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La scuola imperfetta. Idee per spezzare un circolo vizioso
Pericolosamente basse nel confronto Internazionale, le competenze degli italiani appaiono certamente inadeguate allo status di paese avanzato dell'Italia. In un circolo vizioso, le imprese e la società puntano su altri fattori di successo, mentre una fiacca domanda di capitale umano e la precarietà del mercato del lavoro fanno venir meno gli stimoli ad investire in conoscenza. Come uscirne? Attraverso politiche del lavoro inclusive ma soprattutto con un forte investimento nel sistema educativo. Non bastano però più soldi: occorre ripensare in modo radicale le politiche educative, rilanciando la carriera degli insegnanti e puntando sull'autonomia degli istituti per innescare processi innovativi diffusi. -
Esodi del divino. Caproni, Pasolini, Valesio
La fine della modernità europea sembra aver lasciato orfani e incerti sia il cristianesimo sia il logos poetico, entrambi in cerca di un linguaggio e di un'espressione che non siano semplicemente in balia dei tempi. Caproni, Pasolini e Valesio, ognuno con il suo percorso intellettuale in poesia, non sono solo critici acuti del contemporaneo, ma interrogano, con inedita profondità, anche l'eredità culturale della fede cristiana: mettendo in luce i molti movimenti di fuoriuscita del divino da quello che era stato, per secoli, il suo spazio, così assodato da essersi, oggi, quasi completamente volatilizzato. Seguendo le dinamiche letterarie del legame, complesso e irrequieto, tra la questione del linguaggio nell'opera dei tre poeti italiani e il destino incerto di un cristianesimo che ha smarrito la sua strada, si possono percepire alcune tracce di quegli esodi del divino che scorrono, impertinenti, nei territori dell'Europa odierna. Riannodare i fili di una salutare dialettica fra logos poetico e logos cristiano potrebbe rimettere in gioco le forze migliori dello spirito europeo, ormai sfibrato dalla sua riduzione naturalistica, e abbozzare l'orizzonte di un nuovo umanesimo all'altezza di quello che generò i frutti più singolari della nostra cultura. -
Un' anima per l'Europa
Proseguire sulla strada dell'unione? Come? Quella che abbiamo oggi è una unione economica solo in minima parte: troppo ancora contano le decisioni dei governi, nazionali e locali, e le tante corporazioni di ogni paese. Né si può parlare di unione monetaria finché non si realizza l'unione bancaria. Allora che cosa fa difetto alla nostra ""unione molto incompleta""""? È mancata soprattutto - come sottolinea questo saggio - la volontà di realizzare un destino comune. Ogni unione presuppone infatti il desiderio di realizzare un bene che ci accomuna, cioè quanto si fa """"per"""" gli altri e non solo """"con"""" gli altri. Di qui l'importanza della solidarietà e della cooperazione, valori senza i quali il sogno europeo di venticinque anni fa rischia di svanire."" -
Made in Italy. Una lettura critica fra eredi virtuosi e dissipatori
Il made in Italy è un brand che si colloca nelle prime posizioni a livello mondiale ed è associato a valori positivi quali creatività, estetica, qualità e ricercatezza. Divenuto ormai sinonimo di ""saper fare bene"""", è un valore aggiunto per il nostro sistema produttivo: una sorta di asset collettivo, un patrimonio di enorme valore che è stato ereditato. Per le nuove generazioni è dunque un marchio a costo zero, una sorta di rendita di posizione; ma, come tutte le rendite di posizione, non potrebbe continuare a funzionare nel lungo periodo. La tesi sostenuta in questo libro è che sia ormai giunto il momento di mettere a punto una reale strategia di sviluppo per il made in Italy, operando un distinguo fra """"eredi virtuosi"""" e """"dissipatori"""", vale a dire fra quanti contribuiscono a difenderne il valore e quanti invece semplicemente se ne appropriano, causando al contrario una dispersione di valore. I temi attorno ai quali si articola il dibattito vanno dalla contraffazione - e relativa tutela -, alle problematiche connesse all'""""italian sounding"""", alla presenza di operatori stranieri in Italia - il cosiddetto """"Made in Chitaly"""" -, all'acquisizione di brand italiani da parte di marchi esteri, alle problematiche legislative connesse al """"Full Made in Italy"""" e alle filiere multilocalizzate."" -
Fare i sociologi. Una professione plurale tra ricerca e operatività
In Italia, il tema della condizione occupazionale dei giovani laureati - per tasso di occupazione, retribuzioni e congruenza con le competenze acquisite pone diversi interrogativi rilevanti. Come incidono sulla collocazione lavorativa le caratteristiche dei laureati e la specificità del loro percorso formativo? Quali le caratteristiche delle occupazioni svolte? Quali le competenze richieste dalle concrete collocazioni professionali e quali quelle acquisite negli studi? Quali gli aspetti della formazione ritenuti più positivi? Per i laureati in Sociologia la ricerca qui presentata fa emergere una forte articolazione della collocazione lavorativa in cui profili a marcata connotazione sociologica si affiancano a profili più sfumati. Se diversi sono gli ambiti in cui le competenze proprie della Sociologia possono essere applicate con successo, i dati suggeriscono anche un ripensamento di contenuti e modalità dell'offerta formativa. -
Scritti sull'economia cooperativa
Questa antologia degli scritti di Alfred Marshall sull'impresa cooperativa, alcuni dei quali tradotti per la prima volta in italiano, nasce dall'esigenza di riscoprire un aspetto del suo pensiero finora ignorato. Unanimemente considerato uno dei grandi dell'economia, Marshall criticò nelle sue opere lo sforzo di standardizzare il comportamento umano in un inverosimile ""homo oeconomicus"""". A suo avviso, lo scopo dell'economia era superare la più grande contraddizione umana: la coesistenza di grandi ricchezze e grandi miserie. Le sue proposte, che includevano l'impresa cooperativa, miravano a evidenziare la capacità delle classi lavoratrici di organizzare la propria emancipazione. Come si spiega l'oblio in cui è caduto questo aspetto del suo pensiero? In questa epoca di crisi, in cui l'azione pubblica sembra sempre meno efficace e le imprese private sono in crescente difficoltà, è opportuno e utile tornare a riflettere sulle prospettive che si possono aprire attraverso la cooperazione, magari ripartendo dalle teorie di un grande economista. Introduzione di Stefano Zamagni."" -
Letteratura e nazionalità. Un binomio in discussione
Nella cosiddetta ""età globale"""" è in atto una discussione, via via più pressante negli studi letterari e non solo, sul confronto fra la dimensione nazionale e la dimensione transnazionale dei testi. Ci si chiede: il loro valore appartiene interamente all'eccellenza della lingua in cui scrive l'autore e dipende dai rapporti che egli intrattiene con i suoi conterranei, oppure anche dalle letture che ha fatto in altre lingue, dalle esperienze che ha avuto lontano da casa, dalla sua conoscenza, conscia e inconscia, di un sistema di scritture più vasto di quello nel quale si è distinto? C'è per la letteratura una prospettiva mondiale - la """"Weltliteratur"""" di Goethe -, oltre alla prospettiva nazionale insegnata nelle scuole? E gli ultimi sviluppi della teoria e della critica letteraria prendono in considerazione tale problema? A queste domande rispondono alcuni fra i maggiori critici letterari e storici delle idee attivi in Italia, dal grande studioso Alberto Varvaro (alla cui ultima pubblicazione il volume intende rendere omaggio) a Enrico De Angelis, da Giulio Ferroni a Remo Ceserani, da Alberto Casadei a Gian Enrico Rusconi. Emergono così due """"partiti"""" che si alternano e che sono alla fine avvicinati, se non conciliati, dall'intervento di Claudio Magris, che contribuisce con la personale prospettiva di una scrittura """"di confine"""", fra Mitteleuropa e Italia."" -
Romagnosi 1814. «Instituzioni di diritto amministrativo»
La scienza del diritto amministrativo di Cormenin, de Gérando e Macarel non è ancora all'esordio nel contesto della Restaurazione di Luigi XVIII quando Gian Domenico Romagnosi, docente di 'alta legislazione' di un regno d'Italia napoleonico ormai prossimo al tracollo, licenzia per la stampa ""Instituzioni di diritto amministrativo"""" (22 febbraio 1814), presto pubblicate di nuovo, senza la 'Ragione dell'opera', quali """"Principi fondamentali del diritto amministrativo onde tesserne le instituzioni"""", recepiti e riprodotti come tali, prima a Napoli, poi a Torino. Conosciuti quasi sempre nell'edizione composita e artefatta del 1832 o nelle successive, quei """"Principj"""" dell'amministrazione pubblica come attività giuridica sono stati emarginati nel tardo Novecento, se non dichiarati estranei al diritto amministrativo stesso, soprattutto perché ritenuti carenti di anticipazione degli esiti dell'Ottocento 'maturo'. Neppure a tendenze meno inclini all'anacronismo storiografico può essere lasciata, tuttavia, l'ultima parola: scoprendosi in Europa il principio di proporzionalità dell'azione amministrativa legittima, bisogna riconoscerne nelle """"Instituzioni"""" del 1814 l'intuizione originaria."" -
Fenomenologia del potere. Autorità, dominio, violenza, tecnica
Con l'ausilio di esempi e resoconti di casi storici, questa sintesi ormai classica descrive i tratti universali del potere, fenomeno presente in qualsiasi forma di socialità umana. Sono identificate quattro forme antropologiche fondamentali di coercizione: potere di offendere, potere strumentale, potere d'autorità, il potere di cambiare il mondo mediante l'agire tecnico. L'autore dà conto dei rapporti di potere sia dal punto di vista di chi lo esercita sia da quello di chi lo subisce, ricostruendone la genealogia dalla formazione al consolidamento e al declino. -
Né un soldo, né un voto. Memoria e riflessioni dell'Italia laica
La galassia laica è sempre stata minoritaria nella politica italiana: non ha mai avuto - disse una volta Salvemini - né un soldo né un voto né un uomo. Eppure, nel dialogo e nella polemica con le culture politiche prevalenti ha lasciato un segno nella storia italiana. Stretto collaboratore di Ugo La Malfa, Battaglia offre una visione per nulla convenzionale del sistema dei partiti e del processo di caduta della Prima Repubblica. E con richiami spesso inediti puntualizza sia la grandezza e i limiti della sinistra laica sia il suo rapporto con le forze maggioritarie, da De Gasperi a Moro, da Togliatti a Berlinguer. La Repubblica di oggi - nella crisi dell'Unione Europea e nell'esaurirsi del disegno federalista - rende più necessario un equilibrio di tipo nuovo, che controbilanci la forza della Germania e la crescita delle tendenze nazionaliste attraverso la massima unità economica e politica dell'Occidente. Prefazione di Stefano Folli. -
Nuove regole in fabbrica. Dal contratto Fiat alle nuove relazioni industriali
L'accordo siglato da Fiat e sindacati (tranne la Fiom) il 16 giugno 2010 per la fabbrica di Pomigliano, con quel che ne è seguito, dal successivo accordo di Mirafiori, alla battaglia legale ingaggiata dalla Fiom, all'uscita della Fiat da Confindustria, costituisce senza dubbio uno spartiacque nella storia delle relazioni industriali del nostro paese, portando con sé una diversa idea di collaborazione e responsabilizzazione dei lavoratori nei confronti dell'azienda. Un'idea che costituisce oggi il modello a cui pare ispirarsi la riforma del lavoro di cui si discute in questi mesi. Paolo Rebaudengo, che condusse l'intera trattativa per conto della Fiat, nella sua veste di responsabile delle Relazioni industriali del gruppo, ne dà in questa breve testimonianza un personale resoconto, documentato, puntuale e non privo di spiriti polemici. L'introduzione di Giuseppe Berta mette in prospettiva l'accordo nel quadro dell'evoluzione generale delle relazioni industriali, mentre la postfazione di Raffaele De Luca Tamajo dà una valutazione della vicenda dal punto di vista del giuslavorista. -
Le prospettive del mutuo soccorso nel sistema sanitario italiano
Il mutuo soccorso si è sviluppato nel XIX secolo secondo il principio dell'auto-organizzazione. Un principio che, dopo aver perso di forza nel XX secolo, con l'estensione delle tutele, è tornato di grande attualità in questi anni di crisi economica in cui le nuove condizioni sociali e di lavoro richiedono un ripensamento dello Stato sociale. In campo sanitario, il mutuo soccorso garantisce oggi importanti forme di tutela, mettendo in contatto l'offerta con la domanda di sanità, selezionando ciò che è più necessario, facendo maturare un atteggiamento di ""consumo critico"""" nei confronti dei servizi sanitari e rafforzando i sistemi di solidarietà organizzata. Proprio in questo campo, oltre un milione di italiani hanno una copertura dovuta all'iscrizione a una delle società di mutuo soccorso attive nel nostro paese. La via è quella di farle crescere con una funzione integrativa rispetto ai servizi sanitari pubblici, rilanciando il patrimonio di valori e di identità di cui il mutuo soccorso storico è portatore. Ripercorrendone le origini e proiettandolo nel futuro del XXI secolo, questo volume intende promuovere un dibattito costruttivo sul ruolo attuale del mutuo soccorso."" -
Coraggio
Il coraggio come virtù civile, di cui ancora è possibile trovare traccia nel nostro tempo. Di questo ci parla il libro: di uomini e donne capaci di assumere consapevolmente un rischio importante per opporsi a una situazione negativa per la collettività. Abitano il nostro presente, ma agiscono spesso in modo silenzioso e lontano dai clamori e dai riconoscimenti. Le loro storie ci possono insegnare qualcosa? L'autore risponde con un ""sì"""" appassionato, ripercorrendo alcune vicende esemplari, che hanno segnato il mondo dell'imprenditoria, della politica e della giustizia."" -
Il mondo alla rovescia. Come la finanza dirige l'economia
Troppa finanza nel mondo? Un OGM ipersviluppato rispetto alla sua naturale funzione di servizio dell'economia: è la finanza oggi. Gli enormi danni arrecati dalla crisi hanno richiamato l'attenzione sugli effetti di questa mutazione genetica: maggiore insicurezza economica e fragilità finanziaria, più diseguaglianza, meno crescita. Che fare? Più che complicare le regole va ridotta l'alimentazione della finanza attraverso l'eccessivo ricorso a manovre monetarie per governare l'economia. Va rilanciata alla politica la palla che, abdicando a propri compiti, ha passato alle banche centrali, sovraccaricandole di responsabilità. -
Nati per morire. La Grande Guerra dalle testimonianze personali ai luoghi della memoria
La prima guerra mondiale è riletta in queste pagine da storici e studiosi di letteratura, arte, diritti umani, con l'approccio tipico degli studi di storia culturale. Il volume, nato nell'ambito di un'iniziativa promossa dal festival ""Un film per la pace"""", raccoglie riflessioni su temi quali la legittimazione dello spirito bellico da parte di artisti, intellettuali e letterati; la violazione dei diritti umani costituita dall'uso massiccio di gas chimici; i fenomeni diffusi di spostamento forzato di popolazioni e di profuganza e le forme di violenza sui civili; la ricca produzione di testimonianze scritte - diari e lettere - che solo da poco tempo è valorizzata e indagata allo scopo di dar voce ai protagonisti della grande guerra; i """"luoghi della memoria"""" presenti in Italia e in particolare nel Friuli Venezia Giulia, una zona che più di altre fu teatro di distruzioni e massacri. Una riflessione sul passato e sulla costruzione di questo paese e dei suoi confini, una rilettura della tragedia umana, politica, sociale e culturale che fu la prima guerra mondiale, uno sguardo ampio su uno dei momenti più drammatici della storia del Novecento."" -
Governance e meccanismi di incentivazione nei sistemi sanitari regionali
Per orientare efficacemente le organizzazioni verso il raggiungimento dei propri obiettivi è necessario individuare strumenti adeguati e coerenti. Uno degli strumenti più utilizzati è il sistema di incentivazione individuale. Alcuni studi hanno evidenziato la mancanza di relazione fra la retribuzione dei direttori generali e la performance delle aziende sanitarie. Ciò in parte è dovuto all'applicazione di meccanismi di incentivazione poco efficaci e non integrati con gli altri strumenti di governance. Le modalità con cui vengono fissati gli obiettivi dei direttori generali, e più in generale delle aziende, è un tema attuale che riguarda diversi paesi e sistemi sanitari. A che punto sono le regioni italiane? Esiste una relazione fra l'utilizzo di sistemi di incentivazione e la performance conseguita dalle aziende sanitarie italiane? Il volume intende fornire alcune risposte a queste domande, attraverso i risultati di una ricerca svolta per il Ministero della Salute su 14 regioni italiane e l'approfondimento di due casi internazionali: la provincia dell'Ontario e la regione di Valencia. Utilizzando anche i risultati complessivi dell'attività di ricerca del laboratorio Management e Sanità, il volume offre al management del settore sanitario le linee guida per l'assegnazione e la valutazione degli obiettivi e propone una metodologia per individuare le priorità nella programmazione regionale. -
La salute come diritto fondamentale: esperienze di migranti a Torino
Questo volume ricostruisce il punto di vista dei migranti sul diritto alla salute, sulla base delle categorie giuridiche che ne definiscono, anche a livello internazionale, l'ambito e il contenuto. La ricerca che viene qui presentata è basata su interviste a singoli migranti e a persone che in vario modo li incontrano nell'ambito delle professioni socio-sanitarie, ricostruendo esperienze significative del rapporto dei migranti con le strutture (e con la regolamentazione) della salute. L'ambito territoriale prescelto è la città di Torino e l'attenzione si è concentrata sui quartieri e sulle aree in cui vivono migranti di varia origine e in cui operano i servizi sociali e della salute a cui essi più frequentemente ricorrono. Il focus su un ambito territoriale ristretto ha consentito di approfondire l'analisi, ponendo nella giusta evidenza i problemi irrisolti e le difficoltà da affrontare. Il sistema torinese, integrato di pubblico e privato sociale, è un esempio di funzionamento positivo che può diventare il perno di una possibile e concreta via all'integrazione in varie città italiane. -
Ritorno a Confucio. La Cina di oggi fra tradizione e mercato
In Cina lo straordinario sviluppo economico degli ultimi decenni ha promosso un benessere diffuso ma ha anche prodotto o lasciati irrisolti squilibri gravi a livello strutturale, sociale, culturale. Accanto a un numero crescente di ricchi e super ricchi convivono ancora milioni di persone in condizioni di estrema povertà. Nel vuoto ideologico e nello spaesamento esistenziale conseguenti all'esplosione liberista, che cosa si sta delineando in quel vastissimo paese? Per rafforzare il proprio consenso interno e migliorare l'immagine della Cina sullo scacchiere internazionale, il Partito comunista guarda con rinnovato interesse alle radici del suo patrimonio culturale, riscoprendo i principi etici del confucianesimo, garanti del ""buon governo"""" e di quella """"società armoniosa"""" che hanno caratterizzato l'impero per oltre duemila anni."" -
Il reddito d'inclusione sociale (Reis). La proposta dell'alleanza contro la povertà in Italia
La mancanza di adeguate politiche di contrasto alla povertà non è più sostenibile nel nostro paese. Per promuovere un cambiamento è nata, nel 2013, l'Alleanza contro la povertà in Italia, composta da 35 organizzazioni che coniugano il sostegno di un'ampia base sociale con l'esperienza di gran parte degli attori oggi impegnati nei territori a favore di chi vive in condizioni d'indigenza. È la prima volta, in Italia, che un numero così elevato di soggetti dà vita ad un simile sodalizio. Il volume illustra la proposta di riforma dell'Alleanza, il Reddito d'Inclusione Sociale (Reis): una misura destinata a chiunque si trovi in povertà assoluta, che prevede l'erogazione di un contributo economico accompagnata dalla realizzazione di percorsi d'inserimento sociale o occupazionale, utili a costruire nuove competenze e/o a riprogettare la propria esistenza. Se i tratti principali del Reis riprendono quelli di importanti proposte avanzate in precedenza, i suoi elementi di novità risiedono nel profilo di chi lo presenta e nella centralità assegnata alla dimensione attuativa, decisiva al fine di produrre un impatto positivo sulla vita delle persone coinvolte. Una disamina così approfondita di come tradurre in pratica i diversi aspetti di una simile riforma, affrontando le relative problematiche tecniche, e degli strumenti per sostenerne l'implementazione nei territori non era stata finora realizzata in Italia. -
The administrative architecture of financial integration. Institutional design, legal issues, perspectives
Nel tentativo di uscire dalle secche della crisi e del debito pubblico, l'Unione europea ha gradualmente ridefinito l'architettura amministrativa dell'integrazione finanziaria, istituendo nuove amministrazioni europee, attribuendo loro poteri più incisivi, modificando compiti e funzioni delle amministrazioni nazionali, ripensando i complessivi modelli di regolazione e di vigilanza. La scienza giuridica europea si è però sin qui interessata solo di alcuni aspetti di questo processo, utilizzando di rado le lenti del diritto amministrativo, indispensabili invece per comprendere le trasformazioni in atto. Questo volume intende colmare tale lacuna, ricostruendo la riforma dell'amministrazione dell'integrazione finanziaria, discutendone i profili funzionali e la capacità di imporre un nuovo modello di regolazione e di vigilanza ed esaminando la sua struttura e i suoi modi di funzionamento. Il quadro che emerge è ricco di tensioni. Da un lato, la nuova architettura amministrativa risolve alcuni problemi alla base della crisi finanziaria e del debito pubblico e prefigura una più generale maturazione del sistema amministrativo europeo. Dall'altro, è attraversata da alcune linee di frattura, come quella derivante dalla differenziazione tra l'integrazione interna all'eurozona e quella relativa a tutti i 28 paesi membri, che potrebbero rivelarsi un ostacolo alla tenuta complessiva del sistema amministrativo europeo.