie di casi studio, l'autore offre principi e regole pragmatiche che possono risultare assai preziose per impostare correttamente lo storytelling di marca sulle nuove piattaforme online. Questa nuova edizione del volume, che aggiorna il testo pubblicato sei anni fa - un tempo assai lungo se si tiene conto della velocità con cui si succedono i fenomeni nel web - propone nuove case histories, introduce riferimenti più attuali e interessanti (per citarne solo uno, l'entrata in scena di Donald Trump), aggiorna dati e date. Viene inoltre inserita un'analisi del rapporto tra storytelling e viralità, tema oltremodo attuale, studiato ampiamente dall'autore che lo tratta spesso nel suo blog. Lo stile diretto, il taglio pratico, i molti esempi internazionali rendono anche questa nuova edizione del testo un utile strumento di stimolo e di lavoro per tutti coloro che si occupano di web communication e marketing."" -
I percorsi clinici della psicologia. Metodi, strumenti e procedure nel Sistema Sanitario Nazionale
Si stima che in Italia il 15% della popolazione adulta presenti problemi di salute mentale e che il 75% dei disturbi psichici si manifesti nei primi 25 anni di vita: bastano questi due dati per capire quanto sia importante e destinata ad aumentare la richiesta di interventi psicologici nel nostro Paese. Da queste considerazioni nasce I percorsi clinici della psicologia, un testo che si propone come riferimento per gli psicologi e per gli psicoterapeuti che intendono svolgere la loro attività con un metodo strutturato, che si basa su evidenze scientifiche, che utilizza procedure e strumenti validati per i singoli problemi di salute nei differenti contesti di cura. Ciò significa definire, attivare e consolidare una modalità operativa basata sui principi dell’efficacia, della misurazione dell’esito, dell’appropriatezza clinica e organizzativa, dell’efficienza nella gestione dei servizi: tali principi sono indispensabili per i clinici che operano nei servizi pubblici e per gli amministratori che cercano di garantire, in ogni contesto sanitario, il rapporto costi-benefici degli interventi. La prima parte del testo descrive la struttura organizzativa sanitaria in cui sono stati costruiti e applicati i percorsi clinici; la seconda approfondisce i concetti di appropriatezza e di valutazione di esito in psicologia; l’ultima parte declina i singoli percorsi clinici riguardanti i disturbi oggetto di intervento nei servizi territoriali e ospedalieri. Tutti i percorsi sono strutturati in modo omogeneo su alcuni elementi essenziali: tematica, sintesi della letteratura scientifica di riferimento (linee guida ed eventuali normative regionali e nazionali), procedure di accesso, fasi e tempi del trattamento, modalità di conclusione dell’intervento. -
Valutazione e talent management. Il contributo metodologico della psicologia
A distanza di dieci anni, Laura Borgogni propone una nuova edizione aggiornata e integrata dei due precedenti testi sulla valutazione ed il talent management nei contesti organizzativi. Gli interrogativi e le richieste appaiono oggi più complessi e articolati, gli scenari organizzativi si sono trasformati ed è cambiata anche la prospettiva con cui si guarda la valutazione, sebbene alcuni nodi restino attuali e irrisolti. Il manuale offre dunque una panoramica aggiornata sulla valutazione, sistematizzando tutti i temi fondamentali: dalle metodologie di descrizione e analisi della posizione alla valutazione del potenziale, fino alle metodologie di sviluppo della persona, con particolare riferimento al coaching. In particolare, l'attenzione viene richiamata su alcune tematiche centrali: - gli aspetti metodologici: l'importanza che gli strumenti di rilevazione, sia della prestazione che del potenziale, siano costruiti in maniera scientifica, rigorosamente ancorati a modelli teorici e validati scientificamente in modo da ridurre gli errori di valutazione e l'insorgenza di bias di osservazione e giudizio; - gli oggetti della valutazione: è fondamentale interrogarsi su quale sia l'oggetto di rilevazione sia nella valutazione della prestazione che nel potenziale; - le nuove forme di assessment: da quello virtuale all'assessment del capitale psicologico; - la dinamica capo-collaboratore: nel performance management il focus non è solo sulla capacità di valutare ma anche su quella di restituire i feedback, di facilitare il processo di crescita e di sviluppo del collaboratore, con conseguente ed integrata promozione di una cultura che facilita la crescita, il riconoscimento di merito e l'autonomia; - la gestione per obiettivi: il modello del goal setting, presente nella letteratura da oltre 20 anni, sembra oggi particolarmente utile per lo sviluppo delle persone e può essere la base per l'avvio di un processo di facilitazione di nuove forme di lavoro (come il lavoro agile); - il coaching: inteso sia come metodo per lo sviluppo delle persone che per la promozione del capo nel suo ruolo di guida e di sviluppo del collaboratore. -
Orientamento formativo e progetto di vita. Narrazione e itinerari didattico-educativi
Il volume esplora e definisce il concetto di orientamento formativo e la sua pregnanza nella costruzione di un autentico Progetto di Vita. Con particolare riferimento alla condizione della persona in situazione di disabilità, tale disamina si articola attraverso l'integrazione della riflessione teorica e della narrazione di storie significative dal punto di vista pedagogico e didattico, le quali possono assumere il valore di ""buone prassi"""", sia nell'ambito scolastico sia in quello extrascolastico, per la formazione degli insegnanti e degli educatori. Gli elementi di carattere teorico, con i quali si apre la prima parte della trattazione, permettono di esplicitare i significati dell'accompagnamento e dell'orientamento formativo e di intendere la narrazione come strumento metodologicamente rilevante nella realizzazione dei percorsi didattici e nella formazione delle professionalità educative. Attraverso itinerari formativi volti alla strutturazione di percorsi orientanti, le storie narrate consentono di cogliere l'ampiezza del repertorio metodologico-didattico di volta in volta utilizzato per rispondere alla specificità delle differenti condizioni esistenziali e di apprendimento."" -
Immunità al cambiamento. Come liberare nuove potenzialità (in noi e nella nostra organizzazione)
Un recente studio ha mostrato come solo uno su sette dei pazienti informati dai medici sui pericoli corsi in caso di mancato cambiamento delle loro abitudini, segua con successo le indicazioni ricevute. Desiderio e motivazione non sono sufficienti: perfino quando si tratta letteralmente di una questione di vita o di morte, la capacità di cambiare resta per i più qualcosa di esasperatamente sfuggente. Data questa diffusa e naturale propensione a mantenersi fedeli ai comportamenti abituali, come è possibile imprimere dei cambiamenti nella nostra vita e in quella delle nostre organizzazioni? Robert Kegan e Lisa Lahey spiegano come siano le nostre convinzioni individuali, combinate con il mindset collettivo delle organizzazioni delle quali facciamo parte, a renderci ""immuni al cambiamento"""". Il meccanismo che determina questa condizione pericolosamente paralizzante viene analizzato dettagliatamente attraverso il ricorso a numerosi casi concreti. Gli autori offrono infine la chiave per sbloccare il nostro potenziale e per permetterci così di affrontare senza timore la sfida del cambiamento a livello personale e lavorativo."" -
Visual merchandising. La comunicazione del punto vendita per dare valore all'esperienza del cliente
Il visual merchandising dà materia a un punto vendita che, ora più che mai, deve cambiare la sua stessa essenza. La diffusione dei nuovi artefatti della comunicazione in un contesto oramai omnicanale impone un mutamento del suo ruolo, ma soprattutto delle sue modalità di interazione con il cliente. Innanzitutto, il punto vendita deve offrire valore. In modo concreto, non può più semplicemente prometterlo. Non basta più. Nuovi orientamenti e paradigmi per comunicare l'identità e valorizzare l'offerta, per consolidare un'interazione fattiva con il cliente che ora più che mai deve prescindere dall'acquisto. Se il valore della visita sta nell'esperienza, il visual merchandising ne è parte fondante. Il libro ripercorre il processo di progettazione e gestione del punto vendita in chiave di comunicazione. Dalle determinanti dell'atmosfera al ruolo delle tecnologie digitali, identifica le linee guida del concept, approfondendo le applicazioni della teoria del colore e della semiotica. Giunge, così, alle leve del visual merchandising all'esterno e all'interno del punto vendita fino alla comunicazione point of purchase nell'ambito della relazione di canale. Chiude, infine, con un focus sull'esperienza del cliente per una valutazione della sua interazione con lo spazio, sperimentato, percepito e desiderato. Il libro si rivolge a chi si occupa della comunicazione del punto vendita (visual merchandiser e responsabili di in-store marketing), agli operatori della distribuzione e dell'industria (imprenditori e gestori di punti vendita, responsabili marketing, vendite, trade marketing e forza vendita), alle agenzie e agli studenti universitari e master interessati al marketing, alla comunicazione, al retailing. -
L' ornamento non è più un delitto. Spunti di riflessione sulla decorazione contemporanea
Viviamo in una società flessibile, multietnica e ipertecnologica e, anche per questo, il linguaggio della progettazione oggi è diventato ""misto"""", rispondendo ai nuovi comportamenti, o più propriamente, ai nuovi stili di vita che sono andati affermandosi. Non esiste più un progetto di interni, di arredamento o di design che segua un solo e unico codice, ma spesso coesistono e si contaminano vari linguaggi e tendenze (minimal, ethnic, high-tech, vintage, eco-design e molte altre), che talvolta creano confusione perché usate in modo inappropriato. In questo contesto, il tema del decorativo torna a essere espressione della complessità del contemporaneo. Se la cultura razionalista aveva imposto il less is more, il more and more di oggi fa della decorazione un momento importante del linguaggio della progettazione. L'ornamento non è più un delitto! Il volume intende permettere al lettore di sviluppare una propria consapevolezza riguardo a queste tendenze in continuo divenire, e propone spunti di riflessione per progettisti, studenti e appassionati di interior design che oggi si sentono più liberi nel pensare oggetti e ambienti in cui l'aspetto decorativo possa essere sviluppato ed espresso attraverso una nuova sensibilità, superando i limiti del concetto di """"forma e funzione"""" caro a un'epoca che ci sembra ormai lontana."" -
Alla ricerca dell'auto-sostenibilità. Visioni e scenari per territorio e comunità
Riflettere e ritornare a ripensare le relazioni tra le varie arti e i vari campi del sapere scientifico è oggi quanto mai necessario vista la tendenza esplicita alla liquefazione, allo scollamento e alla dispersione tra e dei processi intellettuali (sempre più omologati sulla necessità di aver successo mediatico nel messaggio immediato e mediante slogan e packaging più che risolvere, concretamente, i fatti urbani e territoriali) e alla costante separazione con le tecniche, i metodi e le attività burocratiche (anche esse sempre più meccaniche e industriali che fanno spesso il paio con processi di economie di scala). Entrambi gli aspetti divengono sempre più seriali, globalizzati e standardizzati abbandonando progressivamente lo scambio tra i saperi verso una specializzazione settoriale unitaria spesso superficiale. Così il tentativo, che si rinsalda in questa sede, è quello di coniugare, nelle esperienze disciplinari, l'immaginare e il fare, contribuendo a orientare un percorso diverso, forse sulla scia più tradizionale ma che di recente è sempre più abbandonato verso una deriva teorico-tecnocratica delle pratiche di pianificazione. Ciò avviene mediante la rappresentazione di un quadro molto più nitido verso mutazioni generazionali e interdisciplinari di teorie, tecniche, pratiche, ricerche scientifiche e sperimentazioni professionali che si muovono, velatamente, nel tentativo di contribuire a vivacizzare un dibattito e segnare una controtendenza rispetto alla grande quercia della formazione globalizzata e cristallizzata e rivolta sempre di più verso il telaio teorico-metodologico. Per quanto riguarda il caso studio, il territorio scelto è quello dei Nebrodi, in Sicilia, che come altre aree geografiche, negli anni, ha maturato uno storico dualismo funzionale-sistemico; all'interno dell'area geografica si è fatto avanti progressivamente uno sviluppo incongruente e disordinato che spesso ha amplificato le problematiche complesse (storico-sociali, economico-culturali ed urbanistiche) che ne hanno minato l'identità e che oggi possono e devono trovare delle soluzioni necessariamente nella ""visione di insieme"""" mediante un paradigma adatto alla complessità sistemica di questi luoghi. Il lavoro riportato in queste pagine, ovviamente, ruota attorno al tema di sempre che riguarda i complessi processi di de-territorializzazione e ri-territorializzazione e le loro ricadute sull'ambiente con metodi di sostenibilità per la Bioregione dei Nebrodi. Prefazione di Peter Newman."" -
Social media studies. I social media alla soglia della maturità: storia, teorie e temi
I social media sono giunti alla soglia della maturità. Nei primi vent'anni di storia il loro numero è aumentato, i modelli comunicativi sono cambiati e sono nati nuovi assetti economici. I social media oggi sono naturalizzati e vengono percepiti come un aspetto scontato dell'esperienza quotidiana e della cultura. Per quasi tre miliardi di persone nel mondo. Attraverso varie piattaforme comunicano: persone comuni, istituzioni, associazioni, imprese. Il loro raggio di azione non è più limitato alle relazioni interpersonali (pubbliche o private), ma arriva a toccare processi sociali importanti, come la rappresentazione della realtà, la circolazione delle informazioni o la comunicazione tra generazioni. Il volume si propone di contribuire alla comprensione dei social media alla soglia della maturità, descrivendone nella prima parte vent'anni di storia, con particolare attenzione all'evoluzione tecnologica, comunicativa e culturale. La ricostruzione storica comprende anche un confronto tra le diverse fasi di studio e i loro intrecci con i discorsi sociali e mediali. La seconda parte è dedicata a tre snodi del dibattito: la rappresentazione della realtà - i social media sono ormai uno strumento importante di diffusione di racconti (veri e falsi), ma sono anche il luogo in cui le narrazioni si costruiscono collettivamente nelle conversazioni tra utenti; la relazione tra ciò che è privato e ciò che è pubblico - i social media ne rimettono in gioco la definizione stessa, insieme a quella delle forme di controllo dei confini della nostra privacy; l'uso intergenerazionale - i social media non possono più essere, parafrasando il titolo di un film, un paese per giovani, piuttosto un ambiente multigenerazionale. Contribuiscono alla formazione delle generazioni più giovani e vengono interpretati e usati in modo diverso dai meno giovani, che vi applicano i modelli di comunicazione a loro più familiari. Muovendosi dalla storia all'attualità, dal quadro d'insieme all'approfondimento, il volume vuole raccontare una fase di sviluppo dei social media in cui, non più novità, sono divenuti parte della cultura di chi li usa. -
Il patrimonio culturale per lo sviluppo delle competenze nella scuola primaria
Nell'ambito della didattica museale, sempre maggiore attenzione è posta da parte dei ricercatori di settore alle esperienze dei visitatori, con studi che si concentrano sulle analisi dei profili dei differenti destinatari delle proposte didattiche offerte e sullo sviluppo di percorsi sempre più individualizzati. Nel contempo, la concezione dell'apprendimento come non più riferibile solo all'ambito delle conoscenze acquisite, ma soprattutto alle competenze sviluppate e sfruttabili per tutto il corso della vita, ha consentito lo sviluppo di ricerche e metodi didattici che vedono l'educazione del discente come un processo ampio, complesso e soprattutto sociale. Il volume descrive un modello, sviluppato nell'ambito del progetto europeo Erasmus Plus DICHE-Digital Innovation in Cultural Heritage Education, che mira a integrare la fruizione museale nella didattica della scuola primaria con il sostegno delle nuove tecnologie disponibili e lo sviluppo di competenze trasversali rilevanti, quali la capacità di comunicare e collaborare, essere creativi e abili pensatori critici. -
Paesaggio e architettura sul lago di Garda. Strategie per un progetto contemporaneo
La prima parte della ricerca indaga sulla definizione contemporanea di paesaggio, dando voce a umanisti, geografi, architetti e urbanisti, tenendo conto della Convenzione Europea del Paesaggio del 2000, volta a riconoscere l'ambiente in quanto componente essenziale del contesto di vita delle popolazioni ed espressione della diversità del patrimonio naturale a fondamento della loro identità. Successivamente lo studio procede attraverso una serie di riflessioni sugli aspetti caratterizzanti, geografici, storici e delle architetture di contesto che hanno contribuito alla definizione identitaria di un luogo. La seconda parte è orientata all'approfondimento della proposta progettuale, arrivando alla definizione di strategie operative articolate sui tre livelli di scala - architettonica, urbana, paesaggistica -, con alla base un nuovo atteggiamento procedurale e la proposta di una nuova visione culturale che prefiguri l'avvenire di un territorio inteso come un patrimonio naturale unico e identitario. Il volume vuole essere un momento di sintesi tra tradizione e futuro, tra permanenza e nuova visione, volto a interpretare meglio il passato e ad aprire interessanti squarci di scenari futuri, su di un antico, unico e identitario territorio, tra lago e monti prealpini, tra il pendio e la riviera. Un libro destinato anche ai non addetti ai lavori, arricchito da un'argomentata raccolta di rari materiali di documentazione iconografica e da un selettivo repertorio delle fonti bibliografiche. -
Insediamenti turistici costieri e sostenibilità. Progetti di rigenerazione
I paesaggi costieri sono sempre più interessati da processi di urbanizzazione e trasformazione tanto da essere profondamente alterati nelle caratteristiche fisiche e morfologiche, nella qualità e identità. Accanto a insediamenti per la vacanza progettati nei minimi dettagli, villaggi ipercurati e ipergestiti, talvolta spinti fino a consentire ai fruitori di vivere una finzione acontestuale e atemporale, convivono aree trasandate, casuali, anonime e degradate, periferie della città turistica. Un patrimonio che non può essere abbandonato a se stesso e ignorato dalle politiche ambientali di tutela delle coste. Richiama anzi un progetto di spazio pubblico se si assume che, oggi, l'ambiente e il paesaggio, spazi eminentemente e immanentemente pubblici, siano forse gli unici rimasti. I contributi presenti nel volume, attraverso la descrizione di esperienze attuali o passate, italiane e internazionali, invitano ad una riflessione su questi temi e sottolineano la necessità di pensare un progetto di rigenerazione sostenibile dei paesaggi e degli insediamenti turistici costieri che tenga conto sia degli aspetti ambientali, legati per esempio ai ""rischi ambientali"""", sia di quelli sociali legati alla """"mercificazione"""" tipica dei luoghi del loisir quando sono le tecniche di marketing a guidare la progettazione degli spazi per il turismo, allo scopo di aumentare il valore percepito dall'utente. Emergono differenti declinazioni del progetto che contrastano forme di organizzazione spaziale e azioni che tagliano i rapporti con il territorio, prive di identità e discendenti da logiche privatistiche dello spazio, privilegiando invece funzioni, usi e attività coerenti con il contesto locale, progettate e gestite collettivamente, nella convinzione che non c'è sostenibilità senza una collettività, un insieme di soggetti che hanno a cuore il futuro del proprio spazio di vita e di quello delle generazioni a venire."" -
Piazza Mercato a Napoli. Memorie e racconti di un paesaggio urbano, 1940-2016
Incentrato sul quartiere Pendino di Napoli, questo studio vuole fare luce sull'esistenza di un'area che porta inscritte nell'architettura del paesaggio le stratificazioni del tempo, dalla sua prima urbanizzazione - avvenuta in epoca angioina - sino ad arrivare all'attuale fase di crisi, economica e sociale. L'intento è di restituire la storia del quartiere attraverso la memoria orale, affidando la narrazione alla voce delle persone che lo abitano e lo hanno abitato. -
Gli studenti eccellenti nella scuola italiana. Opinioni dei docenti e performance degli alunni
Lo spazio da dedicare agli studenti eccellenti nella scuola pubblica è sempre stato un interrogativo presente nei processi di apprendimento. Il tema ha perso progressivamente interesse dalla seconda metà del Novecento a seguito della democratizzazione degli studi, perché soppiantato dall'attenzione verso una scuola che ""non vuole lasciare indietro nessuno"""" per garantire a tutti standard minimi di apprendimento. Solo in tempi più recenti si è approdati a un concetto multidimensionale di equità, in cui la scuola può dimostrarsi attenta a tutte le diversità e differenze individuali, riportando così in primo piano anche il """"diritto all'eccellenza"""". Nel volume ci si domanda: cosa vuole dire essere eccellente? Chi è lo studente eccellente? Chi lo definisce come tale? Come si può valorizzare l'eccellenza scolastica senza cadere in un'educazione elitaria e selettiva? Le risposte a queste domande possono aiutare a impostare un nuovo atteggiamento verso la coltivazione e la cura del capitale umano, divenute oggi esigenze fondamentali del sistema educativo. Vengono presentati i risultati di una ricerca che ha chiesto a un campione di insegnanti di esprimere pareri sull'eccellenza dei loro allievi; inoltre, attraverso un'analisi dei dati Invalsi, si mette in luce l'intreccio tra apprendimento, competenze, relazioni, motivazione e background familiare degli studenti eccellenti. Infine, si analizzano le politiche adottate a favore della valorizzazione di questa categoria di studenti. La riflessione in chiave critica sulle potenzialità e sui limiti dell'attuale situazione vuole facilitare la rimozione delle resistenze verso un supporto ai 'capaci e meritevoli' e un uso migliore delle risorse già a disposizione delle scuole.""