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Il settecento. Il secolo delle rivoluzioni vol 1-2: Storia. Filosofia. Scienze e tecniche-Letteratura e teatro. Arti visive. Musica
Il Settecento segna un cambiamento di ritmo nello sviluppo della storia. La rivoluzione americana e quella francese disegnano una geografia politica e impongono nuove parole d'ordine. Le rivoluzioni scoppiano perché sparigliano regole secolari, già incrinate, ma giunte a un punto di non ritorno. Le potenze europee si mettono in gioco lungo le rotte d'Oriente e in America, e la modernità avanza mentre si scava a Ercolano e Pompei, ritrovando un mondo intatto e antico: il repertorio infinito di statue, mosaici e pitture che va a nutrire il gusto e la fantasia degli artisti e di una intera società, già sensibile al richiamo di un esotismo orientale che detta regole nella porcellana e del décor. Il secolo dell'Encyclopédie - enorme impresa intellettuale, commerciale, materiale, artistica - si srotola fra contraddizioni e tinte forti, fra utopisti e libertini, e basta un elenco molto scarno di nomi per alludere alla sua straordinaria polifonia: Kant, Mozart, Vivaldi, Bach, Haydn, Tiepolo, Chardin, David, Canova e poi Goldoni e Laclos, Rousseau, Richardson, Swift, Austen che nella forma della prosa e del romanzo forniscono innumerevoli specchi a un pubblico di donne e uomini pronti a cambiare le regole e a immaginarne di nuove. -
Il Novecento. Il secolo breve. Letteratura
"Trasformare il mondo, ha detto Marx, cambiare la vita, ha detto Rimbaud. Queste due parole d'ordine sono per noi una sola"""". Parole di André Breton che la dicono lunga sulle ambizioni dello scrittore. Nel Novecento le forme della poesia e del romanzo vengono sradicate e ricomposte, analizzate, reinventate sotto l'impatto di un secolo che riserva esperienze del tempo e dello spazio totalmente nuove. Una sfida per l'immaginazione e la parola: la velocità delle macchine, la guerra """"industriale""""; e poi lo stravolgimento del paesaggio, le strade e le autostrade, le industrie, le città, l'aria diventata un problema. L'attrazione fatale per la parola viva e parlata dei dialetti e la babele delle lingue, e la scrittura ereditata dalla tradizione; il conflitto fra le generazioni e fra i sessi, il rapporto fra scrittura e consumi di massa. Sperimentatori accaniti, scrittori e scrittrici del Novecento si fanno semiotici del testo e della cultura, ripercorrono vertiginosamente la memoria e il presente, controllando la propria andatura in narrazioni fluviali o nelle forme fulminanti dell'aforisma e del frammento, in una tensione permanente fra l'affabulazione e l'afasia, per trovare la propria scomoda necessità." -
L' antichità. Le civiltà del Vicino Oriente
“Quando pensiamo all’Antichità classica ci vengono naturalmente alla mente la Greciarne Roma. Ma né civiltà greca, né civiltà romana possono essere comprese senza riandare,rnsia pure in modo succinto, alle loro radici orientali. Dai Fenici proviene alla Greciarnla scrittura alfabetica, da vari popoli mediorientali giungono le tecniche di lavorazionerndel vetro e dei metalli, diverse pratiche mediche, l’astronomia, le matematiche, alcunerntecnologie, la stessa nozione di città…rnPer questo un’opera dedicata al mondo classico deve partire, per arrivare al Partenone,rndalle ziqqurat o dalle piramidi.” - dall’Introduzione all’Antichità di Umberto EcornUna storia millenaria, quella del Vicino Oriente, in cui compaiono e si affermano irnfondamenti della nostra civiltà: a partire dalla rivoluzione agricola derivano via viarnla sedentarizzazione dei popoli e la nascita delle città, l’invenzione della scrittura,rnl’organizzazione del lavoro; la specializzazione dei ruoli sociali che determina unarnsocietà sempre più stratifi cata, preambolo della formazione dello Stato che si trasformarnin Stato; la produzione e il commercio di beni e risorse che favorisce i contattirnfra i popoli; l’organizzazione militare e lo sviluppo della strategia bellica che consenternla formazione dei primi imperi.rnLa Storia della Civiltà Europea, diretta da Umberto Eco, torna ai suoi inizi extrauropei:rndiecimila anni di trasformazioni, scoperte, invenzioni, scambi e confl itti che si sviluppanorna ritmo crescente in quella vasta parte del mondo che va dal Mar Nero al Golfo Persicorne dall’altopiano iranico al Mediterraneo, attraversando la valle del Tigri e dell’Eufrate.rnCon una novità: l’inclusione della valle del Nilo e della storia d’Egitto, una sceltarnstoriografi ca innovativa che assegna alla storia mesopotamica un ruolo più ampio dirnquel limitativo prologo all’Antichità classica che la tradizione le riservava. -
Guerra e amore. DVD. Con libro
Video discorso in inglese, sottotitolato in italiano. Include un fascicolo di circa 16 pagine.«La prima cosa da cambiare è questa: l'uomo deve avere più occasioni di felicità e di gioia; una possibilità che le religioni hanno ucciso. I veri criminali non sono stati individuati: i terroristi e gli altri criminali sono delle vittime. I veri criminali sono tutte le religioni, poiché hanno distrutto tutte la possibilità di gioire delle piccole cose della vita; hanno condannato tutto ciò che la natura vi fornisce per rendervi felici, per farvi sentire eccitati, che danno piacere. Ci hanno tolto tutto; e se non sono riuscite a toglierci alcune cose, perché hanno una base biologica, come il sesso, quanto meno sono riuscite ad avvelenarle.» (Osho) -
Riprendi il tuo potere. Smetti di pensare che sono le persone o le circostanze a renderti felice
"Riprendi il tuo potere"""" può essere la tua vera occasione per smettere di dare la colpa alle circostanze e iniziare a essere veramente felice. Prenderai il pieno controllo della tua vita e sarai solo tu il padrone del tuo destino... Il capitano della tua anima." -
Apparizioni mariane: il grande imbroglio. Indagine laica sui criteri con cui la Chiesa approva una presunta manifestazione celeste
Ogni giorno (o quasi) giunge notizia che nel tal paesino è spuntato un nuovo veggente, la madonna ha fatto la sua comparsa e la macchina dei pellegrinaggi si è messa in movimento. Si rende dunque necessario capire qualcosa in più su di un fenomeno in aumento, anche perché le varie ""Signore di Luce"""", dai nomi diversi, ma sempre riconducibili alla Virgo cattolica, hanno quasi sempre partorito profezie sulla """"fine del tempi"""", minacciando lo scatenamento dell'ira di Dio. Perché esistono apparizioni mariane riconosciute dalla Chiesa, altre che non ricevono l'imprimatur clericale e alcune sulle quali la Santa Sede non si pronuncia chiaramente, pur autorizzando il culto della relativa madonna? Attraverso un'indagine sulle più celebri presunte manifestazioni celesti, L'augurio è che questo libro venga letto non solo da atei, agnostici, laici in generale, ma soprattutto dai credenti, che al termine avranno acquisito alcuni strumenti per fornire, se lo vorranno, quel """"consenso informato"""" di cui sopra."" -
I giorni della nepente. Una storia tossica
In una maledetta domenica di settembre un tossicodipendente uccide una pensionata nel tentativo di scipparla; il figlio della donna insegue e massacra a sua volta lo scippatore. Da quel momento tutto precipita. In mezzo al coro delle voci che si leva in rete, sui giornali e in tivù, per capire cos'è successo davvero occorre mettere insieme i percorsi di tutti gli attori della storia: il Profeta, il tossico, il giornalista, il professore precario, la ragazza incinta che cerca redenzione. Nella città subito ribattezzata dai media capitale della violenza, in mezzo a una carambola di corpi in traiettoria casuale che si scontrano solo per ferirsi, si andrà presto a scoprire che le passioni con cui l'uomo si acceca per sfuggire all'angoscia non sono poi così diverse dai succhi profumati con cui la nepente, pianta carnivora, attira gli insetti per poi consumarli, nutrendosi di loro. -
La bomba di come Pierre Maudlin scoprì la storia
Che ne è stato del dente cariato di Hitler con cui la tecnica tedesca voleva costruire l'atomica per far vincere alla Germania la Seconda Guerra Mondiale? La risposta forse la conosce Pierre Maudlin, stimato medico che vive in un villaggio francese non lontano da Ginevra, per caso venuto in possesso di alcuni dattiloscritti segreti che risalgono ai tempi del Conflitto. All'epoca infatti, per scoprire a che stadio fosse il progetto atomico nazista, gli Alleati avevano arrestato i dieci più importanti scienziati tedeschi, tra cui Heisenberg e Hahn, portandoli in segreto a Farm Hall, una casa di campagna vicino Cambridge. Quarant'anni dopo, alcuni studiosi venuti a conoscenza delle registrazioni effettuate a Farm Hall hanno fatto pressione sul governo britannico affinché rendesse pubbliche le trascrizioni: ma le registrazioni originali, secondo le autorità, sono andate distrutte. Adesso Maudlin, uomo controverso che ""da sempre ha nutrito un insolito interesse per la violenza"""", deve fare i conti con i suoi segreti, fino a compiere gesti estremi e inspiegabili. Tutto in nome di quei documenti segreti che si è ritrovato tra le mani."" -
Lo sparviero della Maremma. A tavola col brigante
"La macchia era il suo ambiente, Enrico ne conosceva ogni pianta, ogni anfratto, ogni più piccola buca. Riconosceva un animale dall'odore prima ancora di vederlo e la sua mira era infallibile."""" Enrico Stoppa detto Righetto è uno dei più noti e pericolosi briganti della Maremma. Ha il grilletto facile, non perdona niente e nessuno, eppure, come molti briganti, fuori dalla sua cattiva fama rivela un lato semplice, talvolta ingenuo e amorevole. Qui c'è tutta la sua turbolenta e appassionata storia, intrecciata con le ricette dei cibi caratteristici della Maremma, il regno del Righetto, la terra che l'ha creato, nutrito, nascosto." -
Tutte le promesse. Una storia apocrifa
Accettare il male come se niente fosse. Questo avviene nel paesino di terra e vicoli dove vive Lello, ragazzino inquieto e timido alle prese con la prima adolescenza. Nel villaggio, piazzato in quella landa di mezzo che ora molti conoscono come 'La terra dei fuochi', c'è il Fosso, un po' discarica e un po' parco giochi, e nel Fosso c'è tutto: i drogati e gli innamorati, i ragazzini che fumano Marlboro di contrabbando, gli adulti che si vengono a fare o vengono ad ammazzare. Le giornate di Lello le solcano piccoli spacciatori, piccoli trafficanti, piccoli boss che scimmiottano la malavita vera nelle pose e nei modi ma che sanno anche uccidere e umiliare, e lui, che ha la sensibilità per cogliere l'ingiustizia e l'insensatezza di tutto ciò, non riesce però a trovare la forza di ribellarsi, perché quella necessaria a sopravvivere è già troppa. Questa la storia, scandita dalle promesse di una Madonna sempre presente, di un'umanità non rassegnata, perché in fondo non c'è nessun male a cui rassegnarsi, bensì profondamente assuefatta, votata alla sopravvivenza e alla connivenza, ciecamente fedele a qualsiasi promessa di redenzione. -
Inferno 1861. Le indicibili traversie del Granduce Tolomei
Estate 1866. Agli albori dell'Unità d'Italia il conte Tolomei, Granduce di Toscana e militare in congedo, viene coinvolto in un caso misterioso: nella contrada di una delle sue vaste proprietà una ragazzina è caduta in un pozzo, ed è stata ripescata assieme a un anello di famiglia del conte, lo stesso anello con cui anni prima era stata sepolta la sua giovane moglie, morta prematuramente. È così che iniziano a risvegliarsi fantasmi ed eventi inattesi, come la rievocazione dell'assedio sanguinario a numerosi paesi del sud Italia durante la guerra al brigantaggio, in cui l'esercito sabaudo, nel 1861, per rappresaglia mise tutto a ferro e fuoco. Per quanto si provi a far luce sul mistero che avvolge bambina e anello, ogni passo avanti sembra invece allontanare sempre più da una soluzione: è l'inferno, nelle sue molte forme, che si manifesta. Il passato chiede il suo prezzo di sangue al Granduce, tormentandolo. Una fantasiosa e feroce storia risorgimentale, che si muove tra le passioni repubblicane, le ferite delle guerre civili e i demoni della società contadina. -
Odi. Quindici declinazioni di un sentimento
Quanti modi ci sono di odiare? Con quanti nomi si chiama l’odio, quanto ci serve, quanto se ne vede e quanto se ne subisce? È ormai chiaro che il sentimento che più di tutti si affaccia nel nostro tempo è proprio questo, l’odio: negli sfoghi sui social, nei muri che si alzano o si vogliono alzare, nel rifiuto dello straniero, nella furia delle tifoserie, nelle difficoltà relazionali che degenerano e in innumerevoli altre forme, più sottili o più evidenti. È quindi il caso di raccontarlo, questo sentimento, e di farlo con la voce di coloro che si sforzano di tracciare al meglio quello che viene detto il contemporaneo. Ecco dunque quindici giovani autori che, ciascuno con percorsi differenti, si stanno affermando nel variopinto spazio narrativo italiano, chiamati a cimentarsi intorno al tema dell’odio, parlando di contrapposizioni, di crisi, di rancori e ancora oltre. Il tutto trattato con gli stili più disparati e più consoni ai singoli, dalla distopia al reportage, dal serioso al dissacratorio, dall’aulico alla farsa, e così via, per completare quindici storie, quindici facce di un sentimento che sembra proprio rappresentarci, ora, all’inizio di questo millennio. -
Anita je t'aime. L'eterno rincorrersi di due rivoluzioni
Ana Maria Jesus de Rlbeiro, la Anita di Giuseppe Garibaldi, non muore davvero nel 1849. Il suo decesso viene inscenato per fini più grandi, per missioni europee, a rincorrere sogni libertari e rivoluzionari, e alla ricerca di un fratello illegittimo che risponde al nome di Michail Bakunin. È così che Anita e Giuseppe, benché innamoratissimi, si separano, consapevoli che sarà un'ardua e lunga avventura quella di ritrovarsi. Passano così anni europei, fatti di battaglie, cause comuni, insurrezioni, figli e ideali: mentre Anita si trova a vagare tra Germania, Russia, Francia e Inghilterra, conoscendo le più influenti menti della sua epoca, Giuseppe fa l'Italia, viene proclamato eroe e continua le sue battaglie. I due si sfiorano in continuazione, si intuiscono, si amano ancora, si cercano, rimandando ogni volta, tuttavia, il loro incontro. Una nuova ucronia risorgimentale in immagini che parla d'amore, di ricerca e di libertà, suggerendo che la storia sia sempre determinata dalle passioni, e sempre leggibile in modo diverso. -
Non so di non sapere. Revisioni semiserie alla filosofia
È tradizione catalogare e inscrivere in correnti filosofiche tutti i grandi pensatori che hanno solcato il nostro glorioso passato. Tuttavia, a guardare con occhio esperto, disincantato e cinico le teorie che questi illustri pensatori hanno formulato e scritto, emergono contraddizioni, incoerenze, assunti che fanno acqua da tutte le parti, pretese di certezze assurde e ancora molto altro ma, soprattutto, domande inutili. Questo saggio, narrato da chi la filosofia la esplora e la insegna quotidianamente, può essere letto da giovani studenti esasperati, esperti indagatori dell'animo umano ormai disillusi, ex-filosofi annoiati o più in generale semplici amanti, e curiosi della storia del pensiero che qui possono incontrare, in un tono a metà tra l'ironico e il dissacratorio, una prospettiva inconsueta. Al contrario di quanto sostengono studiosi serissimi e prendendo spunto da ciò che i filosofi hanno veramente detto o fatto, questo libro vuole dimostrare l'assoluta idiozia dei filosofi e la genuina inutilità dello studio della storia della filosofia nei licei. Beninteso: si tratta di uno scherzo. Forse. Prefazione di Pino Imperatore. -
Cereali al neon. Cronaca di una mutazione
Un livello dopo l’altro, un’esperienza dopo l’altra, Silvano Rei si trasforma. La sua evoluzione non è graduale, ma si compie attraverso momenti violenti di introspezione e di esibizione. Il suo corpo cambia, e con lui cambia la sua percezione delle cose, e con la percezione delle cose cambiano gli universi, come opere d’arte contemporanea, attraenti e incomprensibili. In questa Odissea digitale, in mezzo a frame ogni volta diversi come i livelli di un videogame, Rei non resta mai uguale: è necessario mutare per appartenere a un mondo, per comprenderlo e conviverci, anche se per poco. Attraverso lo specchio virtuale di un visore si susseguono incontri frenetici con bare, corpi, combattimenti, ologrammi, maschere e bianconigli: cosa diventerà, Silvano Rei lo scoprirà a sue spese. Narrato con un linguaggio visionario e personalissimo, questo viaggio in tre movimenti è la storia del mondo digitale che si intreccia con quello fisico, del reale che tende al virtuale, sperimentato in prima persona. -
Nerdopoli. Espressioni di una comunità in evoluzione
Fino a pochi anni fa il nerd era il ragazzo disadattato, fisicamente repellente, cervellone al limite del maniacale e dedito a hobby considerati ridicoli, come le storie di fantascienza e la tecnologia. Ma i tempi cambiano.rn«Nerdopoli è un testo multiautore i cui interventi costituiscono dei carotaggi nei molteplici aspetti della nerditudine, spaziando dalle fanfiction, agli anime e alle serie tv» - Il FogliornrnNel corso degli anni si è andato rafforzando un vero e proprio orgoglio identitario: oggi il nerd non è più il giovane con gli occhiali spessi, ma un uomo, o una donna, con competenze precise e consapevole del proprio valore, anche ideologico. I saggi di questo libro vogliono offrire una panoramica approfondita su quel che oggi può significare la 'nerdità'. Come in una metropoli, 'vivere la nerdità'' significa relazionarsi con una variegata compagine di persone dai diversi e specifici interessi: dall'esperta di videogiochi all'appassionato di anime, dal giocatore di ruolo alla scrittrice di fanfiction, per mostrare al lettore che non esiste un noi e un loro, che ogni nerd è una persona e che in ogni persona c'è sempre un po' di nerd. I testi sono di (in ordine di apparizione) Susanna Scrivo, Eleonora C. Caruso, Alice Cucchetti, Arianna Buttarelli, Simone Laudiero, Matteo Grilli, Aligi Comandini. Prefazione di di Tito Faraci. -
Materia. La fuga degli elementi
Jacopo La Forgia esordisce con un romanzo onirico, lieve e dolcemente catastrofico. Con un linguaggio asciutto e immaginifico si racconta la rinnovata Odissea di una donna, che attraversa un mondo sottilmente distopico e colmo di spunti per riflessioni attualissime.rn«Materia è un libro che difficilmente si riesce a catalogare perché sconfina tra i generi e ritrova la sua identità nella cura estrema per la lingua utilizzata.» - huffingtonpost.it rnElena si sposta da una parte all'altra del mondo, come mossa da un destino oscuro. L'acqua sta sommergendo le città, gli animali si vanno estinguendo e tutto lascia presagire la fine della vita sul pianeta. Eppure molto ancora è rimasto sulla Terra, e gli esseri in cui Elena si imbatte hanno qualcosa da raccontare, storie che sembrano intrecciarsi al destino di lei, di Andrea e di Gabriele, le persone a cui sembra essere enigmaticamente e indissolubilmente legata. E ogni gesto, ogni avvenimento è connesso alla sorte dell'umanità e degli elementi: nei percorsi di Elena affiorano i frammenti e i ricordi che narrano agli uomini la loro ultima storia. -
L' officina del racconto. Antologia di storie costruite a scuola
All'IIS Leonardo da Vinci di Firenze da qualche tempo si è dato inizio a una strana impresa, il Laboratorio Artigiano di Fantastica, ideato e coordinato dal professor Rino Garro. È una sorta di cantiere-officina in cui gruppi di studenti si ritrovano attorno a un tavolo per divertirsi a raccontare storie e a scrivere racconti. Qui sembra rivivere il rito antico delle comunità contadine che si riunivano intorno al camino e imparavano a conoscere e a conoscersi attraverso aneddoti e leggende - a volte divertenti a volte drammatici. Così, lo scrittore-capocantiere siede in mezzo agli studenti, in silenzio; ascolta le loro voci, e senza sovrapporrvi la propria, orienta il gruppo, lo guida. Da un'esile immagine - un aereo addosso alle nuvole, uno studente stordito di sonno, il profilo annerito di una ciminiera - può nascere il senso di una storia. Ma le teste che pensano sono molte, e altrettante le mani che scrivono: soltanto la pazienza del pescatore, e la sua tenacia, condurranno il gruppo a conchiuderle felicemente. -
Sopra e sotto la polvere. Tutte le tracce del terremoto
Qui ci sono i tanti volti del terremoto, e a ognuno è dedicato un duplice punto di vista, quello del racconto e quello dell'inchiesta, per restituire un'immagine potente, complessa e completa, della vita in un luogo in ricostruzione. E per raccontare la spinta, l'energia che ogni terremoto porta con sé, mentre avviene ma anche quando passa.rn«Chiappanuvoli sa riconoscere qual è il nucleo fiammeggiante di chi si trova a sopravvivere alla tragedia, e perchè il terremoto dell'Aquila è stato ed è ancora così significativo politicamente.» - TuttoLibrirnOgni terremoto è un fatto culturale, ancora prima che geologico: sotto la polvere e i detriti si aggrega una narrazione condivisa, fatta di dicerie e avvenimenti reali fusi insieme, a formare ricordi e nuove credenze. Le narrazioni dei recenti terremoti tendono a scindere i due aspetti: o sono asettiche raccolte di dati, o sono storie strappalacrime. Qui, invece, si porta allo scoperto lo stato fisico e mentale di chi ha vissuto e ancora vive nei territori che hanno conosciuto i sismi, la loro distruzione, e la necessità di ricostruire dopo che questi hanno fatto il loro corso. -
L'iguana era a pezzi. Tre vite lungo la Francigena
Giulio Pedani scrive un romanzo cardine del nostro tempo, che fa divertire, amareggiare e ricollocare i pezzi di una storia che ci riguarda tutti.rnrn«La strada, i libri, e adesso il lavoro, mi hanno portato a vedere il cammino come l’unica vera connessione: connessione a ciò che l’essere umano è stato lungo alcune migliaia di anni, prima delle recenti rivoluzioni tecnologiche, cioè una creatura capace di spostarsi grazie al suo corpo, alla sua fatica, al suo necessario tempo, e ai disagi e allo stupore che tutto ciò comportava; vedo il cammino come una prospettiva diversa e irrinunciabile sul paesaggio, sia naturale che umano: a piedi le persone riescono a riconoscersi...»rnUna traversata a piedi di mille chilometri, dal confine francese fino a Roma, per ritrovare un amico che è in coma. Lungo la Via Francigena scorrono 26 giorni di incontri, turbolenze, riflessioni. E ritornano 25 anni di vita, di episodi improbabili, riflessioni importanti e soprattutto amicizia. Perché in mille chilometri quello che fa da guida è la storia trentennale di tre amici. Fino ad arrivare alla mèta, e a un imprevisto epilogo. Come per il percorso di un camminatore, ogni capitolo è una tappa, e ogni tappa un modo per raccontare quel che è stato di una nazione e della sua gente. La retrospettiva di una generazione, disseminata di personaggi emblematici degli anni Ottanta e Novanta, da Iggy Pop a Bettino Craxi.