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Amore furioso: l'Ariosto e oltre. Studi di letteratura italiana da Dante a Luzi
La presente raccolta di saggi propone una panoramica della letteratura italiana che, attraverso i secoli, spazia da Dante fino a Luzi. Tuttavia l'itinerario è incentrato sull'Orlando Furioso ariostesco di cui quest'anno ricorrono i cinquecento anni dalla prima edizione. Da qui il titolo dell'Amore furioso, tema che, sotto vari aspetti, accomuna la maggior parte degli articoli qui presentati, ma che rispecchia anche i sentimenti dell'autore per il suo paese d'adozione, l'Italia. I vari saggi sono stati pubblicati da riviste specializzate nell'arco di una ventina di anni, con la sola eccezione di Tra Cervantes e Grimmelshausen passando per l'Ariosto. L'obiettivo di questa raccolta è quello di creare un reale momento di comunicazione fra l'esperto e un pubblico di lettori attenti e appassionati. Con Amore furioso siamo di fronte a una bella prova di competenza tecnica ma anche, e forse soprattutto, a una dimostrazione che la preparazione dell'italianista si può coniugare con la capacità di comunicare anche al lettore non specialista l'amore per una nobile tradizione di bellezza e di grazia che i tempi cercano, speriamo vanamente, di soffocare. -
Arrivano i marziani!
A Livorno si sparge la notizia che un disco volante è atterrato nella notte al Parterre. Le forze dell'ordine cercano di tenere la situazione sotto controllo. In casa Citernesi è una giornata come un' altra, con le solite discussioni in famiglia, soprattutto con le solite scaramucce tra la vecchia Dromedaria ed il genero Panfilo. Poi un capitano dei carabinieri bussa alla porta e racconta dell'avvistamento. Nessuno, almeno all'inizio, vuole credere a questa storia che sembra uscita da un film. Invece i Marziani sono scesi sul serio e di lì a poco si ritroveranno proprio in quell'appartamento. -
Federico Caprilli. Il cavaliere volante
Il re degli ostacoli', 'il cavaliere volante', 'il cavaliere dei cavalieri', 'il genio dell'arte equestre', 'l'invincibile', questi i tanti appellativi coniati dalla stampa dell'epoca, siamo ai primi del Novecento, in onore del livornese Federico Caprilli. La vita di questo cavaliere è stata riunita in questo libro. Parlare di Federico Caprilli significa raccontare del militare sinceramente dedito al dovere, del teorizzatore e sperimentatore inesauribile della tecnica equestre, dell'istruttore paziente e disponibile; ma vuol dire anche trattare dell'uomo dalla battuta pronta e caustica, del tombeur de femmes seducente e sfrontato, del progressista per indole e provenienza familiare e di uno dei primissimi esempi di campione sportivo amato dalle folle. -
Ovosodo. La sceneggiatura di Virzì, Bruni e Scarpelli
Nel ventennale di Ovosodo, uno studio condotto da Massimo Ghirlanda e Federico Govoni sulla genesi della sceneggiatura finale del film. Attraverso l'analisi del testo, emerge la continuità con l'universo culturale artistico e politico che appartenne a Furio Scarpelli, maestro di Virzì e Bruni. Al tempo stesso, gli autori rintracciano l'eredità della commedia all'italiana, l'uso dell'ironia e il sottotesto politico, il confronto con i grandi modelli del romanzo di formazione, partendo da Dickens. Arricchiscono il libro i contributi di Marco Sisi e di Giacomo Scarpelli, disegni inediti di Paolo Virzì, foto di scena di Italo Tonni e, per gentile concessione, dipinti di Furio Scarpelli e di Federico Maria Sardelli. -
I tarocchi di Armida
Cosa succederebbe se ci fosse predetta la data della nostra morte? Livorno, 1951. Aristide, vent'anni, conosce Armida, una donna navigata, dedita ai tarocchi. L'incontro risulta fondamentale per lui: oltre a iniziarlo all'arte amatoria, le predizioni dei tarocchi di Armida gli complicheranno l'ultima fase della vita, costringendolo a rivedere ed analizzare tutti gli anni che ha alle spalle. Il romanzo, che si dipana in una Livorno dai connotati talvolta comici, altre volte drammatici, si interroga in maniera ironica, scanzonata eppure profonda sulla superstizione e sul significato della vita. -
PQM
"Ora la toga non li divideva più, ora gli sguardi potevano parlare lo stesso linguaggio e il giudice capì la domanda che gli occhi umili, rassegnati dell'imputato gli rivolgevano, la capì e gli rispose, e c'era tanta rassegnazione nelle sue parole, più disperato era il giudice che il condannato. Mi chiedi se sia giusto. No, Matteo, non è giusto. Ma è la legge. Non chiederlo a me perché la legge non è giusta, non lo so, Matteo, e sono tanto confuso. Non era questo che volevo, Matteo, io sognavo di cogliere a grappoli le stelle nel palmo della mano, tuffarmi nelle nuvole, anime di poeti, sognavo le notti bianche, scamiciate, gli schiamazzi ribelli, i calci a un barattolo di latta, le sassate ai lampioni poliziotti che svelano i segreti degli amanti, i conversari che a nude fontanelle chiacchierine alleviano la solitudine, sognavo le notti senza meta, i giorni senza le ore, la vita senza un fine, sognavo la libertà infinita, sconfinata, sognavo raccontar la mia anima, sognavo vivere di poesia, vivere la bohème in anarchia, e ora, imprigionato in una toga nera, schiavo di articoli, commi, capoversi, di astratte fattispecie, fattispecie pure io, arida e astratta, leggo nei tuoi occhi la mia stessa pena, fratello incatenato, e faccio bianche le notti, ma a parlare di te, dei tuoi delitti nelle sentenze, potessi, Dio, potessi qui, con un colpo solo, liberarmi di questo straccio nero e sputare qui, qui, ai piedi del bancone dove c'è scritto che la legge è uguale per tutti""""." -
Alberi
I racconti che compongono la raccolta Alberi puntano dritto alle profondità dell'animo umano. I temi più disparati - dall'amore alla prostituzione, dal precariato all'omosessualità, dalle Ford Focus che prendono fuoco all'immensità dell'amore materno - vengono trattati dall'autore con uno sguardo nitido, delicato e privo di retorica. Da questa raccolta sono tratti i racconti portati in scena con I Racconti Delle Nebbie, progetto artistico dello stesso autore e di Paolo Benvegnù. -
Poche storie
Dieci storie improbabili ma verosimili, cinque a testa. Dieci vicende buffe e sgangherate, ironiche e inquietanti, in costante equilibrio tra la vertigine e il nulla. I due autori raccontano un mondo di solitudini stralunate, di esistenze agre e sospese, abitato da personaggi surreali, grotteschi e sconfitti, con animali che fungono da catalizzatori e circostanze divertenti, insensate, liberatorie, ovviamente senza speranza. -
Federico Caprilli. Vita e scritti
«Prima e più che una semplice biografia, ""Federico Caprilli. Vita e scritti"""" è il testo sacro nostrano di quella religione laica che è l'equitazione moderna. [...] Oltre a narrare le gesta di Caprilli, Giubbilei dichiara sin dalle prime righe di voler mettere ordine nella non vasta produzione scritta del Maestro per dare unità e coerenza a quel Sistema di equitazione naturale che per mezzo secolo, prima di risolversi nel patrimonio comune, il mondo intero ha invidiato alla cavalleria italiana. Non vi è ippofilo che nel leggere la storia di Caprilli possa esimersi dal provare un senso di venerazione. È perciò che, combinando alla umile pratica di arte equestre l'amore per la parola scritta, chi scrive ha sentito il bisogno di dare nuova vita a un'opera che il mondo editoriale pareva aver dimenticato.» (Daniele Tinti)"" -
Bolzano. Guida d'arte e cultura
Primo titolo della nuova collana di guide tutte da leggere: storia, personaggi, notizie utili, musei e gallerie d'arte, gastronomia, musica, cinema, teatro e letteratura... Per viaggiatori curiosi e lettori nomadi. -
Master Voice. Le molte cose da fare e le molte da evitare per diventare bravi cantanti
"Mi auguro che questo libro, un po' autobiografico e un po' didattico, possa risultare d'aiuto a chiunque voglia dedicarsi al canto. Le mie basi classiche sono state fondamentali, non solo per la mia carriera di cantante, ma anche per quella di insegnante. La musica leggera ha ampliato la mia figura di musicista, ma il mosaico si è completato quando ho scoperto che la musica moderna può emozionare altrettanto o anche più di quella classica, e che generi come il """"metal"""" nascono da gruppi di musicisti diplomati, che si ispirano ad autori come Richard Wagner. Ogni giorno, grazie al via vai continuo di persone, storie, culture e interessi, scopro nel mio lavoro qualcosa di sempre nuovo ed emozionante. Se tutto vibra in modo positivo, tutti vibrano insieme nello stesso modo. Ascoltando una voce che canta in modo corretto, automaticamente ci disponiamo fisicamente in quello stesso modo. Chi canta ha una meravigliosa responsabilità.""""" -
Come nascono i comici. Dal Derby allo Zelig, 60 anni da ridere
Il Derby Club Cabaret apre a Milano verso la fine degli anni '60 e per alcuni lustri diventa la fucina di una comicità inedita, surreale, cinica, davvero rivoluzionaria. -
Adele. Le interviste, la storia e la musica della pop star destinata a diventare la più grande di tutti i tempi...
Pure appartenendo alla stessa generazione di altre giovani cantanti di successo, Adele non è una semplice meteora, una hit wonder, la finalista di un talent show o l'invenzione di un qualche astuto producer discografico. Lei è un personaggio autentico, con uno stile vocale e un carisma personale fatti di calore umano, onestà e capacità di comunicare con il pubblico. ""Mi sembra di aver trascorso tutta la vita finora desiderando sempre qualcosa: di essere più grande, di essere un'altra persona, di saper ricordare ma anche dimenticare, di non aver rovinato così tante cose buone per paura o per noia... Di aver potuto conoscere meglio mia nonna e di non conoscermi così bene da sapere sempre cosa succederà alla fine; desiderando di non essermi tagliata i capelli, di diventare alta 1,75... Di aver aspettato ma anche di essermi affrettata. Mi mancano tutte le cose del mio passato, quelle buone e quelle cattive, ma solo perché non può più tornare. Quando c'ero dentro volevo uscirne! È così tipico..."""""" -
Il tango, musica e danza
Da dove promana l'ineffabile profumo ""fin de siècle"""" della musica del tango? Quali sono i misteriosi ingredienti che, combinandosi tra loro, danno luogo alla magica pozione dai poteri così imperiosamente evocativi? Questo libro intende smontare pezzo per pezzo ed esplorare tutte le componenti musicali di un fenomeno culturale capace di catturare moltitudini di appassionati in ogni angolo del mondo. Il tango ha dato, com'è noto, formidabili frutti anche sul versante letterario, ma il potere di seduzione della sua musica va al di là di ogni barriera linguistica, provocando la folgorazione immediata in chiunque abbia abbassato le difese dal sentimento e sia disponibile a lasciarsi docilmente invadere dalla sua febbre."" -
Sergej Prokof'ev. La vita e la musica
Singolare destino quello di Sergej Prokof'ev (1891-1953), talento precoce che suscita clamore nella Russia dell'ultimo zar per le sue opere iconoclaste e il virtuosismo pianistico, ma che dopo aver lasciato la Russia nella primavera del 1910 non conoscerà più la serenità dei primi anni. Al rientro in URSS nel 1936 Prokof'ev dovrà fare i conti con il regime stalinista, pur cercando di preservare sempre la propria indipendenza artistica; il rifiuto delle scuole e delle teorie, manifestato fin dalla giovinezza, continuerà così per tutta la vita, per quanto possibile anche sotto il controllo del ""realismo socialista"""". In questa biografia il tragico e il comico dialogano, la vena epica affianca quella lirica, ma l'ultima parola spetta sempre all'elemento giocoso - in rapporto ludico con l'esistenza - a volte teatrale ma sempre profondamente umano."" -
Talking Heads. David Byrne, Psycho killer e l'art-rock made in USA
David Byrne incontra Brian Eno la prima volta nel maggio del 1977. I Talking Heads stanno suonando nel regno unito come supporter dei Ramones e John Cale porta end a vedere il loro show a Londra. Dopo il concerto, Eno invita Cale e Byrne nel suo appartamento, dove trascorrono la notte a parlare e ad ascoltare dischi. Tra gli album che Eno mette sul giradischi c'è Afrodisiac del nigeriano Fela Kuti, che diventerà il modello per Remain in light: è la fine dell'art-rock e la musica world entra a pieno titolo sulla scena del rock internazionale, ma questo accadrà nel 1980. Tutto il resto è iniziato un po' prima, a partire dal CBGB di New York, con una strana e nevrotica canzone: ""Fa fa fa fa, fa fa fa fa fa fa...""""."" -
La parabola di Elio e le Storie Tese
Il titolo del libro - La parabola di Elio e Le Storie Tese - ha un doppio valore: richiama la parabola biblica, che serve a spiegare alcune delle loro opere, ed è anche la parabola della loro intera carriera, che qui viene puntualmente ripercorsa. La musica di Elio e le Storie Tese ha qualcosa di straordinario, di sublime, affascinante ed evocativo, ma non basta. Dobbiamo anche chiederci: cos'hanno di particolare le loro canzoni da un punto di vista testuale? Perché i mondi che creano nel connubio fra testo e musica coinvolgono molto più di qualunque altro gruppo demenziale o come altro lo si voglia chiamare? Perché - insomma - Elio e le Storie Tese non sono solo divertenti comici, e non sono solo ottimi musicisti? -
David Bowie. Hallo spaceboy
Il volume completo sull'opera della rockstar britannica che ha influenzato intere generazioni non solo di semplici ascoltatori, ma anche di protagonisti del cinema, dell'arte e della letteratura. La presentazione di tutti gli album dall'esordio al testamento di Blackstar, con decine di immagini, curiosità, approfondimenti e interviste inedite in Italia. -
Alchimia dell'istante. Riflessioni e paradossi di un improvvisatore
«Nel suo ultimo anno di vita, «andando avanti stoicamente», com'era solito dire, Gianni Lenoci non si dedicava solo, con la consueta passione, all'attività didattica e concertistica, prodigandosi in iniziative e progetti che partoriva instancabilmente e con lampi di genialità, ma sentiva anche il bisogno, ineludibile, di fare il punto sulla sua musica, di mettere a fuoco idee, riflessioni e intuizioni che lo avevano accompagnato in tutto il suo percorso artistico e creativo. E per rispondere a tale bisogno che ha cominciato a dare forma al suo autoritratto ideale di pianista e compositore, da cui è nato questo libro oggi per noi così prezioso poiché ci offre, nella raffinata concisione del dettato stilistico, una immagine dell'autore ricca di dettagli e spunti nei quali siamo portati a riconoscere, con emozione, i temi che gli stavano a cuore, di cui parlava spesso e che lo appassionavano come intellettuale, come uomo e come poliedrico musicista che ha coniugato l'identità del pianista classico con stimoli e rivelazioni derivanti dal mondo del jazz...» (Dalla Prefazione di Paolo Testone) -
Frank Zappa e la musica jazz
La musica di Frank Zappa possiede una qualità unica facilmente riconoscibile, e rappresenta la brillante e originale sintesi di un’ampia serie di influenze, dalla musica colta alla musica da lm, dal blues al funky, dal rock al jazz... Questo libro si focalizza soprattutto su una di queste influenze nella musica di Zappa, vale a dire il jazz, cercando di chiarire la natura spesso opaca della sua relazione con questo genere. Fin dai primi tempi della sua carriera, e poi regolarmente da lì in avanti, il suo interesse per il jazz (o almeno, per certe forme di jazz) e l’influenza sulla sua musica sono apparsi evidenti. Tuttavia Frank Zappa preferiva far credere che il jazz non gli piacesse. Nel suo album “Roxy & Elsewhere” del 1974 dichiarò notoriamente che “il jazz non è morto... ha solo uno strano odore”.