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La scuola è politica. Abbecedario laico, popolare e democratico
La scuola non deve fare politica, dicono; eppure non potrebbe, anche volendo, evitare di essere politica, soprattutto perché porta ogni anno milioni di persone a stare insieme, condividendo esperienze e storie che inevitabilmente produrranno trasformazioni intime, profonde e durature. La scuola, semmai, ha il dovere di compiere delle scelte di campo e di decidere quali trasformazioni vuole ottenere, a quale scopo e al servizio di chi. Perché una cosa è lavorare al servizio dei cittadini più giovani, quelli che stanno disegnando la società di domani, e un’altra è lavorare al servizio dei genitori o, come spesso accade, degli insegnanti. E cambiando l’obbiettivo si modifica anche il senso della scuola, la sua finalità politica. Con questo saggio in forma di dizionario si intende offrire, voce per voce, uno strumento per aiutare a costruire una scuola che sia davvero, un giorno non troppo lontano, laica, popolare e democratica. -
Calce o delle cose nascoste
Proposto per il Premio Strega 2020 da Filippo La Porta.rnrnCon la sua voce lirica e disincantata Raffaele Mozzillo torna a raccontare il Sud, Napoli e l’hinterland, le piccole vite che niente conoscono se non stanchi rituali cui aggrapparsi: e così ogni esperienza, ogni cosa nascosta è l’eredità che conduce verso una resa dei conti con un destino poco gentile, impietoso, finale.rnMicaela a sedici anni ha messo al mondo un bambino di cui nessuno sapeva nulla: questo evento è la luce che svelerà le ombre di ogni altro componente della famiglia Coppola.rnTre generazioni della famiglia si diramano in questa storia: dall’hinterland del Sud Italia alla Svizzera, per poi tornare, emergeranno cose nascoste e concatenazioni di eventi che si stringeranno come un anello intorno ai Coppola, fino a soffocare la famiglia.rnMentre la vicenda e le generazioni si ramificano negli anni, passano la migrazione italiana, i lavoratori stagionali, i bambini invisibili e i pregiudizi a non finire; il caporalato, l’impossibilità di vivere del proprio lavoro nei limiti della legalità e lo sfruttamento degli immigrati; e la Napoli notturna contemporanea, ambivalente e mai sazia di bellezza e brutture.rnrnProposto per il Premio Strega 2020 da Filippo La Porta: «Perché è un reportage narrativo minuzioso sugli emigrati italiani (500.000!) in Svizzera negli anni Sessanta (percepiti come ""brutti, sporchi e cattivi""""), che ci fa entrare nelle loro baracche, e fin negli armadi dove si nascondono i bambini perché è vietata la ricongiunzione del nucleo. Perché ci racconta una storia recente che farebbe bene alla nostra coscienza civile di oggi, ricordandoci che la parola d'ordine degli svizzeri xenofobi – che per un soffio persero il referendum – era """"prima gli svizzeri!"""" Perché è un romanzo epico-lirico, spietato e commosso, che tratta frontalmente la Famiglia, architrave della storia sociale del nostro paese, luogo quasi impenetrabile di affetti reali, perversioni segrete e scheletri nascosti. Perché è una narrazione polifonica, tra Italia e Svizzera, fitta di personaggi ritratti in modo incisivo e che disegnano una genealogia """"mitica"""": dal patriarca mastro Michele – e dalla moglie Carmela – alla sorella Rosa, a Salvatore e Irina, a Micaela... Perché ci dà una rappresentazione della morte in un reparto oncologico che non ci dimentichiamo: """"ogni morte tiene un alito specifico che soffia piano finché non c'è più. A quel punto quando la vita si è dissolta anche la morte muore, gli odori cominciano invece a rassomigliarsi tutti"""". Perché dal punto di vista della tecnica narrativa alterna la terza persona a una seconda persona usata in modo virtuosistico. Perché una bambina a 9 anni vede due tossici che si scambiano le siringhe e poi si baciano appassionatamente, fino a lasciarsi cadere a terra tramortiti, e ne resta segnata (straordinaria immagine simbolica di un quotidiano in cui si mescolano amore e degrado). Perché ci parla di crepe lasciate dalla calce sulla parete che non puoi sistemare con due colpi di spatola, e che ci costringono a una resa dei conti: o precipitando o aprendoci a una verità che potrebbe salvarci.»"" -
No music on weekends. Storia di parte della new wave
Passando da Inghilterra, Stati Uniti ed Europa Gabriele Merlini, scrittore di talento e appassionato esperto musicale, racconta la storia del movimento New Wave.rnrn«Se cerchi l’atomo indivisibile della new wave potrai andare avanti all’infinito a tagliuzzare il tessuto della gonna di Siouxsie Sioux senza trovare niente. Ecco perché è più sensato fermare le forbici prima di impazzire.»rnrnCon New Wave si definisce un movimento musicale e artistico incredibilmente eterogeneo, sviluppatosi tra la seconda metà degli anni Settanta e i primi Ottanta: difficile immaginare qualcosa in comune tra i Duran Duran di Rio e i Joy Division di Love Will Tear Us Apart, eppure c’è: sfruttando l’energia, gli stimoli e il dinamismo ancora in circolazione del punk, numerose band hanno scelto di reinventare estetiche e suoni, creando così un’onda musicale nuova e multiforme. Passando da Inghilterra, Stati Uniti ed Europa Gabriele Merlini, scrittore di talento e appassionato esperto musicale, racconta un percorso composto di aneddoti, suggestioni, reportage: in modo lieve e pungente costruisce la storia – parziale, perché inesauribile, e di parte, perché parte dai gruppi amati – di autori e gruppi che hanno condiviso un tempo ancora capace di sorprendere per stimoli, capacità creativa e inaspettate similitudini con il presente. -
Il tempo non esiste. L'uomo nell'eterno presente
In che modo la tv e i social media sono diventati così pervasivi? Come mai si ha la sensazione di vivere in un tempo strano, talvolta estremamente compresso e talvolta profondamente dilatato? E perché ci sembra sempre che ci manchi un quadro generale delle cose, che il nostro sguardo si fissi su alcuni particolari, ingranditi a dismisura? Rossano Baronciani, docente e saggista, cerca di fornire alcune risposte a queste domande, quesiti fondamentali dell'epoca contemporanea: dalle prime dirette infinite fino ai Reality show, dalla comunicazione istantanea dei social all'uso sovrabbondante delle immagini, questo saggio, diviso in due sezioni, mette assieme antropologia, storia, estetica e cultural studies, e fornisce una lettura affilata e chiarificatrice della nostra epoca, in cui passato e futuro vengono sacrificati nel nome di un continuo e irrinunciabile ripetersi del presente. -
Ada brucia. Storia di un amore minuscolo
Candidato al Premio POP – Premio Opera Prima 2021Tra 'Lolita' di Vladimir Nabokov e film come 'Kynodontas' di Yorgos Lanthimos, questo romanzo è una favola oscura raccontata in piena luce: in un'atmosfera fiabesca e sospesa sopra ogni giudizio, le convenzioni si ribaltano e non si sa più cos'è l'amore. Rino rapisce la piccola Ada durante una festa patronale. Convinto di amarla, la costringe in casa: così Ada cresce con lui, senza mai uscire, convinta di non poter toccare l'erba e il pavimento fuori perché priva delle scarpe che le impedirebbero di bruciarsi. Il mondo che Rino plasma per Ada, sfumato tra sogni e menzogne, è un carcere perfetto, nel quale la giovane vive senza troppo chiedersi cosa c'è oltre, interrogandosi sulla parola amore e su quello che succede quando si cresce. Dopo 13 anni, però, quel mondo crolla: Ada viene salvata, Rino processato. Il resto delle loro vite è attesa. Anja Trevisan si cimenta con uno dei temi più controversi della storia della letteratura, mostrando con delicatezza quanto sia difficile distinguere tra amore e dipendenza. -
Il contrario della solitudine. Manifesto per un femminismo in comune
Il contrario della solitudine sia portatore di un'idea di femminismo in comune capace di migliorare il nostro modo di vedere e inventare la vita.rnrn«L'autrice brasiliana ci regala una visione più articolata e inclusiva della battaglia femminista» - EllernPossiamo definire il femminismo come desiderio di democrazia radicale, votato alla lotta per i diritti di tutte coloro che sono costrette a subire ingiustizie armate sistematicamente dal patriarcato. Perché il patriarcato, contrariamente a quanto si possa pensare, non è un processo che colpisce esclusivamente la sfera femminile; coinvolge invece tutti gli esseri il cui corpo viene definito attraverso l'uso che se ne fa. Con questo libro la filosofa brasiliana Márcia Tiburi, in esilio volontario a Parigi per ragioni politiche, ci invita a ripensare queste strutture e prendere sul serio il femminismo, al di là delle mode e delle frasi fatte. L'augurio è che, ripensando criticamente il movimento, con un linguaggio accessibile tanto ai principianti quanto ai più esperti, ""Il contrario della solitudine"""" sia portatore di un'idea di femminismo in comune capace di migliorare il nostro modo di vedere e inventare la vita."" -
Gli anni incerti. Canzone di fine millennio
«Il romanzo tenero e sincero di Emiliano Dominici ci ha ricondotti a una dimensione esistenziale ormai accantonata, in cui gli errori e le emozioni avevano una loro valenza meno sfrontata e soprattutto meno collettiva di una qualunque tragediucola da diffondere sui social» - Sergio Pent, Tuttolibri - La StampaÈ il 22 giugno del 1969, e in tre luoghi diversi nascono tre bambini: Jerry a Central Park, New York, Giulia in un istituto religioso ad Assisi, Guido all'ospedale di Livorno. Si racconta qui delle loro tre esistenze, della loro crescita, della loro formazione mista a quella di un paese, e di un mondo, negli anni incerti trascorsi tra il 1969 e il 2001. Anni in cui si è fatta la storia che adesso conosciamo, che vedono avvicendarsi lo sbarco sulla Luna, la strage di Piazza Fontana, il terrorismo, gli scioperi nelle fabbriche, i mondiali di calcio, le proteste studentesche e universitarie e numerosi altri grandi avvenimenti. E insieme a tutto questo si vanno costruendo l'amicizia, l'attrazione e i dissidi di Jerry, Giulia e Guido, sullo sfondo di una Livorno che muta, lotta e cresce insieme a loro. -
Vivere mille vite. Storia familiare dei videogiochi
Corredato di percorsi diversi per lettori diversi, e di una 'videoludografia ragionata' a corredo, questo tomo è un po' saggio e un po' memoir, come quei videogiochi di una volta, che mettevano insieme più elementi per poter regalare un'esperienza totale.rn«Un libro che permette di entrare in un universo open world immenso fatto di citazioni, curiosità ed esperienze personali» - Claudio Marinaccio, TuttoSportrn«Un memoir attraverso i videogiochi può sembrare un'idea strana solo a chi non è cresciuto con essi» - Francesco Guglieri, DomanirnQuesto libro sulla storia dei videogiochi non ha alcuna pretesa di raccontare ogni avvenimento del medium che in pochissimo tempo è diventato il più ricco, diffuso, criticato, influenzato e culturalmente rilevante di tutti i tempi. Eppure, questo libro passa in rassegna le tappe fondamentali del percorso che ha portato quel sistema di intrattenimento a diventare una parte fondamentale della nostra cultura. Si parla in queste pagine di tecnologia e famiglia, di storia universale e personale, di scoperte continue, curiosità, notti insonni. Di genitori nerd che portano in casa un Atari in finta radica e che poi ti restano accanto, anche quando non ci sono più. Corredato di percorsi diversi per lettori diversi, e di una 'videoludografia ragionata' a corredo, questo tomo è un po' saggio e un po' memoir, come quei videogiochi di una volta, che mettevano insieme più elementi per poter regalare un'esperienza totale. -
Nati nuovi. L'apocalisse dei ragazzini
Una rivolta biologica è in atto: decine di migliaia di ragazzini in giro per il paese hanno affrontato un passaggio evolutivo senza nemmeno rendersene conto, e adesso non è più l'adulto il soggetto all'apice della propria forza, ma il bambino, il Nato Nuovo. E alcuni fra i Nati Nuovi hanno rovesciato la situazione a proprio immediato vantaggio, in cerca di un beneficio e di una gratificazione istantanea. È in questo strano presente che un'assortita banda di minieroi, con storie ed età diverse, si ritrova ad affrontare la sfida della sopravvivenza, facendo i conti con le proprie fragilità e con le sfide del mondo mutato che si trova ad abitare: la fame, tantissima paura, e poi il tradimento, la malattia, il lutto. Ma la squadra saprà dimostrarsi all'altezza dell'impresa, a qualunque costo. -
Menti parallele. Scoprire l'intelligenza dei materiali
La materia è intelligente. Solitamente pensiamo i materiali che ci circondano come semplici strumenti, passivi e incapaci di interagire con l'ambiente in modo complesso, ma a ben guardare non è affatto così. Numerosi materiali sono in grado di adattarsi agli stimoli che ricevono, di assemblarsi e ripararsi in autonomia e, in alcuni casi, di conservare una memoria del proprio passato. L'intelligenza di questi materiali è, naturalmente, tutt'altra cosa rispetto all'intelligenza umana: se la nostra concezione convenzionale di ""intelligenza"""" è essenzialmente basata su sistemi centralizzati di controllo come il cervello, un materiale possiede un'intelligenza diffusa in tutte le parti che lo compongono. È evidente che questa consapevolezza può cambiare profondamente l'approccio che abbiamo alla scienza e alla tecnologia, e forse anche alla vita stessa. Davanti alle sfide tecnologiche e sociali che ci aspettano, la capacità di ripensare i materiali come una parte attiva della nostra vita e della nostra cultura, sfruttando la loro capacità di interagire in modo intelligente con il proprio ambiente, potrebbe essere la chiave per il futuro della nostra specie."" -
La guerra dei meme. Fenomenologia di uno scherzo infinito
"Vivi, attivi e sempre rinnovati nelle loro forme, i meme sono la forma di comunicazione più longeva del web. Nate come meccanismo umoristico piuttosto semplice, queste immagini si sono via via trasformate, diventando una forma comunicativa a vari livelli di leggibilità, talvolta veicolo di messaggi che vanno ben oltre il semplice humor, passando da community di Alt-right a sostegno di Donald Trump a gruppi Alt-left, che cercano di riappropriarsi della risata perduta a sinistra, con in mezzo tutto il sottobosco dell’Internet. A partire da una scienza, la memetica, Alessandro Lolli interpreta il meme attuale come un dispositivo linguistico, anzi come linguaggio vero e proprio, con codici e obiettivi determinati. Un saggio di successo, quindi, che torna corredato di nuovi capitoli a raccontare cos’è a oggi il meme, indagando proprio l’evoluzione di questo linguaggio, nelle sue funzioni, nei suoi fondamenti culturali, intrecciando storia, semiotica e politica.""""" -
Il rosso e il blu. Una comune favola di migrazione
Makamba ha una missione: aggiustare il mondo attraverso l’acqua. Partito dal Mali con un quadernino di famiglia e poco più, attraversa i continenti per equilibrare i rubinetti di ogni paese. Dalla Cina alla Svezia, passando per la Libia, Makamba sbarca in Italia per ritrovarsi nel centro di accoglienza straordinaria Arcobaleno. Da lì riprende la sua ambiziosa e sconclusionata impresa, accompagnato dagli altri ospiti del centro, ognuno con la propria specifica idea di mondo, e dagli operatori, che combattono un sistema ostile a suon di cinismo e fialette puzzolenti. La loro storia si muove tra fantasia surreale e terribili esperienze, in una favola che racconta un presente meraviglioso e atroce, in cui il lieto fine va cercato a tutti i costi e, se non lo si trova, va inventato. -
Canone ambiguo. Della letteratura queer italiana
Fuori dal canone letterario del Novecento, o raccontata solo nei suoi aspetti più accettabili da una norma lungamente costituita, esiste una letteratura ""anarchica, scorretta, mostruosa"""": una produzione eccentrica, spesso sottilmente camuffata nei segni della convenzione, e per questo studiata e insegnata in modo soltanto parziale.rn«Un saggio critico-narrativo, un po' romanzo, un po' antologia, nel quale l'autore con intelligenza ed eleganza, mette in scena una sorta di seduta spiritico-letteraria guidata dal più queer dei nostri autori, Pier Vittorio Tondelli, alla ricerca della queerness perduta» - Jonathan Bazzi, Domanirn In questo percorso che alterna drammaturgia e saggio critico, l'autore si serve delle teorie queer per smascherare i lungamente velati silenzi di chi, attraverso i propri testi e mai in modo esplicito, ha cercato di esprimere il proprio orientamento sessuale, la propria libertà di genere, o più semplicemente la propria esistenza fuori dalla norma. In un susseguirsi di scene rapide e vivaci, l'autore, accompagnato da un Pier Vittorio Tondelli in forma di amichevole guida, va alla (ri)scoperta delle personalità più interessanti della storia della letteratura italiana nel loro universo più intimo e celato, per offrire uno spunto di riflessione sulla scrittura e sui molteplici modi di indagarla."" -
Meravigliosi laghi della Lombardia. 12 fantastiche mete per la gita di una giornata
Una carrellata di 12 laghi della Lombardia, regione conosciuta in tutto il mondo per i suoi romantici specchi d'acqua. Difficilissimo scegliere in un panorama talmente vasto: ai laghi universalmente conosciuti fanno da contraltare laghi alpini poco noti ma incastonati come perle nelle loro culle naturali di una bellezza da mozzare il fiato. Laghi balneabili, laghi dalle acque multicolori, trasparenti e cristalline da far invidia al mare. Laghi selvaggi con spiagge poco frequentate e specchi d'acqua per la pratica di ogni tipo di sport acquatico. ""Meravigliosi laghi della Lombardia""""... questa guida li elenca tutti con le informazioni per visitarli, conoscerli al meglio e per rilassarsi sulle loro rive. Fotografie e testi ne descrivono le principali caratteristiche. Per andare a colpo sicuro e trovare il lago su misura per ciascuno di noi."" -
C'erano una volta cibi di strada
La cultura del ""mangiare per strada"""", oggi nuovamente in auge, trovava la sua massima espressione in epoche in cui la strada fungeva anche da luogo di incontro tra gli abitanti della via, della piazza, del quartiere. Una cucina (se così si può chiamare il cuocere o il friggere all'aperto) sobria, fatta di poche e povere cose, presenti nei luoghi di passaggio della gente."" -
Baglioni e Morandi. Due capitani coraggiosi. Racconti di un'avventura cantata
Due autori musicali, raccontano e commentano con questo libro le trentuno canzoni che secondo loro saranno i mattoni della tourneè di Claudio Baglioni e Gianni Morandi che prende il nome di ""Capitani coraggiosi"""". Baglioni e Morandi non sono solo due grandi protagonisti della canzone italiana, ma anche un pezzo della storia d'Italia, dagli anni Sessanta ad oggi, luci e ombre, lacrime sorrisi. Gli autori hanno cercato di legare ogni racconto non solo con quello della vicenda artistica degli interpreti ma con quello più ampio della storia della canzone, dell'arte e anche, con qualche traccia breve, di storia d'Italia. Il libro non affronta le loro produzioni in ordine cronologico, ma ogni capitolo può essere letto singolarmente, partendo e ritornando da dove si vuole, lasciandosi guidare dagli inevitabili ricordi che ogni capitolo ci propone. I capitoli, trentuno, portano il titolo delle canzoni. Insomma una carrellata sulla storia musicale d'Italia dagli anni Sessanta ad oggi in compagnia di due personaggi che ancora oggi sono saldamente in sella all'onda del successo."" -
Amianto. Una storia operaia
Renato è un operaio cresciuto nel dopoguerra che ha iniziato a lavorare a quattordici anni. Un lavoratore che scioglie elettrodi in mille scintille di fuoco a pochi passi da gigantesche cisterne di petrolio. Un uomo che respira zinco, piombo e buona parte della tavola degli elementi di Mendeleev, fino a quando una fibra d'amianto trova la strada verso il torace. L'autore del libro è il figlio di Renato. Vive la sua infanzia tra il calcio di strada davanti all'Ilva dimenticata di Follonica e le risse sull'Aurelia, per poi passare dalle certezze del lavoro manuale del padre alla precarietà dei lavori cognitivi. Ricostruisce la storia lavorativa di Renato lottando in tribunale per il riconoscimento dell'amianto come causa della sua morte. E scopre di esser stato concepito nel luogo simbolo delle morti per la polvere bianca: Casale Monferrato. Una storia terribile, raccontata mescolando ricordi e documenti, misurando brillantemente le emozioni, con una voce narrativa vivissima, arricchita da divertenti espressioni dialettali. Esperimento di ""oggetto narrativo non identificato"""" è il primo volume di una trilogia working class in corso d'opera. Questa nuova edizione, con un capitolo aggiuntivo, si chiude con un dialogo a tre tra l'autore, Wu Ming 1 e Girolamo De Michele, precari della conoscenza accomunati dall'essere """"figli della classe operaia""""."" -
Podemos. La sinistra spagnola oltre la sinistra
È stata la sorpresa delle ultime elezioni europee in Spagna e i sondaggi la proiettano oltre il 25%, prima forza politica del paese. Una esplosione che ha visto i suoi iscritti online arrivare in pochi mesi quasi a 300 mila. In Italia sono definiti ""i grillini spagnoli"""". Se le somiglianze sono innegabili, le differenze però sono di più. Podemos nasce dalla rivolta contro la """"casta"""", ma soprattutto dall'onda lunga del movimento degli indignados. Il suo gruppo dirigente proviene per formazione e cultura dal variegato mondo della sinistra radicale, e in Europa ha deciso di stare con il gruppo di Alexis Tsipras, di cui condividono il programma anti-austerity. Ma preferiscono presentarsi come """"né di destra né di sinistra"""", privilegiando la metafora del """"basso contro l'alto"""", del 99% contro l'1%. Nei circoli di Podemos non si trovano i poster di Che Guevara o del subcomandante Marcos ma solo manifesti viola, il colore della ribellione, con sopra un cerchio bianco a raffigurare il potere decisionale diffuso. """"Di """"unire la sinistra"""" non me ne importa nulla"""", ripete spesso il leader del movimento Pablo Iglesias, """"noi siamo per l'unità popolare"""". Di fronte alla sconfitta storica della sinistra, preferiscono ripartire da zero. In un intreccio ideologico che tiene insieme Antonio Gramsci e il teorico populista Ernesto Laclau, le forme più classiche e assembleari dei movimenti con la centralità della rete, l'idea della democrazia diretta con un leaderismo molto forte. Prefazione di Moni Ovadia."" -
AntoloGaia. Vivere sognando e non sognare di vivere: i miei anni Settanta
Porpora Marcasciano parte da sé e, attraverso la propria biografia, ci racconta gli anni Settanta da uno speciale punto di osservazione. La sua è un'esperienza deviante e scandalosa, una ""cotta continua"""", fatta di manifestazioni, passioni, paure, sogni e sessualità, in cui incrocia tanti piccoli e grandi personaggi, costruisce i primi collettivi Glt, i primi """"pride"""" e il nascente movimento gay, che entra in relazione con il movimento rivoluzionario di quegli anni spingendolo a prendere coscienza di sé e del proprio corpo. Una realtà in cui trans, gay, lesbiche, donne e non solo rivoluzionano la propria vita e di riflesso quella del mondo. Una storia """"favolosa"""", finchè non viene tragicamente travolta dall'Aids e dalla narrazione strumentale di chi descrive il virus come la """"peste gay"""". Da gioiosa, l'atmosfera diventa cupa, e la sensazione triste dell'impotenza prende il sopravvento tra i protagonisti di quella stagione, cancellando la memoria di un decennio. Fino ai giorni nostri, in cui tutto sembra esser stato """"normalizzato"""" dalle leggi del mercato. Porpora reagisce a questa rimozione ricostruendo quella storia e i nessi tra moderno e postmoderno, necessari a rielaborare un pensiero e una cultura in grado di non farsi neutralizzare."" -
La danza delle mozzarelle. Slow food, Eataly, Coop e la loro narrazione
Wolf Bukowski spiega come il ""sogno"""" di Gambero Rosso e Slow Food si sia tramutato in un incubo turbocapitalista fatto di ipermercati, gestione privatistica dei centri cittadini, precarietà per i lavoratori, cibo sano per i ricchi... e i poveri mangino merda. E questo demi-monde di scrittori, elzeviristi e cantanti a far passare per """"buoni"""" i nuovi padroni, che così non pagano dazio per il predicar bene e razzolar male: inneggiano alla """"resistenza contadina"""" e fanno affari con un neolatifondista che occupa 900.000 ettari di terra Mapuche in Patagonia; parlano di """"autenticità"""" e propongono per l'Italia futuri preconfezionati da """"Disneyland del cibo"""" e """"Grande Sharm el-Sheikh"""". Ma il sogno di ieri non era già, in nuce, l'incubo di oggi? Il """"predicar bene"""" non aveva già in sé tutti gli elementi del """"razzolar male""""? Questa è la storia di come ce l'hanno data a bere parlando di mangiare.""