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Diritto e diritti oltre la Manica. Perché gli inglesi amano tanto il loro sistema giuridico
Privo di una Carta scritta, il diritto costituzionale inglese per secoli si è sviluppato con modalità peculiari. Quali sono le ragioni storiche, culturali e giuridiche alla base di questa specificità? Perché la Gran Bretagna, pur facendo parte da decenni dell'Unione europea, sembra sempre con un piede dentro e uno fuori dal processo di integrazione comunitaria? Il testo fonde in un racconto unitario i concetti basilari del moderno pensiero politico britannico con l'evoluzione del diritto e delle istituzioni nazionali, concentrandosi sulle modalità di affermazione dei diritti fondamentali nel passaggio dallo stato liberale a quello democratico. -
Un' agenda per la città. Nuove visioni per lo sviluppo urbano
Nel 2050 il 70% dei nove miliardi di abitanti del pianeta vivrà nelle città. L'Unione europea ha chiesto a tutti i paesi membri di dotarsi di un'ambiziosa Agenda urbana. L'Italia sta cercando anch'essa di muoversi in questa direzione. Per superare le politiche di austerità il nuovo paradigma dello sviluppo passa dalle città che, come dicono le Nazioni Unite, possono essere il ""rimedio alla crisi globale"""". Per rilanciare la domanda interna e salvare il pianeta vanno fatte alcune scelte fondamentali: la città compatta che limita il consumo di suolo; l'economia a zero emissioni di carbonio; il risparmio di risorse naturali e alimentari; la mobilità sostenibile; la cultura come fattore determinante di una nuova visione non solo economica dello sviluppo. Interi comparti produttivi come l'edilizia, i trasporti, l'Ict, l'energia, la salute e il """"welfare"""" possono essere trainati dall'innovazione urbana. Sono le città, e non gli Stati, a rappresentare la speranza di una democrazia globale, di cui la democrazia deliberativa e l'eguaglianza di genere sono componenti essenziali. Il volume contiene le considerazioni e le proposte di Laboratorio urbano per le politiche di genere, la democrazia urbana e le pratiche partecipative, le città metropolitane, il territorio e l'economia verde, la mobilità, il """"welfare"""", la cultura e l'università, le """"smart cities"""", il lavoro e lo sviluppo locale."" -
Distinguere uno Stato da una banda di ladri. Etica e diritto nel XX secolo
Che cosa distingue, concettualmente, l'esattore delle tasse che esige da un uomo, a pena di sanzioni, una determinata somma di denaro, dal bandito che intima, sotto la minaccia di un'arma, di consegnargli la medesima somma? Secondo sant'Agostino, l'eterogeneità tra un regno e un'accolita di furfanti si regge sul soddisfacimento del requisito della giustizia: ""Se non è rispettata la giustizia, che cosa sono gli stati, se non delle grandi bande di ladri? Perché le bande di briganti che cosa sono, se non dei piccoli stati? È pur sempre un gruppo di individui che è retto dal comando di un capo, è vincolato da un patto sociale e si divide il bottino di mutuo accordo"""". Questo volume, ripercorrendo le opere dei più importanti pensatori del secolo scorso, da Benedetto Croce ad Hans Kelsen, passando per Santi Romano, fino a Ronald Dworkin e Robert Alexy, ricostruisce il limite sottile ma fondamentale che distingue uno Stato e le sue norme dalle regole imposte da gruppi criminali: limite che diventa ancora più significativo nella riflessione successiva al nazismo e ai suoi orrori."" -
Un ponte sull'Atlantico. Il «Programma di visitatori» e la diplomazia pubblica della Comunità europea negli anni Settanta
Il dibattito sulla dimensione esterna dell'Unione Europea, sulla rilevanza della sua azione globale e sulla sua identità, è da anni al centro di importanti riflessioni nell'ambito degli studi europei e internazionali. Nel corso del processo di integrazione, la CE/UE ha progressivamente maturato una propria capacità di proiezione oltre i confini comunitari, espressa principalmente tramite l'articolazione di complesse relazioni esterne, a partire da quelle in ambito transatlantico. Il volume esamina questa dinamica da una prospettiva originale, offrendo al lettore la ricostruzione storica del primo progetto comunitario di diplomazia pubblica, il programma di visitatori della Comunità europea. Nato sull'onda lunga del ""rélance européen"""", inaugurato all'Aja nel 1969 e ispirato dalla pratica della """"public diplomacy"""" statunitense, esso rappresenta una tappa importante del percorso di costruzione dell'Europa unita e costituisce un caso di studio interessante per la ricerca storica sull'integrazione europea e sulle relazioni transatlantiche durante la guerra fredda."" -
L' anima e il cristallo. Alle radici dell'arte astratta
Nei primi vent'anni del Novecento si producono in Europa mutamenti culturali radicali, i cui effetti giungono sino ai nostri giorni. Decisiva in quella fase appare l'influenza di due personaggi come Arthur Schopenhauer e Friedrich Nietzsche, un'influenza profonda e diffusa perché si esercita soprattutto al di fuori dell'arena filosofica. Nella scia del loro pensiero si forma la convinzione che sia necessario ripensare nei suoi stessi fondamenti il rapporto tra l'uomo e la natura, tra la scienza e l'arte. Il libro racconta una stagione culturale in pieno fermento, che vede accomunati nella stessa visione utopica e ansia di rinascita personaggi come Lukàcs, Bloch, Simmel, Rilke, Wittgenstein, Schònberg, Klee: tutti in varia misura segnati dalla consapevolezza di un mutamento epocale che ebbe il suo avvio decisivo negli anni Dieci, con la nascita dell'arte astratta. -
Un missionario alla scoperta delle Antille. Jean-Baptiste Du Tertre, esploratore d'Ancien Régime
Il racconto di un tempo e di un mondo, le Antille durante l'Ancien Regime, è riportato e analizzato in questo volume, che offre al lettore italiano un affresco unico e illuminante del nuovo mondo e permette di scoprire un autore come Jean-Baptiste Du Tertre. Nell'""Histoire generale des Antilles habitées par les François"""", enciclopedica nel disegno e nella struttura, Du Tertre realizza con grande chiarezza lo scopo patriottico che lo aveva ispirato e il progetto politico che ne aveva convalidato l'utilità, non meno che il metodo che aveva ispirato tutta la sua indagine. Così, tra l'amore per la Francia e l'amore per la verità, Du Tertre ribadisce la sua volontà di servire la patria, consegnando ai governatori francesi delle colonie d'oltremare un patrimonio di conoscenze, fondate sulla sua esperienza diretta e sui suoi studi, e di consigli utili per reggerle e conservarle, e dichiara con forza """"la veridicità e la sincerità"""" dell'opera stessa in una sorta di discorso sul metodo storiografico, in cui con efficacia indica i canoni di una rigorosa conoscenza storica e ne prescrive gli strumenti: le testimonianze dirette e i documenti degni di fede. Nelle pagine di questo volume emerge la singolarità dell'opera di Du Tertre, la cui riflessione sulla convivenza tra popoli e culture ha precorso sia il pensiero di Rousseau sia, nelle pagine dedicate alle religioni, il tema del """"bisogno del sacro"""", teorizzato poi da Lévy-Strauss."" -
Il vizio impunito. Leggendo Gadda e Contini
"Ce vice impuni, la lecture"""": è il titolo di un saggio di Valéry Larbaud, scrittore cosmopolita, mondano patron di una generazione letteraria internazionale dell'Europa fra le due guerre. Ed è appunto il """"vizio"""" della lettura che viene illustrato qui, nelle riflessioni e nelle note suggerite all'autore dalle ripetute, affascinate letture dei testi di due grandi nomi del nostro Novecento. Per molti versi fra loro congiunti, Carlo Emilio Gadda e Gianfranco Contini (al secondo, supremo filologo romanzo e critico, spetta di diritto anche il titolo di scrittore) vissero una quarantennale amicizia, testimoniata dal carteggio che i due """"epistolografi di razza"""" si scambiarono nel corso del tempo. Dalla """"Cognizione del dolore"""" fino agli esercizi poetici continiani, Giulio Ungarelli ripercorre, con suggestioni associate all'universo dei ricordi, alcune fra le pagine più alte e intense della letteratura italiana contemporanea." -
I luoghi del cuore. 10 anni del censimento nazionale dei luoghi da non dimenticare
Nelle sue sei edizioni - la settima al momento della pubblicazione di questo volume è ancora in corso - il censimento nazionale del FAI - Fondo Ambiente Italiano ha coinvolto oltre un milione e mezzo di cittadini, 31.000 luoghi in tutta Italia e quasi 6.000 Comuni. ""I Luoghi del Cuore"""", realizzato in collaborazione con Intesa Sanpaolo, si è affermato come efficace strumento di sensibilizzazione di cittadini e Istituzioni sul tema della tutela del paesaggio. Nel 2013, in occasione del decennale dell'iniziativa, il FAI, avvalendosi della collaborazione scientifica di CAIRE - Cooperativa Architetti e Ingegneri di Reggio Emilia, ha deciso di dare una lettura sistematica ai dati emersi nel corso dei censimenti finora conclusi (2003, 2004, 2006, 2008, 2010, 2012) con il duplice obiettivo di sistematizzare, comprendere e valorizzare il patrimonio di informazioni generato dalle campagne e di fornire alle Istituzioni uno strumento aggiuntivo per la lettura del territorio e la programmazione di possibili interventi. Questo volume restituisce una mappatura del paesaggio italiano da non dimenticare, una mappatura non scientifica, ma delineata sulla base delle istanze provenienti dalla collettività e proprio per questo inedita e di valore, poiché si configura come una delle prime applicazioni italiane, e forse la più esaustiva, della Convenzione Europea del Paesaggio."" -
Il calice di legno. Dino Torreggiani e la sua Chiesa
In un contesto sociopolitico ed ecclesiale che va dalla Grande Guerra al post-Concilio l'autore colloca la vicenda del ""figlio del carrettiere"""", che scommette sulla fecondità inesauribile di un sacerdozio inteso come """"immolazione"""" volontaria al servizio dei poveri e dei più emarginati. Costruttore di coscienze cristiane, suscitatore di vocazioni religiose, educatore di laici adulti, don Torreggiani, con la fondazione dell'Istituto Servi della Chiesa (1948), conduce i suoi amici sulle frontiere della carità organizzata (oratori, assistenza carceraria, case di accoglienza, collegi) e dell'inveramento del Concilio (Chiesa locale, diaconato, formazione del clero, valorizzazione dei carismi). Sa dialogare con la Chiesa gerarchica e raggiungere soggetti spesso dimenticati dalla pastorale. Si adopera, sino alla fine, per immettere nelle vene della Chiesa fermenti e testimonianze che sgorgano dal midollo della tradizione, ma che chiedono all'Istituzione di essere riconosciuti e accolti."" -
Gerusalemme, La Mecca, Roma. Storie di pellegrinaggi e pellegrini
Dopo aver dedicato numerosi libri al viaggio in Italia, Brilli va componendo una storia del viaggio in generale. Prima è stata la volta dei viaggi di esplorazione e di conquista, poi dei viaggi dei mercanti, ora si dedica al pellegrinaggio. Basandosi su una ricca messe di relazioni e testimonianze antiche. Brilli rievoca i viaggi verso le tre grandi mete dei pellegrini: Gerusalemme e la Palestina, che i cristiani iniziarono a visitare già dal III secolo, La Mecca, proibita agli infedeli e raggiunta solo da pochi europei coraggiosi, infine Roma capitale della cristianità. Gli itinerari, le strutture di supporto, i pericoli (dai briganti alle epidemie), i riti e i commerci, le reliquie e i souvenir, le avventure e le disavventure dei viaggi della fede attraverso i secoli. -
La fedeltà di Don Giovanni
Chi è davvero Don Giovanni? Un amatore compulsivo? Un peccatore? Un ribelle? Un eroe della libertà? Nelle sue mille incarnazioni il ""burlador de Sevilla"""" è stato tutto questo e molto altro ancora. Da Tirso de Molina a Goldoni e Dumas, da Merimée, Balzac e Baudelaire fino a Nietzsche, Brecht, Brancati e Saramago, Don Giovanni, non solo peccatore né soltanto irriducibile seduttore, è il campione di una scelta: quella di chi antepone la propria ragione, il proprio desiderio, la propria dignità e libertà alla prepotenza """"di pietra"""" di un assoluto extraumano e antiumano. La sua arma: la fedeltà a se stesso."" -
La complessa identità del microcredito. Una ricerca interdisciplinare
Il microcredito, attraverso cui Muhammad Yunus ha creato in Bangladesh un sistema di finanziamento per i poveri centrato sulla relazionalità individuo-gruppo, è divenuto ormai uno strumento finanziario utilizzato in diversi programmi di sviluppo e di cooperazione internazionale. A partire da queste premesse, la ricerca qui presentata indaga effetti, potenzialità e criticità del microcredito, affidando a specialisti di diversi settori l'esame del fenomeno. Ne esce un volume a più voci, ognuna delle quali si sofferma sul tema partendo da un punto di vista disciplinare specifico. Questa metodologia permette di offrire un quadro critico del microcredito, restituendogli un valore più ampio della mera transazione economica e mettendo in evidenza la stretta relazione tra economia, psicologia, antropologia, sociologia ed etica economica. Attraverso le specificità metodologiche, emerge quanto questo strumento generi legami di varia natura che nascono da azioni specifiche (la concessione del prestito), fino a innescare processi che coinvolgono sfere intime e sociali, dall'individuo alla famiglia alla comunità, fino al macrosociale. -
Stato sabaudo e Sacro Romano Impero
Dal Quattrocento al Settecento i Savoia furono considerati una dinastia tedesca, ramo cadetto degli imperatori sassoni di casa Wettin. Feudatari dell'impero dai tempi di Umberto I Biancamano, nonché ""vicarii imperium per italiani"""", nel 1361 essi furono compresi nel corpo germanico, acquisendo diritti e status dei soli principi tedeschi. Ciò li differenziava dalle altre dinastie italiane - come Visconti, Gonzaga e Medici - i cui stati erano nell'impero, ma non dell'impero. Amedeo Vili, Emanuele Filiberto e Vittorio Amedeo II, i più grandi sovrani sabaudi, ebbero nel rapporto con l'impero la stella polare della propria politica, tanto che Carlo Emanuele I raccomandò al figlio """"di stringersi bene in ogni maniera ed arte con l'impero"""", perché solo questo era """"il dritto e vero appoggio"""" della dinastia. Sino a fine Settecento i sovrani sabaudi decorarono le loro residenze con affreschi e dipinti che ne illustravano la discendenza sassone: si pensi al Salone degli svizzeri, cuore cerimoniale del Palazzo Reale di Torino, dove gli affreschi non raccontano le storie dei principi sabaudi, ma quelli dei principi sassoni, come la conversione di Vitichindo. Poi, nel corso del Risorgimento, questa storia divenne motivo d'imbarazzo e i suoi simboli furono via via accantonati. Il volume affronta questo tema, tanto centrale quanto trascurato nella storia dello Stato sabaudo, attraverso il contributo delle più recenti ricerche di storici italiani, tedeschi, austriaci e svizzeri."" -
Il miglioramento del valore nei servizi sanitari. Un metodo basato sulle evidenze
La sanità sta entrando in una fase paragonabile all'epoca delle prime scoperte della medicina. Le nuove conoscenze sulla scienza del miglioramento e dell'implementazione nelle organizzazioni si associano sempre più a quelle sui costi e sui risparmi connessi ai cambiamenti in materia di qualità e sicurezza. Grazie a queste conoscenze, utilizzate ora dai clinici, dal management e dai policy-makers, stanno emergendo convergenze per inaugurare una nuova era di miglioramento della qualità e della sicurezza, che integrerà la qualità e la dimensione economico-finanziaria nel concetto di ""miglioramento del valore"""". I cambiamenti in grado di far risparmiare realmente tempo e risorse finanziarie sono quelli che producono qualità per gli utenti dei servizi ed efficienza nel tempo per le organizzazioni sanitarie. Sono cambiamenti che devono ottenere l'ampio supporto necessario per vincere la grande sfida di trasformare la sanità. Scritto con uno stile colloquiale da un leader internazionale sulle tematiche della qualità e della sicurezza, questo libro descrive modalità già sperimentate per ottenere risparmi attraverso il miglioramento. È basato su trent'anni di esperienza nella ricerca sulla qualità e nei miglioramenti nell'attività quotidiana dei servizi sanitari e descrive come ottenere il miglioramento del valore e costruire le necessarie condizioni organizzative per farlo, a partire dai numerosi esempi presenti in letteratura."" -
«Moia la carestia». La scarsità alimentare in età preindustriale
Nelle società occidentali la mancanza di risorse alimentari fa spesso pensare a un passato remoto, o ad aree del pianeta ritenute sottosviluppate. Tuttavia, le problematiche legate all'alimentazione fanno parte di una storia di lunga durata perché per secoli la popolazione europea ha dovuto combattere con frequenti carestie e, come ha spiegato Malthus, le fasi di scarsità alimentare sono state determinate, soprattutto in età preindustriale, sia da cause naturali che dall'agire umano. In questo volume si mostra come, tra le diverse variabili in gioco, il rapporto domanda/offerta abbia ricoperto, in un'ottica speculativa, un ruolo preminente, anche a rischio di mettere in pericolo gli approvvigiona menti di derrate. Attraverso una pluralità di casi riferiti a uno scenario che va dall'Italia alla Gran Bretagna, emergono molte e diverse situazioni. Gli autori, che si sono avvalsi di un ricco apparato di fonti inedite, hanno messo in evidenza il lungo percorso compiuto dagli europei prima di raggiungere ii traguardo di relegare la fame al passato e ai tristi ricordi. -
Riforme elettriche tra efficienza ed equità
Obiettivo di quest'opera collettanea è l'analisi dell'evoluzione e degli esiti delle riforme elettriche, a circa quindici anni dal loro avvio, nella duplice dimensione europea e nazionale. L'efficacia dei modelli organizzativi nel passaggio dal monopolio alla concorrenza ed i risultati acquisiti sono discussi in relazione alle finalità cui le riforme avrebbero dovuto tendere -maggior efficienza, minori prezzi, integrazione dei mercati, garanzia del servizio universale - in coerenza con la nuova politica energetica dell'Unione europea in materia di sostenibilità ambientale e sicurezza energetica. Obiettivi che i mercati hanno faticato a conseguire in maniera spontanea e che stanno determinando un ritorno delle politiche pubbliche in molti paesi, nella ricerca del delicato equilibrio tra efficienza ed equità sociale. Il libero confronto di analisi, idee e proposte di esperti nazionali e internazionali costituisce un'importante base conoscitiva per la discussione in atto nel nostro paese rispetto alle scelte compiute, anche in relazione al mercato di ""maggior tutela"""", e alle possibili evoluzioni dell'assetto attuale nonché del ruolo di Acquirente Unico in un mercato unico europeo dell'energia."" -
I nuovi distretti industriali. Rapporto di Artimino sullo sviluppo locale 2012-2013
Esistono ancora i distretti industriali? E qual è il loro stato di salute attuale? È possibile identificare caratteristiche peculiari dei ""nuovi"""" distretti? Sono alcuni dei quesiti a cui si è tentato di rispondere nelle edizioni 2012 e 2013 degli Incontri di Artimino sullo sviluppo locale, in un confronto interessante e proficuo con rappresentanti del mondo delle imprese, del lavoro, delle istituzioni. I risultati della riflessione sono presentati in questo volume, che aiuta a comprendere meglio le trasformazioni del tessuto industriale italiano in questi anni di crisi. I contributi qui raccolti sono divisi in tre parti: la prima comprende le analisi condotte sui distretti industriali italiani a partire dai dati censuari del 2011; nella seconda parte, viene descritta l'evoluzione dei distretti industriali in alcune regioni del Nord-Est e del Centro, in particolare in Veneto, Emilia-Romagna, Marche e Toscana; la terza parte, infine, è dedicata all'analisi delle politiche pubbliche per lo sviluppo industriale locale e alla loro recente evoluzione."" -
Ibridi organizzativi. L'innovazione sociale generata dal gruppo cooperativo Cgm
Il volume analizza il fenomeno dell'ibridazione organizzativa nel Gruppo cooperativo Cgm (Consorzio Gino Mattarelli), la più importante rete d'impresa sociale in Italia. A partire dalla letteratura internazionale sulle ""hybrid organisations"""", il volume evidenzia gli elementi distintivi di imprese capaci di attivare processi di innovazione sociale per risolvere problemi, sia sociali che ambientali, attraverso la produzione di valore per la società nel suo complesso. Lo studio si sviluppa su due piani: a livello macro osserva gli ibridi organizzativi come innovazione istituzionale che scaturisce dai cambiamenti in atto sul piano economico-sociale; a livello micro li analizza nell'ambito della cooperazione sociale, ovvero l'ecosistema imprenditoriale non profit che ha generato queste nuove iniziative. Ulteriore obiettivo è la ricostruzione, in senso quali-quantitativo, degli ibridi organizzativi del Gruppo cooperativo Cgm, grazie a un'indagine sul campo che ha permesso di delineare il loro profilo evolutivo, strutturale e societario. Completa il volume l'approfondimento di alcuni casi di studio in grado di esemplificare gli elementi distintivi degli ibridi organizzativi generati dalla cooperazione sociale italiana e che, in prospettiva, si candidano al ruolo di vettori dell'innovazione sociale nel nostro Paese."" -
L' America Latina. Un profilo
L'America Latina, con l'ampliamento geografico del mondo, giunge finalmente alla modernità. Oriente e Occidente competono fra loro secondo un sistema di conoscenze che, dal Rinascimento all'illuminismo, propizia l'avvento dell'industrializzazione; Spagna e Portogallo devono fronteggiare i nuovi assetti territoriali americani che, sulla scorta dei movimenti rivoluzionari del Nord America anglosassone e dell'Europa continentale, ambiscono a configurarsi autonomamente nello scenario internazionale. Dopo un secolo e mezzo di drammatico riassestamento frontaliere e normativo, caratterizzato dall'instabilità autoritaria, l'influenza della tecnologia moderna consente di trasformare, sia pure gradualmente, l'antica economia agraria e padronale in economia industriale e dei servizi, contribuendo a instaurare, negli ultimi decenni del XX secolo, la democrazia rappresentativa, impegnata nel processo di modernizzazione dell'area e di promozione dei diritti positivi e dello sviluppo, secondo criteri di salvaguardia ambientale e comportamentale. -
Beni comuni e cooperazione
L'ampio dibattito politico, giuridico e filosofico che si è svolto in Italia sul tema dei beni comuni mancava finora del punto di vista degli economisti. La teoria economica identifica precisamente le caratteristiche dei beni comuni ai quali i cittadini hanno diritto, in sintonia con una visione della giustizia sociale e della cittadinanza democratica, e chiarisce sotto quali condizioni per tali beni è possibile l'autogoverno da parte degli utenti, in alternativa a forme di governance basate sull'impresa capitalistica o sulla gestione statale burocratica. La tesi centrale discussa nel libro è che i beni comuni possono esser gestiti attraverso imprese cooperative di utenti con una governance democratica che garantiscano il rispetto del principio di non escludibilità e al contempo soddisfino proprietà di efficienza non inferiori a imprese regolate e operanti attraverso appalti pubblici. Dai contributi raccolti nel libro emergono proposte di policy immediatamente operative.