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A-mare
"Perché vai in giro con un palloncino legato a un polso?"""". """"Perché siamo amici! Lui mi tiene su e io gli insegno a volare. Così stiamo sempre insieme"""". """"Tu riusciresti a riempire la testa di tutti i pensieri e il cuore di tutte le emozioni in un momento solo?"""". I dialoghi di un bambino con un vecchio """"cercatore"""" e con una giovane donna, un palloncino che deve imparare a volare e... il mare, da cui tutto parte e a cui tutto torna per poter ricominciare ad Amare." -
Dietro le quinte. Versi d'attore
"Dietro le quinte, non solo dell'arte ma al contempo del cuore, questi """"versi da attore"""" che a volte si esibiscono ma sempre ci annidano dentro, palpitano e ci giungono, arringano o sussurrano, e dolcemente respirano, allertano o ci commuovono come versi veri, vitali, poesie della vita d'un uomo (prendiamo a prestito il credo, la formula, del vecchio Ungaretti più creaturale)... Un uomo che nella sua valigia d'esperienza (e bagaglio d'emozioni), ha poche grandi certezze che sono il suo alfabeto di verità, di analogie, di metafore incarnate... E ognuna, se vissuta davvero, diventa facilmente il titolo, il messaggio vero d'una poesia"""". Dalla Prefazione di Plinio Perilli" -
I mondi eterogenei di «Nightmare Before Christmas» e «La sposa cadavere» di Tim Burton
L'Autrice prende in esame due film particolarmente emblematici della poetica burtoniana, ""Nightmare Before Christmas"""" e """"La sposa cadavere"""", realizzati entrambi con una tecnica di animazione tanto cara al regista, la """"stop-motion"""". Burton, nato come illustratore, si rifà a un concetto di """"cinema artigianale"""", da """"bottega delle meraviglie"""" che ci regala ogni volta uno sguardo nuovo sul mondo o sui molteplici mondi possibili. Un cinema primitivo e magico. Questa monografia si configura come un viaggio attraverso i mondi burtoniani, mettendoli a confronto e analizzando la dimensione misteriosa, inesplorata e incontaminata in cui si fondono, oltre lo spazio della proiezione cinematografica."" -
I Cacciatori dei sigilli perduti
"Cari lettori...! Noi Cacciatori dei sigilli perduti non vediamo l'ora di raccontarvi la nostra speciale storia; un concentrato di amicizia, suspense, adrenalina e molto altro... Siete pronti a conoscerci e a partire con noi in questa epica avventura?"""" Età di lettura: da 10 anni." -
Io racconto il mare. Raccolta degli elaborati degli alunni della scuola primaria e proposte di attività didattiche
Questo libro raccoglie gli elaborati degli alunni della scuola primaria che hanno partecipato al concorso ""Io racconto il mare"""". Il concorso si inserisce nell'attuazione del Protocollo d'intesa siglato nel 2018 tra la Società Nazionale di Salvamento e il Ministero dell'Istruzione e ha coinvolto gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado del territorio nazionale, al fine di sensibilizzarli alla protezione dell'ambiente marino e al primo soccorso in mare. La pubblicazione dei racconti premia gli alunni che si sono impegnati in un momento particolarmente difficile per la scuola, a causa dell'emergenza sanitaria. A conclusione dei lavori dei bambini, sono state inserite """"Le 10 regole d'oro per un bagno sicuro"""" - elaborate dalla Società Nazionale di Salvamento per insegnare ai più piccoli in termini ludici come vivere il mare prevenendo i pericoli - e alcune proposte di attività didattiche dedicate ai temi dell'ambiente e, al contempo, alla valorizzazione della scrittura come strumento di educazione e crescita."" -
Il Riccio Viola che sognava il mare
Un riccio viola che vive in un bosco, con i suoi soliti odori e suoni, ha un sogno: vedere il mare. Inizia, così, un percorso avventuroso verso la sua realizzazione, durante il quale troverà nuovi amici - una farfalla, un topolino, una lucciola, una bambina e perfino un castagno -, incontrerà pericoli e farà molte scoperte. E quando il sogno si realizzerà, più desiderabile sarà il suo ritorno a casa. -
Verso la poesia. Manuale di scrittura creativa per bambini
Questo manuale didattico fornisce ai bambini tecniche e competenze specifiche per ideare e comporre poesie, e ai docenti attività e materiali volti a stimolare la creatività degli alunni. Nato dai corsi tenuti dall’Autore nelle scuole primarie in cui ha insegnato nel corso degli anni, il volume segue un approccio ludico e utilizza un linguaggio semplice: si inizia dapprima a giocare con le parole e le emozioni, e si arriva infine alla produzione vera e propria dei testi poetici. Il percorso è completato da un test per verificare le conoscenze acquisite dai bambini e da una piccola antologia. -
Giorgione
Da una storia vera, il racconto di un'amicizia speciale. Pietro non ha nessuna voglia di andare in vacanza in montagna. Da quando è partito dalla città con i suoi genitori, si è chiuso in se stesso. Ha sperato fino all'ultimo che il suo migliore amico lo accompagnasse, anziché passare le vacanze con i cuginetti al mare. Ma in paese Pietro incontra per caso un cane. Una montagna di peli bianchi che troneggia in mezzo alla piazza, talmente grande da poter essere scambiato per un piccolo cavallo. Il suo nome è Giorgione, un cane di tutti e di nessuno. Insieme vivono tante avventure e Pietro si convince via via che il suo nuovo e caro amico andrà a casa, in città, insieme a lui. Ma è davvero questo ciò che vuole Giorgione? Pietro lo scoprirà al momento della partenza e imparerà dalla loro amicizia un'importante lezione di vita. Età di lettura: da 6 anni. -
Arpa a bocca. Con lettera di apertura di Giovanna Mulas
"Arpa a bocca"""" - il riferimento va al marranzano, anche detto scacciapensieri, strumento musicale idiofono - è una sfida tra i versi, tra passato e presente. Nasce e cresce in Sicilia, da dove il nonno dell'Autore partì bambino per cercare fortuna in America. Là dove il poeta ritorna con amore e con l'amore." -
Costantino Barbella. Fogli di pensieri. 1852-1925. Ediz. illustrata
Costantino Barbella (1852-1925), scultore d'origine abruzzese, napoletano di formazione, vissuto fra le terre chietine e Roma, fa parte di quegli artisti a torto dimenticati dalla storiografia scientifica del Novecento. Fortemente presente nel panorama artistico del suo tempo, Barbella formulò un'idea di realismo minuto, indagando gli aspetti più quotidiani della vita dei pastori e contadini abruzzesi e dei borghesi della propria società. Con uno stile veloce ed estremamente moderno nei bozzetti modellati dalla luce, dettagliato e rifinito nelle opere finali di qualità altissima, libero nel segno grafico dei disegni, Barbella fu uno degli scultori più amati ed apprezzati dal collezionismo otto-novecentesco. Anche in sede critica, riportò sempre considerazioni positive, oltre a medaglie ed onorificenze conferitegli dai giurì delle mostre cui prendeva parte, in Italia e in Europa. In questo volume sono proposti circa duecento disegni inediti, provenienti dalle carte dell'artista, intesi come riflessioni e pensieri personali. Se ne deduce una personalità sensibile, autonoma dalle imposizioni accademiche, libera nell'uso degli strumenti grafici e sorprendentemente moderna. -
Il miracolo della farina di ceci. Storie luoghi personaggi
Da secolo i ceci rappresentano una risorsa nutritiva straordinaria. La torta alias cecina, farinata, calda calda... Tanti nomi per definire questo splendido piatto dorato. -
Le rose di Lashkargah
Un fisioterapista va in Afghanistan volontario e tocca con mano quello che come volontario di Emergency aveva visto solo sui documentari o sui volantini. -
Ecco lui! Un forestiero a Livorno
Entrare in un bar vicino al porto e chiedere un croissant; provare un approccio galante con le ragazze; cercare di imbastire una conversazione con pescatori poco socievoli; beccarsi innumerevoli ""puppa"""" dai colleghi; tentare di educare i vicini ad un maggiore rispetto della privacy. Questo e molto altro si racconta in """"Ecco lui!"""", una sorta di piccolo diario di tragicomiche esperienze a Livorno vissute dall'autore, un piemontese di Alessandria. Ha trascorso i suoi primi 28 anni nella casa dei genitori sulle colline del Monferrato per poi trasferirsi a Torino, città nella quale ha iniziato a lavorare. Il protagonista di questo libro però non è lui, ma Livorno, la città in cui poi si è imbattuto per una serie di fortuite coincidenze. Il volume, articolato in una serie di capitoletti corrispondenti alle tragicomiche esperienze del protagonista, si configura dunque come una sorta di romanzo di formazione sui generis. Ettore Borzacchini, alla cui memoria il libro è dedicato, a margine della prefazione di Roberta Bancale, ha scritto: """"Il confronto tra il truce livornese e il bencreato torinese assurge a repertorio pop di inciviltà in cui il piemontesino bello e garbato attinge stupore, scandalo e meraviglia non tanto dal lessico quanto dal comportarsi dell'homo labronicus semierectus"""". Prefazione di Roberta Bancale."" -
Teilhard De Chardin e l'astrobiologia. Atti del Convegno (Livorno)
Il convegno ""Teilhard De Chardin e l'atrobiologia"""", tenutosi a Livorno presso l'industria Kayser Italia srl nel novembre del 2012, ha fatto il punto sulle ricerche in astrobiologia partendo dalle teorie e dalle intuizioni scientifiche di Teilhard de Chardin, universalmente noto per la sua sintesi di scienza e fede e per essere stato uno dei punti di riferimento teologici del Concilio Ecumenico Vaticano II. L'astrobiologia cerca forme di vita al di fuori della Terra e al di fuori del sistema solare. Per evitare di finire nella fantascienza, occorre dare un robusto contenuto scientifico a queste indagini. L'incontro che si è svolto a Livorno - città natale di Mario Ageno, che aveva a lungo lavorato sul tema dell'origine della vita che chiaramente è il tema fondamentale dell'astrobiologia - ha mirato a discutere quanto e come, nell'opera scientifica del paleontologo e gesuita francese, si possano trovare delle indicazioni utili per un progetto di ricerca in questa prospettiva. Pochi sanno però che Tihilard fu innanzitutto uno scienziato impegnato nei campi della paleontologia, della geologia e della paleoantropologia. Dette il proprio contributo alle teorie dell'evoluzione suggerendo lo studio delle leggi generali dell'evoluzione a livello di Biosfera. Per fare questo propose, a fianco della geofisica e della geochimica, la nascita anche della geobiologia e, poi, affiancò all'astrofisica e all'astrochimica anche l'astrobiologia."" -
Una vita. Dal segno al sogno dell'Inter
Il racconto della vita di Valberto Miliani capo ufficio stampa e presidente degli Inter Club nella gestione Pellegrini. Il calcio e l'Inter visti dall'interno con racconti e aneddoti. -
L' universo minore. Confino, internamento, concentramento, deportazione degli ebrei. Le responsabilità italiane ed il caso Pistoia
Uno srudio sui campi di concentramento in Italia e in Toscana in particolare. -
In nome del popolo italiano. La sceneggiatura
"Di quale misteriosa essenza è portatrice quest'opera, sceneggiata dalla stessa coppia dei 'Soliti ignoti', Age e Scarpelli, e diretta da Dino Risi? Forse l'impedimento viene proprio dalla sua sostanza epocale - che del resto è ciò che la rende appetibile per un rifacimento - il suo precorrere, il suo rimanere avanguardia nell'indagare e nel giudicare la nostra società. Conosciamo la storia degli Stati Uniti prevalentemente grazie ai film che l'hanno raccontata. Conosciamo un po' meglio la storia d'Italia con l'aiuto di alcuni buoni film che hanno provato a descriverla e anche a farne satira. Dentro 'In nome del Popolo Italiano' era stato calato, fin dal 1971, molto, quasi tutto: il rapporto nascosto tra potere politico e potere finanziario, la corruzione morale del libero mercato, l'abusivismo edilizio, la questione dell'autonomia della magistratura, e poi il montare dell'inquinamento nel mare e nelle città, il traffico di ragazze sedotte dal miraggio di denaro e successo, e, persino, la degenerazione del tifo calcistico. Nel corso degli ultimi decenni nessuno dei problemi è stato risolto e forse è proprio per questo che non occorrerebbe un remake, basterebbe vedere o rivedere il film che di essi svelava la genesi, oppure leggere questo volume che ne contiene il testo, curato con passione e scrupolosità da Massimo Ghirlanda. In un'età in cui la preponderanza dei mass-media confeziona una visione falsata della realtà..."""" (Dalla Prefazione al volume di Giacomo Scarpelli)" -
Ciakke, si gira! (Il caso Livorno58)
"Ciakke si gira!"""" è infatti un volume in due parti che ruotano attorno allo stesso argomento: l'arrivo di una troupe cinematografica a Livorno per girare un film. Intorno agli anni Novanta, una troupe arriva da fuori per la realizzazione di una pellicola. La città si mobilita e Livorno diviene un set cinematografico, ma il film non vedrà mai la luce. Simone Fulciniti, che in quella pellicola aveva un ruolo di primo piano, ripercorre la vicenda avvalendosi dei suoi ricordi e delle testimonianze di coloro che condivisero con lui le ansie e le aspettative di quei giorni. Un articolo apparve sul Tirreno il 22 maggio 1997. Era l'annuncio ufficiale, una sorta di richiamo alle armi. In sostanza suonava così: """"Attori e cittadini livornesi, accorrete numerosi. Ancora un film a Livorno. C'è gloria per tutti"""". Di fatti tutti accorsero. Questo fatto ha fornito lo spunto per la realizzazione della commedia vernacolare di cui viene riportato il testo. La location principale si immagina sia nello stabile popolare in cui abita la famiglia Citernesi e ciò fornisce lo spunto per una storia spassosa più volte messa in scena dall'autore." -
Per il bene che ti voglio
Alla fine degli anni Venti, Antonio Bevilacqua parte dalla Lucchesia deciso a intraprendere la carriera di attore nel circuito dei teatri off-Broadway di San Francisco. Qui entra in contatto con l'ambiente artistico raccolto attorno, tra gli altri, a Lawrence Ferlinghetti. Elegante e degradata, gelida e solare, accogliente e crudele, San Francisco esalta e sottopone a cocenti delusioni i suoi figli e i suoi figliastri: tra questi ultimi i Dagos, gli emigrati di origine italiana. Per un periodo Antonio si trasferisce a Hollywood, dove viene scritturato in un film di Chaplin come 'controfigura schermatica'. Sul set, in pratica, ha il compito di sostituire Chaplin nella predisposizione delle scene. Sembra dunque avere trovato la sua 'Merica' nel 'muvinpicce': con questa espressione, storpiata dall'inglese 'moving pictures', Antonio indica il cinema. Lui e tutti gli altri Dagos parlano infatti una strana lingua, l'italiese, una goffa eppure poetica commistione Ad esempio uno dei suoi amici, Mario Peruzzi, lavora come spalatore della ferrovia. In inglese si indica con l'espressione ""sheveller of the Railroad"""", che gli italiani storpiano in """"sciabolatore di Re Erode"""". Nel linguaggio come nella vita Antonio Bevilacqua - nel frattempo 'divenuto' Tony Drinkwater abita una terra di mezzo, quella di chi non è ancora e allo stesso tempo non è più."" -
L' armata Brancaleone. La sceneggiatura
Per festeggiare il cinquantesimo del film Edizioni Erasmo ha pubblicato: L'armata Brancaleone. La sceneggiatura. Il volume è curato da Fabrizio Franceschini, professore ordinario di Linguistica italiana presso l'Università di Pisa, che analizza, con un'ampia introduzione e le consuete e accurate note della collana (diretta da Massimo Ghirlanda), la sceneggiatura originale scritta da Mario Monicelli, Age (Agenore Incrocci) e Furio Scarpelli. La presentazione è stata affidata al medievista Franco Cardini, la postfazione è di Giacomo Scarpelli, figlio di Furio.